USS Livorno - in rotta verso Risa
Ponte 7 - Alloggio Passeggeri n.4
02 gennaio 2398 - 02:27
Su una classe Excelsior la maggioranza degli alloggi, eccezion fatta per quelli riservati a passeggeri di Prima Classe od a membri del corpo diplomatico, erano situati su corridoi interni e non avevano finestre sullo spazio.
Neanche la flebile luce delle eventuali stelle di passaggio riusciva, pertanto, in quel tranquillo viaggio a curvatura sei, a rompere il buio assoluto che regnava nella stanza.
"Come ha fatto a convincermi?" si domandò Atena a bassa voce rompendo il silenzio
"E' stato... convincente" rispose a sé stessa con una tonalità vocale più fredda e tagliente.
Quel trasferimento rappresentava per lei un cambiamento importante, con uno stravolgimento improvviso di un rapporto che aveva rappresentato un punto fermo nella sua vita, e, ora più che mai, aveva bisogno di auto convincersi che tutto ciò stava avvenendo per il suo bene.
Era da sola.. nuovamente sola dopo tanto tempo.
Riflettere, vocalizzando come in un dialogo allo specchio con sé stessa, la aiutava a motivarsi.
"Probabilmente voleva solo liberarsi di me.." riprese malinconicamente a ragionare a bassa voce
"Smettila!" si disse con una tonalità vocale più fredda e risoluta prima che pensieri tristi le facessero inumidire gli occhi "Ti fidi di lui, giusto?"
Atena si girò supina nel letto spalancando gli occhi al buio
"Sì.. mi fido" affermò a sé stessa con una certa convinzione
"Lui crede in me, lo ha dimostrato più volte" riprese a motivarsi con un timbro vocale più distaccato
"E' vero, ma ora sono sola.. senza di lui.. ho lasciato una seconda volta quella che consideravo casa mia"
"Lo era solo perché c'era lui. Altrimenti era una nave come tante altre" si rimproverò con cipiglio convinto
Silenzio.
"Chissà se troverò persone in gamba?"
"L'ha detto lui.. sarà sicuramente così" rispose a sé stessa con voce convinta
Silenzio.
"Mi mancherà.. e se dovessi sentirmi sola?" riprese Atena con una vocina sussurrata
"Io sarò sempre con te... ora riposa.. il viaggio è ancora lungo"
FLASHBACK
USS Zen
Alloggio del Capitano Zukov
01 gennaio 2399 - 19:30
"Allora ci siamo, mia bimba" disse Georgij abbracciandola con un pesante accento russo che il traduttore universale non riusciva mai a correggere del tutto.
Nonostante l'altezza della ragazza, la stazza del sessantenne capitano russo era così imponente che lei poteva benissimo poggiare la testa sul suo petto facendosi coccolare
"Quattro anni abbiamo passato insieme.. sembra ieri che eri timida timoniera alle prime armi e ora guardati.. Tenente della Flotta Stellare! Sono tanto fiero di te, Doyka"
"Grazie.." Atena arrossì leggermente mentre Georgij la staccava delicatamente per guardarla
"Non è addio questo, lo sai?" disse lui incoraggiante
"Sono solo un po' triste... ero felice qui" rispose lei
"Anche io Atena, ma questa esperienza aiuterà te a crescere ancora e fiorirai come magnifica donna che sei. Vedrai che sarai felice anche là.. inoltre tue sedute con dottoressa Winslow saranno più facili a farsi.."
"Vero.. è sempre stata bravissima con me"
"Allora tu hai già un'amica e vedrai che ti troverai bene con Moses, vecchio mio compagno.. ti puoi fidare! Hai già impacchettato tutto?"
"Sì, erano poche cose"
"Bene.. tra poche ore tu prende USS Livorno verso Risa... devi fare qualche giorno di licenza"
"Non posso andare direttamente verso la mia nuova assegnazione? Cosa c'è per me su Risa?" domandò lei dubbiosa
Il russo rise scuotendo la testa
"No. Tu deve riposare. Sei giovane e bella ragazza.. prova ad andare bella spiaggia"
FLASHBACK
SOL III - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Ufficio del Contrammiraglio Bates
20 ottobre 2398 - 10:05
Chase entrò nella stanza dove, inaspettatamente, lo attendevano solo il Capitano Hazyel ed il Tenente Comandante Moses. Nessuna traccia del Contrammiraglio Bates e lo stesso Frank sembrava abbastanza infastidito come se la sua presenza lì fosse una perdita di tempo.
