13.06 " Salvate la Faerless! "
di Alessandro Riccardi, Pubblicato il 05-05-2014
Deep Space 16-Sala comando- ore 20:00
Lo schermo principale si attivò di colpo restituendo l'immagine del tunnel spaziale in apertura. Poco dopo la Majestic uscì dal tunnel con la tipica maestosità e eleganza di una nave stellare di classe Nebula. Il vascello si allontanò rapidamente dal portale e si avvicinò alla stazione.
"Capitano, la Majestic è appena uscita dal tunnel spaziale." Annunciò l'ufficiale al tattico.
"Bene." Spini, si alzò dalla poltrona, raggiunse l'ufficiale alle comunicazioni e disse: "Augurate alla Majestic buon viaggio e buona fortuna."
"Sì, capitano."
La Majestic virò a dritta, raggiunse tutto impulso e, quando fu sufficiente lontana, entrò in curvatura.
Deep Space 16-Sala riunioni- ore 19:13
Il comandante Riccardi e il dottor Sonx entrarono a riunione finita. Si sedettero sul lato più corto del lungo tavolo, ansiosi di conoscere l'esito dell'incontro.
Dopo alcuni istanti di silenzio Spini disse: "Hanno approvato."
"Bene." Rispose l'ufficiale tattico cercando di nascondere la propria soddisfazione.
T'Lani annuì e, osservando attentamente i due ufficiali, disse: "Gli ambasciatori hanno avuto alcune perplessità ma hanno convenuto che il piano di salvataggio proposto ha buone possibilità di riuscita. Il problema è trovare una nave federale da usare per la missione."
"Come nave appoggio suggerirei la Majestic." Disse Spini poi, digitando alcuni comandi sul d-padd, aggiunse: " Attualmente è rientrata su DS9 dopo una missione nelle Badlands. Contatterò al più presto il comando di flotta e chiederò di assegnare la Majestic alla missione di salvataggio." Il capitano Spini attese alcuni secondi poi, rivolta verso l'ufficiale medico capo, aggiunse: " Dottore, lei salirà a bordo della Majestic come rinforzo ai medici della nave. Non sappiamo se sulla Faerless ci sono ferititi gravi, ma preferisco essere prudente."
"Si capitano." Rispose prontamente Sonx.
"Comandante Riccardi, voglio che lei accompagni la scorta della Majestic . Voglio che ricordi loro che questa è una missione di salvataggio e nient'altro." Aggiunse il capitano Spini.
"Sì, ricevuto."
"Bene, ora andate. C'è una navetta che parte per DS9 tra circa 10 minuti. Buona fortuna."
Uss Faerless - Plancia- ore 19:13
"Come si sente?" Chiese Kish chino sull'ingegnere.
"Devo aver preso un forte colpo... anzi due." Rispose pacatamente Shivhek mentre cercava di rimettersi in piedi aiutato dalla dottoressa Stern.
"Non faccia sforzi eccesivi." Si raccomandò la dottoressa.
"Si certo." Rispose l'ingegnere mettendosi a sedere contro una paratia. Poi puntò un piede a terra e facendosi leva cercò di alzarsi. Il primo tentativo andò a vuoto, ma prima che la dottoressa o l'andoriano potessero intervenire, il vulcaniano riprovò con successo. Shivhek barcollò leggermente ma recuperò quasi subito l'equilibro.
"Qual è la situazione?"
Kish rimase sorpreso della capacità di recupero del collega, poi indicando la plancia, disse: "Siamo stati sabotati. I sistemi primari e secondari sono attualmente fuori uso. Stiamo cercando il sabotatore. "
"Cosa devo fare?"
"Voglio che tieni sotto controllo la pancia e che cerchi di rimettere in funzione qualche sistema. Io e il sub comandante Liven cercheremo il sabotatore."
La dottoressa Stern s'intromise nel discorso dicendo: "Si fida di quel romulano?"
"No. Ma, vista la situazione non abbiamo scelta." Rispose Kish, poi puntando le antenne verso la dottoressa, aggiunse:" Dottoressa, la faccio subito scortare in infermeria... l'equipaggio ha bisogno dei suoi servizi medici."
