03.01 " Opportunità inattese "
di Naky Terell, Pubblicato il 27-07-2020
- Flashback -
Sol III - Laboratorio Orbitante di Neuroscienze "Freud"
data ed ora sconosciuta
"Glassmann, cosa sta facendo?!" Rhena era visibilmente impaurita mentre i magneti si caricavano e si poggiavano sulla sua testa.
"Mi dispiace mia cara, ma nella scienza a volte bisogna assumersi dei rischi. Vedrai che funzionerà! Stiamo scrivendo la storia: porteremo l'esistenza umana su un nuovo livello!" disse Glassmann con voce bramante mentre il dispositivo si caricava preparandosi all'attivazione.
... e poi?
Le luci ed i suoni intorno a Rhena persero qualsivoglia significato mentre la giovane scienziata si sentì attrarre fuori dal proprio corpo per entrare in un nuovo stadio dell'esistenza. Non sarebbe mai stata in grado di descrivere ciò che stava vivendo, non esistevano parole in grado di esprimere quella penetrante sensazione di vuoto emotivo che stava provando: paura, tristezza, curiosità, entusiasmo.. le emozioni erano solo parole prive di significato, creazioni astratte che avevano perso qualsivoglia significato per lei.
Iniziò a vagare in quella sua nuova dimensione esistenziale sotto forma di energia ritrovandosi connessa ad ogni forma di apparato di rete di comunicazione. Improvvisamente la sua essenza era libera senza il peso del corpo fisico e si trovò libera di viaggiare.. ci aveva messo davvero pochi attimi ma si sentì parte del tutto, era in grado di essere ovunque volesse in qualsiasi momento e si trovò a domandarsi se fosse così che si sentiva un Q mentre viaggiava nella galassia.
Tutto il suo essere si era trasformato in un flusso di dati, qualcosa che neppure lei avrebbe pensato fosse possibile, ed all'improvviso iniziò ad abbracciare l'idea di aver raggiunto una sorta di immortalità..
Intanto attorno a Rhena la tensione si tagliava con il coltello. Nicholas aveva preso dalla cassetta degli attrezzi dei manutentori una lama al plasma ed aveva iniziato a sparare agli enormi server uno ad uno.
... e il risultato?
Improvvisamente la sua nuova dimensione dell'esistenza iniziò a collassare divenendo sempre più piccola ed instabile: si trovava in un'impasse, il suo collegamente al tutto stava crollando ma la sua nuova forma non sembrava più in grado di rientrare nel suo corpo. A quel punto era questione di sopravvivenza, di fronte a sé c'era lui..
"Mi senti? Rhena rispondi! " Nicholas scosse con forza la compagna.
All'improvviso tutti i macchinari si spensero, come se qualcuno avesse tolto energia a tutta la stazione. Le luci di emergenza si accesero e illuminarono fiocamente la stanza. Rhena alzò di scatto la testa e le sue pupille color del mare avevano lasciato lo spazio a due corpi bianchi come il latte: posò la sua mano sulla fronte di Nicholas che si sentì pervadere da una violenta scossa elettrica e poi per l'ingegnere tutto fu buio.
La nuova Rhena si trovò spezzata in due, solo parte di lei era riuscita ad entrare nel corpo di Rush.. una piccola parte di sé era al sicuro, ma tutto il resto era ancora privo di un porto a cui attraccare.
- Flashback -
Quadrante delta - zona sconosciuta
data ed ora sconosciuta
Quanto tempo stesse richiedendo quel trasferimento sotto forma di energia non lo avrebbe saputo dire con precisione, il fatto è che in quella sua nuova forma lo spazio ed il tempo avevano assunto tutta un altro significato.
Il motore che la spingeva a viaggiare era il puro e semplice istinto di sopravvivenza: aveva una meta da raggiungere e non si sarebbe fermata di fronte a nulla. Certo, quel pellegrinare senza alcuna protezione aveva avuto degli effetti su di lei: la sua nuova struttura non era esattamente perfetta, non era adatta a vivere nel suo vecchio corpo ma neppure era in grado di viverne senza.
Stava perdendo coesione, più si spingeva avanti nel suo viaggio e più parte di quel meraviglioso flusso di dati che la componevano si disperdeva nel freddo vuoto dello spazio. Dapprima erano solo piccoli frammenti, poi erano via via cresciuti: ricordi della sua vita si erano disgregati e tutto si era trasformato in una sorta di gara a tempo. Avrebbe raggiunto la sonda prima o dopo che la sua intera essenza fosse destinata all'oblio?
