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USS HOPE - MISSIONE 17 RSS USS HOPE - Missione 17

17.09 "L'importante è tornare a casa"

di Rest figlio di Retok, Pubblicato il 12-04-2022

Notrutun - quartiere di Tizuatania
Luogo sconosciuto
06 agosto 2401 - ore 21:56


C'era voluto un po' di tempo per riuscire a depistare tutti gli inseguitori e potersi finalmente riunire tutti assieme in una casa abbandonata piuttosto sicura. Le corse folli per i vicoli della metropoli aliena iniziavano a stancare anche il fisico dei federali, per non parlare del figlio dell'ambasciatore. Alan era a dir poco stravolto e la sola cosa che desiderava fare era tornarsene sulla nave e poi a casa.

Per la verità tutti avrebbero voluto tornarsene sulla nave ma erano consapevoli che i problemi di fondo non erano ancora stati risolti: l'away team sceso con Bueller aveva ancora addosso l'infamante accusa di omicidio volontario plurimo Paulo e Luna erano ancora alla caserma della polizia e se ne ignorava lo stato di salute. Se volevano tornare sulla nave non avevano altra soluzione, dovevano necessariamente recuperare le prove della loro innocenza.

"Una cosa è certa, una squadra troppo numerosa come la nostra non passerà mai inosservata" le parole di Basta fecero annuire tutto il gruppo.

In effetti l'away team era formato in prima battuta da nove persone: il Capitano Bueller, la consigliera Caytlin, il capo della sicurezza Lon Basta, il Capo OPS Paulo Rodriguez, il timoniere Catalunya Jones, il figlio dell'ambasciatore e tre addetti della sicurezza. Anche togliendo Paulo e Luna restavano comunque sette persone.

Ad esse erano da aggiungere i membri del secondo team sceso sul pianeta sotto il comando di Xyr, formato da altri cinque ufficiali: il primo ufficiale Xyr, l'ufficiale tattico capo Rest, il capo ingegnere James Doohan, l'ufficiale scientifico capo Edison Ray Tucci e l'ufficiale medico capo Melanne Graahn.

Rest osservò il variegato gruppo che si trovava di fronte "La soluzione migliore sarebbe dividerci in gruppi più piccoli con diverse funzioni, ossia tenere al sicuro il figlio dell'ambasciatore, creare un diversivo per il resto della squadra e recuperare le prove"

"Molto bene" Bueller osservò il gruppo "Io guiderò il gruppo che si infiltrerà nella villa, Xyr capitanerà la squadra che creerà un diversivo e Rest chi resterà indietro con Alan"

"No Capitano" la risposta simultanea di Rest e Xyr fece ridacchiare Melanne sotto lo sguardo attonito di Ferris.

"Come sarebbe a dire no?!"

"Ferris ragiona! Se dovessero esserci delle telecamere nella villa, cosa molto probabile, come giustificherà il Comando di Flotta la presenza di un gruppo di federali in quel luogo!" Xyr si voltò assottigliando lo sguardo verso Bueller "Inoltre quanto valore potranno avere delle prove che dei criminali ricercati di omicidio hanno personalmente rubato?! La popolazione vi accuserebbe di aver alterato le prove per apparire innocenti!"

"Capitano, se mi permette" Rest prese la parola per fermare l'invettiva dell'andoriana, che evidentemente non aveva ancora perdonato a Bueller la scelta di sbarcare sul pianeta "Il primo ufficiale ha ragione. Dovremo sfruttare la situazione a nostro vantaggio se vorremo recuperare quelle prove con il minimo rischio possibile. La squadra del tenente Xyr è la più indicata ad infiltrarsi perché siamo uguali a loro e nessuno sa che vi sono altri cinque federali sul pianeta sotto copertura.. è più probabile che abbassino la guardia di fronte a noi"

"E noi siamo dei ricercati, quindi se c'è qualcuno che può attirare l'attenzione siamo proprio noi!" concluse Basta con un tono di voce gelido "Non mi piace ma Xyr e Rest hanno perfettamente ragione"

Bueller chiuse per un attimo gli occhi, è sempre stato un ufficiale impulsivo con uno stile di comando molto più vicino a quello di Kirk piuttosto che di Picard, ma si fidava abbastanza dei suoi uomini per ascoltare le loro parole "Quindi la vostra idea quale sarebbe?"

Rest riprese la parola prima di osservare il gruppo "Le suggerirei di lasciare a Xyr il compito di recuperare le prove con la sua squadra e di dividere la sua in modo da occuparsi sia del creare un diversivo sia della protezione del signor Alan" fece una piccola pausa "Le ricordo che, nonostante tutto ciò che è capitato, non possiamo escludere che in origine i piani fossero molto diversi da quelli che al momento ci portano a fare questa incursione"

"Pensate che volessero rapire Alan?" Caytlin pose la sua frase come fosse una domanda ma dal suo volto era palese che ne fosse certa

"Corretto consigliera" intervenne di nuovo Rest "Il fatto è che con buone probabilità voi, nonostante la situazione, siate riusciti a difenderlo uccidendo i vostri aggressori. A quel punto hanno dovuto improvvisare accusandovi di omicidio e cercando di farvi decapitare"

"Decapitare?!" chiese Bueller

"Già, è quella la pena per omicidio qui su Nutrutum" intervenne Melanne "E' stato comunicato al capitano dal prefetto Saijt"

"E perché non ne sapevo nulla?!"

