=================================
TITOLO: 6-1 - Alba marziana
AUTORE: Michele/Kiron
D.S.: 63756.6
D.T.: 4/10/2386
LUOGO: Utopia Planitia
=================================
*** Utopia Planitia. D.T. 4/10/2386
ore 4.20 ~ D.S. 63756.6 ***
Un effluvio di luce squarciò il profilo del pianeta rosso
e l'oscuro
spazio circostante, inondato dalla dura irradiazione solare, si
accese dei riflessi delle strutture metalliche del cantiere navale
di
Utopia Planitia e dei vari veicoli spaziali che vi lavoravano
alacremente.
Kiron, che in quel momento si trovava sulla passeggiata della stazione
spaziale, non rimase indifferente allo spettacolo suggestivo dell'alba
marziana, ma non potè fare a meno di riportare nuovamente l'attenzione
sul bacino spaziale che per più di sei mesi aveva cullato la
sua nave
in un abbraccio quasi materno. Il suo sguardo, sebbene fossero in
corso gli ultimi preparativi, tradiva una certa apprensione,
un'ansietà mista però ad una sorta di orgoglio che gli
derivava dal
ricordo delle missioni e degli uomini che avevano fatto grande quella
nave.
E proprio riprendendo il cammino verso gli alloggi che gli erano stati
assegnati in attesa dell'imbarco, Kiron si soffermò su ogni
singolo
ufficiale che era stato sotto il suo comando e sui ricordi che ad
essi
lo legavano. Il suo pensiero non potè che andare anche ai nuovi
ufficiali che erano stati designati per ricoprire i ruoli vacanti
e
di cui aveva letto attentamente i ruolini.
I loro attestati di servizio erano senz'ombra di dubbio ottimi e
certamente avrebbero svolto al meglio le proprie mansioni - questo
Kiron in un certo qual modo lo dava per scontato.
Piuttosto era impaziente di conoscerli approfonditamente uno ad uno
perché considerava il proprio equipaggio non come un insieme
di
semplici numeri o di vuote uniformi , ma come un insieme di persone
uniche ed irripetibili dalle cui attitudini personali, dai cui
rapporti d'interazione con il resto dell'equipaggio e dal cui volersi
mettere in gioco ed in discussione sarebbe risultata la nuova anima
della Wayfarer.
Arrivato davanti alla porta del proprio alloggio si fermò
un istante e
sospirò con l'espressione di chi per un attimo volesse scrollarsi
di
dosso un po' di quei pensieri che lo avevano accompagnato lungo tutta
la passeggiata. La soglia di duranio sibilò e con fare furtivo
la
varcò lasciando che la stessa si richiudesse prontamente dietro
alle
sue spalle. La stanza era completamente oscura, ma non ordinò
al
computer di attivare l'illuminazione artificiale. Un po' a tastoni,
un
po' a memoria proseguì verso la zona notte cercando di fare
il meno
rumore possibile. Raggiunto il letto si spogliò gettando alla
rinfusa
gli abiti civili che indossava e sempre nel modo più silenzioso
possibile scivolò sotto le lenzuola.
Il silenzio venne improvvisamente rotto da un sospiro.
"Dove sei stato?" Gli chiese una voce femminile chiaramente
assonnata.
Kiron si avvicinò alla donna che giaceva su un fianco dall'altra
parte
del suo letto e cingendola in un abbraccio cominciò a baciarle
la
nuca.
"Dovrebbe bastarmi come risposta, Capitano!?"
"Spero di sì…" Le sussurrò suadentemente
all'orecchio.
Erjn si divincolò e giratasi verso di lui gli rispose con
il medesimo
tono :"No, non mi basta!"
Michael sorrise e stringendola a se cercò dolcemente le sue
labbra.