La fortuna sembrò sorriderle, il viaggio fu lungo ma non al punto da impedirle di prendere possesso di una di quelle strane sonde abbandonate per il quadrante. Rhena non aveva mai visto nulla di quel tipo: si trattava di sonde costruite su una concezione completamente diversa da quelle federali tanto da avere nel proprio nucleo dei meccanismi che ricordavano un rudimentale cervello positronico. Quelle sonde non erano come Data, non avevano una personalità propria ed infondo quella fu una fortuna perché le permise di occuparla in modo stabile.
Era salva, avrebbe potuto sopravvivere per molto tempo, forse in eterno anche se in una forma incompleta. Parte di sé era ancora in Rush, l'unico che forse avrebbe potuto trovare un modo per permettere alla sua nuova essenza di vivere in una struttura migliore di quella sonda: fu allora che decise come agire, fu allora che iniziò a provocare delle piccole allucinazioni visive uditive a quell'uomo. Si trattava di piccole cose, dilazionate nel tempo.. quel tanto che bastava per spingerlo a continuare la ricerca di una soluzione al suo problema senza dare l'impressione a lui e a chi lo circondava che fosse totalmente impazzito.. a quel punto divenne questione di tempo, ma a Rhena il tempo non mancava di certo.
Quadrante delta - zona sconosciuta
25/06/2400 - ore 23:01
Il tempo.. un concetto così obsoleto per un essere che ha abbandonato il suo corpo deperibile eppure così maledettamente pesante e fastidioso. Era passato molto tempo, lo sapeva perché aveva avuto modo di imparare il linguaggio di quella sonda e ne aveva assunto il totale controllo.. aveva iniziato a ricevere anche le informazioni derivante dalle altre sonde presenti su quella strana rete avanzata ma con il tempo aveva iniziato a sentire tutta la frustrazione della sua nuova condizione.
Era rimasta sola, bloccata in quella sonda per troppo tempo: dentro di sé sentiva ancora di essere una scienziata, un'esploratrice, e trovarsi bloccata su quella sonda era diventando un peso insopportabile.
Voleva evadere da quella vita tediosa e l'unico modo per farlo era trovare un nuovo corpo in grado di ospitarla e, nel frattempo in grado di muoversi: aveva bisogno del creatore di quella rete, la sua migliore possibilità di vivere la sua vita da essere immortale senza la costrizione della costante immobilità. Con il tempo Sheldon divenne il suo chiodo fisso. Aveva studiato a lungo il suo piano ed era finalmente ora di agire, ma c'era di più.. una fortuna aggiunta che non avrebbe mai pensato possibile. A bordo di Sheldon c'era anche l'altra parte di sé intrappolata nel cervello di quell'ingegnere che tanto tempo fa aveva significato tanto per la prima Rhena, il capo ops Rush.
Il fatto che vi era anche Rush era una piacevole e quanto mai inattesa opportunità aggiuntiva. Aveva provocato un'altra allucinazione a Rush, per indurlo ad una sorta di apatia quando avrebbe agito contro l'I.A. oppure per indurre quell'uomo a proteggerla in ricordo della donna che era stata un tempo o per il senso di colpa di non averla salvata. Ma c'era di più.. per la prima volta percepì di poter tornare un essere unico, ritornare a fondere quanto è rimasto di se stessa con ciò che per molto tempo era sopito in Rush. Non credeva che sarebbe stato realmente possibile, ma ora lo era.
Doveva pensare, doveva aggiornare il suo piano ma ad ogni buon conto il primo passo non cambiava: era arrivato il momento di trasferirsi in Sheldon.
USS Sheldon - Ufficio del Capitano
26/06/2400 - contemporaneamente
Il Capitano Faith era seduta alla scrivania "Senti, non fa piacere neppure a me dover restare in attesa di muoverci ma il download dei dati durerà all'incirca due ore in tutto. Siamo a decenni di distanza da casa, non credo che queste due ore cambieranno la nostra esistenza.. oltretutto quei dati potrebbero esserci utili a conoscere cosa ci troveremo ad affrontare e quindi no, non chiederò a Sheldon di interrompere la procedura"
Kyel sembrava fremere per poter ripartire "La cosa che mi da ai nervi è il fatto che nessun ufficiale si è mai trovato nella situazione di dover attendere i comodi della propria nave per poter partire"
"Lo so, ma noi non siamo nella situazione in cui operano tutti gli altri ufficiali della Flotta! Sei troppo impulsivo, con Sheldon bisogna saper essere diplomatici.. ma tieni conto che il coltello dalla parte del manico è in mano sua, non nostra!" Adrienne sospirò "Ad ogni modo ti ho chiamato qui per un altro motivo. Ho deciso di modificare l'organigramma della sezione scientifica.."