"Forse perché sei sceso su un pianeta quasi del tutto sconosciuto nonostante l'ufficiale tattico capo ti avesse fatto notare che non ne conoscevamo neppure le leggi?!" rispose Xyr lanciando un'occhiataccia a Bueller che sbuffò prima di annuire.

"Va bene, va bene.. tutta colpa mia, pensavo che la cosa fosse già stata appurata ore fa!"

"Con tutto il rispetto, consiglierei di lasciare a Caytlin il comando della squadra che si occuperà della difesa di Alan per via delle sue abilità di tiratore"

Caytlin spalanco gli occhi per poi scuotere il capo "Non ho queste grandi abilità! Ho solo molta fortuna!"

Rest arcuò un sopracciglio prima di riformulare la sua frase "Sebbene noi vulcaniani non crediamo nella buona sorte, consiglierei di lasciare comunque Caytlin al comando della squadra che si occuperà della difesa di Alan per la sua fortuna costante nell'utilizzo delle armi"

"In più il giovane potrebbe aver bisogno di parlare con qualcuno.. mi sembra piuttosto terrorizzato al momento" intervenne Doohan guardando il giovane.

Bueller non era affatto felice della soluzione proposta ma alla fine decide di dare fiducia ai suoi uomini "Signor Rest, sembra che abbia già in mente il piano. Siamo tutt'orecchi.. ehm, volevo dire, la ascoltiamo!"



Notrutun - quartiere di Emenerth
Villa dell'ex primo ministro Dogak
06 agosto 2401 - ore 22:38


Un altro giorno era venuto al termine. Dogak se ne stava seduto alla veranda pregustando l'interessante serata che gli era stata organizzata come di consueto dal suo braccio destro e amico Fumel. Sebbene Dogak non si fosse mai sposato, non disdegnava la compagnia femminile, soprattutto se questa appariva ben felice di soddisfare tutte le sue perversioni e Fumel era davvero un portento nel trovargli proprio ciò che più desiderava.

"Come si chiama quella di stasera?" chiese in maniera svogliata

"Ti interessa davvero?" la voce di Fumel suono altrettanto indifferente

"No, ma se ti ricordi il loro nome aprono le gambe molto più velocemente e stasera non ho davvero voglia di perdermi in preliminari"

"Nuzil" rispose Fumel prima di scrollare le spalle "Ma è una professionista, sono certo che non le dispiacerà andare subito al sodo"

Dogak annuì compiaciuto, quando si ha a che fare con delle professioniste è tutto più semplice e veloce "Tra quanto dovrebbe arrivare?"

"Circa mezz'ora o poco meno"

"Molto bene, in questo caso ho tutto il tempo di..."

"Dogak!!" la voce di un uomo interruppe il discorso dell'ex primo ministro costringendolo a voltarsi verso l'entrata della villa "Dogak!! Non crederai mai a quello che è appena successo!"

"Thron, potresti parlare e basta? Non intendo tentare di scoprire cosa hai visto!"

Thron non sembra prestare attenzione alle parole del suo capo e riprese a parlare con un ampio sorriso disegnato in faccia "Si tratta dei federali, i tizi alieni accusati di omicidio!"

"Sono stati catturati, eh? Beh.. era più che ovvio che alla fine li prendessero, sono stupito che abbiano retto fino ad ora!"

"No! La stanno contattando ora, proprio in questo momento!"

Dogak saltò in piedi guardando Thron come se fosse impazzito "Che significa che mi stanno contattando?!"

"Sì! Anche io non ci credevo quando l'ho visto!" Thron sorrise molto divertito "Sono riusciti ad entrare nella rete di telecomunicazioni del pianeta e hanno deciso di contattare lei!"

"E perché hanno contattato proprio me?!"

Thron scosse il capo "Non l'hanno detto, parleranno solo con lei!"

Dogak lanciò uno sguardo criptico a Fumel prima di rientrare in casa e raggiungere il proprio ufficio. Il sistema di telecomunicazioni era già attivo e l'ex primo ministro rimase per un attimo sorpreso ad osservare lo sguardo del facente funzione di Capitano: era a conoscenza della sua giovane età ma vederlo in quello schermo, con i capelli arruffati e un accenno di occhiaie, gli diede l'impressione di avere a che fare con un marmocchio appena tornato da una nottata di baldorie.

"Sono l'ex primo ministro Dogak, perché mi ha contattato?"

Sul volto di Bueller sembrò passare per pochi istanti un lampo di terrore anche se il federale tentò di nasconderlo immediatamente, Dogak lo notò e ne fu parecchio compiaciuto.

