SESTA MISSIONE

6-9" Ospiti inattesi "

di Sergio Raffaele


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TITOLO: 6-9 - Ospiti inattesi
AUTORE: Sergio / Carpharai
D.S.: 63759.8
D.T.: 4/10/2386
LUOGO: Stiva 4 USS Wayfarer
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*** Stiva 4 USS Wayfarer. D.T. 4/10/2386 ore 20.36
D.S.63759.8 ***

"Quindi, nel ventesimo secolo pensavano di usare delle bombe nucleari per spostare una nave a velocità adeguata a lasciare il sistema solare?"
La voce del giovane marinaio accompagnava il leggero sibilo dell'unità
antigrav mentre trasportava il carico nella stiva. A breve distanza il
guardiamarina Thorvald Jeorfssen, suo coetaneo, annuiva con un sorriso fiero.

"Precisamente 5 bombe nucleari al secondo, sganciate dalla poppa del veicolo sperimentale, considerado il dispendio di energia e di spazio per lo stoccaggio, è normale comprendere come il progetto prevedesso solo viaggi verso Marte, o al massimo per inviare piccole sonde verso le stelle più vicine. A cavallo degli anni 50 e 60, sulla Terra credevano che il nucleare fosse la risposta a tutto quanto, finchè non scattò una vera e propria psicosi verso l'atomo"

"Che di fatto decise la fine del progetto Orion, immagino"
Con gli occhi fissi su Thorvald, Sam assorbì avidamente ogni
informazione, come sempre. Il mese successivo avrebbe presentato
nuovamente la domanda per il test d'ammissione all'Accademia. A
differenza della volta precedente, si era preparato al meglio, aveva
studiato assiduamente e cercato di apprendere il più possibile da tutti
quelli che conosceva.
Anche il Capitano aveva sentito parlare del marinaio avido di imparare, aveva iniziato a prendere informazioni sul percorso didattico del giovane, nel terminale del suo ufficio era già pronta una lettera di
presentazione da trasmettere all'Accademia Federale.

"Del progetto Orion, sicuramente, ma nel decennio successivo, la British Interplanery Society riprese l'idea e modificò i progetti propuslivi riportandoli entro parametri meno pericolosi, come prima misura, utilizzando esclusivamente micro cariche a fusione con un isotopo prelevato nell'atmosfera di Giovo, in più venne deciso di adottare questo sistema SOLO nello spazio esterno. Secondo i calcoli avrebbe portato la sonda verso la Stella di Barnard in circa 50 anni."

"Interessante, a quanto pare, i terrestri hanno sempre avuto una
passione per il rischio, mi domando come mai non girassero con una
pistola puntata alla tempia" I due ragazzi sussultarono girando verso la
fonte della voce, senza veder nulla di particolare.
Un angolo semi buio sembrò prendere vita quando un volto azzurro emerse verso la zona meglio illuminata. L'umanoide dalla pelle blu si fermò osservando i due ragazzi con aria perplessa.
"Che succede? Sembra quasi che abbiate visto un fantasma"

Sam scattò sull'attenti rispondendo: "Signore, a dire il vero non ci
aspettavamo di vedere qualcuno uscire dal buio, quanto meno non un boliano."

Thorvald, riconosciuto Carphrai e... recuperato un poco di
autocontrollo, lo apostrofò: "Non si trova un po lontano dal bar? Cosa ci fa da queste parti?"

"Nulla di eccezionale, stavo controllando le scorte che ho fatto
imbarcare, dovrebbero arrivare anche ... oh eccole, me le avete portate proprio voi"

"Pensavo che utilizzasse il replicatore, come su altre navi," disse
Thorvald "come mai ha caricato queste casse?"

Sorridendo, Noll annuì alle parole dell'ufficiale "perchè non è vero che
il gusto non cambia, i veri intenditori dicono di riconoscere la sottile
differenza di corposità tra la roba replicata ed un cocktail miscelato
con cura o delle pietanze preparate ad arte".

