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USS SEATIGER - MISSIONE 01 RSS USS SEATIGER - Missione 01

01.13 " Inseguimento "

di Tholos del Clan Rashan , Pubblicato il 01-11-2015

Nave Stellare Arcadia, Plancia
27/11/2394 Ore 04:42 - D.S. 71904.65


=^=Può farlo?=^= Chiese l'ammiraglio Crom.
Khayr sorrise. Il comandante della squadra navale federale era un tipo pratico in grado di andare dritto al sodo senza tanti problemi. Era il tipo di persona che piaceva al comandante dell'Arcadia.
"Ovviamente." Rispose Khayr con un secondo sorriso. Seduto immobile e composto sul trono col teschio, appariva potente e deciso al pari di un ammiraglio della Flotta Stellare.
=^=Ottimo. Ci mettiamo in formazione.=^= Rispose l'ammiraglio.

Khayr si voltò verso Tochiro il quale, al contrario del suo ufficiale superiore, si muoveva come se avesse un chiodo nel centro della sedia.
L'ingegnere digitava freneticamente comandi nel tentativo di far funzionare il tutto.

"Allora?" Chiese pacatamente Khayr.

Tochirò saltò giù dalla sedia, fece un breve saltello e con voce rombante disse: "L'idea è folle."
"Ma davvero?"
"E mi piace un sacco... devo fare un sacco di altre cose, ma ti assicuro che ci riusciremo... non è mai stato fatto prima, sei cosciente dei rischi?" L'ingegnere tornò a sedersi e riprese a lavorare.

Khayr riportò lo sguardo al centro della plancia e, rivolto più a sé stesso che ai suoi collaboratori,disse: "Lo so, ma ho un debito con la Seatiger."

USS Seatiger, Plancia
Contemporaneamente


L'esplosione fu terrificante. La supergigante esplose con un lampo folgorante e la morte iniziò a mietere un'abbondante raccolto alla velocità della luce.
Tutto quello che non poteva muoversi alla velocità di curvatura fu spazzato via. Anni interi di lavoro, fatica e sacrificio scomparvero letteralmente nel nulla.

Il capitano Kenar guardò l'evento compiersi sul monitor. Si portò la mano destra alla bocca poi si guardò le mani. Erano sporche e logore per il combattimento e in un punto c'era un piccola ferita superficiale, forse procuratasi mentre ricaricava il phaser.
Dalla ferita era sgorgata una goccia di sangue e il capitano non potè far a meno di pensare a quanto era infinitesima questa goccia rispetto a quanto lui ne aveva versato. Aveva distrutto un intero sistema stellare e aveva spento migliaia di vite.
Con un dolorosissimo gesto mentale ricacciò dentro i suoi demoni interni e decise di concentrarsi sulla situazione attuale: avrebbe fatto qualsiasi cosa per salvare il suo equipaggio e la nave.

Come se avesse letto nel pensiero al capitano, T'Kar disse: "La corazzata nemica è in curvatura in una rotta parallela a curvatura 7."

"Credevo che una corazzata midiana potesse fare di meglio." Pensò il capitano, poi rivolto verso il timoniere e l'ingegnere capo, aggiunse: "Possiamo distanziarli?"

Carelli era rimasta in plancia e comandava la sua sezione dalla console che aveva appena ripristinato.
"Attualmente viaggiamo a curvatura 7.6 ma a causa dei danni siamo destinati a rallentare."

Il timoniere annuì gravemente: "Signore non riuscirò a tenerli distanti a lungo."

Prima che il capitano potesse controbattere, l'ingegnere esordì: "Le bobine e il nucleo a curvatura sono gravemente danneggiati, non possiamo mantenere queste velocità a lungo. "
Kenar annuì grave e aggiunse: "Fate del vostro meglio."

Il capitano diede un'occhiata alla plancia pesantemente danneggia. Diverse consolle erano esplose e il pavimento era cosparso di detriti e componenti isolineari distrutti. Alcuni gel pack bioneurali erano perforati e stavano riversando una sostanza gelatinosa. Un malconcio equipaggio lavorava in silenzio sembrando già fantasma.

Il capitano si voltò verso l'OPS: "Stato dei sistemi?"

