[p'>Quadrante Beta - Landopras II
Terza isola continentale - 21 km a est del massiccio vulcanico
Ziqqurat Iconiana
04/03/2399, Ore 10.27 - D.S. 76171.05[/p'>
Nimosit si aggirava perplesso intorno agli strumenti da campo che il professore ed i suoi collaboratori avevano trasportato sin lì. Era scettico, doveva ammetterlo. Aveva cercato di minimizzare il suo scetticismo anche con Dwalla, ma aveva visto la donna piuttosto preoccupata e questo, ormai aveva imparato, non era un buon segno. Quello che stavano cercando di riprodurre non era solo un esperimento scientifico, potenzialmente era un'arma molto potente. Forse troppo.
"Come la vedi?" Chiese sottovoce passando accanto a Sev, appoggiato ad una parete dello Ziqqurat.
"Mmmm.....vedo tanto miele." - Rispose il capo della sicurezza, sulla sua stessa lunghezza d'onda. - "Quando arriveranno le api?" Era lo stesso dubbio di Nimosit, e di Dwalla.
"Spero solo che tra Federazione e Flotta siano riusciti a mantenere il giusto riserbo su questa operazione." - Sev squadrò, poco convinto, Nimosit, il quale alzò le mani. "Ho detto...spero."
=/\= Kuribayashi a Nimosit. =/\=
"La ascolto capitano."
=/\= Come procede numero uno. =/\=
"Siamo all'interno dello Ziqqurat, i tecnici stanno approntando la strumentazione, credo che ci vorrà ancora un pò."
=/\= Bene. All'esterno?=/\=
"Tutto sotto controllo signore." - Fu Sev ad intervenire. - "Abbiamo installato decine di dissuasori intorno allo Ziqqurat, disposti in due cerchi concentrici distanti trenta metri l'uno dall'altro, in modo da avvertirci in tempo se qualcuno o qualcosa si avvicinasse alla struttura. Per il momento sembra tutto tranquillo."
=/\= Molto bene. Tenetemi informato. Kuribayashi chiudo.=/\=
[p'>Quadrante Beta - Zona neutrale romulana - Nebulosa Par'volis
Nave da battaglia Da'hak - classe K'tinga
04/03/2399, Ore 13.36 - D.S. 76171.41[/p'>
Kirin fissava lo schermo mentre tutt'intorno i suoi uomini erano al lavoro per portare la Da'hak nel sistema Landopras. Sembrava impassibile, ma nella sua testa scorrevano veloci tutte le immagini dello scontro con la Novalis. Tutto era ancora così vivido in lui, sentiva ancora il sangue ribollire nelle vene. I piani erano falliti, ma forse era giunto il momento di raccogliere qualche frutto. La lunga attesa forse stava per essere ripagata.
I suoi pochi contatti rimasti all'interno della Federazione non erano riusciti a fargli avere le specifiche tecniche di questa nuova nave sperimentale, solo qualche informazione sommaria. La cosa tuttavia non lo turbava più di tanto, da quello che aveva saputo si tratta di una piccola nave da ricognizione. L'angolo destro della bocca si inarcò in un sorrisetto beffardo. Dopotutto sembrava che anche al buon vecchio Kuribayashi le cose non fossero andate troppo bene dopo il loro ultimo incontro. Se la Flotta Stellare aveva deciso di affidargli un nuovo incarico su un vascello assai diverso dalla Novalis e assai più piccolo, qualche motivo doveva pur esserci.
Vancouver.....il nome della loro prossima preda.
Gunther lo distolse dai suoi pensieri.
"Capitano, entreremo nel sistema Landopras tra meno di due ore. Siamo in grado di avvicinarci al vascello della Flotta senza che se ne accorgano!"
"E sarebbe un errore madornale!" Sibilò Kirin. Gunther spalancò gli occhi, palesemente in confusione.
"Per fortuna vostra il mio cervello è ancora attaccato al resto del corpo!" - Si alzò dalla poltrona al centro della plancia. - "Appena entreremo nel sistema Landopras porterai la nave dalla parte opposta di Landopras II rispetto alla posizione della Vancouver. Per il momento staremo nascosti e valuteremo le nostre prossime mosse. Non conosciamo le potenzialità offensive del nostro nemico e voglio acquisire maggiori informazioni." - Si avvicinò a Gunther fissandolo. - "Se usciremo dalla curvatura troppo a ridosso del sistema potrebbero accorgersi della nostra presenza, anche se occultati. In quel malaugurato caso il nostro equipaggio dovrà conterà su una unità in meno!"
L'altro non fece una piega, era abituato a quel tipo di minacce. Il messaggio era chiaro.
[p'>Quadrante Beta - Sistema Landopras - orbita geostazionaria su Landopras II
USS Vancouver NX-75722 - Plancia
04/03/2399, Nello stesso momento[/p'>
"Impressioni?"
