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DS16GAMMA - MISSIONE 28 RSS DS16GAMMA - Missione 28

28.02 " Investigazioni "

di Steje Aymane, Pubblicato il 28-06-2023

DS16 Gamma
Anello di attracco 4 - Sezione manutenzione
14/05/2403 ore 17:37


"Da questa parte..." mormorò il capitano Grenflam facendo strada a Riccardi e alla sua squadra "Nessuno dei miei ha idea di come sia potuto accadere. Naturalmente abbiamo fatto dei controlli del sistema, ma non abbiamo trovato nessun problema tecnico."
L'uomo era nervoso, ma il Capo della Sicurezza lo capiva benissimo. Erano morte quattro persone sulla sua nave e ventisei erano state lasciate su DS9 ricoverate in infermeria... come capitano e proprietario della piccola compagnia di viaggi civili aveva subito un duro colpo... probabilmente la sua azienda era finita.
"Faremo il possibile per arrivare ad una risposta capitano..." quella di Riccardi era un'affermazione abbastanza generica. A seconda di quello che avrebbero trovato poteva distruggere quell'uomo o salvarlo, ma da quello che poteva vedere la nave, sebbene abbastanza vecchia, era tenuta molto bene. Difficile che un equipaggio che si prendeva così tanta cura della propria nave non si curasse allo stesso modo della parte tecnica.

Il replicatore in avaria era quello della sala ristorante. Poco più di una sala mensa arredata con più gusto.
Le porte di accesso erano state sigillate ma il macchinario era già stato smontato dall'ispezione preliminare fatta dai tecnici della nave. I pezzi erano stati tutti posizionati con cura attorno al corpo centrale ed etichettati con attenzione. Un buon lavoro, anche se Riccardi avrebbe preferito che nessuno avesse già toccato il macchinario.
"Vi lascio al vostro lavoro. Spero che mi farete la cortesia di farmi sapere l'esito delle vostre investigazioni." Granflam non attese una risposta, come se sapesse che una richiesta del genere era inverosimile almeno fino alla fine delle indagini. In ogni caso uscì dalla sala.

"Analizzate tutti i pezzi per trovare guasti evidenti, poi rimontate il replicatore e fate delle prove. Se è guasto continuerà a dare cibi pericolosi." ordinò Riccardi che invece iniziò una lenta e scupolosa analisi della stanza... non sapeva cosa cercare, ma aveva promesso al capitano Aymane di fare tutto quello che poteva.

Le ore passarono. Il reparto investigativo della stazione aveva verificato ogni singolo pezzo senza trovare nessuna anomalia, adesso stavano rimontando il replicatore per verificarne il funzionamento. C'era il rischio che rimontandolo potevano sistemare automaticamente anche il problema ma per il momento brancolavano ancora nel buio.
Riccardi era seduto ad uno dei tavoli di metallo ancorati al pavimento. Da delle foto sulla parete poteva vedere che normalmente ogni tavolo era coperto da una tovaglia che eliminava l'aspetto spartano che avevano in quel momento.
Era riuscito a mettere le mani sui video di sorveglianza, ma non era riuscito a trovare niente durante la loro visione... solo persone che arrivavano alla mensa, usavano il replicatore, si sedevano per mangiare e poi se ne andavano lasciando i piatti sul tavolo che un cameriere si sbrigava a ripulire. Si domandò perché le stoviglie non venissero rimesse nel replicatore per farle dematerializzare, probabilmente era solo per un motivo di immagine o per lasciare sempre libero il replicatore per nuovi clienti.