Il suono del comunicatore interruppe l'accorata arringa del barman: =/\=
Plancia a Signor Carphrai, ci sono due persone che chiedono di lei, si
rechi in sala teletrasporto due, per favore =/\=

"Chi accidenti.... - Il Boliano sfiorò il comunicatore - Carphrai a
plancia, vado subito, grazie. Vogliate scusarmi, spero di poter
proseguire al bar appena possibile, magari con qualche degustazione"

"Non mancheremo, grazie" Rispose Thorvald.

*** Utopia Planitia. D.T. 4/10/2386 ore 20.44 ***

"Capisce, per colpa di qualche burocrate da strapazzo, abbiamo dovuto chiudere il bar per la ristrutturazione dello stabile! Visto che il
locale è temporaneamente chiuso abbiamo deciso di fare una scappata per vedere il nostro amico che si trova sulla nave. A volte vorrei prendere per la collottola uno di quei papaveri e scuoterlo per capire cosa abbiano nella testa." Il giovane barista si era lamentato in
continuazione, parlando come un fiume in piena sin dal momento del
decollo, malgrado il suo compagno di viaggio si fosse arreso agli
attacchi di Morfeo. Ormai erano arrivati ad Utopia Planitia, ancora
pochi minuti e la litania sarebbe cessata.

I capelli ed il pizzetto candidi davano all'uomo un aspetto austero che
strideva con le rughe che incorniciavano due sorridenti occhi dall'aria
giovanile. Gli abiti informali erano impeccabilmente stirati, denotando
una vita passata nella Flotta Stellare. Un anacronistico paio di
occhiali da sole poggiava con noncuranza sulla punta del naso, lasciando che gli occhi potessero scandagliare la sala del teletrasporto.

L'uomo annuì per l'ennesima volta ascoltando le lamentele, poi
intervenne: "Beh, se hanno chiuso il locale ci saranno state buone
ragioni non trova? Dopotutto se ristrutturano il palazzo non può che
essere un bene per la vostra attività, se non ricordo male, il bar
dell'Accademia aveva bisogno da tempo di ammodernamenti, sopratutto dopo la guerra con il dominio, sono sicuramente aumentate le richieste di entrare nella Flotta. Fossi in voi, non me la prenderei così tanto, ne sta facendo una questione personale."

"Ci credo che la prendo sul piano personale, da cent'anni non ha chiuso un giorno, ormai è una istituzione all'interno dell'Accademia!"

*** USS Wayfarer Turbolift, cabina 4 ***

Kiron terminò di leggere il DiPadd che gli era stato consegnato poco
prima in plancia, diede una occhiata alla divisa, afferrò il bordo
inferiore della casacca e la tirò verso il basso. Lanciò una occhiata
alla ricostruzione schematica della nave fissando il pallino rosso che
indicava la posizione del turbolift riferito alla rete di trasporto
interno alla nave.

Le porte della capsula si aprirono sul corridoio mostrando le porte
della sala teletrasporto che si trovava di fronte. Percorsi pochi passi,
incrociò il barman dalla pelle blu.


"Noll, buona sera, ha finito con i suoi 'bagagli'?" Lucius sorrise verso
il boliano, la prima volta che si erano incontrati, Carphrai era
riuscito a convincerlo sulla necessità di poter disporre di alcune
derrate alimentari e bevande di vario genere. Da quel momento non si era mai pentito della sua scelta, i manicaretti di Noll erano decisamente squisiti, per tacere dei cocktail che preparava. Un'altro dei punti a favore della decisione era stata la professionalità e la cura con cui controllava i turni del personale, sincerandosi che nessuno assumesse bevande non replicate se avesse dovuto prendere servizio nelle ore successive.
"Capitano, buona sera a lei, abbiamo quasi finito, stavo controllando lo stoccaggio delle ultime derrate quando sono stato convocato in sala
ologrammi, sta facendo un giro di ispezione?"

