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USS HOPE - MISSIONE 15 RSS USS HOPE - Missione 15

15.09 "Il piano"

di Caytlin , Pubblicato il 26-01-2021

***FLASHBACK***
Majus IV - Palazzo del Governo Ufficio del Reggente
12/09/2400 - 20:44


"E dunque, mio caro Osigraf... il vostro piano è finora riuscito quasi alla perfezione..."

"Esattamente... sparare in faccia al figlio per riportare qua l'artefice del più grande atto di barbarie compiuto dalla Monarchia, oltre ad essere stata un'idea geniale e fonte per me di assoluta gratificazione, sarà la svolta decisiva verso la formazione della Repubblica"

"Molto bene... io accoglierò l'Ambasciatore Retok con tutti gli onori... lui e la sua scorta..."

"La USS Hope, eccellenza?"

"No... non mi pare... se non erro la nave si chiama USS Wuhan... ma sono pur sempre vostri ex colleghi che inizieranno a diffondersi come un virus alla ricerca del figlio di Retok... li farò girare a vuoto fino al giorno della cerimonia... in quella fatidica data, sveleremo il tradimento dell'Ambasciatore Federale con l'allora Monarca... farò appello a tutta la mia capacità recitativa per dimostrarmi sconvolto da quell'improvvisa scoperta e faremo in modo che Retok sia messo sotto accusa... e nei tumulti perderà il figlio... così come hai promesso ai quei quattro fantocci superstiti della ribellione che abbiamo liberato"

"Non li tratti così eccellenza... hanno patito troppo per quel Vulcaniano... anni ed anni di schiavitù..."

"O ma io li rispetto... come rispetto te... anche te hai perso la donna che amavi... siete tutti assimilabili a dei primi martiri per la libertà di Majus IV... ma non posso accettare che, facendosi forza su quello, vengano qua a dettare legge... e sarà bene che ti ricordi da che parte stare se vuoi sposare mia nipote..."

"Io amo vostra nipote, eccellenza... in lei rivedo la spensieratezza della donna che amavo allora... vi chiedo solo di riflettere sulla loro sorte..."

"L'ho già fatto... verranno eliminati... in anni di prigionia hanno accumulato giustamente odio contro Retok... una volta arrestato lui ed eliminato il figlio per vendetta... la loro ira potrebbe infrangersi contro la nostra debole repubblica... potrebbero covare in serbo idee estreme... che né io né voi Osigraft possiamo permetterci di avallare"

"Come desiderate... avete altri ordini?"

"Sì sparite dalla circolazione... dedicatevi alla cura di mia nipote... è ancora debole dopo la perdita del suo secondo marito... l'aver conosciuto voi è un barlume di sorriso e speranza sul suo volto... e soprattutto non fatevi vedere fino a quando la Flotta Stellare rimarrà in zona..."

"Sarà fatto"



Majus IV - Palazzo del Governo - Spianata prospiciente
13/09/2400 - 09:31


"Benvenuti miei signori... spero che il viaggio sin qui sia stato piacevole... mi spiace soltanto che siate tornati su Majus IV per questioni così dannatamente serie... vedete... noi ci accingiamo a festeggiare l'anniversario della caduta della Monarchia per come la si conosceva allora... un'occasione di festa..."

"Mi spiace signor Presidente, ma un ufficiale della Flotta Stellare è stato rapito e..." si intromise il Capitano Strauss

"Sì... sì... per l'appunto... suppongo che sia uno dei suoi più validi collaboratori... vista la vibrante richiesta ancor prima che io potessi finire di parlare..."

"Chiediamo venia" intervenne il Capitano Jekan "Capisce bene che la concomitanza fra i vostri festeggiamenti e la prigionia del nostro ufficiale, ci fa dimenticare usanze e protocolli che avremmo utilizzato senz'altro in tempi più felici..."

"E' chiaro... da anni ci battiamo strenuamente contro rigurgiti terroristici... alcuni sono fanatici fedeli ad un'idea di Monarchia ormai da archiviare... altri invece sono convinti che non facciamo mai abbastanza... da quando ci avete informato del vostro arrivo, ho già distaccato tutto il personale di sicurezza che potevo per affiancare i vostri uomini..."

"Non credo sia necessario, Presidente..." affermò nettamente Strauss

"Suvvia... mi rivolgo direttamente a lei Ambasciatore Retok... lei ed io non ci siamo mai conosciuti prima, ma, essendo padre, posso comprendere benissimo ciò che attanaglia il suo animo... e di conseguenza comprendo che abbia fatto pressione su questi bravi Capitani affinché fossero pronti a dare il loro massimo per ritrovare suo figlio... però... c'è un però... deve anche spiegare loro come io non possa concedere ad ufficiali, di un paese straniero, libero accesso ad ogni nostra installazione o insediamento... per non parlare di girare casa per casa... se non accompagnati da personale Majano."

"Signor Presidente, già vi siete dimostrato non incline ad ottemperare alla nostra richiesta di ispezionare con i sensori la vostra superficie planetaria... ora rallentate anche l'attività dei nostri ufficiali... non abbiamo tempo..." sbottò nuovamente Strauss

Retok alzò un braccio.

