[p'>USS Vancouver NX-75722 - Bar di Prora
Quadrante Beta - Sistema Landopras - orbita geostazionaria su Landopras II
04/03/2399, Ore 06:47 - D.S. 76170.63[/p'>
Dwalla stava guardando dalla grande vetrata il pianeta verde di classe di M sotto di loro. Come si fosse creato quel pianeta era qualcosa che avrebbe voluto chiedere a qualche esperto. Il sistema Landopras oltre ad avere una stella bianca era composto di tre pianeti. Il primo era una supergigante gassosa, una stella mancata che avrebbe reso il sistema binario e quasi sicuramente inadatto alla vita. A considerevole distanza, frapposto da una impenetrabile fascia di asteroidi c'era il pianeta che stava guardando ed in ultimo il terzo pianeta era un'altra gigante gassosa con due fasce di anelli intorno altro indizio di lune mancate. Il pianeta che stava guardando era veramente solo in quel sistema e si trovò a pensare e a ipotizzare quali fossero le idee sulla cosmologia, quale tensione alle stelle aveva la civiltà originaria Landoprasiana. Senza lune o pianeti vicini a cui arrivare come avrebbero immaginato il viaggio stellare? Tutto sarebbe stato davvero troppo lontano. Quale sarebbe stato il destino di quella civiltà per sempre isolata dal resto della galassia?
Invece gli Iconiani lo avevano conquistato, migliaia di anni fa detta degli xeno-paleo-storici, quasi agli albori della loro prima espansione nello spazio. Qui avevano costruito una civiltà distruggendo completamente quella precedente e sostituendo praticamente ogni forma vegetale e animale con quelle a loro familiari. Una distruzione immensa, qualcosa che la Federazione aveva sempre considerato il principale spauracchio dell'esplorazione spaziale tanto da ideare la Prima Direttiva proprio per preservare le unicità. Il tutto perché la tecnologia nel suo incessante andare avanti non ha nessun limite se non quello messo proprio dalle persone che la utilizzano. Invece gli iconiani avevano seguito il ciclo delle cose viventi, lasciando alle spalle solo pochi residui della loro presenza con costruzioni megalitiche e misteriosi portali. Non fosse per il fatto che esistevano davvero prove scientifiche della potente tecnologia, quei residui archeologici le ricordavano un cerchio di pietre considerato magico dagli antichi terresti che aveva visto con Claud molti anni prima.
*Stovenge? Come diavolo si chiamava?*
"Visto niente di interessante?" la voce di Coral la distrasse dai suoi pensieri e riprese coscienza della tazza di caffè che teneva in mano
"No, solo che ogni tanto mi viene da pensare ai grandi significati della vita"
"beata te che ci riesci a pensare a quest'ora" disse lui sbadigliando
"meglio che ci sediamo, ci sono meno chance che tu cada per terra" disse lei ridacchiando
"ma ce ne sono molte di più che mi addormenti sulla sedia" rispose Coral divertito.
I due presero posto su due sedie vicine, mentre la sala cominciava a riempirsi per il turno di colazione.
"Che ne pensi del Professor Amesbury?"
"A parte che ha fatto impazzire Bohr per gli spazi per i suoi macchinari, Sev per le specifiche di sicurezza legate alla pietra del portale e la McLeods per le continue richieste di variazione di potenza?" rispose Dwalla bevendo un sorso di caffè "ho passato fin quasi a mezzanotte a calmare gli animi"
Coral sorrise accomodandosi meglio, ormai la conosceva da abbastanza tempo da sapere che quelle erano solo distrazioni "si, beh a parte quello"
"mi preoccupa se proprio vuoi saperlo" disse lei
"preoccupa? Addirittura? È uno dei massimi esperti della storia Iconiana e la Federazione considera i suoi studi di rilevanza strategica. Pensi che la Flotta Stellare avrebbe mandato una nave in questo sistema non reclamato da nessuno, lontano da ogni rotta e a ridosso persino dalla Zona Neutrale Romulana se non credesse nel suo progetto e nella sua capacità scientifica?"