"No, mi hanno comunicato l'arrivo di un 'passeggero' di particolare, un Ammiraglio."

"Ahi se si scomodano loro, non sono mai questioni piacevoli"

"Spero si stia sbagliando, Noll, lo spero vivamente" Aggiustandosi
ancora la blusa, Kiron si avvicinò alle porte che docilmente si aprirono
sulla sala teletrasporto permettendo ai due di entrare. Con un cenno del capo, il Capitano autorizzò il tenente Lisa Marini, la donna con gesti esperti diede energia, tre pedane si illuminarono sotto la familiare
cascata quantica del teletrasporto federale.

Le tre figure rimasero per un istante immobili fino al termine della
materializzazione, subito dopo uno dei nuovi arrivati lanciò una rapida
occhiata e, identificato il boliano, corse ad abbracciarlo, lasciando
interdetti i presenti.
"Noll che gioia vederti!!!"

Carphrai, imbarazzato per l'espansività, lanciò uno sguardo di scuse
verso Kiron che osservava la scena in bilico tra il divertito ed il
perplesso. "Petros, per favore calmati, anche io sono molto felice di
vederti, ma ci sono alcune regole da rispettare..."

Kiron alzò una mano verso il barman, lasciando intendere che era tutto a posto, si avvicinò alle pedane riportando lo sguardo sulle altre due figure rimaste ad osservare la scena. Tael, l'altro gestore del Bar
dell'Accademia spezzò il momento di imbarazzo: "Chiedo il permesso di salire a bordo"

"Accordato, benvenuto a bordo Signor Tael, spero di poter parlare con voi, adesso vogliate scusarmi - rispose Kiron, porgendo la mano verso il terrestre più anziano "Ammiraglio RUSCA, è un piacere averla a bordo, a cosa dobbiamo questa visita?"

Le sopracciglia bianche si sollevarono con aria divertita notando
l'improvvisa sorpresa dipintasi sul volto di Petros alla scoperta
dell'identità di Rusca. "Nulla di particolare, possiamo definirlo un
viaggio di piacere. Dovrei raggiungere i miei ragazzi sulla USS Slocum
per la Cadet Cruise, e visto che devo recuperare un certo numero di
licenze, me la sto prendendo comoda, facendo l'autostoppista, avevo
appositamente acquistato una Guida galattica, ma a dev'essere
sicuramente una lettura d'intrattenimento."

"Allora, vorrei avere il piacere di offrirle un drink di benvenuto al
bar di Prora" rispose Kiron indicando l'uscita con una mano.

"Volentieri, sempre che il buon Mister Carphrai non sia troppo
impegnato". L'alto ufficiale lanciò una occhiata verso il Boliano che,
sentendosi chiamare, si girò immediatamente.

"Ammiraglio Rusca, è davvero lei? Accidenti ma questa è una occasione più che degna, i miei amici e Lei qui sulla nave, sarei un imperdonabile maleducato se non provvedessi immediatamente alla vostra cura. Capitano, lei non ha idea di quanto sia in debito con l'Ammiraglio"

"Sciocchezze Noll. Quando l'hai gestito tu, è migliorato nettamente.
Comunque prima preferirei darmi una risistemata, non faccio una doccia vera da quando ho lasciato casa mia sedici ore fa."

Kiron e Rusca uscirono dalla sala del teletrasporto, seguiti a breve
distanza dal terzetto di baristi.
"Che bella figura.. adesso sono sicuro che ci toglieranno il bar, Petros
non ha fatto altro che lagnarsi dell'ottusità degli ammiragli, e della
gestione dell'Accademia.. e con chi poteva farlo? Con il numero due
della stessa!"

