Quartier generale della Flotta Stellare - 10/08/2395 ore 10.00
=^=Ammiraglio, il comandante Moses è arrivato.=^=
"Lo faccia passare Jasmine" L'Ammiraglio Bates appoggiò la schiena alla poltrona e guardò davanti a se.
La porta si aprì con un sibilo, l'uomo sulla soglia non attese un ulteriore invito ad entrare. Con passo sicuro, anche se con un leggero claudicare risultato di una ferita all'anca non ancora del tutto guarita, Francis Moses si diresse tranquillamente verso una delle poltrone davanti alla scrivania e si sedette con un grugnito fra il soddisfatto e l'impaziente. La donna lo guardò aggrottando le sopracciglia.
"Tenente Comandante Moses" iniziò l'Ammiraglio facendo scattare nel contempo il sistema anti intercettazione della stanza "il suo curriculum è una palude melmosa fatta di segreti, bugie e pessimo carattere..."
"Mmpf..." sbuffò lui di rimando guardandosi intorno e osservando i vari oggetti presenti nella stanza.
"La informo ufficialmente che il progetto è stato approvato, ma con le opportune modifiche."
"Mmpf!" sbottò l'uomo aggrottando la fronte e stringendo gli occhi per guardare meglio la foto presente sulla scrivania, nella quale l'Ammiraglio sorridente teneva fra le braccia due bambini, un maschio e una femmina. Accanto a lei una giovane ragazza dai capelli rossi guardava qualcuno non inquadrato dalla foto.
"Alla base sono già iniziati i lavori, un venti percento circa della struttura sarà mantenuta così com'è - continuò lei accedendo dal monitor alle immagini che le erano state preparate - nel caso di ospiti inattesi potrete mantenere la vostra copertura di base scientifica. Il resto della base sarà modernizzata con attrezzature all'avanguardia: laboratori, sale di addestramento, sistemi di sorveglianza... già è iniziata una selezione degli uomini che saranno assegnati al progetto."
"Victoria?" per la prima volta l'uomo emise qualcosa di diverso da un grugnito.
"Come da sua richiesta il Tenente Comandante Winslow è stata assegnata in qualità di profiler e consigliere della stazione, gli altri membri ancora non sono stati scelti. Ma c'è di più..."
"Dica..." gli occhi azzurri di Moses si piantarono in quelli dell'Ammiraglio.
"Non sarà lei a comandare il progetto, ma sarà solo il primo ufficiale." questa volta le voce dell'Ammiraglio Bates era più dolce, come se volesse in qualche modo indorare la pillola all'uomo di fronte a lei.
"Mmpf!" grugnì di nuovo lui facendo spallucce.
"Dannato orso!" sbottò questa volta la donna alzandosi in piedi "Sapevi che non ti avrebbero dato il comando!"
"Chiedi dieci e ti daranno cinque... io ho chiesto venti, per avere quel dieci che mi serviva! A me interessa solo catturare Jak'Al" rispose lui con uno scintillio nello sguardo.
"Sei veramente un uomo pessimo!" ribattè lei tornando a sedersi.
"E tu uno schianto quando ti arrabbi..." rispose lui facendole l'occhiolino "Dì un po' non c'ero anch'io in quella foto?"
"Ti ho tagliato via!" sbottò la donna pur trattenendo a stento un sorriso di piacere per le parole di lui "Stasera?"
"Devo passare da Robert all'accademia, mi ha detto che ha qualche problema con non so quale progetto."
"Non poteva chiamare me?" ribattè lei lanciando istintivamente uno sguardo in direzione della foto sulla scrivania.
"Si certo, ti immagini un Ammiraglio che fa visita ad un cadetto? Lascia fare a me o quel ragazzo non avrà più pace all'Accademia se scoprono che è tuo figlio!"
"Sei un uomo impossibile!"
"E' per quello che mi hai sposato no?" lui le fece l'occhiolino e si alzò dirigendosi verso la porta.
"Comandante Moses non le ho dato il permesso di andarsene!"
"Lo so... tornerò il prima possibile a casa stasera, così avrai tutto il tempo di punirmi per la mia insubordinazione" detto questo le lanciò un bacio e sparì dietro la porta.