=^=Sono il facente funzione di Capitano Ferr..=^=

"Lo so chi siete, non serve che si presenti! Arriviamo direttamente al punto, per quale motivo ha pensato che fosse una buona idea contattare proprio me?! Sapete di essere ricercati di omicidio?!"

Lo sguardo di Bueller gli apparve ancora più teso di prima e Dogak faticò a nascondere il ghigno malefico che rischiava di spuntargli sul volto. Quel ragazzino poteva anche indossare un'uniforme da militare alieno ma restava un ragazzino che si sarebbe volentieri nascosto dietro alle sottane di sua madre.

"Ma quanti anni hai?!"

La domanda di Fumel sembrò indispettire per un attimo l'alieno ma prima che potesse rispondere Dogak riprese la parola "Non ha importanza quanti anni ha, se sarà ritenuto responsabile lui e tutti i suoi amici verranno decapitati!"

=^=Decapitati?!=^= Bueller deglutì osservando ad occhi spalancati Dogak =^=Ma noi non abbiamo fatto niente! O meglio.. non sappiamo cosa abbiamo fatto, non ricordiamo nulla! Noi.. noi non sappiamo cosa fare!=^=

"Questo non è un mio problema, ragazzo!" Dogak fissò con espressione indifferente Ferris prima di proseguire "Non so per quale motivo abbia deciso di chiamarmi. Se era alla ricerca di un consiglio, si consegni alle autorità assieme al resto della squadra. Altro non posso fare per lei, sono fuori dalla politica da vari anni ormai"

=^=Non ci fidiamo del Primo ministro!=^= rispose con un accenno di nervosismo Bueller =^=Per questo ho chiamato lei! Molta gente pensa che se ci fosse stato lei ancora al governo di questo pianeta tutto ciò non sarebbe successo, dicono che fosse un uomo migliore dell'attuale primo ministro!=^=

Dogak sghignazzò divertito anche lui era convinto che l'attuale Primo Ministro non fosse neppure degno di baciare la suola delle sue scarpe, ma sapere che anche la popolazione la pensasse allo stesso modo lo fece avvampare di orgoglio.

=^=Abbiamo bisogno di parlare con una persona giusta e lei è l'unico che possiamo contattare. Siamo innocenti, ne sono certo! Siamo membri della Flotta Stellare, nessuno di noi avrebbe mai ucciso qualcuno solo per il gusto di farlo e poi.. perché non ricordiamo nulla?!=^=

Lo sguardo angosciato di Ferris andò solo a confermare le parole del giovane, quel marmocchio non aveva la più pallida idea di cosa fare. Fu piuttosto divertente constatare come un'organizzazione come la grande e potente Flotta Stellare forse composta da pivellini ancora sporchi di latte.

"Bene, avete la mia attenzione"

=^=Grazie! Queste sono le coordinate di un luogo abbastanza isolato.. lì troverete le indicazioni per raggiungerci=^=

"Starai scherzando?! Ragazzo, non intendo scorrazzare per tutta la dannata città prima di trovarvi. Siete voi che avete bisogno di me, non il contrario!"

=^=Ed io non posso rischiare di vedermi arrivare qui la polizia prima di aver parlato con lei! Sto mettendo a rischio la mia vita e quella degli altri, devo andare sul sicuro=^=

"Va bene, cercherò di venirvi incontro ma la avverto, la mia pazienza non è infinita!"

=^=Sì signore=^=

La comunicazione si chiuse improvvisamente e solo ora Dogak si permise di ridere per la strana situazione in cui si è improvvisamente ritrovato "Chiedere aiuto proprio alla persona che detiene le prove che potrebbero assolverli!"

Fumel, che era rimasto in disparte, si avvicinò al suo capo osservandolo in volto "Vuoi davvero presentarti a quell'appuntamento?"

"Ovviamente sì, essere colui che ha risolto la caccia ai federali è proprio quella spinta che mi permetterà di tornare alla carica di Primo Ministro!"

"Capisco, ma dobbiamo organizzarci al meglio" Fumel si sistemò su una sedia mentre rifletteva a voce alta "Quel marmocchio spaventato è pur sempre riuscito ad uccidere più criminali e ad impedire il rapimento del figlio dell'ambasciatore"

"Ovviamente, ma quel marmocchio ha detto solo di non voler vedere la polizia.. non ha mai escluso che io portassi con me le mie guardie del corpo!" Dogak ridacchiò nuovamente "Sapevo che fossero giovani ma non li pensavo così idioti! Come abbiano fatto quegli incompetenti a farsi fregare da questa manica di marmocchi non lo capirò mai!"

"Quindi cosa facciamo, partiamo?!" Thorn non vedeva l'ora di trovarsi di fronte i federali

"Sì, raduna i nostri uomini, voglio essere fuori di qui al massimo entro dieci minuti!"

"E per quanto riguarda Nuzil?" Fumel guardò il suo capo "Le dico che le fisserò un'altra serata con lei fra qualche settimana?"

