USS Raziel
Ponte 1 - Sala teletrasporto
10 Dicembre 2399 - ore 22:45
Quando Hazyel entrò nella stanza, la squadra era già pronta.
I quattro incursori in tuta Prophet impugnavano phaser tipo tre e sembravano fantasmi, illuminati dal basso dalla luce dei cerchi di trasmissione.
Cortez, appoggiato con noncuranza alla console, lanciò al Capitano il suo fucile che lo prese al volo.
"Siamo pronti..." affermò con la sua voce profonda e roca.
Il Risiano si posizionò al centro della pedana sul disco lasciato libero apposta per lui.
"Energia!" ordinò senza tante cerimonie.
Intercettore 5
10 Dicembre 2399 - ore 22:45
Il teletrasporto fu rapido, abbastanza da sorprendere gli occupanti della navetta ancora intenti a slacciare le cinture che li ancoravano al sedile.
La rapidità degli incursori fu sorprendente, Hazyel non fece in tempo ad uscire dal cerchio di protezione organizzato dai suoi uomini che tutto era già finito.
"Andare in giro con voi non è divertente" affermò il Capitano della Raziel guardandosi intorno.
"Ad ognuno il suo mestiere Capo" commentò Tars "Ad esempio... che facciamo ora?"
"Josel! Manometti gli scanner dell'intercettore: un guasto che sia rilevabile anche dalla base"
L'incursore interpellato fece un gesto di assenso e si mise al lavoro.
"Fatto signore." comunicò dopo aver trafficato un paio di minuti sotto la console.
"E ora..." il Risiano attese qualche secondo un qualcosa che non tardò ad arrivare.
=^=Intercettore 5, abbiamo rilavato un problema ai vostri scanner. Confermare=^=
"Qui intercettore 5, confermiamo guasto agli scanner, vorremmo rientrare per le riparazioni. All'ultima scansione il nostro settore risulta vuoto. Confermare" rispose Hazyel sedendosi alla console di navigazione.
=^=Confermato. Autorizziamo al rientro.=^=
"Richiediamo rinforzi per il settore successivo per sostituirci nella ricerca."
=^=Invio di rinforzi in corso.=^=
"Bene, per ora la Raziel sarà al sicuro e noi potremo creare un punto di fuga per i nostri uomini"
"Signore dia un'occhiata agli schemi di ricerca di questo intercettore" lo chiamò Josel dalla console nella quale aveva provocato il guasto.
"Interessante... qualcosa mi dice che non cercavano noi" rispose Tars dopo un'attenta analisi "con uno schema così, io cercherei..."
"Una nave occultata... o più di una" concluse Hazyel dopo aver buttato appena uno sguardo ed anticipando il suo secondo in comando.. "chiunque siano, avranno vita breve.. la Flotta dovrebbe intervenire entro sedici ore."
"Speriamo, avevamo richiesto cinque giorni dal momento del nostro arrivo per investigare, ma la situazione è degenerata fin da subito."
"Signore..." Josel parve titubante e lanciò un'occhiata dietro di sé, ma gli altri stavano legando i prigionieri e non sembravano ascoltare la conversazione "Com'è possibile che i nostri siano stati scoperti così velocemente?"
"So che stai pensando ad una possibile soffiata e non è possibile escludere niente. Troppe navi sono state allertate.. per quanto le informazioni siano state secretate basta un semplice Guardiamarina corrotto al posto giusto per mandare tutto all'aria.. ed è per questo che ci eravamo mossi solo noi"
"Certo che è diventato un bel casino. Criminali al soldo di Jak'Al, frati che forse non sono frati e, probabilmente, anche Romulani... forse la stessa Tal Shiar. Mancano solo i Borg e poi siamo apposto" esclamò Tars sghignazzando
"Ti pregherei di non attirare ulteriori guai sulle nostre teste, direi che siamo già a posto così!" rispose di rimando Hazyel con un sorriso
New France - Area Nord-Est
Casa sicura
10 Dicembre 2399 - ore 22:45
Elaina entrò nella stanza, ma il coltello rimase al suo posto, nella sua mano.
