03.07 " Entanglement "
di Nicholas Rush, Pubblicato il 11-11-2020
Navetta di Salvataggio
28/06/2040 - ore 13.50
Rush era esausto. Dopo aver sentito la voce della moglie aveva iniziato con disperazione a chiamarla e ad urlare per farsi sentire. Ma ben presto si rese conto che dalla sua bocca non usciva nessun suono. Era tutto nella sua testa.
*Ad essere onesti, non sento nessun rumore, senso del tatto, gusto, niente*
Cercò di alzarsi dalla poltroncina ma il suo corpo non stava rispondendo a nessuno stimolo.
La sua vista era offuscata, gli occhi erano secchi. Provò di sbattere le palpebre e dopo vari tentativi riuscì ad effettuare un lento movimento degli occhi: con orrore vide che lunghi cavi di fibre ottiche si erano avvinghiati a lui come serpenti colorati stringendolo in una morsa che lo tenevano ancorato al sedile.
"NO!" disse una voce metallica nella sua testa
"Rhena? Ci sei ancora?"
Fu come essere colpiti da una scossa elettrica che attraversava ogni fibra del suo essere fino al cervello. La navetta diventò una macchia informe fino a scomparire del tutto fino a lasciare spazio ad un'infinità bianca che avvolse Rush come un abbraccio caldo. Fluttuava nel grande vuoto.
Riprese il controllo di quello che probabilmente era la proiezione del suo io all'interno di qualche simulazione: stava cercando di razionalizzare la situazione.
"NO! Questo muro va abbattuto"
"Quale muro?" chiese Rush al vuoto
Non fece in tempo a finire la frase che venne trasportato via di nuovo a velocità incredibile passando attraverso galassie, mondi, luce e oscurità: viaggiò per milioni di Km attraversando mondi incredibili, mai visti e nemmeno lontanamente immaginabili, dominati da deserti infuocati e bestie enormi che correvano in branchi passando per le profondità marine di pianeti ad alta concentrazione di acqua e osservando fenomeni spaziali dalle mille luci ed esplosioni che nessuna nave poteva fino a quel momento aver nemmeno lontanamente sfiorato, fino a che gli elementi intorno a lui non si avvolsero in linee indistinguibili simili a lame di colori che vennero inghiottite da un enorme buco nero.
Navetta di Salvataggio
28/06/2040 - ore 13.50
Nella mente di Rush
Sentiva solo il suo respiro affannoso.
" Si sta riprendendo " disse una voce sconosciuta.
L'odore da disinfettante pervase i sensi di Nicholas. Qualcosa iniziò a premere sulla sua mano con fare delicato e con dolcezza.
"Amore mio mi senti?" la voce di Rhena
Rush aprì lentamente gli occhi e vide di fronte a se Rhena con lunghe lacrime che le solcavano il viso. Di fianco a lei due figure in camice bianco lo stavano scansionando con quelli che probabilmente erano tricorder medici. Era in un letto d'ospedale.
"Ripresa della funzionalità cognitiva nella norma" disse uno dei medici.
Cercò di alzarsi.
"No Tenente, non si sforzi, ha subito uno shock molto pesante, è' un miracolo solo che lei sia vivo"
Con la bocca impastata riuscì a formulare qualche parola: " Dove mi trovo? "
"San Francisco, Tenente. Centro Medico della Flotta Stellare"
Sheldon - Plancia
28/06/2040 - ore 14,00
Tutte le sezioni erano pronte al combattimento in allarme giallo: la sala macchine e la sezione armamenti erano pronte e in sicurezza.
In plancia la tensione era palpabile e Adrienne era concentrata fissando lo sguardo sullo schermo principale in attesa di una minima variazione dei dati provenienti dai sensori di Sheldon, che in quel momento erano in ascolto verso la nave sconosciuta e verso la navetta di Rush.
Alla sua destra Kyel le sfiorò la mano, per farle percepire la sua presenza e che sarebbe stato pronto ad eseguire qualsiasi ordine lei gli avrebbe impartito. Questo piccolo segno di riconciliazione, alla luce degli avvenimenti quantomeno inattesi degli ultimi giorni, e la ritrovata strada verso la complicità reciproca, portavano in lei un senso di calma che non provava da molto tempo.
Chi invece era irrequieto era Paul: cambiava posizione sulla sua poltrona con sguardo accigliato. Dal primo crollo psicologico di Rush in poi era stato titubante e non riusciva a collegare i tasselli di quella intricata storia che si stava delineando di fronte a loro. Aveva più dubbi che certezze e varie domande affollavano la sua mente: Cos'era quella anomalia in Sheldon? Perché non se n'era accorto?
