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USS TOKUGAWA - MISSIONE 06 RSS USS TOKUGAWA - Missione 06

06.10 " Memories "

di Albert K. Hair, Pubblicato il 12-01-2016

USS Tokugawa, Infermeria - 18 Aprile 2395, ore 09:45


Tracey, dopo la spiegazione di De Chirico, rimase qualche secondo immobile a fissare la donna sul lettino. Alcuni parametri vitali stavano pian piano normalizzandosi ma erano ancora fuori dalla zona di sicurezza. Quei secondi sembrarono quasi eterni. Per quei secondi l'atmosfera sembrava quella di un' olofotografia.
Tracey, infine, infranse quella bolla di stasi dello spazio-tempo e si voltò per uscire, non prima di aver ordinato al dottore di avvertirlo quando Francesca si fosse ripresa.
Mentre lui e Carpenter stavano tornando al turboascensore Tracey, col suo solito fare deciso, si rivolse all'Ufficiale Scientifico: "Abbiamo due priorità mi pare: scoprire se effettivamente siamo tutti potenziali bombe e la provenienza della frequenza che attiva il congegno. La prima è di vitale importanza, quindi voglio che ci lavoriate lei e Hair. All'altra possono lavorarci una persona indicata da Hair, con l'aiuto della sezione Comunicazioni."
"Sì, signore. Vado."

USS Tokugawa, Sala Macchine - 18 Aprile 2395, ore 11:12


Hair diede a Juliette l'incarico di collaborare con un componente della sezione Comunicazioni ma prima i tre cercarono di capire come essere sicuri di chi avevano vicino. La cosa più facile da fare era cercare la presenza del congegno nel corpo di ognuno. Sfruttarono il teletrasporto per fare una scansione a livello quantico di loro stessi ed escluderne la presenza. Una volta appurato questo si divisero i compiti.

USS Tokugawa, Infermeria - 18 Aprile 2395, ore 12:38


Francesca, finalmente, appariva serena. Era sempre sedata ma ora sembrava che non ce ne fosse più bisogno. Sembrava che i dolori che l'attanagliavano in precedenza si fossero sopiti.
De Chirico aveva deciso, d'accordo con il Capitano, di lasciare che si risvegliasse per conto suo e vederla muovere gli occhi sotto le palpebre rasserenò il suo animo.
Il Consigliere aveva deciso di starle al fianco, per essere pronto quando si sarebbe svegliata.

USS Tokugawa, Infermeria - 18 Aprile 2395, ore 13:41


Lo fece circa un'ora dopo. Il Consigliere la fissò intensamente e lei lo guardò con aria quasi canzonatoria: "Ha dormito bene? Sì, grazie Consigliere. Il suo mal di testa? Andato. Ok, ora possiamo saltare i convenevoli."
"Visto che li abbiamo saltati, allora mi dica una cosa: il dottore ci ha descritto quello che dovrebbe essere stato una ricostruzione dei suoi ricordi. Che mi dice della sua memoria? Ci trova qualcosa di nuovo?"
Francesca fece un'espressione strana, come se stesse ripensando a qualcosa, e poi disse: "Eltek."

USS Tokugawa, Infermeria - 18 Aprile 2395, ore 14:10


Appena il Capitano si liberò si presentò in Infermeria. Francesca volle condividere le sue impressioni e tutto ciò che ricordava solo con Tracey.
"Ora ricordo tutto." esordì lei.
Lui acconsentì di tenere all'oscuro il resto dell'equipaggio ma solo per poco. Giusto il tempo di sedimentare tutto ciò che lei gli aveva raccontato e pianificare eventuali azioni.

USS Tokugawa, Laboratorio Scientifico - 18 Aprile 2395, ore 16:36


"Ecco, dovrebbe essere tutto a posto." disse Hair a Carpenter.
"Sì, credo anch'io. Facciamo un test. Che area della nave vogliamo prendere in considerazione?"
"Uhm..." Albert si corrucciò un attimo. "Plancia, così ci togliamo il pensiero?"
"Sì, direi che è la soluzione giusta." concordò John.
"Avvio la procedura."