"Potreste gentilmente spiegarmi cosa sta succedendo?" nonostante la voce fosse ferma, dentro di sé tremava di paura.. quel Padre Stephen la terrorizzava.
"Sono il Comandante David Canter della Intelligence della Flotta Stellare. Mi scuso per tutto quello che è successo, ma ci serviva un diversivo."
Elaina sentì distintamente provenire dall'uomo una sorta di rimorso, misto a soddisfazione, che non comprendeva appieno.
"E che centriamo noi con voi federali?" Quanto sapeva di loro? Doveva mantenere la copertura? Era tutto vero quello che stava dicendo?
"Capisco, avevo visto giusto su di lei, è in gamba.." la porta si aprì e la Betazoide fece un passo indietro.
"La zona è sicura David, ma non possiamo stare qui all'infinito. Preparo qualcosa da mangiare per quando Alexander si sveglia, quel ragazzo da soddisfazioni!" l'uomo entrato si voltò e vide finalmente la scena.
Gli parve di guardare un coniglio abbagliato dai fari della sua macchina.
"Tesoro, stai tranquilla.. sei al sicuro. Io sono il Capitano... beh dovrei dire ex Capitano.. Simon Parker Jameson. Simon per gli amici. David scommetto che la stai ancora analizzando. Piantala!" detto questo, si spostò, seppur cautamente, verso la cucina.
"David è uno psicologo e ha la fissazione di mettere alla prova tutti quanti" continuò mentre preparava qualcosa ai fornelli "Lo so che pare un tipaccio e stare in mezzo a questi folli non l'ha aiutato molto, ma ti assicuro che è uno dei buoni."
Jameson tornò nella stanza con un piatto fumante che pareva contenere un qualche tipo di zuppa e la depose sul tavolo
"Tieni mangia qualcosa, quella sostanza, che David ti ha iniettato, ha bisogno di un po' di tempo per essere smaltita e non va d'accordo con cibi più solidi. Assaggia, è la mia specialità! Vado a svegliare Alexander così possiamo parlare... tu comportati bene" l'ultimo ordine era indirizzato a Canter e fu seguito da un tenero bacio sulla fronte. Il suo compagno sorrise.
"È proprio come una mamma chioccia." borbottò il Betazoide cercando di nascondere il sorriso. Eliana sentì che i due erano uniti da un profondo legame e rispetto reciproco.
"Dai su mangia - riprese l'uomo - B.B. non sarebbe felice se ti facessimo fare la fame. E sì, prima che tu lo chieda, parlavo proprio del tuo capo. Per aggiungere credenziali al nostro curriculum, posso dirti che sono stato tutor di Victoria Winslow... è ancora convinta di non essere innamorata del suo Risiano?" quest'ultima affermazione, unita, a dire il vero, al fatto che non l'avessero ancora uccisa, permise a Eliana di rilassarsi.
"Dice che sono solo amici" commentò sedendosi ed assaggiando la zuppa che si rivelò essere deliziosa.
"Sì.. come no! Mi piacerebbe chiuderli in una stanza per ventiquattro ore... se non fosse che lui la farebbe uscire di lì in meno di cinque minuti." ridacchiò Canter continuando a guardarla con occhi da rapace.
"Di chi parlavate?" chiese Jameson rientrando nella stanza insieme a Wood che si precipitò accanto alla compagna.
"Elaina stai bene?" la voce di Alexander era piena di preoccupazione "Quando sei collassata mi sono spaventato a morte."
"Voi due ne avete passate di tutti i colori... l'ho capito vedendo la reazione di Alexander quando vi abbiamo salvati. Si è messo fra noi e te come un cane da guardia nonostante avessimo appena abbattuto due uomini e fossimo armati. Siete sposati?"
"Ancora no..." commentò imbarazzato lui.
Per poco Elaina non si strozzò con il cibo: *Ha detto ancora no?* si disse con una punta di esultanza nella voce.
