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USS TOKUGAWA - MISSIONE 06 RSS USS TOKUGAWA - Missione 06

06.06 "Buio Pesto"

di Maximilien Tracey, Pubblicato il 08-08-2015

Uss Tokugawa - Plancia - 17 Aprile 2395, 16:12



Il Capitano Tracey, seduto sulla propria poltrona, osservava con sguardo attento le immagini che campeggiavano sul monitor della plancia. La navetta su cui erano imbarcati Ichbur e la sua squadra, si stava avvicinando lentamente alla nave priva di energia e ben presto l'avrebbe raggiunta. Maximilién in realtà avrebbe voluto dirigersi anche verso i rilevamenti energetici individuati da Carpenter, ma sapeva che ci sarebbe voluto parecchio tempo per raggiungerli, almeno un paio d'ore a curvatura massima. Malgrado la sua curiosità, non poteva di certo abbandonare la nave che gli era stato ordinato di cercare. Non quando era lì, davanti ai suoi occhi, malgrado lo stato in cui versava. Difatti, anche attraverso le sue scarse doti empatiche, la nave non appariva altro che un guscio vuoto, un involucro di metallo alla deriva nello spazio privo di un equipaggio. Quantomeno, privo di un equipaggio in vita.

=^= Siamo dentro. - qualche minuto dopo, la voce del Primo Ufficiale spezzò il silenzio carico di tensione che aveva invaso la plancia. - Come avevamo rilevato in precedenza, il supporto vitale non è attivo, così come la gravità artificiale. Attivate gli stivali magnetici. =^= ordinò l'ufficiale di colore agl'altri componenti della squadra che prontamente attivarono anche le torce poste sui caschi delle loro tute ambientali. Maximilién si alzò dalla propria postazione, compiendo un paio di passi in avanti, verso lo schermo che mostrava ciò che vedeva il suo Primo Ufficiale, attualmente intento picchettare con un dito su di una luce d'emergenza, sperando magari di avviarla con un colpo di fortuna.

=^= Fate attenzione. - affermò il Capitano. Parole quasi materne, se non fosse stato per il tono duro. - La vostra è solo una ricognizione preliminare. Non abbiamo idea di cosa possiate trovare la dentro. Cercate di essere il più veloce possibile =^=

=^= Affermativo. - replicò laconicamente Ichbur, prima di dare un nuovo ordine ai suoi sottoposti - attivate le telecamere. - Lo schermo della Tokugawa si tramutò in un mosaico di piastrelle su cui veniva mostrato quel poco che i sei membri della squadra riuscivano a vedere. - Ci divideremo in gruppi di due per battere più terreno possibile. Non separatevi mai dal vostro partner e riferite qualsiasi cosa troviate. - l'Ufficiale di colore di volse verso immediatamente verso il klingon appartenente alla sezione sicurezza, poi verso ognuno dei suoi sottoposti. - Tanas, con me. Syntrey, lei e Girlan dirigetevi da quella parte, mentre Vikram e il guardiamarina Svenson cercheranno di riattivare l'energia ... quantomeno la gravità artificiale, posto che sia possibile. =^= concluse.

"Nessuna novità sugl'altri fronti?"domandò Maximilién volgendosi verso il proprio Ufficiale Scientifico.

"Negativo - replicò Carpenter dalla propria posizione. - Ho rilevato tracce di Duranio, Tritanio e altri materiali comuni nella costruzione di navi spaziali, ma a questa distanza è difficile avere letture precise, specialmente per quanto riguarda le traccie energetiche. Sembrano decadere ad un ritmo piuttosto elevato."

"Quanto abbiamo prima che decadano completamente?" lo interruppe il Capitano bruscamente. L'Ufficiale iniziò a far danzare rapidamente le dita sulla propria consolle con espressione meditabonda.

"Dalle sei alle otto ore" replicò Carpenter, spostando finalmente lo sguardo sul proprio Capitano, il quale si limitò ad un gesto d'assenso col capo. Avevano qualche ora di margine, ma avrebbero comunque dovuto fare in fretta se volevano almeno provare a capire cosa fosse successo.

