USS Seatiger Sezione Cartografia
14/01/2395 ore 10:00 - D.S. 72036.76
Jason stava lavorando ai dati che avevano raccolto sulla USS Indefatigable anzi era il computer della sezione Cartografia che stava analizzando i dati per cercare una via per tornare a casa, intanto Jason guardava lo schermo davanti a sé che mostrava costellazioni e stelle sconosciute ... erano perduti in questa galassia ignota da quasi un anno. Ma chi gli aveva detto di imbarcarsi di nuovo, dopo una lontananza dal suo tempo di quasi 10 anni (anche se per lui e i suoi colleghi della Liam a dire il vero erano passati solo pochi mesi)?!
Selar aveva ragione: lui non era capace di stare con i piedi per terra ... e quasi a voler rafforzare il concetto, lei gli regalò una statua, fatta da lei, raffigurante Ermes, un dio mitologico della Terra con le ali ai piedi e pronto a spiccare il volo. A lui piaceva molto e l'aveva messa sulla sua scrivania insieme alle olofoto della sua famiglia.
Ultimamente ci pensava spesso, ma non rimpiangeva la scelta fatta, lui amava troppo l'esplorazione.
Controllò se il computer aveva finito di analizzare i dati che aveva inserito, ma ancora stava lavorando. Gli rivenne in mente il suo imbarco sulla Seatiger: il capitano, dopo aver letto il suo curriculum lo aveva avvertito che già avevano un ufficiale a capo nella sezione scientifica e che avrebbe dovuto accontentarsi del posto di vice. A lui non dispiacque, anzi. All'inizio tutti lo guardavano strano: un laureato all'Accademia delle Scienze di Vulcano, il più prestigioso ateneo della galassia che si accontenta di fare il vice su una nave esplorativa. Certo, avrebbe potuto imbarcarsi su una nave vulcaniana e molto probabilmente gli avrebbero offerto un posto più prestigioso, ma solo il pensiero di sentirsi chiamare continuamente Skon lo faceva rabbrividire ... e poi avrebbe dovuto tenere un certo atteggiamento come dire 'vulcaniano'. No, preferiva di gran lunga stare lì, su una nave di illogici umani. Non aveva grosse responsabilità, doveva solo controllare che tutto andasse bene. Essere vice aveva i suoi vantaggi, tipo evitare quelle lunghe e noiose riunioni con la squadra di comando e con il capitano. Già il capitano, Arjian Kenar Geran l'unica volta che l'aveva visto era stato quando era salito a bordo. Era un trill, con loro non sapevi mai se stavi parlando con uno o con l'altro.
"Deve essere strano sentirsi una voce dentro la testa che non è la tua." Pensò tra sé.
Bah, chi voleva prendere in giro?! A lui sarebbe piaciuto essere il capo della sezione scientifica, poteva decidere quali esperimenti seguire e certamente sarebbe sceso su tutti i pianeti con una sua squadra per poter raccogliere e studiare campioni di vita aliena.
Suo padre (quello vero, non è che Soval fosse stato un padre finto, anzi quello che era diventato lo doveva a lui) gli diceva sempre
"Accontentati di ciò che hai e vedrai che avrai ciò che desideri."
Improvvisamente suonò il comunicatore.
=^= Capitano Kenar a Tenente Queen, venga nel mio ufficio =^=
La chiamata si ripeté ancora una volta e questa volta Jason se ne accorse e sovrappensiero rispose "Sì, un momento" rendendosi immediatamente conto che non era una risposta da dare al proprio ufficiale di comando, così si sbrigò ad aggiungere "Mi scusi capitano, vengo subito ..."
USS Seatiger, Ufficio del Capitano
14/01/2395 ore 11:30 - D.S. 72036.93
Mentre percorreva la strada per arrivare all'ufficio del capitano si chiese il motivo per cui lo aveva convocato. Arrivato davanti alla porta mise da una parte i suoi interrogativi quindi si sistemò la divisa e suonò. Dopo l'
"Avanti entri" del Trill entrò e disse "Tenente Jason Queen a rapporto, signore. Mi scusi se non le ho risposto subito capitano, ma ero concentrato sui dati dell'Indefatigable."
"Se non fosse un vulcaniano, tenente Queen, direi che è nervoso." Rispose Kenar guardandolo attentamente.
"E' che non sono mai stato convocato nel suo ufficio e mi chiedevo perché mi avesse chiamato a rapporto." Rispose Jason.
"Niente, è che stavo rileggendo il suo curriculum: laurea in Esobiologia all'Accademia delle Scienze su Vulcano. Deve essere stata dura..." disse Kenar sollevando lo sguardo verso di lui.
"Non particolarmente, capitano."
Fu la risposta che si aspettava, poi chinò il capo e continuò a leggere "Poi è entrato in Accademia e si è diplomato a pieni voti in Astrofisica e Cartografia e ha continuato a studiare Esobiologia. Poi sono veramente sorpreso, è rimasto disperso per quasi 10 anni con la Liam e ora è disperso, non si sa per quanto ancora con la Seatiger: se fossi stato in lei, una volta tornato avrei preferito rimanere con i piedi per terra, almeno per un po'."
"E' proprio quello che mi hanno detto i miei. Veramente sulla Liam sono passati solo pochi mesi, signore, è sulla Terra che sono passati 10 anni, nella fessura il tempo era molto rallentato. Come ben sa io sono un esobiologo e il mio dovere è esplorare luoghi sconosciuti e trovare nuove forme di vita. E' questo il lavoro che ho scelto ed è per questo che sono entrato nella Flotta Stellare. A parte questo signore ,vorrei sapere il motivo per cui sono stato convocato nel suo ufficio."
"Volevo solo conoscerla meglio e avvisarla che il lavoro che sta facendo con quei dati è veramente eccellente, ma da domani se ne occuperà il Comandante Anari."
"Ed io? Che dovrò fare." chiese Jason.
"Ho deciso - e il comandante Anari è d'accordo con me - di affidarle la sezione scientifica. Con la sua preparazione ritengo sia la scelta più ovvia. Da domani assumerà la responsabilità di Ufficiale Scientifico Capo." Dichiarò solennemente Kenar.
"La ringrazio di questa opportunità, capitano e le assicuro che non se ne pentirà." Rispose altrettanto solennemente Jason.
"Ecco adesso si che sembra un vero vulcaniano. Adesso può andare signor Queen."
"Grazie signore."
Kenar vide il giovane vulcaniano uscire dal suo ufficio e si disse: "Dopo tutto quello che ha passato, ha ancora l'entusiasmo di un cadetto. Sì, penso proprio di aver fatto la scelta più giusta."
Una volta infilatosi nel turboascensore, Jason sollevò un pugno in aria con un'esclamazione gioiosa detta sotto voce 'ce l'ho fatta'.
Non era un comportamento da vero vulcaniano, lo sapeva ... ma ogni tanto doveva lasciare libero sfogo alla sua metà umana.
Si diresse verso la sezione scientifica per dare la notizia ai suoi futuri collaboratori e doveva cominciare ad esaminare il lavoro che avevano compiuto fino al quel momento.