Basato sulla saga di Star Trek di Gene Roddenberry, questa opera amatoriale è il prodotto della USS WAYFARER,
simulazione appartenente all'universo narrativo del Gioco di Narrazione PBeM
Gli autori/giocatori hanno creato un proprio alter ego narrativo con il quale sono entrati a far parte della squadra
di comando della USS WAYFARER, quindi a turno hanno scritto i brani di questa avventura fantascientifica,
creando appunto questa opera amatoriale inedita e originale basata su Star Trek.
Pianeta Caeneus I, Sistema solare Caeneus
12/02/2402, 13.30 - D.S. 79116.61
Visti da lontano, i quattro esploratori non erano che punti neri in fila in un desolato panorama completamente bianco e abbagliante.
Questo, ovviamente, se fosse stato possible vederli da lontano, il che era pressoché impossibile data l'incessante bufera che attanagliava la valle. Due enormi catene montuose si ergevano da ambo i lati, anch'esse invisibili sia per un ipotetico spettatore sia per i malcapitati.
Gregory Cooper, del resto, non avrebbe comunque avuto né la forza né lo spirito di ammirare lo spettacolo. I suoi occhi, protetti per quanto possibile da un cospicuo visore anti-glare e il cappuccio del suo parka ben calcato, erano fissi sul geo-dispositivo nella sua mano e sulla sagoma informe del Comandante Rumar, anche lui intabarrato nell'equipaggiamento polare standard, a circa 5 metri di distanza. Per quanto stesse sfruttando la pista formata nella neve dal Comandante Vaitor - primo della fila - doveva usare tutta la sua concentrazione per non perdere terreno. La neve continuava ad accumularsi, e le impronte del comandante stavano scomparendo rapidamente davanti a lui.
"Accidenti a me e a quando ho deciso di scendere su questo miserabile pianeta", si disse, sprofondando fino alle caviglie ad ogni passo. "Dovrei essere in Plancia con un té caldo invece di schiattare di freddo in cerca di chissà cosa."
A chiudere la fila, Sheeval Wu teneva d'occhio il passo claudicante di Cooper, pronta a intervenire in caso di necessità, mentre usava le sue capacità visive per identificare eventuali pericoli. Le sonde inviate dalla Wayfarer prima che l'Away Team sbarcasse non avevano incontrato forme di vita di alcun genere nella zona prevista di atterraggio, ma Sheeval - cosciente di passate, storiche missioni in pianeti ghiacciati di classe M come Delta Vega - non voleva correre rischi. La sua mente ipotizzava enormi creature, invisibili nella neve ma pronte a saltare e ghermirli tutti. La sua mano passò sul phaser alla cintura. Soddisfatta della sua presenza, continuò a procedere nel turbine nevoso.
Più avanti, nonostante la sua prestanza fisica, Vaitor iniziava a sentire la fatica. Immerso nella neve fino alla vita, usando le braccia per dare slancio all'avanzata, il giovane ufficiale era riuscito a mantenere un buon ritmo, ma dopo quasi 300 metri - il massimo che la precisione del teletrasporto aveva permesso, in quelle condizioni - il compito di tracciare un solco per i colleghi stava diventando veramente arduo. Proprio nel momento in cui si girò per chiedere a Rumar di dargli il cambio, questi alzò un braccio, il geo-dispositivo puntato di fronte. Mostrando prima la mano aperta, le cinque dita ben spaziate, e poi indicando con l'indice verso destra.
"Finalmente", pensò Vaitor. L'entrata della grotta, o recesso o quello che fosse - le sonde non erano riuscite a rivelare la natura del complesso sotterraneo verso cui si stavano lentamente dirigendo - era a meno di 50 metri sulla destra.
Prendendo fiato, con l'aria fredda che penetrava la sua maschera e gelava I polmoni, fece cenno di aver capito e cambiò direzione, continuando a tracciare la strada per I suoi compagni, un passo alla volta.
*** FLASHBACK ***
USS Wayfarer, Sala Riunioni
08/02/2402, 9.15 - D.S. 79105.17
"Non mi piace", disse Rumar.
Il Capitano Kiron taceva, consultando il D-padd nelle sue mani. I suoi occhi viaggiavano costantemente dal pad allo schermo sulla parete, dove avevano appena concluso una breve ma frustrante conversazione con l'Ammiraglio Kurutsov.
"Non è la prima volta che abbiamo un cambio di ordini senza preavviso, Krell", disse il Consigliere Kublik.
Il Comandante Rumar non era convinto. "Certo, ma questo...", disse, indicando il D-padd di Kiron, "...che senso ha spostarci dalla missione attuale per una richiesta d'aiuto, per altro neanche confermata, da un pianeta di un Sistema ben noto nel quadrante, dove non siamo neanche la nave più vicina in questo momento?"