"Per quanto riguarda l'altra questione?" domandò Maximilén, riferendosi chiaramente all'Alluso. La possibilità che la donna fosse dietro agli strani eventi che stavano accadendo gli fece rizzare i peli sul collo, ma non poteva ne doveva, in quanto Capitano permettere ai sentimenti di prevalere sulla logica. Francesca era stata un ottimo ufficiale, ma questo non voleva dire che la Francesca che era tornata a bordo fosse la stessa che se ne era andata. In ogni caso, Carpenter osservò ancora una volta la propria consolle, prima di scuotere la testa in segno di diniego.





USS Gerkoff - Stiva di Carico 2 - Pochi attimi dopo



=^= Quest'oscurità non mi piace per niente ... =^= commentò Tanas, tenendo ben saldo il phaser fra le mani e guardandosi attorno con circospezione.

=^= Non pensavo la mettesse a disagio ... - lo punzecchiò il Primo Ufficiale, poco più indietro, osservando una consolle completamente priva di energia e di fatto inutilizzabile. - ... non mi dica che ha paura ... =^=

Tanas si voltò immediatamente. Sul volto, la terrificante espressione di un klingon offeso.

=^= Io non ho paura. Signore. - replicò, dapprima in modo brusco, poi addolcendo il tono come si confà quando ci si relaziona con un proprio superiore. - Semplicemente questa oscurità rappresenta un netto svantaggio tattico. Potrebbe nascondere qualunque cosa e ... =^=

Ichbur lo fermò poggiandogli amichevolmente una mano sulla spalla, cercando di livellare i dieci centimetri netti di differenza.

=^= Tanas, si rilassi. Il mio voleva semplicemente essere un commento ironico. - il klingon lo osservò a lungo, poi si voltò nella direzione opposta, bofonchiando qualcosa di non intelleggibile e continuando il cammino. - Ho presupposto che dovesse essere parecchio scosso o magari sotto pressione. Non è roba da tutti giorni ritrovarsi il proprio Ufficiale Superiore, disperso da quattro anni, in plancia ... =^= il klingon rispose con un grugnito.

=^= La mia fedeltà va in primis alla Flotta Stellare, non alla persona. - replicò secco Tanas, quasi volesse rassicurare il Primo Ufficiale sulle proprie priorità. - riconosco che non mi sarei mai aspettato di ritrovare il Tenente Alluso. Non così. Dopotutto, mi ha insegnato parecchio dopo che ... =^= il klingon smise improvvisamente di parlare, fermando il proprio cammino ed intimando ad Ichbur di fare altrettanto con un gesto.

=^= Tanas, ha individuato qualcosa? =^= la voce del Capitano Tracey eruppe dal comunicatore, quasi come se il grande occhio indagatore del mezzosangue betazoide lo avesse beccato esattamente nel momento più opportuno.

=^= Credo di si. =^= replicò il klingon, alzando il tiro del proprio phaser, illuminando lentamente una paratia, su cui poggiava un corpo umanoide vestito in divisa federale.



Uss Tokugawa - Alloggi del Tenente Comandante Alluso - 17 Aprile 2395, ore 16:30



"Non è possibile ... " si lasciò sfuggire Francesca lasciandosi andare di peso sulla poltrona della propria scrivania. Parole cariche di sconforto, in un tono più simile ad un bisbiglio piuttosto che a pensieri a cui la donna aveva inconsciamente dato voce.

Aveva passato l'intera nottata in compagnia di una tazza di raktajino bollente, che riposava poco lontano e di una serie di padd informativi volti a ragguagliarla degli ultimi sviluppi.