"Mi ha fatto chiamare, Capitano?" domandò Dave
"Sì Tenente, si accomodi" disse Hazyel, indicandogli la poltroncina a fianco quella dove era seduto Moses, poi attese che si sedesse prima di continuare "vorrei farle una domanda signor Chase"
"Mi dica, Capitano" disse questi non capendo cosa stava succedendo
"Come vede il suo futuro?"
"Non credo di aver capito, Signore"
"Ha trentotto anni ed è ancora Tenente. Ci chiedevamo quali fossero le sue aspettative per il futuro"
"Beh... Capitano... una volta avrei detto insegnare, ma gli anni qui mi hanno fatto cambiare molto la prospettiva delle cose. Alcune hanno perso del tutto importanza, altre l'hanno aumentata a dismisura.. sono contento di quanto stiamo facendo.. poi è ovvio che non mi dispiacerebbe affatto poter un giorno fare carriera" disse quasi sognante, prima di recuperare la presenza di sé "ma, per certe cose, oramai credo di essere un po' in ritardo. Guardi lei ad esempio"
"Beh io sono un caso particolare" rispose Hazyel guadagnandosi una occhiataccia da Moses "comunque intanto vediamo di fare qualcosa in proposito"
"In che senso, Capitano?"
"Sulla USS Zen, un'altra nave dei servizi al comando del Capitano Zukov, pare si siano liberati due incarichi. Hanno bisogno sia di un timoniere che di un terzo ufficiale in comando. Mi sono permesso di fare il suo nome al Contrammiraglio Bates per ricoprire entrambi i ruoli."
Hazyel alzò la mano destra per interrompere Chase che stava per intervenire
"Non ho finito Dave.. la Bates ci ha fatto sapere che, nel giro di tre o quattro anni, il Primo Ufficiale della USS Zen, il Comandante Martak, dovrebbe vedersi assegnata una propria nave e lei.. beh potrebbe aspirare, un giorno, a prendere il suo posto"
"Grazie del pensiero Capitano! Sarebbe per me un grande onore..." disse felicemente Chase prima di incupirsi "... ma questo significherebbe abbandonare il progetto Empireo..."
"...sì... e no" intervenne Moses "non farebbe più parte di questo progetto, ma rimarrebbe un ufficiale dei servizi segreti della Flotta.. la USS Zen pattuglia i territori abitualmente frequentati dalla pirateria che fa capo al Sindacato di Orione.. qualunque traffico possa essere ricondotto all'organizzazione criminale di Jak'Al dovrà esserci segnalato. E' una cosa che quella vecchia canaglia di Zukov già fa di suo.. lei dovrà aiutarlo in tale compito"
"E' una grande opportunità.." disse Chase soppesando i pro e i contro "tuttavia, potrei far carriera anche qua a bordo della Raziel, no?"
"Qui difficilmente avrebbe ulteriori promozioni. Lo sa benissimo anche lei: non metterebbero un Tenente Comandante alla guida di una Defiant, per di più ad una ufficialmente assegnata come nave appoggio di una base scientifica nel bel mezzo del nulla.. è una opportunità unica, se la perde non ne avrà altre.." affermò Moses
"Beh... allora..."
"Se ci vuole pensare su, posso provare a prendere tempo.. non so quanto possa rivelarsi utile o controproducente, ma capisco" disse con finta noncuranza Hazyel
"No Capitano, ha ragione... devo prendere in mano la mia carriera... e questa occasione è veramente troppo importante... accetto"
"Mi congratulo con lei, Tenente" esclamò Hazyel come se un peso si fosse finalmente sollevato dal cuore stringendogli la mano con calore genuino "contatteremo subito il Contrammiraglio Bates per informarla. In libertà!"
Chase uscì con il sorriso sulle labbra elettrizzato di essere alle prese di questa sua nuova avventura.