Come aveva fatto Rhena, creduta morta anni fa, a palesarsi su quella nave? Ma soprattutto, che piani aveva per Rush?
Adrienne se ne accorse " Signor Hewson, c'è qualcosa che la disturba?"
"Mmmh, no Capitano, mi scusi è che tutta questa situazione mi sembra assurda"
Kyel alzò un sopracciglio "Assurda Consigliere? Più dell'essere su una nave spaziale aliena lontana milioni di chilometri da casa per inseguire una navetta con a bordo il nostro Capo operazioni In preda a qualche delirio?"
Hewson incrociò le braccia "E' proprio questo Comandante: siamo stati tutti assorbiti dal fatto che Rush è stato prelevato con la forza e ora si trova in una navetta lanciato verso chissà dove e mi dispiace doverla contraddire ma qua non vi è traccia di nessun delirio"
"Come fa a dirlo? Solo perché Sheldon ha rilevato qualcosa nei suoi sistemi che ha associato alla defunta moglie del tenente Rush non vuol dire che non possa essere qualcosa nato dalla mente di Nicholas ed inserita, anche solo involontariamente, in Sheldon!"
"Ha ragione Comandante, ma rifletta.. fermiamoci a riflettere un attimo. Anzi, chiamerei in causa anche Sheldon"
L'AI non si fece attendere e si materializzò di fronte a loro in tutta la sua mole, senza travestimenti o costumi di alcun tipo "Perché il suo tono, dottore, mi sembra alquanto accusatorio?"
"Mi dispiace Sheldon se la prendi cosi sul personale ma mi attengo ai fatti: un membro del nostro equipaggio è stato teletrasportato via, su una tua navetta, proprio sotto al tuo naso? E non sappiamo niente, hai solo fornito un nome.. Rhena"
Adrienne era interdetta. Il suo Consigliere di bordo stava veramente accusando una delle più avanzate AI del quadrante , se non la più avanzata, di aver peccato di superficialità?
"Senti un po' piccolo sacchetto di carne: tu non hai nemmeno lontanamente idea di cosa sono capace e ringrazia che siete qui dentro al caldo e al sicuro e non nel vuoto del quadrante Delta a fluttuare come ghiaccioli alla menta. Quindi rimettiti al tuo posto e non provare a farmi la paternale"
Hewson aveva ottenuto l'effetto sperato " Sarà... ma mi chiedo se tu sia in grado di mettere insieme i pezzi di questo complicato puzzle o se dobbiamo farlo noi alla vecchia maniera..."
Aveva colpito Sheldon nell'orgoglio, anche se parlare di orgoglio per una nave stellare era quantomeno insolito.
"Senti un po', vuoi davvero scommettere contro di me?" disse l'oblungo ologramma avvicinandosi al Consigliere
"Perchè no? Vediamo chi dei due riuscirà nell'impresa ti va?" disse Paul con sguardo di sfida.
"Quando è troppo è troppo!" e con un sonoro tonfo Sheldon scomparve.
Tutti in plancia si guardarono interdetti.
"Signor Hewson, si sente bene?" chiese Adrienne
Paul si guardò intorno "Si Capitano, benissimo. Rimane comunque il fatto che sia veramente preoccupato per il nostro Nicholas.. e in certi casi sono costretto ad adottare queste strategie, talvolta infantili, con Sheldon.. ma solo per renderlo collaborativo. Se ho ottenuto l'effetto sperato, l'uso dei suoi processori dovrebbe essere aumentato in maniera sensibile. E' corretto?"
Dal tattico Jekins proruppe " Si Capitano, ha ragione! Qualcosa sta impegnando i processori di Sheldon in maniera sostenuta!"
"Questo è Sheldon che pensa, sta cercando di unire i puntini a modo suo. Ma torniamo seri per un attimo: ero sincero quando dicevo che in tutta questa storia c'è qualcosa che non torna. Quante probabilità c'erano che a milioni di km da casa il passato di uno di noi spuntasse fuori così all'improvviso?"
"Direi veramente scarse..."
"Esatto, e soprattutto: cosa sappiamo noi dell'incidente? Rush non è un tipo molto loquace, ma sappiamo che lavorava lui stesso con le intelligenze artificiali. Possibile che tutto questo in realtà non sia connesso in qualche modo con Sheldon e il nostro essere qui? "
"Sta dicendo che tutto ciò che ci è capitato non è stato casuale? Mi sembra a dir poco forzato Consigliere" disse Kyel.
