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DS16GAMMA - MISSIONE 28 RSS DS16GAMMA - Missione 28

28.10 "Giochi di prestigio"

di T'Lani , Pubblicato il 12-12-2023

DS16 Gamma - Sala tattica
22/05/2403 ore 13:51


Per un momento, Steje Aymane temette di essersi spinto troppo oltre, con lui. Il suo primo ufficiale era fin troppo stressato, tra la morte della sorella e quella bambina che gli era capitata sul groppone senza preavviso.

Rerin rialzò il capo, lanciandogli un'occhiata bieca. Steje alzò mentalmente le spalle, consapevole che l'altro aveva percepito la sua preoccupazione e non avrebbe accettato alcun accenno di indulgenza da parte sua. Preferì tornare a sedersi alla sua scrivania, sfiorando la tastiera del computer. Il primo ufficiale si irrigidì, vedendo il nome che campeggiava sullo schermo.

"E' la fedina penale di Shrass Th'Shaoth - disse Steje, girando lo schermo per permettere all'altro di leggere - Sapeva che uno dei mariti di sua sorella era sospettato di contrabbando?"

Rerin scosse la testa, aggrottando le ciglia: "No... Che strano"

"Che c'è di strano? - domandò il capitano - Dopotutto, lei e sua sorella non avevate riallacciato i rapporti che di recente, e il passato criminale di uno dei suoi mariti non doveva essere un
argomento di conversazione da tenere nelle riunioni familiari."

"Non è questo... C'è qualcosa di strano in questa fedina penale. Non saprei dire esattamente cosa, ma... Le dispiace?"

Steje gli fece cenno di proseguire. Rerin scorse la scheda, si fermò, tornò indietro, la rilesse più lentamente. Infine si fermò, leggendo di nuovo il punto che l'aveva colpito: "Qui. Nel 2397 fu arrestato da una pattuglia federale e accusato di contrabbando, ma fu rilasciato dopo pochi giorni. Niente processo, nessuna condanna..."

Steje allungò il collo per guardare dove stava indicando l'altro: "Vorrà dire che non hanno trovato prove sufficienti..."

"E allora, perché lo hanno arrestato? Bastava un semplice fermo per controllare la regolarità del carico. Se non avessero trovato nulla, lo avrebbero rilasciato subito. Invece, prima lo hanno arrestato, poi, dopo pochi giorni... Voglio dire, le sembra la procedura abituale? E se..."

"No, non è la procedura abituale... Ma sarebbe meno insolito se la pattuglia federale avesse scoperto troppo tardi di aver preso un agente infiltrato, dopo averlo arrestato come presunto contrabbandiere. Avevamo già ipotizzato che i quattro andoriani assassinati potessero lavorare per il loro governo. Forse, anche allora Shrass lavorava per il governo andoriano..." - aggiunse Steje.

"E gli altri? E mia sorella? Forse sono stati solo... Come si dice? Danni collaterali? - pronunciò Rerin tra i denti - Se questo fosse vero, quella donna dovrete togliermela dalle mani!"

Si alzò: "Con il suo permesso, capitano... Ho una trappola da preparare!"



***FLASHBACK***
Navetta Stass'hora in viaggio verso Xyrillian
18/11/2397 ore 15:00


Il lieve ipnotico diffuso nell'aria, nel ristretto ambiente della navetta aveva agito rapidamente. La bella Katarzyna si era addormentata senza accorgersene, con il corpo abbandonato sul sedile
del passeggero e un rivolo di saliva che le usciva dall'angolo della bocca semiaperta. Shrass le lanciò una occhiata veloce, mentre si sfilava dal naso i filtri invisibili che lo avevano protetto dallo stesso narcotico. Regolando opportunamente gli orologi di bordo, la ragazza non avrebbe nemmeno sospettato di aver perso conoscenza per quei pochi minuti. Ma doveva sbrigarsi: l'effetto non poteva durare a lungo.

