DECIMA MISSIONE

10-07 "Il passato sepolto"

di Ivana Minati

Indietro IndiceAvanti


=====================================
TITOLO: 10-07 “Il passato sepolto”
PRECEDENTE: 10-06 “Interno”
AUTORE: Silvia / Ichigawa
D.T. 04/04/2393 D.S. 201305.39
LUOGHI: USS Wayfarer
=====================================

***USS Wayfarer, Ufficio del capitano***

Kiron era seduto alla scrivania del proprio ufficio visibilmente provato a causa della stanchezza dovuta alle poche ore di sonno.
Con la mano sinistra reggeva un D-padd sul cui schermo era riportato l’ultimo rapporto delle ricerche svolte finora per ritrovare la dottoressa Spini, con la destra stringeva il manico di una tazza di caffè ormai vuota appoggiata sulla scrivania.
Si lasciò andare in un sospiro preoccupato lasciando, infine, la presa sulla tazza e massaggiandosi la fronte, quando suonò il sensore della porta.
“Avanti.”, esclamò portando lo sguardo sulla porta per niente sorpreso e poggiando il padd sulla scrivania.
La porta si aprì e fece il suo ingresso il Guardiamarina Ichigawa.
“Si accomodi pure Guardiamarina.” esordì Kiron con tranquillità, congiungendo le mani sulla scrivania e osservandola accomodarsi sulla poltroncina posta di fronte a lui.
“L’ho convocata perché ho un ordine per lei.”, fissandola con sguardo estremamente serio e facendo aderire la schiena allo schienale della propria sedia.
Asuna era visibilmente stanca e provata tanto che faceva fatica a non sbattere le palpebre ogni pochi secondi.
“Mi dica capitano.”, rispose.
“Mi risulta che lei sia in plancia da quasi quindici ore. Le ordino di andare a riposare. Non può continuare a lavorare in queste condizioni e non può esserci di alcun aiuto una mente stanca.”.

La osservava preoccupato, ma con aria severa e impassibile.
Asuna si era offerta volontaria per fare il doppio turno in plancia dal momento che non sapeva come impegnarsi attivamente nelle ricerche, ma voleva comunque rendersi utile in qualche modo.
“Capisco.”, rispose Ichigawa, “Non posso che darle ragione purtroppo, signore. Riposerò qualche ora e tornerò operativa al cento per cento per aiutare nelle ricerche.”.

