SETTIMA MISSIONE

7-13 "Appesi ad un filo"

di Ivana Minati

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TITOLO: 7-13 “Appesi ad un filo”
AUTORE: Ivana/Kublik
PRECEDENTE: 7-12 “Onore e disonore”
D.T. 22/04/2389 ore 4:50 D.S.66304.66
LUOGHI: Plancia - USS Wayfarer
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*** IKS CharghwI, Plancia – D.T. 22/04/2389 ore 4:50 – D.S.  66304.66 ***

“Quelli NON SONO KLINGON!!!!!”
“Signore i dati parlano chiaro... “

Il ruggito possente invase la plancia.

“Non ho alcuna intenzione di ammettere con i federali una cosa del genere. La nostra debolezza non può essere ancora presente né essere tornata! è INACCETTABILE!”


*** USS Wayfarer - Plancia - D.T. 22/04/2389 ore 5:00 – D.S.  66304.68 ***

“Ci stanno chiamando dalla Charghwl”
“Li metta sullo schermo Xabaras.”, Kiron andò subito a  posizionarsi davanti allo schermo cercando di sgombrare la sua testa da ogni pensiero, fin dai tempi dell’Accademia sapeva che trattare con un
Klingon “non era cosa da terrestri”, avrebbe tenuto uno sguardo neutro ma non di sfida ed avrebbe lasciato trapelare una certa sufficienza che avrebbe lasciato intendere che non avevano nulla da temere, d’altra parte ormai Q’Ghor doveva essersi pienamente reso conto della loro buona fede... ma il klingon apparve tutt’altro che tranquillizzante:

=^=Cosa vi aspettate che facciamo sulla base di queste letture?! I nostri sensori funzionano perfettamente Kiron, malgrado il suo precedente sarcasmo al riguardo, eppure continuiamo a non avere alcuna certezza che come dice lei, su quella nave ci sia la nostra gente, ne deduco quindi che o il mio ufficiale scientifico è un perfetto idiota… =^=

L’intera plancia fu testimone della brutalità subita dal “poveretto” in questione scosso violentemente per un braccio dal suo superiore.
 
=^= ed in questo caso avrò entro stanotte la testa a penzolare sopra la mia branda ed il suo sangue per colazione, o lei capitano continua a mentire sperando così di guadagnare tempo per usare l’unica arma che appare disponibile su di una “povera” ed “indifesa” nave medica: un’arma biologica! Le accordo due delle preziosissime ore del mio tempo per convincermi e provarmi il
contrario, quando la ricontatterò spero per lei ed il suo equipaggio che saprà essere convincente, altrimenti domani per colazione avrò il suo di sangue per quando insipido possa essere...=^=

La comunicazione fu altrettanto brutalmente interrotta senza peraltro lasciare a Kiron la possibilità di poter dire anche solo una parola... visibilmente irritato il capitano riguadagnò la sua posizione sulla poltrona di comando e cercando di non tradire in alcun modo l’agitazione che cominciava a guadagnare terreno.
 
“Signor Xabaras voglio parlare con la Spini e Wu.”

Dopo un veloce tentativo alla consolle, l’ufficiale annunciò l’impossibilità di eseguire l’ordine:

“Capitano i tentativi continuano a fallire. Il segnale poteva sicuramente essere ricevuto chiaro fino a poco dopo il loro teletrasporto sulla Velussi, ma ora qualcosa sta schermando l’ambiente...”

Kiron si alzò allora dalla sua postazione diretto alla porta d’uscita.

“Continui a tentare fino a mio nuovo ordine; voglio essere richiamato in plancia per qualsiasi novità!”

Dopo l’assenso del personale cominciò a camminare velocemente per il corridoio...

=^= Kiron a sala teletrasporto. =^=
=^= Qui sala teletrasporto. =^=
=^= Si prepari ad agganciare i segni vitali dei nostri sulla Velussi. =^=
=^= Capitano i segnali non sono buoni, un eventuale teletrasporto è troppo rischioso. =^=

Questo fece tirare una specie di sospiro di sollievo a Kiron: anche se troppo disturbate per tentare di riaverle indietro erano comunque distinguibili i segnali vitali dei suoi ufficiali

=^= Faccia un altro tentativo per stabilizzarli; che riesca o meno si diriga subito dopo verso l’infermeria, lì le verranno date altre istruzioni! =^=
=^=Sissignore! =^=

Entrando in infermeria, pochi istanti dopo, il giovane Dottore lasciato dalla Spini in sostituzione gli si fece subito incontro come per analizzarlo.

