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USS RAZIEL - MISSIONE 00 RSS USS RAZIEL - Missione 00

00.03 " Una svolta imprevista "

di Elaina Tarev, Pubblicato il 31-12-2015

Pianeta Enopsis - Iscaled, capitale del pianeta Enopsis - 12/10/2395 - Ore 13.26


Elaina se ne stava un po' impettita nella sua uniforme da gala, ascoltando con ben poca attenzione il lungo discorso imbastito dal team di diplomatici giunti su Enopsis: erano passati pochi giorni da quando il virus era stato ufficialmente debellato dal pianeta, tempo che era stato ben impiegato per creare nuovi accordi commerciali fra il nuovo governo del piccolo pianeta e la Federazione. Sbadigliò rapidamente, ben sapendo che essendo in mezzo a tutti i membri della USS Apgar nessuno l'avrebbe notata, e tornò a guardare l'ennesimo diplomatico tessere lodi sulla loro grande impresa senza notare la donna che le si avvicinava.

"Bella cerimonia, non le pare tenente?"

"Non sono un'amante di questo tipo di festeggiamenti ma ritengo che possa aprire le porte a delle buone trattative commerciali fra la Federazione e questo pianeta"

"Quindi non le da fastidio vedere un gruppo di panzuti e pomposi diplomatici attribuirsi tutti i meriti di un lavoro che vede lei come vera artefice della risoluzione dell'epidemia? Ci pensi per un attimo, loro sono lì a prendere gli applausi e lei è qui, ad assistere."

Le parole della donna la punsero sul vivo tanto da farla voltare per poterle rispondere a tono, ma si fermò improvvisamente notando che si trattava di un ufficiale a lei superiore, un comandante che non aveva mai visto prima di allora.

"Non credo di capire dove vuole andare a parare, comandante, ad ogni modo ci sono cose più importanti nella vita di ottenere il proprio quarto d'ora di celebrità"

"Che strano, non è la medesima frase che disse quando quella giovane trill le soffiò sotto il naso il titolo della migliore allieva del suo anno in accademia? Anche lì non ha avuto il suo quarto d'ora di celebrità."

"Mi scusi?"

"Farmacologia, tutto perduto per farmacologia: se avesse accettato di cambiare la sua posizione sull'importanza di limitare l'utilizzo di farmaci e le sue idee di come la mente possa curare il corpo, sarebbe stata lei ad essere la prima del suo corso"

"Se avessi accettato di cambiare le mie idee non sarei stata io, non sono incline a modificare la mia posizione se ho ragione! Si può sapere chi è lei? Come fa a conoscere così bene il mio passato?"

"Conosco molte cose in effetti che la riguardano, ora lei può restare qui a guardare questa cerimonia o venire con me e cambiare il suo futuro, scelga lei"

Il comandante fece un sorriso divertito verso Elaina e poi si allontanò con passo marziale, senza voltarsi indietro. Elaina, dal canto suo, rimase per un attimo interdetta ma alla fine seguì il comandante, troppo curiosa di capire chi fosse quella strana ragazza così tanto informata sul suo passato. Camminarono per pochi minuti, fino ad arrivare in un luogo un po' più appartato, e solo allora la giovane si voltò ad osservare Elaina.

"Ero certa che sarebbe venuta, Tenente. Fra pochi minuti verremo teletrasportati a bordo della USS Geheime, c'è una persona che desidera parlare con lei"

"Non credo di aver afferrato il suo nome, Comandante, né il motivo per cui vorreste parlarmi"

"Io? Io non sono nessuno, mi consideri senza nome"

=^= USS Geheime a Comandante, come da ordini la teletrasportiamo a bordo, il tenente Tarev sale con lei? =^=

"Si, teletrasporto per due".


USS Geheime - Ufficio del Capitano - 12/10/2395 - Ore 13.42


Il Comandante accompagnò Elaina all'interno dell'ufficio del Capitano del vascello, senza darle alcuna indicazione né spiegazione, e facendola avvicinare alla scrivania. Elaina si fermò ad osservare l'ammiraglio Bates piuttosto sorpresa nel vedere un così alto ufficiale interessarsi ad un semplice tenente.

"Ammiraglio, mi scusi, il tenente Elaina Tarev è qui come mi aveva chiesto"

"Molto bene, Comandante, vada pure. Tenente, si accomodi.."

Elaina si avvicinò salutando formalmente l'ufficiale ma l'Ammiraglio stava leggendo alcuni d-padd e non le prestò molta attenzione, quindi si accomodò un po' frastornata dalla situazione.. le gote leggermente arrossate e lo sguardo leggermente spaesato facevano trapelare il suo nervosismo.

"Mi scusi Ammiraglio, ma non riesco a capire perché io sia qui"

"Ritiene di essere soddisfatta dalla propria carriera, Tenente?"