Il Presidente Majano si lasciò sfuggire un sorrisetto sardonico e giusto la presenza di Jekan impedì a Strauss di passare alle maniere forti.

"Già un tempo ci fu un problema di mancanza di tempo. I risultati di allora non furono soddisfacenti e portarono all'uccisione di persone innocenti..." esordì Retok

"Assieme a decine di terroristi..." si affrettò a precisare il Majano

"Ciò non toglie che ci furono perdite collaterali non dovute... non esiterei a sacrificare la vita di mio figlio oggi stesso se ciò assicurasse a tutti noi che la sua fine non rappresentasse un nuovo passo di violenza e terrorismo. Dia modo alla Flotta Stellare di effettuare indagini a tappeto, con la supervisione dei suoi addetti alla sicurezza..."

"Mi scusi Ambasciatore se la interrompo nuovamente, ma è già tutto stabilito... non sono uno che ama perdere tempo... uno dei miei attendenti ha l'elenco completo del personale a vostra disposizione... fermo restando che Majus è un porto commerciale medio piccolo, ma abbastanza frequentato... non ho nessuna intenzione di rompere trattati o accordi commerciali con organizzazioni diverse dalla Federazione per via della troppa solerzia da parte della Flotta Stellare. Laddove nascano delle controversie fra ciò che vi verrà concesso e ciò che vorrete verificare, mi assumerò io stesso la responsabilità di darvi libero accesso, esaminando le richieste caso per caso..."



Majus IV - Palazzo del Governo - Ala secondaria sud
13/09/2400 - 09:46


"Lon guarda là... Strauss è arrivato con la cavalleria..." esclamò Luna "Ma siete sicuri che il piano di Rest poi funzioni? Cioè non ci sono alternative?"

Xyr sospirò annuendo... era andata lei all'incontro con il Vulcaniano... qualunque cosa stesse frullando nella testa di Rest, lui era dieci mosse avanti di qualsiasi avversario stessero affrontando.

Prima di arrivare su Majus IV, loro erano convinti che Rest fosse soltanto la vittima di un complotto ai danni di Retok...

Quando l'aveva incontrato, sembrava, invece, essere diventato l'eminenza grigia di un gruppo di cospiratori decisamente male in arnese dopo tutto.

Durante la loro conversazione, l'ufficiale tattico della USS Hope le aveva fornito tutta una serie di informazioni aggiuntive che, unite a quelle conosciute dal cugino di Luna, avevano dipinto un quadro politico di Majus IV tutt'altro che stabile e limpido.

Innanzitutto i presunti terroristi erano chiaramente semplici pedine manovrate da qualcuno... e quel qualcuno aveva anche un cognome: Osigraft.

Quello che non avevano capito era perché... ok sapevano che quasi venticinque anni prima aveva messo in salvo la sua fidanzata... o, per lo meno, aveva tentato... in quanto era stata comunque uccisa in seguito dalla polizia messa in campo dal Monarca di allora.

Era chiaro, quindi che un profondo sentimento di vendetta doveva muovere l'ex comandante della Flotta Stellare... ma per eliminare un Ambasciatore Federale, uno con le conoscenze di Osigraft poteva optare per strategie decisamente più semplici ed efficaci piuttosto che spettacolarizzare il tutto con un attentato su Denobula e lasciare fin troppe molliche di pane per indirizzare le indagini a Majus IV.

Persino far rapire Rest e non ucciderlo seduta stante sembrava una mossa in una strategia decisamente più complessa.

Strategia che forse Rest aveva intuito, ma non confidato, e che quindi per il gruppetto guidato da Xyr era ancora tutta da decifrare.

Rest sembrava aver tutto sotto controllo: necessitava soltanto di una cosa ed era ciò per cui si erano maggiormente accordati nel loro fugace incontro notturno... ossia la modalità ed i tempi con cui distrarre il personale rimasto al palazzo del Governo alla vigilia di un giorno così solenne per Majus IV, su come far entrare Rest con gli ex terroristi, ora suoi alleati, nello stesso palazzo e fornire un luogo di analisi dati.

In tutte e tre le necessità, avevano bisogno del cugino di Luna... cosa che a quest'ultima non andava minimamente a genio.



Majus IV - Palazzo del Governo - Sala Cerimonie
15/09/2400 - ore 13.49


La piccola sala, un tempo utilizzata per banchetti minori dei monarchi di Majus, era gremita all'inverosimile: circa duecento Klingon.

Oltre la metà dell'intero equipaggio del K'Vort di Yatrhen Klaa era stato svuotato per partecipare a quella cerimonia.

D'altronde come non assistere al tanto agognato matrimonio del loro Capitano con la sua promessa par'Mach'kai?

Una sposa per di più collerica ed intrattabile?

A molti Klingon era una cosa in grado di sollecitare terribilmente la passione: conquistare e possedere una compagna in grado di tenere loro testa.

E sicuramente Luna Klaa rientrava fra quelle.

Era indubbio che fra Luna e Yathren ci fosse della chimica con liti e battibecchi e probabilmente alla fine l'avrebbe spuntata la femmina tra i due...