Era arrivato al momento in cui la famiglia andoriana si era avvicinata al replicatore, secondo l'orologio del video erano appena le 12.
La neonata non era presente, forse dormiva in cabina. Un po' strano lasciare una bambina da sola, ma non conosceva le consuetudini degli andoriani in fatto di bambini.
Un uomo... era un uomo? Difficile dirlo... una persona erà già davanti al replicatore si era affrettato a raggiungerlo appena gli andoriani erano entrati. Non si vedeva in faccia, la telecamera era proprio di fronte al replicatore quindi era visibile solo di spalle. Gli andoriani si erano fermati ad attendere il loro turno, sembravano parlare fra loro di cose divertenti visto le posizioni rilassate e il sorriso sui loro volti.
L'unico con uno sguardo più serio era un uomo di circa 40 anni. Riccardi fece scorrere il dito sul suo dpad fino ad arrivare alla scheda dell'andoriano in questione: Shrass Th'Shaoth. Nessun rapporto di parentela con gli altri, erano tutti fuoriusciti dai loro keth di appartenenza e avevano deciso di riunirsi, forse per formare una nuova famiglia.

Jhizia Sh'Ziron era il centro del gruppo. Si notava da come l'attenzione di tutti era concentrata su di lei. Solo Shrass sembrava distratto e la donna se ne era accorta girandosi verso di lui e appoggiando la sua mano sull'avambraccio dell'altro. L'andoriano aveva scosso la testa, come ad intendere che non c'era niente di importante. Secondo Rerin la sorella era una telepate, forse aveva 'sentito' che qualcosa non andava in Shrass?
Il gruppo poi si era seduto al tavolo che occupava anche Riccardi. Avevano mangiato e bevuto senza dare segni di malessere. Altri ospiti erano arrivati e usciti sia mentre gli andoriani erano in mensa che dopo che se n'erano andarti.
In definitiva niente da segnalare.

C'erano 345 ospiti sulla nave, di questi solo 120 avevano pranzato quel giorno in sala mensa. Le cabine avevano dei replicatori... perché non avevano mangiato in camera? Beh, i motivi potevano essere tanti fra i quali anche solo il fatto di uscire dalla cabina per sgranchirsi un po' le gambe. La Kralik non era una nave molto grande e nemmeno una nave per ricchi... era più o meno un autobus di linea con una corsa parecchio lunga e con poche fermate intermedie. Probabilmente chi aveva organizzato le partecipazioni per gli spettatori al talent show aveva organizzato anche il loro viaggio.

"Computer, la cabina IS125 a segnalato qualche anomalia in questi giorni?" chiese Riccardi al computer di bordo.
=^=Affermativo. Ci sono stati numerosi sbalzi di tensione in tutto il corridoio. La manutenzione stava eseguendo dei lavori e le cabine su quel corridoio hanno avuto dei problemi come ad esempio l'interruzione di molti servizi.=^=
"Anche il replicatore della loro stanza?"
=^=Affermativo=^=

E questo spiegava perché si trovavano nella mensa... sembravano una serie sfortunati eventi.

"Computer identifica le persone che entrano ed escono dalla sala ristorante. Evidezia in rosso quelli che hanno avuto un intossicazione e in verde quelli che stanno bene."
Di nuovo fece partire il video. L'inizio delle riprese era alle 6 di mattina, quando gli addetti alla sala entrarono per preparare i tavoli. Un paio di loro presero al volo un caffé dal replicatore, ma furono evidenziati entrambi in verde segno evidente che non avevano avuto problemi. Ci fu un susseguirsi di via vai fra i quali quello di Thehr Ch'Ziasrer e Shrass Th'Shaoth. Entrambi erano evidenziati in rosso ma il fatto che Shrass non avesse preso niente dal replicatore evidenziò il fatto che l'avvelenamento fosse successivo a quell'evento.
Il video proseguì fino alle 12. Le due coppie presenti nella sala risultavano verdi, così come l'uomo che aveva usato il replicatore prima degli andoriani... da quel momento in poi ci fu una serie di rossi che si susseguirono fino alle 12:15 poi di nuovo persone evidenziate in verde.
"Strano..." commentò Riccardi fermando le immagini.

"Signore..." uno degli uomini della sicurezza si era avvicinato portando un dpad. Aveva un espressione confusa e un po' titubante. Riccardi alzò lo sguardo per sentire cosa aveva da dire. "Mi dispiace... non abbiamo trovato niente. Il replicatore è perfettamente funzionante."
"Capisco... hai qualche altra idea Alex?" chiese al tenente.
"Se è stato davvero il replicatore, l'unica cosa che mi viene in mente, ma non so se sto dicendo una sciocchezza, è la possibilità che ci sia stato un bug momentaneo nella programmazione... come se per alcuni minuti il computer avesse confuso le formule per la creazione del cibo. Ma non sono un programmatore non so se la cosa sia possibile."
"È comunque una possibilità. Contatta qualcuno del reparto operazioni e vedi di capire se la cosa è possibile."

