USS SEATIGER
presenta
Il tutto per tutto
Missione 03
Basato sulla saga di Star Trek di Gene Roddenberry, questa opera amatoriale è il prodotto della USS SEATIGER,
simulazione appartenente all'universo narrativo del Gioco di Narrazione PBeM
Starfleet Italy
Gli autori/giocatori hanno creato un proprio alter ego narrativo con il quale sono entrati a far parte della squadra
di comando della USS SEATIGER, quindi a turno hanno scritto i brani di questa avventura fantascientifica,
creando appunto questa opera amatoriale inedita e originale basata su Star Trek.
Questo racconto lungo è un'opera amatoriale che puó essere liberamente
riprodotta, purché integralmente, in ogni sua parte, e non a fini di lucro.
Anno pubblicazione 2017
www.starfleetitaly.it | USS SEATIGER
Equipaggio
|
|
|
|
|
Capitano Arjian Kenar Geran Capitano
| Tenente Comandante Tholos del Clan Rashan Capo Operazioni
| Tenente Comandante Droxine Carelli Ingegnere Capo
| Comandante Dewey Finn Primo Ufficiale
| Tenente JG Fabrizio "Fabrix" McAllan Timoniere
|
|
Tenente Symon Bruce Ufficiale Medico Capo
|
|
|
Autori
Capitano Arjian Kenar Geran Michele Congia
| Capo Operazioni Tholos del Clan Rashan Fabrizio Calandri
| Ingegnere Capo Droxine Carelli Massimiliano Badi
| Primo Ufficiale Dewey Finn Franco Carretti
| Timoniere Fabrizio "Fabrix" McAllan Fabrizio Caponeri
|
|
Ufficiale Medico Capo Symon Bruce Valentino Schiavetti
|
|
|
|
Sommario
Sinossi
03.00 - Casse & Simpatia
03.01 - Piano B
03.02 - La solitudine del comando
03.03 - Il cantico della Seatiger
03.04 - Conto alla rovescia
03.05 - Inganno riuscito?
03.06 - Il piano della Zama
03.07 - Cattive motivazioni
Sinossi
Il tutto per tutto
03.00 - Casse & Simpatia
Autore: Tenente Symon Bruce
USS Seatiger, Ingegneria
30/11/2394, Ore 09:48 - D.S. 71913.45
"Come sarebbe a dire, Capo Carelli?"
"Quello che le ho detto Capitano. Non ho idea di cosa siano quelle casse."
"Le ha analizzate?"
Lo sguardo che la donna lanciò al suo Capitano voleva dire tante cose: si conoscevano da tre anni ormai.
Kenar intuì ed abbozzò silenziosamente, lasciando a Droxine il compito di continuare.
"I nostri tricorder non rilevano nulla oltre la composizione delle stesse. Dovrei tentare di aprirne una e..."
"Prima vorrei sapere come sono arrivate a bordo e perché."
"A quello so rispondere io Capitano."
L'Andoriano Tholos aveva fatto il suo ingresso trascinandosi dietro un pallidissimo umano della sua sezione.
"Il qui presente guardiamarina era l'addetto teletrasporto nel turno in cui dalla I.N. Kotschyi hanno fatto 'evadere' il Comandante Corelli."
"E?"
"E a quanto pare ha autorizzato il teletrasporto non solo della nostra responsabile ingegneria, ma anche di quelle quattro enormi casse."
"Cinque..." balbettò l'uomo
Droxine spalancò gli occhi, Tholos lo fulminò con lo sguardo, ma fu il Capitano Kenar a dare fiato ai pensieri unanimi dei tre ufficiali: "Dov'è la quinta cassa?"
"In infermeria, Capitano!"
USS Seatiger, Infermeria
30/11/2394, Ore 10:00 - D.S. 71913.47
Il quartetto, guidato ad ampie falcate dal Capitano, giunse in infermeria come un tornado che si abbatte all'improvviso in una tranquilla mattinata di sole.
Il locale che si apriva davanti ai loro occhi non differiva molto dal resto della nave.
Un po' tutto avrebbe avuto bisogno di riparazioni.
Eppure qualcosa non quadrava.
Sia Tholos, sia Carelli erano attratti, o distratti, da alcuni particolari anomali...come se ci fosse qualcosa che non riuscivano a mettere completamente a fuoco che dava ad alcune apparecchiature dell'infermeria una parvenza di efficienza maggiore rispetto al resto dell'ambiente circostante.
Kenar fu attratto da un fitto chiacchiericcio proveniente da una piccola stanza attigua: una voce femminile e tre maschili, di cui due sembravano abbastanza giovani, mentre l'ultima era l'indistinguibile tono di voce del responsabile medico.
Tholos si soffermò ad osservare un circuito che a rigore di logica doveva essere interrotto, in quanto danneggiato, ed invece pareva in funzione.
Carelli sparì letteralmente infilandosi sotto un condotto proveniente dall'ingegneria: l'energia inviata in infermeria era sì maggiore rispetto ad altri sistemi, ma non doveva essere in grado di alimentare il numero di apparecchiature che invece aveva visto accese.
Kenar invece si avvicinò alla fonte del chiacchiericcio, seguito da un inebetito guardiamarina che non sapeva ancora se aspettarsi una punizione o un grazie.
Nello stanzino, a cavallo della quinta cassa, ormai aperta, stava il doc di bordo che abbracciava un po' paternamente e un po' con fare lussurioso un giovanissimo guardiamarina dai riccioli castani, raccontando non si sa cosa e che strappò una risata a tutti i presenti.
Un colpo di tosse particolarmente stizzito del Capitano, attirò su di sé l'attenzione di tutti che scattarono in piedi come molle.
Beh, non tutti...
Symon si alzò dalla cassa con molta calma e con fare fintamente cordiale e professionale, ma abbastanza seccato da quell'interruzione. Non chiese cosa volesse il Capitano.
Rimase semplicemente in attesa, valutando con occhio clinico l'interlocutore.
Arjian non perse molto tempo prima di sbottare ed esprimere il suo disappunto:"Tenente Bruce chi l'ha autorizzata ad aprire quella cassa?"
"Perché?"
"Risponda alla domanda Tenente!"
"Non ho bisogno di autorizzazioni scritte o orali per aprire qualcosa indirizzato a me."
Kenar lanciò uno sguardo infuocato.
Bruce sostenne quello sguardo come se non gli riguardasse
Lo stallo fu interrotto da Tholos e Carelli che avevano ultimato le loro ispezioni.
"Ebbene?" chiese Kenar spazientito
"Ci sono innesti di natura a noi sconosciuta che fungono da pezzi di ricambio ... sembrerebbero adeguati per alcuni dei nostri sistemi." Fu la concorde risposta dei due
Il trio si rivolse nuovamente verso Bruce che questa volta parlò per primo.
"Non pensavate che montassi qualcosa di inadatto spero... non capirò nulla di operazioni, di navigazione, di ingegneria, ma so bene come governare la mia infermeria."
E l'accento sul 'mia' fu chiarissimo ai tre ufficiali superiori.
"La cassa è un dono della Prima Commissaria LissTiss, con tanto di messaggio audio video di ringraziamento e di spiegazione sull'utilizzo della stessa per l'apertura."
"Ringraziamento a lei??"
La domanda di Droxine fu fin troppo carica di pura sorpresa.
"A me? A lei? A tutti? Insignificante... ma se questa è giunta in infermeria, qualcosa vorrà dire."
Il tono della voce equivalse ad una nuova frecciatina che i tre ufficiali superiori colsero al volo: se la cassa non avesse superato i controlli non sarebbe dovuta finire in infermeria... ed invece era lì, quindi la responsabilità dell'apertura della stessa non poteva essere attribuita ad un errore suo, ma di qualcun altro.
Il guardiamarina delle operazioni divenne ancora più bianco.
"In ogni caso, ho chiesto aiuto ad alcuni giovani e preparati ragazzi che mi hanno gentilmente offerto il loro aiuto e ho rimesso in funzione buona parte dei sistemi della mia infermeria. Certo sono rattoppati e non è un lavoro definitivo, ma meglio che aspettare i comodi dei membri delle vostre sezioni: da quanto ho saputo avevano troppo da fare altrove per dedicarsi all'infermeria. Me ne ricorderò quando avranno ustioni e bruciature o tagli di qualsiasi genere. Chi lo sa? Magari potrei avere di meglio da fare pure io."
"Tenente Bruce!" lo zittì il Capitano prima che potesse dire troppo
"Lamenta qualche dolore? Altrimenti vorrei finire di gustare alcune delizie coi miei collaboratori, prima di mandarli a riposare... queste sono una gentile offerta del Gran Cerimoniere della I.N. Kotschyi."
"Abbiamo bisogno di lei per aprire le casse in ingegneria. Ci segua!"
"Niente affatto."
"Come scusi!?"
"Il fatto che il comandante Carelli non sia capace di aprire da sola le casse credo non sia veritiero. In ogni caso non è un problema mio. Chiamate 'l'assatanata' denobulana, sempre se riuscite a staccarla dal musicista dalla fortuna sfacciata..."
Kenar si irrigidì
"Sta parlando di membri della 'mia' squadra di comando, quindi la smetta immediatamente o la metto agli arresti. Un po' di isolamento potrebbe farla riflettere sul corretto uso delle parole."
"Sì? E poi chi ve le aprirebbe le casse in ingegneria?"
La battuta strappò qualche risata a stento contenuta dai giovani presenti e anche da Droxine.
Tholos rimase indifferente, mentre Arjian stava per scoppiare come una pentola a pressione lasciata troppo sul fuoco senza acqua.
Symon se ne accorse e alzò le braccia in segno di tregua, poi si voltò, rovistò dentro la cassa e ne estrasse un piccolo dispositivo che lanciò all'andoriano.
"Qui ci sono le istruzioni vocali per l'apertura di questa cassa, suppongo funzionino anche per quelle in ingegneria... se così non fosse non ho idea di come aiutarvi. Non è di mia competenza, quindi vi prego di scusarmi, ma sono spiacente di non poter ottemperare alle vostre richieste Capitano."
Il trill respirò rumorosamente col naso, in un maldestro tentativo di placare i nervi velocemente sospirando.
Lo stato d'animo in cui era quasi precipitato però lo fece riflettere sull'esigenza per tutto l'equipaggio di poter esprimere i propri sentimenti e preoccupazioni.
Il dottore sembrava sfogare bene la sua ansia, scaricando frecciate e battute su altri membri dell'equipaggio, riservando impensabili attenzioni a pochi fortunati.
Ma l'errore commesso dall'imbambolato addetto teletrasporto in altre circostanze gli sarebbe costato molto più che un rimprovero scritto messo sul ruolino di bordo, in attesa di essere valutato se formalizzarlo come nota sul curriculum.
Si poteva leggere nei suoi occhi la paura e l'ansia per una situazione tutta nuova... avrebbe dovuto parlare col Consigliere di bordo.
"Come sta il Comandante Cacciatore?"
"Chi?"
"Il Consigliere!"
"Ah... si chiama così l'ufficiale steso di là? Beh buono a sapersi... "
Kenar sospirò nuovamente.
"Sta meglio, che io sappia... ho ordinato di tenerlo sedato, perché si professa medico e pretende di poter decidere da sé sul suo decorso ambulatoriale, ma fino a prova contraria qua comando io e la ferita alla testa, seppur si trattasse solo di un graffio poco profondo, era sufficiente per metterlo fuori combattimento e renderlo inabile a svolgere qualsiasi mansione pensasse di dover ricoprire."
"E ora?"
Symon scrollò le spalle in un lapidario "E che ne so io?"
In fin dei conti era stato rapito da Anari per soccorrere Carelli e poi a loro volta prelevati dalla I.N. Kotschyi, poi spedito sulla I.N. Buji a fare da giudice in una pagliacciata divertente. Tornato sulla Seatiger aveva messo su una mini squadra per riparazioni in infermeria.
Che fine avesse fatto il Consigliere di Bordo era per Bruce del tutto irrilevante in quel momento.
Quasi fosse stato evocato, Gabriele uscì da una delle piccole stanze ambulatoriali, in fondo alla sala diagnostica, inseguito da una corpulenta infermiera sbraitante.
L'altezza dei due era simile, una trentina di centimetri più bassi di Bruce, ma l'enormità della diversa corporatura fra i due li faceva assomigliare ad una vaga copia di un famoso duo comico terreste dei tempi che furono: Stanlio e Olio.
Symon sorrise e si voltò verso il Capitano
"Eccolo qua!"
Prima che Kenar potesse sfogare la sua frustrazione, la voce dell'altra gigantesca fonte di stress fece capolino attraverso i comunicatori:
=^= Finn a Capitano... mi sa che... si insomma... mi sa che siamo entrati nello spazio aereo di qualcuno che non ama molto le visite =^=
Torna all'indice
03.01 - Piano B
Autore: Capitano Arjian Kenar Geran
USS Seatiger, Sala Tattica
30/11/2394, Ore 11:11 - D.S. 71913.61
"Non voglio rubarvi troppo tempo con questo briefing, signori, quindi sarò conciso: ho una notizia buona ... ed una cattiva. Nella regione di spazio che ci troviamo davanti abbiamo una grande quantità di relitti da cui potenzialmente potremmo recuperare delle parti di ricambio utili per le riparazioni e, cosa ben più importante, una nube interstellare d'idrogeno da cui attingere e 'fare il pieno' per il viaggio di ritorno. Questa ovviamente, assieme a quella dei doni della Prima Commissaria LissTiss, è la notizia buona quella cattiva è che ci troviamo in un settore evidentemente 'caldo' che, data la nostra attuale situazione tattica, sarebbe meglio evitare. Purtroppo non ce lo possiamo permettere! Abbiamo maledettamente bisogno di pezzi di ricambio per poter ripristinare i sistemi della nave, non ultimo quello di approvvigionamento ... perché senza i collettori di Boussard non potremo raccogliere l'idrogeno necessario per il reattore materia/antimateria e ovviamente per i replicatori di bordo. Nell'ottica di ridurre al minimo la nostra permanenza in questo settore di spazio, raccogliendo quante più risorse possibili, ognuno di voi per la propria sezione di competenza organizzerà doppi turni. McAllan, trovi un posto sicuro dove 'appartarci' per le riparazioni e coordinare le operazioni di recupero con le navette."
"Sì, signore. Ho già un'idea..."
"Molto bene. Anari e Tholos, interfacciatevi per le operazioni di recupero e di stoccaggio. Carelli, quanto tempo occorre a lei e ai suoi uomini per ripristinare la funzionalità dei collettori."
"Impiegando tutte le risorse possibili, ci vorrà almeno un giorno e mezzo ..."
"Purtroppo non abbiamo tutto questo tempo, Comandante ... dovrete riuscirci in una mezza giornata e dedicarvi quindi al ripristino della curvatura."
