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USS CRUSADER - MISSIONE 14 RSS USS CRUSADER - Missione 14

14.01 " Nuova memoria "

di Stephen McAllister, Pubblicato il 15-04-2014

Muwai, alloggi privati - 15/01/2394, ore 06:45


Stephen aprì gli occhi lentamente, cercando di abituare gli occhi a quella fioca luce purpurea che permeava la stanza. Tentando di mettersi a sedere su quello che sapeva essere un duro letto di pietra, si rese finalmente conto di essere immobilizzato da una serie di grosse spire maculate, le cui fredde scaglie iniziarono a fremere pochi attimi dopo. Sorrise, voltandosi verso il fianco sinistro, dove ritrovò lo splendido viso di Nazja, privo dell'usuale cerone bianco che lo ricopriva durante il giorno. Gli occhi cerulei, simili a brillanti nell'oscurità, lo fissavano intensamente.
"Ehi..." la salutò in tono dolce, cercando di girarsi verso di lei, liberando faticosamente il braccio destro dalla morsa della sua compagna, in modo da poterle passare la mano fra i lunghi e lisci capelli corvini, unica peluria presente sul corpo della donna-serpente, "Ti ho svegliata?"
Nazja scosse lievemente la testa segno di diniego, iniziando lentamente a rilasciare la morsa delle sue spire sul corpo del suo amante, nudo come il suo, permettendogli così il movimento, senza però concedergli la fuga.
"Sai bene che mi sveglio quando la temperatura aumenta..." replicò la donna in tono piatto, continuando a fissarlo.
"A me sembra invece che tu sia ancora mezza addormentata..." ridacchiò lui di rimando, abbracciandola e baciandole più volte i seni. "Ho l'impressione di doverti scaldare ancora un po'..."
Nazja si lasciò finalmente andare, ridendo di gusto, stringendo nuovamente il suo compagno e costringendolo a rotolarsi con lei fra le coperte almeno un paio di volte, prima di fermarsi per un lungo e affettuoso bacio.
"Dovresti vestirti..." affermò la donna-serpente, rilasciando finalmente McAllister dal bacio e dalla sua stretta, "sai che Shaitan si arrabbia se arrivi tardi..."
"Il lavoro prima di tutto, eh?" ridacchiò l'umano, scendendo dal letto, iniziando ad infilarsi quella che aveva tutta l'aria di essere una tuta da lavoro, mentre Nazja distendeva l'interezza delle sue spire. "Anche tu dovresti iniziare a prepararti, dopotutto tu sei il volto del popolo... sei una figura di spicco della comunità..."
"Un ruolo a cui rinuncerei ben volentieri..." replicò lei iniziando ad acconciarsi i capelli con estrema abilità, raggruppandoli in due grosse ciocche, "ma è il destino della mia covata..."
"Ognuno sceglie il proprio destino..." aggiunse Stephen infilandosi a fatica uno stivale, "Se fosse stato per i miei genitori io sarei dovuto diventare un medico, anche Aleena..."
"Aleena?" domandò la donna-serpente, che dopo essersi acconciata i capelli aveva iniziato a impiastricciarsi la faccia con il cerone bianco che il cerimoniale richiedeva per il suo ruolo. "Cos'è un Aleena?"
"Aleena è..." Stephen, che nel frattempo dtava cercando di inforcare anche l'altro stivale con eguale fatica, si fermò di colpo, cercando di afferrare qualcosa che invece continuava a sfuggire alla sua mente. "È... non ne ho la minima idea..."

