00.01 " Imbarco Consigliere Hewson "
di Paul Hewson, Pubblicato il 02-01-2019
Sol III - Dublino
15/08/ 2398 - ore 20.30
Amava quella città, i suoi colori , i suoi odori e i rumori che uscivano dai Pub sempre affollati, le sue strade sempre brulicanti di vita. Ecco quella era la cosa che maggiormente preferiva della sua città natale. In realtà da bambino l'aveva vissuta poco, perché coi genitori era partito presto per lo spazio profondo, dove essi inseguivano il loro sogno di portare lo spirito di pace e fratellanza della Federazione in quei luoghi, dove non era praticato.
Una volta tornato sulla Terra per iscriversi all'Accademia, vi era però tornato spesso per riappropriarsi delle sue radici e conoscere così meglio anche se stesso.
E la musica, sì.. anche la musica era uno dei motivi che lo spingeva a camminare in Temple Bar, quartiere nel cuore di Dublino, dove ad ogni angolo e in ogni Pub c'era qualcuno che suonava, che fossero semplici artisti di strada o musicisti affermati. Lui indossava i suoi occhiali scuri e camminava lentamente guardando, protetto dalle lenti nere, le persone che incrociava sul suo cammino, studiandone la personalità anche semplicemente da una piccola smorfia.
Era già quasi due ore che girovagava, fermandosi di tanto in tanto ad ascoltare qualche musicista che attirava la sua attenzione, quando, osservando l'antico orologio ereditato dal nonno paterno Jimmy, si accorse di essere in ritardo.
Si guardò un attimo intorno per capire di preciso dove era, perché quando si immergeva nella sua città perdeva oltre alla nozione del tempo, anche quella dello spazio. Per fortuna non era lontano dall' Auld Dubliner, tra i più antichi pub del quartiere, quindi si diresse a passo svelto verso il locale.
Entrato nel pub si tolse gli occhiali, infilandoli nella tasca del giubbotto di pelle nera, e cercò tra la folla il volto di David, confidente e amico fin dai tempi dell'Accademia nonché compagno di notti brave, passate a suonare su palchi a volte anche improvvisati, o a bere fino all'alba.
Due ore ,e diverse birre, dopo i due avevano terminato i racconti degli anni passati dall'ultima volta che si erano visti, raggiunti anche dagli altri 2 membri della vecchia band, i quali si erano recati da qualche minuto sul palco del locale, per preparare gli strumenti.
"Quindi ritorni a volare! Sei riuscito a farti assegnare alla stessa nave di Alison?" chiese David a Paul.
"Bates non me l'ha potuto confermare, ma dal suo atteggiamento mentre eludeva la risposta alla mia precisa domanda, direi che, finita la crociera di prova sulla Rutherford, il posto di Consigliere sulla Minerva è mio!" rispose alzando il boccale semivuoto per brindare al futuro che l'attendeva. I due bevvero all'unisono le loro birre e , posati i boccali sul tavolo Paul disse:
"Forza David, il palco è pronto: che ne dici se facciamo sentire a questi miscredenti un po' di vero rock?"
David prese la chitarra, che occupava la quinta sedia del tavolo a cui erano seduti, e seguì l'amico dicendo "Con cosa vuoi cominciare, fratello?"
"Che ne dici di Beautiful day?" rispose salendo sul palco con un balzo e impadronendosi del microfono. Poi rivolgendosi agli avventori del pub, ancora numerosi disse "Hey gente, la notte è giovane, ma domani sarà un giorno bellissimo!!" urlò al microfono e cominciò a cantare sulle note potenti della musica suonata dagli amici.
U.S.S. Rutherford
18/08/2398 - ore 9.00
Tre giorni dopo Il Consigliere Paul Hewson scendeva dalla piattaforma della nave che per i prossimi mesi sarebbe stata la sua nuova casa. Una giovane Tenente JG era lì per dargli il benvenuto: Paul la guardò curioso. Era giovane, ma estremamente sicura di sé. Scese dalla pedana e formulò la frase di rito:
"Tenente Paul Hewson chiede il permesso di salire a bordo!" disse porgendo il DPadd con le credenziali alla giovane Ufficiale in piedi di fronte a lui.
"Benvenuto a bordo Consigliere. Dopo le visite di rito col Dottore il Capitano Amundsen sarà lieto di incontrarla. I preparativi per la partenza imminente non gli hanno permesso di darle il benvenuto di persona. "
" Grazie Tenente. Immagino che anche lei sia molto presa dai preparativi?" Rispose Paul , che aveva colto la fretta di lei da un suo impercettibile sguardo verso la porta.
"E' vero, c'è ancora tanto da sistemare e poco tempo per farlo. "
"La farò tornare subito ai suoi compiti!" Paul guardò con un sorriso la giovane e disse col suo sorriso migliore "Solo due cose: mi piacerebbe sapere il suo nome e poi se fosse così gentile da indicarmi la via? Sa io mi perdo facilmente!"
"Mi scusi, non mi sono presentata: Tenente Smalling, addetta ai teletrasporti e sarà un piacere accompagnarla al suo alloggio!" rispose lei arrossendo deliziosamente.
Uscendo dalla Sala Teletrasporti insieme alla ragazza, Paul pensò che il viaggio partiva molto bene e poi disse tra sé e sé *Scusa Alison, giuro che ho imparato che si guarda , ma non si tocca!*