Dwalla era seduta alla sinistra del capitano, con sguardo assorto sul suo Dpadd. Per poco non si perse la domanda del suo superiore.
"Sembra tutto sotto controllo."
"Ma?" Cercò di incalzarla l'altro.
"Al momento non ho 'ma' da sottoporle capitano." Fece lei divertita ovviamente aveva capito tutto, una specie di....io so che tu sai che io so. Anche se lei in realtà non aveva dati particolari da fornire. Tutto, in effetti, sembrava sotto controllo.
"Sta cercando informazioni sul portale iconiano?"
"In parte si, soprattutto da canali non ufficiali. Ed in parte sto cercando di approfondire le teorie e gli studi del professor Amesbury. Alcuni di questi potrebbero aprire scenari complessi e delicati."
"Qualcosa di specifico la preoccupa?"
"Si, la legge di Murphy!" Kuribayashi sogghignò, avrebbe voluto qualche dettaglio in più ma aveva piena fiducia nel suo consigliere. La lasciò al suo lavoro conscio del fatto che se avesse scoperto qualcosa non avrebbe esitato ad informarlo tempestivamente.
"Tattico?"
"I nostri sensori a breve e medio raggio sono tutti attivi. Non si registrano fluttuazioni di rilevo capitano." Rispose Romanov prontamente, quasi si aspettasse la richiesta.
Kuribayashi si alzò annuendo.
"Signor Romanov, a lei la plancia. Sono nel mio ufficio se serve."
[p'>Quadrante Beta - Landopras II
Terza isola continentale - 21 km a est del massiccio vulcanico
Ziqqurat Iconiana
04/03/2399, Ore 14.05 - D.S. 76171.47[/p'>
L'attesa sembrava infinita. Il caldo all'interno dello Ziqqurat era sempre più opprimente, Nimosit, su richiesta e supervisione del dottor Di Maria, faceva uscire tutto il personale a turni di 30 minuti lo spazio interno di manovra era poco e doveva mantenere lucida la truppa.
Si avvicinò al tenente Martini in pausa all'esterno della struttura.
"Che le pare del guscio?"
"Secondo i miei calcoli lo strato di neutronio solido che costituisce lo Ziqqurat ha uno spessore approssimativo di quattro metri, ecco perché all'esterno è una struttura imponente mentre dentro è molto più piccola e lo spazio di manovra limitato. Assolve perfettamente alla sua funzione."
"O almeno speriamo che lo faccia sul serio!"
"Dalle informazioni che sono riuscita a trovare e dagli scambi che sto avendo ormai da giorni con il professore ed il suo team, direi che dovrebbe funzionare."
"Cosa dobbiamo aspettarci?" La incalzò il primo ufficiale meno ottimista.
"Difficile dirlo, tutte le sperimentazioni hanno dei margini di errore, soprattutto quelle non del tutto note come questa."
Tradotto....non ne ho la più pallida idea, rifletté Nimosit. Il suo compito era quello di riportare a casa tutta la squadra sana e salva. Ed era intenzionato ad eseguirlo fino in fondo.
"Quali sono i prossimi passi?"
"Se il professore ed i suoi tecnici saranno in grado di ripristinare il portale, in linea teorica potremmo avere accesso ad una specie di teletrasporto su scala interstellare. Il protocollo che abbiamo messo a punto io, il tenente comandante Bohr e l'equipe del professor Amesbury, prevede una serie di prove per l'attivazione del portale, in seguito passeremo a testare l'ingresso di microsonde in grado di attraversarlo e inviarci segnali ed informazioni da analizzare."
Nimosit sapeva che il loro ingegnere capo McLeods aveva aiutato il team del professore a costruire, configurare ed ottimizzare le microsonde da inviare all'interno del portale, circa un migliaio. Sarebbero state mandate in avanscoperta. Il fatto che Ripley avesse dato il suo contributo tecnico e scientifico lo faceva stare più tranquillo. Il senso critico della donna era proverbiale e, in quella circostanza, molto utile. In qualche strano modo gli ricordava Rem Sibek, capo ingegnere della Novalis quando lui vi si imbarcó come giovane tenente ufficiale di rotta, quasi vent'anni prima. Sospirò, un po' per il caldo, un po' per tutti i ricordi che in una frazione di secondo gli erano passati davanti agli occhi.
"Mi scusi comandante, la mia pausa è terminata, se non le dispiace torno dentro per continuare i test." Nimosit annuì, riportato alla realtà, e rimase per un pò lì fuori a contemplare la boscaglia che li circondava, fitta e quasi impenetrabile.
Dopo poco fu raggiunto dal professor Amesbury in persona.
"Mi duole dirlo comandante ma l'insistenza del vostro medico di bordo è estenuante, anche più dell'afa! Non ha sentito ragioni, ed ha fatto uscire anche il sottoscritto!" Nimosit sorrise impercettibilmente.