"Non mi preoccupano le sue conoscenze, ma cosa intendiamo farne di esse e il professor Amesbury non si rende minimamente conto delle conseguenze dell'uso di questa tecnologia. Ho letto le sue proteste all'epoca della Guerra col Dominio per la distruzione di quel portale su Vandros IV. Era totalmente concentrato sulle scoperte scientifiche, non ha mai neanche per un secondo considerato le potenzialità di uno strumento simile nelle mani del Dominio. Ti assicuro che la guerra avrebbe avuto un esito completamente diverso. Comunque non so... c'è qualcosa in questa storia che non torna e per rispondere alla tua domanda te ne faccio un'altra: se la Flotta Stellare credesse veramente nel progetto, non avrebbe mandato una nave scientifica e una seconda nave a scorta? Vista l'importanza del progetto sarebbe stato meglio che stiracchiare le nostre attrezzature scientifiche che non sono state certo pensate per questi scopi"
"Si capisco cosa vuoi dire. Però magari la Flotta Stellare ha pensato che una sola nave avrebbe dato meno nell'occhio, soprattutto una come la nostra. Dopotutto è una tecnologia davvero portentosa, pericolosa e ambita. Non penso che a qualcuno venga voglia di venire a vedere cosa facciamo una volta vista la nostra capacità offensiva"
"Beh speriamo che le cose rimangano tranquille. Già dalla nostra prima missione ne siamo usciti ammaccati"
"Penso che ci abbiano mandati qui per una questione di continuità. Siamo stati noi a recuperare la pietra del portale e siamo una delle poche navi della flotta a potersela cavare così lontano da tutto e tutti. A proposito di attrezzature scientifiche, non hai nominato il Tenente Martini. Come se la cava come ufficiale scientifico capo pro tempore?"
"non l'ho nominata perché con me non ha parlato. Lo sai come è fatta, si è chiusa nella sua sezione e sta cercando di rispondere ad ogni richiesta di Amesbury, anche le più folli. Jessica è troppo assertiva e troppo curiosa per essere un buon capo, ma è un'eccellente scienziata, la migliore che abbiamo a bordo sicuramente. Non prevedo problemi da lei. Oggi scendete sul pianeta giusto?"
"bene un pensiero in meno. Sì, anzi devo proprio andare" disse lui alzandosi
"mi raccomando, state attenti"
"cosa vuoi che succeda..."
[p'>Quadrante Beta - Landopras II
Terza isola continentale - 21 km a est del massiccio vulcanico
04/03/2399, Ore 08:31 - D.S. 76170.83[/p'>
L'away team teletrasportato dalla Vancouver si era trovato in una fitta giungla brulicante di vita, ma che intimorita da quelle presenze sconosciute per il momento si teneva a distanza.
Trovare la strada verso lo ziqqurat non era stato facile, ma dopo una mezzora di cammino si trovarono di fronte la grande struttura di pietra praticamente inghiottita dalla natura.
Dalla sparizione degli iconiani quel pianeta era sotto l'assoluto dominio del mondo vegetale
"Piantate i dissuasori lungo tutto il perimetro, non vorrei dover affrontare una fauna aggressiva" disse Sev ai suoi uomini che cominciarono subito a montare il materiale richiesto e a piantare ogni 10 metri un palo metallico.
"È in perfetto stato nonostante il tempo!" esclamò uno degli assistenti del professore avvicinandosi alla struttura.
"Possiamo entrare nella struttura? Sono ansioso di cominciare, è effettivamente lo ziqqurat è uno dei più integri che abbia mai visto" disse Amesbury con eccitazione avvicinandosi e dando una pacca sulla spalla al suo assistente "sembra anche più intero di quello su Vandros IV"
"Si una volta terminate le operazioni di sicurezza Professore. La precauzione non è mai troppa" rispose Nimosit
"La struttura esterna è in pietra, ma non riesco a penetrare con le scansioni" disse la Martini guardando il suo tricoder
"questo perché, sotto la pietra, la struttura interna è in neutronio solido" commentò lo storico sorridendo senza smettere di esamina le iscrizioni sulla pietra "non riuscireste a scalfirla nemmeno con una salva di siluri quantici"
"Facevano le cose per bene gli iconiani" commentò la giovane scienziata della Vancouver
"Civiltà incredibile!" disse Amesbury visibilmente eccitato
"Ho finito le perlustrazioni di sicurezza. Direi che possiamo procedere" intervenne Sev che nel frattempo era sopraggiunto
"Bene procediamo come da programma. Entriamo" disse Nimosit radunando i presenti e procedendo verso l'ingresso
[p'>Quadrante Beta - Zona neutrale romulana - Nebulosa Par'volis
Nave da battaglia Da'hak - classe K'tinga
Nello stesso momento[/p'>
