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TITOLO: 10-04 Il Corpo e la Mente
PRECEDENTE: 10-03 Conoscere se stessi
AUTORE: Silvia / Wu
D.T. 03/04/2393 Ore 22.00 - D.S. 70254.56
LUOGHI: USS Wayfarer
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*** USS Wayfarer – Ufficio del SEC ponte 5 - Data: 03/04/2393 Ore 22.00 - D.S.
70254.56 ***
Le ricerche della dottoressa andavano avanti da circa 27 ore e Sheeval non si
era concessa neanche un minuto di riposo. Con le squadre della sicurezza aveva
setacciato ogni angolo della nave, strisciando nei tubi di Jefferies e
ispezionando ogni paratia e ogni buco nel nulla della nave. Se ci fosse stata,
la dottoressa le avrebbe sicuramente ordinato di andare a dormire, ma lei non
si trovava da nessuna parte e d’altro canto anche il Capitano non dormiva da
ore. La sparizione di un membro dell’equipaggio era un evento così grave che
aveva assorbito la sua completa e totale attenzione.
Sheeval si sentiva frustrata e inquieta, cosa strana perché normalmente
riusciva a mantenere il controllo di sé in ogni situazione. Era il segno della
stanchezza fisica e mentale che cominciava a provare. Erjn e la piccola Drianna
erano appena andate via sconsolate e leggermente scosse. La Consigliere aveva
sicuramente percepito le sue emozioni negative e la piccola si turbava, per
quanto si possa turbare una klingon, alla vista dei freddi occhi bionici che
davano a Sheeval sempre un’aria di seria determinazione.
Seduta alla scrivania si rese conto che aveva letto l’ultima riga dell’ultimo,
infruttuoso, rapporto delle squadre della sicurezza 3 volte senza capire
alcunché. “Brutto segno, non posso più lavorare in queste condizioni, devo
assolutamente staccare… però so già che non riuscirò a dormire…” pensò buttando
il d-padd sulla scrivania.
=^=Ten. Comandante Wu a Capitano Kiron =^=
=^=Mi dica comandante, ha novità?=^= non si sbagliava prima perché anche la
voce del Capitano denotava stanchezza.
=^=Purtroppo nessuna signore; l’avvertivo che per le prossime ore sarò sul
ponte ologrammi 2 o nel mio alloggio. Ho bisogno di riallineare le mie funzioni
mentali con il corpo=^=
=^=Ma certo Comandante nessuno di noi ha riposato a sufficienza e la mancanza
di lucidità non ci aiuta a trovare la dottoressa. Se riesce, riposi anche di
più. Kiron chiudo=^=
***USS Wayfarer – Alloggio di Sheeval ponte 5 - Data: 03/04/2393 Ore 22.05 - D.
S. 70254.56***
Nella sua stanza Sheeval ripose l’uniforme e restò per qualche minuto in
intimo e sedendosi un secondo sul bordo del letto, fece mente locale su cosa
mettersi. Una strana malinconia le attanagliò il cuore. Era sola. Nessun rumore
nella stanza, nessun amore nel cuore. A bordo si poteva considerare rispettata
e certamente i colleghi la trattavano con cortesia, ma non era riuscita a
stringere quei legami di amicizia che gli umani riescono a stringere con
facilità. Ma lei era umana per metà e forse aveva sperato che bastasse questa
uguaglianza ad avvicinarla alla dottoressa, ma la realtà è che non basta una
cosa per avvinare due persone. Avrebbe salvato la dottoressa a qualunque costo,
perché lei riusciva dove Sheeval falliva. La dottoressa aveva l’amore di una
figlia e l’amicizia di molti, e Sheeval, con l’occhio esperto dell’indagatrice,
aveva notato che anche il nuovo ufficiale scientifico provava qualcosa per la
dottoressa. La risposta alla domanda, perché?, era lì nella mente di Sheeval,
così lampante da far male. La dottoressa sapeva amare e lei no. Anche la
professione che si erano scelte ne era prova. La dottoressa dedicava la vita
alla salute degli altri, mentre l’intera vita di Sheeval era stata orientata a
trovare modi per fare male agli altri. Sì, poteva anche trovare una qualche
forma di consolazione pensando che quel male cui era bravissima a infliggere,
era al servizio degli altri, a loro difesa e protezione. Anche se il suo cuore
covava nobili pensieri e non avrebbe esitato a mettere a repentaglio la sua
vita 100 volte pur di salvare quella di qualunque altra persona a bordo, sotto
sotto rimaneva quella grande differenza: la dottoressa aiutava facendo il bene
e lei facendo il male. Quindi l’una era amata e l’altra no. Normalmente questi
pensieri erano ben controllati e chiusi al sicuro in un angolo della sua mente,
ma in certi momenti, come quelli in cui la stanchezza le faceva cadere le
difese, provava sofferenza nel sentire il suo corpo solo. Si alzò e si guardò
allo specchio. Il suo corpo trasmetteva l’immagine di una appena trentenne al
massimo della forma fisica, ma il suo corpo di anni ne aveva molti di più.