"Ci deve perdonare professore, ma la vostra e nostra incolumità vengono prima di tutto. Comunque la capisco, sono anni che lo conosco e non smette mai di ricordarmi di mettermi a dieta." - L'altro sbuffò ma sembrò rilassarsi. - "Mi dica qualcosa in più del vostro esperimento e soprattutto del portale. Funzionerà esattamente come un normale teletrasporto?"
"Ci aspettiamo che sia più o meno così, anche se i controlli del portale sono molto diversi da quelli di un teletrasporto. E questo è dovuto anche alle distanze in gioco, infinitamente più grandi in questo caso. Gli Iconiani avevano sviluppato una tecnologia avanzatissima nel campo degli spostamenti a lunga distanza, riteniamo che l'attivazione di un portale in un qualunque punto dello spazio sia in grado di accendere, per così dire, anche tutti gli altri portali dislocati chissà dove, senza necessità di agganciare la posizione come avviene con la nostra tecnologia." - Le sopracciglia di Nimosit sobbalzarono per un istante. - "Si stupirebbe ancora di più se le dicessi che gli Iconiani, secondo i nostri studi, erano in grado di sviluppare portali capaci di far passare intere navi stellari?"
Il primo ufficiale annuì, mentre, a quelle parole, un piccolo brivido gli risalì la colonna vertebrale fino alla base del cranio.
[p'>Quadrante Beta - Zona neutrale romulana - Nebulosa Par'volis
Nave da battaglia Da'hak - classe K'tinga
04/03/2399, Ore 15.28 - D.S. 76171.62[/p'>
La Da'hak era uscita dalla curvatura a distanza di sicurezza dal sistema Landopras e, fortunatamente per Gunther, contava ancora lo stesso numero di equipaggio! La sua posizione attuale era diametralmente opposta a quella della Vancouver, attorno a Landopras II, così da sfruttare il cono d'ombra del pianeta e ridurre praticamente a zero le possibilità di venire scoperti dal vascello federale, non considerando il nuovo sistema di occultamento già attivato.
Non tutti nell'equipaggio avevano chiaro il perché fossero in orbita attorno a quel pianeta, nè cosa stessero cercando, ma gli ordini di Kirin non si discutevano. Per ora.
"Cosa sappiano?" Chiese prudentemente il braccio destro dell'ufficiale in comando.
"Sappiamo che la Flotta Stellare, su mandato della Federazione, ha inviato un nuovo vascello sperimentale su questo remoto pianeta. Ti faccio notare che siamo molto vicini alla Zona Neutrale Romulana. Sembra che l'equipaggio sia in possesso di una parte di un antico portale iconiano, quasi sicuramente quello che è stato abilmente trafugato l'anno scorso su Volnar!"
"Ma....i portali iconiani non sono quelli che....."
"Esatto, amico mio!" - Tagliò corto l'altro. - "Sono proprio quelli che, in linea teorica, consentirebbero viaggi interstellari come fossero semplici teletrasporti!" - Gli occhi di Kirin cominciarono a brillare. - "Pensa Gunther....pensa. Usa quella tua testolina per capire quanto potrebbe essere il valore di una tale struttura! Quanti potrebbero essere interessati ad impossessarsene. Quanti profitti potremmo ricavarne!! Pensa......"
"E poi ce la nave." Rispose timidamente il sottoposto.
"E poi ce la nave....." - Gli fece eco lentamente Kirin, con gli occhi puntati sul vice. - "Ed il suo capitano....." Terminò sussurrando, scandendo ogni singola parola.
"Come facciamo a recuperare il pezzo del portale?" Chiese dopo alcuni istanti di silenzio.
"E' qui che entri in gioco tu, mio buon amico! Non è che per caso la Vancouver è in orbita qui attorno perché sulla superficie del pianeta c'è qualcosa di interessante? Non saranno venuti qui solo per gustarsi il panorama, no?"
"E' probabile che cerchino qualcosa sulla superficie del pianeta." Kirin annuì ad occhi sbarrati.
"E noi dobbiamo impadronircene, ma senza insospettire il buon vecchio Kuribayashi." - Kirin si alzò dalla sua poltrona posando una mano sulla spalla del suo vice, ben più basso di lui, cercando di spiegarli i suoi prossimi ordini. - "E' di fondamentale importanza circoscrivere quest'area e possiamo farlo solo avvicinandoci molto lentamente alla Vancouver. Dall'analisi delle loro comunicazioni potremo probabilmente stabilire una posizione..."
"Dopodiché invieremo una squadra!"
"Due squadre Gunther....due squadre. Non voglio correre rischi stavolta!"
Gunther annuì deciso, drizzò la schiena e si allontanò rapidamente, sotto gli occhi fiammeggianti di Kirin.