USS Tokugawa, Plancia - Contemporaneamente


Sulla console della postazione scientifica iniziò a lampeggiare una spia. Il sottoposto di Carpenter notò il problema e, prima di avvertire il Capitano, cercò di capire da dove proveniva quella scansione che stava avvenendo. Quando capì che arrivava dagli scanner del sistema di teletrasporto avvertì Tracey con una certa inquietudine in corpo. Questi lo bloccò con un gesto perentorio di mantenere la calma.
"Tracey a Carpenter."
=^=Qui Carpenter.=^=
"Se le dico scanner teletrasporto lei che mi dice?"

USS Tokugawa, Laboratorio Scientifico - Contemporaneamente


Carpenter alzì lo sguardo al cielo imprecando nella sua testa e scambiò un'occhiata con Hair. Questi rispose allo sguardo e si scambiarono un sorriso.
"Tutto ok, Capitano. Siamo io e Hair che stiamo effettuando un test. Non pensavo che Kortass si sarebbe allarmato così tanto da disturbarla direttamente."
=^=Capisco. La prossima volta sarà meglio avvertire.=^=
"Sì, signore."
Chiusa la comunicazione i sorrisi dei due si allargarono e John si coprì il viso con la mano.
"Ok, la scansione è andata a buon fine. I risultati sono affidabili e soprattutto negativi." disse l'Ingegnere Capo.
"Bene, passiamo alla Sala Macchine. Ci vorrà un po' di più ma è importante stare tranquilli."

USS Tokugawa, Sala Macchine - Contemporaneamente


Juliette e il Tenente Jenna Ellory erano intente a lavorare su un set di strumenti di ricezione quando arrivò l'avvertimento di Hair che sarebbero state effettuate delle scansioni a livello quantico.
Il set degli strumenti era stato calibrato precedentemente per ricevere e determinare la provenienza della trasmissione a bassissima frequenza rilevata nel precedente incidente.
Collegarono la cablatura per inserire la strumentazione negli apparati di ricezione a la attivarono.
"Ci dev'essere un'errore." ipotizzò Ellory.
"Sì, credo anch'io..." rispose Juliette guardando il PADD di controllo. "Secondo la strumentazione c'è una ricezione su quella frequenza ma dev'essere settato male il rilevatore perché..."
Jenna interruppe bruscamente: "Non può essere! Dev'essere in arrivo una trasmissione!"
"Hai ragione! Meglio dare l'allarme. Lind a Hair!"

USS Tokugawa, Laboratorio Scientifico - Contemporaneamente


"Qui Hair. Che succede?"
=^=C'è in atto una trasmissione sulla banda di frequenza che stavamo monitorando.=^=
Appena sentito il messaggio John diede un'occhiata agli strumenti che monitoravano la scatola nera e vide che si era in qualche modo attivata. Pensava di averla schermata e resa inoffensiva ma evidentemente aveva più sistemi ridondanti di quanti lui e Hair avessero trovato.
"In attivazione!"
"Maledizione!" esclamò Hair che poi contattò subito il Capitano: "Hair a Capitano: la scatola nera si è riattivata in seguito ad una trasmissione sulla frequenza che stavamo monitorando. La Plancia dovrebbe essere al sicuro, stiamo finendo di effettuare le scansioni in Sala Macchine per trovare il dispositivo."
=^=Bene, Hair. Faccia il prima possibile. Allarme Rosso!=^=
"Diamoci dentro!" disse a Carpenter.
Le scansioni andavano avanti ma prima di concludere con la Sala Macchine arrivò di nuovo una comunicazione da Lind. La voce era roca e affaticata. =^=Albert...=^= riuscì a dire con un filo di voce. =^= È Hark V'Tok. Mi ha aggredita pesantemente e ha ucciso Ellory.
La squadra di sicurezza è già qui.=^=
"Impossibile!" disse Carpenter, "L'ho sottoposto a scansione poco fa!"
"Cosa c'è che non quadra?" si chiese Albert ad alta voce.
"Il dispositivo deve per forza non essere completo prima che l'attivi la scatola nera. Dobbiamo cercare componenti suddivise. Tento di ricalibrare gli strumenti. Tu vai pure in Sala Macchine, ci sarà bisogno di te."
"Sì, vado."