"No, non ce n'è bisogno.. sono convinto che risolveremo questa situazione molto rapidamente".



Notrutun - quartiere di Emenerth
Villa dell'ex primo ministro Dogak
06 agosto 2401 - ore 23:02


Tutto nel piano di Rest stava andando nei migliori dei modi: i costanti intrallazzi dell'ex primo ministro con donne di "facili costumi" non erano passati inosservati su Nutrutum e sarebbe stato facile approfittare della cosa per infiltrare qualcuno nella villa, bastava solo intercettarla prima che entrasse. La scelta di Rest fu quella di sistemare a poca distanza dall'entrata Doohan e Tucci che, grazie ai travestimenti, sarebbero apparsi gente del posto, e poi aspettare, tenendo controllata la villa per non incappare nelle vere guardie di Dogak.

Come volevasi dimostrare anche questa sera l'ex primo ministro non aveva intenzione di "dormire" da solo. La coppia di federali notò subito quella giovane notruturiana che camminava sul marciapiede dirigendosi con passo spedito verso i cancelli della villa di Dogak. Dal suo aspetto era piuttosto giovane, con lunghe ciglia ed un seno fin troppo prosperoso per essere il dono di madre natura. Arrivata ai pressi dell'entrata si fermò a guardare i due federali che sembravano schierati a difesa dell'abitazione.

"Sono attesa dall'ex Primo Ministro, fatemi passare!"

"Nome?" la voce di Doohan era del tutto inespressiva, anche se manteneva lo sguardo in basso senza guardarla negli occhi

La giovane rispose prontamente "Nuzil"

Doohan riprese il suo discorso, sapeva di doverla mandare via il prima possibile "Sì, eravate attesa per stasera ma purtroppo mi rincresce informarla che il signore ha ricevuto una chiamata urgente e ha lasciato la villa. Sono certo che sarà lieto di fissarle un nuovo appuntamento in futuro"

La giovane spalancò gli occhi quasi inorridendo alle parole del capo ingegnere sotto copertura "State scherzando?! E ora io dovrei andarmene così?! Non è questo il modo di comportarsi"

La donna non aspettò risposte e, inviperita fino all'inverosimile, si voltò andandosene picchiettando con furia i tacchi sul suolo.

Solo quando fu fuori dalla vista di tutti gli altri della squadra federale tornarono a palesarsi "Bella la trovata di farsi passare per una squillo Rest, in questo modo qualcuno potrà entrare dalla porta principale e attirare l'attenzione.. ma non ho capito perché debba farlo io!" rispose Melanne fissando Rest.

"Le donne presenti in questa squadra sono due, non posso coordinare il gruppo se fungo da diversivo" intervenne Xyr rispondendo rapidamente

"Inoltre lei ha sempre con sé un hypospray, sono certo che non avrà problema a liberarsi di eventuali accompagnatori e raggiungerci quanto prima" Rest rispose un po' rigidamente "In caso contrario non dovrà far altro che chiamarci"

"Non avremo molto tempo per cercare quello di cui abbiamo bisogno" Tucci sembrava pensieroso "Siamo sicuri che saremo in grado di trovare le nostre prove e andarcene?"

"No, un uomo come l'ex primo ministro ha probabilmente informazioni raccolte in decine e decine d'anni di osservazione e studio dei principali esponenti sociali del pianeta. Sarebbe impossibile pensare di analizzare tutti i suoi file e trovare i nostri" rispose rapidamente Rest

"E quindi cosa facciamo?"

Xyr spostò con noncuranza lo sguardo su Tucci "Ci porteremo via tutto.. alle ricerche certosine ci concentreremo una volta tornati sulla Hope"

"Va bene, allora iniziamo.. vi do cinque minuti per raggiungere il lato est della recinzione, poi suonerò il campanello per farmi aprire!" Melanne sembrò entrare molto rapidamente nel suo ruolo ed il resto della squadra si allontanò da lei.

Non passarono più di un minuto che la dottoressa si ritrovò di fronte due uomini che la fissavano aspettando una spiegazione per la sua presenza in quel posto.

Melanne cercò di imitare meglio che poteva la voce di quella ragazzina "Sono attesa dall'ex Primo Ministro, fatemi passare!"

"E cosa facevi fuori dal cancello senza suonare?!" chiese una delle due guardie "Non hai nulla con te?!"

Melanne avrebbe voluto dare un po' più di tempo ai colleghi per spostarsi dall'entrata prima di attirare l'attenzione su di sè ma soprattutto non aveva pensato al fatto di non avere una borsetta con sé. Quale donna uscirebbe senza portare con sé nulla? La domanda di quella guardia era piuttosto ovvia, ma evidentemente Rest non ci aveva pensato. I vulcaniani non sembrano essere particolarmente ferrati in moda femminile! Melanne si ritrovò costretta a giocarsi il tutto per tutto in modo da eliminare ogni possibile dubbio e decise di improvvisare.