"Non sto accusando nessuno, ma c'è qualcosa che mi sfugge. Con il vostro permesso vorrei condurre una ricerca parallela a quella che sta compiendo Sheldon" disse Paul. Mentre rimuginava sulla documentazione che avrebbe dovuto cercare ricevette un messaggio di avviso sul suo padd: Sheldon aveva creato una share di dati contenente i file riservati di Rush.
* Mi dispiace Nicholas, ma dovremo scavare a fondo... *
Daktar 3
28/06/2040 - ore 15.00
Il primo Avanguardia scelto Labok stava annoiato alla sua postazione in attesa che l'analisi richiesta con urgenza dalla nave Daktara del Comandante Larken rilasciasse i risultati della trasmissione.
Era stato un mese particolarmente duro per lui, aveva sbagliato una serie di analisi, alcune piuttosto semplici, dovendosi sorbire un pestaggio da parte dei superiori e dei colleghi e ora voleva mettere a segno un colpo grosso per ritornare in sella. Era cosi concentrato nel risolvere le piccole anomalie che il suo sistema di monitoraggio gli portava in primo piano da non accorgersi che il Sistema di Elaborazione centrale aveva terminato di ricostruire il flusso frammentato di pacchetti ma non solo: aveva anche ricostruito l'ordine esatto della trasmissione e si stava accingendo ad eseguire il codice contenuto nel messaggio.
In pochi minuti il virus compresso si espanse in tutta l'infrastruttura di rete della Stazione Daktar 3 uscendo dalla sandbox di sicurezza e infettando ogni piccolo sotto sistema su cui riusciva ad arrivare fino ai collegamenti remoti con le varie Navi Daktara con cui la stazione era in contatto.
"Questa volta mi ammazzeranno di sicuro..." fu l'ultimo pensiero di Labok prima che gli allarmi gli penetrassero le orecchie.
Navetta di Salvataggio
28/06/2040 - ore 15,00
Nella mente di Rush
Rush si sentiva ancora stordito. Aveva passato gli ultimi giorni a letto con Rhena al suo fianco sentendosi debolissimo, poi improvvisamente senti le forze ritornare in lui e in poco tempo si ritrovò a passeggiare nel lussureggiante giardino dell'Ospedale mano nella mano con la sua amata.
"Rhena, puoi raccontarmi cosa è successo?" chiese lui facendo cenno a lei di sedersi su una panchina e appoggiando il bastone di metallo che lo aiutava a sostenersi a fianco. L'ultima immagine che ricordava era il pugno sferrato a Glassmann e la violenta scarica elettrica che lo attraversava dalla punta delle dita dopo aver toccato la poltrona in cui Rhena era imprigionata.
"E' accaduto diversi mesi fa... Sei stato in coma per molto tempo. Mi hai salvata e Glassmann è stato arrestato. Il feed di ritorno e' stato tale che hai funzionato come un parafulmine per me. Ti hanno ricoverato subito e io ti sono rimasta accanto ogni giorno sperando che tu migliorassi anche se i medici mi dicevano che la tua corteccia non rispondeva a nessuna delle terapie e che non dovevo farmi illusioni..."
Nella panchina di fronte a loro un uccellino per un pelo riuscì a volare via prima che un gatto nero dalla siepe vicina gli balzasse addosso. Il gatto emise un miagolio di lamento, deluso di non essere riuscito nel suo effetto sorpresa a catturare la preda.
"Non importa... adesso sono qui. Con te" Disse Nicholas dando un bacio appassionato alla moglie "Ho seguito la tua voce e mi hai ricondotto a casa"
Lei emise un risolino "Mi mancavano le tue frasi sdolcinate... Dai forza che comincia ad alzarsi del vento e non vorrei che ti prendessi qualcos'altro, sei ancora molto debole"
Si incamminarono nuovamente sul sentiero del parco quando Rush si rese conto di aver dimenticato il bastone di metallo. Non ne aveva assolutamente bisogno ma lo strano dottore che lo aveva in cura, altissimo con degli arti decisamente sproporzionati per la sua forma umana, gli aveva detto che potevano sopraggiungere dei mancamenti e che era meglio avere un appiglio dove appoggiarsi e non cadere. Ripreso il bastone voltandosi ebbe uno strano senso di DejaVu: come in una trasmissione disturbata un passerottino sulla panchina di fronte a lui stava sbattendo le ali bloccato immobile a mezz'aria e dietro di lui un gatto nero con la bocca leggermente aperta stava emettendo uno strano miagolio metallico. Si strofinò gli occhi e l'uccellino riprese a svolazzare via con il gatto che lo guardava deluso allontanarsi.