Risa
Scogliere di Galartha
20 gennaio 2399 - 10:07
Nonostante non potesse contestare la bellezza del posto, delle spiagge e la cortesia espressa in infiniti modi dai Risiani per accogliere e far sentire a proprio agio i turisti, Atena non riusciva proprio a rilassarsi nella spiaggia riservata del resort.
Seguendo il consiglio del patrigno si era messa in costume il giorno successivo al suo arrivo ed aveva provato ad andare in spiaggia, ma, quasi istantaneamente, aveva subito una serie di attenzioni non richieste e, soprattutto, non volute alla quale era scappata via in un lampo.
Così dal giorno seguente aveva deciso di approfittare delle bellezze naturalistiche e, allo stesso tempo, di mantenere il suo rigido programma di allenamento.
Era per quel motivo che in quel momento, dopo quasi dieci giorni di molteplici attività per mantenersi in esercizio, stava sudando, con uno zaino da quindici chili sulle spalle e musica elettronica nelle orecchie, appesa con dei rampini alla parete rocciosa di una scogliera a strapiombo sul mare, una delle pareti più difficili della galassia, o così, almeno, era sponsorizzata dal locale centro informazioni turistiche.
La difficoltà principale di quel tratto di scogliera era che tendeva a cambiare pendenza man mano che veniva scalata.
I geologi avevano studiato a lungo il fenomeno e sembrava avesse a che fare con una struttura a ingranaggio della roccia sottostante per cui anche il relativo peso, rispettivamente alla massa della roccia, di un intrepido scalatore era sufficiente per muovere la massa sottostante e causare variazioni di pendenza.
Atena era lì, dopo quasi tre ore di arrampicata, a pochi metri dalla cima e quasi duecento metri sopra a rocce appuntite sottostanti con tutto attorno spruzzi biancastri delle onde del mare.
"Allora questo dove lo devo piantare?" si disse a mezza voce tenendosi aggrappata alla parete quasi verticale con una mano e tenendo un ancoraggio nell'altra
"Con l'ultimo che ho piantato, ho causato un movimento di 1,8 secondi in avanti, cosa che ha ridotto la pendenza dello 0,9%, ma, appena ho passato il rinvio e spostato il piede a destra, la rotazione ha causato un aumento della pendenza ed uno smottamento conseguente del 6%"
Atena fece pensierosamente due calcoli a mente soppesando le sue alternative.
"Qui dovrebbe andare" conficcò l'ancoraggio e lo martellò con la piccozza, cosa che provocò il movimento della parete.
In pochi attimi fece passare il rinvio, smontò l'ancoraggio sotto di lei e salì di un altro metro tenendosi strettamente alla parete che continuava a muoversi.
La solida cima era solo due metri sopra di lei.
Era esausta.
"Dai! Ancora due passaggi e ci sei" si disse tra i denti "non sarai mica diventata una pappamolla no?"
Fece un altro passaggio e si trovò un metro sopra. La guida aveva ragione: quella parete era decisamente impegnativa.
Montò l'ultimo ancoraggio e si tirò su con le braccia quando il movimento della parete sotto di lei le fece perdere l'appoggio dei piedi e, per effetto congiunto del movimento e dello strattone, anche l'ancoraggio si staccò facendola rimanere a penzoloni sul bordo del precipizio.
"Respira" si ingiunse a mezza voce con un tono freddo.
La respirazione e la tecnica respiratoria erano al centro del Systema. Attraverso di essa, Atena poteva controllare la paura e, tramite il controllo, evitare che il panico di quella situazione le facesse commettere altre sciocchezze quale non controllare se l'ancoraggio fosse adeguatamente fissato.
"Sono stata scema" si disse mormorando
"Sì lo sei stata... ma ora concentrati" si ripeté sempre tra i denti con un tono freddo
Le gambe dure dallo sforzo prolungato rispondevano male, ma riuscì a tirarne su una oscillando un po' fin sopra il bordo del precipizio e, contemporaneamente, a fare leva sulle braccia per rotolare al sicuro.
Si fermò a respirare supina lì, a pochi centimetri dal dirupo, quando si accorse della presenza di qualcuno seduto poco distante da lei.
Rotolò verso di lui per poi alzarsi con un balzo: chiunque fosse quel Risiano, vestiva comodi pantaloni sportivi e stava a torso nudo, con lo zaino da arrampicata poggiato a fianco.