Pensò per un attimo a quella nutrutuniana che se ne era appena andata e, imitando il suo modo di agire, gonfiò il petto e si preparò ad attaccare a male parole le due guardie "Oh, sentite! La serata è già stata davvero orribile e non intendo farmi offendere anche da voi! Mi hanno rubato la borsetta, ho perso tutte le mie cose e voi avete pure il coraggio di chiedermi perché non mi sono sbrigata a suonare?! Avevo bisogno di un minuto per riprendermi!"

Le due guardie restarono per un attimo sbigottite e Melanne capì che doveva rincarare la dose "Allora?! Intendete aprirmi o no?! Anzi, sapete che vi dico? Io sarete voi a dover spiegare al vostro capo che questa sera se ne starà da solo!" la dottoressa si girò ancheggiando ad ogni passo.

"Aspetti!" la prima guardia tornò a parlare "Le apro.. non sia così permalosa!"

"Siete fortunati che sia attesa dal vostro capo o credetemi, me ne sarei già andata!"

Le due guardie aprirono il cancello e scortarono Melanne all'interno della stanza, attraversando una serie di corridoi vuoti per raggiungere la stanza padronale.

"Ma non c'è nessuno in questa villa?"

"Sono tutti fuori per una commissione, torneranno molto presto"

Melanne scoccò uno sguardo infastidito alle guardie "E il vostro capo dov'è? Mi aspetta in camera?"

"No, è andato a fare personalmente quella commissione ma tornerà qui entro poco tempo"

"Mm.. va bene" Melanne entrò nella camera da letto osservandosi attorno "Nel mentre attendo mi darò una rinfrescata. Dove posso trovare il bagno?"

La seconda guardia, che finora era rimasta un po' indietro, fece un paio di passi avanti indicando la porta a destra dell'armadio "Se vuoi posso darti una mano.. sono molto bravo in certe cose.."

Melanne sorrise in maniera provocatoria iniziando ad ancheggiare mentre avanzava verso il bagno "Ma certo.. adoro quando un giovane aitante è pronto ad aiutare una giovane ed indifesa fanciulla come me.."

Sul volto della guardia apparve un sorriso ebete mentre scortava con gioia la donna nel bagno mentre il collega sembrava maledirsi mentalmente di non essere stato lui ad avanzare quella proposta. Melanne non poteva sperare in qualcosa di meglio: le due guardie si erano divisi rendendole molto più semplice la sua contromossa.

Arrivati nell'ampio bagno, non appena la guardia chiuse la porta alle sue spalle, Melanne gli buttò rapidamente le braccia al collo sorridendogli con fare ammiccante. La guardia era così eccitata, pregustando il seguito, da non accorgersi che la dottoressa nella mano destra nascondeva un piccolo hypospray caricato ad axonon. Ci vollero pochi istanti e la guardia finì direttamente disteso a terra privo di sensi.

*Fuori uno*

La dottoressa rifletté solo per un momento poi lanciò un urlo fingendosi spaventata a morte. L'altra guardia entrò di corsa trovandosi il collega svenuto per terra e fissò la donna senza capire che cosa stia succedendo.

"Dammi una mano, dobbiamo portarlo via di qui!"

"Ma mi spieghi che cavolo è successo?!"

"Beh, stavamo baciandoci, gli avevo promesso un certo lavoretto e lui.. non lo so.. credo si sia eccitato così tanto che è svenuto!" Melanne fece una smorfia infastidita "E dire che a vederlo sembrava così aitante e invece era solo parole! Avrei dovuto scegliere subito te anziché questo smidollato!"

La guardia gonfiò il petto orgoglioso per poi fissare il collega "E perché dovremmo portarlo fuori di qui? Possiamo lasciarlo a dormire nel bagno e noi potremmo trastullarci sul letto!"

Melanne sbuffò con disgusto prima di fissare la guardia "E come lo spiegherete al vostro capo di esservi divertiti con me?! Nel suo bagno e sul suo letto per giunta! Se vi va bene si limiterà a licenziarvi, ma davvero pensate di esser così tanto fortunati?!"

"No no.. hai ragione, e allora cosa facciamo?"

"Tu prendigli le gambe e trascinalo, io ti apro le porte! Portiamolo da qualche parte e nascondiamolo fino a che non si risveglia!"

La guardia non se lo fece ripetere due volte, abbassandosi a prendere le gambe del collega per trascinarlo via, ma non fece in tempo a fare neppure un passo. In pochi istanti una forte dose di axonon mise anche lui fuori gioco. Melanne osservò con orgoglio i due uomini privi di senso e poi uscì, iniziando a cercare lentamente l'ufficio di Dogak. Le ci vollero svariati minuti per arrivare nella stanza e quando vi entrò notò che i suoi colleghi avevano quasi terminato.

Avevano preso tutti i documenti dalla cassaforte e Doohan aveva smontato i sistemi di archiviazione dati dal terminale di quello che sembrava una sorta di computer.

"Certo che non scherzavate proprio.. ci portiamo via tutto?"