"Lo so, andiamo allora." Rispose pragmatica Stern.
Shivhek aveva approfittato della discussione tra la dottoressa e Kish per riattivare un monitor accanto a lui e visualizzò lo stato dei sistemi della nave. In poco tempo si fece un'idea dello stato della nave e, quando i due finirono di parlare, disse: "Ci sono danni estesi, inizio subito una diagnostica più approfondita per valutare i malfunzionamenti."
"Bene." Rispose Kish compiaciuto dall'efficienza del vulcaniano. "E' un piacere riaverla di nuovo fra noi."
Detto ciò l'andoriano e la dottoressa Stern uscirono dalla plancia seguiti dal sub comandante Liven.
Nave Romulana - Plancia- ore 20:00
Riccardi era a disagio. Non per la presenza degli ufficiali romulani, anzi stava ammirando la rapidità e l'efficienza con cui gestivano la nave da guerra. Ad infastidirlo era il silenzio e la strana atmosfera cupa che si respirava sulla plancia della nave occultata. Si sentiva come se fosse stato assegnato a uno degli antichi sottomarini utilizzati sulla Terra. Aveva studiato queste antiche macchine da guerra durante un corso opzionale all'accademia della Flotta Stellare. L'istruttore aveva detto più volte che durante l'immersione anche il minimo rumore poteva essere fatale. La sua mente lucida gli suggeriva che si trovava su una nave stellare e che non c'erano cacciatorpedinieri nemici sopra il falco da guerra ma il suo inconscio lo tormentava con l'analogia sottomarino-nave da guerra occultata.
"Comandante?"
Riccardi non rispose.
"Comandante?" Lo incalzò il capitano Jerril, un vecchio lupo dello spazio.
"Ehm... sì mi dica, capitano." Rispose Riccardi riemergendo dai suoi pensieri.
Il romulano sorrise pazientemente, si alzò dalla poltrona e, facendo alcuni passi verso il visore, disse: "Siamo appena usciti dal tunnel spaziale."
Riccardi osservò lo schermo e, con la coda dell'occhio, gli parve di vedere DS16.
"Non vedo la Majestic."
Il capitano Jerril fece un gesto al navigatore il quale rispose prontamente: "La nave federale si trova alla nostra destra a circa 300 metri."
Riccardi annuì e, dopo alcuni istanti di esitazione, chiese: "Siamo riusciti a passare inosservati?"
"Ovviamente sì!" Rispose con eccessiva arroganza l'ufficiale addetto all'occultamento, poi voltandosi verso l'umano, aggiunse: "I dispositivi di occultamento romulani sono molto sofisticati."
Il capitano Jerril fulminò con lo sguardo il sottoposto, poi rivolto verso Riccardi spiegò: "L'occultamento ci sta mascherando molto efficacemente, inoltre eventuali emissioni residue sono mascherate dalla traccia energetica dalla Majestic."
Riccardi annuì, poi ripensando al modo in cui avevano lasciato DS9, sorrise. "Curioso il metodo che avete usato per lasciare la stazione."
Jerril contraccambiò al sorriso e, dirigendosi alla poltrona assieme al comandante, aggiunse:"Sì vero. Questa manovra è conosciuta come l'inganno alla remana. Si tiene una nave sempre occultata e, facendo occultare e disoccultare di continuo navi della stessa classe, si può far partire una nave senza che un potenziale avversario possa capire che una nave stellare è appena partita."
"Ingegnoso."
"Sì." Rispose il capitano sedendosi. " Ricorda il gioco terrestre delle tre carte."
Uss Majestic- Infermeria- ore 20:00
Il dottor Sonx entrò in infermeria a passi rapidi. Prontamente gli venne in contro l'ufficiale medico capo della Majestic, un dottore sui quarant'anni, alto e slanciato con qualche ruga sul visto e alcuni capelli bianchi.
"Ben arrivato dottore." Si presentò stringendogli affettuosamente la mano. "Sono il dottor Shaft."