"L'Ammiraglio ha chiarito che non c'é nessuna forma di vita su Caeneus I", disse Kiron. "Un pianeta ghiacciato intorno a una nana bianca, come ce ne sono a migliaia. Le rotte di Starfleet che costeggiano il Sistema di Caeneus sono più di cinquanta, e in quasi settanta anni non c'é mai stata nessuna comunicazione. Credo che questo sia bastato a far scattare qualche allarme." Aggrottando le ciglia, Kiron sbuffò. "Potrebbe essere il tipico caso di un'atterraggio di emergenza da parte di qualche visitatore, anche se", disse di nuovo guardando il D-padd, "non ci sono rotte commerciali che passano da Caeneus I, neanche lontanamente, né tantomeno è stato comunicato dalla Federazione alcun passaggio recente di altre navi o corpi spaziali."
"Ufficialmente", disse Rumar. "Chiaro", rispose Kiron. "Pirati o navi in transito illegal non mandano I loro piani alla Federazione. Mi sembra l'unica spiegazione possibile."
"Un vascello non autorizzato in avaria, quindi", disse Erjn Kublik. Kiron e Rumar annuirono.
"Resta la domanda: perché noi?"
C'era qualcosa che non andava. Kiron non era avvezzo a fidarsi di impressioni, e preferiva prendere decisioni basate su dati precisi. Tuttavia, gli anni e l'esperienza gli mandavano messaggi che gli dicevano la stessa cosa: questa non sarebbe stata una banale missione di soccorso. Era chiaro che Kurutsov voleva una Sovereign sul caso per pararsi le spalle. Michael poteva non essere d'accordo, ma capiva.
"Non possiamo fare altro che prepararci al meglio. Numero Uno, a lei il compito di aggiornare la Plancia."
Rumar annuì. "Speriamo che non ci sparino un siluro addosso come al solito", sospirò.
*** FLASHBACK ***
USS Wayfarer, Plancia, orbita di Caeneus I
11/02/2402, 11.25 - D.S. 79105.41
Il Comandante Cooper alzò le braccia. "Visto che avevo ragione? Grazie, grazie, non c'é bisogno di applaudire", disse facondo girandosi intorno.
Rumar batté le mani un paio di volte con fare annoiato. "Bravo, bravo comandante", disse. "Si è meritato un bel gelato in sala Mensa. Premio da ritirare entro 24 ore, o se lo mangia il gestore."
"Ah, quanto duro lavoro compensato dalla pura soddisfazione per il proprio lavoro, visto che d'altro c'é ben poco", rispose Cooper.
"Niente da dire, Comandante, le sonde hanno confermato la sua ipotesi. C'é un largo complesso sotterraneo nei pressi del luogo da cui è partita la richiesta di soccorso."
Un diagramma della sezione australe del pianeta mostrava uno zoom di un'area apparentemente indistinguibile dal resto del desolato panorama: un'immensa distesa di neve e ghiaccio, con enormi distese montuose intervallate da strette valli. In una di queste, un punto rosso luccicava ad indicare la posizione del complesso.
"Ancora nessuna risposta?" disse Kiron girandosi.
"Niente su nessun canale, capitano", disse Akira Ichigawa. "Continuo il monitoraggio."
Nonostante l'Ufficiale alle Comunicazioni avesse inviato ininterrottamente segnali in tutte le modalità possibili da quando la Wayfarer era entrata in orbita, il silenzio imperava su tutti I fronti.
"Se c'é qualcuno su questo sciagurato pianeta, può solo essere dentro quelle stanze... o grotte", disse Cooper. Le condizioni atmosferiche estreme, per qualche ragione, interferivano con la normale risoluzione delle sonde di avanscoperta. Le macchie grigie sul diagramma non rivelavano molto, eccetto la presenza di spazio vuoto. "Io dico di scendere."
"Si offre volontario, Comandante?", sorrise Rumar.
"Perché no?", disse Gregory. "Non vado in montagna da una vita."
Pianeta Caeneus I, Sistema solare Caeneus
12/02/2402, 13:45 - D.S. 79116.64
Finalmente l'away team aveva raggiunto quello che le sonde avevano indicato come l'ingresso dei cunicoli sotterranei.
Cooper avviò una scansione della zona circostante allo scopo di evidenziare l'eventuale presenza di forme di vita e verificare le condizioni ambientali all'interno dei cunicoli.
Nel frattempo Vaitor stava riprendendo fiato con la schiena appoggiata ad un enorme arbusto sempreverde simile ad un abete terrestre, anch'esso con i rami ricoperti da uno spesso strato di neve, come tutto ciò che li circondava.
"Tutto bene, comandante?", chiese Rumar vedendolo scuotersi la neve dai guanti cercando di riprendere fiato.
"Solamente un po' di stanchezza, ma nulla che possa impedirmi di proseguire con voi. Con tutta la fatica che ho fatto ora ho il diritto di scoprire cosa si cela qui sotto, direi!" rispose Vaitor con un sogghigno. "Piuttosto è lei che mi pare un po' tesa", aggiunse dando un'occhiata a Wu.
Questa sollevò leggermente il sopracciglio destro prima di rispondere con tono neutro: "Non sono affatto tesa, comandante. Sono solo pronta ad ogni evenienza. La cautela non è mai troppa quando non si sa precisamente cosa ci aspetta lungo il percorso."
