FLASHBACK
Betazed
Lake El'nar - Casa Handara
3 Marzo 2399 - ore 11:00
James stava guardando il lago dalla finestra della camera matrimoniale con la schiena appoggiata alla spalliera del letto e la testa di Melana riversa sul suo petto nudo.
"Niente rimpianti, James" disse lei con voce dolce percependo il suo stato d'animo, alzando la folta chioma di capelli neri con la mano sinistra e sollevandosi quel tanto che bastava per guardarlo in viso.
"Lo so, ma continuo a fare gli stessi stupidi errori" disse lui senza guardarla, ma accarezzandole l'incavo della spina dorsale
"Tipo quello di portare a letto la tua ex moglie?" disse lei sorridendo "tranquillo, era solo per dirsi addio"
"Lo sai che il sesso non è mai stato il nostro problema e non posso dire che non mi mancherai sotto questo aspetto"
"Ne abbiamo già parlato a lungo James. Non è stato il tradimento o le bugie collegate. Andiamo! Pensi che non avrei saputo accettare una scappatella insignificante? Quello che non ho potuto sopportare è stato sentire che non eravamo più connessi"
"Sai che ti vorrò sempre bene" disse lui portando finalmente i suoi occhi a guardare gli splendidi occhi neri di Melana
"Lo so e io a te, ma non mi ami più o forse l'amore che sentivo in te era solo un fuoco di paglia. Intenso, ma che dura poco"
"È questo che rimpiango.. dover rinunciare a te che mi capisci meglio di me stesso ed a una vita felice qui. Avrei voluto amarti di più, te lo meriti"
"Infatti non riesco ad essere in collera con te"
Lui la strinse a sé unendo il calore del suo corpo al proprio.
Stettero così, in silenzio ancora qualche minuto, con solo il rumore dei loro respiri. Ogni cosa già fatta, ogni cosa già detta
"Tra quanto devi andare?" disse lei
Lui guardò l'orologio che aveva poggiato sul comodino di teak
"Devo essere a bordo della USS Ariane tra due ore"
"Non so quando e se ci rivedremo. Fammi dimenticare questa tristezza che provo" si avvicinò con le labbra per baciarlo "Per l'ultima volta"
FLASHBACK
USS Ariane NCC-57147
Ufficio del Capitano
21 Marzo 2399 - ore 08:00
"E' sicuro di questa decisione? Il suo rendimento è calato, ma il Consigliere Epstein mi aveva già fatto presente questa possibilità. Non vuole ripensarci? Ritengo che questa nave, anche se forse non prestigiosa come altre, svolga un lavoro fondamentale per il settore e che sia un ambiente perfetto per, mi permetta, leccarsi le ferite" disse il Capitano Bosley stringendosi le mani e guardandolo bonariamente
"Sì Capitano, ci ho pensato a lungo. Ho bisogno di nuovi stimoli e di dare un taglio al passato. Torniamo troppe volte su Betazed e, se una volta ,questo era giusto per me, adesso le mie esigenze sono cambiate."
"Se proprio ha deciso inoltrerò la sua domanda di trasferimento al Comando di Flotta"
"Avrei un'altra richiesta, Capitano"
"Sentiamo"
"Da programma dovremmo incontrare la USS Mouther tra tre giorni e le chiederei il permesso di prendere una licenza in attesa del mio trasferimento ufficiale"
"La vuole passare a bordo della USS Mouther?" disse Bosley confuso
"No signore, ma dal suo programma di viaggio, questa intercetterà la nave trasporto Malakiaan che fa rotta verso SOL III e pensavo di sfruttare un passaggio" rispose James sorridendo.
"Permesso accordato. Ci mancherà Comandante" disse l'anziano Capitano alzandosi e porgendogli la mano.
"Sono stati degli anni felici Capitano. Non vi dimenticherò" rispose James stringendogliela calorosamente, per l'ultima volta.
FLASHBACK
SOL III - San Francisco
Comando di Flotta
23 Aprile 2399 - ore 09:00
La Malakiaan aveva attraccato all'approdo spaziale terrestre solo il giorno prima, ma l'atmosfera che si presentò a Nash pareva surreale.
A sua memoria, erano anni che non si vedeva così tanta agitazione presso il Comando di Flotta ed ancora erano vivide nella sua mente le immagini dell'evacuazione della Terra antecedente l'attacco combinato Breen Dominio del 2375.
Le informazioni che aveva raccolto sugli attentati alla Federazione derivavano dalle notizie che correvano per tutta la galassia amplificandosi di nave in nave, di pianeta in pianeta, a cui si sommavano voci incontrollate del tradimento di numerosi ufficiali della Flotta Stellare.
