USS Raziel
Ponte 2 - Laboratorio Scientifico
03/01/2399 - Ore 09.00
Elaina, Alexander e Lucius stavano osservando, con espressione stanca, il piccolo cubo trasparente, di circa dieci centimetri di lato, posto davanti a loro.
Avevano optato per utilizzarlo come contenitore di quella strana polvere che avevano trovato nella cassa in disfacimento, ciò gli aveva permesso di guardarla ed analizzarla con cura e, dopo la bellezza di più di due ore, erano giunti alla deprimente constatazione di saperne esattamente come all'inizio.
"Se è un polimero studiato per poter cambiare forma a piacimento, in modo da potersi rimodellare.. perché diavolo si sta disfacendo per i fatti suoi? E soprattutto.. perché così lentamente?" proruppe l'ingegnere osservando i due colleghi.
Alexander si spinse all'indietro, andandosi ad appoggiare ad una scrivania, scuotendo la testa ed incrociando le braccia
"Teoricamente, terminata la sua vita, avrebbe dovuto trasformarsi completamente in polvere, per la serie: prima hai una cassa e poi un mucchietto di polvere da nascondere sotto il tappeto del salotto.. e, invece, ha un tasso di decadimento stabile come se si sfogliasse.. strato per strato.. come una cipolla"
Elaina allungò una mano verso la riproduzione olografica della molecola che pigramente girava al centro del campo di analisi.
Un rapido colpo di mano e la simulazione fece un balzo temporale in avanti mostrando come le due strutture a doppia piramide si separassero dal nucleo centrale sferico rendendo di fatto la struttura inutilizzabile
"E' come se avessimo le risposte davanti al naso ma.. non le vedessimo"
Alexander aprì uno dei cassetti per recuperare un lecca lecca che si infilò in bocca, corrugando le labbra, concentrandosi, almeno fino a che lo sguardo assassino della Tarev gli ricordò che lei non aveva ancora scoperto il suo nuovo nascondiglio segreto
"Ehm.. lo sai che senza zuccheri non riesco a ragionare, è inutile che mi guardi così!"
Fox cercò in tutti i modi di trattenere una risata, ma stava decisamente perdendo quella partita, mentre Elaina scosse la testa ormai rassegnata
"Sia mai che lo scienziato capo rimanga senza.." si soffermò osservando la simulazione "Energia....ecco cosa succede!"
Gli altri due ufficiali si voltarono verso di lei interrogativi, ma Elaina sembrava improvvisamente essersi accesa, come se avesse avuto un'ispirazione "Alex cosa succede ad una cellula se elimino completamente gli zuccheri?"
"Teoricamente sfrutterà tutte le riserve di ATP finché non degraderà ad ADP e poi, non essendoci più metabolismo, la cellula.."
Alexander, rendendosi conto di dove volesse andare a parare la compagna, si bloccò per qualche istante per riflettere e poi riprese
"Uhm.. quindi tu pensi che il polimero abbia semplicemente terminato le energie e si stia sfaldando."
Fox osservò i due come se stessero parlando alieno, mentre Elaina allungava una mano facendo fare un passo indietro alla simulazione.
"Abbiamo a che fare con una struttura artificiale, ma che cerca di emulare una cellula. La formazione centrale, come un nucleo, contiene le direttive di come la struttura deve aggregarsi per dare la forma voluta e quindi cambia l'orientamento delle due propaggini laterali. Il fatto è che, per mantenerle orientate, ha un consumo energetico. Ora ha semplicemente usato tutta l'energia e non riesce più a mantenere la conformazione prevista"
Fox annuì osservando la donna "A questo punto, però, nascono due nuove domande. Di che energia necessita e come fanno a imprimergli una forma?"
"In parte posso rispondere io" la voce alle loro spalle apparteneva a Sarah.. i tre ufficiali erano talmente presi dal fervore scientifico da non accorgersi del suo ingresso.