Rhena lo chiamò da lontano "Ehi ti sbrighi? Ti sei imbambolato?"
Sheldon - Ufficio del Consigliere
28/06/2040 - ore 19.50
Paul si accasciò sulla sedia lasciandosi avvolgere dal morbido schienale e massaggiandosi le tempie: aveva passato tutto il pomeriggio a visionare i rapporti sull'incidente occorso durante gli esperimenti di quattro anni prima ma non riuscì a cavarne fuori molto. Sheldon ancora non dava fumate bianche dalla sua incessante analisi e la cosa non faceva ben sperare Paul. Era rimasto quasi sorpreso dalla mole di dati che Sheldon possedeva sull'incidente occorso a Rhena in parte erano arrivati senz'altro da ciò che rimaneva di Rhena, ma la maggior parte era sicuramente in possesso di Rush, il quale doveva averli salvati sulla memoria della Rutherford poco dopo il suo imbarco. Il consigliere aveva sempre saputo che Nicholas non si era mai arreso alla scomparsa della moglie e avrebbe sempre voluto far qualcosa per salvarla, ma solo ora si rese conto di quanto quelle ricerche stessero ossessionando il loro capo operazioni.
Fu ridestato dal suono dell'interfono "Avanti!" disse il Consigliere alzando la voce
Dalle porte entro' la giovane Karen Fukuhara, collaboratrice di Nicholas nelle mansioni giornaliere. Era freschissima di accademia, giovane guardiamarina, ancora impacciata nel parlare ai suoi superiori.
" Mi ha fatto chiamare Consigliere Hewson? " disse lei con sguardo fisso sull'attenti
" Riposo Guardiamarina, non siamo ad un esame, la prego si sieda"
Karen visibilmente tesa si sedette incrociando le mani in grembo.
"L'ho fatta chiamare per parlare un po' in via informale del Tenente Rush, cosa sa dirmi di lui?"
Lei visibilmente arrossì "Oh, si.. il Tenente Rush... è un ottimo capo, decisamente preparato ed è molto paziente... soprattutto con me. Tendo a combinare ancora qualche pasticcio di tanto in tanto..." era visibilmente in imbarazzo "E' molto esigente ma lo capisco, vuole che tutta la squadra sia pronta ad affrontare qualsiasi imprevisto"
"Immaginavo che fosse autoritario ed esigente ma la mia domanda era piuttosto riferita ai suoi comportamenti in generale... ha mai avuto modo di parlare con lui oltre i turni di lavoro?"
"Mi piacerebbe molto..." si interruppe e il suo visino divenne ancora più rosso e alzò' la voce di almeno due toni "Si, beh.. intendo professionalmente, per poter approfondire certi argomenti..." iniziò a scuotere la testa " Intendo dire.. sa, sui sistemi di Sheldon! Sono cosi complessi e sembra che solo Nicholas capisca a fondo gli schemi dei Server che compongono l'IA. "
"Nicholas?" chiese Paul sorridendo.
"Si, volevo dire... il Tenente Rush..." disse la ragazza abbassando gli occhi e facendo un sospiro "Però in effetti c'è una cosa che abbiamo notato io e gli altri.. però avevamo un po' di timore a chiedere al Tenente, sappiamo che è una persona molto riservata e dedita al lavoro. Molto spesso si attarda a studiare e a lavorare anche nei turni successivi a quelli che vengono schedulati e non volevamo sembrare impiccioni"
"La prego mi dica pure" la incalzò Hewson
"Ogni tanto quando lavoriamo, ci dice di fare silenzio. Il viso gli si tira in una smorfia quasi come se fosse turbato da qualcosa... Si alza e ci chiede se abbiamo sentito anche noi: poi si guarda intorno e riprendiamo a lavorare come se nulla fosse. Solo una volta era visibilmente turbato tanto da uscire nel corridoio e guardarsi intorno, come se stesse cercando qualcuno... Ma abbiamo dato colpa alla stanchezza e d'altronde sono stati pochi episodi isolati..."
*Possibile che in qualche modo sia legato ai soppressori neurali che la Cruz ha trovato nelle sue analisi?* si domando' Paul.
=^= Gli ufficiali superiori attualmente nelle proprie sezioni sono richiesti a rapporto in Plancia dal Capitano appena possibile! C'è Sheldon che si sta comportando da.. Sheldon, forse pure troppo... Blake Chiudo =^=
Sheldon - Plancia
28/06/2040 - ore 20,10
"Ding Ding Ding, a questo giro ho fatto Jackpot!!! Helloooooooo!" urlava Sheldon travestito da uomo d'affari saltellando per tutta la plancia facendo comparire Slot Machine in giro che erogavano monete a non finire.