La scoperta della guerra civile Borg, la recente perdita di tre antichissime civiltà praticamente sconosciute, il sanguinoso esito della missione su Qumo, notizie e rapporti di missione si mischiavano vorticando nella sua testa cercando inutilmente di tappare l'enorme buco nelle sue memorie. Ancora faticava a razionalizzare la sua situazione, ma che non poteva certo ignorarla, visto le prove che aveva davanti.

Dopo il suo risveglio in infermeria, in ogni caso, era stata nuovamente sottoposta agli esami di rito e immobilizzata a un bioletto per un paio d'ore, poi era finalmente stato deciso di confinarla in quelli che erano stati i suoi alloggi, piantonata da un paio di guardie che non conosceva e impossibilitata a utilizzare il computer se non nelle sue funzioni più basilari.

Un provvedimento decisamente sgradevole, ma non biasimava il Capitano Tracey per quella decisione. Data la situazione, lei avrebbe fatto altrettanto.

Dopotutto Francesca non apparteneva più all'equipaggio. Un'intrusa su di una nave che era stata la sua casa per due anni e per cui aveva sacrificato molto.

Appoggiò la faccia fra le mani, stropicciandola leggermente, cercando di reagire alla stanchezza accumulata nel corso di questa strana vicenda. Presto sarebbe arrivato il dottor De Chirico o forse uno dei suoi sottoposti per il periodico controllo cui la sottoponevano, ma non era quello a crucciarla.

Qualcosa, seppellito nel profondo della sua psiche, continuava a premere e a battere contro la sua scatola cranica. Bam. Bam. Bam. Ritmicamente, come un punteruolo che spacca il ghiaccio, qualcosa cercava di emergere nel suo io cosciente. Qualcosa che probabilmente le avrebbe rivelato il perché di questo suo inaspettato ritorno.



USS Gerkoff - Stiva di Carico 2 - 17 Aprile 2395, 16:40



Syntrey si avvicinò a grandi falcate verso il vice ufficiale scientifico, chino nell'oscurità intento ad esaminare il corpo rinvenuto da Tanas, che assieme al Primo Ufficiale si stava occupando di mantenere il perimetro in sicurezza. Le torce della maggior parte degli ufficiali ora illuminava la figura riversa a terra, mostrando con maggior chiarezza l'attraente volto di una giovane fanciulla di origine Bajoriana all'apparenza addormentata.

=^= Guardiamarina Soze Jorna, sezione operazioni - la identificò il trill, esaminandola a lungo con il proprio tricorder, prima di volgersi verso l'andoriana infagottata nella tuta ambientale. - L'ho identificata tramite i ruolini di servizio, il tricorder sembra fornire informazioni errate. =^=

=^= Che cosa intende dire? =^= domandò Maximilién attraverso il comunicatore. Una domanda di cui conosceva temeva la risposta. Il trill lanciò una nuova, rapida occhiata al cadavere, prima di riprendere la parola.

=^= Tutta la chimica organica si basa sulla produzione e scambio di energia, anche dopo la morte ... - il trill si produsse in una breve pausa, prima di continuare nella spiegazione. - Apoptosi, sintesi di proteine, necrosi ... Secondo il tricorder invece il corpo di questa donna ne è totalmente privo. - affermò il trill riguadagnando la posizione eretta. - Ciò che appare dai dati è solo un conglomerato di carbonio, acqua ed altri elementi basici. - il trill si schiarì la voce, messo a disagio dalla definizione che aveva dovuto dare di quella che, fino a qualche giorno prima, era un essere vivente. - Il tricorder ha individuato anche altre anomalie, ma posto che l'apparecchio non sia guasto, quello che abbiamo di fronte non è sicuramente un evento naturale. Anzi, se non lo vedessi con i miei occhi crederei fosse possibile. =^=



Altrove, Uffici del delegato Alan Caulfield - contemporaneamente



Un giovane guardiamarina trafelato fece il suo ingresso negli uffici del delegato, tenendo stretto fra le mani un paio di padd. Immediatamente, il delegato piantò i suoi gelidi occhi azzurri sul giovane che si limitò a rispondergli con un cenno del capo che il delegato recepì immediatamente.

