OTTIMA MISSIONE

8-04 "Casuale, troppo casuale"

di Gianluca Nacci

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TITOLO: 8-04 "Casuale, troppo casuale"
AUTORE: Gianluca/Dorian
PRECEDENTE: 8-03 "Nessuna nuova"
D.T. 23/10/2390 ore 07:35 - D.S.67808.46
LUOGHI: USS Wayfarer
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*** USS Wayfarer, Alloggio del Capo Ingegnere, sei ore dopo ***

[RISULTATO DELLA RICERCA: NESSUN RISCONTRO IN CORRISPONDENZA DEI PARAMETRI STABILITI.]

Ristea fece una smorfia. Dopo un attimo, le dita ricominciarono a danzare sul D-pad, cambiando variabili di ricerca, tolleranze e -non senza un istintivo gesto di preghiera a qualsiasi deita' in ascolto- finalmente inserendo i dati in ingresso.
Il messaggio di risposta che apparve un interminabile minuto dopo, purtroppo, gli confermo' che nessun essere superiore lo considerava degno di qualsivoglia attenzione.

[RISULTATO DELLA RICERCA: NESSUN RISCONTRO IN CORRISPONDENZA DEI PARAMETRI STABILITI.]

"Dannazione!" disse sottovoce.
L'anomalia scoperta da Tarajas nei log di sistema dei sensori era piu' evasiva di quanto pensasse.
Cos'e' che gli stava sfuggendo? Doveva esserci una chiave per capire la logica dietro l'improvvisa apparizione e sparizione del misterioso pianeta.
Ricomincio' a scandire i log, fino a quando un soffuso blip dalla porta d'ingresso gli fece finalmente sollevare la testa dalla rudimentale consolle.
"Si'?"
"Sono Berger."
Panico! Dorian salto' dalla poltrona, facendo cadere nel contempo un vaso di fiori endoriani sul tavolo, mentre un bicchiere d'acqua e un contenitore di crackers terrestri spargevano il loro contenuto sul pavimento.
"Un attimo!" disse, rialzando il vaso di fiori. Stacco' rapidamente il d-pad dal cavo uscente dai due monitor di servizio sulla sua scrivania e lo nascose dentro un cassetto.
Premette un pulsante e la porta si apri', mostrando la prestante e sinuosa sagoma del suo primo aiutante di Sala Macchine.
"Posso entrare? Capo, mi scuso per l'orario assurdo, ma abbiamo una situazione in Sala Macchine", disse Tania Berger, un d-pad in mano e la sua consueta aria spicciola.
Il suo sguardo si fermo' sui crackers sparsi sulla moquette bagnata. "Devo dire che mi piace come ha arredato il suo alloggio. Molto casual", disse burbera.
Fisso in piedi dietro la poltrona, Dorian senti' il consueto calore irradiarsi sul suo volto. Devo essere porpora, immagino'. "Innaffio e concimo il p-pavimento tutti i giorni. L'ultimo grido del f-feng shui", disse.
"Cosi' dicono", fece lei con un mezzo sorriso. "Ad ogni modo, mi scuso per l'intrusione. Volevo avvisarla via intercom, ma il mio commbadge ha tirato le cuoia e in sala ci siamo solo io e Moreno, che in questo momento e' nel tubo di Jeffries dietro il catalizzatore primario."
"Ah, per risolvere la fluttuazione nelle m-matrici di cui mi parlava oggi. Controllero' i risultati appena riprendero' servizio."
"Non si preoccupi, ci pensero' io. Dovrebbe finire prima che io smonti. Dicevo, il motivo per cui sono qui e' il problema di organico di cui parlavamo oggi, e di una strana conseguenza."
"Mansek e Al-Fahed sono ancora in infermeria?"
"Gia'... io li avevo avvertiti che andare in vacanza su Krull in questa stagione e' praticamente chiedere di farsi pungere dalle zanzare-leone, ma loro niente."
"Ma non avevamo gia' riprogrammato i turni di servizio per compensare?"
"Si', ma abbiamo un problema. Veelik ha appena finito il suo doppio turno e Yoxx ha preso il suo posto. O meglio, aveva. Due minuti fa si e' volatilizzato dalla sala, non ho ancora capito come ha fatto, e ora e' nel suo alloggio e si rifiuta di tornare in sala. Dice di avere anche lui la malaria krulliana."
Ristea aggrotto' le sopracciglia, sorpreso. "Cosa? Pensavo che i boliani ne fossero immuni."
"Infatti lo sono", disse Tania. "Ho parlato con la dottoressa Spini proprio adesso."
