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USS RAZIEL - MISSIONE 00 RSS USS RAZIEL - Missione 00

00.02 " Il Viaggio "

di Dave Chase, Pubblicato il 27-12-2015


Casa di Chase - Boston - 20/08/2395 ore 18.40


Nella grande casa a Boston, Dave si trovava come da piccolo a guardare sua madre mentre preparava la cena per tutti. La famiglia si era ritrovata per festeggiare il Tenente data l'imminente partenza. Dave si godeva quel momento osservando la madre e il fratello che stavano preparando gustosi manicaretti.

"Allora Figliolo, dov'è il luogo della prossima missione?" chiese il padre di Dave così a bruciapelo mentre sorseggiava un calice di vino.

Dave non si scompose:

"Mi devo presentare all'imbarco con la USS Sarek, sono stato assegnato come timoniere del turno Beta, ma sai che non mi accontento facilmente quindi dammi qualche mese e sarò già timoniere capo Papà."

"Questo sì che è il mio ragazzo..." affermò il padre gonfiando il petto d'orgoglio

In quel momento arrivarono la madre e il fratello che servirono le leccornie e la cena fu un intermezzo delizioso, fatto di paste di vario tipo e con secondi di ogni genere, da piatti di carne ad altri vegetariani: quando i Chase cucinavano, era sempre in grande stile.

Il dopo cena con la pancia piena fu rilassante e piacevole, con ogni famigliare seduto in salotto con un bicchiere o di digestivo o di vino in mano parlando di tutto un po': di come andavano i lavori di Elaiza presso Deep Space Nine o come progredisse il ristorante del fratello maggiore Ezikiel.
Poi toccò ai genitori, anche se, a detta loro, a San Francisco non capitava mai nulla di strano.
Infine Dave parlò dei suoi ex studenti all'Accademia, di come si fosse rigenerato in quel periodo, ma che adesso desiderasse un cambiamento: aveva bisogno di azione.

USS Sarek - Ufficio del capitano - 28/11/2395 10.50


Dave si trovava davanti alla porta del turbo ascensore subito fuori dalla plancia, ed era abbastanza titubante nell'entrare, riflettendo su quanto compiuto in quei primi mesi a bordo:

*Non credo di aver fatto nulla, né di buono né di cattivo per meritare un encomio o per una sonora lavata di capo..*

Facendosi coraggio, entrò in plancia, si mise sull'attenti di fianco alla poltrona del Capitano ed aspettò di essere notato.

"Tenente Chase a rapporto signore"

"Ah signor Chase, mi scusi ma devo finire una cosa prima... la prego si accomodi nel mio ufficio e aspetti lì"

"Si signore."

Detto questo, Chase si spostò nella saletta sulla sinistra del turbo ascensore e si sedette su una poltroncina vicino alla scrivania del capitano.

L'interno l'ufficio era spazioso e pieno di ricordi inerenti alla vita del capitano, ma la cosa che colpì più l'occhio di Dave furono i dpadd sulla scrivania: ad una prima occhiata sembravano specifiche di una nave.

*Occhio non vede cuore non duole, sono solo potrei dare una sbirciatina senza cacciarmi in qualche guaio*

Si alzò senza fare il minimo rumore e andò a dare un'occhiata.
La nave in questione era di classe Defiant, a differenza però di una normale nave di quella classe questa possedeva alcune migliorie. Il sistema propulsivo era stato completamente rivisitato, il sistema difensivo ed offensivo era all'avanguardia ed era dotata di sensori passivi sperimentali di indubbia capacità di rilevazione se perfettamente funzionanti.

Dave era così preso dall'analisi dei dati che scorrevano davanti ai suoi occhi, da non accorgersi di non essere solo:

"Ragazzo mio, lei è nei guai..." commentò una voce burbera

Alle spalle di Chase era apparso un uomo dallo sguardo duro e con le mani sui fianchi, un ghigno malvagio lo faceva apparire come un demone delle leggende terrestri

"Grossissimi guai..."

Sobbalzando dallo spavento, vedendo i gradi da Tenente Comandante dell'uomo, Dave si alzò subito per mettersi sull'attenti ma fu bruscamente respinto a sedere:

"Ah e quindi sarebbe questo il nostro timoniere eh?"

Il capitano Edison appena entrato aveva il volto scuro, ma sembrava stesse trattenendo a stento un'espressione divertita..

"Mi scuso signore se ho ficcato il naso nei suoi affari, non era mia intenzione. Ma se mi permette da queste specifiche comunque è una nave superba e sarebbe un vero onore poterla guidare."