"Bene. - affermò, riportando lo sguardo sul suo interlocutore boliano, sfoggiando un ampio sorriso mentre si alzava dalla propria poltrona, allungando la mano. - Direi che per oggi abbiamo finito. L'aspetto la settimana prossima per finalizzare i dettagli dell'accordo."

Il boliano si alzò a sua volta, ringraziandolo e stringendo vigorosamente la mano del delegato, prima di uscire dalla stanza salutando i due federali.

"Quante volte ti ho detto di attendere se sono impegnato? - affermò il delegato, agguantando un bicchiere di liquido scuro posto sul tavolo, prima di dirigersi verso un ampia vetrata da cui si poteva godere il panorama mozzafiato della città sottostante. Mentre il giovane lo raggiungeva a grandi falcate, il delegato iniziò a sistemarsi i pochi, untuosi capelli biondi rimasti con la mano libera. - cos'è successo?"

"Meziane. - replicò l'altro in tono decisamente agitato, mentre per contro il delegato avvicinava il bicchiere alle labbra con estrema calma, prendendo poi una lunga sorsata di liquido scuro. - Il suo segnale si è interrotto qualche ora fa ..."

"Calma amico, calma ... - replicò il delegato, zittendo il sottoposto con un gesto della mano. - ... Meziane non è l'unica pedina a nostra disposizione ..."



Uss Tokugawa - Infermeria - 17 Aprile 2395 - 17:20



Maximilién fece il suo ingresso in infermeria col suo solito passo deciso, proprio mentre il dottor De Chirico concludeva l'analisi del corpo della Bajoriana. Successivamente al ritrovamento del guardiamarina le squadre della Tokugawa avevano ritrovato gran parte dell'equipaggio sparse per tutte la nave, la quale, come i macabri resti, appariva priva di qualsiasi forma di energia.

"Non posso che confermare le analisi eseguite in prima battuta dal tenente Girlan. - affermò il medico, intravedendo il Capitano con la coda dell'occhio, mentre si puliva le mani. - Il corpo del Guardiamarina Soze è stato prosciugato in maniera innaturale di qualsiasi tipo di energia. Ciò rende impossibile stabilire con esattezza l'ora esatta della morte."
"Mi faccia capire bene. - lo interruppe il Capitano, indicando il corpo della donna ancora steso sul bioletto. - Ha detto che il corpo è privo di energia, quindi anche la necrosi dei tessuti ..."

"Se vuole sapere se questo corpo è soggetto a decomposizione, la risposta è si. - lo interruppe a sua volta De Chirico. - Malgrado lo stato iniziale in cui l'abbiamo trovata, il nostro intero universo trasuda energia e lentamente questo corpo sta tornando ad essere un normale cadavere. Con tutto ciò che ne consegue. Lo avrebbe fatto comunque, ma credo che il nostro intervento abbia accelerato il processo in maniera esponenziale."

Il Capitano si produsse in un gesto di assenso col capo, poi prima che potesse aggiungere altro il dottore riprese la parola.

"Ho scoperto anche un'altra cosa. - aggiunse il medico porgendo al Capitano un padd contenente diverse informazioni - Sono riuscito ad identificare una delle anomalie individuate dal tenente e so che non le piacerà ..."

Maximilién inarcò un sopracciglio, poi con un gesto della mano lo invitò a continuare nella sua esposizione.

"Il codice genetico del guardiamarina Soze non è quello tipico bajoriano. Sono convinto che troveremo alterazioni molto simili negli altri corpi. In ogni caso, sembra che qualcuno si sia divertito ed abbia cercato di aggiungere alcuni elementi appartenenti ad una specie diversa, cercando di emularne la struttura genetica senza modificare la struttura originale in maniera marcata. - De Chirico prese tempo massaggiandosi il collo, quasi avesse paura delle parole che stava per dire, decidendosi dopo una manciata di secondi. - Credo stessero cercando di emulare il dna 8472 ..."