***USS Wayfarer, Alloggio di Ichigawa***

Asuna era sdraiata sul proprio letto in pigiama quando, prima di addormentarsi, come al solito diede ordine al computer si avviare la registrazione del proprio diario personale per fare il punto di quanto avvenuto in quella giornata.
=^= Impossibile eseguire =^= recitò la fredda voce femminile del computer di bordo in risposta all’ordine di Ichigawa.
“Deve esserci qualche problema di nuovo”, sospirò la ragazza fissando il soffitto e pensando che sicuramente al momento avevano problemi ben più gravi a cui pensare e che avrebbe avvisato in sezione solo dopo il ritrovamento della dottoressa Spini.
=^= Nessun problema rilevato=^= ribattè il computer per tutta risposta.
“Ma che diavolo...?” rispose Ichigawa mettendosi a sedere di scatto sorpresa.
“Questo è davvero strano.” sentenziò dubbiosa Asuna mentre incrociava le braccia pensosa.
”Computer riproduci la registrazione del diario personale di ieri.”, provò a chiedere Ichigawa per cercare di capire se si trattava solo di un problema legato alla registrazione di nuove tracce o fosse un problema più grave che coinvolgeva anche l’archivio. Sarebbe stato traumatico scoprire improvvisamente di aver perso tutte le registrazioni del diario tenuto con tanta cura e costanza ormai da anni.
=^= Impossibile eseguire. Le uniche registrazioni eseguibili sono state effettuate nell’anno 2381=^= ribattè il computer con tutta calma.
“Dodici anni fa? Ero solo una bambina...”, pensò ad alta voce.
Forse era proprio quello il periodo in cui aveva iniziato a tenere un diario, ma era certissima che le registrazioni risalenti a prima dell’Accademia fossero state cancellate da lei stessa quando aveva lasciato casa. Era impossibile che ve ne fosse una così vecchia, soprattutto impossibile che fosse presente nel computer della nave. Chissà quale strano errore del sistema aveva creato questo problema e di che registrazione si trattava in realtà.
Esitò un attimo ed infine si decise: “Computer, riproduci il diario registrato nella prima data possibile”.
Asuna sentì la propria voce bambina recitare il seguente diario: “Data Stellare 58317.81. Questa è la mia prima registrazione del diario. A causa della mia stupida sorella minore sono stata nuovamente accusata di non capire la situazione e di essere troppo egoista e immatura, quando a non capirmi sono i miei genitori. Da quando è nata lei, qualsiasi cosa io faccia è sbagliata a prescindere e tre anni di differenza significano, secondo loro, che io devo sistemare il suo disordine, assisterla negli studi e rispondere ai suoi odiosi capricci. Lei non fa altro che stuzzicarmi per farmi arrabbiare e la colpa ricade sempre su di me. Non mi ringrazia mai per i miei sforzi e anzi trova sempre qualcosa da ridire anche quando la aiuto. La odio dal più profondo del mio cuore. Ma un giorno mi vendicherò!”.
Ichigawa scoppiò in lacrime mentre sentiva un nodo stringersi alla gola e una pesantezza al petto. Ricordò all’improvviso il motivo per cui aveva cancellato il diario di quel periodo. Era troppo doloroso sentire quello che aveva sempre provato nei confronti della sorella Minofd dopo tutto quello che era successo quell’anno.
La sua voce bambina riprese: “Data Stellare 58320.55: Oggi non ho saputo resistere e dopo un po’ che mi provocava le ho tirato uno schiaffo. Per tutta risposta mia madre ha fatto lo stesso con me: non essendo riuscita a convincermi che la violenza è sbagliata, ha deciso di farmi provare la stessa sofferenza che ho provocato alla mocciosa. Con quella bambinetta non si può non usarla! Ho ancora la guancia viola per colpa sua. Me la pagherà senz’altro!”.
Asuna ascoltò anche questa registrazione tenendo le mani sulla bocca mentre l’ennesima lacrima le rigava il volto. Era come se le registrazioni che ascoltava non provenissero dal computer, ma dall’interno della propria mente. E non poteva fermarle in alcun modo.
Se lo ricordava bene cosa era accaduto il giorno seguente a quella registrazione. Era il giorno della morte della sorella a causa di un incidente domestico. Era per questo che stava piangendo. Perchè non aveva mai smesso di sentirsi in colpa per i sentimenti negativi che aveva provato per la sorella prima della sua morte e per il fatto che quel giorno terribile le era stato chiesto di prendersi cura della sorellina per quei cinque minuti di assenza della madre. Asuna aveva i brividi a quel solo ricordo. Si cercò di tappare le orecchie con le mani per non ascoltare la registrazione successiva, ma era inutile: sentiva comunque.
La sua voce bambina continuò a recitare la registrazione successiva: “Data Stellare 58323.29: Penso che stiano per scoprire i miei tentativi di comunicare con voi. Dovete trovarmi. Non posso muovermi ma sono cosciente da circa cinquanta minuti. Sta arrivando...!”
Asuna si guardò attorno stupita con gli occhi ancora lacrimanti. Cos’era quella? Non era una sua registrazione. Ne era certa. E si era interrotta così all’improvviso. Ora udiva solo silenzio.
Si asciugò le lacrime e chiese ad alta voce: “Computer è possibile registrare il diario del giorno corrente?”.
=^=Affermativo =^=, rispose secca la voce femminile del computer .
Ichigawa fissò l’aria davanti a sè perplessa, ancora sconvolta: “Computer riproduci le registrazioni dell’anno 2381.”
=^=Non sono presenti registrazioni avvenute nell’anno 2381. Tutte le registrazioni presenti nel diario personale di Asuna Ichigawa sono successive al 2385.=^= rispose il computer.
Proprio come ricordava lei. Andò a lavarsi la faccia e si rimise la divisa. Non era ancora ora di riposare dopotutto. L’ultima registrazione avrebbe potuto essere un messaggio lasciato dalla dottoressa Spini.
Purtroppo non aveva spiegazioni per quanto era successo, ma era certa di non averlo sognato, anche se non poteva dimostrarlo.
Sfiorò quindi il comunicatore posto sulla divisa.

“Ichigawa a Capitano: ho notato delle singolari incongruenze negli archivi di bordo ... non vorrei sbagliarmi, ma sembrano aver a che fare con la sparizione della dottoressa Spini ...”
=^=Mi raggiunga in sala riunioni. Pare che anche il dottor Who abbia scoperto qualcosa.=^=
Si prese del tempo per sciacquarsi la faccia in modo che si notassero meno gli occhi rossi per le lacrime e fece un profondo respiro per calmarsi dopo le emozioni provate a seguito dei ricordi che aveva sepolto sperando di non doverli mai più riportare a galla, quindi uscì dall’alloggio curiosa di venire a conoscenza delle scoperte di Who.

Indietro IndiceAvanti

 

====================================
Ens.
Ensign Asuna Pauline Ichigawa
Communication Officer USS Wayfarer NCC-62925
Private comunicator: izumitrek@aol.com
===================================