Si avvicino' alla scrivania, assorta. "Sono preoccupata. Yoxx e' un elemento valido e affidabile. E' in servizio da parecchi anni su questa nave e non si e' mai comportato cosi'. Quindi volevo il suo parere prima di agire ufficialmente e accusarlo di insubordinazione."
"Capisco", disse Dorian, andando a prendere l'uniforme da un armadio. "Mi dia un minuto. Proporrei di consultare il Consigliere Kublik e sentire cosa ne pensa, p-poi andremo direttamente da Yoxx a chiarire la situazione."
"Capo, posso farlo io, e' il suo turno di riposo..."
"Non c'e' problema", disse infilandosi la maglia e sistemando i gradi sul colletto. "Non avrei dormito comunque, e sarei passato dal bar di prora tra poco. Sono di strada."
"Se insiste", rispose Tania, osservando il vaso di fiori. Vide il cavo a poca distanza.
"Interessante, non sapevo gli alloggi per gli ufficiali superiori avessero dotazioni non wireless. Cos'e' questo? Accesso secondario ai monitor di comunicazione?" disse sorridendo.
Dorian, che aveva appena riacquisito un colore naturale, passo' direttamente al bianco. "Si'. N-niente di particolare, un lavoretto che ho fatto per conto mio."
Tania prese il cavo. "Dovrei farlo anch'io quando ho un po' di tempo. I miei monitor ultimamente mi stanno dando qualche problema... ma che tipo di connettore ha usato? Questo non e' lo standard per la trasmissione video", disse, osservando la punta del cavo. "Questo e' un connettore per D-pad..." Sollevo' la testa, sgranando gli occhi. "Oh capo, non avra' fatto quello che penso?"
Ristea penso' per un attimo di negare l'evidenza, ma sapeva che la Berger avrebbe capito tutto. Chino' il capo, sconfitto.
"N-non lo uso spesso, solo quando ho molto lavoro... o se ho un'idea e sono fuori dalla sala..."
Tania lo guardo' incredula. "Ha creato una derivazione della console di comando della Sala Macchine nel suo alloggio! Si rende conto che e' una mostruosa violazione della sicurezza? La gestione dei dati primari per il funzionamento della nave..."
"...e' limitata alle zone predisposte dalle normative Starfleet, ossia Plancia e Sala Macchine", completo' Dorian. Stava ricevendo una lavata di capo in piena regola da una sua subordinata, ma la cosa non sembrava importare. "Lo so, Tenente. E' solo che... beh..." Si gratto' la nuca, imbarazzato. "E' comodo q-quando ho bisogno di silenzio e di stare solo..."
Tania scosse la testa, indecisa se essere arrabbiata, preoccupata o ammirata. "O quando lavora fino a tardi. Non dica bugie", disse bloccando una protesta di Dorian. "Ora ho capito come ha fatto ieri a riassemblare i piani del modulo di curvatura due giorni fa. Avrebbe dovuto rimanere fino in sala almeno per dodici ore, e invece..."
"...E invece l'ho fatto in due p-pezzi, prima in sala e poi continuando da qui."
"Capo, si rende conto che chiunque possa accedere al suo alloggio, con un d-pad e i codici necessari, potrebbe controllare la nave? A proposito, com'e' che nessuno se n'e' ancora accorto? Se il Capitano lo scoprisse..."
"Perche' non ho accesso alle funzioni principali di Plancia, ne' le voglio", disse Dorian, un po' sulla difensiva. "I miei codici accedono alla Sala Macchine e i s-sistemi globali di diagnostica, come lei sa. E la sicurezza di quei sistemi la gestiamo noi per conto del Capo Operazioni."
"Questo non rende la cosa meno grave."
"Ha ragione, Tania", disse Ristea. Sospiro'. "Terminero' l'analisi a cui sto lavorando e poi smantellero' il sistema."
Berger senti' un po' di pena per lui. Ripenso' brevemente all'inizio del loro rapporto di lavoro. Dopo l'aspro risentimento iniziale, aveva imparato ad apprezzare e rispettare il giovane ufficiale dall'aria di professore che aveva preso il posto di Capo Ingegnere che, a rigor di logica, sarebbe dovuto andare a lei.
"Lo dico per il suo bene, Capo."
Dorian sorrise. "Lo so."
"Giusto per curiosita', cosa usa per collegarsi ai sistemi?"
"Questo", disse Dorian, tirando fuori il d-pad dal cassetto. Lo collego' al cavo e accese il piccolo dispositivo. Una serie di simboli apparve sullo schermo.
"Un log diagnostico?", disse Tania.