Non era una cosa importante per quasi tutti i presenti, sebbene desse loro modo di scherzare fragorosamente gli uni con gli altri e coprire con il loro chiasso qualunque altra forma di comunicazione verbale o suono.

D'altronde qualcuno aveva sussurrato che forse la par'Mach'kai di Yathren probabilmente era rimasta incinta, vista la frettolosità di quelle nozze...

Anche quella era una questione che ai Klingon poco importava, ma che dava loro infiniti spunti di chiacchiericcio spassoso.

Erano tutti contenti per il loro Capitano e, come sempre, avrebbero ubbidito a qualsiasi ordine fosse stato loro dato.

Come quello di indossare uniformi di colore differente.

Come quello di trascinare vistosamente la sposa in quella sala.

Non che avessero capito il motivo...

Non era stato loro spiegato...

Lo dovevano fare e basta.

Coloro a cui fu chiesto di indossare uniformi con bordure bianche o grigie chiare, furono i più fortunati... potevano ridere, scherzare, bere ed ubriacarsi.

Con il solo limite di ubbidire a Yathren.

Coloro, a cui fu chiesto di indossare uniformi con bordi marroni, furono meno fortunati dei precedenti in quanto avrebbero tradurre con la forza la sposa alla sala della cerimonia.

Si erano limitati ad eseguire, guadagnandosi chi un naso rotto, chi slogature, lussazioni e ferite di vario genere.

Senza nemmeno la possibilità di replicare agli attacchi subiti, pena l'uccisione seduta stante.

Luna non andava toccata.

Come sposa doveva essere portata, urlante e furente, ma incolume...

Senza nemmeno un graffio doveva giungere alla sala della cerimonia nuziale... poco importava se ciò avesse attirato attenzione.

Anzi, ai più svegli tra di loro, sembrava essere proprio quella l'intenzione finale: concentrare l'attenzione su quell'evento.

Oltre ai bianchi ed ai marroni, furono scelti una cinquantina di Klingon a cui fu chiesto un compito ingrato: rimanere sobri.

Erano gli unici autorizzati a portare disgregatori alla cerimonia e, per quel motivo, proprio a loro era toccato l'odiato ordine di non provare a toccare niente in grado di alterare la loro reattività agli ordini.

Niente alcol, di nessun genere.

Ad una decina di Klingon fu chiesto di indossare uniformi verdi con il cappuccio alzato. Erano fra quelli più intelligenti e svegli su cui poteva contare la Va'ran.

A loro fu chiesto di badare, vestire e proteggere gli ufficiali federali.

A Xyr, Caitlyn e Basta furono forniti abiti Klingon con bordature di colore azzurro con l'aggiunta di ampi mantelli con il cappuccio.

L'obiettivo era chiaro: permettere ai Federali di passare inosservati e tutelare la loro presenza ed incolumità nel caso ci fosse stato qualcuno interessato alla faccenda.



***FLASHBACK***
Majus IV - Alloggio provvisorio Luna
13/09/2400 - ore 09.37


"Io ti uccido Caitlyn!" urlò furente Luna mentre cercava di avventarsi sulla Risiana, a stento trattenuta sia da Xyr che da Basta "E' stata una tua idea!! Traditrice!!!"

Dopo l'incontro all'alba con il cugino e la novità del matrimonio combinato da celebrare il giorno antecedente la grande festa per la celebrazione della caduta della monarchia assoluta, con il passaggio ad una monarchia rappresentativa di tipo parlamentare, l'umore della mezza Klingon era precipitato.

Messo alle stretta, Yathren aveva candidamente ammesso che l'idea del matrimonio da lui proposta era stata caldeggiata proprio da una delle sue compagne.

Escludendo Xyr da subito, rimaneva soltanto la Risiana.

Luna aveva fatto affidamento alla sua metà umana fino al suo alloggio, poi però il sangue Klingon e l'animo caliente cubano avevano preso il sopravvento e si era avventata furiosamente su Caitlyn.

Solo la prontezza di riflessi di Basta, accortosi del repentino cambio di aurea della timoniera, aveva evitato il peggio.

"La vuoi smettere? Mi fai parlare?"

"Non mi devi dire nulla... traditrice! Pensavo fossimo amiche ed ora ti allei con quello là? Con quel borioso, insopportabile, egocentrico di mio cugino? Io ti uccido! Flotta o non Flotta, sei finita per me..."

"Ora non esagerare... quanto ti hanno costretto a sposarmi, non l'hai fatta così tragica..." sbottò Xyr fortemente indecisa se far valere il suo grado o il suo legame con l'amica.

"Te tesoro sei un gran bel bocconcino... come lo era quella traditrice lì che fa la santarellina! Quello è... si vabbè... è Yathren ed io non lo sopporto!"

"Allora... prima di tutto, Yathren ti piace... a livello fisico..."

"ZITTA!!!! Devi stare solo zitta! Io ti uccido se parli ancora!"

"Seconda cosa... ha giurato che non ti sposerà mai fino a quando non sarai tu a volerlo!"

"Io ti ammazzo e... COSA?? Che hai detto?"

"La verità... Yathren ha dichiarato a tuo nonno Fedh'Klaa ed a tuo zio Frah'Klaa, nonché Patriarca della tua Casata, che accetterà ogni tua decisione, ma che rimani ora e sempre la sua promessa par'Mach'kai."