"Capitano, ma ..."
"Sono sicuro che non mi deluderà, Droxine." Il Trill sorrise ostentando determinazione "Bruce, Cacciatore ... tenete pronta l'infermeria ad ogni evenienza ..."
"Io sono nato pronto, Capitano." Rispose il medico capo con quel piglio che Kenar ormai aveva imparato a conoscere, ma ancora non a sopportare. Cacciatore si limitò invece ad annuire agli ordini del Trill.
"Ne sono lieto, dottore." Rispose seccamente Kenar e continuò "Si coordini con il Consigliere. Tkar, come siamo messi con i sistemi difensivi e con la Santa Barbara?"
Il vulcaniano alzò un sopracciglio stupendosi del fatto che Kenar stesse sempre più utilizzando dei modi di dire tipicamente umani, anziché del proprio mondo di origine, ma quello non era il momento giusto per soffermarsi sulle contaminazioni culturali, così si limitò a rispondere: "Stiamo già operando il ripristino dei sistemi di difesa e di offesa, ma la carenza di pezzi di ricambio e i limiti nella replicazione degli stessi non ci consentiranno di raggiungere la piena efficienza..."
"Tholos, dobbiamo dare qualcosa di più al signor Tkar e al Comandante Carelli. Chiuda anche le ultime sale ologrammi rimaste aperte e disabiliti i replicatori negli alloggi di tutto il personale ... lasci attivi solo quelli presenti nelle sezioni ricreative. "
Le antenne dell'andoriano si flessero in avanti in segno di assenso.
"Capitano," Intervenne nuovamente il Capo SEC/TAC, consideri che ho appena rivisto le mie stime alla luce della priorità da lei indicata all'Ingegneria ... con 24 ore SOL posso garantire un ripristino dell'82,12% per i sistemi difensivi e del 64,99% per i sistemi di offesa."
Kenar sapeva che i calcoli del vulcaniano erano fin troppo scrupolosi, così si limitò a commentare con un laconico "Ce lo faremo bastare."
"Signor Finn, a che punto è l'apertura delle casse?"
"Ehm ... ne manca solo una... ed ho scoperto che è indirizzata a me, ma diversamente dalle altre questa ha un'apertura a tempo..."
"Magari si aprirà per il suo compleanno ..." commentò ironicamente il Trill per cercare di alleggerire la tensione "Droxinne, avete avuto modo di analizzare le parti di ricambio che ci sono state mandate?"
"Le stiamo ancora inventariando per il momento il 30% di quanto analizzato è risultato immediatamente fruibile ed è stato veicolato alle relative squadre di competenza, il restante 70% necessita di un adattamento ... insomma, al momento non stiamo buttando via nulla."
"In un modo o in un altro sono sicuro che rimetteremo nuovamente in sesto la nostra nave ... e con una buona dose di fortuna riusciremo a rimetterci in viaggio verso casa. Per il momento è tutto ... a breve farò un comunicato all'equipaggio per spiegare la situazione e comunicare quanto è stato deciso in questo briefing. Non voglio rubarvi altro tempo, quindi ... ai vostri posti!"
USS Seatiger, Ufficio del Capitano
30/11/2394, Ore 18:01 - D.S. 71917.13
"Diario del Capitano, data stellare 71917.13 , o almeno presunta tale.
Dal nostro punto di vista è passato pochissimo tempo dal momento in cui, varcato l'orizzonte degli eventi, ci siamo trovati proiettati assieme alla USS Magellan in questo spazio remoto. I tentativi di incrociare le mappe stellari presenti nel nostro database con le stelle in cui ci troviamo a navigare sono miseramente falliti fin da subito, come anche la speranza di carpire dal subspazio delle trasmissioni della Flotta. Siamo lontani dai nostri mondi, dalle nostre vite e dai nostri affetti, e lo siamo anche dal punto di vista temporale. Così, oltre a quella del mio equipaggio, ora ho anche la responsabilità di quei trenta sopravvissuti all'esplosione della USS Magellan... Mi chiedo quale futuro potrò assicurare a queste persone."
Kenar fece una breve pausa e riprese la registrazione.
"Non mi faccio illusioni. Le possibilità di tornare indietro sono pressoché nulle ... se credessi nei miracoli, potrei aggrapparmi almeno a questa speranza, ma non è questo il caso. Devo essere razionale come Capitano di questa nave devo prepararmi al peggio e cominciare a pensare ad un piano 'B', ovvero a trovare un angolo tranquillo di questo universo per il mio equipaggio e per me stesso, cosa che già appare tutt'altro che facile, visti i nostri primi incontri e visto anche che in questo momento ci troviamo in un settore che è stato incontrovertibilmente teatro di un qualche violento scontro. Al momento terrò per me queste considerazioni...non ho intenzione di condividerle neanche con la squadra di comando, almeno non per il momento. I doppi turni e le riparazioni terranno occupato l'equipaggio. Una volta ultimati i lavori di ripristino, ci rimetteremo in viaggio alla ricerca di un modo per tornare nel nostro spazio, ma non appena individueremo un mondo adatto alla colonizzazione, sottoporrò all'equipaggio la possibilità di fermarci stabilmente. Computer, fine registrazione.
Kenar, ancora in piedi davanti all'oblò che dava verso lo spazio esterno, rimase assorto nei suoi pensieri e mentalmente iniziò a ripassare le procedure federali di abbandono della nave e di colonizzazione d'emergenza.
Improvvisamente la voce del computer lo riportò alla realtà.
=^= Capitano, ha un nuovo messaggio non letto. =^=
Un inatteso spiraglio di luce irruppe nel cuore ormai rabbuiato del Trill.
"Ma come è possibile!?! Computer, leggere il messaggio."
=^= Impossibile procedere, la trasmissione non è completa o il file è corrotto. =^=
"Dannazione! Computer, tentare un ripristino del file."
Dopo un minuto di attesa la voce piatta del computer restituì l'esito dell'operazione.
=^= Ripristino del file terminato ... attendere ... Impossibile procedere, la trasmissione non è completa o il file è corrotto.=^=
"Definire l'ora di ricezione del file e il mittente."
=^= Messaggio ricevuto in data stellare 71910.99, mittente nave stellare Arcadia.=^=
IlTrill azionò prontamente il comunicatore: "Kenar a Carelli."
=^= Qui Carelli. Capitano, la avverto che chiedendomi ogni ora lo stato di avanzamento dei lavori non farà che rallentarmi ....=^=
"Comandante, non la chiamo per questo. Mi raggiunga al più presto nel mio ufficio...è una questione molto importante-"
=^=Arrivo. Carelli, chiudo.=^=
USS Seatiger, Ufficio del Capitano
Qualche minuto più tardi.
"La ricezione del messaggio si è interrotta prima che venisse ultimata e il sistema, dopo aver più volte tentato di completare la ricezione, ha infine registrato il time-out. L'Arcadia comunque è una nave federale, quindi penso che con il giusto algoritmo riuscirò almeno a rendere fruibile la parte che abbiamo ricevuto..."
"Ok, veda cosa riesce ad estrapolare, ma per il momento non ne faccia parola con gli altri."
"Certamente, Capitano."
"Mi rimane comunque un dubbio ... "
"Visto che in data stellare 71910.99 eravamo già in quest'altro universo, lei si starà chiedendo come sia stato possibile riceverlo... Corretto?"
"Esatto. Pensa anche lei a quello che sto pensando io?"
"Una singolarità?"
"Sì. E' possibile?"
"E' verosimile. Magari era nei paraggi e i sistemi non l'hanno rilevata ... Lavorerò sul file e appena avrò qualcosa, la informerò."
"Grazie Droxine ... e mi raccomando: discrezione."
"Certamente, Capitano."
Torna all'indice
03.02 - La solitudine del comando
Autore: Tenente Comandante Droxine Carelli
USS Seatiger, Plancia
01/12/2394, Ore 00:23 - Data Stellare 71915.11
La plancia era un formicaio in attività. Tutti erano impegnati nella raccolta dei materiali.
I capi sezione erano alle loro postazioni a supervisionare i propri sottoposti. Tranne il Tenente Carelli che preferiva farlo dalla sezione ingegneria.
Kenar sedeva al suo posto tenendo tutto sott'occhio. Non che servisse a granché. Una volta tanto il capitano era il membro dell'equipaggio più inutile.
Tutti erano impegnati al massimo e conoscevano i propri compiti.
L'unica cosa che poteva fare era chiedere rapporti sullo stato di avanzamento dei lavori, ma cercava di astenersi dal farlo, visto il tono stizzito usato da Carelli l'ultima volta che glielo aveva chiesto.
Accanto a lui Finn, seduto sulla poltrona del Primo Ufficiale, era fonte continua di brusio che Kenar aveva imparato a filtrare.
Ripensandoci sì, Kenar poteva ritenersi il secondo membro meno utile.
Soddisfazione.
Manca poco ormai. La maggior parte delle operazioni devono essere in dirittura di arrivo... Odio dover rimanere fermo con i motori smontati...
Il capitano della Seatiger si scosse dai suoi pensieri. Finn gli aveva fatto una domanda. La recuperò dalla piccola regione della sua memoria a breve termine dove stoccava l'incessante chiacchiericcio del Primo Ufficiale.
"Il motivo di tutta questa fretta mi chiede? "
"Già. In fondo non siamo minacciati da nessuno nell'immediato. Con un po' più di tempo magari la nave si poteva riparare meglio."
"Ha ragione ma vede... Qui abbiamo un vasta regione piena di detriti utili ad una nave come noi. Tecnologia, materiali e soprattutto armi. L'impero lascia depositi di armi incustoditi? Non credo. E se lo fa... immagino che non siamo gli unici a trovare utili i materiali che fluttuano da queste parti. Ed in genere gli sciacalli sono territoriali..."
Finn ci rifletté un attimo.
"Oh."
"Ma si tranquillizzi. Non mi aspetto problemi. Riusciremo e raccogliere ciò che ci serve ed in poco tempo saremo in viaggio."
In quel momento Tkar parlò dalla sua postazione.
"Capitano. Navi in avvicinamento."
Finn deglutì.
"Capitano... mi ricordi di parlarle dell'usanza terrestre degli scongiuri..."
"La conosco già. Tkar, rapporto."
"Un gruppo di cinque navi in arrivo. Sono al limite dei sensori a lungo raggio, ma il profilo energetico di almeno due di esse è compatibile con navi di classe Galaxy."
"Allarme rosso. Tkar trovi un buon nascondiglio."
Attivò il comunicatore.
"Tenete Carelli. Ho bisogno della curvatura. Adesso."
=^= Faccio quello che posso. Carelli chiude. =^=
"Signor Tholos. Faccia rientrare le navette. Tkar, crede che ci abbiano rilevati?"
"È improbabile, capitano. I relitti ci forniscono un po' di schermatura. Ma a distanza ravvicinata non basterebbe."
Nei concitati minuti che seguirono l'equipaggio lavorò come un ingranaggio ben oliato.
La Seatiger trovò riparo nella carcassa smembrata di una grossa nave.
"Bene signor Tholos. Emissioni energetiche al minimo. Solo sensori passivi. Carelli, a che punto siamo con quei motori?"
=^= A buon punto. Venti minuti al massimo. Ma senza energia non posso fare test di accensione. =^=
"Speriamo di non averne bisogno. Nel caso rischieremo. Tkar. Situazione?"
"Le navi si stanno avvicinando alla nostra posizione."
"Ci hanno individuato?"
"Non credo. Non ancora. Ma rileveranno sicuramente le tracce di ionizzazione nostre e delle navette. Temo che sia solo una questione di tempo prima che ci trovino."
" L'importante è guadagnare tempo per il tenente Carelli. "
Sperando che la Seatiger sia più veloce di quelle navi. E che non riescano ad impedirci di allontanarci. Pensò tra sé.
L'inesauribile Finn nel frattempo cercava di fare conversazione.
"Magari sono amichevoli, che dice?"
"Non ci scommetterei. Di sicuro non correremo il rischio se possiamo."
"Ha notato che stiamo bisbigliando tutti? Per non farci scoprire! Come se i suoni potessero propagarsi nello spazio... che stupidi eh?"
"In realtà i suoni si possono propagare nel vuoto. Le bobine di curvatura possono raccogliere le vibrazioni e trasmetterle nel subspazio. Dove possono venire raccolte dalle bobine delle altre navi. Si chiama Effetto Boccaloni. Quindi parli piano per favore."
Finn rimase a bocca aperta a questa rivelazione. Poi la chiuse. Sul viso del Primo Ufficiale passarono diverse espressioni: sorpresa, dubbio ed infine sospetto. Si guardò intorno. Tutti evitavano accuratamente di guardarlo. Le spalle di Anari vibravano visibilmente.
Si girò verso il capitano con aria interrogativa.
Quest'ultimo fece un sospiro.
"Solo uno scherzo, Numero Uno. Mi perdoni. Però per favore faccia silenzio ugualmente. Vorrei concentrarmi."
Finn assunse un'espressione stizzita. Si guardò ancora intorno. Molti ridacchiavano apertamente. Anari era piegata in due sulla sua consolle. Così abbozzò e fece uno dei suoi sorrisoni.
"Ahh Ahh. Si prende in giro quell'ignorantone del vostro Primo Ufficiale eh? Bravi bravi. Capitano, non credevo che possedesse un tale senso dell'umorismo. Mi ha sorpreso. "
" Lei porta allo scoperto il peggio di me, signor Finn. "
" Il meglio! "
In effetti non so cosa mi abbia preso. Ridicolizzare il Primo Ufficiale di fronte all'equipaggio non è certo una cosa che si trova nei manuali della Flotta. Eppure guardalo lì. Non ne è toccato minimamente. Anzi, questo stupido siparietto comico ha alleviato la cappa di tensione che alberga su di noi. L'equipaggio non ride di Finn, ma con Finn. Nonostante la sua incompetenza come ufficiale si fidano di lui. Forse perché ha già salvato loro la vita. Più di una volta. Certo più di me...
La voce di Tkar lo scosse dai suoi pensieri.
"Capitano. Le navi si dirigono verso di noi."
"Ci hanno individuato?"
"Non credo. Sembra che stiano esplorando con uno schema di ricerca radiale sulla nostra posizione. Sembra che sappiano che ci siamo ma non dove esattamente. "
"Carelli. Ci serve la curvatura. Ora."
=^= Ce l'ha. Massima curvatura 7.6 ma continuo a lavorarci. =^=
"Signor McAllan. Tracci una rotta di allontanamento ed appena ha la visuale libera parta alla massima curvatura."
La USS Seatiger uscì dal relitto con un'agile manovra e puntò verso lo spazio aperto, zigzagando pericolosamente vicino ai detriti.
McAllan dalla postazione di timoniere iniziò il conto alla rovescia.
"Curvatura tra 5, 4, 3..."