Un beep proveniente dal tricorder di Cooper interruppe la conversazione portando su di lui l'attenzione del gruppo.
"Ho una bella e una brutta notizia da darvi..."
USS Wayfarer, Plancia
12/02/2402, 14:45 - D.S. 79116.75
"Ancora nulla?", chiese Kiron avvicinandosi alla postazione delle comunicazioni e poggiando la mano sullo schienale della sedia dove sedeva Ichigawa.
"Nulla di nulla, Capitano", rispose Asuna scrollando la testa. "Niente SOS, niente comunicazioni in uscita dal pianeta generale e l'away team continua a non essere più raggiungibile da circa mezz'ora dopo essere penetrati nei cunicoli sotterranei. Deve esserci qualche tipo di schermatura come aveva previsto il Comandante Cooper prima di sbarcare, quando ci ha presentato i risultati della ricerca effettuata dalle sue sonde in cui si vedevano i cunicoli solamente fino ad una certa profondità."
"Si, sicuramente è così", annuì dirigendosi verso postazione di comando pensoso per poi cambiare improvvisamente direzione.
"Sto andando nel mio ufficio. Informatemi di qualsiasi evoluzione della situazione", ordinò.
Cunicoli sotterranei, Sistema solare Caeneus, Pianeta Caeneus I
12/02/2402, 15:45 - D.S. 79116.87
Ormai stavano camminando da un paio d'ore all'interno dei cunicoli. La scansione di Cooper li aveva preallertati del fatto che ad un certo punto avrebbero perso la possibilità di comunicare con la Wayfarer, per cui non rimasero stupiti quando questo accadde, ma di certo questo non aiutava ad alleviare la tensione, dal momento che la bella notizia consisteva nel fatto che fino alla schermatura non erano stati rilevate minacce.
Wu procedeva in testa al gruppo assieme a Vaitor, phaser alla mano con la torcia accesa per avere un minimo di visibilità e sguardo che saettava a destra e sinistra.
Il gruppo si fermava prima di ogni curva per consentire ai due di verificare che il percorso che li aspettava davanti fosse libero da minacce prima di proseguire.
Rumar seguiva con Cooper che stava eseguendo una mappatura dei cunicoli, ora rilevabili da sotto la schermatura, anche se la potenza ridotta del tricorder era in grado solo di fornire una panoramica sulla media distanza.
"Un altro bivio!", annunciò Vaitor per l'ennesima volta.
Rumar si avvicinò al tricorder di Cooper per verificare quale potesse essere il percorso migliore da seguire.
"Siamo già passati di qua", annunciò Wu.
"Che significa che ci siamo già passati?", chiese Vaitor incredulo.
"Significa che circa 20min fa, quando ci siamo fermati ad un bivio identico a questo a discutere su come procedere, lei stava spostando i sassi dal terriccio con il piede mentre aspettavamo una decisione. Lo vede quel punto?", disse puntando la torcia del phaser su un pezzo di terriccio esposto, mentre il resto del pavimento era ricoperto di sassolini in maniera più o meno uniforme. "Il bivio era identico a questo, perchè era proprio questo. E vi dirò di più: non capisco come o perché..ma ho la sensazione che siamo osservati da quando abbiamo superato la schermatura."
*** FLASHBACK ***
USS Wayfarer, Ufficio del Capitano
12/02/2402, 14:55 - D.S. 79116.77
Kiron stava guardando assorto fuori dal finestrone del suo ufficio, in quel momento rivolto proprio verso Caeneus, bevendo the Earl Grey da una tazza sbeccata.
"Dovresti replicartene un'altra", disse Kublik seduta alla poltrona di fronte alla scrivania.
"Non credo che lo farò. Questa sbeccatura è un ricordo. Si è generata a causa di una mia disattenzione e vederla mi riporta alla mente di come è successo e non voglio dimenticarlo."
Lei annuì non troppo convinta e poi decise di fargli quella domanda che tratteneva da quando era entrata per parlargli: "So che l'aver perso i contatti con la squadra ti preoccupa, ma non è la prima volta che succede. Da quando sei Capitano purtroppo è successo molte volte, ma non ti ho mai visto così pensieroso".
"Non è per quello.", commentò lui senza distogliere lo sguardo dal pianeta. "Non solo quello, comunque".
"E allora perché?", chiese lei cercando di capire.
==^== Capitano, deve venire in plancia. ==^==
Fu la voce squillante di Ichigawa a interrompere la discussione e lasciare Erjin con la sua domanda senza risposta.
*** FLASHBACK ***
USS Wayfarer, Plancia
12/02/2402, 15:05 - D.S. 79116.79
"Che succede?", chiese Kiron prendendo posto alla postazione di comando.
"Ho una bella e una brutta notizia, Capitano", rispose Asuna.
"Tenente, non mi faccia perdere tempo inutilmente", guardandola con fare severo.
"Giusto. Mi scusi.", rispose lei arrossendo, "I sensori hanno rilevato una nave in avvicinamento. La brutta notizia è che non rispondono alle nostre chiamate."