***[Flashback'>***
USS Crusader, Plancia - 13/01/2394, ore 11:50


Il Capitano Shaitan se ne stava seduto sulla poltrona del comando senza distogliere l'attenzione dal padd che stringeva fra le mani da almeno una decina di minuti. La missione che li stava portando verso quel piccolo sistema solare posto a ridosso del confine federale sembrava una missione decisamente banale, anche se insolita per una nave come la Crusader, eppure c'era qualcosa che l'andoriano non riusciva ad identificare con chiarezza, una convinzione viscerale ed istintiva che gli diceva che la missione non sarebbe stata così semplice come i rapporti dicevano. E quel genere di sensazioni in genere erano corrette.
La Crusader avrebbe dovuto infatti recarsi verso il sistema di Muwai, un piccolo sistema composto da soli tre pianeti che orbitavano pigramente attorno alla stella omonima, colpita da uno strano fenomeno che i nativi definivano "Urlo di Muwai". Questi nativi, esseri serpentiformi simili esteriormente ad alcune creature mitologiche terrestri, avevano scoperto il viaggio a curvatura solamente un secolo prima, ma avevano continuato ad evolversi ad un ritmo impressionante, raggiungendo un livello tecnologico di livello intermedio senza il minimo sforzo.
Le letture registrate negli ultimi giorni dalle più vicine colonie federali, però, dipingevano un quadro decisamente diverso. Le colonie infatti avevano rilevato picchi di energia tali da risultare anomali anche per le superpotenze del quadrante. I nativi, impegnati in un'evacuazione di emergenza a causa dell'Urlo, avevano risposto alle domande federali in modo vago e inconcludente, a volte addirittura confuso, e così gli ammiragli avevano deliberato di mandare la nave più vicina al piccolo sistema solare, la Crusader per l'appunto, a dare un occhiata. Stranamente, gli alieni serpentiformi avevano accettato la cosa di buon grado.
"Signore," affermò l'Ufficiale Timoniere, attirando l'attenzione di Shaitan, "siamo in raggio visivo."
"Sullo schermo." replicò immediatamente l'andoriano, alzandosi dalla propria poltrona con un gesto atletico.
Sullo schermo comparve immediatamente l'immagine del sistema di Muwai e dei suoi tre pianeti desertici che orbitavano in modo irregolare. Un paio di navi dall'aspetto arcaico si muovevano lentamente, allontanandosi dal sistema.
"Situazione?" domandò Shaitan al suo Ufficiale Scientifico, il mezzosangue non tardò granché a rispondere.
"La stella sembra essere relativamente instabile, ma niente di pericoloso. Rilevo livelli energetici discretamente marcati provenire dall'unico pianeta colonizzato, ma anche qui niente di preoccupante o anomalo..." Bloch continuò a far danzare le mani sulla propria consolle, "Rilevo però delle... traccie energetiche peculiari... Aspetti, c'è un picco!"
Shaitan non fece in tempo a replicare, sorpreso da una potente esplosione originata su quel pallido sole, capace di provocare un enorme onda d'urto che colpì il pianeta e la Crusader, facendola sussultare pesantemente.
"Ma che diavolo..." Shaitan quasi gridò mentre Yager, che avrebbe dovuto sostituirlo, faceva il suo ingresso in Plancia. Nuovamente Bloch non perse un attimo e replicò immediatamente.
"Un brillamento solare particolarmente potente dalla stella, come dicevano i rapporti... ma il vento solare che si è originato aveva una carica magnetica tale da far vibrare l'intera nave... è la prima volta che vedo una cosa simile..."
"Danni?" intervenne il Primo Ufficiale avvicinandosi al proprio Capitano con passo deciso.
"Nessuno." replicò prontamente il Capo della Sicurezza, "A parte qualche lieve sovraccarico dei sistemi, niente di preoccupante. Inoltre... sembra che ci stiano inviando un messaggio dalla superficie..."
L'Andoriano si avvicinò al suo sottoposto, cercando di sbirciare i dati presenti sulla sua consolle prima che lui li leggesse ad alta voce.
"Sembra che la frequenza con cui accade questo fantomatico fenomeno negli ultimi tempi stia aumentando esponenzialmente..." Shaitan pensò che forse ciò potesse essere legato agli strani livelli energetici registrati, prima che Quatro continuasse a parlare, "si scusano di non poter comunicare in altra maniera, ma dicono che l'ultimo Urlo ha danneggiato il loro sistema di comunicazione e..."
"E..." incalzò Shaitan incrociando le mani al petto.
"Beh, ci stanno fornendo delle coordinate per il teletrasporto. Ci stanno anche chiedendo se possiamo in qualche modo supportarli nelle riparazioni."
Shaitan non replicò verbalmente, limitandosi ad alzare un sopracciglio.