"Ma che vai blaterando, rossa? Dopodomani vuoi che mi sposi con lui!"

"In realtà, voglio un diversivo... ed un matrimonio Klingon è l'ideale per creare confusione... specie se la sposa è irascibile, furiosa e contraria alle nozze..."

"Yathren non mi sposerebbe mai per finta, non davanti al suo equipaggio... ti sta fregando... alla fine dirà che il matrimonio è valido e per onore non potrò più tirarmi indietro"

Il cicalio della porta interruppe momentaneamente l'animata discussione.

Prima ancora che Luna potesse dare il suo assenso, le porte si aprirono ed entrò il futuro promesso sposo.

"Allora mia cara... le tue urla si sentivano per due corridoi... direi che stai prendendo la cosa molto bene..." esclamò sornione Yatrhen

"Vattene via... prima uccido lei, poi ammazzo te!"

"E perché mai? Il matrimonio è necessario..."

"Un cavolo... fottiti tu ed il matrimonio"

"Sei sempre stata insopportabile... ed io stupido che ti amo ugualmente!"

"Lon mollami... vado, l'ammazzo e torno... dai..."

"Mi fai piangere il cuore quando fai così... prima la tua amica mi da la notizia che ti sei mezza promessa ad un altro e ora questo..."

"EHHH? Che cosa? Ma io quanti matrimoni devo fare in vita mia?"

"Zitta!" sussurrò Xyr dandole un pugno su un fianco ed incenerendo Luna con lo sguardo

Caitlyn prese sotto braccio Yatrhen, cercando di distrarlo dalle parole appena sentite, ed iniziò a spiegare ad alta voce: stava parlando al Klingon, ma l'obiettivo delle sue parole era l'amica.

"Luna è pesantemente perplessa che questa cerimonia poi possa tradursi in un vero e proprio matrimonio... costringendo lei a violare la promessa fatta e perdere così il suo onore... capisci bene che oltre lei, perderebbe rispetto e considerazione anche la tua Casata... come possono i forti e potenti Klaa tradire la parola data ai pochi, ma leggendari Khanjis? Anche il vostro Patriarca non la prenderebbe bene... ti chiederebbe spiegazioni e, come sai, non è mai bello provocare un Klingon ed aspettarsi reazioni composte"

Yatrhen sogghignò, mentre entrambi guardavano Luna, ma assentì

"Amor mio... io mi auguro tu possa cambiare idea... io organizzerò per dopodomani il più bel matrimonio che posso creare in questo buco di posto... sarà una grande celebrazione e la considero come una prova generale di quella che un futuro non dispero accada veramente... quando ti sarai calmata, parleremo a quattr'occhi tu e la tua damigella d'onore che ora tanto amorevolmente ti sta trattenendo dallo scagliarsi su di me... i tuoi amici ti vogliono bene... mai quanto me... spero che un giorno lo capirai!"

Una volta uscito di scena il cugino, Luna rimase inebetita per qualche istante soppesando le parole appena ascoltate.

Dopo un minuto, sia Xyr sia Basta avvertirono chiaramente come la postura della mezza Klingon si stesse rilassando... non si fidavano ancora a lasciarla, ma forse la situazione era in miglioramento...

"Posso parlare ora?" domandò Caitlyn

Luna assentì con un cenno secco.

"Ho parlato a Yathren del tuo interesse verso Tanas Khanjis"

"Chi??"

"Il fratello maggiore di Durani... sai che te ne ho parlato... mi sono allenata con lei in Accademia... coi phaser e via dicendo... almeno fino a quando ce l'hanno permesso assieme..."

"Sì di lei so... mi ricordo... ma lui non l'ho mai visto..."

"Veramente sì... ti ricordi quella volta in cui mi parlasti che stranamente ti era venuta una certa acquolina in bocca... cosa che ti capita abitualmente con le fanciulle..."

"Ehi!!! Zitta un po'! Che razza di Consigliera sei??"

"Ma io non sto parlando da Consigliera, ma da amica... e siamo qua davanti ad un tuo amico ed alla tua ex moglie!"

"Peggio mi sento allora... scusami tesoro mi farò perdonare! Torniamo assieme??" scimiettò Luna nei confronti di Xyr guadagnandosi un altro piccolo pugno fra le costole.

"Allora il bel tomo in questione di cui mi parlasti... niente era se non il fratello maggiore di Durani... come sai entrambi sono fra i papabili al futuro ruolo di Patriarca... non ne sono rimasti molti di quella Casata... esplicitare il tuo interesse per Tanas... beh... ha frenato tuo cugino"

"E certo... dalla pentola alla brace mi hai messa... ora al posto di dover sposare un cugino bello ma che non sopporto perché borioso e pieno di sé, devo sposare uno stupendo, ma che manco conosco... e che manco sa chi diavolo sono io... e cosa mi piace..."

"No Luna, ma come ho detto a Yatrhen la sola possibilità di un'alleanza matrimoniale tra due Casate come i Klaa ed i Khanjis è tenuta in grande considerazione... tuo nonno e suo fratello non ti hanno mai obbligato a sposare nessuno... non lo faranno nemmeno ora... la scelta è tua... ma non permetteranno a tuo cugino di intromettersi fino a quando tu non avrai deciso... hanno aspettato ventisei anni... ne aspetteranno ancora altri..."