"Si dottoressa.. ci portiamo via tutto!" rispose convinta Xyr



Notrutun - quartiere di Tizuatania
Porto di Tizuatania - Magazzino 6
07 agosto 2401 - ore 00:26


Quella sorta di caccia al tesoro si stava protraendo fin troppo per i gusti di Dogak detestava essere costretto a spostarsi fra case abbandonate e magazzini luridi eppure continuò a seguire le briciole di pane lasciate in giro da quel marmocchio. Erano anni che si domandava in quale modo avrebbe potuto convincere l'opinione pubblica di poter assumere di nuovo l'incarico di Primo Ministro ed ora quello smidollato federale gli aveva offerto la soluzione su di un piatto d'argento.

"Quanto ancora continueremo a girare per la città?"

Fumel era piuttosto furente, non accettava un simile trattamento da un ragazzetto come quel Bueller. In verità la maggior parte della sua scorta stava dando segni di insofferenza.

"Facciamo così.. questo è l'ultimo posto. Se ci sono bene, altrimenti ce ne torniamo a casa" Dogak guardò Fumel che annuì al suo capo "Voglio un lavoro da professionisti. Io entrerò da solo, voi trovate le entrate secondarie e preparatevi a circondare quella manica di mocciosi"

"Ricordatevi che quei mocciosi sono comunque armati e pericolosi.." Fumel guardò i suoi uomini "Quindi occhi aperti e ricordate che la vita del signor Dogak è la nostra priorità!"

Gli uomini annuirono sotto lo sguardo di un Dogak particolarmente compiaciuto. Amava sentirsi ricordare che la sua vita avesse un valore maggiore rispetto a quella di chiunque altro. Era una cosa che sapeva bene ma era soddisfacente sapere che anche gli altri ne fossero convinti.

"Bene, muoviamoci.." Dogak uscì dalla sua vettura a levitazione magnetica per poi entrare con sicurezza nel magazzino. Camminò per pochi minuti sino a che non lo vide: il marmocchio che giocava a fare il capitano era proprio di fronte a lui.

"Il famigerato Ferris Bueller presumo.."

Dogak fece qualche altro passo verso il terrestre ma appena lo fece notò che qualcosa era cambiato. Il suo sguardo non appariva più quello di un ragazzino spaventato anche dalla sua stessa ombra. Aveva di fronte a sé una persona giovane ma del tutto padrona di sé stesso e questo iniziò a preoccuparlo.

"Il famoso ex primo ministro Dogak, sono lieto che sia venuto sino a qui"

"Posso sapere il motivo di tutta questa inutile perdita di tempo?! Mi avete fatto girare per la città per più di mezz'ora!"

"Volevo capire un paio di cose. In primis volevo scoprire se vi foste affidati alla polizia ma a questo punto lo escludo un po' mi dispiace, così mi ritrovo costretto a dar ragione a quel vulcaniano fastidioso"

Dogak fece una smorfia infastidita "E che altro?"

Bueller finse di non capire "In che senso?"

"Avete detto che volevate capire due cose e la prima era se mi fossi rivolto alla polizia. Qual è la seconda?"

Ferris sorrise in maniera sorniona "Volevo capire il modus operandi delle sue guardie del corpo.. ma, arrivati a questo punto, la cosa non è più un problema"

L'ex primo ministro sentì un brivido corrergli lungo la schiena "Che vorrebbe insinuare?!"

"Stanno tutti dormendo..." Basta apparve poco dietro all'ex primo ministro facendolo sussultare "Li abbiamo storditi tutti"

Dogak fece un passo avanti osservando Basta con rabbia "Pensate davvero che rapirmi migliorerà la vostra situazione?!"

"No, non lo penso affatto" Bueller intervenne riguadagnando l'attenzione di Dogak "Ed infatti non intendo trattenerla, ma nonostante tutto voglio approfittarne per sapere una cosa. Perché?"

"Perché?"

"Già.. cosa pensava di ottenere con tutta questa farsa? Le accuse a nostro nome sono fasulle, a questo punto si saprà già che eravamo stati drogati.. del resto un paio dei miei uomini sono ancora nelle vostre celle, per quanto ne so" Bueller si batté con il dito il mento un paio di volte fingendo di pensare "La Flotta non farebbe mai nulla per liberare un proprio uomo che si è macchiato di un delitto su un pianeta non federale, si rispetta a pieno la legislazione degli altri popoli.. e del resto questo non avrebbe fermato il processo di integrazione di Notrutun"

Dogak rimase in silenzio quindi Bueller riprese a parlare "Credo che la mia testa non servisse solo per allontanare da qui la Federazione, ma per qualche gioco di potere a livello politico.. mi sbaglio?"

"Non vi dirò nulla!" sputò Dogak furente. Quel moccioso stava parlando troppo e lui di certo non avrebbe mai svelato le sue carte e quelle di chiunque altro vi fosse stato più o meno direttamente coinvolto.

"Non importa, lo capirò da solo. Le auguro sogni d'oro ex primo ministro"

Dogak tentò di rispondere a Bueller ma prima di riuscirvi si ritrovò messo fuori gioco.