"Beh James avevi ragione, nonostante lo spavento, non pecca di parlantina e faccia tosta il ragazzo... Comunque io sono il Tenente Comandante Frank Moses e avrei una proposta interessante.."

Edison si lasciò andare ad un ghigno e lasciò la stanza:

"L'ufficio è tuo amico.. ci vediamo dopo e strapazzalo per bene."

Il tenente Chase deglutì e si preparò per ricevere una lavata di capo, ma Moses gli fece cenno di accomodarsi.

"Mmpf.. sbirciare documenti riservati sulla scrivania del proprio capitano senza permesso è uno dei metodi più veloci per farsi buttare fuori dalla Flotta, non trova?"

"In effetti ha ragione, il mio tallone d'Achille è la curiosità.. mi scuserò con il Capitano più tardi. Ma lei quale proposta si riferiva?"

Moses sorrise..

"Sarebbe interessato a diventare il pilota di una nave del genere?" disse indicando le schematiche della Defiant.

A Chase gli si illuminarono gli occhi e a getto rispose:

"Sarebbe un grande onore per me far volare quel gioiellino, signore."

"Bene.. ma tutto ha un prezzo. Deve sapere che non è una nave qualunque e per prestarvi servizio si necessita di un accordo di segretezza che lei dovrà firmare, inoltre è probabile che stia lontano dalla sua famiglia per molto molto tempo.. inoltre ha un debito con me ed il Capitano Edison..se dovesse tradire la nostra fiducia, mi auguro per il suo bene che non succeda mai!"

Dave ci pensò su, anche perché il rapporto con la sua famiglia era davvero importante per lui, ma la tentazione era troppo forte.. questo "progetto Empireo" poteva rappresentare un enorme trampolino di lancio per la sua carriera.

"Si signore, comprendo e farò del mio meglio per non deluderla.. dove devo firmare?"

Moses sorrise e gli diede una pacca sulla spalla, dicendo:

"Così si fa figliolo..."

Base Empireo - Ponte 12 - Approdo 1 - 28/11/2395 ore 15.51


"Andiamo Signor Chase, la smetta con quel broncio e si muova!"

"Non è stato carino da parte sua usarmi in quel modo signore..."

"Le ho già chiesto scusa, e le posso assicurare che non è una cosa che faccio spesso, adesso vada a fare quello che deve fare. Ci ritroviamo in Sala Comando sul Ponte 4 tra un paio d'ore."

Dave si congedò da Moses andando ad imboccare il camminamento che collegava la piattaforma dell'Hangar 1 al corpo centrale della base. Dopo circa duecento metri, venne affiancato da un paio di Guardiamarina coi phaser in pugno che gli sbarrarono la strada.

"Posso fare qualcosa per voi?"

"Tenente Chase, siamo del corpo della sicurezza della stazione. Prego ci segua, è tenuto a fare rapporto al Consigliere."

Chase intuì che non aveva senso discutere quindi, anche se a nervi tesi, si lasciò scortare al turbo ascensore. Scesero fino al ponte 24, dove fu fatto accomodare su una sedia di fronte ad una scrivania vuota in quello che presumibilmente era l'ufficio del Consigliere.

Dopo circa mezz'ora entrò una dottoressa alta, slanciata e con una folta chioma rosso fuoco

"Signor Chase l'ho fatta condurre qui allo scopo di effettuare alcuni test per vedere se lei è idoneo all'attività su questa stazione"

Chase, leggermente stupito di vedere una così bella ragazza, rimase per un attimo resto con la bocca aperta, ma ripresosi subito rispose:

"Salve, immagino lei sappia già tutto di me. Iniziamo subito?"

"Certamente Tenente."

Per tutta l'ora successiva Chase fu torchiato per bene, rispondendo a domande psicoattitudinali, logiche e riguardanti situazioni ipotetiche per testare la sua capacità di affrontare le situazioni sotto stress.

Al termine, la dottoressa chiese a Chase di spiegare le circostanze del suo reclutamento e della sua scelta di entrare a far parte del programma Empireo, lasciandosi sfuggire un leggero sorriso mentre Dave raccontava dell'increscioso incidente sulla USS Sarek.

"Va bene Tenente è libero di andare"

Dave uscì lasciandosi andare ad un grosso sospiro di sollievo e con un sorrisetto ebete sulla faccia: quella dottoressa lo aveva colpito molto. Avviandosi verso il Ponte 4 per il rendez-vous con Moses, si immerse nel propri pensieri:

*Era proprio questo che volevo, più azione e se ci aggiungiamo anche una bella donna...*