USS Tokugawa, Sala Macchine - Contemporaneamente


V'Tok, un tellarita di 120 kg, si era infilato non senza fatica in uno snodo tra i tubi di Jefferies che costeggiavano i condotti EPS sulla parete posteriore della Sala Macchine, la squadra di sicurezza lo stava tenendo d'occhio ma non interveniva.
Ichbur arrivò appena prima di Hair e si consultarono sul da farsi.
"Io non saprei esattamente, ma dato che la situazione è in qualche modo compromessa, potremmo trovare il modo di teletrasportarlo nel vuoto." suggerì Albert.
"Sarebbe bello poterlo interrogare..."
"Ha ragione ma temo che il processo che si è innescato sia comunque irreversibile. Così, almeno, lo è stato le altre volte."
controbatté Albert.
"Ichbur a Capitano. Che ne pensa?"
Il Capitano, che vedeva tutto dai visori della Plancia, non poté fare altro che concordare con Hair per evitare, più che altro, nuovi feriti e danni troppo estesi.
"Ok, ci penso io." Albert si mise alla console del teletrasporto presente in Sala Macchine, prelevò il tellarita e lo mise ad 1 km dalla nave. Morì prima che il processo si concludesse e l'esplosione mandò in frantumi il corpo.

USS Tokugawa, Sala Riunioni - 18 Aprile 2395, ore 19:00


Nella sala erano presenti il Capitano e gli ufficiali superiori. Era presente anche Juliette che portava segni evidenti dell'aggressione subita: un braccio fasciato e alcuni punti sul viso. Tracey decise che fosse lei ad esporre per prima la sua relazione.
"Nonostante la trasmissione fosse già in atto quando abbiamo attivato l'apparecchiatura, la routine di controllo ha completato le analisi e abbiamo un punto di origine della trasmissione. Sullo schermo ci sono le coordinate." la voce era ferma nonostante fosse ancora scossa dagli eventi e Albert la rassicurò con uno sguardo fiducioso.
"Bene, Tenente Lind, ottimo lavoro. rispose il Capitano, che passò la parola a Carpenter.
"Io e Hair siamo giunti ad una conclusione: il processo degli attacchi inizia con la trasmissione subspaziale, che attiva la nostra scatola nera. Dopo aver verificato che le normali procedure di isolamento si sono rivelate insufficienti, è stata messa in una bolla di stasi per evitare che possa interagire in qualsiasi modo con l'esterno. La scatola nera attiva a sua volta il dispositivo biomedicale. Questo, però, non è già completamente formato nel corpo degli aggressori ma si assembla in qualche modo. Con gli scanner del teletrasporto stavamo cercando il dispositivo nella sua interezza, ora sappiamo di dover cercare alcune componenti. Avendo fatto la scansione completa di Hark V'Tok prima e dopo l'accaduto possiamo ora sottoporre tutti quanti alla ricerca dei componenti del dispositivo."
"Bene, mettetevi al lavoro subito. Voglio che tutti siano sottoposti a scansione il prima possibile." ordinò Tracey. "Numero Uno, che notizie dell'attentatore?"
"Anche in questo caso abbiamo grosse lacune negli ultimi tempi. Sembra che sia stato inattivo, almeno per i registri della Flotta, per parecchio tempo." rispose quasi laconico Ichbur, che poi continuò a snocciolare i dati del tellarita.
Il Consigliere, mentre Peter stava concludendo la propria relazione, continuava a guardare Tracey sperando di incrociarne lo sguardo. Voleva che il Capitano condividesse ciò che aveva detto Alluso. Il Capitano, mentre ascoltava Ichbur, lo guardò e lo mise a tacere senza profferire parola. Si rivolse poi a tutti. "Carpenter e Hair, effettuate tutte le scansioni che ritenente di dover effettuare. Chi dovesse risultare positivo alle scansioni verrà prelevato e messo in cella. Preparate un campo di forza speciale che possa contenere l'eventuale esplosione. Vi aiuterà Tanas. Ichbur, prepari la nave e raggiungiamo il più in fretta possibile le coordinate indicate nel rapporto di Lind. Consigliere, continui a monitorare le condizioni di Alluso."
"Se potesse dirci qualcosa di più al proposito..." azzardò.
"No, al momento no." conluse brevemente. "Al lavoro."