Bueller sfiorò il comunicatore ricevuto da Rest per mettersi in contatto con Xyr "Squadra due, risalite sulla nave. Il vostro teletrasporto non potrà più essere segnalato a Dogak, sta facendo un bel sonnellino"

=^= Ricevuto =^=

Bueller, soddisfatto, uscì con gli altri dal magazzino per prendere una boccata d'aria. Non era uno stupido ed era convinto che molte cose in quella faccenda non gli tornassero ma in fondo non era importate. La sua priorità era riportare tutti a bordo della nave, possibilmente senza un'accusa di omicidio sul groppone.

Fece un paio di passi voltandosi verso i suoi uomini quando avvertì la sensazione di metallo premuto sulla sua nuca. La squadra federale si voltò rapidamente ma quel maledetto nutruturiano stava usando Bueller come scudo.

"Sono il tenente Lorts, abbassate le armi o lui muore!"

La squadra temporeggiò solo un paio di istanti poi iniziò lentamente ad abbassare le armi ma non fecero in tempo che il rumore di teletrasporti li avvolse. Improvvisamente Lorts mollò la presa e quando Bueller si voltò notò che il suo aggressore era improvvisamente sotto tiro da un individuo della sua stessa razza.

"Lorts, sei in arresto bastardo!"

"Deved? Ma che diavolo dici?! Lasciami andare, sono loro i ricercati!"

"Non penso proprio, ho scoperto le falsificazioni alle prove e l'unica persona che le ha toccate prima di me sei stato tu. Non offendere la mia intelligenza cercando di discolparti!"

Lorts abbassò il capo e fu allora che Bueller si guardò un po' attorno. Assieme a Deve erano discesi anche Paulo, Luna e altri cinque uomini della sicurezza.

"Paulo, ordina alla nave di teletrasportarci nei pressi del punto in cui rilevano il comunicatore del tenente Tucci.. andiamo a riprenderci la terza squadra"



Notrutun - quartiere di Tizuatania
Luogo imprecisato
07 agosto 2401 - ore 00:58


Il silenzio in quell'area del paese sembrava quasi spettrale. La casa abbandonata che era stata scelta dalla squadra di Caytlin faceva quasi paura: tetra e completamente abbandonata alle intemperie, sembrava ad un passo dal poter crollare sotto il suo stesso peso.

Bueller camminò il più silenziosamente possibile dirigendosi verso la stanza centrale, l'unica dalla quale sembrava intravvedersi un po' di luce. Dentro di sé sentiva un po' il peso di cosa avrebbe potuto trovare: aveva fiducia in Caytlin, sapeva che era un ufficiale da non sottovalutare ma Rest sembrava ritenerla letteralmente invincibile. Era stato quel dannato vulcaniano a insistere nel lasciare che del giovane figlio dell'ambasciatore se ne occupasse lei ed un membro della sicurezza Bueller avrebbe voluto dargli più scorta ma per Rest era più che sufficiente.

*Se hanno anche solo torto un capello a Caytlin, giuro che Rest lo appendo per le orecchie!*

"Oh, vi siete decisi ad arrivare, mi stavo annoiando!"

La voce della consigliera fece voltare di scatto Ferris che ne fissò lo sguardo orgoglioso e battagliero, mentre una luce divertita si accendeva nei suoi occhi "Buonasera capitano, la stavamo tutti aspettando!"

"Tutti?" Ferris osservò stranito la consigliera

"Alan, Billings, la sottoscritta e i sette uomini che erano stati mandati qui!"

Bueller buttò un occhio dentro la stanza trovando Alan, del tutto incolume, seduto vicino a Billings ed un mucchio di persone stordite, che erano state buttate una sopra l'altra e legati peggio di salami. Ferris lanciò un'occhiata all'addetto della sicurezza che, facendo spallucce, si limitò a indicare Caytlin.

"Caytlin?!"

"Ah, si.. solo fortuna capitano!"

"Sì, e io sono un lillipuziano sotto copertura.. torniamo tutti sulla nave prima che ci sia più gente su questo pianeta che sulla Hope!"



USS Hope - in posizione geostazionaria attorno Nutrutum
Sala tattica
10 agosto 2401 - ore 08:00


Erano passati alcuni giorni da quando tutti gli ufficiali della Hope avevano lasciato il suolo del pianeta. Tutti i sistemi informativi dei pianeti non facevano altro che parlare del misterioso gruppetto di notruturiani che avevano compiuto il furto nella casa dell'ex primo ministro Dogak per poi consegnare le informazioni rubate alle reti telegiornalistiche del pianeta.

Non solo le prove dell'innocenza dei federali erano oramai di dominio pubblico, ma anche l'intima connessione mafia-politica non era più un segreto per nessuno. Le ripercussioni sul pianeta furono incommensurabili, ma del resto con l'apertura di quel vaso di Pandora non ci si poteva aspettare nulla di diverso. Restava da decidere il da farsi: continuare il processo di integrazione di un pianeta privo di guerre ma con un governo così palesemente corrotto o andarsene sperando che fra qualche decina d'anni le cose migliorino?