"Certo che sei diabolica e perfida allo stesso tempo... mollatemi che non la ammazzo più... me la bacio tutta!!"



***FLASHBACK
Majus IV - Palazzo del Governo - Sotterranei
15/09/2400 - ore 11:49


"Come sai tutti questi passaggi Pejo?"

"Un tempo lavoravo qua... conosco ancora qualche segreto di questo vecchio palazzo..." rispose l'anziano Majano

"Non me lo avevi mai detto..."

"Ragazzo mio... non fu un'esperienza piacevole ed ho sempre preferito dimenticare..."

"Ok certo... ma, con le tue conoscenze, potevamo entrare già tempo fa e magari..."

"Scordatelo... senza l'appoggio dei Klaa non saremmo mai arrivati nemmeno fin qui... sono certo che pochi conoscano questi cunicoli sotterranei... ma non sono stati dimenticati, vero Rest?"

"C'è polvere, ma non troppa... confermo... non sono abbandonati..." asserì il Vulcaniano senza nemmeno voltarsi

"Ok ok... la smetto prima che vi mettete a sputare sentenze... ma perché andiamo di là? Questa scala mi sembra la via migliore per salire..."

"Di lì si spunta nella dependance del Principe... ammesso che ne esista ancora uno... tutto ormai è in mano al Reggente"

"Buono quello... quasi peggio del padre... non ci hanno mai voluto liberare"

"Zitti ora... fra poco i miei colleghi insceneranno il diversivo... dobbiamo essere pronti ad agire..."

"Ma sei sicuro che siano in grado di accedere agli archivi? Fosse stato facile lo avremmo fatto noi..."

"Non è semplice, ma siamo la vostra migliore carta che avete a disposizione... il Palazzo come vedete è già abbastanza sguarnito... il matrimonio Klingon attirerà le attenzioni rimaste, lasciando spazio e modo ai miei colleghi di agire. Noi dovremo essere pronti a ricevere la loro consegna ed avremo i dati che ci servono..."



Majus IV - Palazzo del Governo - Sala Cerimonie
15/09/2400 - ore 15.26


Il piano era riuscito.

Lon e Caitlyn erano sgattaiolati fuori dal matrimonio farlocco di Luna senza essere disturbati, grazie al supporto dei loro due angeli custodi.

In quei pochi giorni di permanenza su Majus IV, avevano notato che la presenza nel Palazzo del Governo dei Klingon era un fatto del tutto abituale e non degno di nota.

Nessuno, pertanto, si era interessato a quel gruppetto di quattro Klingon, vestiti da cerimonia, in un giorno tanto importante e pubblicizzato come un matrimonio, grazie alle notizie incontrollate sulla riottosità della sposa che erano assoluta fonte di curiosità e di ilarità.

I Klingon sapevano esattamente dove muoversi e dove dirigersi... altro segno per Lon e Caitlyn che il cugino di Luna, ed in generale tutti i Klaa, al netto dei loro difetti, fossero tutt'altro che sciocchi o sprovveduti,

Sapevano quanto quel governo fosse in affari con i Klingon, ma il loro girovagare fra i vari uffici fu estremamente facile e quasi del tutto senza ostacoli di sorta.

Erano giunti agli archivi e disabilitato senza problemi il sistema di sicurezza.

Restavano due guardie, sedotte da Caitlyn, il tempo necessario affinché fossero messe fuori combattimento.

Alla fine, grazie all'abilità di Lon e di uno dei Klingon messi al loro servizio, erano riusciti ad impossessarsi celermente di una serie di dati dagli archivi grazie ad una chiave criptata di decrittazione che, non si sapeva come, ma era in possesso dei Klaa.

Uno dei due Klingon, quello chiaramente più avvezzo a manovrare tecnologia e dati, diede una rapida scorsa ai dati... a cui furono fatti quattro backup.

Più un quinto... contenente qualcosa cui a Basta e Caitlyn fu gentilmente, con un ringhio, richiesto di non interessarsi, che fu inserito in un cofanetto da aprire al momento opportuno.

Nel tragitto di ritorno, i quattro backup furono agevolmente passati al gruppetto di Majani guidati da Rest.

Il Vulcaniano, alla vista dei suoi due amici, non aveva parlato, ma dalla postura sembrava grato ad entrambi.

Al loro rientro nella sala cerimonie, Basta aveva notato con la coda dell'occhio come, in fondo alla sala, oltre ai Klingon messi come cordone di sicurezza, fossero presenti anche alcuni esponenti del governo di Majus e, fra loro, anche ufficiali della Flotta Stellare posti alle spalle di Retok, il padre di Rest e del Capitano Strauss.

Bardati com'erano, non avrebbero attirato troppa attenzione... o almeno era ciò che sperava Lon.

