USS Wayfarer - Ponte 4, Hangar Navette
29/06/2396, Ore 19.12 - D.S. 73745.36
"Buona sera Ammiraglio Squiretaker"
"Guardiamarina Rosemary tutto bene? I figli crescono bene anche senza mamma chioccia?"
"Si signora, grazie dell'interessamento... mio marito e mia sorella stanno facendo un ottimo lavoro... ed i suoi consigli hanno funzionato, non come speravo, ma abbastanza per calmare un po' la peste più grande."
"Jordan giusto?"
"Ottima memoria, Ammiraglio... come sempre..."
L'anziana donna sorrise a quel tentativo di ruffianeria, un po' maldestro sebbene apprezzato, e decise però di non dare ulteriore corda alla giovane.
"Informi il suo superiore, tempo che arrivi mia nipote ed i miei accompagnatori e desidero decollare quanto prima alla volta di Lektus II."
"Come desidera, signora." rispose la giovane terrestre accomiatandosi.
"Come desidera un bel niente nonna! Né tu né il tuo cucciolone dovreste andare sul pianeta."
Julia era appena arrivata col turbo ascensore seguita da un eccitato e scodinzolante Axel e, vistosi sole, aveva deciso di accantonare le formalità e dare libero sfogo all'ennesimo rimprovero.
"Con la vecchiaia nonna sei diventata golosa, pensi che non sappia delle leccornie che ti farai preparare di nascosto? Con la scusa di vedere all'opera i vari partecipanti alle olimpiadi culinarie?"
"I replicatori sono utili tesoro mio, ma un buon cuoco è dotato di un'arte sopraffina e non vedo perché dovrei privarmene. I miei valori glicemici sono ottimi..."
"Adesso! Quando ti sarai abbuffata, non sarà più così! E poi Axel non ce lo vorranno sicuro a girovagare per le varie cucine... già te non sei stata invitata, figuriamoci lui!"
"Axel ha bisogno di correre un po' e, da quanto ne so, Lektus II ha ampi spazi verdi per farlo... e non dirmi che ci sono i ponti ologrammi per quello..."
"Ovviamente non bastano, lo so pure io, ma, conoscendoti, starai sempre fra i piedi dei vari cuochi, e lui dietro, o attorno a te, per elemosinare assieme qualche prelibatezza."
"Se anche fosse, che male ci sarebbe? Io mangerò ciò che fa male a lui e lui mi aiuta a finire eventualmente qualcosa di esageratamente grosso... vero Axel?"
Al cane, cui brillavano gli occhi ed aveva un accenno di bava sui bordi della bocca, alzò una zampa anteriore in segno d'approvazione.
"Ti metterai nei guai, nonna!"
"Dici? Allora faccio bene a portarmi loro!"
Julia si voltò e decise che la battaglia era persa.
Alle sue spalle si erano materializzati da un turbo ascensore laterale i due attendenti dell'Ammiraglio: il Deltano e il Risiano torreggiavano sulle due donne e sicuramente avrebbero messo in soggezione chiunque avesse pensato di importunare il vagabondare della nonna.
"Come vuoi, ma a bordo ti farai ricontrollare e guai a te se i tuoi valori saranno totalmente fuori scala... ti metto a dieta!"
L'espressione era dura per cercare di dare incisività alle parole pronunciate, ma c'era un pizzico di ironia di fondo che venne fuori totalmente quando Julia si stava allontanando:"E non pensare lontanamente di truccare i tricorder... o ti faccio prendere i valori da Cooper."
Lektus II, Mlibel
29/06/2396, Ore 20.44 - D.S. 73745.54
"Se avessi saputo... se fossi stato informato... io... io... ma ormai è tardi..."
"Siete gentilissimo, ma non credo proprio dobbiate scomodare né il ministro Dalesi, né la Casa Reale per questa mia visita..."
"Ma voi siete un Ammiraglio della Flotta Stellare e noi abbiamo invitato come ospite d'onore un semplice Capitano e..."
"Io sono in pensione e la Flotta Stellare è ottimamente rappresentata dal Capitano Kiron! La smetta per favore di agitarsi: sono qua solo per immergermi nella natura del vostro pianeta e per assaggiare le prelibatezze locali. Le cerimonie le lascio volentieri a qualcuno più giovane di me."
"Come vuole, ma io sono ugualmente costernato. Lei ed i suoi... ehm... accompagnatori avreste bisogno di lasciapassare e di una scorta adeguata io non ho personale disponibile per questo e..."
Una voce forte e fiera si sovrappose a quella incavata dell'attendente portuale:"La signora sarà mia ospite e potrà girare ovunque vorrà al mio fianco con le mie autorizzazioni... è sufficiente per te Melesa?"
Il servizievole e paffuto possessore di tal nome sembrò venire frustato all'improvviso: divenne rosso in viso, si inchinò al cospetto prima dell'Ammiraglio Squiretaker e poi si genuflesse nei confronti di colui che aveva appena parlato: un giovane di non più di trent'anni, dalla corporatura longilinea e atletica rispetto alle rotondità tipiche degli altri Lektusiani impegnati nello spazio porto.