La nave fu scossa da un contraccolpo.
"Raggio traente da una delle navi più grandi. Le altre navi stanno convergendo tutte su di noi."
Disse Tkar.
"Siluro sui loro emettitori."
"Siluri offline."
"Fuoco con tutti gli emettitori phaser disponibili allora."
I sottili raggi di energia della Seatiger colpirono ripetutamente l'altra nave. Alla fine il raggio traente si interruppe lasciandoli liberi.
"Capitano! Sono su di noi!"
"Curvatura! Attivare!"
Ma la nave fu di nuovo scossa.
"Altre due navi ci stanno bloccando con i raggi traenti, capitano."
Kenar soffocò un'imprecazione.
"McAllan. Giri la nave. Tutte le armi sui bersagli. Pronto con le manovre evasive se riusciamo a liberarci."
Tholos si intromise.
"Capitano, ci chiamano."
"Sullo schermo."
Sul visore principale apparve la figura di una plancia non dissimile a quelle delle navi della Federazione. Poltrona al centro e consolle davanti ed ai lati. Prevalevano toni di marrone chiaro. In piedi davanti alla poltrona. Si ergeva corrucciato un umanoide. Al contrario dei rettili che avevano incontrato fino a quel momento era vagamente simile ad un romulano per le ossa della fronte ed il colorito verdastro.
=^= Sono il capitano Nado della FL Zuma della Flotta Libera dell'Impero Mammifero. Voi disattiverete immediatamente armi, motori e tutti i sistemi non essenziali. =^=
"Sono Il capitano Arjan Kenar della USS Seatiger della Flotta Stellare. Non avete alcun diritto di trattenerci. Esigo che disattiviate immediatamente i vostri raggi traenti. "
=^= Capitano Kenar lei appena aperto il fuoco su di una delle navi della Flotta Libera. L'unico motivo per cui non abbiamo ancora risposto al fuoco è che vogliamo sapere chi vi manda. Ma ci direte la vostra affiliazione più tardi. Ora fate come vi ho detto o estrarremo le informazioni dalle vostre ceneri! =^=
Nado sembrava intenzionato ad aggiungere altro, ma fu interrotto da un membro del suo equipaggio. Nado lo fulminò con lo sguardo ma poi fece un cenno e la comunicazione audio fu interrotta. I due intavolarono una conversazione sempre più concitata.
Kenar e Finn si guardarono perplessi.
Alla fine il capitano si rivolse di nuovo al visore.
=^= Avete detto che il nome della nave è Seatiger. Lo confermate? =^=
" Certamente. "
=^= Barak è grande! Io vi accolgo con onore, fratelli! =^=
L'altro estrasse da una fondina al fianco quella che evidentemente era un'arma a raggi simile ad un disgregatore klingon, la pose sui palmi delle mani che rivolse in avanti offrendola al capitano della Seatiger con un profondo inchino. Kenar e Finn si guardarono ancora. Molto più perplessi.
Diario personale del capitano.
Data stellare 71915.92
Dovrei essere contento di aver evitato una battaglia. E che un avversario mortale si sia rivelato amichevole. Un possibile alleato addirittura.
Eppure... c'è uno scintillio sinistro negli occhi del capitano Nado. Qualcosa che non riesco a mettere a fuoco. Comunque come dice un vecchio proverbio terrestre 'A caval donato non si guarda in bocca'. Così ho invitato il nostro ospite a visitare la Seatiger.
Mi aspettavo che rifiutasse. Invece ne è stato fin troppo felice. Ha detto che sarebbe stato onorato di poggiare piede sulla nave degli eroi di Vor'Chai. Non ho idea di cosa intendesse, ma ho intenzione di scoprirlo. Ho chiesto al Tenente Cacciatore di interrompere la convalescenza per partecipare all'incontro. Ho idea che le sue valutazioni saranno utili.
USS Seatiger, Sala teletrasporto
01/12/2394, Ore 08:30 - Data Stellare 71916.03
In sala teletrasporto, pronti ad incontrare i loro ospiti, c'erano Kenar, Finn, Cacciatore e due uomini della sicurezza. In onore degli ospiti, in teoria. In pratica erano gli unici federali armati.
Due figure si materializzarono sulle piattaforme.
Kenar riconobbe il capitano Nado. Nell'altro gli sembrò di riconoscere l'ufficialeche aveva confabulato con Nado informandolo della natura della Seatiger.
Subito il capitano gli si fece incontro alzando entrambe le braccia in un estrososaluto.
"Ahh capitano Kenar. Non sa che piacere sia essere qua a parlarle. A camminarenella nave che tanta morte ha riversato sui nostri nemici! Questo vascello è benedetto!"
"Uhm posso presentarle il mio Primo Ufficiale il comandante Finn ed il consigliere, il Tenente Cacciatore. "
"La luce di Barak sia con voi. Vi presento il mio nostromo Gharia."
Quest'ultimo rispose con un piccolo inchino. Silenzioso come chiassoso era il suo capitano.
Fatte le presentazioni, il gruppo partì per un piccolo giro della nave, durante ilquale il capitano Nado magnificò la Seatiger. In sala macchine ci fu un attimo di tensione quando i loro ospiti notarono le apparecchiature donate da T'rajk.
Ma il capitano proruppe in una delle sue risate lodandoli per l'utilizzo delle risorse dei rettili contro loro stessi.
"Nulla di meglio che affogarli nel sangue con le loro stesse armi." Disse.
Kenar tirò un sospiro di sollievo.
Il giro terminò nella sala riunioni nove erano stati approntati dei rinfreschi.
Kenar iniziò a sondare i suoi ospiti.
"Capitano Nado. Volevo rinnovarle i ringraziamenti per la vostra accoglienza. Ma confesso che il cambio di atteggiamento mi ha sorpreso. A cosa è dovuto?"
"Come, capitano! La Seatiger è divenuta molto famosa. È la nave che, da sola, ha distrutto l'installazione su Vor'Chai. Un fiume di sangue imperiale è scorso grazie a lei, Capitano!"
E allentò una pacca sulla spalla a Kenar.
Questo la sentì appena. Quella frase lo aveva raggelato. Brutti ricordi riaffiorarono. Si riscosse arrabbiato con sé stesso. Un trill unito avrebbe dovutoavere una personalità più solida. Che bastasse un riferimento al sangue che sentivasulle sue mani a scuoterlo era sintomo della sua debolezza. Doveva parlarne a Cacciatore. Presto.
L'altro, ignaro del turbamento di Kenar, continuò.
"Abbiamo intercettato i rapporti del vostro attacco e lo abbiamo diffuso. Le vostre gesta hanno infiammato i cuori dei devoti alla Causa. Il materiale video in particolare sta facendo il giro della galassia terrorizzando le vili lucertole e incitando i veri mammiferi. "
Vedendo il colorito pallido del suo capitano Finn decise di intervenire nella conversazione.
"Capitano Nado, ho notato che non si è stupito di trovare tecnologia imperiale sulla nostra nave..."
"Certo. Noi come voi siamo venuti qua a fare scorta di materiale dai relitti. Questa zona è una miniera. Ovviamente non siamo i soli a servircene. Ma pochi hanno coraggio di farlo sapendo che è nostra riserva di caccia. Per questo non vi abbiamo attaccato con armi letali. Dovevano sapere chi osava mettersi contro di noi. E punirlo. "
Kenar si era ripreso e decise di farsi chiarire un dubbio.
"Ma se questo campo di detriti è così utile perché l'impero ne permette lo sfruttamento? "
"Ah! Vorrebbero impedirlo! Ma ci sono molte di queste zone, figlie delle guerreprovocate dalle lucertole. Dovrebbero presidiarle tutte pesantemente e questo sarebbe troppo dispendioso, per loro. Peggio ancora sgombrarlo."
Nado bevve un sorso di vino per ammorbidirsi la gola.
"Sa capitano? L'impero avrebbe ampiamente i mezzi per sgombrare tutti i campi
di detriti e contemporaneamente spazzarci via tutti. Ma questo comporterebbe
intaccare i loro agi. Preferiscono aggiungere un grammo di grasso sui loro culi
scagliosi piuttosto che vincere! E si disperano per la paura che gli incutiamo!
Patetiche lucertole..."
E proruppe in una risata sguaiata.
"Comunque abbiamo quasi finito la raccolta. Dopo ci rimetteremo in viaggio verso la nostra base. Voi ovviamente verrete con noi. La mia divisione vi farà da scorta d'onore. Verrete accolti in trionfo come meritate. "
Kenar glissò e non prese impegni.
Il resto della visita si svolse sullo stesso tenore. Alla fine i due visitatori furono accompagnati alla sala teletrasporto da cui erano arrivati. Per i federali fu un sollievo vedere sparire le due figure.
Kenar congedò Finn, ma chiese a Cacciatore di seguirlo nell'ufficio del capitano.
Si sedettero.
"Bene signor Cacciatore. La sua valutazione."
"Non le dirò nulla di sorprendente. Nado è un fanatico da manuale."
"Non si tratta di un inganno elaborato per farci abbassare la guardia, quindi."
"Da quello che posso desumere dal linguaggio del corpo non sembra. Ritengo che Nado abbia una personalità ossessiva. Odia nel sonno, si sveglia odiando e va a dormire sognando sogni di odio. Una personalità piatta e monocorde."
"Come tenevo."
"È pericoloso, capitano. Mancando i riferimenti culturali. Ci basta un commento sbagliato per trovarcelo contro come un cane idrofobo."
Kenar sospirò sconsolato.
" Non è una buona base per un primo contatto. Spero che sia un caso isolato. Almenoil suo nostromo sembra più calmo e riflessivo. Spero che abbia una influenza calmante sul suo capitano."
Cacciatore scosse la testa.
"Temo di doverla deludere. Gharia potrebbe essere più pericoloso del suo capitano. Il suo linguaggio corporeo era più subdolo da leggere, ma una volta imparato dove guardare, non difficile. I suoi occhi si infiammavano quando Nado inneggiava almassacro. Non è meno fanatico di Nado. Inoltre è omosessuale ed innamorato del capitano. Quindi lo sosterrà sempre. "
"Hanno una relazione?"
"Non credo. Nado è probabilmente eterosessuale, ma anche se lo fosse la sua personalità è completamente anaffettiva. Non escluderei impotenza sessuale intermittente. Tra l'altro Gharia tentava di nascondere fortemente la sua inclinazione. Non credo fosse timidezza. È più probabile la presenza di un tabùverso l'omosessualità nella loro cultura. "
"Mmm... spero che Nado e Gharia siano un'eccezione e che abbiamo avuto sfortuna nell'incontrare loro come primi esponenti del loro popolo. "
"Sarà sicuramente così, capitano. Ma... "
"Mi dica."
"Ho controllato il filmato del suo primo incontro con il capitano Nado. In essa
si vede parte della plancia. Il campo è stretto ma si intravedono scritte sui muri."
"Cosa c'è di strano?"
"Non sono diciture tecniche o di servizio. Sembrano scritte a mano. Non ne abbiamo
la traduzione ma credo che siano motti ed inni."
"Non sembra incoraggiante."
"Non sono un sociologo, ma un ambiente in cui tutti vengono continuamente bombardati da concetti ed idee fissi genera una comunità estremamente cuspidale, deprogrammata e riprogrammata."
"Capisco. Altro da aggiungere?"
"No, capitano. Le farò avere un rapporto quanto prima."
"Bene, può andare."
Gabriele si avviò verso la porta ed uscì.
Erano passati pochi secondi quando il cicalino della sua porta suonò.
Da fuori venne la voce di Finn.
"Capitano posso entrare? "
"Entri, signor Finn. "
Le porte si aprirono per lasciar entrare un Finn in evidente stato di agitazione.
"Qualcosa non va, Numero Uno?"
"Nulla va bene, secondo me. Mi dirà lei. L'ultima cassa, la mia cassa, si è aperta."
"Il timer è scaduto quindi."
"No capitano. Ho fatto controllare il tenete Carelli. Secondo lei il timer aveva ancora molto tempo prima di scattare. C'era un secondo dispositivo di apertura nascosto. Genetico pare. È scattata quando ho toccato la cassa poco fa."
"Non può essere. La aveva toccata altre volte."
"Ma oggi avevo stretto la mano dei nostri ospiti."
Kenar inarcò un sopracciglio.
"E cosa c'era dentro?"
"Uno strumento musicale. Per la precisione il pianoforte che ho suonato sulla Buj."
Kenar non commentò, invitando con lo sguardo l'altro a continuare.
"Be'... io, essendo io, non ho resistito alla tentazione di suonarlo un po'."
"Numero uno... è stata una lunga giornata."
"Sì capitano. Vengo al punto. Suonava male e non riuscivo ad accordarlo. Poi mi sono accorto che le corde avevano un luccichio strano. Le ho fatte controllare ad Anari e Carelli. "
Finn fece una pausa per tirare il fiato.
"Sono nanocristalli quantici, signore. Contengono exabyte di informazioni!"
"Che genere di informazioni?"
"Anari è al lavoro nella decrittazione, ma quando ne ho avuto un campione corposoglielo ho portato. "
Finn Estrasse un D-Padd e lo porse al capitano.
"Ho ritenuto meglio che lo vedesse solo lei ed in privato. Ho chiesto ad Anari e Droxine di mantenere una certa discrezione. Vedrà perché."
Kenar accese il D-Padd. Nei successivi minuti fu molto assorbito nel visionarne il materiale. Soprattutto quello video. Alla fine i due si fissarono attraverso la scrivania. Esecuzioni di civili. Nei metodi più barbari. Ed in favore delle telecamere. Attacchi terroristici. Stragi di innocenti. Tutte di mammiferi ai danni dei rettili spesso e di altri mammiferi talvolta. Sullo sfondo bandiere e folla rabbiosa.
"Per onestà intellettuale c'è una cartella con del materiale con campi di concentramento dei rettili. Interrogatori e torture." Disse Finn.
"Non è onestà intellettuale. T'rajk, perché c'è la sua mano scagliosa dietro questo 'regalo', è un buon manipolatore. Fornendo materiale infamante per l'Impero mette in buona luce sé stesso e di conseguenza l'impero, paradossalmente. Del resto tutto scompare confrontato all'altro materiale."
"È vero."
"Lei cosa ne pensa, Numero Uno?"
"Cosa ne penso? Direi che dobbiamo prendere le distanza da questa gente il più presto possibile."
"Ho notato che era stranamente taciturno durante la visita dei nostri ospiti."
"Si chiama tanatosi, capitano. È quando i animali fingono di essere morti. Per i predatori ha presente?"
"So cosa significa tanatosi, signor Finn..."
"Ecco, io avevo una gran voglia di stendermi e fingermi morto. Quei due mi facevano una paura folle. Secondo me dobbiamo entrare in curvatura ed allontanarci alla massima velocità possibile. "
"E per dove?"