"Gli dei forgiarono con il fuoco e l'acciaio il cuore Klingon... videro che quel cuore batteva forte e orgoglioso... annunziarono felici di aver creato il cuore più forte di tutto l'universo e che nessuno sarebbe mai potuto stare dinanzi ad esso senza tremare... dopo qualche tempo videro che quel cuore batteva con minor potenza ed allora gli chiesero come mai si fosse fatto più debole... dopo che loro lo avevano creato come il più forte di tutto l'universo."

Yatrhen si avvicinò al celebrante e rispose:

"Sono solo"

"Allora gli dei si accorsero del loro errore e forgiarono un altro cuore..."

In quel momento, Luna col capo coperto di un violaceo cappuccio, si avvicinò e si mise di fronte al futuro sposo.

Xyr, nei panni del Klingon designato ad essere il Tawi'Yan, ossia il portatore di spada, consegnò una bat'leth allo sposo ed una alla sposa, dando modo al celebrante di continuare:

"Ma questo secondo cuore batteva più forte del primo, ed il primo ne era geloso."

I promessi sposi mimarono un breve scontro con le bat'leth, finché Luna non ebbe la meglio portando l'arma alla gola di Yatrhen

"Fortunatamente, il secondo cuore racchiudeva in sé anche la saggezza." annunciò il celebrante

"Se noi ci uniamo nessuno ci potrà mai fermare" pronunciò Luna, abbassando la sua arma e stringendo in un abbraccio il cugino col braccio libero

"E quando i due cuori si unirono, batterono così forte che, per la prima volta, gli dei provarono realmente la paura. Essi tentarono di fuggire, ma ormai era troppo tardi. I due cuori klingon distrussero gli dei che li avevano creati e lasciarono il paradiso. Da quel giorno, nessuno può opporsi all'unione di due cuori klingon.... nemmeno io" recitò solennemente il celebrante

Poco prima che la cerimonia potesse continuare attraverso la richiesta delle loro intenzioni agli sposi, accadde quello che doveva sembrare come un evento impensabile.

Un Klingon arrivò sgomitando vicino agli sposi, aprendo un piccolo scrigno, urlando di tradimento.

Le espressioni dei due Klaa divennero glaciali, puntando verso la fine della sala.

Retok sollevò appena un sopracciglio, ma attorno a lui più di uno fu preso dal panico e ci fu un fuggi fuggi generale.

L'away team della USS Wuhan si dispose a difesa dell'ambasciatore ma quest'ultimo sollevò un braccio fermando ogni possibile reazione ostile.

Alla fine, aveva compreso.



USS Hope - Bar di prora
22/09/2400 - ore 19:19


"Ancora!!" esclamarono i presenti all'unisono

Strauss era insolitamente in piedi a quello che poteva sembrava una sorta di mini palco improvvisato.

Nuovamente finse di concentrarsi allo stremo, assunse una postura del tutto rigida e platealmente inarcò un sopracciglio strabuzzando gli occhi.

Una marea di risate riempì l'intera zona ristorazione alleviando il morale.

L'imitazione di Retok, un ambasciatore della Federazione, non era propriamente consona per un Capitano della Flotta Stellare, ma dopo la partenza di quest'ultimo sulla USS Wuhan, Strauss aveva acconsentito a concedere provvisoriamente maggiori libertà al suo equipaggio... lui per primo.

Ovviamente, prima aveva chiesto un parere a Rest... quel ragazzo ne aveva passate tante, perfino troppe anche per un Vulcaniano... non voleva ferirlo ulteriormente... Rest gli aveva risposto che per lui era illogico, ma di comportarsi come riteneva più opportuno per il morale dell'equipaggio, purché le imitazioni dell'Ambasciatore non fossero svolte in sua presenza.

Non era propriamente un via libera, ma Strauss lo aveva presto per tale.

Per giorni e giorni avevano avuto a che fare con l'urticosità dell'Ambasciatore in grado di apparire fastidioso persino ai membri Vulcaniani a bordo... in grado di tollerarlo soltanto appellandosi ad ogni briciolo di autocontrollo logico che possedevano nel dna e nella loro cultura.

Retok non era riuscito a far nessun commento sul piano portato avanti dal figlio.

Nessuna gratificazione al lavoro svolto dall'equipaggio della USS Hope.

Niente di nulla.

Non era difficile comprendere come mai Rest non lo identificasse mai col nome di padre, ma solo con quello di Ambasciatore: Retok era quello... come se fosse stato creato, cresciuto ed addestrato a fare solo quello.

Di contro, la madre di Rest, pur mantenendo un totale aplomb, non appena lo aveva rivisto, aveva ripreso a suonare melodie armoniche ed armoniose, sottraendosi dai toni tristi e cupi del periodo in cui non era a conoscenza della sorte del suo unico figlio.

L'aggrapparsi alla musica da parte della madre era una cosa che Rest aveva sempre archiviato come nozione, come straordinaria abilità in quel campo, ma su cui non si era mai soffermato pienamente... non l'aveva mai analizzata come strumento di comunicazione di sentimenti... già sapeva che, a modo suo, la madre gli voleva bene... che fosse la musica il mezzo scelto non ci aveva creduto quando glielo aveva detto Caitlyn, ma si era dovuto convincere dopo averlo sentito direttamente da Tucci.

Ciò l'aveva spinto ad avere il primo vero rapporto madre e figlio da anni: avevano parlato.