L'Ammiraglio Bernadette Bates toccò il quadrante digitale della fotografia sulla scrivania e l'immagine si allargò fino a comprendere anche il marito che nella foto aveva uno dei suoi rari sorrisi.
"Dannato orso..." commentò lei con un sorriso.
Quartier generale della Flotta Stellare - 26/09/2395 ore 23.38
"E per finire questi sono i candidati che stiamo valutando per affidare loro il comando delle varie sezioni..." l'Ammiraglio Bates passò al marito un dpad contenente i curriculum degli ufficiali che da li a poco sarebbero potuti essere assegnati al progetto Empireo.
"Che branco di ragazzini! Non potevate darmi Salom o almeno Sloan?" borbottò lui facendo scorrere i dati
"Sono tutti e due in pensione."
"Condar o T'ikal?"
"Il primo è morto da sei anni, la seconda è tornata su Vulcano per passare il tempo con la sua famiglia!" commentò lei rimarcando sull'ultima parte della frase.
"Bah non ci si può fidare nemmeno dei vulcaniani!" rispose lui senza far caso al verso di risposta della donna.
"Manca il capitano e l'ammiraglio di collegamento."
"Il Capitano non è stato ancora scelto, lo faremo arrivare in un secondo momento direttamente con la nave che vi è stata assegnata."
"L'ammiraglio immagino sarà un qualche borioso burocrate che vorrà mettere bocca su tutto!"
"Il tuo ammiraglio di collegamento sarò io..." commentò lei con le braccia incrociate al petto e un espressione che lo sfidava a dire qualcosa. Qualsiasi cosa...
"Ah..." balbettò Moses sotto quello sguardo ammonitore "Molto meglio per noi se avremo come collegamento una persona di enorme esperienza, intelligente e affascinante!" commentò sorridendo
"Io ti sparo!"
"Non puoi, i phaser non sono ammessi al quartier generale. Vieni qui..." lui la prese prima che potesse allontanarsi e i due finirono sul divano. Il lavoro per quel giorno era terminato.
USS Sarek - Ufficio del capitano - 28/11/2395 ore 10.34
"James, ti ringrazio di avermi prestato il tuo ufficio." commentò Moses raccogliendo un pad da una pila instabile posta davanti a lui.
"Se non ci aiutiamo fra noi veterani... naturalmente non mi dirai a cosa stai lavorando vero?" commentò l'uomo al comando seduto in una delle sedie di solito predisposte per gli ospiti.
"Sono primo ufficiale su una vecchia base di ricerca in prossimità della 'macchia di rovi' che vuoi che ti racconti?"
"Bernadette ti ha fatto accettare un incarico tranquillo per una volta?"
"Già, quella donna sarà la mia rovina..."
"Si certo, come no... e tu naturalmente per prepararti al lavoro in una vecchia base di ricerca mi hai chiesto una stanza con protezioni di sicurezza degne dell'Ammiragliato."
"Abitudine..." commentò Frank guardandolo minaccioso
"Ok, ok..." il Capitano James Edison alzò le mani in segno di resa "Ti serve altro?"
"Guarda un po' che ne pensi?" Moses gli passò un pad contenente il curriculm di un vulcaniano.
"Tenente Polak, timoniere... bla bla bla... beh mi pare adatto a fare il controllore di volo per una base stellare. Se vuoi precisione e pignoleria chi meglio di un vulcaniano?"
"E se avessi bisogno di qualcuno che fa navigare una nave in situazioni pericolose?"
"Ti riferisci alla macchia di rovi naturalmente..." commentò sorridendo Edison
"Naturalmente..."
"Sicuramente sarebbe un valido timoniere comunque, ma ti ricordi cosa diceva quell'andoriano su Torok? Quello con un solo occhio e un pessimo carattere, come si chiamava?"
"Gatz?"
"Si lui... diceva sempre che a un buon timoniere serve l'istinto, deve essere tutt'uno con la sua nave perchè non sempre puoi fidarti degli strumenti."
"Già, la penso anch'io così... preferirei qualcuno più adatto."
"Io avrei qualcuno adatto allo scopo se ti interessa."
"Ormai mi hanno affidato questo, difficilmente potrei fargli cambiare idea, comunque ci farò due chiacchiere se non ti dispiace."