Era possibile una cosa del genere? Ne dubitava, ma non si poteva mai sapere. Riccardi tornò a guardare i video.
"Computer mostra il video dalle ore 11:50, evidenzia in rosso chi ha subito l'intossicazione e segnalane la gravità con un numero da 0 a 5... 5 è il più grave e poi a scalare."

Il video ripartì. Questa volta alla sommità del rettangolo rosso vi era un numero lampeggiante. Gli andoriani avevano tutti un 5 dato che per loro l'intossicazione era stata fatale, la coppia successiva aveva un 4. I due umani erano gravi ma non in pericolo di vita. Dopo di loro una coppia di boliani che avevano solo un 1 il che indicava solo un leggero malessere, ma far star male uno di quella razza con il cibo era un'impresa quasi impossibile. Il resto degli intossicati aveva una numerazione che scalava velocemente fino allo zero.

"Strano..." mormorò Riccardi. Sembrava quasi che ci fosse stato un guasto iniziale e poi lentamente il problema si fosse risolto da solo. "Molto strano..."
Però una cosa del genere poteva sposarsi con la teoria del suo collega. Un bug momentaneo che poi si era sistemato da solo. Ma il computer non aveva rilevato nessun bug anche se risolto... rimaneva un'altra possibilità.

"Computer ingrandisci al massimo la zona del replicatore e rimanda il video dalle 11:50. Rallenta le immagini alla metà della velocità."
L'uomo prima degli andoriani si avvicinò al macchinario, attese qualche secondo la sua ordinazione e poi uscì dalla sala mensa. Aveva una bevanda con se? Non si capiva, oltretutto la risoluzione era veramente ridotta... era abituato alle telecamere della stazione le cui immagini si potevano persino ruotare.
"Ripeti, aumenta lo zoom e diminuisci ancora la velocità."

L'uomo partiva da un tavolo situato sotto la telecamera, arrivava al replicatore e... cosa faceva? Ordinava?
"Ferma le immagini, torna indietro di due secondi e rallenta fotogramma per fotogramma." ordinò Riccardi che era sicuro di aver intravisto qualcosa.

I fotogrammi si susseguirono lentamente, non sembrava succedesse niente di particolare finché qualcosa che assomigliava ad una nuvola di fumo apparve per quattro fotogrammi per poi sparire.
"Computer, che cos'è quella nuvoletta?"
=^=Impossibile da analizzare.=^=
"Può essere generata da una bevanda calda?"
=^=Negativo, la nuvola di vapore di una bevanda calda è solitamente più diffusa e si espande in modo uniforme tendendo ad essere più sottile e diffondersi gradualmente.=^=
"Ha spruzzato qualcosa?" la dopamina iniziò a circolare nel suo cervello, donandogli una sensazione di gratificazione personale.
=^=Impossibile da confermare.=^= rispose il computer dando per scontato che la domanda fosse rivolta a lui.
"Computer chi è l'uomo nel video?"
=^=Impossibile da identificare=^=
"Com'è possibile? Ci sono telecamere ovunque. Segui quell'uomo e mostra le riprese delle telecamere lungo il suo percorso."