"Comunque veniamo al dunque... cosa sta succedendo qui" riprese l'ufficiale scientifico della Raziel.
"C'era stato dato l'ordine di eliminazione alla colonia per tutti i nuovi arrivati sospetti. Se poi aggiungiamo il fatto che Fratello Mathi sia stato ucciso da quella strana coppia e ci sia stato un tentativo di eliminare il Priore... insomma sta succedendo un casino e non sappiamo perché." spiegò Jameson poggiando una mano in modo bonario sulla spalla di Canter.
"Ma come sapevate che eravamo federali?" chiese di nuovo Wood sedendosi a tavola e assaporando la zuppa che gli era stata portata. Nella sua galleggiavano grossi pezzi di carne.
"Sono stato io a selezionarvi la prima volta per il progetto Empireo." rispose David "Facevo parte del gruppo di selezionatori coordinati da Victoria."
"Ma cosa ci fate voi qui? B.B. non ci ha detto che sarebbe arrivato qualcuno." chiese Jameson
"Come? Non siete anche voi qui per Jak'Al?" Jameson rispose alla domanda di Wood con uno sguardo interrogativo.
"Simon non sa niente di Jak'Al, non faceva parte del progetto Empireo. Io e lui ci siamo incontrati qua due anni fa. La nostra missione era quella di investigare sui gruppi criminali di New France secondo le segnalazioni di una misteriosa fonte e, a quel tempo, non sapevamo quanto fosse profonda questa fogna." disse Canter sospirando. "Per quanto dica il Vecchio Orso, non esiste solo Jak'Al nell'universo. Comunque stavamo proprio pensando ad una retata planetaria per mettere tutta questa gente in gatta buia."
"Ed andare finalmente a vivere su Risa e goderci la mia pensione!" terminò per lui Jameson sorridendo. "O magari chiediamo a B.B. di regalarci New France quando la spazzatura sarà portata via, non è malaccio come posto dove vivere."
"Sono troppo giovane per fare il pensionato, però posso venire a trovarti ogni tanto per aiutarti a mangiare una minestrina." ribatté Canter in tono canzonatorio e guadagnandosi uno scappellotto.
New France
Ufficio dello Sceriffo Effrentis
10 Dicembre 2399 - ore 22:45
"Hai ragione Capo, qui gatta ci cova" bofonchiò Stromm ancora incavolata nera con lo sceriffo che non aveva intenzione di muovere un muscolo.
"Ricapitolando: i Romulani ci trovano immediatamente e ci mandano fuori strada.. veniamo salvati dalla polizia che ci porta qui dallo sceriffo che si rivela essere un ex capitano della Flotta Stellare con l'ordine di arrestarci, se non peggio" continuò Terr guardando la cella nella quale erano rinchiusi. Curiosamente, i progettisti di New France avevano pensato che ricostruire le celle in stile western, con tanto di sbarre, fosse una buona idea.
"Facciamo come su Silus II?" chiese la bionda annoiata.
"Perché hai del plastico con te?" borbottò il mezzo vulcaniano sovrappensiero.
"Nella borsetta... però è di là. Posso farmela portare per incipriarmi il naso"
"Passa troppa gente qui fuori per far saltare la parete"
"Cordex IV?" riprovò lei
"Ho lasciato il seghetto laser negli altri pantaloni"
"Vareman?"
"Niente attrezzi da scasso e tu non porti le forcine"
"Maledizione.... mi annoio"
"Ok, ok, basta che la pianti"
Terr si alzò, sollevò il materasso della cuccetta e strattonò con forza uno dei tiranti della rete metallica, staccandolo dal suo alloggiamento, e tornò alla porta a sbarre della prigione.
Infilato il tirante fra perno e cardine, sfilò il primo, che cadde a terra sferragliando, per poi fare lo stesso con il secondo. Fatto questo, sfilò la porta dal suo alloggiamento, aprendo la strada ai due.
"WOW!" esclamò Stromm stupita.
"L'ho visto fare in un vecchio olofilm. Andiamo non perdiamo altro tempo..."