Rashan alzò lo sguardo. In cuor suo avrebbe fatto di tutto per dare finalmente una buona notizia al capitano,ma invece disse: "I sensori sono funzionanti anche se con precisione ridotta ... più di prima. Stiamo rigenerando gli scudi ma con un solo generatore funzionante ci vorrà tempo. Il supporto vitale funziona a stento su tutti i ponti tranne che per quello inferiore che abbiamo evacuato. Il laboratorio astrom... "

T'Kar interruppe brutalmente il collega dicendo: "Capitano,rilevo qualcosa. "

USS Seatiger, Infermeria
Contemporaneamente


Infine Finn riuscì a portare il comandante Anari in infermeria. Non che non preferisse la sua compagnia, anzi, nei minuti precedenti l'aveva apprezzata eccome! Ma una parvenza di responsabilità(emozione nuova e completamente sconosciuta in lui) gli aveva suggerito di portare la ferita in infermeria. Appena il duo entrò nel locale trovò il caos più completo. Diversi ufficiali e marinai feriti affollavano il locale e lo staff medico, ridotto a tre infermieri e un MOE, aveva fatto letteralmente dei miracoli.
Stavano mettendo ordine nel caos che regnava in quel posto.

"Precisare la natura dell'emergenza medica." Esordì il medico olografico di emergenza.
"Ferita da arma aliena." Rispose la donna.
"Bene faccio subito l'analisi." L'ologramma accompagnò l'ufficiale superiore all'unico letto disponibile e iniziò ad analizzarla col tricorder medico. L'analisi fu completa, forse un po' troppo completa.
L'MOE fece una strana smorfia osservando alcuni parametri vitali e,da buon medico navigato, aggiunse: "Ma qui c'è del... ."

Finn gli mise il braccio destro attorno le spalle interrompendolo bruscamente e con tono bonario disse."Andiamo dottore sia un gentiluomo. Non è bello indagare sulla vita privata di una signora."

Anari fece una faccia strana sentendosi chiamare "Signora". Il medico si limitò ad alzare gli occhi e a dire: "Sono un medico non una pettegola di paese."

E svincolandosi dall'abbraccio del primo ufficiale aggiunse: "Sono decisamente poco interessato alle fornicazioni interspecie."
"FormiCazioni?" Chiese Finn.

Anari arrossì. Il MOE alzò gli occhi al cielo per la seconda volta e,con pazienza, iniziò a spiegare."Si intende l'atto se... ."

Il terzetto comico fu interrotto dalla voce del capitano all'interfono.

=^=Comandante Finn in plancia. Ci sono altre navi nemiche in avvicinamento.=^=

USS Seatiger, Plancia
27/11/2394 Ore 05:12 - D.S. 71904.7


Le navi midiane avevano stretto la Seatiger in una morsa. Altre 7 navi medie si erano unite alla caccia chiudendo ogni via di fuga. Kenar aveva semplicemente fatto la cosa più logica. Non poteva continuare a scappare, prima o poi sarebbe rimasto senza energia o sarebbe stato raggiunto. Aveva, quindi, cercato un punto difendibile e vi aveva portato la nave. L'ultima e poca energia rimasta alla curvatura l'avrebbe indirizzata sugli scudi e sulle armi.

Era uno scontro impari. La Seatiger era una nave scientifica scarsamente armata e protetta e avrebbe dovuto fronteggiare una corazzata e 7 incrociatori leggeri. Uno scontro decisamente impari, eppure quella piccola nave aveva compiuto dei veri e propri miracoli: aveva combattuto una serie di battaglie impossibili contro una flotta, una stazione spaziale e un intero sistema solare e, malgrado i terribili colpi subiti, si reggeva ancora in piedi pronta all'ultimo scontro. Nessun capitano poteva chiedere di meglio o di più al suo equipaggio e alla sua nave. La piccola Seatiger aveva resistito laddove una nave progettata per la guerra avrebbe avuto difficoltà.
E ora erano arrivati allo scontro finale.