La visione del video riprese a velocità normale seguendolo dall'uscita dalla sala mensa. Per tutto il suo peregrinare veniva ripreso quasi sempre di spalle, le uniche volte che era di fronte ad una telecamera aveva la testa abbassata perché sembrava leggere un dpad.
"Impossibile essere così fortunati..." Poi le riprese si interruppero.
"Che succede?"
=^=L'obbiettivo della ricerca è entrato nel corridoio 120 ponte 2. A causa dei problemi tecnici nell'area mancano le riprese.=^=
"Analizza la figura dell'uomo ed estrapola altezza e qualsiasi altra informazione riesci a ricavare dalle immagini."
=^=Sesso e razza sconosciuti. Altezza 175 cm, peso presumibilmente 77 kg.=^=
"Ti sei sprecato... in quel corridoio c'è un ospite che potrebbe corrispondere all'altezza dell'obbiettivo?"
=^=Affermativo, Thehr Ch'Ziasrer e Jhethaat Zh'Arhilar hanno entrambi la stessa altezza.=^=
"Si ma loro sono ancora nella sala mensa... mmmh." Il Capo della Sicurezza si appoggiò all'indietro sulla sedia osservando il soffitto.
Il sospettato aveva fatto un largo giro per raggiungere quel corridoio, sembrava che lo avesse fatto per non essere inquadrato dalle telecamere. Sapeva dei guasti al sistema? O magari li aveva provocati...
"Computer, qualcuno si allontana da quel corridoio?"
=^=Affermativo. Ci sono due persone che escono dall'area senza telecamere, una diretta al corridoio 20 ponte 1, l'altra corridoio 90 ponte 2. La prima corrisponde all'altezza dell'obbiettivo=^=
"Mostrami le immagini."
La figura che apparve non sembrava la stessa. Gli abiti erano di taglio maschile e differenti da quelli dell'obbiettivo. Continuò a non farsi inquadrare dalle telecamere ma una volta, forse a causa di un errore di valutazione, Riccardi potè intravedere quella che sembrava una barba corta e ben curata. Attese che la figura entrasse nella cabina poi ne chiese le generalità.
=^=La cabina è stata assegnata a Rohan Sharma e Katarzyna Nowak. Nessun legame fra loro riscontrato.=^=
"Forse una coppia di amanti... mostrami quello che hai su entrambi."
L'uomo sembrava avere sui 40 anni ed effettivamente portava una barba corta e ben curata. Risultava essere un commerciante di prodotti tessili su Sol III. La donna era bionda, almeno 10-15 anni in meno dell'uomo e risultava essere almeno dieci centimetri più bassa. Non sembrava avere una quelche attività se non un generico 'studente'. Una coppia normale senza niente che attirasse l'attenzione. Ma cosa ci faceva l'uomo nel corridoio 120 sul ponte 2 se la sua cabina era nel corridoio 20 ponte 1?
"Computer, i due soggetti sono alloggiati alla stazione?"
=^=Affermativo.=^=
Bene, una pista... per quanto flebile.
"Ragazzi sbaraccate, si torna a casa."



DS16 Gamma
Ponte interno 2 - Area alloggi ufficiali
14/05/2403 ore 19:30


Steje sfogliava l'album fotografico che sua madre gli aveva regalato durante la sua ultima licenza. Le aveva detto che bastavano le foto su un dpad ma la madre aveva fatto una smorfia e gli aveva cacciato il pesante album sotto il braccio. Adesso lo guardava sotto una nuova luce... rivedere quelle semplici foto stampate sfogliando le pagine come un libro avevano certamente un impatto ben maggiore rispetto a quelle su un freddo dpad.
Ecco la foto che cercava: suo padre che teneva un braccio sulla spalla di Simon Crown allora non più che ventenne. Fra loro un giovane Steje con un grande sorriso e solo dieci anni di vita.
"Come passa il tempo..." sorrise il Capitano della stazione.

La porta dell'appartamento trillò.

"Avanti!" ordinò facendo sì che la porta si aprisse.

La dottoressa Dorien entrò trascinandosi dietro il primo ufficiale.
"Non tirare!" borbottò lui scorbutico come sempre quando si cercava di forzarlo a fare qualcosa.
"Dottoressa, sono felice che sia venuta... anche lei Numero Uno." sorrise il trill
"Capitano, le avevo detto che non potevo venire a cena!" grugnì Rerin
"Infatti, per quello ho invitato la dottoressa. Le ho detto di portare qualcuno con sé ma non credevo avrebbe trascinato lei fin qui."
"Bugiardo!" esclamarono i due all'unisono.