Dorian annui'. "L'ultima analisi che ho effettuato. Il tenente c-comandante Tarajas ha scoperto un'alterazione nella frequenza di generazione output dei sensori interni ed esterni della nave. Probabilmente e' connesso con la strana apparizione e sparizione del pianeta sotto di noi", disse, mostrandole un'altra schermata. "I log di diagnostica di tipo 3 rivelano un'anomalia connessa a fluttuazioni energetiche. Il problema e' che e' temporanea."
"Cioe'?"
"In qualche modo, tutti i log in cui questo pattern di dati viene riscontrato vengono alterati dopo qualche istante dalla loro creazione, facendo sparire l'anomalia. Per puro caso il team di Tarajas e' riuscito a salvarne uno."
"E' da li' che si e' capita la natura della fluttuazione?"
"Si', in quei pochi m-minuti in cui siamo riusciti a lavorarci. Incremento globale di energia. Poi anche quel log si e' autoalterato."
"Strano fenomeno."
Ristea mostro' altri dati sul d-pad. "Se e' un virus, non e' tra quelli conosciuti. Ma tendo ad escluderlo."
Tania lo guardo'. "Cosa ne pensa?"
Dorian scrollo' le spalle. "P-penso che il fenomeno sia collegato con queste sparizioni e apparizioni, sia dei nostri colleghi che del pianeta. Guardi le date di ultima modifica dei log", disse, porgendo il d-pad. Tania osservo' il listato.
"Non c'e' nessuna periodicita'. L'intervallo tra una automodifica e l'altra sembra essere casuale."
"Troppo casuale", disse Ristea. "Lei ha detto che Yoxx e' improvvisamente scomparso dalla sala macchine circa otto minuti fa, per poi riapparire nel suo alloggio. Controlli la data dell'ultimo log automodificato."
"Ha ragione!" confermo' Tania dopo un attimo. "Otto minuti fa. Dal che si puo' dedurre..."
"...che per ogni sparizione e riapparizione i sensori registrano una crescita energetica... di entita' variabile, suppongo, dal momento che non posso provarne la scala."
"E che in qualche modo ha influito sulla frequenza di registrazione output dei sensori", disse Tania.
Dorian sedette sulla poltrona. "Un effetto secondario interessante ma che per il momento trascurerei. Al momento abbiamo gia' abbastanza carne al fuoco."
"Ossia?"
"Proviamo a pensare. I log dicono che un certo quantitativo di energia viene generata ogni volta che sparisce e riappare qualcosa, o qualcuno."
"Potrebbe essere teletrasporto?"
"Ci ho pensato, ma a parte che il teletrasporto utilizza energia e non la genera - a meno che, ovviamente, l'oggetto trasportato non implichi piu' energia di quella consumata nel trasferimento - qualsiasi tecnologia conosciuta di teletrasporto lascia tracce, tracce che conosciamo bene e che non sono state riscontrate nei log di Tarajas. No, dev'esserci un'altra spiegazione."
Tania incrocio' le braccia. "Andando per esclusione, a parte il teletrasporto e la propulsione a curvatura, gli unici altri utilizzi di energia pura sono tutti nell'ambito della tecnologia di replicazione. Quindi stiamo parlando di replicatori e generatori olografici."
Dorian salto' in piedi, rovesciando nuovamente il vaso di fiori endoriani.
"Tania, lei e' un g-genio!", disse, abbracciando una sconcertata Berger.
"Perche', che ho detto?"
Dorian si avvio' verso la porta. "Persone che svaniscono e riappaiono, ma l'energia totale del sistema, ossia la nave e tutto cio' che la circonda, cresce. C'e' s-solo un posto dove questo tipo di f-fenomeni avviene! La Sala Ologrammi! Venga con me!"
Una volta nel corridoio, Tania si affretto' dietro di lui.
"Dove andiamo?"
Come se non avesse sentito, Ristea continuo' spedito, attivando il suo commbadge.
"Tenente Comandante Ristea a Capitano Kiron!"
=/\= Qui Kiron. Che succede, Capo? =/\=
"Forse abbiamo una p-pista riguardo il pianeta e gli altri fenomeni."
=/\= La aspetto in Plancia. =/\=

 

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Lt.Cmdr.
=/\= Lt.Cmdr. Dorian Z. Ristea =/\=
Chief Engineer Officer
USS Wayfarer - NCC 62925
gnacci@yahoo.com / ICQ 17647881
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