Adrienne non sapeva bene se ridere o mettersi le mani nei capelli: avevano rotto Sheldon?
"Sheldon per piacere puoi stare fermo e spiegare anche a noi?" disse lei con tono fermo.
"Mmmh? Ma si certo! Voi non avete capito nulla! E come potreste? Limitati dalla lettura dei vostri occhietti... Non avete visto il quadro completo! E di certo ti ho battuto alla grandissima Consigliere dei miei stivali!" disse lui buttando finti dollari contro l'intera crew.
"Ti prego illuminaci..." disse Kyel stizzito.
Sheldon si trasformò ancora e prese le sembianze di un altissimo Einstein con il camice bianco di fronte ad una lavagna a gessetti.
"Allora partiamo dal principio: qualcosa mi ha attraversato durante la nostra sosta programmata in uno dei nodi di interscambio che io ho costruito. Questo qualcosa si è palesato come Rhena, la defunta e sepolta moglie del vostro amichetto che voi chiamate Rush. Anni fa quando in questo settore del quadrante era solo un bip nel mio gigantesco radar cosmico, e il nodo di interscambio era in costruzione e' arrivato qualcosa che si e' insinuato nella sua matrice cognitiva, la parte che mi consente di importare i dati e unirli alla mia matrice principale. Guarda caso dall'altra parte dell'universo qualcuno stava facendo esperimenti con un oserei dire alquanto primitivo computer quantistico nello stesso modo in cui si cerca di bere un brodino con la forchetta" la lavagna si riempiva di calcoli astrusi in una lingua incomprensibile.
"Il computer quantico, senza che vi si fonda il vostro limitato cervello, utilizza la sfera di Bloch per rappresentare i qbit, che sono la sua unità di misura di base e introducono il concetto di quanto d'informazione cioè la più piccola porzione in cui una qualsiasi informazione codificata può essere scomposta"
Tutti erano abbastanza allibiti.
"Stando ai rapporti, questo troglodita di Glassmann, sulla base dei suoi postulati errati e usando modelli matematici elementari, pensava di poter evolvere la mente umana fondendola con una intelligenza artificiale quantistica, ed invece ha iniziato un processo di entaglement quantistico che ha portato ad una sovrapposizione di stati tra due punti nello spazio dividendo così le informazioni! Avete capito?"
Se la plancia fosse stata un deserto, si sarebbero uditi i coyote ululare alla luna.
"Mamma mia... ma come avete fatto ad evolvervi? La metterò giù in maniera più' semplice: la mente della moglie di Rush, questa Rhena è stata divisa tra qui e li! " disse Sheldon indicando la lavagna.
Naky prese coraggio avendo intuito dove Sheldon voleva andare a parare
"Stai dicendo che la mente di Rhena e' stata strappata a forza dal corpo e convertita in informazioni quantiche che hanno viaggiato per tutto l'universo arrivando fino a qui... Possibile ma cosa c'entra il Tenente Rush?"
"Allora non siete proprio solo come dei soprammobili... Rush ha interrotto in qualche modo il processo e parte di quei dati risiedono in lui!" disse Sheldon lisciandosi i baffetti.
"Ecco perché i soppressori neurali!" esclamò Paul.
"Oh ce l'avete fatta! Alleluja! Ora... Rhena è scissa in non si sa bene quali parti ed ha assorbito parte del mio codice, il che la rende un tantino più intelligente di un normale mucchietto di ossa e carne. "
"Ecco perché ha rapito Rush... vorrà ricongiungere le sue parti... ma come può farlo? " disse Adrienne.
"Per manipolare così questo tipo di informazioni ha bisogno di una potenza di calcolo non indifferente... richiederà un altro computer quantistico, ma che trae energia da qualcosa molto molto grande... tipo un buco nero"
Un brivido corse lungo la schiena del Capitano "Signor Blake riesce a tracciare una possibile rotta della navetta?"
"Si Capitano" Blake digitò velocemente sulla sua console.
"Stando a questi schemi fra circa 72 ore intercetteranno il settore Terra con Prime che si trova... Oh mio Dio..." disse Blake sbalordito
"... Al confine estremo di una gigante rossa morente ..." terminò Kyel osservando la consolle del timone
"Serve comunque l'hardware... un Computer Quantistico non è una cosa che tutti hanno! Serve comunque una tecnologia avanzata per costruirlo e comprenderlo" disse Hewson
"Ahi Ahi Ahi Consigliere... Si vede che non legge i miei Rapporti..." disse Sheldon "I Daktara hanno un centro ricerche proprio in quella zona!"