Come tanti, James aveva passato gran parte del tempo a rintracciare i suoi amici ed assicurarsi che stessero bene ed ora si trovava con l'incertezza del futuro davanti.
Pur non riuscendo a non pensare a quello che aveva lasciato, si rendeva conto delle miriadi di possibilità che una situazione del genere poteva offrirgli.
Sapeva di non avere un ruolino ineccepibile, ma tutte le sue pecche erano di natura personale e non professionale.
Il suo lavoro era sempre stato apprezzato e, puntando su questo, avrebbe potuto cercare di ottenere un incarico da ufficiale superiore su una nave di prima fascia e non solo su mercantili o piccole navi da esplorazione.
Entrò nell'affollato ingresso del Comando di Flotta ignorando gli sguardi che riceveva dalle donne presenti, dai più timidi e nascosti a quelli più ammiccanti e sfacciati, ed andò spedito al banco di ricevimento.
"Salve.. sono il Tenente Comandante Nash.. ho un appuntamento con il Vice Ammiraglio Kovas"
"Buongiorno signore, l'Ammiraglio ha disposto di aspettarlo nella sala riunioni 11 al piano 22" disse il sottocapo di guardia al banco
James annuì e prese la strada per il turbo ascensore facendosi largo nella folla di persone che andavano di qua e di là.
In attesa c'erano già una decina di colleghi e James si fermò con loro ad attendere il proprio turno, spostando distrattamente lo sguardo sulle persone presenti cercando, inconsciamente, volti familiari..
Dopo qualche istante, il suo sguardo incrociò quello di una giovane Guardiamarina, fresca di Accademia, a due passi da lui che, sorpresa, si girò arrossendo e facendo, con troppo impegno, finta di nulla.
Nash sorrise e, all'arrivo del turbo ascensore, dopo aver fatto passare le persone che si riversavano fuori, fece per entrare proprio dietro di lei quando una voce lo fermò:
"James!"
Si girò e vide la vaporosa chioma bionda di Alessia Lombardi, una vecchia amica dei tempi della Divisione Tattica.
Arrivò da lei in due passi, abbassandosi quel tanto che bastava per baciarla sulle guance: "Alessia! Come stai? Oltre a essere bellissima come sempre"
"Beh anche tu non sei niente male" disse lei ridacchiando "Bene dai.. diciamo che sto molto bene.. nonostante tutto questo casino"
"Già ancora non ci credo che sia successa una cosa simile.. oh.. ma non l'avevo notato subito: sei diventata Comandante! Complimenti! Anche se te lo meritavi già da anni"
"Grazie!" disse lei sorridendo "Cosa ci fai qui? Sei stato convocato anche tu per gli interrogatori dei servizi di sicurezza? Non dovresti essere su Betazed?"
"No niente interrogatori, almeno non credo.. sono qui per una nuova assegnazione: diciamo che dovevo cambiare ambiente"
"Non mi dire che con quella Betazoide.. come si chiamava? Aspetta Melana giusto? È finita?"
"Si purtroppo. La ferita è fresca"
"Mi dispiace molto" disse lei mettendo la sua mano sul suo braccio
"Grazie Alessia, senti ora devo scappare che mi aspetta il Vice Ammiraglio Kovas, ma... ceniamo insieme stasera?" disse lui con un timbro di voce più caloroso
Lei lo guardò sorniona "sono fidanzata sai?"
"Ho detto ceniamo" disse lui con un mezzo ghigno
Lei sorrise di rimando "ok.. va bene.. chiamami"
"A dopo" rispose lui facendole l'occhiolino e dandole un bacio sfiorato sulla guancia
SOL III - San Francisco
Comando di Flotta
Sala riunioni 11
23 Aprile 2399 - ore 09:18
Il Viceammiraglio Kovas entrò come una folata di vento da una finestra rotta, seguito a ruota dal suo attendente mezzo Klingon.
"Ra'tkh, attivi lo schermo e metta le ultime posizioni note della Flotta" disse imperioso
James scattò sull'attenti.
"Riposo Comandante. E' inutile che le dica che tutto ciò che le sto per rivelarle è tuttora avvolto nel massimo riserbo. Quella che vede è la situazione della Flotta allo stato attuale: abbiamo avuto la defezione di una ventina navi."
Kovas fece una breve pausa, scrutando l'ufficiale davanti a sé, prima di riprendere: "Il Viceammiraglio Merak è alla guida di una task force di diciotto navi che stanno mettendo loro il sale sulla coda."