Il Comandante Mendel si avvicinò estraendo un pad e mandando i risultati delle sue analisi sullo schermo
"Dopo che mi avete detto che era vi era la possibilità che fosse una struttura artificiale, in qualche modo programmabile, ho cercato di capire come funzionasse e ho trovato una frequenza alla quale reagisce. Non so ancora come memorizzargli la forma, ma sappiamo che è possibile. Purtroppo non so dirvi come poterla ricaricare."
Mentre tutti erano concentrati a raccogliere le idee un trillo di sveglia partì dal pad di Tarev e tutti si voltarono a guardarla, interrogativi.
Lei sollevò semplicemente una mano mentre disattivava la sveglia: "E' arrivata l'ora della poppata per i piccoli, scusate, ma devo andare"
"Si, credo che farà bene a tutti prendere una piccola pausa.. forse dopo riusciremo a sbrogliare un po' la matassa"
Alex, Fox ed Elaina si tolsero rapidamente i guanti buttandoli sul carrello di analisi. Uno dei guanti, probabilmente lanciato senza troppa attenzione, finì proprio all'interno della scatola del polimero. Alcune piccole scariche elettrostatiche si liberarono con un lieve crepitio, immediatamente il polimero reagì formando una sottile lastra.
Tutti e quattro si guardarono "Energia elettrostatica"
USS Raziel
Stiva 2 (Sala Ologrammi)
03/01/2399 - Ore 15.00
Gli ufficiali superiori si erano già riuniti nella sala tattica replicata all'interno della stiva di carico.
Hazyel fu l'ultimo a raggiungere la sala, si avvicinò ad una delle poltroncine e prese posto, portando l'attenzione sulla squadra di indagine, speranzoso che qualcosa iniziasse a sbloccarsi "So che c'è stata qualche novità: sentiamola.."
L'ingegnere capo fu il primo a parlare "Signore, abbiamo fatto numerosi passi avanti sulla caratterizzazione del materiale. Sapevamo già che era in grado di nascondere ai sensori ciò che vi era depositato dentro, ma quello che abbiamo scoperto dopo è decisamente più interessante"
Fox fece una breve pausa per poter riprendere fiato osservando i colleghi, allungò una mano e la riproduzione della molecola apparì sul monitor principale
"Questa possiamo chiamarla l'unità base del nostro polimero. Che aggregandosi riesce a formare delle strutture complesse.. un comportamento abbastanza classico"
La simulazione fece uno zoom all'indietro passando prima ad un agglomerato di molecole fino ad arrivare ad una delle due scatole presenti in stiva, quella ritrovata per prima.
"La vera innovazione è che questo polimero è in grado di scomporsi e autonomamente prendere delle altre forme" la simulazione continuò facendo vedere la scatola che via via si disfaceva fino a formare una sorta di sabbia e da quella formare una stele.
Dopo alcuni secondi, serviti agli ufficiali, non presenti ai test di laboratorio, per metabolizzare la notizia, Moses storse le labbra prendendo parola
"Mmpf.. sta forse dicendo che da un momento all'altro quelle casse potrebbero trasformarsi in qualcos'altro? Magari una bomba e farci esplodere tutti?"
