USS Erinle - Ufficio del Capitano - 15 Febbraio 2396
Il capitano Sidzi Drax si appoggiò allo schienale della poltrona e si massaggiò le tempie passando le dita affusolate sulle macchie scure che le segnavano la pelle. I capelli neri le incorniciavano il viso in ciuffi ribelli che si arricciavano sulla fronte mettendo in evidenza gli occhi grigi preoccupati.
Le avevano appena comunicato chi sarebbe stato il suo primo ufficiale e ancora non aveva deciso come prendere la cosa. Il comandante Toras era esattamente l'opposto di quello che si era immaginata, il suo curriculum era volutamente nebuloso in alcuni punti, la sua carriera piena di alti e bassi, il carattere, da quello che aveva dedotto, una sfida. Sospirò. Fra tutti i possibili ufficiali, invece di un esperto psicologo, o un pacato vulcaniano, le mandavano un tizio che avrebbe visto il suo incarico più come una punizione che una promozione. Fantastico, proprio quello che ci voleva per lei, un ufficiale insoddisfatto che avrebbe premuto per un po' d'azione andando ad alimentare la follia del suo simbionte.
Roteò la poltrona e si alzò per raggiungere l'oblò. Enormi braccia meccaniche si sollevavano come tentacoli dal bacino di rimessaggio cui erano agganciate. La USS Erinle era stata sottoposta a diversi controlli di routine e attendeva, come il suo capitano, l'autorizzazione a partire.
Sidzi Drax, trill unito, sospirò di nuovo, invece di lamentarsi avrebbe dovuto rallegrarsi di avere ancora una nave da comandare dopo il disastro della USS. Kosmos. Posò le mani sul vetro freddo che vibrò come un animale che fa le fusa,
*o che si prepara a scattare per afferrare la preda* . Sidzi ignorò Drax scuotendo appena il capo.
Per fortuna il consigliere Soraya sembrava avere l'esperienza necessaria a tenere testa al comandante e anche al tenente O'Lauglin. Le sopracciglia le si curvarono nuovamente al pensiero del tenente, non riusciva a conciliare l'immagine che si era fatta di lei con gli ultimi avvenimenti riportati sul suo curriculum, ma, invece di cercare informazioni, aveva deciso di lasciare il tempo al tenente di dimostrarle che quanto accaduto era solo un 'incidente di percorso'. Tutti incontrano ostacoli nel corso della loro vita, il difficile era riuscire a superarli e lasciarseli alle spalle.
Anche a lei era successo, ma stavolta, si promise, sarebbe stato diverso, stavolta non avrebbe permesso nessuno di rovinare tutto. Non ci sarebbe stato assolutamente nulla che potesse andare storto.
U.S.S. Kosmos, Quadrante Gamma, un anno prima - Flashback
"Come sarebbe a dire che non ce la facciamo a raggiungere il tunnel spaziale?!"
Il boliano con una ferita rossastra sul lato della fronte ricontrollò i suoi calcoli sotto lo sguardo livido del capitano.
"I motori sono allo stremo signore! Non abbiamo quasi più energia!"
"Non accetto questa risposta, signor Bred! Non importa quello che dice il computer! Mi dia quella spinta!" Sidzi Drax stringeva con forza i braccioli della sua poltrona ignorando il dolore al fianco e le scintille elettriche che provenivano dalla consolle alla sua destra. Da tutte le sezioni continuavano ad arrivarle rapporti disastrosi sulla situazione della nave che lei affrontava con una freddezza che poteva essere solo frutto dell'adrenalina che le pompava nelle vene, o dell'esperienza di Drax che subentrava alla sua. Nella sua mente si avvicendarono immagini di centinaia di situazioni simili finite in modo alterno, da qualcuna di queste il simbionte era uscito indenne. Sidzi non era così sicura che sarebbe successo anche stavolta, ma non aveva alternative, non a quel punto per lo meno.
"Signore, i sensori rilevano una nave all'inseguimento, è la Fre'xur! Ci raggiungeranno entro due minuti".
Serrando le labbra Sidzi si girò nuovamente verso l'ingegnere boliano: "Quanto per quella spinta?"
"Un minuto, un minuto! Un minuto!" Rispose Brex riprendendo a parlare animatamente con la sala macchine.
"Un minuto, due o tre? Non abbiamo tempo tenente!"
Drax sapeva come trattare gli uomini nelle situazioni di stress, Sidzi stava rapidamente imparando a farlo. La Kosmos non era la sua prima nave, ma era speciale: un gioiello sperimentale della Flotta Stellare, un bel riconoscimento per lei dopo anni di servizio impeccabile e non avrebbe permesso che le cose andassero in malora proprio ora.
"Capitano!" Il tenente Duran richiamò la sua attenzione agitando la mano destra, "siamo vicini alla cintura asteroidale di Elsor, potremmo sfruttarla per nasconderci e fare le riparazioni al motore!"
"Quali sono le probabilità che la Fre'xur non ci trovi anche li?"
L'ufficiale scosse la testa: "Le stesse che abbiamo che ci prendano prima che raggiungiamo il tunnel signore".
Sidzi fissò Duran stringendo le labbra indecisa, proprio in quel momento Bred gridò di trionfo: "Abbiamo quella spinta signore!"
Due scelte, due opzioni, un bivio. Cosa fare? Passò lo sguardo dall'umano al boliano e tornò nuovamente sull'umano. Il guardiamarina Frisk le gridò che la distanza della Fre'xur si era ulteriormente ridotta. Tentare il tunnel o nascondersi nella cintura asteroidale? La Kosmos era una nave potente ma non a sufficienza dopo il sabotaggio delle armi, se non ce l'avessero fatta a raggiungere il tunnel la loro situazione
sarebbe decisamente peggiorata, la cintura asteroidale dava loro maggiori possibilità di sopravvivenza.
*Ho superato situazioni ben più disperate Sidzi.*
Fu così che il capitano della Kosmos decise di usare le ultime energie a disposizione per tentare il tunnel spaziale rischiando la sopravvivenza del suo equipaggio e la distruzione della nave.