06.03 " Nessuna Memoria "
di Shnar del Clan Atis , Pubblicato il 08-08-2015
NeoGenesis, l'area di rinascita dei Dormienti si trova sul Pianeta Terra, più precisamente in Europa.
Il popolo dei Dormienti era nato dalla scissione di un gruppo di anarchici guerrafondai dalla Specie molto più evoluta degli Eltek. Entrambe razze intercorporee fatte di sola anima e spirito, i Dormienti però mostrarono subito la loro indole crudele, pericolosa e spietata tanto da essere messi in una specie di sonno indotto dalla allora più evoluta specie Eltek.
Casualmente, nel 2391 la razza dei Dormienti fu risvegliata e fu subito guerra: loro bramavano avere un corpo per lasciare la loro essenza di solo spirito. Per poter raggiungere questo risultato avevano bisogno di tecnologia Borg mista alla struttura biologica della specie 8472. La loro culla di incubazione si trovava sul pianeta Terra. Per riuscire nel loro intento, i Dormienti avevano bisogno di combattere due razze tra le più difficili della galassia oltreché l'intera Federazione.
Flashback - Luogo imprecisato nella dimensione Eltek - 27 febbraio 2395 - ore 00:00
"E' arrivato il momento compagni, dobbiamo rimandare Francesca indietro. Deve tornare al suo posto tra gli uomini..." disse una voce, che più che una voce era un vero e proprio pensiero.
"Non possiamo correre questo rischio, signori ormai l'Operatore è diventato uno dei nostri... non è detto che reggerebbe al trauma di tornare al suo corpo iniziale. Oltretutto, siamo in grado di ridarle il suo corpo così come lo abbiamo trovato noi due anni orsono?" gli fece eco subito un altro pensiero proveniente da una seconda entità.
"Ha ragione il Primo. Anche secondo me dobbiamo rimandarla al suo posto: lei ormai ha imparato a conoscere la nostra Specie, riesce a comunicare con noi come se fosse davvero una di noi. Dobbiamo aver fiducia in lei, lei saprà come salvarci."
Il secondo continuava ad essere scettico sulla possibilità di rimandare Francesca sulla sua vecchia nave spaziale, faceva parte di loro, era l'unico essere corporeo ad essere riconosciuto come Operatore dalla loro stazione spaziale. Era una persona troppo speciale per lasciarla andare. Oltretutto, la finestra temporale che avrebbero dovuto usare per questo passaggio si sarebbe aperta dopo soli venti minuti e sarebbe rimasta attiva per pochissimi istanti. Una decisione presa troppo in fretta: per quanto quella donna potesse essere decisiva nella loro battaglia ai Dormienti, non potevano essere così leggeri nel decidere di sfruttare quella poverina. Proprio Francesca, che in quegli anni era diventata quasi una mascotte per gli Eltek...
"Come la mettiamo con la sua memoria - disse quindi il Secondo continuando ad elencare tutte le sue perplessità - sappiamo benissimo che per lei sarebbe come se questi due anni non fossero mai passati..."
"Hai ragione, perderebbe la memoria e tutto quello che ha imparato qui da noi. Ma sappiamo tutti che prima o poi si troverà nella condizione di rivivere il nostro ricordo e allora pian piano, tutto le tornerà in mente e sarà come se avesse sognato."
"Certo corriamo il rischio di farla impazzire in questo modo... - disse un'altra voce che partecipava a quella riunione - ma, noi e la sua stessa specie abbiamo bisogno di lei... non possiamo farne a meno"
A questo punto anche il Secondo, il più vicino a Francesca, abbassò gli occhi ed espresse finalmente la sua approvazione: "Francesca è qui tra noi perché aveva deciso di salvare i suoi amici rischiando in prima persona. Probabilmente è quello che farebbe anche in questo caso. Mio malgrado, devo essere d'accordo con voi."
Gli Eltek decisero così di rimandare Francesca sulla sua nave, la USS Tokugawa, pieni di fiducia e di speranza. Anche senza memoria fisica, li avrebbe aiutati a sconfiggere i Dormienti una volta per tutte... del resto questi demoni stavano per diventare una minaccia anche per il suo pezzo di galassia
USS Tokugawa - Bar di Prora - 14 aprile 2395 - ore 07.00
Il Dottor de Chirico stava consumando come sempre la sua colazione in compagnia di Shnar, il suo amico musicale che oramai era diventato il suo migliore amico.