"No signore" si intromise Wood osservando il Primo Ufficiale
"Per molteplici ragioni. Prima fra tutte quello.." indicando lo schermo "... dovrebbe essere il prodotto finito che stanno studiando, non riteniamo possano essere arrivati a tanto. Di solito, quando formiamo, ad esempio, una scatola di plastica forziamo i legami tra molecole in una data forma e, finché non interveniamo dall'esterno, quella configurazione rimane stabile. In questo caso dobbiamo immaginare quella cassa come un fluido molto molto denso che ha bisogno di un'energia affinché tenga la forma quando questa energia viene a mancare, il polimero inizia a sfaldarsi come sta succedendo alla prima cassa in nostro possesso"
Fox annuì alle parole del collega per poi riprendere la spiegazione "Sicuramente hanno fatto dei passi avanti, infatti le ultime casse trovate sono dotate di una riserva di energia maggiore.. ma, tra circa cinque anni, inizieranno anche loro a sfaldarsi"
Elaina osservò i colleghi per annuire "In più bisogna considerare che quel polimero potrebbe assumere qualsiasi forma vogliano, ma non può replicare dei composti chimici" portò l'attenzione su Moses che aveva posto la domanda "Potrebbe trasformarsi in una bomba? Sì.. ma dovrebbe già avere al suo interno il composto esplosivo"
Anche la Mendel annuì, prima di prendere la parola: "Al momento sappiamo che sfrutta una forte carica elettrostatica per riuscire a mantenere la forma e, inoltre, abbiamo trovato due frequenze: una prima alla quale il polimero si disgrega ed una seconda alla quale riprende la sua forma, ma ancora non sappiamo come dire al polimero che forma prendere. Probabilmente su K4 riusciremo a fare delle indagini più approfondite"
"Abbiamo anche scoperto il motivo per cui la cassa non si è sgretolata completamente" Elaina si alzò indicando lo schermo "Le molecole che la compongono stanno perdendo via via la carica che le mantiene coese, ma, appena una molecola cede, il distacco delle due strutture a doppia piramide genera una piccola carica elettrostatica che, diciamo, ricarica di poco le molecole vicine dandogli qualche tempo in più"
Di nuovo il silenzio scese nella sala mentre gli ufficiali della Raziel assimilavano le scoperte dei colleghi.
"Un polimero del genere avrebbe infinite applicazioni" intervenne Terr osservando i colleghi. "Potrebbe benissimo diventare un'uniforme tattica che si adatta al corpo senza essere d'impedimento"
Wood annuì "In questo momento non abbiamo ancora studiato a pieno le proprietà meccaniche, ma abbiamo ipotizzato che, annegando dei nanotubi di questo composto nella struttura di una nave, in caso di falle, questo polimero sarebbe in grado di replicare paratie di emergenza che permetterebbero di raggiungere il bacino di carenaggio senza pericoli e senza usare i campi di forza"
Hazyel alternava lo sguardo tra i presenti "Direi che è molto interessante, ma, nel nostro caso specifico, che interazione ha questo polimero con la tossina che abbiamo trovato?" chiedendo un po' a tutti.
"Abbiamo appurato che non ha alcuna interazione chimica con il polimero" iniziò Terr "Ma, facendo delle ipotesi, possiamo pensare che abbia a che fare con il vettore" guardò i colleghi che lo fissavano interrogativi "Immaginate di costruire il serbatoio della tossina con questo polimero. Si può creare un serbatoio diviso in quattro paratie, raggiunta una determinata quota, le paratie si dissolvono ed i componenti si mescolano. Si può arrivare addirittura a pensare che il polimero crei una sorta di diffusore per diffondere la tossina."
Le parole del tattico ebbero l'effetto di una doccia gelata su quasi tutti i presenti, eccezion fatta per Moses ed Hazyel. Il Risiano sembrava assorto, come se stesse riflettendo, fu così il Primo Ufficiale a concludere la riunione osservando i colleghi ad uno ad uno "Vanno fermati a tutti i costi. Con un sistema del genere potrebbero sterminare un pianeta intero in pochissimo tempo. Datevi da fare!"
Risa
Anastasia Resort
19/01/2399 - Ore 06.20
Elaina aprì gli occhi risvegliandosi, restò ancora qualche secondo accoccolata sotto le coperte felice che la sveglia non stesse ancora trillando per avvertirla che era giunta l'ora la poppata mattutina. Allungò una mano attivando il pad, ma, alla vista dell'orario, scattò seduta.
"Maledizione.. maledizione.. maledizione!"
Elaina saltò in piedi avvicinandosi alle culle dei piccoli, ma entrambe erano vuote, il cuore sembrò fermarsi nel petto e per qualche secondo venne presa dal panico.