"Beh, Ammiraglio, in questi anni ho avuto la possibilità di dimostrare le mie capacità in ambito medico e ho potuto dar vita a molte pubblicazioni, non credo di potermi lamentare"

"Ma nonostante tutto, non è soddisfatta, visto e considerato che ha richiesto il trasferimento per poter lavorare assieme al Comandante Wood. Lavorare con un collega con il quale si intrattiene una relazione sentimentale non è facile, è certa che sarebbe in grado di mantenere la dovuta lucidità anche nel caso in cui fosse in pericolo?"

"Si Ammiraglio, ne sono sicura"

"Lo afferma con una grande sicurezza Tenente"

"Lo affermo con la sicurezza di chi vi ha riflettuto per lungo tempo ed è giunta alla conclusione razionale di poter accettare questo rischio, Ammiraglio"

"In questo caso, ho l'incarico che fa per lei e il Comandante Wood, vi informerò del vostro nuovo trasferimento a tempo debito, ora vada pure. Il capitano della USS Apgar la chiamerà presto per promuoverla Tenente Comandante, non gli faccia parola di questo incontro. In libertà Tenente!"

Elaina apparve ancora più frastornata dalla strana conversazione, ma qualcosa nel carisma dell'ammiraglio la fece desistere dal porle alcuna domanda, quindi salutò formalmente ed uscì incrociando una giovane ufficiale dai capelli rossi che entrava al suo posto.

"Victoria, grazie per essere venuta così celermente. Hai avuto il tempo di leggere il curriculum che ti ho inviato?"

"Certo Ammiraglio, se non erro era il curriculum della ragazza che è appena uscita. Vuole reclutarla per entrare nell'intelligence?"

"Si, quella era la mia idea in effetti. Mi piacerebbe avere un tuo parere professionale"

"Il tenente Tarev è un ufficiale di indole abbastanza estroversa, particolarmente affidabile e responsabile. Predilige di gran lunga il realismo piuttosto che la sentimentalità quando lavora, anche se a volte potrebbe tendere a sembrare un medico piuttosto distaccato dai pazienti. Il suo comportamento si basa sull'analisi meticolosa dei fatti e sull'esperienza fatta nella sua vita, risultando una persona paziente e sistematica. Si fida decisamente più della logica e dell'obiettività piuttosto dell'istinto e potrebbe tendere a criticare le persone che basano il loro comportamento sulle proprie percezioni o su convinzioni non corroborate da solidi fatti. Solitamente non prende decisioni impulsive, preferisce ponderare sempre i pro e i contro: ha un etica del lavoro sviluppata che la induce a non lasciare incompiuto un lavoro che ha iniziato, e potendo scegliere le piace essere lasciata in pace quando deve fare qualcosa, non desiderando la presenza di una supervisione eccessivamente pressante. E' perseverante e non si scoraggia facilmente, cosa che la porta a sostenere le proprie posizioni anche di fronte ai propri superiori, soprattutto se ritiene di essere nel giusto. E' generalmente abile nel proprio lavoro e ama farlo, tanto da dedicarvi gran parte del suo tempo. E' una conservatrice ed ha una bassa propensione al rischio: accetta il pericolo ponderato, altrimenti può diventare negativa, scettica e testarda. - fece una piccola pausa prendendo il proprio padd e leggendovi alcune informazioni - Cosa potrei dire ancora? Sul piano lavorativo le sue qualità sono molto preziose. Oltre a essere molto affidabile, realistica e analitica, riesce a lavorare praticamente con tutti, anche se tende ad avere un atteggiamento decisamente più chiuso quando si trova a stretto rapporto con un soggetto del quale non può rilevare l'empatia: in particolare, tende ad apparire un po' tesa quando si ritrova a trattare con i ferengi, un popolo che non sembra apprezzare particolarmente. "

"Quindi, riassumendo, ritieni che possa essere un soggetto reclutabile?"

"Beh, Ammiraglio. Se dovessi fare una similitudine potremmo dire che Elaina è come una rosa, un bellissimo fiore ma con le spine aguzze. Il Tenente in questione è estremamente capace, ma sa anche essere estremamente testarda. Può rappresentare un ottimo ufficiale medico, ma potrebbe divenire anche una grossa spina nel fianco per gli ufficiali che si troveranno ad avere a che fare con lei, non cambia facilmente le sue idee."

"Corretto, quindi è esattamente l'ufficiale medico capo adatto per lavorare con tuo padre, non ti sembra?"

Victoria si voltò per un attimo stupita e poi si mise a ridere mentre l'Ammiraglio, sorridendo divertita, guardò una olofoto del Tenente Comandante Francis "Frank" Moses che teneva sul proprio d-padd.