Il tono di Finn si fece più deciso.
"Per qualunque posto che non sia qui!"
Kenar alzò la voce senza rendersene conto.
"Dannazione! Non ha capito la situazione vero? Ha sentito cosa ha detto Nado? Le immagini della nostra incursione girano per tutta questa galassia. Siamo mostri per i rettili ed eroi per i terroristi. E sa quale è il corollario? Decine, centinaia di ragazzini ruberanno la prima navetta che troveranno ed andranno a compiere attacchi terroristici emulando le eroiche gesta della Seatiger! E questo significa ALTRO. DANNATO. SANGUE. SULLE. MIE. MANI!"
Kenar aveva sottolineato ognuna delle ultime parole con un pugno sulla scrivania.
Ora si era interrotto e guardava sorpreso la sua mano destra come se non la riconoscesse.
Finn guardava il suo capitano con gli occhi sgranati.
"Capitano..."
"Signor Finn... mi scusi. Temo di aver esagerato."
"Capitano. Io credo che abbia fatto quello che doveva fare. E se c'è sangue sulle sue mani c'è anche su quelle di tutti noi. In particolare sulle mie. Non si faccia schiacciare dalla colpa. Ne condivida il peso con noi. L'equipaggio è con lei. Sempre."
"L'equipaggio è appunto una mia responsabilità. Per questo non posso fare mosse sconsiderate."
"Sono sicuro che prenderà la decisione giusta."
"Grazie, Numero Uno. Può andare, ora."
Finn annuì e si avviò verso la porta. Sulla soglia si girò e disse.
"Capitano... Io non sono veramente un ufficiale della Flotta Stellare. Non ho addestramento e preparazione. Ma ho un buon istinto per i guai. E quell'istinto mi sta dicendo 'corri'."
Kenar lanciò uno sguardo triste al suo Primo Ufficiale.
"Terrò in considerazione il suo consiglio."
Finn uscì lasciando solo il capitano nel suo ufficio.
E mai il capitano Arjan Kenar si era sentito più solo sulla poltrona del comando.
Torna all'indice
03.03 - Il cantico della Seatiger
Autore: Tenente Comandante Tholos del Clan Rashan
Nave sconosciuta
01/12/2394, Ore 10:34 - D.S. 71916.28
Il capitano Barjel osservava la situazione dalla plancia. Lentamente la sua nave si stava avvicinando alla flottiglia dei mammiferi protetta da un campo di occultamento. Tutto procedeva come da programma e presto avrebbe consegnato il suo prezioso carico. Il viaggio era stato molto lungo e lento a causa del pericoloso carico e Barjel non vedeva l'ora di liberarsene.
Se i rettili avessero rintracciato la sua nave, lo avrebbero fatto a pezzi infinitesimi dopo una lenta e devastante tortura. Ma tutto era andato bene e presto avrebbe ricevuto la tanto meritata ricompensa. Stava già pianificando come avrebbe potuto spendere il guadagno dalla transazione quando arrivò la tipica brutta notizia dell'ultimo momento: l'ufficiale tattico richiamò l'attenzione del superiore: "Signore, rileviamo una sesta nave tra i detriti, è assieme ai mammiferi."
Il capitano Barjel sgranò i grandissimi occhi simili a quelli dei pesci e si alzò dalla poltrona scuotendo le piume di cui era rivestito il suo corpo: "Cosa? Identificatela!"
"Non compare nei database... ." L'ufficiale tattico iniziò ad armeggiare con i comandi della consolle: "E' molto piccola e dalla forma insolita."
Barjel digrignò i denti irritato e prese una terribile decisione: "E' una trappola... bene allora distruggerò ogni forma di vita presente in questo maledetto campo di detriti... . "
Ma fu l'ufficiale alle comunicazioni ad interrompere il lancio delle armi da parte di Barjel: "Signore comunicazione in arrivo... ."
*** FLASHBACK ***
USS Seatiger, ponte 8
01/12/2394, Ore 09:04 - D.S. 71916.1
"Maledizione... ."Brontolò l'andoriano.
"Maledizione a chi?" Chiese una voce femminile entrando nell'angusto condotto.
Tholos si voltò di scatto sbuffando: "Un relè EPS."
Carelli si avvicinò all'ufficiale operativo osservando il componente difettoso. Si trattava di un semplice e standard relè energetico che regolava l'apertura di una serie di servovalvole per un particolare impianto idraulico della nave. Molto probabilmente era rimasto danneggiato dall'impatto di un colpo energetico sugli scudi.
"Ah! Avessi un secondo di licenza per ogni relè che ho cambiato... non sarei più in servizio per i prossimi quarant'anni... " Scherzò l'umana.
"Già a chi lo dici... questa nave l'abbiamo praticamente ricostruita più che riparata." Rashan disattivò gli attacchi e i fermi meccanici per rilasciare il relè: "Dov'eri finita? Dovevamo finire di riparare questi sistemi più di un'ora fa."
"Stavo facendo un lavoro per il primo ufficiale... ." Iniziò a dire l'ingegnere capo, ma l'OPS puntò le antenne verso la collega: "Ah ,ecco ora fai lavori verso... oh no!"
Una delle valvole controllate dal relè EPS cedette di colpo e rischiò di scaricare il contenuto della tubatura in pressione in faccia al comandante Tholos, ma Carelli energizzò manualmente un secondo sistema di blocco interrompendo il flusso.
"Be', mi devi un favore." Disse Carelli.
"Già... ti perdono il ritardo... ho rischiato grosso." Tholos appena ebbe il tempo di finire la frase, quando arrivò una terza persona.
"Be', cosa fate qui voi due?" Chiese con aria gioviale il comandante Finn entrando nel condotto con una chitarra.
"Ripariamo la nave, signore." Rispose Rashan sospirando verso il condotto che stava aggiustando.
"Ed evitiamo che qualcuno si prenda una doccia in faccia." Scherzò l'ingegnere capo.
"Bene bravi... ottimo lavoro." Finn sorrise e appoggiò la chitarra ad una parete per osservare meglio il condotto in riparazione. E mentre osservava componenti di cui ignorava il funzionamento, giustificò la sua presenza: "Ho scoperto che qui nel ponte inferiore della nave c'è un'acustica perfetta... e avevo voglia di suonare un po' in tranquillità."
A Tholos e a Carelli non sfuggì un certo tono di malinconia nella voce del comandante, ma il primo ufficiale continuò a parlare:" E questo sarebbe un condotto di plasma?"
L'andoriano iniziò a spiegare: "No non è un condotto di plasma... ma il condotto di convogliamento e riciclo verso un apposito replicatore dei... "
Ma carelli vedendo la confusione sul volto di Finn, riassunse: "Sarebbero le cloache della nave... ."
*** FLASHBACK ***
FL Zuma
01/12/2394, Ore 09:14 - D.S. 71916.12
T'Kar aveva accuratamente analizzato la Zuma con perizia e precisione. Con un lungo e dettagliato rapporto aveva riassunto le caratteristiche del vascello da guerra. Le conclusioni, semplici e concise, spiegarono efficacemente al capitano Kenar che tipo di vascello fosse, ovvero: una nave da guerra progettata da un fanatico per dei terroristi.
Il capitano della Seatiger preferì non rifiutare l'invito da parte di Nabo a visitare la Zuma e non poté a fare a meno di notare come il suo ufficiale tattico avesse ragione: il vascello era costruito per combattere, si trattava di una nave robusta dotata di una buona velocità di curvatura, ma la cosa preponderante erano le armi. Cannoni a particelle erano installati in ogni sezione della nave ed erano alimentati da sistemi energetici pluri-ridondanti permettendo alla Zuma di scaricare una devastante potenza di fuoco contro qualunque avversario. Il vascello era decisamente e volutamente poco agile, la nave era progettata per dei fanatici per i quali schivare un colpo nemico avrebbe significato togliersi dalla linea di tiro e ridurre la probabilità che il tiro di reazione andasse a segno. Gli spazi per l'equipaggio era scarsi e angusti, non c'erano bar e ponti ologrammi.
A scortare il capitano nella sua visita c'erano i comandanti Cacciatore e T'Kar, entrambi con la propria missione: il primo doveva valutare l'umore e il modo di pensare dell'equipaggio dei mammiferi, mentre il secondo avrebbe dovuto trovare punti deboli in caso di scontro. Ad accompagnarli c'era Nabo che nascondeva a stento l'entusiasmo di poter far vedere la sua nave a Kenar. L'alieno camminava mostrando i vari sistemi e, ogni volta che raggiungeva un punto degno di nota, si perdeva in una lunghissima storia nel quale narrava come quel sistema specifico, nella maggior parte dei casi armi, avesse portato morte e distruzione sui rettili. La cosa più inquietante, però, non furono i racconti del capitano che per altro erano saturi di morte e dettagli raccapriccianti, ma vedere una serie di frasi scritte sui muri in cui si inneggiava la guerra contro i rettili e la loro distruzione. Le frasi più vecchie erano incise sulla parete o incorniciate mentre le più recenti erano scritte con dei pennarelli o comunque con un tratto simile. Chiunque lavorava su quella nave veniva bersagliato da una tremenda e devastante propaganda in grado di annullare ogni volontà.
Kenar cercò di trattenere il disgusto e, per impegnare la mente, si chiese come si fosse generato tanto odio tra rettili e mammiferi. Quale fu la scintilla che diede inizio a questo lunghissimo massacro? Chi lo portò avanti da entrambi i lati? La domanda a cui sperava con tutte le sue forze di dare una risposta era: esiste qualcuno che sta cercando di aprire dei dialoghi di pace?
Era così assorto nei suoi pensieri che, quando entrò nella sala riunioni, non si accorse subito di avere lo sguardo di Nabo puntato contro. L'umanoide lo stava guardando con un ampio e malvagio sorriso e sembrava che attendesse che il suo ospite scoprisse la grandissima sorpresa che aveva in serbo per lui.
Il capitano Kenar si guardò in torno in cerca di indizi. La sala riunioni era molto simile a quella della Seatiger, ma molto più spartana. Il tavolo era usurato e grezzo con vari segni soprattutto sul bordo. I finestroni davano verso lo spazio ed erano semplici e rudimentali. Il muro era costellato da una serie di frasi contro i rettiloidi, ma disposte in maniera più ordinate e precise in modo da poter motivare meglio gli ufficiali superiori durante le riunioni. Kenar si avvicinò al muro e notò una targhetta di recente installazione. Dietro di lui sentì il comandante Cacciatore trasalire. Kenar guardò le scritte aliene ma non riuscì a decifrare la lingua poi vide che accanto al brano c'era scritta la traduzione in lingua federale.
"Che cos'è?" Chiese il capitano mentre un strana paura stava assediando le sue viscere.
Nabo rise sonoramente e si avvicinò alla sua controparte federale dicendo: "E' una canzone... ." Poi mettendo una mano sulla spalla di Kenar aggiunse: "Una canzone scritta per voi."
Kenar si avvicinò per leggere meglio il testo, ma Nabo continuò a parlare: "Grazie al traduttore universale che ci ha permesso di dialogare la prima volta... poi ho richiesto un campione scritto della vostra lingua per poter comunicare con voi via messaggi sub-spaziali ed ho potuto tradurre anche nella vostra lingua scritta.
"Detto ciò Nabo si zittì permettendo a Cacciatore di leggere ad alta voce:"
Cantate tutti le gesta degli eroi immortali
Piccola è la loro nave
Piccola e debole
Ma immenso è il loro coraggio
Perché grande dolore e terrore hanno causato alla vile razza
Dove nemmeno grandi e numerose flotte hanno avuto successo
Loro hanno vinto
Loro hanno trionfato
Loro hanno sterminato
Loro sono vittoriosi
Loro sono gli eroi di Vor'Chai
Perché in un solo giorno hanno distrutto quel sistema solare
Infestato da immonde e inferiori creature
Che per 1000 e 1000 anni siano lodati per le loro gesta
Che si compiano 1000 e 1000 gesta di simil valore che tutti sappiano che morte si chiama Seatiger della Federazione ... ecco cosa dice il testo." Terminò il consigliere.
Kenar accusò il colpo. Sentì le sue mani grondare di sangue....Quando aveva annientato l'installazione di Vor'Chai aveva ammazzato al massimo un migliaio di persone che stavano cercando di uccidere lui, distruggere la sua nave e preparando l'invasione della Federazione. Avrebbe certamente voluto evitare quelle morti, ma non aveva avuto scelta. Eppure qualcuno aveva sentito la sua storia e, con la potentissima macchina di menzogne chiamata propaganda, aveva falsato la situazione, ingigantito i morti e la distruzione e fatto apparire lui e il suo equipaggio come degli sterminatori di rettili. Sentendo queste storie intere generazioni di terroristi si sarebbero immolate per eguagliare le sue distorte gesta. Come potrebbe dialogare con le fazioni che cercano di fermare la guerra, se mai ci fossero, con un simile curriculum?
T'Kar fu rapidamente vicino al capitano seguito dal consigliere ma, prima che i due ufficiali potessero fare o dire qualcosa, entrò nella stanza Gharia. Il nostromo si avvicinò a Nabo che lo accolse con una certa irritazione in quanto aveva interrotto questo momento.
"Cosa c'è?" Chiese seccato Nabo.
Il nostromo non si scompose. Inclinò la testa e disse: "E' ora."
*** FLASHBACK ***
USS Seatiger plancia
01/12/2394, Ore 10:30 - D.S. 71916.27
Kenar era ancora turbato dalla canzone che aveva letto sulla Zuma. Per lui tornare sulla sua Seatiger fu un vero e proprio sollievo, anche se rimase particolarmente sorpreso da come era stato congedato da Nabo. Sembrava che il capitano si fosse ricordato troppo tardi di un impegno importante.
A sollevare il suo morale, ci fu una buona notizia: i sensori erano stati totalmente riparati ed erano tornati funzionanti da più di mezz'ora. Prontamente aveva ordinato ad Anari una scansione dettagliata del campo di detriti.
La scansione a lungo raggio era quasi terminata quando Anari richiamò l'attenzione: "Capitano rilevo qualcosa... ."
"Che cosa?" Kenar si destò dai suoi pensieri e raggiunse l'ufficiale scientifico seguito da Finn.
Anari richiamo sul suo schermo l'analisi per mostrarla ai due ufficiali.
"Che cos'è quel vortice?" Chiese Finn incuriosito dal grafico.
"Si tratta di onde gravitazionali... ma molto piccole." Rispose Anari.
"Naturali?" Chiese Finn.
"Non credo, sembrano artificiali... sembra quasi un pozzo gravitazionale romulano." Spiegò l'ufficiale scientifico.
Prima che Kenar potesse rispondere T'Kar richiamò l'attenzione: "Capitano, rilevo una nave in occultamento."
Kenar raggiunse la sua poltrona dicendo: "Analisi."