Afferrò l'avvitatore speciale e si precipitò al vano di carico schermato. Lo aprì. Ignorò le fiale di Tex'Meshi che la ragazza gli aveva detto di aver rubato per sé - qualunque cosa fosse - ed estrasse il contenitore che lei vi aveva depositato al ritorno dalla sua scorribanda presso l'Accademia di Vulcano. Se Katarzyna non aveva mentito, quel furto era stato commesso su mandato di Jak'Al, e quindi quel pacco sarebbe arrivato direttamente nelle sue mani. Nei lunghi mesi in cui Shrass si era infiltrato tra le fila dei contrabbandieri, quella era la prima volta che avrebbe avuto un collegamento con lui, sia pure indiretto.

Non aveva il tempo sufficiente per aprire il contenitore, o almeno non senza lasciare tracce evidenti della manomissione. Trattandosi di materiale vulcaniano, non era nemmeno certo che avrebbe voluto aprirlo, se avesse potuto... Da un cassetto, prese una microscopica bomboletta spray e con un gesto deciso ne fece saltare la spoletta, per poi spruzzarne il contenuto su tutto l'involucro. La sostanza era inodore. Non avrebbe lasciato segni percepibili ad una normale analisi, a meno di non sapere esattamente che cosa cercare. In compenso, da quel momento chiunque avesse toccato il contenitore sarebbe stato contagiato attraverso la pelle da un microscopico virus dormiente, che avrebbe fatto squillare gli speciali allarmi dei suoi superiori.

Ripose il contenitore nel vano di carico, riavvitando con cura il pannello a tripla schermatura. Si girò di nuovo verso Katarzyna, che continuava a dormire del suo sonno drogato. Prima di vedere quel contenitore, aveva pensato di iniettarle il virus, ma non aveva alcuna certezza che lei avrebbe incontrato Jak'Al di persona, per consegnargli il pacco. Anzi, ricordava che quando lo aveva incontrato su Xyrillian aveva detto chiaramente che lei, Jak'Al, non lo aveva mai visto.

Regolò gli orologi di bordo, quindi fece per tornare alla sua postazione, ma all'ultimo momento cambiò idea e si diresse verso la consolle. Quando Katarzyna era risalita a bordo dopo la sua missione su Vulcano, con la coda nell'occhio le aveva visto fare una mossa di cui lui non aveva ben compreso il motivo. Cercò le registrazioni di bordo, dal momento in cui la ragazza aveva agganciato il suo spider, avendo cura di togliere l'audio. La registrazione, a velocità 1,5 e senza audio faceva un effetto involontariamente comico, e sorrise a sé stesso che riavvitava la paratia del vano di carico dopo che la ragazza vi aveva inserito il suo bottino...

Si irrigidì. Fermò la registrazione e la ragazza si bloccò. Tornò indietro... No, non si era sbagliato!

Katarzyna si stava agitando. Il sonnifero stava esaurendo i suoi effetti. Si precipitò al punto dove la ragazza aveva nascosto l'oggetto, lo trovò, lo prese. Una bomba abbastanza rudimentale, con
timer fissato a tre ore dopo il previsto approdo su Xyrillian... Shrass si morse le labbra. Sapeva quando era stato scoperto, o almeno sospettato. Tre settimane era stato fermato dalla pattuglia di un piccolo capitano ignorante. Lussark doveva aver fatto due più due quando lui era stato rilasciato dopo appena qualche giorno, senza conseguenze... Del resto, gli aveva detto in faccia che non gli avrebbe più affidato alcun lavoro!

Mise la bomba sulla piattaforma del teletrasporto e corse a lanciare le sue particelle nello spazio a massima dispersione. Respirò, vedendola scomparire.

Si girò verso Katarzyna. Aveva una gran voglia di fare lo stesso con quella dannata ragazza! Ma i suoi superiori non avrebbero gradito l'idea di essersi fatti sfuggire per colpa sua l'occasione di tracciare un latitante pericoloso come Jak'Al, dopo anni che gli davano la caccia. Doveva quindi proseguire con il piano e poi sparire.
Tanto, grazie a quella bomba, Katarzyna l'avrebbe ritenuto morto...



