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USS SEATIGER - MISSIONE 01 RSS USS SEATIGER - Missione 01

01.03 " Faccia a faccia "

di Anari , Pubblicato il 01-03-2015

USS Seatiger, Plancia
24/11/2394 ore 09:57 - D.S. 71897.02


Erano passati poco più di quaranta minuti da quando Droxine e Anari avevano descritto le loro scoperte ad Arjan. Il Capitano aveva quindi immediatamente dato disposizioni per fare in modo che gli algoritmi di individuazione di schema venissero implementati il prima possibile. Le dita dell'Ufficiale Scientifico così avevano iniziato a battere velocemente sulla consolle, quasi fosse una sorta di strano picchio intento a battere sul suo albero.

Finn si rese conto che, di tanto in tanto, la denobulana mormorava qualcosa lavorando. Qualche nota abbozzata di quella che, era sicuro, fosse una delle maggiori hit del suo gruppo. Gli altri Ufficiali di Plancia non sembravano però averci fatto caso o forse in realtà la stavano semplicemente ignorando.
Così, lui fece altrettanto, non dando peso nemmeno agl'ampi sorrisi che la donna gli rivolgeva ogni volta che volgeva il suo sguardo verso la collega. Aveva avuto milioni di ammiratrici in ogni luogo della galassia, ma quella donna riusciva a metterlo leggermente a disagio. Forse era a causa del nuovo ambiente.

"I parametri di base sono stati inseriti ... - affermò la denobulana in maniera gioviale, continuando però ad immettere dati, arricciando il naso in un espressione carica di concentrazione - ... aggiungiamo le equazioni necessarie alla compensazione della deriva, ricaviamo per interpolazione i punti mancanti eeee ...."

La denobulana inserì gli ultimi dati tenendo d'occhio lo schermo della plancia. Per un paio di lunghissimi secondi non accadde nulla. A Finn sembrò di sentire l'Ufficiale Scientifico bisbigliare parole d'incoraggiamento alla propria consolle, ma anche stavolta glissò.
Poi, come d'incanto, una lunga strada composta di puntini colorati iniziò lentamente a materializzarsi sullo schermo, correndo verso una lontana meta.

"Bingo!" Affermò energeticamente la donna, schioccando le dita in un gesto decisamente teatrale.
"Ottimo lavoro, Comandante ..." affermò il Capitano, venendo però interrotto dll Ufficiale Scientifico.
"Non ci saremmo riuscite senza la provvidenziale intuizione del Comandante Finn .. " producendosi in un ampio sorriso rivolto verso il Primo Ufficiale. Il Trill non disse nulla, limitandosi ad un silenzioso gesto col capo verso Finn, facendo capire di includere anche lui in quel ringraziamento.
"Timoniere. - affermò attirando l'attenzione dell'Ufficiale che si voltò immediatamente verso il suo superiore - ci porti alla fine di questo ... arcobaleno ..."
"E speriamo di trovare la pentola d'oro ..." aggiunse sovrappensiero il Primo Ufficiale, riferendosi alla nota leggenda Irlandese, attirando su di se lo sguardo interrogativo del Capitano.

Nave stellare Arcadia, Plancia
24/11/2394, Ore 10:28 - D.S. 71897.08


Khayr era seduto alla propria poltrona, immobile, intento ad osservare silenziosamente il grande buco nero che risiedeva in quel sistema mentre lentamente divorava una stella che si era avvicinata troppo. Uno spettacolo affascinante quanto inquietante, che riusciva a tenere lontano la maggior parte degli altri Capitani, probabilmente anche a causa dei non rari lampi termonucleari, ma che sembrava invece attirare Khayr come il fuoco attira una falena.
Era almeno un lustro che lo spietato buco nero aveva agguantato nelle sue grinfie la piccola e luminosa stella, dilaniandone a poco a poco le carni e spargendone i macabri resti in un enorme spirale attorno al suo disco di accrescimento, probabilmente quindi, le pene del piccolo astro non sarebbero durate ancora a lungo.

Da quando aveva scoperto della sua esistenza, il Capitano ribelle aveva utilizzato spesso le pieghe più oscure della spirale generata dal terrificante balletto di quella coppia disfunzionale come nascondiglio. In quelle tenebre infatti, la sua nave nera riusciva a nascondersi non solo alla vista, ma anche a confondere i sensori della maggior parte delle navi, permettendogli di agire come meglio credeva nell'ombra. Bisognava semplicemente stare attenti ed evitare di fare la stessa fine di quell'anonima stella.

