03.04 " Conto alla rovescia "
di Dewey Finn, Pubblicato il 24-10-2016
USS Seatiger, Plancia
01/12/2394, Ore 11:30 - D.T. 71916.38
=^=Al momento le posso dare solo curvatura quattro signore... ed è già tanto!=^= commentò laconica Carelli.
"Ce la faremo bastare Capo." Kenar chiuse la comunicazione e si rivolse ad Anari "C'è il rischio che possa aumentare la sua velocità?"
"Signore qui siamo davanti ad un evento mai registrato e dubito che sia stato anche solo ipotizzato. Tutt'ora non capisco come le armi isolitiche possano aver interagito in questo modo con una mina gravitazionale."
"Può fare delle congetture? Dopo essere partita a curvatura due, ha mantenuto una velocità stabile?" chiese il Capitano riflettendo.
"La sua velocità è fissa su curvatura due punto tre... non pare aver subito cambiamenti. Supponendo che rimanga così arriverà al sistema fra dodici ore. Ma potrebbe anche accelerare o fermarsi per quello che ne sappiamo."
"Se proprio deve fare qualcosa speriamo che si fermi... non possiamo fare qualcosa tipo destabilizzare il suo campo di curvatura?" chiese Finn timidamente.
Dodici paia di occhi lo fissarono in simultanea... tutti stupiti.
"Che c'è? Ho detto di nuovo una fesseria?" chiese dopo un minuto di imbarazzato silenzio.
"No anzi, è stata una domanda intelligente e posta con i giusti termini! Confesso che mi ha stupito..." commentò sorridendo Kenar.
"Solo che ci abbiamo già provato... ma non funziona." si intromise Tholos.
"E' colpa del Signor Tkar!" commentò Finn aggeggiando con un D-padd. L'interpellato sollevò un sopracciglio. "Mi ha inculcato tutte quelle nozioni sulla curvatura e adesso sogno campi di curvatura tutte le notti! Prati immensi con decine di alberi curvi e vulcaniani che mi prendono a bacchettate sulle mani..."
"Sa Signor Finn, quando avremo più tempo vorrei farle un test del QI." commentò Cacciatore sospirando.
"Non si preoccupi Consigliere, l'ho già fatto e sono risultato negativo!" rispose soddisfatto.
Kenar si portò una mano alla fronte scuotendo la testa.
"Signor Anari, cosa dicono i sensori sui nostri 'amici'?" chiese il Capitano cercando di riacquistare un po' di contegno.
"La Zuma, e altre due navi, che in mancanza di altre denominazioni possiamo definire equivalenti ad una classe 'Galaxy', ci hanno seguito in curvatura. Non capisco cosa stanno facendo, avrebbero potuto raggiungerci e fermarci, invece hanno mantenuto una velocità costante dietro di noi..." la denobulana sollevò le spalle completamente spiazzata.
"Posso risponderle io a questo - si intromise Cacciatore - il Capitano Nabo è convinto che noi siamo degli esseri spietati e sanguinari... sicuramente pensa che non ci vogliamo perdere lo spettacolo. I problemi arriveranno quando tenteremo di fermare quella 'cosa'. A quel punto ne subiremo le conseguenze."
"Il primo problema sarà fermarla... per quanto ne so c'è un solo modo." intervenne Tholos abbassando le antenne.
"Cosa che non possiamo fare... dobbiamo trovare un altro modo." commentò Kenar duro
"Non ho nessuna intenzione di lanciare il nucleo di curvatura della Seatiger dentro quella tempesta e condannare a morte certa il mio equipaggio" terminò fra sé.
"Se niente cambia, arriveremo a destinazione con un anticipo di sei ore..." affermò Anari, ma sul suo volto il Trill lesse una tacita risposta alla sua domanda: niente avrebbe fermato quella cosa tranne l'esplosione di un nucleo di curvatura.
USS Seatiger, Ufficio del Capitano
01/12/2394, Ore 13:25 (quattro ore all'arrivo) - D.S. 71916.60
"Entri pure!" ordinò Kenar intento a guardare le stelle attraverso la finestra del suo ufficio. Il Consigliere di bordo si sedette sulla poltroncina e mise sul tavolo una bottiglia di liquore e due bicchieri.