I due percorsero il corridoio che li avrebbe portati di nuovo verso gli uffici, ma ad aspettarli c'era lo sceriffo armato di phaser.
"Sapevo che avreste fatto qualcosa... ce ne avete messo di tempo."
"Stavo riflettendo" si scusò Terr, senza scomporsi, ma, anzi, avanzando fino alla scrivania dello sceriffo e prendendo in mano l'unica foto presente.
Era l'immagine di una bellissima ragazza, di circa venticinque anni, abbracciata ad un giovane affascinante dallo sguardo glaciale.
"Mi chiedevo cosa ci facesse lei qui. Perché un ex capitano della Flotta Stellare si fosse arreso a fare lo sceriffo... con tutto il rispetto della polizia delle colonie..." disse l'ufficiale della sicurezza della Raziel guardando l'uomo negli occhi. "È venuto a cercare sua figlia." terminò passando la foto alla collega che vide la somiglianza con l'uomo di fronte a loro.
"L'ho trovata tre anni fa... troppo tardi." rispose lo sceriffo mentre la mano lentamente si abbassava.
"Mi dispiace" sospirò Terr facendo segno all'altro di sedersi.
"Non fu facile rintracciarla, non eravamo in ottimi rapporti, ma era pur sempre mia figlia. Quando la mia nave fu depredata e semi distrutta, il mio mondo crollò e capii tante cose sulla mia vita... anche quanto avevo ignorato mia figlia."
"Era sposata a questo tipo? Mi mette i brividi..." commentò la donna appoggiando con delicatezza la foto sul tavolo.
"Si chiama Luis Toro Cannella."
"Il figlio del Principe di New France?" chiese Navras sorpreso.
"Esatto.. il suo sadico rampollo.. la mela non cade mai molto lontano dall'albero..." rispose lo sceriffo "All'inizio ero entrato alla colonia con l'intenzione di avvicinare mia figlia con calma, non volevo crearle problemi con la sua nuova famiglia. Ma scoprii ben presto che mia figlia era morta un anno prima in un misterioso incidente e che Luis si era risposato dopo soli tre mesi. Ci misi un po' a scoprire cos'era accaduto: mia figlia era stata assassinata durante un festino ed il figlio del Principe era già passato alla sua nuova vittima. Dopo di quella ne ha sposate altre tre, tutte morte in incidenti."
"E così ha deciso di vendicarsi, ma non era facile uccidere il figlio del boss di New France."
"L'unico modo per avvicinarlo era entrare a far parte del sistema, ma anche così ci ho messo due anni per arrivare a questo punto."
"E si è reso conto che l'assassinio non è una soluzione."
Effrentis abbassò la testa come un uomo sconfitto.
"Quindi lei sa tutto quello che succede in questa colonia."
"Conosco vita, morte e nefandezze di tutti. Ho anche passato alcune informazioni alla Flotta Stellare, ma non ho mai saputo se le hanno prese in considerazione o meno."
"Non so niente delle sue segnalazioni, ma la nostra squadra era venuta qui per cercare qualcuno chiamato Jak'Al" confessò Terr non senza un po' di titubanza.
"Mai sentito. Certo qui le cose sono cambiate in tre anni: la famiglia Cannella non ha più il potere di un tempo, adesso si divide il comando con l'uomo che chiamano il Priore e con Gottjim Dun."
"Non era l'Abate a comandare?" si intromise Stromm.
"L'Abate è morto due anni fa ucciso dal Priore. Naturalmente non ho mai fatto parola con nessuno di questa cosa, non mi interessa se dei pazzi si fanno fuori a vicenda.
"Ottima scelta!" confermò la donna.
"E poi c'è Gottjim Dun, che, a differenza degli altri, capisco meglio. Almeno non è un pazzo, è solo un boss malavitoso che vuole New France tutta per sé e sfruttare la posizione del pianeta così vicino al tunnel spaziale. Ah.. quasi dimenticavo.. i Romulani non ho idea di cosa ci facciano qui."