Altra paura per studiare le reazioni di Nash, che rimase immobile, pur memorizzando come sia Kovas sia Ra'tkh sembravano pronti a scattare in qualsiasi momento.
"Abbiamo consolidato la rete di navi lealiste e delle basi stellari chiave per la sicurezza della Federazione come indicate nel suo rapporto del 2391. Il nostro problema attuale è, purtroppo, quello che non ci saremmo mai aspettati. I nostri uomini hanno sempre dimostrato la massima lealtà e, ora, invece, ci troviamo di fronte ad un tradimento di una portata inimmaginabile.."
"Comprendo, ma.." cercò di intervenire James prima di venire bruscamente interrotto da un cenno del Viceammiraglio.
"E, in tutto questo, c'è la sua richiesta di trasferimento per motivi personali"
"Sono sospettato di tradimento?" domandò James contraendo involontariamente la mascella
"Al momento dovremmo sospettare di tutti, ma no.. o sarebbe già stato immobilizzato poco fa.. non abbiamo dubbi sulla sua lealtà e, a dirla tutta, è stato anche grazie al riposizionamento della Flotta su cui lei ha lavorato che abbiamo potuto mettere in campo una task force in breve tempo per andare a caccia delle navi ribelli"
"La ringrazio Ammiraglio" disse Nash rilassandosi
"Il suo ruolino di servizio, tuttavia, non è il massimo e, in altri tempi, l'avremmo messa su qualche base o nave simile alla USS Ariane. Sfortunatamente, al momento, non abbiamo molte alternative fidate per coprire ruoli superiori sulle unità a nostra disposizione"
"Una nave in prima linea, quindi?" intervenne James speranzoso
"Si, sarà destinato alla USS Poseidon, di classe Akira, che si trova presso la Base Stellare 103 per riparazioni e rifornimenti."
"Grazie signore.. c'è qualcosa che debbo sapere?"
"È una delle nostre unità più in difficoltà per uomini e mezzi: il suo equipaggio è raccogliticcio ed il suo Capitano è un Comandante, che io definirei eccentrico, ma che ha appena saltato la fila ed è stato promosso perché ha dato inconfutabile prova di lealtà incondizionata."
"Lo terrò a mente"
"Sarà assegnato come Capo Operazioni, ma.. la avviso.. non sarà un lavoro affatto facile! Verrà informato direttamente dal Capitano Kevides su quali ordini avrete come equipaggio e non credo di doverle rammentare che questa è una opportunità unica per la sua carriera: la Poseidon non sarà una nave nuova, ma resta comunque un'ottima unità. Non mi faccia rimpiangere questa scelta Nash"
"Non lo farò Ammiraglio"
USS Poseidon
Sala Teletrasporto 1
03 Maggio 2399 - ore 10:20
James si materializzò sulla pedana del teletrasporto col borsone sulle spalle in una posizione rilassata: "Chiedo il permesso di salire a bordo"
"Permesso concesso Comandante. Sono il Capitano Kevides. Benvenuto a bordo" rispose l'Argeliano stringendogli la mano energicamente "muoviamoci.. come vedrà abbiamo molte cose ancora da fare a bordo"
I due uscirono dalla sala teletrasporto camminando lungo i corridoi invasi di tecnici di ogni tipo che stavano procedendo alla messa a punto dei sistemi.
"La nave non è ancora pronta e siamo in ritardo.. devo dire che aspettavo il suo arrivo con grande trepidazione: da quando siamo qui alla Base Stellare 103 ho visto fin troppe scartoffie"
"Non sarà un problema" disse Nash stupito da quell'atteggiamento dinamico e carismatico, ma, allo stesso tempo, poco controllato.. gli avevano detto che era eccentrico e cominciava a capire il perché.
"Signore.." aggiunse mentre cercava di stare dietro al Capitano che, nonostante fosse più basso di lui, si muoveva con una velocità incredibile "considero questa nave una grossa opportunità per la mia carriera anche se avrà visto che tante volte mi sono lasciato prendere da questioni personali"
Kevides si fermò di scatto, costringendolo a puntare i piedi e forzare gli addominali per non finirgli addosso
"James, posso chiamarla così vero? Nel suo tempo libero faccia quello che vuole, ma quando è in servizio mi aspetto che lei dia il 200%. Fino all'arrivo del Primo Ufficiale, organizzi i turni, gli approvvigionamenti e le allocazioni di energia, gestisca le operazioni di questa nave senza farmi firmare centinaia di ordini e considererò la sua presenza qui quanto di più prezioso"
"Sì signore!"
I due entrarono nel turbo ascensore: "Plancia!"