Miracoli di un patrimonio genetico combinato. Era desiderabile, ma in tutti
quegli anni non aveva mai più trovato nessuna con cui dividere la sua vita. Si
era chiusa per sempre, dopo che il suo amore di 35 anni prima era stata uccisa.
All’epoca era sulla Leviathan e aveva stretto un rapporto speciale con il capo
Ops, Carol. Avevano lavorato fianco a fianco per mesi per progettare quel
programma di allenamento e stare vicino a lei era l’unica cosa che le avesse
mai fatto correre il cuore. Purtroppo la vita e i Borg le avevano divise e
Sheeval era rimasta sola.
Sheeval si scrollò di dosso quei pensieri e indossato il kimono e presa la sua
katana, si avviò verso il ponte ologrammi. Un po’ di meditazione e di
allenamento erano quello che le ci voleva per tornare alla sua solita
vulcaniana efficienza.
***USS Wayfarer – Corridoio Ponte 4 - Data: 03/04/2393 Ore 22.15 - D.S.
70254.57***
Sheeval stava raggiungendo il ponte ologrammi 2 quando incontrò il Comandante
Rumar.
“Buonasera comandante Wu, ancora nessuna novità?” le chiese con voce stanca
“Buonasera Comandante Rumar, purtroppo nessuna. Le mie squadre stanno facendo
il massimo, purtroppo dopo tutte queste ore cominciano ad essere stanchi. Ho
imposto doppi turni a tutti. Riceverà il rapporto di servizio domani alle
7.00.”
“Grazie comandante, se non sbaglio questa è la sua prima pausa da 4 turni. La
dottoressa le avrebbe ordinato di riposarsi, non di andare ad allenarsi.”
“Lo so Comandante, stavo pensando la stessa cosa, ma so già che non riuscirei
a dormire. Ho bisogno che la dottoressa me lo ordini e finché non la troviamo,
non potrò dormire…”
“La capisco, anche io ho rinunciato, stavo andando al bar di prora infatti”
“D’accordo, le volevo quasi chiedere se voleva venire con me per un
allenamento leggero o una partita di squash, ma se ha già impegni…”
“Infatti… sarà per la prossima volta comandante. Aspetto il suo rapporto
domani mattina. Si riposi”
“Anche lei Comandante” rispose Sheeval con tono tranquillo, ma sentendosi nel
profondo sempre più sola.
***USS Wayfarer – Ponte Ologrammi 2 – Data 04/04/2393 Ore 00.35 – D.S. 70254.86
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Dopo due ore di esercizi a intensità crescente, con i muscoli caldi e
affaticati, il respiro leggermente affannato, la mente di Sheeval era più
lucida. Stancarsi fisicamente le faceva bene e si ritrovò a pronunciare delle
parole che non diceva da tanto tempo.
“Computer, attiva programma allenamento Cooper-Wu Standard1”
Intorno a lei le si formò un dojo molto ben illuminato, la perfetta imitazione
della palestra di allenamento della Flotta Stellare all’Accademia. Carol aveva
fatto un lavoro bellissimo. Dalle finestre si poteva scorgere il panorama di
San Francisco con una quantità di dettagli da far impallidire più di un
programmatore olografico. Di fronte a lei c’era la sua copia perfetta solo con
un po’ di anni in meno e con profondi occhi neri al posto dei suoi freddi
impianti oculari.
