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USS POSEIDON - MISSIONE 02 RSS USS POSEIDON - Missione 02

02.00 "SEGRETI FRA I GHIACCI"

di Asami Hana, Pubblicato il 14-11-2021

Sha'lar IV - Colonia andoriana
Ch'qeqak Longe Bar
31/01/2400 - ore 20:26


La voce del notiziario era diventata un semplice ronzio di sottofondo mentre le notizie si susseguivano una dopo l'altra. La colonia di Sha'lar IV era lontana dall'essere un luogo pieno di vita: a causa delle rigidissime temperature, gli unici che sembravano desiderare viverci erano gli Andoriani.
La criminalità era un lusso che pochi potevano permettersi su Sha'lar IV. L'unico reato degno di nota erano le risse da bar, sporadiche esplosioni di violenza in un mondo dominato dal silenzio e dal gelo. La vita era un lento congelamento, un'esistenza ai margini dell'abitabile.
=^=È con immenso orgoglio che annunciamo un'iniziativa senza precedenti che cambierà per sempre il volto della nostra colonia! Il prestigioso Clan Kialnon, nuova e dinamica realtà giunta tra noi, ha deciso di finanziare interamente la costruzione di un nuovo, modernissimo spazioporto!=^=
Le antenne di Ebith si piegarono leggermente, un gesto impercettibile che tradiva la sua innata curiosità. Sorseggiò la sua birra andoriana e rivolse uno sguardo vagamente divertito agli altri avventori, quasi a sfidarli a comprendere la complessità della notizia. Se sperava di scorgere un tremore nelle loro antenne cerulee, o un altro possibile segnale di eccitazione, fu deluso. Gli altri continuavano a sorseggiare le loro bevande, i loro occhi erano fissi sullo schermo, imperturbabili di fronte alla notizia.
=^=Sì, avete capito bene: un vero e proprio spazioporto, una porta verso le stelle, sarà presto a nostra disposizione, grazie alla generosità e alla lungimiranza del Clan Kialnon. Un'opera mastodontica che trasformerà la nostra colonia in un punto di riferimento per l'intera galassia, aprendo le porte a nuove opportunità commerciali, scientifiche e culturali=^=
Il silenzio si protrasse ulteriormente mentre Ebith osservava tutti gli altri andoriani con malcelato fastidio. Nulla sembrava smuoverli, nemmeno l'idea che finalmente potessero giungere dei forestieri.
"Avete sentito? Il nuovo spazioporto interplanetario aprirà tra pochi mesi! Immaginate tutti i turisti che arriveranno da mondi lontani per visitare il nostro pianeta!"
"Ebith, nelle giornate migliori ci sono meno trentacinque gradi in superficie. Sarà una meta turistica irresistibile, non trovi?" l'Andoriano volse appena lo sguardo verso il suo simile prima di bere l'ultimo goccio del suo liquore "Siamo seri, poche razze saprebbero resistere qui!"
"E poi perché dovrebbero venire? Siamo una colonia mineraria! Che cosa possono offrire le nostre miniere? Aria viziata, pericoli costanti e un panorama che cambia solo quando esplode un'altra carica!"
"A meno che non siano interessati agli sproloqui dei minatori! Un'esperienza unica, lo ammetto, ma dubito che in molti siano disposti a pagare un biglietto per ascoltare un gruppo di uomini arrabbiati che urlano contro le macchine!"
=^=Il Clan Kialnon, con questo gesto straordinario, dimostra un attaccamento alla nostra comunità che va ben oltre ogni aspettativa. Si tratta di un atto di grande generosità e lungimiranza, che ci invita a riflettere sul nostro ruolo di cittadini e sulla nostra responsabilità di costruire un futuro migliore per tutti=^=
Ebith era sconcertato da tanta rassegnazione. L'idea che le cose potessero migliorare sembrava ormai un'utopia per tutti. Tentò nuovamente di smuovere i presenti, ma un altro avventore scosse il capo, lo sguardo fisso e accusatorio come un giudizio ineluttabile.
"Ebith, tu sei ancora giovane. Avrai circa venticinque, massimo ventisette anni, e sei nella nostra colonia da meno di sei mesi. Vorresti essere capitato in un posto migliore, ma lascia che ti spieghi come funziona la vita su questo pianeta: sono arrivato qui quando avevi appena aperto gli occhi, e da allora, la nostra colonia non è cambiata molto. Se vuoi restare, dovrai imparare a convivere con la solitudine, con la fatica e con la consapevolezza che il tuo destino è legato a questo freddo pianeta. Ma, se il tuo spirito è inquieto, se senti il richiamo dell'ignoto, allora prendi la tua attrezzatura e vattene di qui. La galassia è vasta, magari troverai ciò che cerchi"
=^=È tempo di unire le forze e di lavorare insieme per far sì che la nostra colonia raggiunga nuovi traguardi. Invitiamo tutti i cittadini a sostenere questo ambizioso progetto e a ringraziare il Clan Kialnon per il suo straordinario contributo=^=