Giovanni non aveva chiuso occhio quella notte, al contrario dell'andoriano che era riuscito comunque a riposare per quasi tre ore. Entrambi erano comunque molto stanchi. Erano seduti già da cinque minuti al tavolino del bar e nessuno dei due aveva proferito parola... solo dopo un po' Shnar parlò, ma quasi fra sé, dicendo:
"...e la missione non è ancora iniziata..."
A queste parole il dottore guardò l'amico con aria praticamente assente, era palese che fosse preso da tutt'altri pensieri! "Stai pensando a quella donna tornata dal nulla? Vero?"
De Chirico annuì con la testa, poi la scosse "Io non ho mai visto una cosa simile in vita mia: una donna che torna a bordo dopo due anni senza nessun tipo di spiegazione sul come e sul perché. E' in stato di shock ma non ha nessun danno fisico..." e scosse ancora la testa...
"Certo, una bella gatta da pelare... Frustrante dover risolvere un enigma e non sapere neanche da dove partire. Ti capisco benissimo: adesso ho il compito di trovare un traditore a bordo e non so assolutamente come fare... - posò la tazza di caffè che stava bevendo e si alzò dal tavolino aggiungendo - mi brucerò i neuroni a furia di pensare come un ispettore di polizia!!" e rise di gusto alla sua battuta.
De Chirico al contrario non rise, ma spalancò gli occhi come uno che aveva appena avuto un'idea brillante "ragazzo, mi hai appena dato uno spunto di ricerca!" così si alzò e corse via, lasciando Shnar di sasso.
"Tranquilli è normale..." disse il Timoniere alla gente intorno, come se volesse scusare il suo amico di una uscita di scena un po' brusca... ma effettivamente, nessuno dei presenti gli aveva prestato particolare attenzione, quindi decise di andare via anche lui visto che a breve avrebbe ripreso servizio in plancia.
USS Tokugawa - Infermeria - 14 Aprile 2395 - Ore 19:43
Da quando il congegno che doveva essere una bomba era stato disinnescato dalla Tokugawa, tutto il personale smise di accusare malesseri tornando alla piena efficienza. Questo significava che anche il Dottor de Chirico poté concentrarsi meglio sulle analisi che aveva deciso di effettuare sulla Alluso. La sua intenzione era quella di studiare i neuroni della memoria nel suo cervello. Voleva capire se attraverso uno studio cellulare poteva risalire alla modalità con cui la sua memoria era stata impressa (o cancellata) in quei due anni di assenza. Quando aveva fatto il suo ingresso in Plancia, e anche quando l'avevano portata in Infermeria, la donna continuava a blaterare che non avrebbe risposto a nessuno se non al Capitano Tracey, e inoltre aveva riconosciuto un ufficiale della sicurezza che era a bordo della Nave quando anche lei lo era. Insomma, de Chirico aveva il sospetto che qualcuno l'avesse rapita, sottratto con la forza delle informazioni magari sulla Federazione e poi cancellato volutamente quella parte di memoria.
Ma al termine della analisi, la risposta che ebbe fu alquanto strana, tanto strana ed incomprensibile da farlo ripiombare nello sconforto. Non ebbe neanche il coraggio di chiamare subito il Capitano per metterlo al corrente di quello che aveva scoperto, anzi meglio, di quello che non aveva scoperto. Solo dopo una ventina di minuti chiese a Tracey di raggiungerlo in infermeria.
=^= Ha delle buone notizie, dottore? =^= chiese Tracey crudo, quando Vincenzo prese coraggio e lo chiamò.
=^= Capitano, a dire il vero ho delle non notizie =^= disse questo pentendosi subito della risposta banale che aveva dato al suo Capitano.
=^= Dottore ma che diavolo significa che ha delle non notizie? =^= replicò questo seccato per la perdita di tempo. =^= Va bene, mi dia cinque minuti e sono da lei in ogni caso =^= aggiunse Tracey prima che De Chirico potesse controbattere scusandosi per la stupidità della situazione.
Quando il Capitano arrivò in Infermeria trovò il Dottore di nuovo chino sul microscopio che analizzava cellule e risultati vari.
"Quindi?"