=^=La mia posizione non cambia. Ho analizzato le informazioni pervenute e ritengo sarebbe altamente illogico procedere con i negoziati=^=

Retok appariva sempre lo stesso sul monitor della sala, freddo e autoritario. Non aveva più contattato il figlio dal loro ultimo incontro e Bueller si ritrovò a sentirsi sollevato nel sapere che quella fosse una riunione a porte chiuse in cui a partecipare sarebbero stati solo lui, l'ambasciatore e Strauss. Il suo ufficiale tattico non lo avrebbe mai fatto vedere apertamente ma Ferris sapeva che la frattura con la sua famiglia fosse una ferita ancora fresca.

"Ma in questo modo la daremo vinta ai criminali che vivono su quel pianeta!" l'ambasciatore Garner non voleva mollare, del resto aveva lavorato molto a quel primo contatto e sperava che la sua riuscita rappresentasse il trampolino di lancio per la sua carriera "Se anche un gruppetto di criminali non ci vuole sul pianeta non è un problema nostro!"

=^=Errore. Non si tratta di un piccolo gruppo di criminali, ma di un substrato della popolazione ben più vasto=^= Retok era rigido sulle sue posizioni =^=Evidentemente lei non ha verificato tutte le informazioni emerse dal furto in casa del signor Dogak, perché altrimenti converrebbe con me. Su Nutrutum la politica e la criminalità sono così intimamente connesse che risulta possibile parlare dell'una senza considerare l'altra=^=

"Non per interrompere il vostro interessante dialogo.." Bueller intervenne, del resto ascoltare due pomposi ambasciatori per due ore e mezza era il massimo che la sua pazienza gli permettesse di tollerare "Vorrei sapere cosa dobbiamo fare"

=^=Sono qui proprio per questo motivo, tenente Bueller=^= Retok guardò in faccia i tre uomini dallo schermo visore della sala tattica =^=La Federazione Unita dei Pianeti ha deciso di avvalorare la mia posizione. L'annessione del pianeta Nutrutum è rimandata a data da destinarsi, potete riportare l'ambasciatore sulla Terra=^=

Gardner, furioso come non mai, scattò in piedi e lasciò la stanza senza aggiungere altro, guadagnandosi uno sguardo di sufficienza da parte di Retok =^=Non comprenderò mai il piacere che la vostra razza prova nello sguazzare in un mare di emozioni=^= il vulcaniano tornò a guardare Bueller e Strauss con la stessa espressione inespressiva ma era palese che non avesse alcun piacere di continuare quella comunicazione =^=Non vi trattengo oltre..=^=

"Suo figlio sta bene.." la frecciatina di Strauss non sortì apparentemente alcun effetto su Retok.

=^=Ne sono consapevole, sono il suo parente più prossimo e sarei stato informato dal Comando di Flotta nel caso in cui fosse morto. Non vedo la necessità di comunicare un'informazione così futile quanto non richiesta=^=

"Si trova su questa nave, casomai volesse salutarlo"

=^=Non mi aspetto che possiate capire le dinamiche familiari vulcaniane, quindi mi limiterò a dirvi che non sento la necessità di vedere il vostro ufficiale tattico capo. Lunga vita e prosperità=^=

La comunicazione si chiuse di botto lasciando per un attimo Bueller e Strauss in silenzio.

"Doveva proprio farlo?" Bueller si voltò verso Strauss "Per carità, non che me ne lamenti ma non credo che quel vecchio pomposo dalle orecchie a punta sia stato felice di sentir parlare del figlio"

"Lo so, per quello l'ho fatto! Rest è comunque suo figlio, prima o poi dovrà fare un passo verso di lui!" Strauss si alzò stiracchiandosi un po' prima di dirigersi verso l'uscita "Ah, dica a Xyr di predisporre un calendario per le prossime licenze, secondo l'ammiraglio l'equipaggio ha bisogno di riposare.. e vale anche per Rest! Scenderà da questa nave volente o nolente, chiaro?"

"Benissimo! Non vedevo l'ora di una bella vacanza e.."

"No, tu la tua licenza te la sei già goduta qui su Nutrutum assieme alla consigliera Caytlin, il capo della sicurezza Lon Basta, il capo ops Paulo Rodriguez, il timoniere Catalunya Jones ed ai tenenti Billings, Wenneck e Price"

Ferris spalancò gli occhi restando imbambolato per qualche istante "Sta scherzando? Le pare che ci siamo divertiti a farci drogare e correr dietro come a dei criminali?!"

"Ordini dell'ammiraglio Lennox, dice che in questo modo apprenderete che non è saggio scendere su un pianeta a divertirti fino a quando non lo si conosce a fondo!"

Bueller cercò di studiare il volto di Strauss ma non riuscì a capire se lo stesse prendendo in giro o meno "È uno scherzo?!"

"Forse sì, forse no.. lo scoprirà a tempo debito. Buona giornata, capitano Bueller!"