"Principe Kraven... mi permetto di presentare a Vostra Altezza: l'Ammiraglio in pensione della Flotta Stellare Reis Squiretaker."
"Grazie Melesa, ma credo di aver letto un paio di trattati della nostra ospite sulla medicina naturale, entrambi molto interessanti, almeno per uno come me che ama stare all'aria aperta e non pensa solamente alla buona cucina."
"Altezza è un piacere fare la vostra conoscenza e sono sinceramente stupita di essere famosa sul vostro bel pianeta."
"Famosa forse no, ma è abbastanza conosciuta... almeno fra i pochi Lektusiani che non pensano da mattina a sera cosa mangiare e come cucinarlo. Anche se debbo riconoscere che ho trovato una significativa differenza stilistica fra le due opere che ho letto sulla medicina naturale e sulle capacità di determinate piante... come se fossero stati scritti da una mano differente."
"Siete un arguto osservatore, Principe Kraven. Se, come immagino, avete studiato i trattati più inerenti alle specie vegetali tipiche di Lektus II, ebbene avete letto una sola opera mia. L'altra è di mia nipote Julia, attualmente imbarcata come medico di bordo sulla USS Wayfarer e agli ordini del Capitano Kiron."
"L'ospite d'onore di mio padre, il Re? E' interessante... e dire che avevo rifiutato l'invito a partecipare a quest'ennesima abbuffata delle Olimpiadi. Vorrà dire che salterò la Cerimonia di Apertura, ma mi rifarò con quella di Chiusura a cui spero sia lei sia sua nipote vogliate essere mie gradite ospiti."
"Sarà un onore, Altezza"
"Molto bene, vado a togliermi questi indumenti da caccia e provvedo a farle da guida per i vari padiglioni culinari. Melesa accompagna i miei ospiti al Parco del Girasole, così che il grazioso cane dell'Ammiraglio possa sfogare la sua voglia di correre. Ammiraglio la raggiungerò quanto prima."
Lektus II, Mlibel
29/06/2396, Ore 21.16 - D.S. 73745.6
"Tenente Ichigawa cosa vorrebbe dire esattamente che non è più a bordo?"
=^= Capitano, l'Ammiraglio ha chiesto ed ottenuto di raggiungere il pianeta con la sua navetta... è stato difficile per il Facente Funzioni negarle l'autorizzazione =^=
"Il Comandante Squiretaker ne è informato?"
=^= Signorsì, ma non è con l'Ammiraglio. E' scesa coi suoi soli attendenti, su cui come sa non abbiamo alcun potere di comando. =^=
"E ora dove sta?"
=^= Dall'ultima comunicazione ricevuta dallo spazio porto di Mlibel, pare sia stata accolta da un appartenente alla Casa Reale e che stia facendo la turista. =^=
Rumar lanciò uno sguardo divertito a Kiron che chiuse la comunicazione con la Wayfarer con una scrollata di spalle.
"Mi farà impazzire quella donna"
"Di chi stai parlando? Che dici Krell? Dovrei essere gelosa?" esordì scherzosamente la Kublik, appena rientrata da una passeggiata fra i padiglioni
"Sono due pazzie differenti, Erjn... vi lascio soli..." rispose con un occhiolino Rumar.
Lektus II, Mlibel
29/06/2396, Ore 22.25 - D.S. 73745.73
"Davvero delizioso, un sapore prelibato: quelle gocce di cioccolato variegato con punta di caramello.. .wow! Complimenti!"
Vanessa Reis Squiretaker si pulì i bordi della bocca con aria trasognata, mentre Axel accucciato stava divorandosi un bell'osso con ancora attaccati succulenti pezzetti di prosciutto.
"Le chiedo scusa Principe, ma è tutto troppo buono per mantenere una certa etichetta nell'assaporare certe squisitezze."
"Non si preoccupi, odio anche io il cerimoniale..." rispose con fare accomodante Kraven.
"Ora che si è fatta un'idea della bontà di alcuni dei nostri piatti tipici, la porto in un posto speciale: nelle grandi cucine che servono la Casa Reale e che stasera forniranno le prelibatezze per la Cerimonia di Apertura delle Olimpiadi debbo solo chiederle di lasciare qua il cane. Ci sono regole molto rigide ed una sicurezza severa agli ingressi."
"Nessun problema, Principe. Axel rimarrà con uno dei miei accompagnatori."
"Molto bene, allora prego Ammiraglio... mi segua."
Lasciato l'ultimo padiglione, il terzetto guidato da Kraven si diresse verso una stretta ma elaborata porta incastonata di pietre colorate che disegnavano scintillanti giochi di luce.
"Al mio popolo piace accecare la gente... Prego Ammiraglio, dentro andrà meglio..."
Le guardie immediatamente dietro alla spessa porta non fecero domande al Principe su chi fossero i suoi accompagnatori, limitandosi ad un profondo inchino ed a comunicare la presenza di visitatori al resto della sicurezza.