Mentre si voltava verso il letto per recuperare il comunicatore si rese conto di non esser nel suo alloggio sulla nave, ma nel ben più comodo appartamento di Risa, dove alloggiava con Alexander aprì quindi la porta avviandosi nel piccolo salottino, ma si fermò guardando quello che stava succedendo.
Alexander era seduto sul divano con Gabryel steso sulle sue gambe mentre gli faceva i versetti per farlo ridere, mentre Isabella era in braccio che succhiava gioiosamente da un biberon.
La piccola, vedendo la madre, inarcò le labbra in un sorriso che ebbe l'esatto esito di farla sbrodolare sulle gambe dello scienziato
"Isa! No... non si sbrodola il papà.. non è bello!" sussurrò Alex pensando che Elaina stesse ancora dormendo
"E' per quello che di solito si tiene un asciugamano a portata di mano, sai?" Elaina si avvicinò allungando le mani per prendere il piccolo Gabryel e dare così la possibilità al compagno di sistemarsi meglio la piccola fra le braccia e farla mangiare più comodamente. "Perché non mi hai chiamato?" La donna si sedette accanto al compagno incrociando le gambe.
Alexander sorrise dandole un bacio per poi pulire la piccola "Ti occupi sempre tu di loro, oggi volevo farti dormire un po' di più" osservandola inclinando il capo "Ma vedo che è stato perfettamente inutile"
"Forza dell'abitudine. Ha già mangiato?" indicando il piccolo Gabryel che cercava una posizione comoda in braccio alla madre per poter tornare a dormire.
Alex osservò il bimbo sorridendo a sua volta per poi annuire
"Certamente! Meglio degli orologi... verso le cinque e un quarto hanno fatto spazio per la pappa. Cinque e venti si sono resi conto che nessuno stava intervenendo e hanno fatto sentire il loro disappunto. Quindi cambio pannolino con profusione di coccole.." grattando la pancia alla piccola che intanto si era staccata dal biberon ormai vuoto
"A quel punto si sono sentiti decisamente meglio ma c'era qualcosa che ancora non andava...il piccolo buco nero che hanno nel pancino ha iniziato a lamentarsi quindi latte per tutti." si voltò prendendo un bicchiere di latte e menta dietro di lui "Ne vuoi un po' anche tu, amore?"
Elaina scosse la testa portando la sua attenzione sui due piccoli stringendo le labbra in un'espressione decisamente corrucciata.
Alex allargò un braccio portandolo sulle spalle della compagna tirandola delicatamente a sé, la ragazza gli si appoggiò lentamente portando ora lo sguardo su di lui, mentre i due piccoli, totalmente sazi e coccolati dai due, prendevano in seria considerazione l'idea di schiacciare un pisolino ristoratore.
Alex iniziò a cullare la bimba osservando la compagna "Elaina che succede?"
La donna guardò il piccolo che aveva in braccio per poi stringersi nelle spalle alla domanda del compagno "La verità è che non lo so neppure io"
Alex annuì lentamente continuando a coccolare la compagna e la figlia "Sono successe troppe cose e troppo in fretta" sollevò lo sguardo osservando la ragazza incontrando i suoi occhi "Doveva essere una vacanza e, invece, siete state rapite, ti sei scoperta incinta di due bimbi, ora tutto lo scombussolamento sulla nave. Non ti sono mai piaciute le novità e negli ultimi mesi ne abbiamo subite parecchie"
Elaina restò a guardare il piccolo, che era ormai addormentato profondamente, come se stesse riordinando le idee
"E' decisamente complicato. Sulla nave non siamo stati maltrattati. Avevamo qualsiasi cosa noi volessimo, ma io l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era che volevo esser con te e con i miei amici. So che può sembrare egoista, ma volevo attorno a me coloro cui voglio bene per gridare a tutti che aspettavo una figlia"
Elaina guardò la piccola in braccio ad Alexander e poi Gabryel ormai nel mondo dei sogni
"Due bimbi, ma allora non lo sapevo. Poi finalmente siete venuti a salvarci....pensavo fosse finita.. e invece?" strinse le labbra decisamente più nervosa "Riesco a tornare a casa e mi trovo davanti quegli strizza cervelli che quasi mi fanno sentire in colpa per esser stata rapita... come se mi fosse piaciuto! Come se l'avessi voluto io l'essere la cavia da esperimento di quegli psicopatici"
Gli occhi le si facevano via via più umidi mentre parlava
"E poi anche Chase che praticamente viene mandato via! Siamo entrati in Empireo perché eravamo il meglio che la Flotta potesse offrire" sollevò lo sguardo verso Alexander "Sai mi piaceva, mi sembrava di essere unica....ma, a quanto sembra, siamo sostituibili. E non provarci neppure a venirmi a dire che è stato un miglioramento della sua posizione"
Alex appoggiò la piccola sulla poltroncina vicino a lui e poi abbracciò con entrambe le braccia Elaina stringendola dolcemente "Non ci penso neppure. Il trasferimento di Dave è stato un duro colpo per tutti, ma sono certo che saprà farsi valere..e poi chi lo dice, magari un giorno, sarà il Capitano di quella nave e tornerà a far parte del progetto? Non si può mai sapere."