"Pensa che sia il caso? Sono in servizio..." commentò il trill lanciando un'occhiata alla bottiglia.
"Stia tranquilo, è sintalcol. Ma il sapore è lo stesso di un buon whisky di annata... il gesto di bere e il sapore faranno effetto comunque per un cervello stanco e l'aiuteranno a rilassarsi. E comunque lei è sempre in servizio!" rispose con voce calma Cacciatore.
"Si trova davanti ad una difficile decisione vero?" chiese l'uomo dopo alcuni minuti nei quali i due avevano sorseggiato il liquore in silenzio.
"Per fermare quella cosa dovrò sacrificare la mia nave e il mio equipaggio." rispose il trill abbandonando la testa contro lo schienale.
"Perché pensa che sarebbe la nostra fine? Salveremo quel mondo, il minimo che possono fare è accoglierci."
"Normalmente la penserei come lei - rispose Kenar - ma si ricordi che noi siamo, grazie alla propaganda dell'impero mammifero, coloro che hanno massacrato i rettili su Vor'Chai. Se anche le tre navi di Nado non ci distruggono, dubito che la popolazione possa accoglierci."
"Potremmo contattare il nostro alleato fra i rettili... il Senatore Jtrrertr se non erro."
"Scommetto che adesso si faccia chiamare Imperatore Jtrrertr... imperatore di un impero per niente stabile. Dare aiuto a coloro che hanno distrutto Vor'Chai e dirottato la nave prigione Buj sarebbe un suicidio politico... nonostante sappia che nessuna di queste cose è vera."
"Purtroppo non ho avuto il piacere di conoscerlo, ma in quanto Capitano lei ha le capacità di riconoscere un uomo su cui riporre la sua fiducia. L'ha fatto con il suo primo ufficiale nonostante faccia di tutto per rendersi non adeguato a tale fiducia. Pensa che ci lascerebbe al nostro destino dopo tutto quello che abbiamo fatto per il suo impero?"
"Erano disposti a sacrificarsi per il bene dell'impero, sono certo che farebbe la stessa cosa con noi. Si, forse si impegnerebbe a trovare un modo per aiutarci, ma sarebbe pronto a condannarci a morte se non ci fossero altre soluzioni."
"Capisco..."
"In quanto a Finn... credo che sia più intelligente di quanto voglia farci credere." terminò Kenar con un sospiro.
"O estremamente fortunato..." commentò il Consigliere bevendo l'ultimo sorso.
USS Seatiger, Bar di prora
01/12/2394, Ore 15:16 (due ore all'arrivo) - D.S. 71916.81
"Gli spariamo dei siluri?" propose Finn.
"Impossibile lanciare siluri in curvatura, il nostro sistema di puntamento è in avaria... ritenta." borbottò Anari continuando a girare attorno al primo ufficiale che, seduto su uno sgabello al centro del bar, sembrava prossimo a farsi fondere il cervello.
"Una schiuma tipo quelle anti sommossa? Mi ricordo una volta di essere rimasto intrappolato per otto ore in un appartamen..." ma la denobulana bloccò subito la filippica.
"E come la creiamo della schiuma nel subspazio? Sii serio!"
"Ehm... che sta succedendo?" chiese Kenar entrando nel bar. Su uno dei tavolini c'era una riproduzione della situazione fatta con materiali di fortuna.
Una grossa palla di gomma verde rappresentava il pianeta in pericolo e dei bicchieri la Seatiger e le tre navi inseguitrici. Infine una seconda palla di gomma rossa faceva le veci dell'apocalisse in arrivo.
"Il Signor Anari ha scartato tutte le idee che le venivano in mente, alla fine ha deciso di provare con le idee del Signor Finn. E' mezz'ora che tira fuori le cose più assurde." commentò McAllan.
"E tutti voi?" chiese Kenar osservando i suoi ufficiali che seduti ai vari tavolini seguivano la scena con interesse. Persino Tkar, sebbene fingesse di ignorare la commedia in corso, ogni tanto lanciava occhiate verso i due ufficiali.