Rispetto alla relativa quiete dei padiglioni esterni, aperti ai turisti, non essendo ancora iniziata la gara, nelle Grandi Cucine, vi era un tourbillon di cuochi, camerieri, personale di vario genere in un brulicare frastornante di urla, gridi, domande, esclamazioni.
Nonostante l'apparente e furioso disordine, i piatti con le pietanze stavano venendo preparati con cura maniacale: antipasti, primi, secondi, dolci di tutti i gusti e per tutti i palati.
Ad una tavola piccola ed allungata erano seduti tre corpulenti uomini di mezza età e a loro puntualmente venivano forniti assaggi di ogni preparazione.
Kraven si sentì in obbligo di spiegare alla sua ospite: "Sono assaggiatori volontari, estratti a sorte da una lista. Il loro compito è assaggiare il cibo che verrà offerto alla tavola di mio padre, il Re. Per evitare errori di preparazione o altri spiacevoli inconvenienti che possano arrecare una qualsiasi fonte di imbarazzo."
"Non sembrano molto in forma, veramente, per essere volontari..."
"Vero?" Kraven rise di gusto "Probabilmente presto verranno cambiati con altri tre... c'è una rotazione continua specie in manifestazioni di questo tipo. Vogliamo che ci diano una sicurezza in più, non riempirli fino a farli scoppiare"
"Posso dar loro una mano? Ci sono due o tre piatti in attesa di assaggio che stimolano molto le mie papille gustative."
"Non è sicuro Ammiraglio, ma se vuole credo che un piccolo strappo alla regola lo si possa fare, anche se il Master Chef Reale non sarà minimamente d'accordo."
Come se fosse stato evocato, dal nulla apparve il longilineo responsabile del banchetto che, con un sorriso falso e affettato, prese da parte il Principe esprimendogli tutto il suo disappunto, in maniera anche vibrante.
Dopo qualche minuto di discussione, Kraven tornò con un'espressione trionfante, mentre alle sue spalle il Master Chef Reale lanciava sguardi di fuoco.
"Chiedo scusa Ammiraglio, ma il fatto che sia uno dei migliori cuochi del pianeta e che siamo cresciuti assieme, fa credere al nostro anfitrione qua di potermi dare ordini come fa con tutti i presenti."
"Non volevo essere un motivo di disturbo Principe..."
"Infatti non lo è Ammiraglio! Lei è mia ospite e, anche se non sono abituati alla mia presenza in questi eventi, dovranno farsene tutti una ragione. Ora prego vada pure ad assaggiare i piatti che diceva prima. Ma la prego si limiti a quelli o la mia tregua armata col Master Chef Reale si tramuterà in un nuovo episodio di rimostranze belligeranti."
La donna sorrise al giovane, capendo l'antifona: il responsabile delle cucine doveva obbedienza al Principe, ma se avessero esagerato, le sue urla avrebbero attirato l'attenzione del Re. E mettere nei guai Kraven era ciò che assolutamente non voleva: simpatico, sveglio, prestante... un ottimo partito per la nipote, senza dubbio.
Ancora alle prese con le sue fantasie da bisnonna, Vanessa iniziò ad assaporare un primo piatto di ottimo aspetto, ma di sapore molto meno appetitoso.
Tentò di dissimulare la negatività di quell'esperienza, ma non vi riuscì sentendo la risata di Kraven.
"Mia cara ha scelto una di quelle prelibatezze che persino noi scartiamo. Fa parte del cerimoniale per l'enorme bellezza della portata, ma il gusto è tutt'altro che apprezzabile."
La donna lo fulminò con uno sguardo divertito
"Mea culpa, Ammiraglio. Avrei dovuto avvertirla, ma nulla al mondo mi avrebbe privato della gioia di vedere la sua espressione."
Entrambi risero di gusto.
La donna ad un certo punto, però, si avvicinò ad un delizioso piatto di pesce annusandolo ripetutamente.
"Qui va sul sicuro Ammiraglio: anguille lektusiane in crosta di mandorle dolci croccanti e miele. Una bontà assoluta!"
Vanessa non rispose limitandosi ad annusare e a scrutare l'assaggiatore che aveva appena approvato il piatto.
L'uomo sorrise e continuò la sua opera fino a quando non fu interrotto da un colpo di tosse improvviso. Da solo sarebbe bastato perché venisse sostituito: nessuno poteva permettersi di infettare le pietanze destinate alla tavola reale, ma prima che il Master Chef ordinasse il cambio, fu fermato da un cenno perentorio di Kraven.
L'anziana donna continuava ad annusare la portata e si era avvicinata all'uomo che iniziava a ciondolare la testa e a respirare affannosamente. Gli occhi erano persi nel vuoto ed i muscoli rilassati fuori misura.
Non servì parlare: Kraven ordinò la squadra medica e la quarantena dell'area, supportato pienamente dal Master Chef Reale.
Nel giro di pochissimi minuti, le squadre di sicurezza, fino ad allora così discrete da risultare quasi invisibili, erano in posizione.
Solo in quel momento, il Principe fece alla sua ospite la domanda tanto fatidica, quanto retorica:
"Veleno?"
"Cianuro..." fu la risposta flemmatica dell'Ammiraglio.