Il Primo Ufficiale si avvicinò lentamente al proprio Capitano il quale, voltandosi verso il sottoposto, non faticò a leggere l'eloquente espressione che aveva imparato a conoscere in anni di servizio.
Novità. Brutte, anzi probabilmente pessime, notizie.

"Che c'è? - domandò a Yattaran in tono piatto, anticipando il Primo Ufficiale. - Dall'espressione, nulla di buono ..."

Inizialmente, il Primo Ufficiale si limitò ad un mesto cenno d'assenso col capo, sistemandosi il copricapo che gli copriva l'intera fronte con la mano, prima di aprire bocca.

"Ci hanno fregato ... - affermò. Khayr non mosse un muscolo, attendendo che il Primo Ufficiale continuasse la sua esposizione, ma qualcosa, nell'unico occhio visibile, tradì una nota di sorpresa. - Abbiamo intercettato una trasmissione ... benchè le nostre armi non siano riuscite ad intaccare lo scafo del cargo, questo è comunque andato distrutto ... la trasmissione però parlava di una partita di vaccini, non testate fotoniche ..."

Il Capitano socchiuse gli occhi, in un silenzioso moto rabbioso. Ecco la vera trappola. Le cose sarebbero diventate decisamente più difficili ora, con la Federazione fra le scatole e l'opinione pubblica schierata contro di lui, molti degli usuali canali informativi che era solito utilizzare sarebbero saltati. Senza contare che, sicuramente, altre persone si sarebbero messe sulle sue traccie in una sgradevole caccia all'uomo. Ma questo non lo avrebbe di certo fermato.

"Signore! - esordì Daiba, interrompendolo prima che potesse replicare alle parole del Primo Ufficiale - rilevo una nave in avvicinamento ... sono i Federali!"

USS Seatiger, Plancia
Qualche attimo dopo


La Seatiger uscì fuori dalla curvatura senza avvicinarsi troppo al disco di accrescimento del buco nero, modificando la rotta in maniera da mantenere una certa di sicurezza mentre i sensori scandagliavano la zona alla ricerca altre traccie della nave in fuga.

"La nave è qui ... - affermò l'Ufficiale Scientifico, osservando i dati che venivano sputati fuori in continuazione dalla propria consolle, inarcando un sopracciglio - probabilmente ..."
"Cosa intende dire con probabilmente?" domandò il Capitano Trill, senza staccare lo sguardo dall'irregolare spirale di punti elaborati dal computer che sembravano navigare all'interno dei resti della povera stella.
"Il buco nero interferisce con il funzionamento dei sensori ... - Anari iniziò a digitare nuovamente sulla consolle, ingrandendo una zona dell'anomalia dove era visibile una distorta macchia nerastra - ... massa e composizione sono compatibili, ma potrebbe semplicemente essere un ammasso di detriti ..."
"E' lui ..." affermò Arjan alzandosi dalla propria poltrona.

Nave stellare Arcadia, Plancia
Contemporaneamente


"Cosa facciamo?" domandò Yattaran, mentre il resto del personale di plancia si volgeva verso il Capitano ribelle, con sguardo carico di aspettativa, in attesa di ordini.

Khayr si alzò dalla propria poltrona, osservando la nave federale in lontananza.

"Andiamocene da qui, voglio mettere più strada possibile fra ..."

Le sue parole furono però bruscamente interrotte dalle parole di Daiba.

"Ci stanno chiamando!"

Il Capitano inizialmente non replicò, poi con un lieve cenno del capo fece capire al suo sottoposto di accettare la comunicazione. Sullo schermo principale si materializzò figura di un trill, pesantemente distorta e afflitta da un crescente effetto neve.

=^= Sono il Capitano Arjan Kenar, della USS Seatiger della Flotta Stellare ... - si presentò l'Ufficiale, parlando con una voce dal suono metallico. - ... Lei immagino sia il Capitano Khayr ... =^=
"Cosa vuole ..." replicò bruscamente il Capitano ribelle, fissando il trill con l'unico occhio visibile.
=^= Farle alcune domande ed evitare uno scontro a fuoco ... =^=
"Non intendo arrendermi. - Khayr interruppe il Capitano Federale in tono brusco, alzando il braccio, preparandosi ad impartire un ordine silenzioso - e non intendo rispondere ad alcuna domanda ... arrivederci, Capitano Kenar ..."

Così dicendo, abbassò velocemente il braccio, dando ordine al timoniere di attivare i motori a curvatura.