La vita a bordo di quel residuato bellico klingon ottenuto in cambio del rottame di nave romulana che la flotta stellare gli aveva gravemente danneggiato non era semplice. Kirin sedeva scomodamente sulla poltrona di comando attendendo nervosamente i risultati delle sonde silenti che aveva mandato in giro. Dopo la disfatta del settore 961 i tempi erano stati duri, ma dando fondo ai capitali e ai mezzi che aveva accumulato qua e là erano riusciti a cavarsela. Il k'tinga che stavano utilizzando era si datato nelle linee e nel mobilio interno, ma aveva subito un refit totale dei sistemi con armi aggiornate e scudi di prim'ordine e dall'ultima razzia fatta in un centro di produzione romulano, uno dei suoi colpi migliori, avevano messo le mani su un dispositivo di occultamento di ultima generazione. Doveva ancora un mucchio di barre di lathinum al consorzio Ferengi di Rhek, ma era fiducioso che le cose stavano finalmente tornando a girare a suo favore. Quella nave scricchiolante sarebbe stata il punto di partenza della sua rivincita
"Capitano, stiamo ricevendo i dati delle sonde"
"Ottimo! Abbiamo qualche bersaglio? ho promesso a quel maledetto ferengi che avrebbe avuto i soldi entro il mese prossimo e siamo ancora a metà strada. Dobbiamo fare almeno altre quattro razzie a navi mercantili o rischiamo di ritrovarci in pessime acque"
"abbiamo rilevato tre navi e una di cui non siamo sicuri" disse il suo sottoposto umano
"in che senso? Spiegati Gunther" disse Kirin
"ci sono due navi vicine, una nave pattuglia romulana e una nave da carico. Non la attaccherei perché il tempo di risposta della nave pattuglia sarebbe troppo veloce"
"si, evitiamo di attirare l'attenzione e di danneggiarci, i costi di riparazione da queste parti sono salatissimi"
"beh allora abbiamo una nave cargo delle miniere di Epsilon Pavonis"
"teniamola in considerazione anche se sarà piena di gas. Contenitori troppo voluminosi e mercati al ribasso. Dimmi la quarta nave"
"beh non l'abbiamo rilevata finchè non è apparsa in un sistema che stavamo controllando solo perché l'abbiamo usato per un po' come base. Una nave della Flotta Stellare, sembra un modello nuovo"
"questo è molto interessante. Una nave nuova potrebbe ripagare molti debiti... dove si trova?"
"Sistema Landopras"
"bene pronti alla curvatura, intanto monitorala coi sistemi passivi. Io vado nel mio alloggio a cercare informazioni"
[p'>Quadrante Beta - Landopras II
Terza isola continentale - 21 km a est del massiccio vulcanico
Ziqqurat Iconiana
04/03/2399, Ore 08:59 - D.S. 76170.89[/p'>
"La struttura è in perfetto stato. Chissà cosa ha prodotto la distruzione del portale" disse il tenente Martini guardando gli assistenti del professor Amesbury lavorare e sistemando delle strutture preparate ad hoc per ricreare il portale.
"probabilmente uno sbalzo di energia del portale stesso la cui esplosione deve essere stata contenuta proprio dal guscio. Ho il sospetto che questi gusci non servissero per proteggere i portali da nemici esterni, ma proprio a tutela degli abitanti delle zone vicino ai portali"
"Cosa stanno facendo i suoi uomini?"
"se le mie teorie sono corrette proveremo a generare un campo di induzione spaziale confinato. Ho studiato a lungo le ricerche storiche su Iconia e mi sono appassionato quando, leggendo il report di viaggio delle USS Voyager, ho scoperto che una specie del quadrante Delta, i Sikariani, avevano una tecnologia chiamata traiettore spaziale che gli permetteva di teletrasportarsi a distanze fino ad un massimo di 40.000 anni luce!" disse con enfasi Amesbury "vi rendete conto? Il doppio della portata dei portali iconiani. Quindi ho analizzato a lungo gli studi del capo ingegnere della Voyager e sulla base delle conoscenze che ho raccolto credo di aver capito come funziona questa tecnologia, il cui problema principale è contenere il bombardamento di antineutrini... che però potremmo risolvere sfruttando proprio la cupola in neutronio solido. Il sogno di una vita... il viaggio stellare senza viaggi stellari"
"Ci troveremo tutti senza lavoro" disse Nimosit scherzosamente
[p'>Quadrante Beta - Zona neutrale romulana - Nebulosa Par'volis
Nave da battaglia Da'hak - classe K'tinga
04/03/2399, Ore 11:17 - D.S. 76171.15[/p'>
"Abbiamo fatto bingo!!" disse Kirin entrando in plancia. I suoi uomini si girarono verso di lui
"Vi ricordate la Novalis? Beh... il caro vecchio Capitano Kuribayashi e la sua ciurma hanno un'altra nave... un modello sperimentale il cui codice di registro è... tan ta ta dan! Proprio quello che abbiamo rilevato con i nostri sensori!"
"Una nave sperimentale vale un sacco di soldi! Tutti i nostri piani si realizzeranno!" disse Gaulvaise
"e non è tutto mio buon amico!" continuò Kirin sorridendo "i miei informatori mi hanno raccontato che potrebbero avere un pezzo di un portale iconiano. Lo stesso pezzo che è risultato essere stato trafugato dai mercati Volnar l'anno scorso! Non avete la minima idea di quanto possa valere. Potremo permetterci un'intera flotta!"
"Come procediamo?" disse Gunther
"Attiviamo l'occultamento, velocità di crociera. Non devono neanche lontanamente sospettare che stiamo arrivando. Imposta la rotta Michel andiamoli a prendere!"