“Ciao Sheeval, sei pronta a difenderti?” le disse la Sheeval olografica.
“veramente no… volevo solo parlare con qualcuno” era vero. Non sapeva perché
aveva attivato quel programma. Tutti i cadetti della flotta l’avevano usato
almeno una volta per allenarsi, ma ormai lei lo apriva raramente. Faceva troppo
male ricordare.
“Allora ti consiglio di meditare. Rinforza la tua mente come il corpo, solo
così mi potrai battere.” la Sheeval olografica si chinò in un saluto e si
sedette nella posizione del loto di fronte a lei. Sheeval la imitò.
“Computer, cambia luogo in Sheeval3” Il dojo scomparve e le due Sheeval si
trovarono l’una di fronte all’altra in una pagoda in mezzo ad un lago di
montagna. Tutt’intorno le formazioni rocciose erano lievemente coperte da
nuvole e nulla turbava la superficie dell’acqua.
“Libera la mente e staccati dal corpo. Seguimi dall’altra parte”
*** Luogo e data imprecisati***
Tutto intorno era buio. Da quando aveva raggiunto quello stadio di meditazione
in cui la coscienza si stacca dal corpo, risultato di tecniche frutto della
congiunzione di centinaia di anni di meditazione zen cinese e di migliaia di
anni di meditazione logica vulcaniana, Sheeval si era trovata a volare nella
Wayfarer, poi più lontano nello spazio, aveva riconosciuto qualche stella, ma
poi tutto era diventato veloce e confuso e si era trovata nel buio.
“c’è nessuno?” disse a voce alta per portare fuori il coraggio che aveva nel
cuore.
Una luce fortissima e bianchissima la illuminò e a mala pena si accorse di una
figura femminile oltre la luce.
“Chi sei! Fatti riconoscere!”
La luce si affievolì e illuminò soffusamente il nulla in cui si trovava. Di
fronte a lei una borg con i capelli rossi avanzò. “Carol!”
“Noi non siamo più Carol, noi siamo i borg. Chi sei tu?”
“Sono Sheeval… Carol non mi riconosci? Pensavo di averti uccisa quando abbiamo
distrutto quel cubo… mi dispiace Carol…”
La borg si fece avanti e con una mano prese la mano di Sheeval.
“Sheeval… sì mi ricordo, ma non mi hai uccisa, Sheeval. Mi hai liberata!
Perché quello che fai è aiutare e ora libera la dottoressa. Tu puoi farlo!” la
borg svanì nel nulla e il buio avvolse tutto di nuovo.
Nell’oscurità sentì le urla della dottoressa. Fidandosi solo delle sue
orecchie, se in quel luogo avesse avuto senso il concetto di udito, corse nel
buio e si andò a scontrare contro una parete. A tastoni trovò una porta, ma era
chiusa. La sfondò con un calcio. La dottoressa era tremante in un angolo.
“Sheeval, mi hai trovata!”
“Non ancora Mistral, aiutami… chi ti ha portata via?”
“Come via? Sono sulla Wayfarer! Ho visto un uomo alto biondo magro. Il
colletto dell’uniforme è blu da sezione scientifica”
“Abbiamo setacciato ogni angolo della Wayfarer, ma non ti abbiamo trovata!
Comunque questo è un indizio prezioso.”
“Sheeval, ti posso chiedere un favore?”
“Certo…”
“Insegna a Drianna a usare una bat’leth… deve imparare a difendersi”.
“Senz’altro Mistral. Tu cerca di resistere. Ti veniamo a prendere appena
possibile”
***USS Wayfarer – Ponte Ologrammi 2 – Data 04/04/2393 Ore 04.34 – D.S. 70255.31
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Sheeval riprese conoscenza e si trovò nella ponte ologrammi. Il programma era
terminato e lei era leggermente intontita.
=^=Plancia a Comandante Wu=^= il trillo del commbadge la svegliò del tutto.
=^=Qui Wu, devo farle immediatamente rapporto signore=^= la voce di Kiron
aveva ripreso carattere. Buone notizie.
=^=venga in plancia Comandante, il comandante Who ha scoperto qualcosa di
sensazionale=^=
=^=Forse anche io, Signore. Siamo ad una svolta=^=
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