"Ci aveva detto di prendere una pausa prima dell'arrivo. Alla fine ci siamo ritrovati tutti nello stesso posto come per magia." commentò il grosso timoniere.
"Perché Finn?" chiese Cacciatore che era entrato al seguito del Capitano.
"Anari dice che il Primo Ufficiale ha un modo di pensare diverso dagli altri... pensa fuori dagli schemi." rispose Carelli facendo trasparire cosa ne pensasse dell'assurda situazione.
"Capisco..." mormorò Kenar sedendosi ad un tavolo vicino. Il Consigliere fece altrettanto continuando a seguire le proposte folli del Primo Ufficiale.
"Pensa davvero che il Signor Finn possa suggerire qualcosa di sensato?" chiese l'uomo dopo una serie di proposte talmente assurde da scatenare l'ilarità degli ufficiali.
"No, ma sembra contribuire a far abbassare la tensione a tutti. E' come un grosso cucciolo di cane che sbatte contro tutto quello che c'è intorno mentre scodinzola festante. Nonostante faccia danni non puoi non volergli bene."
"Più che un ufficiale sembra essere una mascotte." mormorò il Consigliere guardando i volti sorridenti degli altri ufficiali.
"Si forse... ma alle volte il signor Finn stupisce tutti e tira fuori il coniglio dal cilindro." rispose il Capitano sorseggiando un tè che un guardiamarina gli aveva portato.
"Diamogli una spinta e deviamolo!" propose Finn ormai sfinito.
"Come scusa?" chiese Anari bloccandosi sul posto.
"Una spinta... lui arriva, noi lo spingiamo di lato e lui manca il pianeta." rispose il Primo Ufficiale mimando l'azione con le mani e aggiungendo un 'wuuuush' per essere più comprensibile.
Tutti gli ufficiali guardarono il Capitano, tranne Tkar che fissava Finn con un sopracciglio sollevato.
"Ed ecco il coniglio..." commentò Kenar sorridendo.
USS Seatiger, Plancia
01/12/2394, Ore 16:30 (un'ora all'arrivo) - D.S. 71916.95
"Può funzionare?" chiese il Capitano osservando la ricostruzione al computer sul monitor principale.
"Potrebbe, ma non possiamo esserne certi finché non ci proviamo." rispose Anari sollevando le spalle.
"Signor McAllan, lei cosa ne dice?" l'imponente timoniere, intento a rivedere i calcoli insieme all'ufficiale tattico sollevò un pollice al cielo.
"Avrò pochi istanti per spostare la nave dalla traiettoria, ma penso di farcela. Questa ragazza sa il fatto suo!" rispose alla fine battendo con la grossa mano sulla console.
"Non aveva detto che era una 'carretta'?" chiese Bruce divertito.
"Questa è la miglior nave federale in questo universo signore!" rispose McAllan sorridendo.
"Anche perché è l'unica nave federale in questo universo..." commentò il medico acidamente.
"Cosa diremo a Nabo? Se decide di intervenire?" chiese Tholos guardando il Capitano.
"Se la cosa funziona non ci sarà tempo per dire niente, dovremo combattere." avvertì Tkar con un tono freddo e distaccato.
"Com'è la situazione sul pianeta? Siamo abbastanza vicini per i sensori a lungo raggio?" chiese il Capitano cambiando discorso.
"Secondo i dati, sul pianeta si sono accorti dell'arrivo della tempesta. Ci sono navi di ogni genere in orbita, presumo che stiano cercando di evacuare la popolazione." rispose Tholos.
"Kenar a Carelli, com'è la situazione lì da voi?"
=^=Tutto bene signore, abbiamo modificato il disco deflettore. Lancerà un singolo impulso e dovrete farvelo bastare, sicuramente non ci sarà una seconda possibilità. Una volta emesso l'impulso saremo fortunati se non brucia tutto il sistema... sarà rischioso viaggiare a curvatura con solo i deflettori secondari.=^=
"Ci penseremo dopo a quello. Kenar chiudo." il capitano tornò a sedersi sulla poltroncina. "Signor McAllan è pronto?"