Gli aveva raccontato della prigionia, della liberazione da parte dei suoi carcerieri, della scoperta della verità su quello che era successo oltre vent'anni prima, dell'importanza dei suoi compagni ed amici a bordo e delle evoluzioni politiche che sarebbero susseguite su Majus IV dopo la loro partenza.

La Risiana l'avrebbe narrato in tutt'altro modo, con enfasi e passione, piuttosto come un mero scambio di informazioni, ma l'essersi in qualche modo confidato con la madre, per Rest era stato un passo enorme ed importante.

Per quel breve lasso di tempo avevano smesso di essere due estranei che a malapena si conoscevano e si parlavano ed avevano indossato nuovamente i panni di una madre e di un figlio... per quanto privi di emozioni evidenti e totalmente assoggettati al rigor di logica.



Majus IV - Palazzo del Governo - Padiglione del Principe
23/09/2400 - ore 16.25


"Avete sempre fatto ottimi affari" balbettò il deposto Presidente di Majus, improvvisamente nient'altro più che un uomo anziano, sul cui viso, chiari ed evidenti, erano i segni delle percosse e le sue parole furono subito sottolineate da espressioni a mezza bocca dagli altri prigionieri, alcuni dei quali straordinariamente somiglianti al primo... senza dubbio figli o nipoti...

"Affari? Venticinque anni fa, la mia famiglia qui perse una fortuna... la vostra congiura, utilizzando quegli stupidi della Flotta Stellare, ci ha fatto perdere la concessione per la piccola miniera di dilitio che avevamo appena rilevato" Yatrhen era furente

"Per anni ci avete raccontato che le rappresaglie, ordite dall'allora Monarca, erano straripate e che le distruzioni agli accampamenti ribelli erano state tali e tante di violenza inaudita da aver distrutto ogni accesso a quella miniera... ed ora invece scopriamo che ne avete fatto tesoro... che tutti i nostri scambi commerciali da quasi venticinque anni ci vengono abitualmente pagati con il dilitio di quella che a tutti gli effetti era un piccolo giacimento già profumatamente pagato dai Klaa"

"Noi servivamo la Flotta Stellare... avevamo dei trattati e degli accordi con la Federazione... non potevamo certo mantenere in piedi anche quello con voi... data la nostra debole posizione di allora" ribattè stizzito il Presidente deposto

"Stronzate! E' stato un piano astuto! Prima vi siete intascati il nostro latinum... con quel finanziamento, avete creato un gruppo terroristico in grado di fomentare odio e dissenso contro la Monarchia... il Re di allora era un subdolo e pavido figlio di targh..."

"Ehi!! Sempre dello zio di mio padre state parlando!" esordì un giovane, non più che quindicenne. I suoi lineamenti erano delicati, il volto imberbe, ma la voce denotava determinazione

"Senti Principe ragazzino... se vuoi che io e te andiamo d'accordo, mi fai parlare come piace a me... sarà un discorso da Klingon e che poco si addice ad una corte reale... ma questi sono tutti traditori! La tua intera famiglia è stata uccisa proprio per quella congiura e la mia Casata ha perso rispetto ed onore per causa loro... non gliela faccio passare liscia!"

"Concordo con te, Yatrhen e ti sono debitore... ma voglio conoscere la storia, non imparare gli insulti della tua razza..." ribadì con fermezza il giovane

Il Capitano Klingon per un attimo volle rispondere a tono... aprì la bocca una volta o due... poi decise, per una volta, di non ribattere... non era momento di essere arroganti...

"Stavo dicendo... il... ehm... Re di allora si è fatto manovrare dal suo Primo Consigliere... puah! Uno schifoso traditore della peggior risma! Pronto a sacrificare il suo stesso popolo per il suo disegno... approfittò dell'ordine del Re di provvedere a sistemare i ribelli per attaccarli e trucidarli... furono risparmiati donne e bambini soltanto grazie all'intervento della Flotta Stellare..."

"Noi non c'entriamo... e..." ribatté il Presidente

"Le colpe dei padri ricadono sui figli... e tu osi forse negare che grazie a quell'azione di tuo padre, il Primo Consigliere, il popolo di Majus IV non solo si ribellò alla monarchia... non solo chiese la formazione di un governo ed un parlamento liberamente eletti... non solo volle letteralmente la testa del Re, ma addirittura puntava all'abolizione della monarchia ed alla nascita di una repubblica?"

"Mio padre eseguì gli ordini del Re!"

"Stronzate! Grazie all'accesso nei vostri preziosi archivi, abbiamo le prove come tutto sia nato come una congiura... tuo padre voleva il potere... non gli bastava più manovrare il Re... voleva tutto per sé... non a caso ha governato Majus come primo Presidente per sette anni... primo Reggente non di sangue reale della Corona... grande giustiziere... riappacificatore... di quanti titoli si vantava? Dovresti saperlo... visto che gli sei subentrato e da anni prendi per il culo non solo la mia famiglia, ma anche il tuo stesso popolo"

"Io ho solamente fatto il meglio per la mia gente..."

