USS Zhongjing
Alloggio Ufficiali 35B
16 settembre 2396 - ore 11:00
Un umano, calvo sulla trentina, finì di sistemare una piccola scatolina ronzante sul tavolo da pranzo per poi rivolgersi agli altri presenti:
"Perfetto, ora nessun orecchio indiscreto può ascoltarci."
"Bene.. questo è il nostro obiettivo" disse un piccolo Ferengi dai grandi lobi posando un datapad sul tavolo
"Dobbiamo mettere a dormire l'equipaggio della nave mercantile Nostromo, con particolare precedenza per il suo Capitano, il signor Bishop"
Gli altri due umanoidi presero il datapad ed iniziarono ad esaminane il contenuto: i dati comprendevano le schematiche della nave cargo SS Nostromo e la lista completa dell'equipaggio.
Ad ogni nome era associata una completa biografia contenente anche valutazione psicologica, schede mediche ed eventuali precedenti penali del soggetto. Il tutto firmato Weyland-Yutani Corporation.
"Ma questa è follia!" esclamò il Tellarite seduto al capo opposto del tavolo
"Voci di sentina dicono che l'intero pianeta è in quarantena per causa di un virus che può annientare tutta la vita nel quadrante. Mi rifiuto di mettere piede a terra!"
"Mio caro borbottante amico" disse il Ferengi smontando dalla sedia ed avvicinandosi a lui
"Noi siamo diretti su Argelius proprio per trovare una cura a quel virus."
"Io non.."
"Shh.. Shh.." il piccolo umanoide fece cenno al compagno di stare zitto
"Noi ci offriremo eroicamente volontari per scendere sul pianeta ed eseguiremo il lavoro, in modo pulito e professionale come al solito."
"Ne varrà la pena?" chiese l'Umano con tono riluttante
"Mi stai chiedendo se ne varrà la pena? Le vedi queste?" disse il Ferengi indicandosi le orecchie
"Ho chiesto talmente tante barre di latinum che potremo ritirarci su Risa e farci accarezzare i lobi da avvenenti ragazze vino alla vecchiaia!"
"Non sono d'accordo" intervenne di nuovo il Tellarite "Cosa ce ne faremo del latinum se saremo tutti morti?"
"E tu vedi di non morire caprone!" sbottò il Ferengi "Ora occupiamoci dei preparativi e basta lamentele."
Argelius II (Nephia)
Ospedale della Capitale
Sala terapie 3
16 settembre 2396 - ore 11:50
I membri della squadra di sbarco erano seduti su delle comode poltrone disposte a semicerchio, tranne il Comandante Tarev che era intenta a somministrare e dosare alcune flebo e farmaci ad ognuno dei presenti.
L'atmosfera era molto pesante e nessuno aveva ancora aperto bocca da quando la dottoressa aveva cominciato ad armeggiare attorno a loro.
Il Tenente Chase, dopo essersi soffermato per l'ennesima volta sugli strani liquidi colorati che gli entravano nelle vene, decise che non ne poteva più e fece la domanda che tutti volevano fare:
"Mi scusi Comandante, ma se non esiste una cura, tutti questi medicinali a cosa servono?"
"È un mix di vitamine e di profilassi contro alcuni ceppi base che formano il batterio, diminuirà il rischio di venire contagiati."
"Di quanto?"
Alla domanda gli sguardi di tutti si spostarono su Elaina. Gli esperimenti in laboratorio che era riuscita a fare nel poco tempo concessole non potevano essere più contrastanti: in alcuni il mix di vitamine e medicinali evitava il contagio, in altri era del tutto inefficace.
Notando l'esitazione nel dare una risposta della collega, Wood ne approfittò per prendere la parola:
"Abbiamo trasmesso i dati sul batterio alla base, l'Ammiragliato ha già messo i migliori patologi della Flotta al lavoro su questo caso. La USS Zhongjing, una delle navi più all'avanguardia nel gestire questo tipo di situazioni, sta già recandosi qui per darci una mano con i contagiati. Scopriremo la cura per questa malattia molto prima di trovare il colpevole."
Il Capitano annuì in segno di approvazione per il tentativo di Alexander di rassicurare i compagni: al momento le probabilità di trovare una cura erano ancora molto lontane, ma restare positivi non poteva fare che bene.
"I dati prelevati dal computer di bordo della Nostromo non si stanno mostrando molto utili." disse Fox
"Sono stati molto attenti a ripulire o alterare i diari di bordo, non risulta nemmeno la loro visita a GK5."