***[Flashback'>***
Muwai, porte della città - 13/01/2394, ore 15:00


La massiccia porta si spalancò con un clangore metallico, rivelando poco più di una decina di uomini e donne in divisa federale appartenenti a diverse sezioni, capitanati da Shaitan. L'andoriano, aveva sudato sette camicie cercando di persuadere Yager a non obiettare sul suo sbarco. Il Primo Ufficiale infatti si era premurato di ricordandogli che secondo il regolamento sarebbe dovuto essere il Primo Ufficiale a sbarcare e non il Capitano, ma alla fine lui era riuscito a spuntarla. Aveva dovuto. Ogni minuto che passava infatti, sentiva sempre più opprimente quel disagio, quella sensazione istintiva che gli attanagliava le viscere dall'inizio della missione e perciò voleva, o meglio doveva, verificare la situazione con i suoi occhi.
Il Capitano si diede un occhiata intorno. Già prima di essere teletrasportato avevano verificato che le coordinate fornite dagli indigeni corrispondevano ad una struttura posta sotto la crosta del pianeta, ma l'Andoriano non avevo previsto che si sarebbero trovati in quella che, a tutti gli effetti, poteva sembrare come una gigantesca fonte termale, ricca di acque dagli effluvi sulfurei e di strani vapori colorati che scaturivano direttamente dalla roccia. Stava rapidamente esaminando uno di quei vapori, quando si rese conto del rapido avvicinarsi di quattro figure serpentiformi. La creatura che apriva la fila, di rango evidentemente superiore alle altre, era coperta da sete finemente ricamate che ricordavano la foggia dei kimono terrestri mentre il suo volto sembrava coperto da una specie di tintura biancastra, ma la cosa che lo colpì di più era la sua femminilità. Tutti i membri del comitato di accoglienza erano donne, se lo aspettava poiché i rapporti che avevano a disposizione rivelavano una disparità numerica fra i sessi decisamente accentuata in favore del gentil sesso, ma mai si sarebbe aspettato che esseri così diversi potessero essere così affascinanti.
"Salute a voi, Federazione." affermò in tono deciso colei che apriva la fila, accennando ad un inchino carico di deferenza che fu immediatamente copiato dalle altre tre. "Io sono Nazja la dotta, della covata di Sajvari delle Terre di Fuoco e sono la portavoce designata del popolo Muwai, oltre che la vostra guida. Potete chiamarmi semplicemente Nazja."
"Io sono il Capitano Shaitan della nave stellare USS Crusader, appartenente alla Federazione dei Pianeti Uniti." specificò l'andoriano in modo secco, infastidito dall'uso erroneo dei titoli da parte della peculiare creatura. Fece un passo in avanti, prima di presentare il resto degli uomini che lo accompagnavano. "Questo invece è il mio Ingegnere Capo, il Tenente Comandante Stephen McAllister," l'ingegnere accennò ad un gesto di saluto con la mano, sorridendo, "mentre da quest'altra parte abbiamo il nostro Ufficiale Medico, il Signor Jenner," in maniera decisamente più professionale, Edward si limitò invece ad un cenno del capo, "e più in là l'Ufficiale Scientifico Capo, il Tenente Bloch."
Nazja inclinò la testa di lato con aria perplessa, azione che mise in risalto i suoi pallidi occhi cerulei in quella strana luce satura di vapori. Il suo sguardo spaziò rapidamente fra i membri del piccolo drappello federale, soffermandosi particolarmente sul Comandante McAllister.
"Siete così... diversi. Non appartenete alla stessa covata, vero?" affermò la donna con curiosità, iniziando a muoversi lentamente verso l'Ingegnere Capo in un fruscio di soffici sete.
"No, no." replicò McAllister ridacchiando, evidentemente divertito dall'affermazione di Nazja, così come buona parte del restante entourage, "Non siamo nemmeno lontanamente parenti. Io sono un umano, come il Tenente Jenner, mentre il Capitano è un andoriano. La Federazione è un organismo composto da tantissime razze e..."
McAllister si bloccò in preda, forse per la prima volta in vita sua, all'imbarazzo, mentre la mano della donna-serpente gli accarezzava dolcemente il vello che gli ricopriva la faccia.
"Ne avevo sentito parlare," confessò candidamente Nazja, ritraendo la mano, "ma non pensavo corrispondesse a verità. Non credevo foste effettivamente così diversi..."
Shaitan non potè fare a meno di notare come la donna fosse stranamente attirata dalla barba del suo Ingegnere Capo, forse a causa della totale mancanza di peli corporei (a parte i capelli) della sua razza.
"Siamo venuti per verificare la situazione." tagliò corto l'andoriano, attirando così l'attenzione della donna su di se, "Ci era stato detto che eravate in procinto di evacuare il pianeta a causa di questo fenomeno e..."
"Evacuare?" domandò la donna-serpente in tono sorpreso interrompendolo, prima di voltarsi facendo cenno di seguirla con una mano, "No, l'Urlo è il dono che Muwai regala ai suoi fedeli sudditi, come potremmo rifiutarlo?" Shaitan ripensò mentalmente al padd che aveva praticamente memorizzato. Citava espressamente un'evacuazione, mentre stranamente non citava questo strano culto della stella.
"Le nostre informazioni parlavano chiaramente di un evacuazione..." ammise il Capitano, cercando di individuare cambiamenti nell'espressione della donna-serpente. Cambiamenti che non avvennero.
"Le ripeto che noi non intendiamo evacuare nulla." replicò la donna alzando lievemente il tono, "Non sapendo che Muwai intende concederci il suo favore... attendevamo solo il vostro arrivo."
"Prego?" questa volta fu Jenner ad intervenire, in tono decisamente confuso, mentre il comunicatore emise un suono.
=^=Signore, il teletrasporto deve ... czzz..." seppur disturbata, la voce era chiaramente quella di Yager, "... è in arr... czz... non iden... czz...=^=
"Quando gli uomini delle stelle giungeranno..." la donna-serpente sembrò iniziare una mesta cantilena, sovrapponendosi alla voce disturbata del Primo Ufficiale.
"Yager? È ancora lì? Yager!"
"... il vostro mondo brucerà per poi rinascere nuovamente..."
Furono le ultime parole che l'Andoriano riuscì a comprendere prima che tutti venissero investiti da una strana onda di energia violacea.