"Certamente..." l'uomo premette sul suo badge. "Plancia a Tenente Chase!"
=^=Mi dica signore!=^=
"Tenente potrebbe presentarsi fra..." Edison guardò Moses che apri ambuedue le mani di fronte a lui "fra dieci minuti nel mio ufficio? Non si preoccupi, le devo solo chiedere qualche informazione"
=^=Certo signore nessun problema.=^= la comunicazione si chiuse.
"E' in gamba, ti piacerà... naturalmente se riesci a convincere gli alti papaveri! Sembra di essere tornati su Danev VI, ti ricordi?" commentò il Capitano alzandosi e dirigendosi verso la plancia lanciando al vecchio amico uno sguardo d'intesa.
Moses guardò l'uomo uscire e un ghigno di malizia si dipinse sul suo volto.
Danev VI... bei tempi quelli. Si ricordava ancora il metodo usato per fregare l'ambasciatore Ferengi. I nove minuti successivi Moses li usò per disporre in bella vista tutte le informazioni sensibili che aveva sotto mano compresi i dati secretati della USS Raziel e della base K-4. Fatto questo si avviò fischiettando verso il bagno privato del Capitano.
USS Sarek - Ufficio del capitano - 28/11/2395 ore 10.50
Il tenente Chase entrò in plancia e si avvicinò alla poltrona di comando, attese alcuni secondi che la sua presenza fosse notata dal suo Capitano e, visto che l'uomo pareva troppo impegnato con un rapporto, decise di prendere l'iniziativa.
"Tenente Dave Chase a rapporto signore!"
"Ah signor Chase, mi scusi ma devo finire una cosa prima... la prego si accomodi nel mio ufficio e mi aspetti li."
"Si signore!" e si diresse verso la porta alla sinistra del turbo ascensore dal quale era arrivato. Il Capitano Edison gli lanciò un'occhiata e sorrise.
Chase entrò guardandosi attorno e subito il suo sguardo fu attratto dalle planimetrie della nave classe Defiant appoggiate sulla scrivania. Sicuramente il capitano voleva sapere qualcosa riguardo a quei dati e quindi decise di mettersi avanti con il lavoro dando un'occhiata ai progetti. Via via che leggeva i suoi occhi si spalancavano sempre di più per la sorpresa.
"Ragazzo mio lei è nei guai..." commentò una voce burbera.
Alle spalle di Chase era apparso un uomo dallo sguardo duro e con le mani sui fianchi, un ghigno malvagio lo faceva apparire come un demone delle leggende terrestri
"Grossissimi guai..." terminò Moses ricordando che l'ambasciatore ferengi aveva la stessa espressione fra il colpevole e lo spaventato che ora vedeva sul volto dell'uomo di fronte a lui.
Base Empireo - Ponte 12 - Approdo 1 - 28/11/2395 ore 15.51
"Andiamo Signor Chase, la smetta con quel broncio e si muova!"
"Non è stato carino da parte sua usarmi in quel modo signore..."
"Le ho già chiesto scusa, e le posso assicurare è una cosa che non faccio spesso, adesso vada a fare quello che deve fare. Ci ritroviamo in Sala Comando sul Ponte 4 fra un paio d'ore"
Moses guardò l'uomo mentre si allontanava sbuffando e sorrise divertito. Gli piaceva quel tipo, sarebbe stato un ottimo sostituto per il tenente Polak.
"Cosa hai combinato Frank?" una voce femminile lo fece voltare. Una bellissima giovane dai capelli fiammeggianti lo osservava con un cipiglio inquisitorio. Victoria non si rendeva conto di quante cose avesse preso dalla matrigna, tipo guardarlo con quello sguardo accusatorio.
"Victoria che piacere vederti! Quando sei arrivata?" Moses aprì le braccia per abbracciare la figlioccia ma lei lo fermò puntandogli l'indice contro il plesso solare.
"Chi è quello?" domandò ancora indicando con il pollice alle sua spalle in direzione dell'uomo ormai svanito fra i corridoi della stazione.
"Quello? E' una storia divertente..." rispose Moses imbarazzato. Non riusciva a fare il duro con lei.