Steje tossicchiò imbarazzato senza però perdere il suo sorriso. In effetti sapeva che invitando Bly lei avrebbe costretto Rerin a seguirla e lui voleva che il suo braccio destro si distraesse un po'.

"A cosa dobbiamo questa cena?" chiese la betazoide
"Ho inviato il signor Crown e sua moglie per una cena di benvenuto, ma non volevo che fosse una camminata lungo il viale dei ricordi. Simon sembra stressato e non credo che un professionista del suo calibro sia preoccupato per uno spettacolo che ha già condotto decine di volte. O almeno non solo per quello."

L'espressione di Steje si fece di colpo più seria. Lui e Rerin si lanciarono un'occhiata d'intesa, il trill voleva scoprire se il nervosismo del famoso conduttore aveva altre motivazioni.
La dottoressa guardò i due percependo il cambio emotivo ma non fece commenti.

"Piuttosto Capitano, ha cucinato lei?" chiese Bly annusando quello che bolliva in pentola.
"Naturalmente! Sono un bravissimo cuoco!" Steje gonfiò il petto con orgoglio.

"Si certo, come no..." commentò sarcasticamente Rerin aprendo la porta della camera da letto "Guardiamarina Leysy, vada pure, aiutiamo noi il Capitano."
"Ma tu guarda! Leysy che ci facevi in camera mia?" domandò Steje con espressione genuinamente sorpresa.

Il giovane guardiamarina ktariano, che era diventato famoso sulla stazione come chef di prima categoria, fece capolino dalla porta della camera. "Mi scusi capitano, ma non riesco a non pensare."
"Maledetti telepati..." farfugliò Steje senza smettere di sorridere "Vai pure Leysy e grazie."

Proprio mentre il giovane usciva davanti alla porta si presentarono anche gli altri due ospiti che il capitano si affrettò a fare entrare.
"Mary! Simon! Finalmente... non ci vedevo più dalla fame." il Capitano baciò la guancia della donna e strinse la mano dell'uomo che sembrava distratto.

La cena iniziò. I manicaretti si susseguirono in un estasi di sapori. Persino Rerin ne fu più che soddisfatto mentre le due ospiti femminili, sebbene continuassero a fare commenti sulla linea, non lesinarono sulle porzioni.
"Ah Steje! Sei un cuoco eccellente!" commentò soddisfatto il conduttore che però non sembrava aver mangiato molto e tantomeno bevuto.
"Peccato che non abbia cucinato lui..." si intromise in modo vendicativo Rerin "La magnifica cena è da attribuire al Guardiamarina Leysy che avete visto sgattaiolare fuori ad inizio serata." Rerin sorrise guardando di sottecchi Steje che non aveva smesso di sorridere.
"Trovare dei buoni ingredienti per cucinare è importante per essere un buon cuoco. Il cuoco è solo un altro ingrediente per una buona cucina... di conseguenza sono un ottimo cuoco dato che ho trovato tutti gli ingredienti giusti... chef compreso!" Tutti si misero a ridere.

La serata passò alle chiacchiere di vario genere mentre sorseggiavano liquore o caffé.

Steje aveva avvertito i suoi ufficili di quello che dovevano fare e i due sembravano ascoltare le storie delle passate avventure dell'equipaggio della Wonderer, la nave circo del padre di Steje, ma in realtà stavano scandagliando le emozioni e i pensieri dei due coniugi.
Il trill aveva intuito che qualcosa non andava. Le domande, apparentemente innocue, avevano portato il conduttore a raggiungere uno stato di tranquillità che lo spingeva a parlare più di quanto avesse inizialmente intenzione.
Rerin guardò il capitano e fece un cenno di assenso. Aveva percepito che Crown era pronto a parlare e la dottoressa confermò la cosa con un ulteriore cenno affermativo.