Sha'lar IV - Colonia andoriana
Piazzale della colonia
29/02/2400 - ore 13:14


Ebith aveva raggiunto il cuore della colonia per assistere al comizio di Jakwo Kialnon: quell'ex operaio era riuscito a diventare il candidato di punta del nuovo Partito Unificato. Conquistando la fiducia dei lavoratori e dei giovani, aveva scalato i vertici della politica locale, diventando un simbolo di speranza per molti.
=^=Cittadini di Sha'lar IV, sono Jakwo Kialnon, e mi presento dinanzi a voi oggi con un cuore pieno di speranza e un'anima infuocata dalla passione per questo nostro piccolo angolo dell'universo. Per troppo tempo, Sha'lar IV è stata vista solo come una colonia mineraria, un posto dove estrarre risorse per arricchire altri mondi. Ma io vedo in noi molto di più: vedo una comunità forte, resiliente, pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia.=^=
La gente sembrava pendere dalle labbra del loro nuovo leader ed Ebith si sentì scaldare il cuore all'idea di far parte, almeno una volta nella sua vita, della maggioranza.
=^=Oggi vi prometto che, se ognuno di voi mi sceglie come vostro leader, trasformeremo Sha'lar IV da semplice colonia a un fiorente nodo commerciale. Investiremo in infrastrutture moderne, in comunicazioni efficienti e in progetti che attireranno nuovi commercianti e investitori. Vogliamo che le nostre miniere continuino a produrre, ma vogliamo farlo in modo sostenibile, rispettando il nostro pianeta e garantendo un futuro migliore alle generazioni a venire. Vogliamo che i nostri figli possano crescere in un ambiente sano e sicuro, con accesso a un'educazione di qualità e a opportunità di crescita.=^=
Il brusio di sottofondo, man mano che il leader parlava, si trasformò sempre più in applausi e grida di giubilo: la folla, raccolta intorno al proprio portavoce, sembrava pronta a prendere con la forza il governo della colonia se le elezioni non fossero andate come dovevano.
=^=Ma soprattutto, voglio che ogni cittadino di Sha'lar IV si senta orgoglioso di appartenere a questa comunità. Voglio che sentiate che le vostre voci sono importanti, che le vostre idee sono ascoltate. Insieme, costruiremo un futuro migliore per tutti noi. Un futuro dove la nostra colonia sarà un faro di speranza in questa galassia, un luogo dove la diversità è celebrata e l'innovazione è incoraggiata. Vi chiedo oggi di darmi la vostra fiducia. Insieme, faremo di Sha'lar IV un pianeta che tutti ammireranno.=^=
Ebith si voltò notando che, ai margini della piazza, i veterani non sembravano felici della piega che stava prendendo il loro piccolo pezzo di paradiso. Conosceva ciascuno di quegli uomini, ma non capiva perché fossero tanto restii al cambiamento: poi, decise che era arrivato il momento di ignorare quei vecchi brontoloni e tornò a godersi il discorso.

Sha'lar IV - Colonia andoriana
Ch'qeqak Longe Bar
27/04/2400 - ore 20:26


Ebith sorseggiò l'amara birra, gli occhi scrutando l'oscurità oltre le finestre. Un'ombra di preoccupazione si dipinse sul suo volto. Il silenzio era così denso da potersi tagliare con un coltello, e l'attesa sembrava dilatarsi all'infinito.
La colonia era cambiata oltre ogni immaginazione. I nuovi edifici svettavano verso il cielo, illuminati da luci artificiali che offuscavano le stelle. Ma dietro la facciata scintillante si nascondevano segreti oscuri. Si diceva che il latinum che aveva finanziato questa trasformazione fosse stato ottenuto con mezzi poco ortodossi.
E poi erano iniziate le scomparse.
Le prime voci parlavano di partenze volontarie, ma ben presto si comprese che qualcosa di più oscuro stava accadendo. I veterani, portatori di una conoscenza profonda della colonia, venivano sistematicamente rimpiazzati da nuovi arrivati, più fedeli al nuovo ordine. Nonostante la paura, un senso di ribellione covava nel cuore di molti, ma la repressione era troppo forte per permettere qualsiasi forma di aperta resistenza.
Tutte le illusioni che il clan Kialnon fosse lì per migliorare le loro condizioni di vita si era scontata con la dura realtà dei fatti: Ebith non aveva ancora capito perché, ma la loro bella colonia era diventata qualcosa di molto diverso. Scolò l'ultimo sorso del liquore e poi si fece una solenne promessa: avrebbe scoperto la verità, costi quel che costi.