T'Kar rispose prontamente: "Difficile a dirsi, non hanno un dispositivo di occultamento avanzato come uno Klingon o Romulano ma ho difficoltà a scansionare l'interno... sembra un mercantile."
Kenar fece per impartire un'ordine, ma T'Kar lo interruppe prima che cominciasse: "Signore ci hanno agganciato... rilevo due testate isolitiche nei tubi di lancio."
"Ma sono vietate?" Aggiunse Anari.
"Maledizione queste armi sono troppo instabili... ." McAllan commentò seccato.
In quella situazione di confusione fu Finn ad prendere in mano la situazione e a dare gli ordini: "Alzate le difese... ."
"Allarme rosso." Confermò Kenar.
Ma nulla accadde. Dopo alcuni minuti di tensione e attesa arrivò una comunicazione... da parte della Zuma.
=^=Capitano Kenar mi perdoni per il malinteso... il mercantile stava trasportando delle armi per noi.=^= Esordì Nado, poi con un pizzico di orgoglio aggiunse:=^=34 testate isolitiche.=^=
"Perché ci hanno puntato le armi contro?"Chiese Kenar.
=^= Vi hanno scambiato per un vascello nemico, ma io sono riuscito a convincerli che siete dalla nostra parte.=^= Fu la risposta di Nado.
Kenar sorrise di rimando. "La ringrazio per la cortesia."
=^= A voi, finito il trasbordo vi scorterò alla nostra base. A dopo.=^=
Chiusa la comunicazione Kenar si voltò verso Cacciatore il quale, prevedendo la domanda, disse: "Sembra che abbia detto la verità."
"Che cosa sono le testate isoritiche... isochè?" Si intromise Finn.
"Armi subspaziali da effetti incontrollabili e devastanti... bandite dalla Federazione e da molte razze del quadrante Alfa." Rispose prontamente T'Kar.
"Capaci di distruggere e devastare qualsiasi cosa... anche chi le usa." Fu il secco commento di Tholos.
"Armi adatte a dei terroristi e dei vigliacchi... ." Aggiunse McAllan.
"Già... ." Ammise Kenar ma fu interrotto da Anari: "Capitano ho delle novità da parte della singolarità quantica... sta aumentando il capo gravitazione in maniera esponenziale."
T'Kar aggiunse: "E' una mina gravitazionale... forse una trappola dei rettili. Devono aver disseminato i campi di detriti di queste mine con lo scopo di distruggere eventuali intrusi."
Kenar si alzò dalla poltrona: "Timoniere ci porti via, massimo impulso."
"La mina gravitazionale si sta dirigendo verso il mercantile." Annunciò Anari.
"Confermo... il capo gravitazionale ha disabilitato il loro occultamento e i loro motori." Fu l'analisi di T'Kar.
"Siamo a massimo impulso... anche le navi dei mammiferi si stanno allontanando." McAllan disse quelle parole mentre manovrava la nave.
"Signore le testate isolitiche si stanno attivando." Appena T'Kar pronunciò quelle parole lo spazio venne illuminato a giorno. L'energia delle armi subspaziali contenute nel mercantile venne assorbito dalla singolarità quantica che collassò in uno strano vortice seghettato e composto da una serie di saette laterali. Alcune saette si staccarono e colpirono il campo dei detriti. Fu come se quelle navi esplodessero una seconda volta. I caduti che riposavano in quel cimitero di navi stellari distrutte morirono nuovamente. Le saette colpirono i relitti distruggendoli al contatto e portando devastazione. Pezzi di metallo iniziarono a volare in ogni direzione generando un caos totale. Una delle saette colpì in pieno la nave dei mammiferi più vicina alla Seatiger distruggendola all'impatto. La Seatiger venne colpita da alcuni detriti e esplosioni secondarie. Gli scudi assorbirono la forza distruttiva ma la nave subì diversi danni.
Kenar si aggrappò alla poltrona e disse: "Rapporto."
"Scudi al 20%... danno allo scafo secondario... diversi sistemi non in linea." Rispose Tholos.
Finn si rimise in piedi e disse:" Cosa diamine è successo?"
Un ipotesi arrivò da Anari: "L'energia delle armi isolitiche si dev'essere combinata con la singolarità quantica generando un... non ho idea cosa sia... ho i sensori puntati sulla sfera."
"Si sta allontanando." Aggiunse McAllan.
"Confermo... la natura isolitica sta fa facendo entrare nel subspazio il vortice." Anari parlava mentre analizzava la situazione. "E' come se fosse entrata in curvatura."
"L'energia di quel vortice è fuori scala potrebbe devastare un pianeta." Fu l'analisi tattica di T'Kar.
"Ma dove sta andando quella cosa?" Chiese Finn.
"Signore ho una teoria." Annunciò Anari.
"Mi dica."
"La sfera è entrata in una specie di scia sub spaziale."
"Dove conduce?" Chiese il capitano.
"Ad un sistema stellare... secondo i nostri dati è abitato dai rettili." Fu la risposta di T'Kar.
Poco dopo arrivò una comunicazione dalla Zuma.
=^=Capitano ha visto?=^=
Kenar annuì con aria triste: "Si mi spiace per la distruzione della vostra nave."
Nabo sorrise:=^=Quello non è importante... il vortice sta puntando verso un sistema stellare abitato dai luridi lucertoloidi... non oso immaginare l'annichilimento che porterà.=^=
Detto ciò, Nabo chiuse la comunicazione.
Kenar rimase alcuni istanti ad attendere poi, presa la decisione, aggiunse: "No questa volta non lo premetterò... inseguiamo questa sfera e se ha del potenziale distruttivo per i pianeti abitati... dovremo cercare di fermarla."
Torna all'indice
03.04 - Conto alla rovescia
Autore: Comandante Dewey Finn
USS Seatiger, Plancia
01/12/2394, Ore 11:30 - D.T. 71916.38
=^=Al momento le posso dare solo curvatura quattro signore... ed è già tanto!=^= commentò laconica Carelli.
"Ce la faremo bastare Capo." Kenar chiuse la comunicazione e si rivolse ad Anari "C'è il rischio che possa aumentare la sua velocità?"
"Signore qui siamo davanti ad un evento mai registrato e dubito che sia stato anche solo ipotizzato. Tutt'ora non capisco come le armi isolitiche possano aver interagito in questo modo con una mina gravitazionale."
"Può fare delle congetture? Dopo essere partita a curvatura due, ha mantenuto una velocità stabile?" chiese il Capitano riflettendo.
"La sua velocità è fissa su curvatura due punto tre... non pare aver subito cambiamenti. Supponendo che rimanga così arriverà al sistema fra dodici ore. Ma potrebbe anche accelerare o fermarsi per quello che ne sappiamo."
"Se proprio deve fare qualcosa speriamo che si fermi... non possiamo fare qualcosa tipo destabilizzare il suo campo di curvatura?" chiese Finn timidamente.
Dodici paia di occhi lo fissarono in simultanea... tutti stupiti.
"Che c'è? Ho detto di nuovo una fesseria?" chiese dopo un minuto di imbarazzato silenzio.
"No anzi, è stata una domanda intelligente e posta con i giusti termini! Confesso che mi ha stupito..." commentò sorridendo Kenar.
"Solo che ci abbiamo già provato... ma non funziona." si intromise Tholos.
"E' colpa del Signor Tkar!" commentò Finn aggeggiando con un D-padd. L'interpellato sollevò un sopracciglio. "Mi ha inculcato tutte quelle nozioni sulla curvatura e adesso sogno campi di curvatura tutte le notti! Prati immensi con decine di alberi curvi e vulcaniani che mi prendono a bacchettate sulle mani..."
"Sa Signor Finn, quando avremo più tempo vorrei farle un test del QI." commentò Cacciatore sospirando.
"Non si preoccupi Consigliere, l'ho già fatto e sono risultato negativo!" rispose soddisfatto.
Kenar si portò una mano alla fronte scuotendo la testa.
"Signor Anari, cosa dicono i sensori sui nostri 'amici'?" chiese il Capitano cercando di riacquistare un po' di contegno.
"La Zuma, e altre due navi, che in mancanza di altre denominazioni possiamo definire equivalenti ad una classe 'Galaxy', ci hanno seguito in curvatura. Non capisco cosa stanno facendo, avrebbero potuto raggiungerci e fermarci, invece hanno mantenuto una velocità costante dietro di noi..." la denobulana sollevò le spalle completamente spiazzata.
"Posso risponderle io a questo - si intromise Cacciatore - il Capitano Nabo è convinto che noi siamo degli esseri spietati e sanguinari... sicuramente pensa che non ci vogliamo perdere lo spettacolo. I problemi arriveranno quando tenteremo di fermare quella 'cosa'. A quel punto ne subiremo le conseguenze."
"Il primo problema sarà fermarla... per quanto ne so c'è un solo modo." intervenne Tholos abbassando le antenne.
"Cosa che non possiamo fare... dobbiamo trovare un altro modo." commentò Kenar duro "Non ho nessuna intenzione di lanciare il nucleo di curvatura della Seatiger dentro quella tempesta e condannare a morte certa il mio equipaggio" terminò fra sé.
"Se niente cambia, arriveremo a destinazione con un anticipo di sei ore..." affermò Anari, ma sul suo volto il Trill lesse una tacita risposta alla sua domanda: niente avrebbe fermato quella cosa tranne l'esplosione di un nucleo di curvatura.
USS Seatiger, Ufficio del Capitano
01/12/2394, Ore 13:25 (quattro ore all'arrivo) - D.S. 71916.60
"Entri pure!" ordinò Kenar intento a guardare le stelle attraverso la finestra del suo ufficio. Il Consigliere di bordo si sedette sulla poltroncina e mise sul tavolo una bottiglia di liquore e due bicchieri.
"Pensa che sia il caso? Sono in servizio..." commentò il trill lanciando un'occhiata alla bottiglia.
"Stia tranquilo, è sintalcol. Ma il sapore è lo stesso di un buon whisky di annata... il gesto di bere e il sapore faranno effetto comunque per un cervello stanco e l'aiuteranno a rilassarsi. E comunque lei è sempre in servizio!" rispose con voce calma Cacciatore.
"Si trova davanti ad una difficile decisione vero?" chiese l'uomo dopo alcuni minuti nei quali i due avevano sorseggiato il liquore in silenzio.
"Per fermare quella cosa dovrò sacrificare la mia nave e il mio equipaggio." rispose il trill abbandonando la testa contro lo schienale.
"Perché pensa che sarebbe la nostra fine? Salveremo quel mondo, il minimo che possono fare è accoglierci."
"Normalmente la penserei come lei - rispose Kenar - ma si ricordi che noi siamo, grazie alla propaganda dell'impero mammifero, coloro che hanno massacrato i rettili su Vor'Chai. Se anche le tre navi di Nado non ci distruggono, dubito che la popolazione possa accoglierci."
"Potremmo contattare il nostro alleato fra i rettili... il Senatore Jtrrertr se non erro."
"Scommetto che adesso si faccia chiamare Imperatore Jtrrertr... imperatore di un impero per niente stabile. Dare aiuto a coloro che hanno distrutto Vor'Chai e dirottato la nave prigione Buj sarebbe un suicidio politico... nonostante sappia che nessuna di queste cose è vera."
"Purtroppo non ho avuto il piacere di conoscerlo, ma in quanto Capitano lei ha le capacità di riconoscere un uomo su cui riporre la sua fiducia. L'ha fatto con il suo primo ufficiale nonostante faccia di tutto per rendersi non adeguato a tale fiducia. Pensa che ci lascerebbe al nostro destino dopo tutto quello che abbiamo fatto per il suo impero?"
"Erano disposti a sacrificarsi per il bene dell'impero, sono certo che farebbe la stessa cosa con noi. Si, forse si impegnerebbe a trovare un modo per aiutarci, ma sarebbe pronto a condannarci a morte se non ci fossero altre soluzioni."
"Capisco..."
"In quanto a Finn... credo che sia più intelligente di quanto voglia farci credere." terminò Kenar con un sospiro.
"O estremamente fortunato..." commentò il Consigliere bevendo l'ultimo sorso.
USS Seatiger, Bar di prora
01/12/2394, Ore 15:16 (due ore all'arrivo) - D.S. 71916.81
"Gli spariamo dei siluri?" propose Finn.
"Impossibile lanciare siluri in curvatura, il nostro sistema di puntamento è in avaria... ritenta." borbottò Anari continuando a girare attorno al primo ufficiale che, seduto su uno sgabello al centro del bar, sembrava prossimo a farsi fondere il cervello.
"Una schiuma tipo quelle anti sommossa? Mi ricordo una volta di essere rimasto intrappolato per otto ore in un appartamen..." ma la denobulana bloccò subito la filippica.
"E come la creiamo della schiuma nel subspazio? Sii serio!"
"Ehm... che sta succedendo?" chiese Kenar entrando nel bar. Su uno dei tavolini c'era una riproduzione della situazione fatta con materiali di fortuna.
Una grossa palla di gomma verde rappresentava il pianeta in pericolo e dei bicchieri la Seatiger e le tre navi inseguitrici. Infine una seconda palla di gomma rossa faceva le veci dell'apocalisse in arrivo.
"Il Signor Anari ha scartato tutte le idee che le venivano in mente, alla fine ha deciso di provare con le idee del Signor Finn. E' mezz'ora che tira fuori le cose più assurde." commentò McAllan.
"E tutti voi?" chiese Kenar osservando i suoi ufficiali che seduti ai vari tavolini seguivano la scena con interesse. Persino Tkar, sebbene fingesse di ignorare la commedia in corso, ogni tanto lanciava occhiate verso i due ufficiali.
"Ci aveva detto di prendere una pausa prima dell'arrivo. Alla fine ci siamo ritrovati tutti nello stesso posto come per magia." commentò il grosso timoniere.
"Perché Finn?" chiese Cacciatore che era entrato al seguito del Capitano.
"Anari dice che il Primo Ufficiale ha un modo di pensare diverso dagli altri... pensa fuori dagli schemi." rispose Carelli facendo trasparire cosa ne pensasse dell'assurda situazione.
"Capisco..." mormorò Kenar sedendosi ad un tavolo vicino. Il Consigliere fece altrettanto continuando a seguire le proposte folli del Primo Ufficiale.
"Pensa davvero che il Signor Finn possa suggerire qualcosa di sensato?" chiese l'uomo dopo una serie di proposte talmente assurde da scatenare l'ilarità degli ufficiali.
"No, ma sembra contribuire a far abbassare la tensione a tutti. E' come un grosso cucciolo di cane che sbatte contro tutto quello che c'è intorno mentre scodinzola festante. Nonostante faccia danni non puoi non volergli bene."
"Più che un ufficiale sembra essere una mascotte." mormorò il Consigliere guardando i volti sorridenti degli altri ufficiali.