"Nessuno dei tre sembra essere il tipo che cerchiamo, ma non si può averne la certezza... e i Romulani credo siano qui per lo stesso nostro motivo." mormorò il mezzo vulcaniano.
"Comunque noi dobbiamo assolutamente ristabilire i contatti con le altre squadre, ci sono persone in pericolo e poi..." Terr riprese in mano la fotografia e la porse allo sceriffo "Non crede che sia arrivato il momento di fare qualcosa di concreto?"
New France - Area di Sud-Ovest
Hotel Casinò Sanders (stanza 012)
10 Dicembre 2399 - ore 22:45
"...e tutto è andato a rotoli." terminò di spiegare Moses
"Quindi i tuoi sono nei guai."
"Gli unici che mi preoccupano sono Tarev e Wood, sono quelli con meno esperienza sul campo insieme a Fox, ma lui è in coppia con un'agente esperta. Sono volenterosi e intelligenti, ma sempre dei novellini in confronto agli altri. Avrei voluto mandare qualcuno con loro, ma non c'era modo di spiegare la cosa. Cortez aveva suggerito di mandare lui come turista per tenerli d'occhio, ma ce lo vedi a farsi passare per villeggiante?"
"Ti ricordi quando cercavamo quella raffineria di cocaina in California e lui si appostò in quei giardini?" sorrise Sloan
"Certamente, i bambini, che giocavano lì, si misero a piangere quando lo videro."
"È pronto a sbudellare un uomo, ma vedere che dei bambini avevano paura di lui lo traumatizzò. Non capisco di che si stupisce, fa paura anche a me." i due sghignazzarono divertiti.
"Comunque tornando a noi... tu dici che Gottjim Dun non centra niente con Jak'Al."
"Non dico che non sappia niente di lui, ma Dun considera questo pianeta il suo lussuoso luogo di pensionamento. La lotta per il dominio del pianeta fra lui, l'Abate e il Principe va avanti ormai da un bel po', ma stai sicuro che se qualcuno minacciasse New France quei tre farebbero subito comunella contro le intrusioni. Ed infatti ho ricevuto rapporti del tentativo di arrestare i tuoi uomini."
"Come stanno?"
"Quelli che hai detto chiamarsi Terr e Stromm sono stati arrestati dallo sceriffo dopo un incidente. Per il momento loro due sono al sicuro, lo sceriffo Effrentis è un brav'uomo con una sua missione, ma è pur sempre un ex capitano della Flotta Stellare. Tarev e Wood sono in compagnia di uomini fidati e, anche loro, non corrono pericoli al momento... su di te non ci sono sospetti, anche perché ho confermato la tua copertura dicendo che eri famoso in tutte le bische clandestine da qui al quadrante Delta."
"Esagerato... Fox e Malice?"
"Loro temo siano stati presi dal Principe."
"Dannazione, devo andare a tirarli fuori di lì."
"C'è anche un'altra coppia di nuovi arrivi che pare svanita nel nulla: Jon Wellner e Jorja Fox"
"Non sono dei nostri."
"Come ti dicevo, ho qualche contatto fra i frati e pare che quei due abbiano avuto un ruolo attivo a far fuori un po' di gente al monastero. Il perché non si sa."
"Bel casino... per ora, pensiamo a togliere quei due dalle mani del Principe."
"Chiamerò gli altri per avere rinforzi... non sarà facile, ma forse Effrentis ci potrà fare entrare alla tenuta in qualche modo."
"Dammi due minuti per cambiarmi e sono pronto."
"Peccato, così sei un figurino!"
"Mmpf!"
New France
Astroporto
11 Dicembre 2399 - ore 00:47
"Rapporto."
"Abbiamo preso il controllo della base, ma dovremo fare in fretta. Domattina arriveranno quelli del nuovo turno... sempreché non abbiamo intenzione di legare ed imbavagliare qualche centinaio fra impiegati e addetti alla sicurezza."
"Naturalmente no, dobbiamo riprendere i nostri prima che si scateni l'inferno con l'arrivo della Flotta."
