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TITOLO: 7-15 “Mille piccoli cavalli di Troia”
AUTORE: Damiano/Tarajas
PRECEDENTE: 7-14 “Tempo scaduto”
D.T. 22/04/2389 ore 10:00 D.S. 66305.25
LUOGHI: Plancia - USS Wayfarer
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*** USS Wayfarer - Plancia - D.T. 22/04/2389 ore 10:00 - D.S. 66305.25 ***
Mark dalla sua consolle in plancia osservava con preoccupazione l’evolversi della situazione, la USS Wayfarer si stava avvicinando alla Velussi, l’incrociatore Klingon si muoveva attorno a essa come una belva attorno a un animale ferito in attesa del momento giusto per azzannarlo.
Era stato preparato a queste situazioni, ma ogni volta si scopriva a evadere dalla realtà, comportamento poco logico per uno che manteneva spesso e volentieri un atteggiamento da vulcaniano... ripensare ai momenti felici passati a giocare con i fratelli.
In quel particolare momento Mark ricordava un episodio in sé marginale, tanto da stupirlo per la sua banalità, stava ripensando a quando costruì per i fratellini un piccolo robot a forma di gatto terrestre, fu un bel lavoro per uno “studentello” come era allora... ed i suoi fratelli ne erano davvero felici!
Nella sua mente persa tra quei pensieri di tempi felici iniziò a farsi strada pia piano un’idea... All’inizio era solo un piccolo e indefinito sprazzo di razionalità nella fuga dalla realtà, ma pia piano nella mente di Mark si fece strada un’idea che a conti fatti con la consueta razionalità poteva funzionare!
“ Eureka! Potrebbe funzionare!”
Sotto lo sguardo perplesso di Kiron, Mark si allontanò dalla plancia e accomiatandosi con poche parole si diresse verso il turbo ascensore.
*** USS Wayfarer - Sezione Ingegneria - D.T. 22/04/2389 ore 10:05 - D.S. 66305.26 ***
Mark entrò nella sezione ingegneria come una furia, e si volse verso l’ingegnere capo, i due parlarono per circa una decina di minuti, poi d’un tratto uscirono correndo verso il turboascensore, diretti in plancia.
*** USS Wayfarer - Plancia - D.T. 22/04/2389 ore 10:16 - D.S. 66305.28 ***
Entrarono in plancia con una tale irruenza che il capitano, immerso nei suoi pensieri per poco non venne travolto dai due ufficiali.
Mark si ricompose all’istante e si rivolse al Capitano.
“Capitano, avrei un piano da proporle per aiutare i due ufficiali a bordo della Velussi.”
Il Capitano fece cenno ai due ufficiali di continuare. Mark iniziò a spiegare il suo piano.
“La mia idea è di inviare sulla Velussi dei piccoli droni che simulino numerose tracce vitali klingon, inoltre a giudicare dai mezzi con cui l’incrociatore CharghwI, comunica con noi direi che potrebbero avere le comunicazioni subspaziali offline e potremmo quindi inviare loro un comunicatore subspaziale per parlare con noi tramite una trasmissione audio monodirezionale... dovrei riuscire a configurare i sistemi adeguatamente in circa un’ora.”
Il capo ingegnere interruppe Mark.
“Potrebbe funzionare, ma dobbiamo fare in modo che il teletrasporto non venga rilevato dai klingon, l’unico modo e inviare i singoli droni e il comunicatore subspaziale con piccole trasmissioni molto brevi, date le piccole dimensioni il numero di dati necessari per trasferire i loro atomi sarà minore... non privo di rischi però!”
Kiron soppesò con molta cautela l’idea dei due ufficiali, l’idea gli piaceva.
“Così potremo comunicare con la Velussi in sicurezza e forse indurre i Klingon a rinunciare alla violenza, se li convinciamo della presenza di altri della loro razza…”
Guardò gli ufficiali negli occhi.
“Comandante Tarajas, Comandante Ritstea, avete un’ora di tempo, mi raccomando.”
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