USS Tokugawa, Alloggio di Hair e Lind - 20 Aprile 2395, ore 07:21


Juliette e Albert stavano facendo colazione. Si stavano scambiando opinioni sulle giornate precedenti. Lei si stava riprendendo dai traumi subiti: "È stato orribile vedere come V'Tok si sia trasformato in un assassino, come abbia ucciso senza neanche una minima remora Ellory. Ne ho viste tante ma questi attacchi sono qualcosa di diverso."
"Già..." bofonchiò Albert. Anche lui non aveva ancora del tutto attuato quel cambio di passo che lo mettesse in pari con la nuova situazione. "Fortunatamente abbiamo individuato i tre che ancora avevano tracce del dispositivo nel proprio organismo. Anche se avevamo isolato la scatola nera non ero del tutto tranquillo."
"Almeno tra un'ora saremo alle coordinate di invio del segnale e potremo cercare di capire chi c'è dietro a tutto questo." concluse lei.
"Te la senti di riprendere servizio?" chiese lui.
"Sì... Sì, me la sento."
Si scambiarono un bacio prima di uscire.

USS Tokugawa, Plancia - 20 Aprile 2395, ore 08:34


La nave era in orbita attorno ad un planetoide all'esterno delle orbite dei pianeti del sistema Gallethrax. Non c'erano pianeti abitabili nel sistema e neanche questo lo era. O, almeno, così sembrava. Il segnale proveniva da un punto sulla superficie.
"Numero Uno, che ne pensa?" chiese Tracey.
"Direi che ci sia bisogno di una ricognizione sul luogo, con una navetta." rispose Ichbur.
"Ho delle letture strane dal planetoide." informò Carpenter.
"Ok. Ichbur, prenda una navetta, la piloterà Shnar. Si porti dietro Carpenter e Hair."

Navetta - 20 Aprile 2395, ore 09:13


La discesa verso la superficie fu dolce e tranquilla. La sorpresa arrivò a pochi chilometri dalla superficie. Il paesaggio scuro e brullo di un pianeta esterno cambiò di colpo e la navetta si trovò immersa nell'atmosfera rosata e calda di un'alba. Erano alla periferia di quella che sembrava un'immensa metropoli asiatica. Sembrava essere uscita da un'illustrazione fantascientifica terrestre della fine del Ventesimo Secolo. Era costruita con un materiale arancio, il tutto imbevuto nella luce diffusa dal sole che stava sorgendo.
Erano sospesi a fianco di quella che sembrava una superstrada che arrivava ad un incrocio. A destra si proseguiva verso il deserto, a sinistra si tornava nella megalopoli.
La navetta era molto bassa rispetto a questa superstrada e quindi non era per niente facile vedere quello che succedeva in strada. Decisero di alzarsi.
Ad un certo punto videro un mezzo che sorpassava un camion fermo. Questo mezzo era un trasporto persone. L'autobus era diretto a sinistra, verso la metropoli.
Shnar, nel frattempo, iniziò ad avere difficoltà a mantenere stabile la navetta. Svoltò a destra con molta difficoltà. Passò sotto il viadotto di quella superstrada e si ebbe la netta sensazione che si stesse per precipitare.
Albert, quando iniziò la discesa, pensò: *Siamo spacciati!*
Invece la caduta rallentò, come se i motori della navetta fossero finalmente riusciti a sconfiggere la gravità. La navetta si adagiò lentamente in una strada sottostante, nei sobborghi abbandonati della megalopoli.
Shnar tentò di riguadagnare quota ma si accorse che la navetta si muoveva solo in orizzontale. Decisero di trovare la via verso la superstrada ma il dedalo di strade che si dipanava davanti a loro era impossibile da risolvere.
Alla fine Ichbur, dato che l'atmosfera risultava respirabile, ordinò di fermarsi per capire se c'era qualche forma di vita e ricercare degli indizi per uscire da quella situazione.
Il tutto era contornato da mura, ogni via entrava in giardini o quello che sembravano abitazioni. Decisero di fare base in uno di questi giardini.
Quando scesero dalla navetta, però, si accorsero che la vita vegetale in questa parte che sembrava dimenticata della città cresceva ad un ritmo vertiginoso. Sembrava quasi formata da pixel tridimensionali. Si accorsero del pericolo troppo tardi. La vegetazione fioriva addosso a loro. Facevano appena in tempo a scrollarsi di dosso le fioriture che già ne nascevano di nuove. Chi si fermava qualche secondo a capire le strane forme vegetali rischiava di ritrovarsi sopraffatto dalle stesse.
Cercarono di tornare subito tutti alla navetta ma si accorsero di una strana specie di scimmie che sembravano popolare questa parte fantasma della megalopoli, avevano aperto la navetta e la stavano occupando rovinando quello che potevano.