*In bocca al lupo, vecchio orso*


USS Handelaar - Alloggio temporaneo del Tenente Comandante Tarev - 04/01/2396 - Ore 07.14


Elaina si risvegliò piuttosto indolenzita, stiracchiandosi con energia per rilassare la muscolatura dopo la nottataccia su quello scomodo surrogato di letto non aveva mai amato viaggiare sulle piccole navi da rifornimento, ma purtroppo quella era l'unico velivolo che aveva trovato a disposizione per raggiungere la Base Stellare K-4.

Scese dal letto andando ad indossare la propria uniforme e si sciacquò il viso sul piccolo lavandino presente nel bagno, soffermandosi per vari attimi a scrutare la propria immagine riflessa nello specchio: erano passati parecchi anni da quando era entrata nella Flotta Stellari, aveva superato parecchie difficoltà e visto la fine di molte persone, ma questo le aveva donato uno sguardo più maturo e sicuro di sé.

"La piccola principessina non c'è più"

Disse questa frase sottovoce a se stessa, con una certa fierezza, per poi tornare verso il letto e iniziare a riordinare tutte le sue cose.

Maniaca della perfezione, la giovane si mise a riordinare alcuni suoi vestiti rigorosamente su scala cromatica, soffermandosi ad ammirare alcuni abiti da sera: si rendeva conto anche lei che probabilmente non avrebbe mai avuto l'occasione di indossarli, ma nonostante tutto era pur sempre una ragazza che amava permettersi qualche civetteria di tanto in tanto. Era ancora intenta ad osservare il suo ultimo acquisto, un tubino blu cobalto, quando l'interfono la fece voltare.

=^= Comandante, abbiamo ricevuto una comunicazione sub spaziale per lei =^=

"Certo, passatela direttamente al terminale del mio alloggio"

Il volto di Elaina si illuminò, convinta che a chiamarla fosse il Comandante Wood, ma le vollero davvero pochi attimi per vedere naufragare tutte le sue certezze. Al terminale si ritrovò apparire un volto femminile a lei decisamente molto noto: Dhania era ancora un incanto, seppure gli anni passassero poteva ancora vantare un'invidiabile chioma, folta e scura, che le attorniava un viso dai tratti gentili e delicati. Era passato qualche tempo dall'ultima volta che l'aveva vista, eppure tutto sembrava congelato nel tempo, era sempre uguale, sia nel suo aspetto e sia nella sua espressione autoritaria e fiera.

"Ciao mamma"

"Tesoro, vieni trasferita e non mi dici nulla? Mi spieghi per quale motivo ti hanno mandato in una base così sperduta?"

"Beh, il trasferimento è avvenuto piuttosto rapidamente, e poi sappiamo bene entrambe che la domanda che ti preme di più è perché non sono stata trasferita alla Base Stellare Tranquillity, giusto?"

"Beh, che male c'è se la tua povera mamma ti vorrebbe più vicina al pianeta? Betazed è un incanto e tu ci hai sempre vissuto bene, no?"

"Si, certo che ci ho vissuto bene, ma il mio lavoro ha molta importanza per me."

"Sarà ma non mi sembra che per la Flotta tu abbia altrettanta importanza, ti hanno spedito in una base praticamente sconosciuta! Ma almeno ci sarà anche quel gustoso giovanotto?"

L'argomento fece colorire le gote di Elaina, ben poco propensa a trattare tutto ciò che avesse a riguardo la sua vita sentimentale con sua madre. Spostò lo sguardo sull'ora sperando che fosse tardi e fosse necessario chiudere la comunicazione, ma si rese subito conto che c'era ancora tempo e mentire con sua madre sarebbe stato del tutto inutile.

"Mamma! Quel gustoso giovanotto ha un nome, si chiama Alexander, ed è stato trasferito anche lui nella mia stessa base stellare."

"Ah, in questo caso, male che vada, se vi annoiate potete iniziare a sfornarmi qualche nipotino."

"Mamma! Andiamo lì per lavorare, mica per dare vita a una discendenza!"

"Ma tesoro che male ci sarebbe? Lo sai che la tua amica Nalia ha partorito da poco il terzo figlio? Pure quella tua amica dentona ne ha partorito uno circa sei mesi fa! Gli anni passano tesoro mio, quando pensi di sposarti e diventare madre?"

"Forse un giorno lo farò, ma sicuramente non penso di farlo nell'immediato futuro."

"Ah, non sarà a causa di quel gustoso terrestre, vero?"

"Alexander, mamma! Si chiama Alexander e non ha alcuna colpa, le scelte che riguardano la mia vita le prendo da me!"

"Se lo dici tu. Ma, senti, hai già visto il capitano dell'installazione? Sai se è un uomo o una donna?"