"Si forse... ma alle volte il signor Finn stupisce tutti e tira fuori il coniglio dal cilindro." rispose il Capitano sorseggiando un tè che un guardiamarina gli aveva portato.
"Diamogli una spinta e deviamolo!" propose Finn ormai sfinito.
"Come scusa?" chiese Anari bloccandosi sul posto.
"Una spinta... lui arriva, noi lo spingiamo di lato e lui manca il pianeta." rispose il Primo Ufficiale mimando l'azione con le mani e aggiungendo un 'wuuuush' per essere più comprensibile.
Tutti gli ufficiali guardarono il Capitano, tranne Tkar che fissava Finn con un sopracciglio sollevato.
"Ed ecco il coniglio..." commentò Kenar sorridendo.
USS Seatiger, Plancia
01/12/2394, Ore 16:30 (un'ora all'arrivo) - D.S. 71916.95
"Può funzionare?" chiese il Capitano osservando la ricostruzione al computer sul monitor principale.
"Potrebbe, ma non possiamo esserne certi finché non ci proviamo." rispose Anari sollevando le spalle.
"Signor McAllan, lei cosa ne dice?" l'imponente timoniere, intento a rivedere i calcoli insieme all'ufficiale tattico sollevò un pollice al cielo.
"Avrò pochi istanti per spostare la nave dalla traiettoria, ma penso di farcela. Questa ragazza sa il fatto suo!" rispose alla fine battendo con la grossa mano sulla console.
"Non aveva detto che era una 'carretta'?" chiese Bruce divertito.
"Questa è la miglior nave federale in questo universo signore!" rispose McAllan sorridendo.
"Anche perché è l'unica nave federale in questo universo..." commentò il medico acidamente.
"Cosa diremo a Nabo? Se decide di intervenire?" chiese Tholos guardando il Capitano.
"Se la cosa funziona non ci sarà tempo per dire niente, dovremo combattere." avvertì Tkar con un tono freddo e distaccato.
"Com'è la situazione sul pianeta? Siamo abbastanza vicini per i sensori a lungo raggio?" chiese il Capitano cambiando discorso.
"Secondo i dati, sul pianeta si sono accorti dell'arrivo della tempesta. Ci sono navi di ogni genere in orbita, presumo che stiano cercando di evacuare la popolazione." rispose Tholos.
"Kenar a Carelli, com'è la situazione lì da voi?"
=^=Tutto bene signore, abbiamo modificato il disco deflettore. Lancerà un singolo impulso e dovrete farvelo bastare, sicuramente non ci sarà una seconda possibilità. Una volta emesso l'impulso saremo fortunati se non brucia tutto il sistema... sarà rischioso viaggiare a curvatura con solo i deflettori secondari.=^=
"Ci penseremo dopo a quello. Kenar chiudo." il capitano tornò a sedersi sulla poltroncina. "Signor McAllan è pronto?"
"Sissignore!" esclamò entusiasta l'umano tornando a sedersi alla sua postazione "Quando vuole!"
"Bene, Signor McAllan pronti per la manovra Finn." disse Kenar sorridendo al suo Primo Ufficiale che gonfiò il petto con orgoglio.
La USS Seatiger uscì dalla curvatura in un lampo di luce, virò di cent'ottanta gradi e schizzò di nuovo fra le stelle. La velocità con cui si spinse verso la tempesta in arrivo, permise alla nave di raggiungerla in breve tempo.
Nel sub spazio l'anomalia aveva assunto l'aspetto di una sfera nero bluastra al cui interno nitidi lampi scatenavano la loro forza distruttrice. Il vascello federale la puntò come uno squalo che aggredisce la preda e non accennò a cambiare direzione. All'ultimo istante il campo di curvatura parve ondeggiare, come se un getto di aria calda spinto da una potenza devastante fendesse lo spazio fra la Seatiger e la bolla d'energia.
L'enorme sfera nera tremolò per un attimo. Parve sfilacciarsi, ma poi riprese la sua forma originale e continuò la sua corsa indifferente. La piccola nave sgusciò via dalla sua traiettoria appena in tempo, sfiorando la patina nero bluastra che la ricopriva e che ferì la Seatiger lasciando una striscia nerastra sulla sua fusoliera.
"Per un pelo Signor McAllan!" commentò Kenar sprofondando nella poltrona di comando. Attorno a lui la plancia era sommersa di scintille provocate dal sovraccarico di energia. "Signor Anari rapporto!"
"Mi dispiace signore, l'anomalia non ha cambiato la sua rotta ed ha aumentato la sua velocità a curvatura due punto otto... abbiamo solo peggiorato la situazione." rispose la denobulana sconsolata.
"Dovevamo almeno tentare..." la confortò Kenar.
"Signore, abbiamo una chiamata da parte della Zuma. E' il comandante Nabo." avvertì l'addetto alle comunicazioni.
"Si ricordi, quelli sono dei terroristi assetati di sangue... basta una parola sbagliata per ritrovarceli contro come dei cani rabbiosi." mormorò Cacciatore guardando il suo superiore.
"Sullo schermo!" Quando il viso sospettoso di Nabo apparve sullo schermo Kenar si alzò in piedi. "Capitano Nabo, ha un motivo particolare per contattarmi?"
=^=Mi chiedevo, Capitano Kenar, cosa lei e il suo equipaggio stavate tentando di fare!=^= nella sua voce c'era una condanna a morte.
"Ha visto cosa sta succedendo sul pianeta dei rettili?" chiese Kenar fingendosi tranquillo.
=^=Stanno evacuando, ma non credo che riusciranno a salvarsi in molti!=^= quell'ultima affermazione fece stringere il cuore del Trill ma fece apparire un gran sorriso sul volto del Capitano della Zuma.
"Ne salveranno anche troppi! Abbiamo tentato di accelerare l'anomalia ma senza molto successo. Adesso è più veloce ma non è ancora abbastanza."
Gli ufficiali della Seatiger strabuzzarono gli occhi per le parole del loro Capitano.
=^=Lei è meraviglioso Capitano Kenar, mi inchino alla sua dedizione alla causa. Farò uccidere il mio ufficiale scientifico che aveva insinuato su un suo tentativo di deviare l'anomalia! Ed invece era solo impaziente! Io l'avevo detto!=^= Nabo sembrava saltellare sul posto per l'eccitazione.
"Solo le menti eccelse come le nostre possono capire Capitano Nabo, ma visto che i nostri calcoli non hanno funzionato come dovevano, ho un'altra idea da sottoporle."
=^=Mi dica, sono tutto orecchi per l'eroe di Vor'Chai!=^=
"Voglio vederli friggere insieme al loro pianeta... tutti!" sibilò il trill e a Finn cadde il D-padd dalle mani per quanto era sorpreso e spaventato dalle sue parole.
Torna all'indice
03.05 - Inganno riuscito?
Autore: Tenente JG Fabrizio "Fabrix" McAllan
USS Seatiger, Plancia
01/12/2394, Ore 16:30 - D.S. 71916.95 (un'ora all'arrivo)
Il Trill fece segno di bloccare la comunicazione e si rivolse alla plancia "Useremo i nuclei delle navi di soccorso." esclamò con aria ferma.
Finn ancora una volta si dimostrò dubbioso "Non capisco."
"Renderemo inermi le navi da soccorso togliendogli il nucleo di curvatura." Rispose Kenar emanando fierezza per il piano che aveva elaborato.
La plancia mormorò quasi all'unisono "Capitano, ma ... ma è impazzito?"
La tensione salì alle stelle e i toni stavano per diventare infuocati quando Carelli, che era l'unica che aveva immediatamente capito l'idea di Kenar, intervenne: "Geniale Capitano ... teletrasportare i nuclei di curvatura direttamente nella singolarità." I suoi occhi mostrarono un po' di delusione, forse per non averla proposta lei come prima alternativa.
Il capitano annuì compiaciuto.
McAllan si intromise sbattendo il pugno su una consolle già malconcia e dibattendo con fare ironico: "Geniale, sì ... e come la mettiamo con Nabo? Appena vedrà le navi inermi aprirà il fuoco su di esse ... si rende conto che sarebbe come regalare ad un gatto una canna per pescare!?!"
Kenar non diede troppo peso alla reazione ruvida del timoniere, ormai ne conosceva bene il temperamento irruento non sempre adeguato alla Flotta Stellare, ma sapeva anche che era un ottimo ufficiale su cui poteva contare, così si limitò ad esclamare quasi sghignazzando: "Signor Rashan!"
"Sì, Capitano." Rispose prontamente il Capo Operazioni.
"E' possibile creare una simulazione del pianeta che viene distrutto dalla singolarità?"
"Si può fare tutto Capitano, basta avere il tempo." Rispose Tholos gesticolando agitatamente con le mani quasi a voler nascondere la sua preoccupazione per la richiesta fattagli da Kenar che l'aveva lasciato un po' perplesso.
Il capitano si alzò dalla postazione di comando e si rivolse all'equipaggio come un condottiero prima di una lunga battaglia, portando i pugni chiusi alla vita
"Bene signori, ecco il mio piano e dato l'esiguo tempo che ci rimane, sarò sintetico:
Uno. Convinceremo Nabo ad andare via e già so quali corde toccare.
Due. Estrarremo i nuclei di curvatura e fermeremo la singolarità.
Tre. Convinceremo i nostri fan che il pianeta è stato distrutto dagli eroi di Vor'Chai."
Finito di esporre, l'equipaggio non mostrò nessun tipo di reazione al piano.
McAllan si mise a ridere, quasi in modo isterico.
"Mi piacciono le missioni suicide, se dobbiamo crepare allora facciamolo con Onore!" Sentenziò, gonfiando il petto muscoloso.
Carelli scosse la testa. "Poveri noi." sopirò sottovoce per paura di essere sentita.
"Signor Tkar, riapra un collegamento con Nabo."
"Sì Capitano, sullo schermo."
Il Capitano si rimise al suo posto di comando e si rivolse a Nabo: "Oggi potrete ammirare la ferocia degli eroi di Vor'Chai. "
=^=Siamo pronti allo sterminio, evviva!=^= Rispose Nabo compiaciuto mentre accarezzava la pistola phaser che portava al fianco.
Kenar lo interruppe bruscamente
=^= Noooo, la Seatiger non ha bisogno di aiuto, faremo tutto da soli, voi intanto andrete dall'Imperatore a preparare il nostro rientro trionfale ... oppure vuoi metterti anche tu contro la Seatiger?!=^=
Nabo, quasi pietrificato dalla determinazione di Kenar, rimase per un paio di secondi senza emetter fiato, poi sul suo volto comparve una grossa vena pulsante al lato della tempia la mano che prima accarezzava il phaser ora lo impugnava saldamente.
Kenar si accorse dell'umore nero di Nabo e preoccupato per una possibile reazione già meditava una 'manovra evasiva'.
=^= Ma cosi ci perderemo la distruzione del pianeta! =^= L'alieno sembrò passare dalla rabbia alla tristezza, come quando viene tolto un gioco ad un bambino.
Il trill fece un lungo sospiro di sollievo cercando al contempo di mascherare ogni emozione.
"Naturalmente ho pensato anche a questo, vi contatteremo poco prima della distruzione del pianeta così potrai far vedere all' imperatore la potenza degli eroi di Vor'Chai. Ora va! Il tempo ci è tiranno ... spero non ci siano obiezioni. =^=
Il capitano si pentì subito dopo dell'ultima frase e il contatto si interruppe immediatamente.
Speriamo che l'inganno riesca . Sospirò tra sé Finn.
Torna all'indice
03.06 - Il piano della Zama
Autore: Tenente Symon Bruce
FL Zama, Plancia
01/12/2394, Ore 16:30 - D.S. 71916.95
Nado era di pessimo umore.
Gharia lo era di più.
Il primo si sentiva umiliato nel non essere voluto alla festa del massacro degli odiati rettili.
Il secondo si sentiva frustato nel non poter esprimere pienamente i suoi sentimenti.
La Seatiger era la nave degli eroi di Vor'Chai.
Sapevano di cosa erano stati capaci.
Attaccare da sola un'intera flottiglia rettile era però quantomeno inverosimile.
Per non dire impossibile come riuscita.
Qualunque nostromo della Flotta Libera sapeva come erano i rettili.
Pigri, ma astuti, lardosi, ma diabolicamente efficienti all'abbisogna.
La trappola ad uno dei centri abituali di rifornimento della Zuma era solo una delle astuzie messe in atto dai rettili.
Questa però aveva giocato contro di loro.
Un errore di valutazione che sarebbe costato caro a qualcuno.
Un errore che avrebbero pagato con un intero pianeta.
Ma pigrizia a parte, non avrebbero lasciato nessuno dei loro a crepare su quel pianeta.
Di questo Gharia era assolutamente certo.
Sarebbe stato un disonore per i rettili non fare l'impossibile.
E chiunque fosse a capo dell'evacuazione avrebbe pagato un carissimo prezzo un suo insuccesso.
Questo spiegava l'enorme dispiegamento di navi di ogni genere e stazza impiegata nell'evacuazione.
La Seatiger avrebbe potuto attaccarle e farne strage prima di ritirarsi e lasciar spazio all'anomalia di distruggere il pianeta.
Sarebbe però stato stupido per i rettili non avere una forza di sicurezza a protezione delle navi impegnate nell'evacuazione.
Pigri sì, ma astuti.
Gharia era sicuro che ormai i rettili sapessero da dove si era generata l'anomalia.
Forse non sapevano perché e come fermarla.
Sicuramente però ne avevano tracciato una rotta.
Le loro trappole da sempre erano numerate e tracciabili.
L'attivazione e l'esplosione di quella al campo dei rottami spaziali era di sicuro di loro conoscenza ormai.
Per Gharia era altrettanto evidente che l'azione tentata dalla Seatiger di accelerare la velocità dell'anomalia non potesse essere passata inosservata dai rettili.
Eppure, l'eventuale flotta di pronto intervento non era apparsa.
Nessuno aveva polverizzato la piccola nave degli eroi di Vor'Chai.
Per Nado era merito del terrore che incutevano.
Per il povero ufficiale scientifico ucciso sul posto per tradimento da Nado era perché i rettili avevano intuito quello che lui presumeva essere il reale obiettivo della Seatiger: deviare l'anomalia.
Ed aveva pagato carissimo quel suo modo di pensare e parlare liberamente senza riflettere.
Gharia sapeva di essere caro a Nado.
Non nel modo che lui sperava da una vita.
Ma certo avrebbe avuto qualche remora in più ad ucciderlo.
O forse l'avrebbe fatto ugualmente senza pensarci più di tanto.
Piangendo dopo in privato.
Di certo Nado non aveva né avrebbe mai versato una lacrima per l'ufficiale scientifico.
C'era però un altro aspetto che aveva messo in allarme Gharia.
