29 ottobre 2170, San Francisco, SOL III, ore 14.09.
La giornata era iniziata male e non era migliorata. Il marinaio Keller gli aveva servito la colazione come ogni giorno ma aveva inavvertitamente urtato il bicchiere con la spremuta d'arancia che era finita sull'uniforme buona. Keller era sbiancato e aveva cercato di pulire la macchia peggiorando la situazione.
Dopo un veloce cambio di uniforme era iniziato il vero e proprio calvario: una lunghissima riunione con l'ammiragliato e alcuni capitano della Flotta in cui vennero illustrate alcune nuove procedure. Per sei ore nessuno parlò di esplorazione, diplomazia, scienza o di minacce verso la Federazione ma bensì di procedure burocratiche. Cortes sopportò stoicamente tutto ciò dicendosi che faceva parte del gioco se voleva comandare una nave avrebbe dovuto utilizzare e compilare una serie di d-padd. Verso la fine riuscì a trattenere le risate quando pensò:
*
Ormai un capitano non decide più se lanciare o no un siluro fotonico in base a scelte etiche ma in base alle scartoffie che dovrà complire in seguito.*
Ma ora, finalmente poteva godersi la sua ricompensa. Aveva prenotato in uno dei migliori ristoranti della baia e voleva godersi un buon pranzo su una terrazza con vista sull'oceano.
Dopo un delizioso antipasto, finalmente assaporò il piatto forte: una grandissima bistecca con contorno.
Aveva appena messo in bocca il primo boccone quando una voce alle sue spalle disse: "Il medico non ti ha detto di non mangiare questa roba?"
Fabio si voltò per fulminare il nuovo arrivato e riconobbe il capitano Artirs.
"Il medico dice tante cose... ." Poi con un mezzo sorriso aggiunse: "Ma nemmeno tu lo ascolti mai." Cortes fece un cenno all'andoriano di sedersi.
"Già, vero."
Artirs fece appena in tempo a sedersi che arrivò prontamente il cameriere: "Il signore prende qualcosa?"
"Sì quello che ha preso lui." Poi, con la tipica aria di sfida andoriana, aggiunse: "Ma più grande."
Cortes rise alle parole del collega: "Guarda che devi finirla."
"Ci riuscirò." Puntando le antenne verso il cameriere disse: "Grazie."
Rimasti soli i due capitani ricominciarono a parlare.
"So che ti hanno dato il comando della Atlantis."
"Già." Cortes era fiero: "E' una grande nave."
L'andoriano sorrise:" Esplorazione, è quello che hai sempre sognato."
Fabio guardò la bistecca che, per rispetto verso il collega, non aveva più toccato: "Quelle parole.... Per andare là dove nessun uomo è mai giunto prima... ."
Artirs vide gli occhi dell'amico illuminarsi di orgoglio per il nuovo incarico e sorrise.
Cortes sorrise di rimando e aggiunse: "Ma parlami di te, so che ti daranno il comando della Flavio Ezio."
L'andoriano annuì per poi aggiungere: "L'ho vista nel cantiere ieri sera, sarà varata tra poche settimane."
"Hai già ricevuto il primo incarico?" Chiese Cortes.
"Sì." L'andoriano puntò le antenne verso l'amico: "Dovremo pattugliare e rendere sicuri i confini della Fderazione... sarà una lunga e difficile crociera lungo i confini esterni."
"Ci incontreremo là fuori." Promise Cortes.
"Certamente." Dopo una breve pausa l'andoriano chiese: "Tu a esplorare e io a proteggere."
"Mi sembra un buon accordo."
I due risero. Qualche secondo dopo il cameriere portò una seconda bistecca all'andoriano e iniziarono mangiare.