Muwai, alloggio di Shaitan - 15/01/2394, ore 06:50


Shaitan era pronto per uscire, pronto per un'altra dura giornata di lavoro ai cantieri. Chissà se McAllister sarebbe arrivato in orario quest'oggi. Se non lo avesse fatto, in quanto Capo del Personale, sarebbe stato suo dovere prendere provvedimenti e stavolta sarebbero stati provvedimenti seri. Anche se lui se la faceva con la portavoce della colonia.
Ripiegò ordinatamente la sua tenuta notturna, quella strana tuta dai colori scuri e dalle spalline chiare, riponendola sotto il cuscino. Benché non sapesse identificare cosa fosse, qualcosa gli sembrava fuori posto, ma di certo non era quello il momento giusto per assecondare le sue sensazioni, così inforcò rapidamente la porta, leggendo come suo solito l'ordine del giorno. Jenner avrebbe dovuto sottoporre tutti gli operai ad un test per verificare le loro condizioni fisiche. Storse il naso, ciò avrebbe ritardato la tabella di marcia di almeno mezza giornata, anche se era tutto stato preventivato.
"Capit... Capo!" sentì una voce alle sue spalle. Voce che riconobbe immediatamente come quella di Bloch. Voltandosi lo vide fare un cenno di saluto con la mano, mentre lo raggiungeva con passo veloce. "Oggi dovrebbero arrivare i dati riguardanti i nuovi materiali. Se corrispondono agli standard..."
"Non ci spererei più di tanto..." replicò secco l'Andoriano, riprendendo il cammino.
"Ma Yager..." Shaitan lo interruppe immediatamente, voltandosi di scatto con un gesto carico di stizza.
"Il Capo sono ancora io. E la mia esperienza mi dice che quei materiali sono assolutamente fuori standard." l'andoriano mostrò quello che a tutti gli effetti poteva apparire come una specie di badge elettronico ad una guardia che sorvegliava l'ingresso di quello che sembrava un'enorme magazzino. "È vero che è stato lui a trovarla, ma questo affare mi pare tutto tranne che un dono di Muwai..."
La porta del magazzino si aprì cigolando, lasciando entrare uno spiraglio di luce all'interno, illuminando l'enorme sagoma metallica su cui svariati addetti stavano operando. Per un attimo fugace fu visibile una dicitura.

USS Crusader