"Bah, tranquillo, se lo conosco abbastanza, Rusca si sarà fatto quattro
grasse risate nel sentire tutte le tue lamentele ed attendeva solo il
momento propizio per svelare la sua identità, adesso andiamo, per le
prossime settimane, il vostro alloggio sarà la vostra casa"

*** USS Wayfarer, bar di Prora D.T. 4/10/2386 ore 22.16 D.S.63759.8 ***

Noll armeggiava nel retro del bar, osservandolo dai tavolini, Rusca e
Kiron pensarono diverse volte ad uno scienziato pazzo assorto negli
esperimenti con becchi di bunsen ed alambicchi vari. Tael e Petros erano
rimasti in silenzio per diversi minuti finchè Rusca non aveva spezzato
il silenzio parlando delle migliorie che aveva fatto inserire nel
progetto dei locali del bar, da quel momento era stato sottoposto ad un
ennesimo fuoco di fila delle domande con cui lo bersagliarono i due
baristi. Al di fuori delle vetrate, i cantieri spaziali avevano ormai
lasciato posto alle stelle che poi erano mutate nelle familiari strisce
multicolori man mano che la nave sprofondava nella curvatura.

Silenziosamente e con un sorriso soddisfatto, Carphrai si avvicinò al
tavolo porgendo un vassoio. Sul piano si trovavano cinque bicchieri in
cui ondeggiava placidamente un liquido giallo.

"Ammiraglio, Capitano ed amici carissimi, è un piacere per me potervi
offrire questo nettare degli dei. Una bevanda che pochi conoscono,
creata nei primi anni del ventesimo secolo, si è tramandata ad oggi
grazie a pochi intenditori. Signori.. il 'Grand Corniche' è pronto per i
vostri palati!"

Le porte del bar si aprirono lasciando entrare Luisa e Manuel Escobar. I due fecero un rapido cenno di saluto verso Noll che ricambiò con un sorriso e si avvicinarono al bancone, ordinando due piatti di spaghetti alla carbonara ad uno dei collaboratori del boliano.

"Noll, lei ci vizia, sia per il cibo - indicando per un istante i due
avventori - sia per le bevande, questo Grand Corniche ha uno strano
sapore... non riesco a decifrarlo bene.. mi riporta a Roma, molti anni
fa, ma allo stesso tempo c'è qualcosa di diverso."

Beh, se le dicessi gli ingredienti, sicuramente storcerebbe la bocca,
eppure il risultato è favoloso, non è d'accordo Ammiraglio?" Carphrai si girò verso il più anziano del gruppo.

"Vi prego, sono in vacanza, smettetela di usare il grado, fino
all'arrivo, sono semplicemente Sergio Rusca! Comunque...si, c'è dentro del rhum vero?"

Il boliano annuì sorridendo "vediamo se sapete riconoscere gli altri
ingredienti".

In quel momento, il suono del comunicatore interruppe la tranquillità
della serata.
=/\= Plancia a Capitano, Signore, comunicazione urgente in arrivo per
l'Ammiraglio =/\=

Kiron scattò in piedi immediatamente imitato da Rusca e dal boliano che li accompagnò verso un terminale nel retro del bar.

Sul video, il volto stanco di una persona ricambiò lo sguardo di Rusca:
=/\= Sergio, mi spiace disturbarla ma abbiamo problemi a contattare la Slocum, le navi nelle vicinanze riferiscono di una anomalia in un
sistema binario a breve distanza dall'ultima posizione del vascello. Ci
sono giunte voci di un potenziale naufragio. Requisisca una nave, se
necessario ma vada immediatamente a sincerarsi sulla verità, riporti a
casa i nostri ragazzi. Kaloethes, chiudo =/\=

I due ufficiali rimasero immobili per qualche secondo, Kiron ruppe per primo il silenzio contattando il ponte di comando: "Capitano a Plancia, prepararsi alla curvatura massima appena possibile, vi fornirò maggiori dettagli appena arrivo. Kiron, chiudo!"

 

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d|b Noll Carphrai d|b
Barman Diplomato
Manager in Scienze Alimentari
USS Wayfarer - NCC 62925
noll.carphrai@gmail.com
ICQ 622455
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