"Beh, onestamente non ho ancora avuto tempo di informarmi sul capitano, quindi potrebbe essere un uomo come una donna, ma perché me lo chiedi? Tu non conosci molti ufficiali della Flotta."

"Amore, io lo chiedo per te. Perché non ti cerchi qualcun'altro oltre a quel terrestre? Sai, un bel Capitano potrebbe essere un'esperienza molto più appagante di un semplice Tenente!"

"Alexander è un Tenente Comandante ed io non intendo assolutamente provare a corteggiare il Capitano!"

"Tesoro, ricordati quello che ti ho insegnato: non puoi sapere se una cosa ti piace o meno se non la provi, esattamente come non puoi sapere quale sia il gusto di gelato preferito se prima non li provi tutti!"

"Mamma, te lo ripeto, non intendo provarci con il Capitano!"

"Ma almeno conoscilo questo Capitano, e se proprio non ti attira va bene anche il Primo Ufficiale tesoro, mica saranno tutte donne là!"

"Mamma, tu sei incorreggibile! Proprio tu mi vieni a parlare di queste cose? Ti ricordo che ti sei sposata e che stai da sempre con mio padre!"

"Ma che cosa centra tesoro? Io con tuo padre mi sono sposata, ma prima di fare quel passo ho fatto le mie esperienze. Mi ricordo ancora un giovane e forzuto andoriano con cui ho passato un'indimenticabile vacanza su Risa, te ne ho mai parlato?"

"Mamma, questa conversazione sta diventando sempre più imbarazzante ed io devo andare a prepararmi, quindi devo assolutamente salutarti!"

"E va bene, ma tu ricordati quello che ti ho detto, voglio un nipotino e sono stanca di aspettare! Ciao Tesoro, a presto!"

Appena la chiamata si chiuse, Elaina si gettò sul letto tirando un sospiro di sollievo, oramai tutta rossa in volto: le conversazioni con sua madre erano sempre state una sorta di tour de force per i suoi nervi, ma più gli anni passavano e più si erano fatte strane e pressanti.

=^=Comandante Tarev, la informo che attraccheremo alla K-4 fra cinque minuti=^=

"Molto bene, finisco di sistemare le mie cose e mi porto in sala teletrasporto"

Base Stellare K-4 - Ponte 24 - 04/01/2396 - Ore 08.02


Appena materializzata sulla piattaforma della Sala Teletrasporto 7, Elaina fu accolta da una coppia di robusti guardiamarina armati che, garbatamente ma con decisione, la scortarono a passo veloce verso l'Ufficio del Consigliere.

Elaina si osservava attorno con espressione infastidita: dopo un viaggio scomodo non sentiva il desiderio di dover sorbirsi anche un incontro con un Consigliere, ma non aveva molta scelta.

"Siamo quasi arrivati Comandante"

"Per caso è già giunto sulla Base un certo Comandante Wood? Alexander Wood per la precisione"

"No Comandante, mi spiace. Vuole che la avvisiamo quando arriva?"

"Si, ve ne sarei grata"

Camminarono per circa altri duecento metri, prima di fermarsi di fronte ad una coppia di ufficiali: l'uomo la squadrò con espressione severa ed autoritaria, portando le mani sui fianchi, mentre la donna, decisamente più giovane del collega, emise una piccola risata, ripensando al discorso avuto mesi prima con l'ammiraglio Bates.

"Tenente Comandante Tarev, benvenuta! Le presento il Tenente Comandante Moses. Prego, entri in ufficio e si accomodi pure. La raggiungerò fra pochissimi minuti per poter verificare la sua idoneità a questo progetto"

"E' un piacere conoscerla, Comandante Moses"

Elaina tagliò corto ed entrò nell'ufficio, mentre lo sguardo di Frank non cambiò neppure per una virgola: rimase a fissare la neo arrivata fino a che non fu entrata nell'ufficio del Consigliere per poi alzare le spalle con fare un po' infastidito.

"Mmpf.. l'ennesima ragazzina, se continua così più che un progetto di intelligence potrò occuparmi di un asilo. Victoria, per curiosità, come mai ti sei messa a ridere?"

"Oh, nulla di importante, mi era solo venuta in mente una piccola conversazione che ho avuto con Bernadette"

"Mmpf.. chissà perchè la cosa non mi suona molto bene"

Victoria questa volta non rispose, si limitò a fare una leggera risatina per poi accomiatarsi dal patrigno ed accedere a sua volta nel suo ufficio con espressione decisamente divertita.

Dal canto suo Francis rimase ad osservare la porta chiusa con espressione pensierosa, come se qualcosa non gli tornasse delle parole della figliastra, poi alzò le spalle e si diresse verso il primo turbo ascensore.