SETTIMA MISSIONE

7-04 "Una questione d'onore"

di Michele Congia

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TITOLO: Una questione d’onore
AUTORE: Michele / Kiron
PRECEDENTE: 7.03 “ Fantasmi di guerra”
D.T. 20/04/2389 – 21/04/2389
LUOGO: USS Velussi, USS Wayfarer, IKS CharghwI
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*** USS Velussi, Plancia – D.S. 66300.8 , D.T. 20/04/2389 - Ore 19 ***

Il Capo Operazioni Emil stava nervosamente battendo i polpastrelli delle dita sulla sua consolle e il Capitano Cavanon non potè fare a meno di notarlo.
“Qualcosa non va Comandante?” Chiese insospettito.
“Signore, non riesco a capire …” Replicò frustrato il comandante “I log del teletrasporto mostrano delle incongruenze col numero effettivo di Klingon a bordo …”
“Si spieghi meglio…”
“Ce ne sono di più di quanti ne abbiamo effettivamente teletrasportato finora…”
“Ha eseguito una diagnostica dei sensori?”
“Certo Capitano, ma tutto risulta funzionare secondo i normali parametri.”
“Sarà certamente un’anomalia. Provveda quanto prima a lanciare un programma diagnostico di livello quattro.” Ordinò il Capitano.

Improvvisamente una delle consolle cominciò ad emettere un allarme sonoro.
“Capitano!”  Intervenne allarmato l’ufficiale alla sicurezza Zoë Crow “Si segnalano colpi di disgregatori klingon sul ponte 11.”
“Allarme rosso!” Ordinò prontamente Cavanon.

Le luci si abbassarono immediatamente facendo piombare la plancia in una semioscurità attenuata dai segna passi blu elettrici, dai riverberi delle consolle e dal lampeggiare delle luci di allarme.
 
“Signor Welsh, faccia isolare la sezione ed invii immediatamente delle squadre della sicurezza sul posto.”

“Signore!” Urlò l’ufficiale tattico Zacharyah Laskaratos “Non abbiamo più gli scudi! Qualcuno sta reindirizzando i controlli in sala macchine.”

Fu in quel momento che Cavanon capì di aver sottovalutato i segnali di pericolo che gli si erano presentati davanti e che la situazione gli era ormai scivolata di mano.

Maledì i klingon e l’ingenuità sua e di tutta la Federazione.

Come se la situazione non fosse già critica, in quello stesso istante sette colonne energetiche scarlatte apparvero col loro inconfondibile turbinio di molecole, materializzando sulla plancia della Velussi sette possenti guerrieri Klingon armati e pronti ad entrare in azione.

“Cosa significa tutto questo!?” Protestò energicamente Cavanon scattando in piedi dalla poltrona di comando.
Uno dei Klingon emise un sonoro grugnito e gli puntò contro il suo disgregatore facendo fuoco.

“P’taq!”

Il fuoco dell’arma colpì a bruciapelo Cavanon facendolo accasciare su se stesso.
Il primo ufficiale Kenneth Welsh, incurante della minaccia klingon, si precipitò comunque verso di lui per soccorrerlo.

“Questa nave d’ora in poi servirà l’Impero…” Esordì il comandante D’tooR.

Welsh ancora inchinato sul corpo del capitano si voltò verso di lui  e con uno sguardo di sfida replicò rabbiosamente: “Pensavamo che foste un popolo d’onore, invece siete solo dei codardi che all’ombra della nostra alleanza tramate subdolamente le vostre mire espansionistiche …”

A quelle parole uno dei guerrieri cominciò a far volteggiare minacciosamente la Bat’leth che impugnava e caricò il suo mortale fendente, ma D’tooR lo trattenne afferrandolo all’avambraccio.

“Ci servono  ancora …” Lo redarguì in klingon “Ogni cosa a suo tempo.”

Il guerriero mugugnò la sua disapprovazione per la decisione del suo superiore e, anche se malvolentieri, riprese la posizione.

“Guardatevi!” Li esortò D’TooR con disgusto “Siete dei perdenti … e né ora, né mai disonoreremo noi stessi stringendo alleanze con la vostra federazione di codardi!”

Sotto lo sguardo impotente degli ufficiali della Velussi, il comandante Klingon si accomodò sulla poltrona di comando e attivò il suo comunicatore: “D’tooR a Jok’taR. Rapporto.”

=/\= Abbiamo il controllo di tutta la sezione ingegneria. =/\= Rispose con tono trionfante il suo braccio destro.

“Q’pla!”
E rivolgendosi ad uno dei suoi guerrieri ordinò: “Qt'Nor, prendi posto al tattico … sai cosa fare!”

Il massiccio Klingon raggiunse la postazione e grugnendo spinse via il Tenente Laskaratos.
Le sue dita tozze scivolarono inelegantemente sulla consolle non senza intoppi, ma alla fine due siluri quantici tagliarono lo spazio di fronte alla USS Velussi dirigendosi contro la nave klingon ormai alla deriva.