"Sissignore!" esclamò entusiasta l'umano tornando a sedersi alla sua postazione "Quando vuole!"
"Bene, Signor McAllan pronti per la manovra Finn." disse Kenar sorridendo al suo Primo Ufficiale che gonfiò il petto con orgoglio.
La USS Seatiger uscì dalla curvatura in un lampo di luce, virò di cent'ottanta gradi e schizzò di nuovo fra le stelle. La velocità con cui si spinse verso la tempesta in arrivo, permise alla nave di raggiungerla in breve tempo.
Nel sub spazio l'anomalia aveva assunto l'aspetto di una sfera nero bluastra al cui interno nitidi lampi scatenavano la loro forza distruttrice. Il vascello federale la puntò come uno squalo che aggredisce la preda e non accennò a cambiare direzione. All'ultimo istante il campo di curvatura parve ondeggiare, come se un getto di aria calda spinto da una potenza devastante fendesse lo spazio fra la Seatiger e la bolla d'energia.
L'enorme sfera nera tremolò per un attimo. Parve sfilacciarsi, ma poi riprese la sua forma originale e continuò la sua corsa indifferente. La piccola nave sgusciò via dalla sua traiettoria appena in tempo, sfiorando la patina nero bluastra che la ricopriva e che ferì la Seatiger lasciando una striscia nerastra sulla sua fusoliera.
"Per un pelo Signor McAllan!" commentò Kenar sprofondando nella poltrona di comando. Attorno a lui la plancia era sommersa di scintille provocate dal sovraccarico di energia. "Signor Anari rapporto!"
"Mi dispiace signore, l'anomalia non ha cambiato la sua rotta ed ha aumentato la sua velocità a curvatura due punto otto... abbiamo solo peggiorato la situazione." rispose la denobulana sconsolata.
"Dovevamo almeno tentare..." la confortò Kenar.
"Signore, abbiamo una chiamata da parte della Zuma. E' il comandante Nabo." avvertì l'addetto alle comunicazioni.
"Si ricordi, quelli sono dei terroristi assetati di sangue... basta una parola sbagliata per ritrovarceli contro come dei cani rabbiosi." mormorò Cacciatore guardando il suo superiore.
"Sullo schermo!" Quando il viso sospettoso di Nabo apparve sullo schermo Kenar si alzò in piedi. "Capitano Nabo, ha un motivo particolare per contattarmi?"
=^=Mi chiedevo, Capitano Kenar, cosa lei e il suo equipaggio stavate tentando di fare!=^= nella sua voce c'era una condanna a morte.
"Ha visto cosa sta succedendo sul pianeta dei rettili?" chiese Kenar fingendosi tranquillo.
=^=Stanno evacuando, ma non credo che riusciranno a salvarsi in molti!=^= quell'ultima affermazione fece stringere il cuore del Trill ma fece apparire un gran sorriso sul volto del Capitano della Zuma.
"Ne salveranno anche troppi! Abbiamo tentato di accelerare l'anomalia ma senza molto successo. Adesso è più veloce ma non è ancora abbastanza."
Gli ufficiali della Seatiger strabuzzarono gli occhi per le parole del loro Capitano.
=^=Lei è meraviglioso Capitano Kenar, mi inchino alla sua dedizione alla causa. Farò uccidere il mio ufficiale scientifico che aveva insinuato su un suo tentativo di deviare l'anomalia! Ed invece era solo impaziente! Io l'avevo detto!=^= Nabo sembrava saltellare sul posto per l'eccitazione.
"Solo le menti eccelse come le nostre possono capire Capitano Nabo, ma visto che i nostri calcoli non hanno funzionato come dovevano, ho un'altra idea da sottoporle."
=^=Mi dica, sono tutto orecchi per l'eroe di Vor'Chai!=^=
"Voglio vederli friggere insieme al loro pianeta... tutti!" sibilò il trill e a Finn cadde il D-padd dalle mani per quanto era sorpreso e spaventato dalle sue parole.