"Fammi indovinare, abbiamo un nuovo ufficiale scientifico capo?" il tono ironico del primo ufficiale diede parecchio fastidio al Capitano.
"Non credo che Amir fosse pronto, oltretutto non è stato più lo stesso dopo l'ultima missione. E' nostro dovere prendere tutte le decisioni del caso al fine di rendere pienamente operative le varie sezioni, anche se queste potranno essere impopolari. Io non sono qui per essere simpatica ma per svolgere il mio ruolo da ufficiale superiore!"
"Ti stai riferendo ancora a Houssein o sei passata a parlare di me?" Rezon non gradì l'appunto
"Mettiamola così, siamo due ufficiali superiori.. solo che io mi occupo del lavoro, tu di offrire un po' di intrattenimento a chi passa per il tuo alloggio" Adrienne incrociò le braccia rispondendo con tono ironico "Un compito che svolgi con dovizia devo concedertelo, ma al momento non è tra le priorità della nave"
Kyel scattò in piedi "Ma fammi capire, ti sei svegliata male o hai semplicemente voglia di litigare?"
Il suono del sensore della porta chiuse il discorso, mentre Naki entrava nell'ufficio del Capitano.
"Tenente junior grade Naky Terell a rapporto"
"Tenente Rezon, le presento ufficialmente il nostro nuovo ufficiale scientifico capo. Il tenente Terell era stata imbarcata sulla Ruthenford per poter raggiungere Hanziky IV, di fatto non era all'interno dell'organigramma della nostra nave ma ha dimostrato in questo periodo delle ottime capacità organizzative, avendo sostituito spesso il tenente Houssein nei suoi doveri. Di fatto la sua promozione non ha modificato eccessivamente l'organigramma ma ha permesso di integrare una giovane e competente ufficiale nella nostra famiglia"
"Grazie Capitano.." Naky sorrise al Capitano per poi osservare il primo ufficiale e istintivamente non sembrò avere una grande impressione sull'ufficiale superiore "Sono certa che avremo un proficuo rapporto professionale.." la betazoide calcò la mano su quel professionale, di fatto la sua antipatia per le caratteristiche risiane sui rapporti sentimentali era piuttosto radicato in lei, ma nonostante tutto porse la mano all'ufficiale superiore stringendo la mano di lui per poi portare lo sguardo sul capitano "Signore mi scusi non vorrei esser irrispettosa, ma in laboratorio stiamo terminando l'analisi dei dati che abbiamo recuperato lungo la rotta e vi sono alcune anomalie che vorremmo approfondire. Se non vi è altro, chiederei congedo" osservando entrambi i superiori sorridendo "Sono certa avremo modo di conoscerci in momenti più tranquilli".
"Certamente, vada pure tenente" Adrienne rimase lì a guardare la scienziata andarsene, poi osservò Kyel "Che ne pensi?"
"Non saprei, sembra non avere una gran simpatia per me.."
"Già.. sarà dura da accettare ma non tutte sbavano ai tuoi piedi Kyel.."
USS Sheldon - Plancia
26/06/2400 - contemporaneamente
Blake era seduto alla consolle del timone cercando di trattenere l'impulso di strozzare il mini Sheldon che continuava a dargli noia.
"Ma possibile che tu non abbia altro da fare se non dare noia a me??"
"Ovviamente ho di meglio da fare, ma posso fare più cose in contemporanea.. controllo gli ingegneri in sala macchine, verifico cosa fanno gli scienziati in laboratorio e nel mentre giocattolo con il più stupido dei labradoodle che ho raccattato nello spazio.. tu"
Blake fece una smorfia "Io giuro che prima o poi ti formatto.."
"Si, credici! Prima che tu possa farlo vedrò io di teletrasportare le tue natiche nel vuoto dello spazio e..." il mini Sheldon si bloccò di colpo con espressione seria.
Blake lo osservò inarcando un sopracciglio "Su ragazzo mica dicevo sul serio non te la prender..." ma le sue parole caddero nel vuoto poichè pochi attimi dopo tutti i mini Sheldon sparsi per la nave scomparvero e la versione originaria di Sheldon apparve in mezzo alla plancia: il suo sguardo, totalmente perso nel vuoto, sembrava esprimere una certa preoccupazione.
"Che succede?" Hewson osservò Sheldon perplesso
"Ponte 6, Sezione 14, Sottosezione A-3, Griglia sensoria Beta-6.. ne ho appena perso il controllo".