DS16 Gamma - Un bar sulla Passeggiata
23/05/2403 ore 16:00


Katarzyna era furiosa. Tutti gli schermi della Base Stellare erano fissi su un solo programma. Anche nei ristoranti e bar della Passeggiata, i gestori avevano dovuto installare grandi maxischermi di fronte ai quali si affollavano capannelli di persone. In più di una occasione, gli agenti della Sicurezza avevano dovuto intervenire per soccorrere persone colte da malore nella calca. Tutti fissavano la diretta dalla sala tattica, dove una grande sfera di vetro galleggiava sopra un invisibile campo di forze. La sfera vorticava, facendo ruotare le palline colorate all'interno.

Guardarle le dava la nausea. Si concentrò sul bicchiere di brandy terrestre che aveva di fronte.

"Peccato" - mormorò Rohan Sharma, andando a sedersi accanto a lei al bancone del bar. Attese che il barista si fosse allontanato per prendere la sua ordinazione, prima di continuare - "Il tuo era un buon piano... La navetta adesso ci servirà per sparire."

"Non tornerò a Xyrillian da sconfitta! - sibilò la donna - So fin troppo bene come il capo tratta quelli che falliscono!"

"Sbaglio, o questo non è l'incarico che ti aveva dato... - si fermò un istante prima di pronunciarne il nome. Quel bar sulla Passeggiata poteva essere pieno di olocamere nascoste, per quello che ne sapeva.
Non era prudente pronunciare il nome del loro capo, nemmeno a voce bassa.

"Voglio dire... - obiettò Rohan - Lui ti ha chiesto solo di fare in modo che la Sicurezza di questa Base fosse distratta. Il resto, è stato solo una tua iniziativa!"

"Non fare finta di non capire, Rohan! Non avrei potuto fare niente senza la sua approvazione. E se lui approva un piano..."

Una applauso fragoroso le impedì di continuare. Il capannello raccolto davanti al maxischermo stava acclamando un giovane trill con la divisa da tenente della Flotta Stellare, che teneva bene in alto il biglietto vincente. A forza di spinte e sfottò, gli astanti lo portarono verso il bancone, dove lo costrinsero ad offrire da bere a tutti. La ragazza scosse la testa, lasciando il bancone al festeggiato e ai suoi amici.
Il capitano sul maxischermo stava infilando la mano sotto il telo che era andato a coprire la sfera di vetro. Estrasse il secondo numero...

Katarzyna si bloccò, sgranando gli occhi. La mossa, fatta dal capitano, di andare a pescare una pallina dalla sfera di vetro, le aveva risvegliato un ricordo.

"Che succede?" - udì la voce di Rohan come attraverso il subspazio, ma non poteva guardare verso di lui. Gli occhi della ragazza adesso erano incollati allo schermo, a quelle mosse che il capitano stava facendo e che si sovrapponevano, nella sua mente, a quelle che da bambina aveva visto fare tante volte a suo padre. La sfera di vetro venne coperta per la terza volta dal telo e il capitano infilò di nuovo la mano dentro di essa, senza guardare.

"E' un trucco..." - mormorò Katarzyna - E' tutto un trucco" - ripeté.

"Ma che dici?" - Rohan guardò alternativamente lo schermo e la ragazza, senza capire.

"L'estrazione è truccata. Quel telo - indicò - Serve a non far vedere che teletrasportano all'interno una pallina in più, differente dalle altre. Una pallina ruvida al tatto, che il prestigiatore può trovare semplicemente pescando tra le altre, senza nemmeno guardare."

Rohan girò la testa verso il trill, quasi eclissato dal gruppo dei suoi amici, che rideva e brindava con un lungo bicchiere di birra romulana: "Ma perché...?"

"Zitto!"

Il capitano tirò fuori la mano dal telo, esponendo il numero a favore della olocamera.

Katarzyna fissò Rohan, e senza parlare tirò fuori il biglietto che le era stato dato poche ore prima. Rohan lo lesse e guardò di nuovo lo schermo.

"Sai che vuol dire?" - disse Katarzyna.

"Si. Forse non hanno ancora prove, ma ci hanno beccato!"