Uss Tokugawa, Infermeria - 16/08/2398 - Ore 9:00
Giovanni entrò in infermeria, due assistenti erano a lavoro in laboratorio su una complessa analisi del DNA del virus.
Colse uno sguardo fugace tra i due, poi come dal nulla, dentro di lui si risvegliò un mostro: i succhi gastrici ribollivano, scavalcò una scrivania e caricò un pugno. Aveva tutte con tutta l'intenzione di far mangiare i denti a quello stupido ragazzino.
Non arrivò mai al suo bersaglio, ma cadde a terra svenuto, atterrato dall' Hipospray che il consigliere Hana. in infermeria per consultarsi proprio con il medico, con una prontezza di riflessi invidiabile aveva afferrato e usato per sedarlo.
"Almeno una di queste follie è stata contenuta..."
La povera vittima dell'aggressione era semplicemente paralizzato e sconvolto. Era un ragazzino fresco di accademia, alle prime armi come membro effettivo dell'equipaggio di una nave stellare.
Il dottore era una figura rassicurante in condizioni normali, abituato ad affidarsi a lui. Mai avrebbe immaginato di ritrovarselo scagliato contro in quelle condizioni.
"Presto, facciamo un'analisi neurochimica dei suoi percorsi neurali" Hana non aveva perso il controllo della situazione neanche per un secondo. Era determinata a sfruttare l'occasione d'oro di poter studiare uno di questi "episodi" mentre stava accadendo.
L'ordine dell'ufficiale superiore riscosse i due ragazzi, che lasciarono da parte la paura e presero immediatamente in mano gli strumenti, iniziando ad analizzare il dottore fin nei minimi dettagli.
Uss Tokugawa, Ufficio del dottore - 16/08/2398 - Ore 11:00
Qualche ora dopo, al tavolo dell'ufficio del dottore si trovavano capitano, ufficiale tattico e staff medico a discutere della situazione.
De Chirico era rinvenuto, senza ricordare molto di quello che gli fosse preso, ed era rimasto piuttosto sconvolto nell'apprendere del suo attacco di violenza.
"Quanto rilevato è semplicemente la conferma di quello che avevamo già osservato in precedenza: il virus riscrive alcuni tracciati neurali delle sue vittime. Durante questi episodi la loro personalità cessa di avere il controllo delle loro azioni e tutto quello che rimane è un istinto primordiale e tribale.
Per questo motivo i ricordi dell'episodio sono così confusi in chi ne è affetto, in quel momento non è il loro cervello a funzionare."
"A questo punto le conclusioni sono abbastanza chiare", continuò lo stesso dottore,
"non c'è modo di sapere se il problema possa diventare permanente o continueremo a sperimentare episodi isolati. Una cosa è certa però: la soluzione può stare solo lì dove si trovava il problema: dobbiamo analizzare il DNA originale del virus. Solo così potremo trovare una tecnica efficace per combatterlo."
"Possiamo solo andare verso il sistema Faigah. Le indagini hanno aperto una strada verso la Desaparecido, ma al momento si tratta di poco più che un sospetto. Per di più non c'è il minimo indizio su dove trovarla".
Il capitano si limitò a lanciare un'occhiata molto eloquente ai presenti. Il messaggio inespresso era banale: "Si, ma come ci allontaniamo da qui?"
Tra gli ufficiali si creò un silenzio pensieroso.
A romperlo fù il capitano, più un pensiero a voce alta che un vero piano: "Le ultime comunicazioni ricevute dal comando della stazione sono davvero poco incoraggianti. L'effetto di questo virus sta portando il caos, le squadre di sicurezza non riescono più a mantenere l'ordine e non riusciamo più neanche a stabilire una comunicazione con loro... Mi chiedo se non vogliono rispondere all'ennesima richiesta di informazioni o abbiano semplicemente perso il controllo della situazione."
"Capitano, attraccate alla stazione oltre a noi ci sono altre 3 navi: non possiamo contare sui Boliani, già in condizioni normali l'influenza Boliana, pur essendo tranquillamente curabile, compromette gravemente il loro stato di servizio, questa variante poi, non possiamo sapere come li abbia colpiti.
Le altre due navi sono un vascello scientifico vulcaniano e una nave militare andoriana, collaborando tutti e tre possiamo riuscire a raggiungere il pianeta e trovare il virus originario."
"E la Desaparecido?"
"Sarebbe un vero miracolo trovarla in assenza di nuovi indizi. In ogni caso sul pianeta siamo praticamente certi di trovare una traccia da seguire, o il virus stesso."
Il capitano aveva ancora un aria pensierosa quando ordinò: "Alluso mi chiami i capitani andoriano e vulcaniano".
Uss Tokugawa, Ufficio del capitano - 16/08/2398 - Ore 12:00
"Capitani, quello che abbiamo è solo una pista che ci riporta a quel pianeta, ma servirà la collaborazione di tutti. Dobbiamo agire velocemente prima che i sintomi peggiorino".
"Daccordo capitano, possiamo causare un momentaneo calo di potenza utilizzando l'onda d'urto prodotta da un siluro. Non causerà danni permanenti e ci consentirà di ripartire a massima curvatura." Il capitano andoriano si era dimostrato ben disposto verso il piano. Diversamente il capitano vulcaniano sembrava piuttosto scettico, ma anche lui non riusciva a trovare una soluzione migliore di quella di liberarsi e ricercare il virus originario.
"Capitano T'Man, capisco il suo scetticismo. Ma non possiamo mandare un'altra nave della flotta, rischieremmo solo di propagare ulteriormente il contagio e causare ancora più danni. Una volta che saremo lontani da qui, e le comunicazioni col comando di flotta non saranno più disturbate dalle procedure di quarantena contatteremo il quartier generale per mandare dei soccorsi qui alla stazione. Intanto noi saremo già sulla strada verso la soluzione a questo enigma".
Il vulcaniano si limitò ad annuire. Sembrava ancora scettico, ma nessuna soluzione logica sembrava affacciarsi all'orizzonte.
Uss Tokugawa, Plancia - 16/08/2398 - 16/08/2398 - Ore 13:00
Un'ora dopo le plance delle tre navi erano in allarme rosso.
"Gli andoriani sono pronti capitano"
"Shnar pronti a partire a massima curvatura. Glasgow, segnali agli andoriani che...."
L'ordine fù interrotto a metà:
"Plancia a Capitano, c'è un cargo è uscito dalla curvatura, si trova proprio sopra la stazione... E' la Desaparecido!"
Tutti i presenti si guardarono negli occhi sconcertati. Un miracolo?