"Non abbiamo modo di collegarli con quanto è successo?" domandò in tono neutro T'Prinne
"Alcuni manifesti di carico risultano alterati e le transazioni associate fanno riferimento a aziende inesistenti o fallite. Il comandante Mendel è risalita ad alcuni conti correnti irregolari di alcuni membri dell'equipaggio. Nulla che li colleghi al batterio o al genocidio."
Naidoo prese a sua volta la parola:
"Bishop non sembrava preoccupato del virus ed ormai saprà già della visita che abbiamo fatto alla sua nave. Starà cercando di lasciare il pianeta e possibilmente recuperare l'antidoto, sempre ammesso che esista"
"E per farlo dovrà andare dai suoi finanziatori" intervenne Hazyel
"Probabilmente si Capitano, ma seguire una nave di appestati per il quadrante non credo sia in discussione. So che è una soluzione che poco si adatta al nostro modo di fare, ma propongo di accordarci con la polizia planetaria e sequestrare la Nostromo."
"Come consiglia di agire?"
"Teletrasportiamo l'equipaggio in celle di quarantena e bonifichiamo la nave, dopodiché potremo interrogarli. La maggior parte dell'equipaggio ha già precedenti, utilizzando le informazioni recuperate dal computer di bordo potremmo richiedere dei mandati di arresto per contrabbando e riciclaggio di latinum senza troppi problemi. L'unico difetto di questo piano è che il modo in cui abbiamo ottenuto le informazioni non è esattamente da manuale."
"Ne parlerò con Moses e l'Ammiraglio, conosco un paio di giudici federali che potrebbero venirci incontro. Dopotutto, se sulla Raziel non hanno scoperto altro, le nostre opzioni sono abbastanza limitate. Comandanti Tarev e Wood continuate a lavorare sul virus, Naidoo, Fox e Tyler preparate un piano per neutralizzare la Nostromo ed il suo equipaggio."
Argelius II (Nephia)
Cantiere navale Bellona - Banchina 3
SS Nostromo - Plancia
16 settembre 2396 - ore 21:30
"Allora branco di incapaci, siamo pronti?" urlò il capitano Bishop ai propri ufficiali di plancia.
"La squadra di manutenzione ha concluso le riparazioni principali: dovremmo essere in grado di lasciare il pianeta, ma non avremo la curvatura disponibile per molto tempo." replicò Gary.
"Spiegati meglio"
"Possiamo mantenere attiva curvatura uno, forse due per non più di novanta minuti, dopodiché dovremo lasciare riposare i sistemi per almeno un paio d'ore."
"Ce lo faremo bastare, avete altro da riferire?"
"Abbiamo perso altri due marinai" sentenziò con tono grave il medico di bordo.
"E ne perderemo altri se non portiamo il culo fuori da questo pianeta! Attivate i motori e prepariamoci al decollo."
Bishop si fece cadere sulla poltrona del capitano osservando l'operato dei propri sottoposti con aria di sufficienza.
"Motori pronti capitano." informò l'addetto alle operazioni
"Perfetto andiamocene via da qui"
Il timoniere azionò i alcuni comandi sulla plancia di fronte a lui, la nave iniziò a muoversi emettendo una serie di cigolii poco rassicuranti ma, dopo qualche secondo, si fermò di colpo emettendo un rumore sordo.
Alcuni dei presenti barcollarono per il contraccolpo e dovettero tenersi per non cadere.
"Che succede?" chiese con tono rabbioso il Capitano
"Siamo trattenuti da un raggio traente!" esclamò Gary
Bishop scattò in piedi e raggiunse con passo svelto la consolle occupata dall'amico.
"Maledetti bastardi! Massimo impulso, cerchiamo di liberarci!"
"Non credo servirà a molto" replicò con voce flebile il timoniere
"Ho detto massimo impulso!"
Il marinaio obbedì ed agì di nuovo sui comandi di fronte a lui. Il motore della nave iniziò a dare più potenza, ma l'unico risultato fu quello di mettere ancora più sotto pressione la struttura tenuta ferma immobile dal raggio traente. Altri cigolii inquietanti iniziarono a provenire dalle pareti e da qualche paratia cominciarono a comparire sbuffi di fumo.
Bishop si portò alla consolle ingegneristica, ma, mentre cercava di spiegare il suo piano di fuga ai presenti, la plancia si spense completamente e rimase illuminata dalle fioche luci di emergenza.
"Che succede?"
"Ci hanno colpiti, tutti i sistemi sono disabilitati" ribatté con tono rassegnato Gary.
"Colpiti? Senza neanche un avvertimento?"
Bishop non riuscì a dire altro mentre osservava indifeso il proprio equipaggio venire teletrasportato via dalla Nostromo.