Elaina scosse la testa, non convinta dalle parole del compagno, per poi alzarsi avvicinandosi ai finestroni che davano sulla spiaggia.
Il mare le era sempre piaciuto, il lento movimento delle onde riusciva a calmare la sua mente, ma non in quel momento: lei era un tumulto di emozioni e pensieri come un oceano in tempesta.
Alex arrivò alle sue spalle, abbracciandola da dietro, ed Elaina, lentamente, si girò nella sua presa portando gli occhi nei suoi
"Potrebbero decidere di mandar via pure me. Non puoi escluderlo a priori. Tra tre o quattro mesi, quando verrà il momento di rientrare, mi potrebbe arrivare un pad con un bel trasferimento su una tranquilla base fuori dai pericoli in cui potrò fare solo la polvere. E lì si conclude la bella carriera della dottoressa Tarev tanto brava, ma diventata madre"
"No, penso di poterlo escludere. Se avessero voluto trasferirti, non ti avrebbero fatto viaggiare sulla Raziel"
Elaina non parve per nulla rassicurata dalle parole del compagno "Sta di fatto che voi domani partirete e io rimango qui su Risa senza neppure la possibilità di sapere cosa succede perché non avrò accesso ai rapporti. Se ti succede qualcosa?"
"Amore, non ti preoccupare.. sono certo che un modo per farti sapere come va lo troviamo. Anche perché ho idea che hai già istruito la tua vice, Krissa Welsh, a tenermi d'occhio per impedire che ti incasini il laboratorio" Alex sorrise appoggiando la testa a quella della compagna per poi farsi serio "Però voglio esser tenuto al corrente di quel che succede ai cuccioli. Qualsiasi cosa accada, ok?"
Elaina non rispose subito, la sua mente era già proiettata a quando sarebbe rimasta da sola era sempre stata una persona combattente e autonoma, non l'aveva mai spaventata nulla ma il sapersi ad affrontare un'avventura come la maternità senza il compagno al suo fianco la spaventava.
Alex guardò la ragazza con fare dolce, sapeva quanto fosse nervosa, ed allungò una mano ad accarezzarle il viso "Sai che ho pensato? Che ne dici se stasera usciamo e ci dedichiamo una serata solo per noi? E' tanto che non riusciamo a stare completamente da soli. E mi manca un po' sai?"
"In effetti manca un po' anche a me. Ma come facciamo con i bimbi? Da chi possiamo lasciarli?"
