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STARBASE 47
16 ottobre 1998

    La USS Unicorn era attraccata alla Base Stellare 47 ma Sortyn era ancora nel suo ufficio e guardava le stelle quasi come se si sentisse imprigionato.
    Teneva in mano un PADD e lo guardava di continuo ma a scatti e sempre la stessa pagina.
    (Ovviamente) suono' il campanello della porta.
    - Avanti!
    L'apertura delle porte lascio' il posto al Comandante Kraar.
    - William, entra! Siedi.
    I due vecchi amici si sedettero
    - Tean, io ...
    - No, non dire niente, ho qui' il tuo ordine di traferimento, manca solo la mia firma, volevo solo assicurarmi che era veramente quello che volevi, dopotutto non credo che sia un avanzamento per la tua carriera, sinceramente avrei preferito scriverti una raccomandazione per una nave tutta tua, dopotutto lo meriteresti.
    - Lo so Tean, ma non me la darebbero una nave tutta mia ... io, io ...io non so come spegarlo, ma vedo piu' mia una vita sulla base, questa base che su una nave, poi in questo periodo una nave vuol dire guerra e questo proprio non e' il mio stile, tu lo sai anche meglio di me...
    Sortyn firmo' il documento di trasferimento posando il suo pollice sul PADD e poi lo consegno all'amico.
    - Buona fortuna William, ma non credere di poter sbarazzarti di me cosi' facilmente, ci incontreremo ancora.
    I due si abbracciarono, poi senza una parola Kraar usci' e Sortyn torno' a guardare le stelle.

    Il capitano rilassò il corpo. Il riflesso sul vetro lo costringeva a guardarsi dritto negli occhi, un confronto a volte troppo arduo per un uomo. Distolse lo sguardo e lo lasciò spaziare su quello che si specchiava del suo alloggio, molto poco a dire il vero: grigie pareti di una grigia nave da poco varata e già macchiata dal primo sangue...
    Sospirò.
    Si girò distrattamente verso la scrivania e si sedette. Tentò di affrontare la prospettiva di una nottata da passare sul rapporto di missione.
    Si stirò sulla sedia.
    - Allarme, rilevato colpo di phaser sul ponte nove.
    Sortyn si sospinse lontano dal tavolo e si precipitò sulla porta. Nel turboascensore, due ufficiali della sicurezza.
    - Phaser su stordimento, signori. Fate attenzione.
    Appena la porta si aprì sul ponte nove, gli ufficiali si gettarono nel corridoio. Si fermarono immediatamente.
    Il volto teso del Capitano si sciolse in un sorriso. Incrociò le braccia e fece un passo verso il luogo dove era stato esploso il colpo.
    - Will, ci sono altri sistemi per riconsiderare le proprie decisioni.
    A pochi passi da lui, il Comandante Kraar era immobile con un phaser in mano.
    Ai suoi piedi, la massa fumante che un tempo era stata un PADD.



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