"Tu dici? E tutte le sparizioni che ogni tanto accadono? Credi che non lo sappia? Man mano che qualche tuo oppositore politico inizia a distinguersi dalla massa, viene screditato, deriso o eliminato... quanti sono partiti per la Federazione e mai arrivati? Ritieni che i Klaa siano degli sciocchi? Perché pensi che siamo rimasti per anni su questo buco di pianeta a sentire le tue farneticazioni? Avevamo bisogno di capire e comprendere e... dannazione... anche se mi secca ammetterlo... grazie ad un Vulcaniano siamo riusciti a mettere tutto a fuoco..." ringhiò Yathren tutto il suo disprezzo verso il suo interlocutore

"Lo stesso Vulcaniano di cui mi avete parlato, Pejo? E' questo il vostro nome, vero?" domandò il giovane principe

"Sì... vostra altezza... signoria... non so nemmeno come chiamarvi..."

"Non importa il mio nome, né il mio diritto al trono... ho perso troppe persone care per un infamante accusa... voglio solo capire..."

"Ebbene sì... potevamo essere evacuati... non lo fummo per un gioco di palazzo... fummo attaccati e chi di noi non riuscì a mettere in salvo moglie e figli, li perse in quell'attacco..." singhiozzò

"Fu accusata la Corona, la Flotta Stellare, l'Ambasciatore Retok... ma tutto fu organizzato perché si arrivasse a quel tragico epilogo... per rovesciare velocemente un monarca, occorreva un bagno di sangue..." continuò Yatrhen

"Ed è quello che avvenne..." riprese ""il popolo di Majus si sollevò e fu evitata una rivoluzione armata solo grazie all'eliminazione fisica del Re, zio di vostro padre... il figlio lo sapete credo meglio di me, anche se non l'avrete sicuramente conosciuto, ma era notoriamente molto debole di salute... fu manovrato ed ucciso quando cominciò a capire e non fu più utile... il piccolo, che la moglie portava in grembo, fu stroncato da una malattia o così ci fu detto... poi toccò a vostro padre subentrare come Monarca rappresentativo... e, alla fine, da quanto ho potuto capire rimanete giusto voi... di cui noi nemmeno conoscevano la vostra esistenza..." si rammaricò nuovamente Pejo

"Probabilmente avrei seguito la stessa sorte e la mia stirpe sarebbe stata stroncata... la repubblica, di cui tanto si parla, instaurata a pieno titolo..." ragionò il giovane principe

"Una repubblica debole a cui far subentrare un leader forte..." lo interruppe Yatrhen che proprio non riusciva a perdere la polarità dell'attenzione dei presenti

Pejo mise coraggiosamente una mano sulla spalla del Klingon, prendendo nuovamente la parola:

"Per anni fummo ingannati... noi superstiti mandati ai campi di prigionia a covare rabbia e disperazione... i nostri carcerieri furono duri... cattivi... l'obiettivo era fomentare la nostra ira... indirizzare i nostri istinti omicidi verso colui che più di tutti abbiamo sempre considerato come il responsabile di quell'attacco alle nostre postazioni: l'Ambasciatore Retok"

"Il padre del Vulcaniano di cui parlavate, giusto?" domandò il giovane principe

"Esatto... per anni ci fu raccontato che fu lui a dare le coordinate dei nostri accampamenti... una mezza verità che nascondeva un mare di menzogne... alla fine, fummo liberati da un ex ufficiale della Flotta Stellare... quel viscido serpente lì..."

"Chi? Osigraft? Il terzo marito della nipote del nostro tremante e non più arrogante Reggente?" sghignazzò Yathren

"Esattamente... a quel tempo stava con una giovane simpatizzante della nostra causa... lei fu da lui avvertita dell'attacco, ma perse tempo ad avvertire i propri genitori e questi ultimi probabilmente strinsero qualche patto per aver salva la vita... patto che ovviamente non fu rispettato... la donna uccisa così come la sua famiglia... altro indizio che hanno sempre usato per convincerci che occorreva attaccare Retok ed i suoi cari... farlo uscire allo scoperto... minacciare di giustiziare il figlio al fine che ammettesse pubblicamente le proprie colpe davanti al popolo di Majus IV"

"Un piano assolutamente diabolico che, però, vi si è ritorto completamente contro... ben vi sta..." disse il giovane principe "io non ho alcun potere, ... già lo sapete... sono un principe erede al trono... porterò una corona a cui il popolo non crede più... ma voi siete un brav'uomo... avete commesso degli sbagli... portate il vostro caso davanti la nostra giustizia... sono certo che possiate contare sul mio appoggio e su quello dei Klaa... una volta che sarete graziato... vi potrei vedere anche come presidente e, avendo conosciuto prigionia, povertà, odio ed infinito amore verso le persone che avete perduto ingiustamente, sono certo che saprete trovare nuove energie per il nostro popolo... liberandolo da questo lezzo immondo che finora ci ha affogato in una serqua di menzogne senza fine..."

"Una volta che la nostra gente saprà la verità, vedrete che sarete apprezzato mio giovane re..."

"Non è detto che voglia diventarlo... oltre a bandire nuove elezioni, organizzerò un referendum popolare... monarchia o repubblica... qualunque sarà la scelta, sono e sarò sempre soltanto un umile servitore di Majus IV"