La muscolatura dell'uomo era impressionante: un magnifico esemplare maschile.
Atena lo osservò per un secondo con curiosità prima che Diana la bacchettasse mentalmente intimandola di recuperare la concentrazione.
Il Risiano sorrideva, ma non fidarsi era la regola.
"Niente male, Tenente Prince" disse sorridendo porgendole una borraccia "Non è la mia specialità, ma conosco bene questa scogliera. Per essere la sua prima scalata qua, direi che ha fatto un ottimo tempo"
Atena era già passata in modalità difensiva, anche se il Risiano non sembrava avere cattive intenzioni senza togliergli gli occhi da dosso, lo squadrò con severità, rimanendo immobile e senza prendere la borraccia, limitandosi a togliere lo zaino: un peso in meno qualora avesse dovuto difendersi.
"Lei chi è? Come fa a sapere chi sono?" gli domandò tagliente
Il Risiano si alzò in piedi sovrastandola di quasi un palmo sorridendo e rimettendo la borraccia nello zaino.
"Capitano Hazyel, a quanto sembra, sarò il suo ufficiale comandante" disse lui porgendole la mano amichevolmente
Atena si mise sull'attenti
"Mi scusi, Signore! Non potevo riconoscerla" disse lei alludendo al fatto che il Risiano indossava solo dei pantaloni sportivi.
"Riposo, nessun problema Tenente. Lei è in licenza dopotutto. Non avrei voluto disturbarla, ma ero ansioso di conoscerla personalmente.. mi hanno detto grandi cose di lei anche se so che ha avuto delle difficoltà, in passato, a fare gruppo e nel nostro lavoro dobbiamo fidarci l'uno dell'altro"
Hazyel si portò verso il bordo della scogliera ad osservare il mare
E' un po' come scalare questa parete: ogni volta è diversa perché, a seconda di come si affronta, lei cambia e bisogna avere la certezza che gli attacchi che si usano e tutta la strumentazione impiegata sia perfettamente funzionante.. altrimenti si precipita nel vuoto senza protezioni. Capisce quello che voglio dire, vero Tenente?" disse poi voltandosi a guardarla seriamente
"Certamente Signore... si può fidare di me" rispose lei reggendo il suo sguardo senza scomporsi
Lui la osservò un po', poi un sorriso comparve sul suo volto
"Allora la lascio alla sua licenza, ci rivedremo a bordo della base K4. Si diverta Tenente, Risa è piena di.. attrattive"
Il Risiano prese lo zaino, lo indossò, e poi si allontanò con un saluto prima di buttarsi giù dalla scogliera puntando un punto preciso ove spumeggiava la marea, sotto lo sguardo pietrificato di Atena che si affacciò con l'ansia di vederlo schiantato dalla caduta vertiginosa.
Hazyel, invece, aveva aperto un piccolo paracadute da parapendio dallo zaino e stava elegantemente planando governando la brezza leggera.
Atena lo fissò a bocca aperta per lunghi istanti
"Non ci pensare nemmeno. Smettila di guardarlo che non è roba per te.. meglio andare a farsi una doccia fredda" si bacchettò tra sé e sé prima di prendere lo zaino e, voltando la schiena al mare, di incamminarsi verso il resort.
Base K4 - Empireo
Ponte 12
Molo di Attracco 2
25 gennaio 2399 - 10:05
"Ben trovata Tenente Prince, benvenuta a bordo. Ha fatto buon viaggio?" le domandò il Tenente Comandante Winslow accogliendola alla stazione.
"Si grazie" disse Atena guardandosi intorno a disagio pur mantenendo una posa marziale "Anche se Risa l'ho trovata troppo vitale" aggiunse seriamente
"Sono molto felice che comunque si sia presa questa licenza"
"Sono stata obbligata diciamo.."
"Non si è riposata? Vedo che ha preso un po' di sole.. "
"Ricevevo troppe attenzioni in spiaggia! Mi sono allenata"
"Beh.. se non altro, la licenza l'ha usata..." sospirò la Winslow "Altra cosa per cui sono felice che sia arrivata qui è che potremo riprendere con regolarità le nostre sedute ... Allora mi segua, le presento gli altri"
"Si, Comandante" disse Atena e dopo aver preso un respiro si incamminò dietro la rossa.