Quel Capitano Kenar pareva certo che fosse ormai avvenuta l'elezione del nuovo imperatore.
Oltre ad essere sicuro che questo fosse il loro candidato.
Certo non era propriamente quello preferito dagli Ammiragli della Flotta Libera.
Erano stati costretti a dare il loro voto all'unico candidato non rettile in grado di giocarsela sino alla fine.
Voci incontrollate e contrastanti si erano diffuse sulla sorte della I.N. Buj.
C'era chi diceva che era stata distrutta.
Chi diceva che tutti i candidati uccisi.
Chi sosteneva che il piano di rapirli era riuscito.
C'era chi diceva che non erano sopravvissuti dopo una lite furibonda causata da qualche sostanza immessa nei circuiti di ricircolo aria.
Nado dimostrava assoluta certezza sul fatto che il piano elaborato di portare al potere il primo non rettile da tantissimi anni fosse riuscito.
Quel Kenar sembrava esserne altrettanto certo.
Ma Nado era un entusiasta psicopatico facilmente preda ai cambi di umore.
Quel Kenar sembrava talvolta un efficiente sociopatico, ma c'era dell'altro che Gharia non riusciva a mettere a fuoco.
I suoi pensieri furono interrotti da una discussione fra Nado ed uno degli altri capitani: l'anziano Viraj.
"Non è possibile!" sbottò Nado
=^= Il mio marconista ne è certo =^=
"Beh si sbaglia, fosse il mio l'avrei già ucciso!"
=^= Non ho intenzione di dare ordine al mio direttore di macchina di invertire la rotta ed allontanarci prima di aver fatto quanto dobbiamo =^=
"Non hai sentito gli eroi di Vor'Chai vecchio? Dobbiamo andare dall'imperatore!"
=^= Nessuno ci ha confermato che Anders sia diventato imperatore =^=
"Ne dubiti vecchio?"
=^= Anders non era il mio candidato preferito, né quello del nostro collegio di Ammiragli.. =^=
"Lo so.. tu tifavi per il vecchio Gunther.. io per Breivik, così come gli Ammiragli"
=^= Vecchi o no, siamo sopravvissuti per le nostre abilità guerriere.. =^=
"Bah"
=^= Breivik è un pazzo senza un briciolo di cervello =^=
"Breivik è un grande patriota Viraj!"
=^= Bla bla bla.. Nado mi hai cercato di convincere fino alla nausea, ma la mia nave, il mio cuore e la mia fedeltà vanno a Gunther =^=
"Bah.. mi chiedo come mai un vecchio pauroso come te abbia deciso di entrare nella Flotta Libera.. potevate restare in compagnia di quei pusillanimi del Naviglio Reale"
=^= In un altra epoca avresti supplicato affinché la Zuma entrasse nella élite del Naviglio =^=
"E' probabile.. un tempo erano le migliori navi del nostro popolo.. ed il tuo adorato Gunther era uno dei più abili strateghi mai avuti.. ma ora si è rammollito!"
=^= Non è vero =^=
"Tutti voi vecchi Capitani vi siete rammolliti!"
=^= Ti sbagli Nado =^=
"Sono anni che il Naviglio Reale non combatte più con la giusta ferocia e determinazione"
=^= Ancora in errore Nado =^=
"No! Tu li hai traditi proprio per questo!"
=^= Io non ho tradito, la Indefatigable fa ancora parte del Naviglio.. =^=
"Certo vecchio, ma ora servi la Flotta Libera e la tua nave è l'unica a farlo... e ti hanno assegnato al MIO gruppo d'azione.. e TU farai quello che dico IO"
=^= E cosa ordini allora? =^=
"Eseguire il piano degli eroi di Vor'Chai!"
=^= Cioè? Allontanarsi dall'azione dirigendoci verso un imperatore che non sappiamo nemmeno se sia veramente Anders? =^=
"Lunga vita all'Imperatore Anders! La tua scarsa fiducia la pagherai cara Viraj!"
=^= Se avessi ragione io? Ci ficchiamo in una trappola solo per compiacere il tuo ego? =^=
"Non è così.. perché tu hai torto vecchio!"
Gharia decise che era il momento di intervenire.
"Capitano Viraj! Capitano Nado! Permettetemi di suggerire un piano di azione congeniale ad entrambi: supportiamo gli eroi del Vor'Chai, attiriamo su di noi la Flotta Rettile che ora si nasconde e lasciamo la Seatiger a compiere la distruzione del pianeta".
"Non hai sentito il Capitano Kenar? Non vogliono il nostro aiuto!"
"Non vogliono che distruggiamo le navi dei rettili!"
"Tu dici?"
"Certo vogliono bloccarle in orbita geostazionaria in modo che possano assistere all'arrivo dell'anomalia, alla distruzione del loro pianeta e che con orrore vedano l'onda d'urto arrivare verso di loro inermi e polverizzarli... un enorme segnale di potenza per gli eroi del Vor'Chai"
"Vogliono prendersi tutto il merito! Sbalorditivi, ma terribilmente crudele da parte loro toglierci il divertimento di distruggere le navi dei rettili"
"E' un ottimo piano, ma trascurano una cosa..."
Nado guardò Gharia con aria interrogativa come perso in fantasie sanguinarie
=^= Trascurano la Flotta Rettile =^=
"Esatto Capitano Viraj"
"Uhm... ora ho capito! Tu Gharia proponi di attirare allo scoperto la Flotta Rettile, di allontanarla dall'azione della Seatiger e soprattutto di impedire loro di tentare una qualsiasi azione per fermare l'anomalia"
"E' corretto... mettiamo fuori combattimento, senza distruggerle qualche nave dell'evacuazione, appoggiando l'azione della Seatiger"
=^= Non appena la Flotta Ribelle d'intervento si avventa su di noi la attiriamo lontano in una trappola e la distruggiamo: abbiamo la potenza di fuoco per farlo senza problemi =^=
"Giusto.. dopodiché torniamo e vediamo la nuova impresa degli eroi di Vor'Chai.."
=^= Nel frattempo i marconisti faranno l'impossibile per scoprire se Anders è il nuovo Imperatore... =^=
"Se così sarà il suo primo atto sarà concedere la piena e totale indulgenza per le nostre azioni oltre a proporre sicuramente una nomina ad ammiraglio per te Nado"
=^= E la Indefatigable potrebbe tornare al Naviglio Reale con onore =^=
"Corretto"
"Un buon piano, Gharia, un buon piano!" Nado annuì soddisfatto dopo aver assistito allo scambio di battute fra il vecchio capitano d'arme ed il suo nostromo
"Viraj prendi le altre navi e allontanatevi... i rettili dovranno credere di essere in soverchiante superiorità numerica.. così come il Capitano Kenar potrà essere soddisfatto di come eseguiamo il suo piano. La Zama resterà come protezione della Seatiger... questo non me lo può negare!"
Torna all'indice
03.07 - Cattive motivazioni
Autore: Tenente Comandante Droxine Carelli
USS Seatiger - Plancia
01/12/2394, Ore 16:45 - D.S. 71916.98
Ancora una volta la plancia della Seatiger ferveva di attività.
Kenar dalla poltrona del capitano dava ordini a destra ed a sinistra.
"Signor Tholos, a che punto siamo?"
"Il primo gruppo è finito, possiamo andare."
"Ottimo. Signor McAllen. Rotta sul gruppo beta."
Era una fortuna che gli imperiali fossero così organizzati. Le navi di evacuazione si erano raggruppate ordinatamente in piccoli agglomerati. Pronte per la fuga di massa.
Niente caos. In cuor suo Kenar approvava. Per amore dell'ordine e delle operazioni ben fatte. Ma anche perché aveva permesso alla Seatiger di operare la loro raccolta più efficientemente.
Avevano preso la mano nelle operazioni di estrazione dei nuclei delle navi di evacuazione. Tholos aiutato da T'Kar distruggeva gli emettitori di scudi dove necessario, per poi teletrasportava il nucleo di curvatura in un'area franca, lontano dagli altri. Se il nucleo rimaneva stabile veniva spostato da un raggio traente e messo assieme agli altri. Ormai un codazzo di apparecchi di tutte le forme e dimensioni seguivano la sua nave. Al momento giusto, se tutto andava bene, avrebbero invertito il raggio traente ed avrebbero spinto una palla scintillante in gola all'anomalia.
Le navi che depredavano erano tutte navi commerciali e di servizio. Ben poche offrivano resistenza. Ed anche quelle che lo facevano non avevano abbastanza potenza di fuoco per intaccare gli scudi della sia pure danneggiata nave federale.
Il problema era il tempo. L'anomalia avrebbe colpito in poco più di un quarto d'ora.
"Signor Anari. Ha quelle simulazioni?"
"Sì capitano. Naturalmente come dicevo è assolutamente campata in aria..."
Kenar tagliò corto.
"Non importa. Prenderò quello che mi può dare. Bastano i nuclei che abbiamo?"
"Temo di no, capitano. Abbiamo raccolto 31 nuclei fino ad adesso. Ne serviranno almeno il doppio."
"Se il nostro capo operazioni mantiene questo ritmo potremmo farcela..."
Tholos lo interruppe affannato.
"Capitano! Una complicazione. Il gruppo beta si sta disperdendo. Anche il gamma!"
Kenar digrignò i denti.
"Stupido! Stupido!" Pensò tra sé
"Credevi che sarebbero stati fermi a farsi derubare? Scappare da un avversario con forza preponderante è la tattica più ovvia. Come gazzelle attaccate dai leoni che scappano in tutte le direzioni. Alcune sarebbero state prese, ma il branco sarebbe sopravvissuto."
"Signor McAllen. Tracci una rotta di intercettazione per le navi in fuga. Con preferenza a quelle più potenti."
"È inutile, capitano. Stanno entrando in curvatura."
E loro non avevano certo il tempo di raggiungerle, lente che fossero.
Il capitano della Seatiger pensò alle persone a bordo delle 31 navi ora alla deriva con solo l'energia di emergenza. Sarebbero morti tutti. Assieme agli abitanti del pianeta che non erano stati evacuati. Numericamente una percentuale insignificante, certo. Ma li aveva condannati lui. Con la sua arrogante idea di salvare tutti.
"Signor Anari... se aggiungessimo il nostro nucleo di curvatura... basterebbe?"
L'interpellata rimase in silenzio qualche secondo, cogliendo le implicazioni della domanda.
"No, capitano. La Seatiger non ha motori particolarmente potenti. Efficienti sì. Potenti, no."
Kenar si appoggiò allo schienale della poltrona. Cosa poteva fare per riparare?
Non avevano spazio per quelle persone. Restituirgli i nuclei? Assurdo. Trascinarle con il raggio traente? Impossibile. L'unica strada era quella di usare i nuclei che avevano e sperare.
Si sentì impotente come non mai. Sconfitto.
Ebbe la tentazione di ordinare di entrare in curvatura ed abbandonare quel mondo condannato. Fuggire e lasciarsi tutto alle spalle.
La voce di T'Kar interruppe quei cupi pensieri.
"Capitano. Vettore a curvatura diretto qui. Fattore di curvatura 9.6. Sembra un incrociatore imperiale..."
"Quando non credi che le cose non possano andare peggio..."
"... mi correggo, capitano. C'è un secondo vettore diretto qui. È la Zuma."
"... lo fanno."
Poi gli venne un'idea.
"Signor Anari. Il nucleo a curvatura della Zuma potrebbe essere sufficiente per i nostri scopi?"
L'ufficiale scientifico rispose subito.
"Se le specifiche che ci hanno riferito durante la visita sono vere è probabile, capitano."
Kenar si porse in avanti, come un falco in picchiata.
"Signor McAllen, tracci una rotta di intercettazione con la Zuma. Signor Tholos, spedisca i nuclei verso l'anomalia."
"Rotta tracciata."
"Attivare appena il signor Tholos le dà l'ok."
Finn gli si avvicinò.
"Capitano... mi dica che non sta pensando quello che sto pensando che lei pensi."
Kenar non rispose.
"Io non me ne intendo ma... abbiamo qualche possibilità di prendere il loro nucleo di curvatura?"
Kenar uscì dal suo mutismo.
"Non lo so, signor Finn. Ma ci dobbiamo provare."
Attivò il comunicatore.
"Capo, può simulare un'avaria agli scudi?"
La voce di Droxine arrivò tinta di ironia.
=^= Simulare? Sì, possiamo dire che la stiamo simulando... =^=
"Può farlo o no?"
Il tono del capo ingegnere tornò seria.
=^= Certamente. =^=
"Lo faccia allora."
Due minuti dopo la Seatiger intercettò la nave di Nado.
"Signor T'Kar, quanto all'arrivo dell'incrociatore imperiale?"
"Un minuto e trentadue secondi, capitano."
"Signor Anari, finestra temporale utile per fermare l'anomalia?"
"Approssimativamente nove minuti, capitano."
"Bene. Signor Tholos, chiami la Zuma."
L'ormai ben nota faccia del capitano comparve sullo schermo principale.
Kenar lo apostrofò subito con tono duro.
"Capitano, cosa ci fa qui? Le avevo detto di andarsene."
Nado sorrise.
=^= E perdermi lo spettacolo? Del resto se i nostri sensori non ci ingannano sta
arrivando un regalino imperiale... =^=
La voce di Kenar assunse una tinta più condiscendente.
"Non ha torto, potrebbe farci comodo una mano. Ha fatto bene a disobbedire al mio
ordine. Non sempre la cieca obbedienza è una dote."
Nado raddrizzò le spalle onorato dal complimento.
=^= La ringrazio, capitano. Sono perfettamente d'accordo con lei. =^=
* Stupido. Non ho diritto di darti alcun ordine. Ma con questa risposta hai
avallato la mia autorità fittizia. *
Kenar colse un'occhiata di approvazione da parte di Cacciatore.
* Sì, dottore. Sono capace anche io di usare qualche trucchetto per mettere
qualcuno in stato di sudditanza psicologica. *
Adocchiò il volto scuro del primo ufficiale di Nado. Lui non ci stava cascando.
Doveva essere veloce. Mantenere la situazione fluida.
"Capitano, le devo chiedere un favore. Se le nostre armi sono in buone condizioni,
i nostri scudi sono piuttosto danneggiati. Potrebbe estendere i vostri attorno alla
Seatiger? In questo modo potremo utilizzare la potenza di fuoco congiunta
delle nostra navi contro l'incrociatore imperiale."
Il viso di Nado si contrasse in un ghigno feroce.
=^= Mi piace! Come fratelli d'armi. Spalla a spalla conto i bastardi scagliosi! =^=
Kenar scosse un pugno in aria.
"Alla Guerra!"
Nado imitò il suo gesto.
=^= Alla Guerra! =^=
Pochi secondi dopo la Seatiger era avvolta dagli scudi della Zuma.