Alex corrugò le labbra pensieroso "Uhm..." un sorriso si ampliò sul volto dello scienziato "Ho già in mente la persona giusta, fidati di me! Ne sarà entusiasta, ne sono certo"
USS Raziel
Ponte 1 - Ufficio del Capitano
19/01/2399 - Ore 18.20
"Purtroppo noi abbiamo altri grattacapi per la testa"
Moses inspirò profondamente osservando spegnersi lo schermo "Stavolta sulla Terra dovranno arrangiarsi da soli, ma, dall'espressione che aveva Bernadette, credo che coordinerà lei stessa le indagini"
Il Primo Ufficiale storse le labbra ripensando allo sguardo della moglie quando, per la prima volta, le avevano paventato che il Capitano Langdorff potesse essere non tanto pulito come pensavano
"Non vorrei essere nei suoi panni.. comunque domani io andrò a conoscere il nostro nuovo timoniere..." Hazyel sollevò il bicchiere, bevendo il liquido ambrato, per poi andare al replicatore a farlo disgregare "Dopodiché organizzeremo la partenza. Confido che sulla K4 avremo a disposizione maggiori informazioni e tecnologie più adatte per iniziare a sbrogliare questa matassa, prima di seguire la traccia indicata da Terr"
Frank si alzò osservandolo "Un Capitano che va a conoscere un semplice timoniere?" poi scosse la testa.. in fondo non era la cosa più strana che avesse visto negli ultimi anni.
Hazyel sorrise, guardando il quadro appeso nel suo ufficio che rappresentava uno scorcio di Suraya Bay al tramonto
"Non voglio incontrarla in una situazione formale. So che domani andrà a fare una scalata.. farò in modo d'incontrarla lì. Voglio sapere che tipo è prima di farla salire sulla mia nave. E su questo è d'accordo pure lei, Moses"
"Mmpf.." grugnì affermativamente Frank
Wood uscì in quel momento dal turbo ascensore avviandosi verso l'ufficio del Capitano. Indossava un intonso camice scientifico sospingendo il passeggino doppio con i due piccoli stesi dentro di esso, con, a tracolla, una sacca di stoffa arrivato davanti alla porta allungò una mano a sfiorare il sensore.
I due ufficiali all'interno si voltarono verso la porta entrambi curiosi di vedere chi entrava.
Alexander entrò nel piccolo ufficio mettendosi sugli attenti "Signori spero di non aver interrotto nulla"
"No.. stia tranquillo Comandante, stavo andando già via" rispose Moses, ma, mentre si avviava verso l'uscita, passando accanto a Wood, osservò i due piccoli stesi nel passeggino allungando una mano per grattare le due pancine.
Hazyel, dal canto suo, sorrise osservando il figlio e la figlioccia prima di portare lo sguardo su Wood "Aveva bisogno di qualcosa Comandante?"
L'ufficiale scientifico si avvicinò al Capitano porgendogli la sacca che portava al braccio "Beh.. pensavo che le sarebbe piaciuto tenere i piccoli per la serata. Sa.. prima di partire"
Hazyel spalancò gli occhi "Ehm sì... sì certo" osservò i due piccoli che lo fissavano con i pugnetti chiusi "Penso sia un'ottima idea".
"Perfetto nella sacca troverà un cambio completo e dei biberon di latte. Mangiano circa ogni tre ore..." inclinando la testa "Se non gli viene fame prima. Comunque, non si preoccupi, glielo faranno sapere..."
Moses anticipò Wood "...attaccando tutte le trombe" annuì essendone ben conscio.
"Se domani è impegnato posso passarli a prendere verso le sei" Alexander osservò il superiore "Se non vi è altro, io andrei.. sono atteso in sezione medica per accordarmi su alcune cose del laboratorio prima della partenza"
Moses, che si stava avviando all'uscita, si fermò osservando il Capitano incrociando le braccia.
La frottola di Wood era colossale, ma il Risiano parve non darvi peso, anzi annuì osservando i due bimbi che lo fissavano intensamente "Ehm.. sì.. certamente.. in libertà"
Wood si avviò all'esterno verso il turbo ascensore dove lo attendeva Elaina. La donna indossava un bellissimo abito blu elettrico che ne sottolineava le sinuose forme.