"Bene Simon... quant'è grave la situazione?" chiese Steje dopo una battuta particolarmente sagace che aveva fatto ridere tutti.
Il conduttore si bloccò di colpo non sapendo più che dire. "Aaaah Steje, sei proprio come tuo padre. Avevo giurato a me stesso di non infilarti nei miei guai ed invece, come al solito, leggi gli altri come dei libri."
"Anche tu mi hai insegnato come farlo."
"Vero... beh è presto detto. Ho uno stalker che mi perseguita da circa 5 anni, una cosa comune nel mio lavoro, ma piano piano si è fatto più invadente e pericoloso. È iniziato tutto con oggetti personali scomparsi... piccole cose: cravatte, spazzole. Poi sparì il nostro cane che fu ritrovato, per fortuna vivo, nel parco vicino casa. Aveva addosso un biglietto con scritto: ricorda."
"Ha idea di cosa voglia dire?" chiese Rerin
"Nessuna... ma come potete immaginare non è una cosa che fa dormire sonni tranquilli. Lo stress si accumula e si diventa sempre più paranoici."

Steje lanciò un'occhiata al suo primo ufficiale che fece un cenno di assenso. Effettivamente Crown non sapeva niente.

"Bene, avvertirò la sicurezza di tenere gli occhi aperti, qui alla stazione non gli sarà possibile entrare di nascosto nelle vostre stanze."

Crown e la moglie, per la prima volta in tutta la serata, sembrarono rilassarsi.



DS16 Gamma
Passeggiata - Pizzeria 4 Stagioni
14/05/2403 - contemporaneamente


Katarzyna Nowak se ne stava seduta al tavolo con fare annoiato. Il suo compagno Rohan non era ancora arrivato, nonostante gli avesse detto di essere puntuale.
La pizzeria aveva pochi clienti ma ormai erano le 21 passate e di solito sulle stazioni spaziali la gente mangiava intorno alle 19. Sperava almeno che la pizza fosse decente.
Un bell'uomo sulla cinquantina, con una forte mascella squadrata che conferiva al suo volto un aspetto deciso, occhi scuri e profondi, fisico possente ma elegante, entrò nel locale guardandosi intorno. Non portava la divisa della flotta ma il suo portamento era quello di un militare.
"Comandante!" gridò il padrone della pizzeria. Un boliano con uno strano accento che lui affermava essere partenopeo, qualsiasi cosa significasse.
"Lorenzo! Una quattro stagioni... se ci metti l'ananas ti strozzo" salutò di rimando l'uomo sedendosi al tavolo dietro la donna senza nemmeno chiedere se fosse prenotato.

L'uomo l'aveva ignorata. Nemmeno uno sguardo di apprezzamento. Katarzyna non era abituata ad essere ignorata. Bionda e dal fisico elegante ma prosperoso, la giovane era una che faceva voltare gli uomini ovunque andasse... vedere che quell'ufficiale non l'aveva nemmeno notata era qualcosa che le dava fastidio.
"Lei lavora sulla stazione?" chiese con voce civettuola girando il corpo nella sua direzione e quasi sussurrandogli nell'orecchio.

L'uomo si girò e questa volta le lanciò una lunga occhiata. Forse prima era solo distratto da altro... bene le bastava questo per essere soddisfatta, nessun uomo doveva ignorarla. E invece... le sembrò che lui non la trovasse particolarmente interessante, grugnì un sì senza metterci tanto impegno e tornò ad ignorarla.

Katarzyna si alzò dal suo posto e si sedette davanti allo sconosciuto. "Attende qualcuno?" chiese sorridendo.
"No, ma è sabato e il sabato mi concedo una pizza. Lei è qui per vedere lo show o è una dei partecipanti?" chiese lui senza scomporsi per l'improvvisa apparizione della ragazza
"Solo spettatrice. Cosa fa di bello alla stazione?" chiese la ragazza. Ancora non le prestava abbastanza attenzione e la cosa la infastidiva.
"Lavoro nella sicurezza, nulla di che... Mi chiamo Alessandro." le offri la mano con un gesto noncurante e quando Katarzyna la strinse sentì un brivido di piacere assaporando la presa forte e la sensazione di mascolinità che quell'uomo irradiava.