"Quindi niente Capitano, avevo deciso di seguire una particolare pista. Ho analizzato la parte del cervello del Tenente che avrebbe dovuto contenere la sua memoria. Volevo capire se era una perdita momentanea, o se la perdita fosse dipesa da una malattia o ancora se qualcuno gliel'avesse cancellata per far perdere le sue tracce. In realtà quello che ho trovato è assurdo come tutto il resto: la Alluso non ha nessuna memoria impressa di questi due anni. Mi spiego, nel suo cervello non ho trovato tracce di malattia o di cancellazione forzata, niente di niente, ma neanche percorsi neurali nuovi che determinerebbero la scrittura di nuovi ricordi. Nulla. Francesca ha vissuto, ma non ha vissuto. Anche se fosse stata addormentata per due anni si sarebbero visti i segni del sonno, e invece... Se provassimo una fusione mentale con un vulcaniano, questo non leggerebbe nulla nella sua mente..."
A queste parole, il Capitano tacque, scosse la testa, ringraziò il dottore e uscì dall'infermeria, capendo finalmente il motivo per cui anche lui non era riuscito a sentire alcuna emozione da quella donna stesa addormentata nel bioletto.
*Dannazione!* pensò dando un pugno al muro del corridoio
Deneb Primo - Ufficio Acquisti - 16 Aprile 2395 - Ore 8:00
* Bene, tutta questa strada e siamo relegati in uno squallido ufficio acquisti * pensò fra sé Carpenter che era sbarcato su quel pianeta insieme ad Hair e al Primo Ufficiale...
Ad un tratto entrò l'addetto alle vendite "Cosa posso fare per voi?" chiese sedendosi alla sua poltrona.
"A chi avete venduto questo congegno?" chiese Ichbur senza troppi giri di parole.
"Cosa vi fa pensare che vi possa e soprattutto vi voglia rispondere? Cari amici Federali?" rispose il denebiano con una punta di ironia.
"Senta, - disse il Primo Ufficiale della Tokugawa - noi non ci siamo assolutamente posti il problema che lei non ci potesse rispondere. Quindi lo faccia e ce ne andremo da qua senza problemi."
Deneb IV era un pianeta entrato a far parte della Federazione già da parecchi anni, al contrario, Deneb I dove si trovava questa base di commercio era abitato da personaggi di dubbia estrazione sociale e spesso immischiati in loschi affari. Non era difficile trovare qualche Ferengi che si aggirava per i mercati intorno a quel palazzo, e questa la diceva lunga sui loro traffici...
"Va bene, mi avete trovato in una buona giornata di affari, non voglio farmi dei nemici. Vi dirò informazioni solo se non state cercando qualche acquirente grosso coperto da anonimato... sapete, c'è un 20% in più sul costo di acquisto se uno sceglie l'anonimato!" rispose il commerciante ridendo
"Si sbrighi." Ichbur fu perentorio
Il tizio denebiano si fece dare quella specie di bomba da Carpenter e la guardò sotto. L'analisi dell'Ufficiale Scientifico era corretta, quello era un loro pezzo. Letto il codice di vendita, l'uomo cercò sul computer che aveva sulla sua postazione: era una specie di base dati rudimentale, alla fine c'era da aspettarsi che avendo la possibilità di rimanere anonimi, la maggior parte degli acquirenti non si trovavano schedati là dentro.
Dopo una veloce ricerca il denebiano riferì che quell'aggeggio era stato venduto un paio di mesi prima ad un nomade dei Radunatori, un gruppo separato e bellicoso degli Acamariani. Questo personaggio, di nome Farde, era talmente inoffensivo per lui che il commerciante riferì anche un secondo dettaglio e cioè che questo era appena uscito da un centro di recupero per pazzi sito su Deneb Primo stesso.
"Quando è venuto qua, farneticava che presto tutti sarebbero stati liberati e che lui sarebbe stato premiato... Un pazzo senza dubbio, mi faceva davvero pena, ma ha pagato... Adesso però vi ho detto abbastanza e gli affari mi chiamano. Se volete scusarmi..."
"Certo. Andiamo subito via." rispose Ichbur soddisfatto delle informazioni
Appena fuori dall'Ufficio acquisti disse alla sua squadra: "Conosco gli Acamariani, di aspetto sono identici agli umani... Non so come poterne riconoscerne uno"
"Magari de Chirico tra un'analisi e l'altra, può analizzare il DNA di tutti gli umani a bordo!" aggiunse Hair scherzosamente, anche se sapeva benissimo che quella era l'unica soluzione...
Flashback - Luogo imprecisato nella dimensione dei Dormienti
"Quanti ne avete liberati oggi?"
"Venticinque, Signore."
"Sono tutti arruolabili?"
"Sì, sono già stati mandati alla base."