"Facile, siamo in cinque e dobbiamo solo cercare in una colonia di alcune migliaia di persone."
"Tars non hai fiducia nel tuo Capitano?"
"Sempre!" ammise il Deltano sorprendendo il suo Capitano con l'intensità dell'affermazione.
"Proveremo a comunicare con il Comandante Moses, se non risponde passeremo agli altri. Forse qualcuno di loro ha la possibilità di rispondere"
=^=Hazyel a Moses=^=
"Niente, il suo comunicatore non da segnale." commentò Tars scuotendo la testa
"Passa a Terr"
Passarono alcuni momenti di assoluto silenzio, poi la voce burbera di Moses rispose alla chiamata
=^=Che accidenti ci fai tu sul pianeta?=^=
"È una lunga storia... e potrei chiederti la stessa cosa: tu che ci fai col comunicatore di Terr? Eppure.. bando alle ciance, qual è la situazione?"
=^=Siamo di fronte alla villa del Principe. Fox e Malice sono tenuti prigionieri dal boss.=^=
"Gli altri?"
=^=Sono tutti qui con me, insieme ad una squadra di agenti che la mia adorata moglie ha messo in campo di sua iniziativa alcuni anni fa... sembra che ci fossero strane attività già prima, anche se non sembravano collegarsi a Jak'Al.=^=
"Si era dimenticata di dirci questa cosa?"
=^=A quanto pare... mi sentirà quando torniamo a casa. Voi dove siete?=^=
"Sono con una squadra d'assalto all'astroporto, abbiamo requisito uno degli intercettori che pensavamo avessero messo sulle nostre tracce."
=^=Pensavate?=^=
"A quanto pare cercano ben altro."
=^=I Romulani.=^= si intromise Terr
"Sospettavamo che si trattasse di loro. Gli schemi di ricerca lasciavano intendere che si trattasse di una nave occultata. Immagino che Jak'Al non abbia pestato i piedi solo a noi."
=^=Noi entriamo, i nostri hanno la priorità. Appena finito mi faccio sentire. Moses chiudo.=^=
"Questo posto sembra sempre di più un covo di vipere."
"Capitano guardi qua." lo chiamò Tars da una delle console.
"Cosa hai trovato?"
"Niente... proprio per questo è strano."
"Che vuoi dire?"
"Questo grosso hangar risulta noleggiato da almeno un mese, eppure è vuoto."
"Qualche riccone che si è dimenticato di disdire la prenotazione?"
"Guardi i consumi di energia... se lì dentro non c'è qualcuno con una schermatura olografica, lascio gli incursori e vado a vendere bibite allo stadio."
"Molto furbi... mentre tutti li cercano nello spazio loro se ne stanno tranquilli in un hangar dello spazioporto... che dici, andiamo a far visita ai nostri amici?"
"Oh siiii" sorrise Tars accendendo il suo fucile phaser.
New France - Area sud-est
Zona Omega
11 Dicembre 2399 - ore 00:47
Due figure, coperte da una tuta tecnologica molto simili alle Prophet in dotazione all'Empireo, scivolarono nell'oscurità che ammantava i boschi attorno alla villa.
Avevano seguito i discorsi dell'uomo burbero che gli altri chiamano Comandante Moses. Avevano già sentito quel nome, il loro padrone l'aveva pronunciato spesso durante i lunghi anni di addestramento che avevano subito.
Forse il padrone sarebbe stato contento se il Comandante Moses fosse morto. L'uomo conosciuto come Jon Wellner non ne era sicuro e non voleva rischiare di incorrere nelle sue ire... purtroppo non c'era modo di contattarlo per chiedere conferma.
Jorja Fox invece avrebbe voluto farlo, era stato il suo compagno a fermarla, ma lei fremeva dalla voglia di uccidere quell'uomo, quasi un'eccitazione sessuale al solo pensiero di bagnarsi con il suo sangue.
Entrambi si voltarono un'ultima volta, poi tornarono a dirigersi verso la villa ed il loro obiettivo. Quel giorno il Principe sarebbe morto... sapeva troppo.