"Grazie." Rispose Sonx leggermente imbarazzato dal troppo caloroso benvenuto."Io sono il dottor Sonx."
Il dottor Shaft mise una mano dietro la schiena del collega per invitarlo a entrare nel locale. "Pochi minuti fa ci hanno informato della missione, ma io e il mio staff siamo pronti a intervenire."
"Bene." Poi, notando una certa esitazione nel collega, Sonx aggiunse: "Ha qualche domanda?"
"Eh... sì." Rispose Shaft, poi schiarendosi la voce, aggiunse: "Abbiamo ricevuto l'ordine di soccorrere una nave stellare ma non ci hanno fornito informazioni dettagliate su cosa sia successo."
L'ufficiale medico capo della stazione annuì e, capendo i dubbi del collega, rispose:"Purtroppo non lo sappiamo anche noi. Non siamo riusciti a comunicare con la nave. L'equipaggio potrebbe essere gravemente ferito o illeso. Ed è per questo che sono stato inviato qui, sono il medico curante di quell'equipaggio e sono qui per aiutarvi nel caso in cui ci siano dei feriti gravi."
"Si capisco." Poi, per drammatizzare, Shaft aggiunse: "Speriamo che siano tutti illesi, almeno non avremo nulla da fare."
Tutti i medici e gli infermieri presenti scoppiarono a ridere.
Ambasciata Romulana - Ufficio dell'ambasciatore Lamak - ore 20:00
Lamak era davanti alla finestra del suo studio. Per una strana coincidenza vide la Majestic uscire dal tunnel spaziale ed entrare in curvatura. Cercò in tutti i modi di vedere il falco da guerra ma, a causa dell'occultamento, non vide nulla.
"Pensieri?" Gli chiese una voce femminile e famigliare.
"Sì." Rispose il romulano voltandosi verso Rain.
"Temi che il piano di salvataggio possa fallire?"
"No, la nave federale è in grado di recuperare la Faerless e in caso di problemi il nostro incrociatore fornirà fuoco di copertura."
"Il capitano Jerril potrebbe non rispettare gli ordini che tu gli hai dato." Propose Rain.
"No." Rispose il romulano avvicinandosi alla moglie. "Gli ho dato ordini molto precisi."
Rain si avvicinò al marito e lo abbracciò. "Temi la conseguenza dei tuoi ordini?"
"Sì, in parte sì." Il romulano guardò dritto negli occhi la moglie e, ricambiando all'abbraccio, aggiunse: "Spero che questa situazione finisca al più preso."
Uss Faerless - Stiva 1- ore 20:20
Khish era meravigliato. Il comandante Liven stava dimostrando una notevole capacità tattica abbinata ad un'elevata capacità di dirigere una caccia all'uomo. In poco tempo aveva individuato i possibili nascondigli del sabotatore e, con metodo e istinto, era riuscito ad escluderli tutti tranne uno. Solo una cosa infastidiva l'andoriano: Liven si stava muovendo con troppa facilità e sembrava che conoscesse troppo bene una nave stellare di classe Defiant. Si appuntò a mente di informare il capitano Spini.
"Pronto?" Chiese Liven appostato accanto alla porta d'accesso alla stiva 1.
"Sì." Rispose l'andoriano stringendo a sé il phaser.
"Le squadre di sicurezza stanno bloccando tutte le uscite, è nostro!"
Il romulano aspetto che i federali si schierassero, poi, con un gesto fulminò, aprì la porta ed entrò rapidamente seguito da Khish e da 4 sottoufficiali.
Khish prese posizione dietro una cassa vicino all'entrata, con la coda dell'occhio vide un umanoide muoversi rapidamente verso un riparo: doveva essere il sabotatore. Prese la mira e urlò: "Alto là. Fermo o sparo."
L'umanoide accelerò la corsa verso il riparo ma fu investito quasi subito da una scarica di phaser.
"Abbiamo il sabotatore. Ora non ci resta che interrogarlo." Disse Liven ponendo nella fondina il suo phaser.