Il bagliore dell’esplosione inondò dal visore principale tutta la plancia, rendendo ancora più solenne l’ultimo saluto dei Klingon al K’T’Inga e ancora più drammatici i volti tirati degli ufficiali della USS Velussi ancora increduli di quanto stesse accadendo.

 

*** USS Wayfarer, Ufficio del Capitano – D.S. 66302.7 , D.T. 21/04/2389 – Ore 12 ***

=^= Capitano Kiron, abbiamo un problema. =^=
“La Wayfarer è sempre a disposizione Ammiraglio Adei.”
=^= Ne sono certa. Le spiego in breve la situazione: abbiamo perso ogni contatto con la USS Velussi, una nave di classe Oberth impegnata in una missione scientifica coperta da Seclar. =^=
“Posso chiederle qualche dettaglio aggiuntivo?”
=^= Certamente. A bordo si trovano due portatori sani di una malattia sconosciuta: il compito della Velussi è quello di studiare il patogeno in situazione di sicurezza ed approntare un vaccino in grado di contrastare il virus.  Penso sia superfluo dirle che abbiamo pensato che la Wayfarer sia la nave più adatta ad affrontare questa emergenza, oltre ad essere la più vicina all’ultima posizione conosciuta della Velussi, ovvero alla Nebulosa Betreka.=^=
“La ringrazio per la fiducia, Ammiraglio”
=^= Le sto inviando tutti i dati scientifici in nostro possesso, la prego di condividerli quanto prima con la dottoressa T'Ado Spini.=^=
“Sarà fatto.”
=^= Bene Capitano, non mi resta che augurarvi buona fortuna. Adei chiudo. =^=

Kiron scaricò su un D-pad le informazioni ricevute e tornò in plancia.

“Timoniere, tracci una rotta per la Nebulosa Betreka.”
“Rotta tracciata, Capitano.”
“Massima curvatura… Attivare!”
“Cambio di programma Capitano?” Chiese incuriosito il Comandante Rumar.
“Purtroppo sì, Krell. Il Comando di Flotta ci ha appena assegnato una missione di soccorso. Le darò maggiori dettagli più tardi. Intanto vado a fare una visita alla Dottoressa Spini. Le affido la plancia. ”

*** IKS CharghwI, Plancia – D.S. 66303.4 , D.T. 21/04/2389 – Ore 18 ***

Il falco di classe Negh'Var, l’IKS  CharghwI , solcava occultato lo spazio in prossimità della Nebulosa Betreka, diretto verso lo spazio klingon per eseguire delle riparazioni al sistema di comunicazioni rimasto irrimediabilmente danneggiato da un sovraccarico dei condotti EPS.
L’inconveniente tecnico, avvenuto dopo solo pochi giorni dal rientro in servizio e dopo lunghi mesi di inattività dovuta ad un refit programmato da tempo, aveva fatto andare su tutte le furie il Comandante Q’Ghor, tanto da decidere di rimanere confinato nei suoi alloggi fino al rientro su Qo’noS e minacciare di uccidere con le proprie mani i tecnici e gli ingegneri dei cantieri navali  imperiali che avevano disonorato lui, ufficiale comandante di lungo corso, la sua nave ed il suo equipaggio costringendoli a rientrare non per i danni riportati in battaglia, ma per guasti dovuti alla loro incompetenza.

Quella sera, come le due sere precedenti, Torgh, comandante in seconda dell’IKS CharghwI, sedeva scomposto e scostante sulla poltrona di comando.
Improvvisamente alcune letture catturarono l’attenzione del timoniere.
“Sto rilevando dei detriti davanti a noi, esco dalla curvatura ed opero delle correzioni di rotta.” Esordì avvertendolo dell’iniziativa.
“Procedi. Di che si tratta? I resti di qualche stupida cometa!?” Chiese ironicamente.
“No Comandante. Sono i resti di un nostro Falco da guerra!”
 “QI'yaH!” Imprecò Torgh scattando in piedi “Chi ha osato distruggere un nostro vascello?”
“Tra i detriti rilevo anche dei resti appartenenti ai siluri in dotazione alle navi della Federazione...”
 “E’ stata una nave di quei P’Taq! Non avremmo mai dovuto fidarci di loro!” Grugnì battendo il pugno sul bracciolo “Sono ancora nei dintorni?”
“Rilevo una traccia residua di curvatura …” E dopo aver armeggiato ulteriormente sulla sua consolle, aggiunse: “Li abbiamo ancora sui nostri sensori a lungo raggio … e," quasi non credesse a qelle letture "Sono diretti verso il nostro spazio!”
Gli occhi di Torgh si illuminarono di una strana luce e quasi ringraziò tra sè la Federazione per avergli fornito quel "piacevole "diversivo.
“Timoniere, rotta d’intercettazione. Massima curvatura…ora!”

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Capt.
Captain Michael Lucius Kiron
Commander USS Wayfarer NCC-62925
ICQ Combadge: 126295405
Private comunicator: michaelkiron@gmail.com
Webmaster http://gioco.net/startrek/wayfarer/
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"Set course for the last star and beyond
...to the centre of life."