"Tu sei sola?" chiese l'uomo assaporando la birra che un cameriere aveva appoggiato sul tavolo. Non le chiese nemmeno se voleva bere qualcosa e questo la fece impazzire... doveva ammaliare a tutti i costi questo misterioso ufficiale della flotta.
"Sono con un amico... in ritardo oltretutto." arrivò anche la pizza già tagliata in vari spicchi.
"Un vero peccato..." disse lui controbilanciando quella dimostrazione di interesse con l'assoluto rifiuto di offrirle un assaggio. "Fatto buon viaggio?" chiese lui guardandola mentre continuava a mangiare.
"Pessimo. Sulla nave c'è stato un problema tecnico."
"Ah la Kralik... il mio superiore è andato a controllare, ma non hanno trovato niente. Mi dispiace se hai avuto problemi." commentò l'uomo con un tono di voce che non corrispondeva alle parole.

"Tesoro?" Rohan Sharma si avvicinò al tavolo titubante. Riccardi si girò leggermente per lanciargli un'occhiata.
"Sei in ritardo..." la voce di Katarzyna si era fatta di colpo glaciale e lui impallidì per un attimo.
"Scusami, la sicurezza della stazione ha voluto sapere quello che era successo." balbettò lui
"Si, il mio capo fa così... se non trova nulla tartassa gente a caso. Se dovessi avere qualche problema chiedi di Alessandro Riccardi e vedrò di darti una mano." disse l'uomo bevendo l'ultimo sorso di birra e alzandosi in piedi. "Buona serata ad entrambi..." le disse lanciandole questa volta un'occhiata interessata.

Katarzyna tornò a sedere al suo tavolo mentre Rohan sembrava non sapere cosa fare, il sudore aveva iniziato ad imperlargli la fronte.
"Siediti stupido." sussurrò lei guardando Alessandro che se ne andava.

L'uomo si sedette di colpo e parve rimanere in attesa di ulteriori ordini.

"Cosa ti hanno chiesto?"
"Volevano sapere cosa avevo fatto la sera dell'incidente. Ho detto che sono sempre stato un camera mia con te..."
"Bene."
"Quando potrò levarmi questa barbetta finta? Mi prude..."
"Rohan sei così affascinante con la barbetta, aspetta almeno fino a domani, fammi felice..." rispose lei con un sorriso che sembrò far illuminare l'uomo di gioia.



DS16 Gamma
Ponte interno 8 - Infermieria
15/05/2403 - ore 9:09


La Dottoressa Bly uscì dalla sala operatoria togliendosi il casco della tuta hazmat e i guanti in lattice pesante. Dopo essersi decontaminata uscì nell'infermeria dove la aspettavano il Capo della Sicurezza, il Capitano e il Primo Ufficiale.
"Allora?" chiese Riccardi
"È come hai detto tu, ho trovato tracce di avvelenamento. Niente che conosco... ho mandato i risultati a qualche conoscente per sapere di cosa si tratta. Ha attaccato gli organi interni abbastanza velocemente ed è sicuramente stato inalato ma non c'è traccia effettiva del veleno... come se perdesse di efficacia dopo pochi minuti."
"Sarebbe in linea con il suo rapporto Signor Riccardi" commentò Rerin "Quella nuvola che si intravede nel video potrebbe essere proprio il veleno che viene spruzzato."
"Purtroppo vista larisoluzioen dei video non possiamo essere certi che si tratti di una nuovola..." rispose l'umano
"L'interrogatorio del Signor Rohan ha dato qualche risultato?" chiese Steje
"No... ma ho come la sensazione che il Signor Rohan non centri niente." rispose Riccardi "La sua ragazza invece mi ha dato una strana sensazione... più brutta che strana."
"Eppure quello nel video sembra essere lui" aggiunse Rerin
Riccardi scosse le spalle non potendo dare una spiegazione.
"Cosa sappiamo della donna?" chiese ancora il trill
"Niente di niente. I pochi documenti che abbiamo dicono che è una studentessa di architettura e sui social ci sono solo gattini e video di stupide challenge... tutto nella norma." rispose il capo della sicurezza pensieroso
"Troppo nella norma?" chiese la dottoressa che aveva percepito i dubbi del collega.
"Gia..." sospirò Riccardi.