USS Poseidon NCC-83302
Ponte 3 - Sala tattica
27/04/2400 - contemporaneamente


Sullo schermo della sala apparvero le immagini di un pianeta piuttosto anonimo.
Si trattava di un mondo avvolto interamente da una coltre di ghiaccio scintillante. Un paesaggio bianco, infinito, dove le temperature erano polari, il vento ululava incessante e la neve cadeva in modo quasi continuo, modellando il paesaggio in forme sinuose e suggestive.
In questo scenario estremo, si ergeva una colonia mineraria, una struttura imponente e tecnologicamente avanzata. Costruita su palafitte per evitare di sprofondare nel ghiaccio, la colonia era un agglomerato di edifici metallici e di vetro, collegati tra loro da passerelle sospese. L'interno della colonia era un contrasto netto con l'ambiente esterno: ambienti caldi e luminosi, dove i minatori trovavano rifugio dal freddo e dal pericolo.
Le attività minerarie si svolgevano in profondità, all'interno della crosta ghiacciata. Potenti macchine scavavano tunnel e gallerie, alla ricerca di preziose risorse minerarie nascoste nel sottosuolo.
Gli ufficiali osservavano le immagini ma non sembravano comprendere la ragione di tanto interesse, almeno sino a che il Capitano non prese la parola
"Quella che state osservando è la colonia andoriana di Sha'lar IV. Una struttura mineraria che, negli ultimi mesi, ha subito una trasformazione radicale sotto l'egida del clan Kialnon. La sua espansione è stata fulminea, quasi inspiegabile. È come se, da un giorno all'altro, la colonia fosse rinata dalle proprie ceneri. Ma sappiamo bene che ingenti risorse economiche sono necessarie per un'impresa del genere, e il clan Kialnon, fino a poco tempo fa, non disponeva di tali mezzi"
Alluso osservò di nuovo lo schermo prima di prendere la parola "Perché le finanze di un clan Andoriano ha attirato l'attenzione del Comando di Flotta?"
Il Primo Ufficiale sorrise prima di rispondere "Dalla colonia ci sono state delle sparizioni. Ufficialmente dei coloni hanno volontariamente deciso di partire e andarsene da altre parti, ma le famiglie hanno perso ogni contatto con loro. Da qui si è iniziato ad indagare sulla colonia e sul clan Kialnon: le indagini hanno portato a dei collegamenti fra il clan Andoriano ed alcuni conti di crediti federali creati da prestanomi e fiduciarie. Si è trattata di un'indagine complessa ma, dopo vari riscontri, si è giunti alla conclusione che vi sia la C.U.R.A. dietro tutto questo" Shrennik osservò gli ufficiali uno ad uno "Ed ora sono io a chiedervi, cosa pensate possa volere la C.U.R.A. da una colonia come quella su Sha'lar IV"
Il primo a prendere la parola fu Nash "La colonia potrebbe essere ricca di risorse rare e preziose, essenziali per la produzione di tecnologie avanzate o nuove armi"
Al capo operazioni fece coro la Alluso "La colonia potrebbe trovarsi in una posizione geografica strategica, ad esempio vicino a rotte commerciali importanti o a zone di alto interesse per l'organizzazione"
Selk, con il suo consueto cipiglio, aggiunse "Una colonia di dimensioni ridotte, posta in una posizione strategica, potrebbe fornire le risorse e l'isolamento necessari per lo svolgimento di operazioni non autorizzate, al di fuori della giurisdizione federale"
"Dato che stiamo facendo ipotesi.." Mouri sembrò riflettere prima di proseguire "Stabilendo il controllo su una colonia, la C.U.R.A. potrebbe creare una rete di contatti locali, facilitando il reclutamento di nuovi membri per la sua organizzazione criminale.
Anche il dottor Durtak Waity Junior si lanciò in un'altra ipotesi "La colonia potrebbe essere un terreno fertile per testare nuove tecnologie o armi, lontano dagli occhi indiscreti della Federazione.
Infine, fu il turno della consigliera di parlare "Ma non dobbiamo nemmeno scordare che, destabilizzando una piccola colonia, la C.U.R.A. potrebbe distogliere l'attenzione della Federazione dai suoi piani più ambiziosi, come ad esempio un colpo di stato su larga scala"
Kevides si limitò ad annuire "Sono tutte ipotesi possibili e noi saremo alla colonia in un paio di giorni. Per allora voglio avere le vostre idee su come procedere con le indagini"