================================
TITOLO: 8-06 “Sotto una nuova luce”
AUTORE: Michele / Kiron
PRECEDENTE: 8-05 “Vero e Falso”
D.T. 23/10/2390 ore 08:25 - D.S. 67809.18
LUOGHI: Sconosciuto, USS Wayfarer
================================
*** Luogo sconosciuto, D.T. 23/10/2390 ore 08:25 - D.S. 67809.18 ***
Kiron immerso nell’oscurità avvertì delle mani afferrargli il braccio sinistro e dopo essersi istintivamente tirato indietro le afferrò a sua volta. Erano mani delicate, certamente femminili … probabilmente della sua Erjn.
“Sono io Michael. Per fortuna sei tu. Stai bene?”
“Sì, io sto bene … e tu?”
“Sì, sto bene anche io.”
“Non sento il brusio dei motori…” Osservò Michael e lasciando le mani del consigliere cercò di attivare il comunicatore, ma con sorpresa si accorse di non averlo più attaccato all’uniforme.
“Non ho più il comunicatore … ma cosa diavolo sta succedendo!?”
“Anche io quando sono arrivata non lo avevo più addosso.”
“Ma dove siamo?”
“Non ne ho la più pallida idea … sono ore che cerco di capirlo, ma invano.”
“Ore!?” Chiese stupito Michael.
“Si, ore! Ma non vi siete accorti della mia assenza!?”
“In verità ci siamo sentiti qualche minuto fa ed eravamo rimasti d’accordo per incontrarci al Bar di Prora …ed è li che mi stavo dirigendo, quando mi sono ritrovato qui.”
“Ma è assurdo!”
“Decisamente!” Borbottò quasi tra se il capitano.
“Siamo soli qui dentro?”
“Non so dirtelo. Prima che udissi la tua voce ho sentito dei rantoli provenire da qualche parte, ho chiamato ma nessuno mi ha risposto… E’ per questo che ti ho chiesto se stavi bene, pensavo fossi tu ...”
“Io sono appena arrivato …quindi …” Precisò Michael con voce più bassa. “Ma dimmi, hai provato a cercare una via d’uscita?”
“Ho provato a tastoni, ma non sono riuscita a trovare nulla ... non una parete, non una porta né una minima fonte luminosa… così mi sono rannicchiata da una parte in attesa.”
“In attesa di cosa?” Chiese quasi contrariato il capitano.
“In attesa che vi accorgeste della mia assenza, ovvio.”
“Beh, non è poi così ovvio … Come ti ho già detto, ho parlato con te proprio alcuni minuti prima di ritrovarmi qui dentro.”
“E’ evidente che hai parlato con un impostore e non con me.”
“Messo da chi? E con quale fine?!” Chiese sarcasticamente Kiron innervosito dalla situazione paradossale “Per quanto ne so, tu stessa potresti essere un impostore….”
“Se la metti così,” aggiunse con tono piccato Erjn “neanche io posso dirmi di essere sicura che tu sei tu!”
“Ok, meglio lasciar perdere. Se non ci siamo accorti della tua assenza, sicuramente l’equipaggio non si accorgerà neanche della mia … Diamoci da fare e cerchiamo un modo per uscire fuori da questo incubo.”
*** USS Wayfarer, Sala Macchine - D.T. 23/10/2390 ore 08:25 - D.S. 67809.18***
Ristea non si era perso d’animo, anzi si era messo a lavorare alla cosa ancora più testardamente e la Berger, che aveva cominciato a marcarlo stretto, se n’era accorta, così cercava di stargli dietro quasi fosse la sua ombra.
Proprio in quel momento, Dorian stava esaminando alcuni log di sistema quando si accorse di una nuova anomalia.
“Ci risiamo!” Esordì ad alta voce dalla sua console.
“Che succede?” Chiese il suo vice avvicinandosi anche lei alla console.
“Un’altra crescita energetica fuori scala e … p-puff!”
“Puff!?” Chiese attonita Tania.
“P-puff! Ci sono almeno 5 minuti di buco nei log di sistema.”
“Sta ancora pensando a quella malsana idea che le ho suggerito involontariamente?” Chiese la donna nel tentativo di dissuadere Ristea.
“Sì, ci-ci sto ancora pensando... a questo punto non escludo a priori alcuna ipotesi. Può stare c-certa che arriverò all’individuazione del problema … dovessi smontare personalmente fino all’ultima c-console!”
Davanti alla testardaggine dell’uomo, Tania capì che erano in serio pericolo e che avrebbe dovuto elaborare un modo per mettere fuori gioco il suo diretto superiore.
“Capo, io sarò al suo fianco ad aiutarla a risolvere questo enigma, non tema.” Aggiunse con tono rassicurante, lasciando scivolare la mano su quella di Dorian.
Stupito dall’atteggiamento inusuale della donna, Ristea alzò lo sguardo dalle sue letture quasi per chiederle che senso avesse il suo atteggiamento. In quel momento notò una strana nuova luce negli occhi di Tania Berger.
*** Luogo sconosciuto, D.T. 23/10/2390 ore 09:15 - D.S. 67809.28 ***
“Trovato niente?”
“No Michael” Rispose esausta Erjn “questo ambiente sembra non finire mai! Ma possibile che non ci siano delle pareti!?”
“O stiamo girando intorno, o ci troviamo semplicemente dentro ad un incubo…”
Improvvisamente un effluvio di luce li investì obbligandoli a serrare gli occhi.
“Erjn, sei stata tu?”
“No!” Rispose allarmata la donna.
Kiron provò a dischiudere gli occhi, ma erano troppo abituati all’oscurità per sopportare quel bagliore così intenso. Ci provò anteponendo una mano davanti al volto, ma la luce sembrava provenire da ogni direzione con eguale intensità.
“Dannazione, non riesco a vedere!”
Avvertì un suono sordo poco distante da sé, sembrava come se qualcosa fosse caduto a terra.
“Erjn, dove sei?”
Nessuna risposta provenì stavolta dal consigliere.
“ERJN! Rispondimi!”
Kiron non sapeva più quale direzione prendere; cominciò a girare su se stesso e poco dopo un senso di nausea gli strinse lo stomaco facendolo sudare freddo. In un attimo anche lui stramazzò a terra svenuto.
*** Luogo sconosciuto, D.T. 23/10/2390 ore 12:05 - D.S. 67809.6 ***
Un brontolio ruppe improvvisamente il silenzio dell’incoscienza.
Ancora intorpidito gli parve di riconoscere in quel fragore l’onda che si infrangeva sulla battigia e che gorgogliando si ritirava nuovamente verso il mare.
Provò a socchiudere gli occhi, ma la luce era ancora insostenibile.
“Erjn!”
Fece in tempo a sussurrare quel nome, ma subito ripiombò in uno stato di incoscienza.
Indice