Kenar fece segno a Tholos di chiudere il microfono e si voltò verso Anari dietro di
lui in modo che le sue labbra non fossero inquadrate.
"Tenente, presto! Analizzi la frequenza degli scudi della Zuma. Può usare
l'interferenza dei nostri scudi di con i loro. Quando ce l'ha la fornisca al signor
Tholos che dovrà teletrasportare via il loro nucleo di curvatura"
Anari lo guardò stupita, ma si affrettò ad eseguire.
Kenar fece riaprire la comunicazione. Sul monitor poteva vedere Gharia che,
inascoltato, tentava di attirare l'attenzione del suo capitano.
* Devo essere veloce *
"Arrivano! Accogliamoli come si meritano!"
=^= Sono pronto! =^=
L'incrociatore imperiale uscì dalla curvatura. Fu subito accolto dal fuoco
congiunto della Zuma e della Seatiger. Iniziò subito il contrattacco.
Kenar lanciò una domanda muta al suo ufficiale scientifico, che scosse
impercettibilmente la testa.
La Seatiger veniva scossa dal fuoco nemico. Il forte della piccola nave federale era
l'agilità, ma unita alla Zuma non poteva sfruttarla.
Kenar lanciò ancora un'occhiata ad Anari. Nulla.
La nave imperiale, per quanto non fosse agile come la Seatiger, metteva a frutto
la tutta la manovrabilità che le due navi unite non avevano. Ma anche così il
fuoco concentrato di due navi iniziava ad avere il suo effetto. Non sembrava
esserci dubbio sul risultato dello scontro.
=^= Lo vede, capitano? Non hanno speranza. =^=
"Già..."
La voce di Anari arrivò come un tuono nel silenzio.
"CE L'HO!!"
Kenar lanciò una raffica di ordini.
"Tagliare la comunicazione! Teletrasporto nucleo immediato! Agganciare la Zuma
come bersaglio primario. Fuoco al mio ordine. Signor Tholos, mi dia buone notizie."
"Ho l'aggancio, capitano. Inizio il teletrasporto..."
T'Kar interloquì.
"Chiamata dalla Zuma, capitano"
"Non risponda. Signor Tholos...?"
Il viso del capo operazioni era matido di sudore, concentrato sul compito.
"I colpi dell'altra nave stanno interferendo. Non riesco ad ottenere un aggancio
stabile."
"Capitano, ci stanno escludendo dagli scudi!"
"Alziamo i nostri! Fuoco sulla Zuma! Cercate di colpire gli emettitori degli
scudi."
Il phaser della Seatiger passarono facilmente attraverso gli scudi della nave di
Nado, creando devastazione sullo scafo. T'Kar li aveva adattati alla loro
frequenza. Dopo pochi secondi iniziarono però ad incontrare resistenza.
"Hanno ruotato la frequenza. Non ho più l'aggancio."
Disse Tholos.
* Ho fallito. Ancora. *
La Zuma iniziò a bersagliare la Seatiger con un'impressionate pioggia di fuoco.
Kenar non faceva fatica ad immaginare un Nado sbavante di rabbia che ordinava
di disintegrare i traditori.
"Manovre evasive schema gamma. "
L'incrociatore imperiale al contrario aveva smesso di sparare ai suoi avversari.
Kenar poteva immaginare la confusione. I loro avversari avevano iniziato a
combattere tra di loro.
* Tra i due litiganti... aspetteranno che ci distruggiamo a vicenda e poi finiranno
il vincitore. *
Ma il capitano della Seatiger di sbagliava.
Dopo pochi secondi l'incrociatore attaccò ancora. Solo la Zuma.
* Probabilmente attaccano la nave più pericolosa. Per poi catturare quella più
debole per interrogarne l'equipaggio. E sia. Per adesso mi fa gioco. *
La Seatiger passò all'attacco.
Ma anche in minoranza numerica la Zuma era in grado di sviluppare una potenza di
fuoco devastante e riusciva a tenere testa alle due navi.
T'Kar attirò l'attenzione di Kenar.
"Capitano, credo che la nostra scarica iniziale nonostante tutto abbia danneggiato
uno degli emettitori ventrali."
"Concentri là il fuoco. Forse possiamo sovraccaricarli."
A poco a poco gli scudi della Zuma iniziarono ad indebolirsi fino a cedere del
tutto. La nave tentò una manovra evasiva ma era troppo grande e goffa per eludere
la nave federale. Anche la nave imperiale, accortasi del varco negli scudi, ne
approfittò.
La battaglia era decisa ormai e finì con la Zuma ridotta a poco più di un relitto.
"Presto signor Tholos! Prendiamo quel nucleo di curvatura!"
Il capo operazioni iniziò ad eseguire l'ordine ma subito invertì il raggio di
teletrasporto.
"Non posso, capitano. Il nucleo di curvatura della Zuma è danneggiato. Non
sopporterebbe il teletrasporto."
Kenar imprecò.
"Capitano, quarantacinque secondi al contatto tra i nuclei di curvatura lanciati
e l'anomalia."
Disse Anari.
Kenar si appoggiò allo schienale della poltrona.
"Possiamo solo sperare che bastino."
Anari scambiò con lui uno sguardo poco fiducioso.
T'Kar attirò la sua attenzione.
"Capitano la nave imperiale..."
* Già, ci sono anche loro... *
"Ci attaccano?"
"No, capitano. Sono entrati in curvatura. Ma ne sono usciti quasi subito. Hanno
raggiunto i nuclei di curvatura che abbiamo lanciato."
* Cosa?! *
"Ma l'anomalia li colpirà."
Anari sobbalzò, realizzando.
"Sì. Loro ed il loro nucleo a curvatura."
Kenar la guardò incredulo.
* Fantastici, meravigliosi e soprattutto intelligenti rettili! Hanno capito
tutto. Devono aver notato il nostro tentativo di teletrasporto. Da questo hanno
dedotto il nostro piano. Ed in pochi secondi il loro capitano ha preso la decisione
più difficile: sacrificare nave ed equipaggio per un bene maggiore. *
"Contatto tra cinque secondi. 4... 3... 2... 1... contatto!"
Seguirono alcuni secondi in cui tutti attesero con il fiato sospeso.
Poi Anari disse quello che tutti speravano di sentire.
"L'anomalia è implosa. È fatta, capitano."
Tutti tirarono un sospiro di sollievo.
Kenar si alzò in piedi.
"In piedi. Rendiamo onore a quella nave ed al suo equipaggio. Tenente T'Kar,
abbiamo il nome?"
"Sì capitano, secondo le insegne era la Lurawisi. Liberamente tradotto significa
'Fiore d'Autunno'."
Tutti si affrettarono ad obbedire mettendosi sull'attenti.
Osservarono un minuto di silenzio.
Poi Kenar rivolse uno sguardo feroce allo schermo. Dove si vedeva la Zuma alla
deriva.
Tholos fornì un rapporto non richiesto.
"Rilevo perdita di supporto vitale a bordo della nave. Diversi incendi
incontrollati e falle diffuse nello scafo."
Kenar non cambiò espressione.
"T'Kar. Fuoco sulla Zuma. Appena pronto."
Il gelo si diffuse istantaneamente sul ponte.
Finn saltò su dalla poltrona del primo ufficiale come una molla.
"Capitano! Li vuole uccidere!? T'Kar, aspetti. Non esegua quell'ordine!"
"Non abbiamo scelta, Numero Uno. Della Lurawisi non è rimasto nulla e dubito che
abbiamo comunicato i loro diari di bordo in così poco tempo e così vicino
all'anomalia. Se lasciamo la Zuma intatta verrà recuperata dai ribelli o
dall'impero. In entrambi i casi si saprà quello che abbiamo fatto. Saremo inseguiti
dagli uni e dagli altri. Non ci sarà un porto sicuro per noi. Mai. Le nostre
probabilità si sopravvivenza si assottiglieranno enormemente."
"Ma... vuole ucciderli per metterli a tacere? Come mafiosi Orioniani del secolo
scorso? Così, a sangue freddo?"
"È la cosa più logica."
"Ma non è umana. Anche se va a nostro discapito. Dobbiamo aiutarli, non
sopprimerli!
Kenar non aveva distolto lo sguardo dal monitor durante tutta la conversazione. Ora
li fissò su quelli del suo primo ufficiale.
"Io ho la responsabilità di ogni persona su questa nave!"
"Esatto! Fisica E spirituale! Cosa diventeremo se iniziamo a uccidere gente a
sangue freddo? Abbiamo un disperato bisogno di riparazioni. Deprederemo un
avamposto poco difeso? Una volta iniziato dove ci fermeremo?"
Finn tacque. Lui ed il capitano della Seatiger rimasero a fissarsi in silenzio.
Ed incredibilmente fu Kenar a distogliere per primo lo sguardo.
"Molto bene Numero Uno. A lei il comando. Stabilizzi quella nave porti soccorso ai
feriti. Ma lo faccia là. Non voglio nessuno di loro a bordo. Faccia accompagnare le
squadre dalla sicurezza. È possibile che trovino resistenza armata. Le do mezz'ora,
non di più. Poi ce ne andiamo con il più alto fattore di curvatura che il tenente
Carelli potrà concederci."
"Sissignore."
"Mi ritiro nell'ufficio del capitano. E se trovate Nado ancora vivo..."
Ma Kenar era ormai uscito dalla plancia, per cui suppose che nessuno avesse
sentito il resto della frase, che era ' buttatelo fuori da un portello. '.
Si diresse alla scrivania nel suo ufficio.
Le sue gambe quasi cedettero. Si affrettò a sedersi. Il cuore aumentò i battiti
martellandogli il petto.
* Cosa mi succede? *
Pensò terrorizzato.
Gli sembrava che una mano invisibile gli stesse stringendo la trachea. Appoggiò la
testa alla spalliera, aspettando che passasse.
Ma non passava.
Il suo campo visivo si riempì di puntini.
Poi misericordiosamente iniziò a stare meglio. Il respiro si normalizzò ed il cuore
non sembrò più volersi scavare un tunnel fuori del suo petto.
L'episodio si affievolì fino a scomparire, lasciandolo matido di sudore.
Quando Cacciatore entrò nella stanza qualche tempo dopo lo trovò a fissare
intensamente le stelle che trapuntavano lo spazio nero.
"Capitano, le operazioni di soccorso sono terminate. Siamo pronti a partire."
"Ha estratto la paglia più corta?"
Cacciatore lo guardò interrogativo.
"Di solito non viene il consigliere a fare rapporto."
"Diciamo che sono stato designato."
"Nel caso fossi impazzito?"
"Non la metterei giù così dura..."
"Ho avuto un attacco di panico poco fa."
Pausa.
"Si è rotto qualcosa in me. Lo sento. "
Cacciatore rimase ancora in silenzio.
"Io... credo di non essere più abile al comando. Le decisioni che ho preso negli
ultimi tempi lo provano."
Cacciatore replicò con tono duro.
"Questo lo lasci decidere a me. Non sarà certo lei a stabilire la sua idoneità al
comando."
"Forse non ce l'ho mai avuta. Ammettiamolo, dopo aver lavorato per anni come primo
ufficiale ho creduto... naturale passare al grado di capitano, quando me lo hanno
offerto. Ma forse è stato un errore. Non sempre un buon primo ufficiale diventa un
buon capitano."
"Lei ha accettato l'incarico perché si sentiva pronto. Per quanto ho potuto vedere
lei è un capitano capace competente. Non è un male avere dubbi sulle proprie
azioni. Mantiene umili. Non è un male avere paura di sbagliare. Mantiene lucidi.
Ma avere dubbi su sé stesso... questo è terribile. E pericoloso."
Kenar sbuffò.
"Pensi alla Voyager. È stata nel quadrante delta quanto? Sette anni? Ma il
capitano Janeway li ha riportati a casa. Noi siamo qua da nemmeno un mese e guardi
come sono ridotto."
"Il capitano Janeway aveva almeno un direzione in cui puntare la nave. Ma non è
questo il punto. Quello che le deve interessare è qui ed ora. Lasci perdere i
confronti sterili."
Kenar rimase in silenzio, poco convinto.
"Lei dovrà stabilire e seguire un percorso. Lo faremo insieme. Io la aiuterò
dall'inizio alla fine. La rimetterò in sesto. Ci conti."
Kenar sorrise.
"Signorsì signore. E per quanto riguarda l'equipaggio?"
"Cosa intende?"
"Non crede che abbia perso credibilità ai loro occhi? Pensi a T'Kar."
"Cosa ha fatto T'Kar?"
"Ha disubbidito ad un ordine diretto. Lo guardavo con la coda dell'occhio. Appena
ho dato l'ordine di sparare sulla Zuma le sue mani si sono mosse sulla consolle.
Quando Finn lo ha fermato le sue dita erano già sul comando di sparo. Finn non
aveva l'autorità di annullare un mio ordine e T'Kar è un vulcaniano. Io ordino di
sparare. Lui spara. Punto. Un umano avrebbe potuto fermarsi. Un vulcaniano no. Ma
lui lo ha fatto. Come lo spiega?"
"Non idealizzi troppo i vulcaniani, capitano. Sono molto più emotivi di quanto
sembri. Ed il signor Finn... è strano come sia riuscito ad entrare nel cuore di
tutti."
Kenar annuì.
"Sarebbe un ottimo ufficiale. Se avesse le necessarie competenze."
"Ma in generale l'equipaggio ha ancora molta fiducia in lei. Dovrà fare molto di
peggio per erodere la stima che ha accumulato fino ad adesso. Mi creda. La
situazione è non è brutta come crede."
"Lo spero, perché nella situazione in cui siamo avrebbero bisogno di una guida
solida."
"E lei gliela fornirà. Lei è semplicemente fuori equilibrio. Deve ritrovare il suo
centro. Ci vedremo presto e continueremo a farlo con continuità. Nel frattempo le
prescrivo un'ora di meditazione al giorno. Tassativa. Lei è un trill unito. Non
credo di doverle insegnare niente. Cerchi di ricordare chi è. Si faccia aiutare
dal simbionte e dagli altri ospiti passati. La aiuteranno."
"D'accordo."
"Ora la lascio. La attendono in plancia."
"Arrivo."
Cacciatore uscì.
Kenar lascio passare qualche secondo prima di alzarsi. Si sentiva effettivamente
meglio.
* Diavolo, il nostro consigliere è bravo, a quanto pare... *
Poco dopo entrava in plancia.
Finn lo occhieggio un po' incerto.
"Salve, capitano. Siamo pronti a partire."
"Ed allora partiamo."
"Ehm dove ci dirigiamo?"
Kenar Fece un sorriso a mezza bocca al suo primo ufficiale.
"Tracci lei la rotta. E cerchi di essere fortunato come al solito."
Fin ridacchio sorpreso ed un tantino sollevato.
"Eh sì. Mi sa che ne avremo bisogno..."
Torna all'indice
FINE MISSIONE