La nave federale era entrata in un campo si asteroidi, l'unico punto difendibile che avevano trovato a portata e poco dopo furono raggiunti dalla flottiglia nemica.
La corazzata lanciò due caccia con l'obbiettivo di stanare il nemico ma, appena entrarono nel campo di asteroidi, furono rapidamente abbattuti da un tiro di precisione dei phaser della Seatiger.
Passarono alcuni minuti di attesa e poi la corazzata inviò altri 7 caccia. Le navette si avvicinarono in formazione serrata per poi lanciarsi sparpagliatamente sull'obbiettivo. La Seatiger fu più rapida : lanciò due siluri che esplosero sulla formazione nemica mandandola nel caos. Una bordata di phaser distrusse i caccia restanti.
A quel punto i midiani cambiarono tattica: gli incrociatori leggeri accerchiarono il campo di asteroidi e, assieme alla corazzata, iniziarono a sparare con i cannoni. Colpiti gli asteroidi iniziarono a frantumarsi e a esplodere. Vedendo che la sua unica difesa si stava sgretolando e, conscio del fatto che non poteva rispondere al fuoco nascosto nel capo, Kenar prese la sua decisione:"Usciamo fuori, non voglio fare la fine del topo in trappola."
E con queste parole lanciò la USS Seatiger verso l'ultima battaglia.
Vedendo del movimento le navi midiane cessarono il fuoco e poco dopo la piccola ma fiera nave federale uscì allo scoperto.
Per un interminabile lunghissimo secondo la Seatiger fronteggiò la formazione nemica senza che successe nulla.
Poi di colpo la corazzata midiana aprì il fuoco. Una bordata di precisione che tolse completamente gli scudi alla Seatiger.

Kenar si alzò dalla poltrona, fece alcuni passi verso lo schermo e disse: "Signor T'Kar non risponda al fuoco, signor Tholos comunichi la nostra resa."
"Si signore." Risposero all'unisono i due ufficiali.
Ma il capitano aggiunse: "Mi consegnerò ai midiani come unico responsabile dell'accaduto."
Finn raggiunse rapidamente il superiore: "Non può fare questo."
Ma nel mentre arrivò la risposta midiana.

=^=Siete tutti colpevoli, la nave verrà distrutta con voi a bordo.=^=

Dalla corazzata partì un siluro. Kenar guardò quel singolo colpo e penso con amarezza che i nemici non volevano nemmeno più sprecare le munizioni.
Lento e inesorabile il siluro iniziò la sua corsa verso la Seatiger ma a pochi metri dal vascello federale esplose impattando contro un muro invisibile. Prima che la corazzata potesse reagire il suo fianco destro venne raggiunto da una formabile bordata di phaser. Dal nulla comparve una nave stellare di classe Prometheus che inizio a martellare la potente nave midiana. Corazzata contro corazzata.

Gli incrociatori leggeri midiani cercarono di reagire ma furono ingaggiati da due navi di classe Defiant, una Intrepid e una strana nave di classe Excelsior.

Dietro la Seatiger, apparve una nave stellare di classe Sorvereign.
Era la nave di bandiera dell'ammiraglio Crom. La nave iniziò a proteggere la Seatiger con gli scudi e, come una fortezza, iniziò a supportare con fuoco di copertura le altre unità della squadra navale.

Ma la battaglia era già stata decisa. La Prometheus iniziò a prevalere
contro la corazzata nemica. Un incrociatore leggero midiano era stato
distrutto dalla furia delle Defiant, un altro era stato disabilitato e
i restanti erano in difficoltà.

Per porre fine al massacro l'ammiraglio Crom inviò un messaggio su tutte le frequenze:=^= Sono l'ammiraglio Crom, comandante di questa squadra navale. Siete accusati di attacco contro una nave della Flotta Stellare e atti di guerra contro la Federazione dei Pianeti Uniti e i suoi alleati, vi intimo la resa incondizionata.=^=

Poco dopo arrivò la risposta dai midiani.
=^=Ci arrendiamo.=^=

Sulla plancia della Seatiger esplose un urlo di gioia. Avevano vinto, erano sopravvissuti all'attacco midiano.

Tutto lo stress, tutte le preoccupazioni e la tutta paura scomparve di colpo lasciando il posto ad una gioia incontenibile. Il caos fu così intenso che il più composto, dopo T'Kar, fu il comandante Finn che si limitò a fare un finto assolo di chitarra con un "air giutar".

Ma la gioia venne improvvisamente interrotta dalla voce del comandante midiano riprodotta dall'altoparlante.
=^=Noi ci arrendiamo ma pretendiamo che il capitano Kenar ci venga consegnato per il processo contro di lui per Genocidio contro il nostro popolo.=^=

Kenar crollò sulla sua poltrona e il ricordo della distruzione del sistema solare gli crollò addosso allo stesso modo.