"Allora tutto bene?" domandò il medico attivando il turbo ascensore per arrivare alla sala teletrasporto
"Tutto alla perfezione" rispose l'ufficiale scientifico che, toltosi il camice, sfoderò un elegante abito da sera color antracite "Fino a domattina siamo liberi"
Gabryel, dal canto suo, dimostrò immediatamente di non avere una grandissima disciplina militare fissando il Capitano per poi imbronciarsi ed iniziare a lamentarsi seguito a ruota dalla sorella.
Hazyel fissò il figlio, la piccola e poi il suo Primo Ufficiale
"Perché ora fanno così? Possibile abbiano già fame?"
Moses osservò Gabryel e poi il Risiano "No, credo lui debba esser cambiato" poi guardò Isabella "E lei...beh, lei piange per spirito di aggregazione con il fratello"
Lo sguardo di Hazyel si fece più stupito "Cambiato?" poi osservò Moses sperando che quest'ultimo avesse fatto in passato esperienza con i suoi figli "Numero uno?"
Moses lo guardò scuotendo la testa "No, io ho già dato.... vedrà sarà divertente...e attenzione al movimento a trota"
"Mo..movimento a trota?" chiede piuttosto incuriosito il Capitano della Raziel
Moses annuì "Lo capirà... mi creda, lo capirà" detto questo uscì dall'ufficio.
Forse fu solo un nodo EPS che scaricava o forse una paratia che scricchiolava, ma, mentre Moses si avviava al turbo ascensore, si sentì ridacchiare.
USS Raziel
Ponte 2 - Mensa
21/01/2399 - Ore 08.20
Erano ormai partiti da un giorno e la USS Raziel stava facendo rotta sicura verso la base appoggio K4.
Alexander era seduto ad uno dei tavolini vicino ai finestroni guardando fuori la scia di stelle date dal viaggio in curvatura. Stava torturando una povera fetta di torta ormai ridotta ad una poltiglia dal colore indefinito.
Lucius entrò in quel momento dalla porta notando il collega
"Alex, fai colazione presto stamattina?" l'assenza di risposta da parte del Comandante lo convinse ad avvicinarsi arrivato a pochi passi di distanza, Alexander si rese conto della sua presenza si voltò a guardarlo
"Uhm posso sedermi o rischio di finire nuovamente a rapporto?"
Alexander lo squadrò da capo a piedi "Dipende... se ti dichiari mio complice in sevizie e tortura di torta potremmo non uscire mai di galera" fece un lieve sorriso indicando la sedia davanti a lui
Lucius portò lo sguardo sulla torta "Mah, una volta ho visto bruciare una gelatina bioneurale il risultato è più o meno lo stesso.. qualche problema?"
"E' da quando siamo arrivati su Risa che cerco di non pensare al fatto che Elaina non sarebbe venuta con noi, ma, ora che mi trovo dentro, non riesco a non pensare a lei e ai piccoli"
Alexander si strinse nelle spalle sconsolato
"In più non ho nulla da fare. La sezione medica è impegnata con le analisi a computer della tossina. La caratterizzazione del polimero è arrivata ad un punto fermo. Il laboratorio scientifico non è mai stato così ordinato..." storse le labbra "Anche perché Elaina mi ha minacciato che, se non lo tengo in ordine, non mi manda le foto dei piccoli...e sono certo che il Dottor Stander non si farà scrupoli a farle da spia" fessurò lo sguardo stringendo le labbra.
Lucius lo fissò scoppiando a ridere "Ma non mi sembra così vendicativa Elaina"
"Ti ricordi quando ho cercato di scappare con Dave dall'infermeria mentre ero ricoverato? Ecco quello sarebbe nulla" iniziando a ridacchiare anche lui
"Comunque, se non hai nulla da fare, io dovrei fare dei controlli standard alla rete ODN.. una mano in più è sempre gradita"
Alexander soppesò la richiesta per qualche secondo
"E sia" poi si alzò recuperando il piatto con la torta e si avviò al replicatore per smaterializzarla
"Almeno alla fine avrà un po' di onore" disse avviandosi verso l'uscita con l'ingegnere