“Sto bene Dottore, non vengo dalla Velussi, ma solo dalla Plancia” era evidente che il giovane medico era in uno stato di ansia causato dall’assenza della Spini “sono qui perché mi occorre il suo aiuto per organizzare un’area di quarantena... quante persone può ospitare a capienza  massima quest’infermeria?”

Dopo l’iniziale comprensibile disorientamento il giovane ufficiale medico, sicuramente derivante dalla inadeguatezza della sua preparazione sulle emergenze biologiche, quasi balbettò:

“S..ss..se non lasciamo passare neanche un centimetro tra un letto e l’altro forze una trentina”

Preoccupato Kiron aggiunse quasi fra sé e sé “Troppo pochi.” poi ad alta voce “No, mi serve qualcosa di più grande... abbiamo molti ambienti grandi e non utilizzati..”
“No capitano, è impossibile, se devo gestire una quarantena non posso permettermi di far fare avanti ed indietro al personale per spostare le attrezzature mediche necessarie... deve sigillare l’intero ponte, poche persone da spostare in altri alloggi e potrò disporre dell’intera area con tutti gli alloggi necessari, ho solo il problema di dover alloggiare i pazienti che ho al momento sotto osservazione in un’altra area con personale medico.”

Mentre diceva così Kiron notò che uno dei pazienti in osservazione, era, apparentemente assopita il consigliere Kublik.
 
“Cosa ha la Kublik?”
“Ah il Consigliere... niente di grave: è arrivata in infermeria lamentando forti vertigini e nausea, voleva avere qualcosa per inibire il malessere ma ho insistito prima per fare dei controlli, mi sono
molto meravigliato, quando anziché obiettare ha raggiunto il primo lettino e dopo essersi sdraiata ha cominciato a dormire”
“Non è normale, anche se non può essere il contagio... ha fatto dei controlli?”

Quasi sdegnato da tanta poca fiducia prontamente rispose.
 
“Certamente capitano, non risulta niente di anomalo dalle sue analisi ed anche la qualità del suo sonno è buona, deve essere un malessere passeggero che non ha nulla a che vedere con nessuna patologia stia tranquillo; dovrò tuttavia come le dicevo svegliarla e farla ricondurre nel suo alloggio, manderò da lei un controllo ogni tre ore.”

Niente sembrava proprio girare per il verso giusto: effettivamente con il pericoloso susseguirsi degli ultimi eventi, non aveva fatto caso all’assenza della Kublik, rassicurato però dalle parole del dottore,
non perse altro tempo e si congedò da lui, raccomandandosi comunque di essere avvertito a conversione avvenuta e si diresse di nuovo verso la plancia, nessuna comunicazione gli era arrivata che facesse sperare che la Wayfarer potesse comunicare con la Velussi, ma i Klingon per una qualche ragione continuavano a non voler evitare la distruzione della nave come potevano non essersi accorti che c’era anche la loro gente su quella nave?
Non era possibile che non avessero letture chiare della situazione di bordo... stavano quindi mentendo? e se sì per quale motivo?
Cosa avevano scoperto che li metteva nella situazione di non voler accettare la loro presenza a bordo di quel vascello?

Aveva bisogno di parlare con la Spini per capire perché che tipo di letture potevano essere state tanto oscure; in qualche modo era sicuro che non appena fosse stato messo in condizioni di parlare con suo ufficiale medico la situazione al riguardo sarebbe stata chiarita, ma il tempo ancora una volta non li favoriva meno ormai di un’ora e mezza per essere esaustivi nei confronti del “Signor Q’Ghor”... essere tenuti a scacco dal tempo scandito da quei belligeranti esseri era un’ulteriore fonte di stress.

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Lt.Cmdr.
Lt.Cmdr. Erjn M. Kublik
Counselor - USS Wayfarer NCC-62925
Combadge: erjn_kublik@yahoo.it
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