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USS HOPE - MISSIONE 17 RSS USS HOPE - Missione 17

17.05 "Riuniti"

di Rest figlio di Retok, Pubblicato il 07-12-2021

Notrutun - Beyhan
Luogo non precisato
06 agosto 2401 - ore 16:49


Xyr aveva portato la sua piccola squadra nei luoghi in cui erano avvenute le maggiori colluttazioni attribuite ai federali ed ora stavano percorrendo alcuni vicoli della cittadina.

Passo dopo passo si erano ritrovati a seguire i passi di Bueller e, sebbene di fondo c'era una certa logica nel loro peregrinare, comunque qualcosa non gli tornava del tutto.

"Non dico che avrei certamente preso scelte più sensate ma..." la voce di Xyr era tanto da bassa da sembrare solo un sussurro

"...ma certamente avrebbe preso decisioni migliori" intervenne Melanne osservandosi attorno "Mi sembra che non fossero molto lucidi i nostri colleghi"

"E probabilmente è esattamente così che sono andare le cose" Rest osservò i colleghi "Molto probabilmente sono stati drogati con il cibo o con le bevande"

"Andiamo... vuoi davvero che non abbiano seguito le più basilari norme di sicurezza per i viaggi in pianeti non conosciuti e non abbiano analizzato minuziosamente quello che stavano per ingerire?" la domanda della Grahan ottenne come risposta solo un'occhiata allusiva da parte di Xyr e di Rest "Ok, capito... come non detto!"

Il primo ufficiale prese la parola "Piuttosto, a questo punto direi che non troveremo nulla in giro... o non ci sono prove o sono stati davvero bravi a ripulire ogni singola scena! Non ci resta altro che trovarli e vedere cosa scopriremo da loro"

"E il tutto possibilmente entro le prossime quattro ore, in modo che siano con noi quando il Capitano Strauss tenterà di mettersi in contatto con noi!" rincarò la dose la Grahan.

Le due donne si voltarono verso Rest che le osservava con espressione impassibile "Molto bene. andiamo allora..."

Melanne notò quanto fosse sicuro il vulcaniano e rimase interedetta "Lei conosce la posizione dei nostri colleghi"

"No, molto meglio..." Rest iniziò a muoversi per poi aggiungere "Conosco Bueller"



Notrutun - Beyhan
Bassifondi della Capitale
06 agosto 2401 - ore 18:03


Trovare un posto sicuro che fosse anche facile da abbandonare in caso di inseguimenti era divenuta una priorità, soprattutto a causa della necessità di doversi portare dietro il figlio dell'ambasciatore: Alan era un giovane abbastanza alto e sembrava pure abbastanza forte, ma aveva lo stesso coraggio di un coniglietto di fronte al lupo cattivo. Bueller aveva tentato a più riprese nel farlo calmare ma alla fine si era arreso, quell'espressione di puro terrore non sembrava mai abbandonare il suo viso.

La squadra stava per svoltare in un vicolo quando all'improvviso Ferris si ritrovò sbattuto al muro, la sua squadra stava già scattando per difenderlo quando, nonostante il perfetto camuffamento, non si accorsero di conoscere bene l'aggressore del loro capitano.

"Xyr?!" la voce di Bueller sembrò sorpresa "Sei tu?!"

"Le era stato oltremodo spiegato che questa sua fantomatica gitarella di piacere non era indicata, ma lei non solo ha bellamente ignorato tutte le giuste perplessità del suo ufficiale tattico..." Xyr lo fissava furente tenendogli un braccio sul collo "Ma ha voluto fare di testa sua, si è fatto probabilmente drogare ed ora si ritrova accusato di omicidio plurimo assieme a tutta la sua squadra! Dimentico nulla?"

Ferris alzò gli occhi al cielo "Si, è davvero Xyr" sospirò prima di spostare il braccio del primo ufficiale e scrocchiare il collo "Allora, come ci avete trovati così in fretta?"

Rest osservò il Capitano inarcando un sopracciglio prima di parlare "Potrei farle una lunga dissertazione su come tendenzialmente gli umani siano portati a seguire degli schemi di comportamento legati alla loro personalità, ma dato che so perfettamente che la cosa non le interessa..." fece un paio di passi avanti osservando Melanne "Mi limiterò a prendere in prestito le parole della dottoressa e, usando uno dei vostri astrusi modi di dire, sappia che conosco il nostro pollo"

La squadra scoppiò a ridere osservando lo sguardo perplesso di Bueller "Mi ha appena dato del pollo?!"

"Preferiva fagiano?" chiese Rest con il suo solito modo di fare privo di ogni emozione

"Preferirei non essere paragonati ad un volatile, ma sorvoliamo... se non altro ha evitato di dirmi che mi aveva avvertito dell'errore che stavo commettendo..."

"Pensavo che la cosa fosse ovvia dalle parole del tenente Xyr" rispose nuovamente Rest

"Bene, ora che abbiamo appurato che, tanto per cambiare, è tutta colpa mia... direi che sia il caso di levarci dalla strada per andare..."

"Nell'edificio che si trova a cinquanta metri di fronte a noi" Basta stava guardando il tricorder che gli aveva allungato Rest e stava analizzando con lui l'area

"Convengo con il mio collega" Rest confermò le sue parole prima di proseguire "Si tratta di un edificio abbandonato, non particolarmente appariscente ed offre più di un'uscita sicura... potremmo fermarci lì almeno sino al collegamento con la Hope, in modo da avere gli aggiornamenti sulla situazione"



USS Hope - Ufficio del Capitano
contemporaneamente


Strauss era seduto sulla poltrona dell'ufficio e fissava l'uomo che stava seduto di fronte a lui. Avrebbe di gran lunga essere in qualsiasi altro posto tranne che lì, in attesa di poter contattare i suoi uomini e nel mentre intento a calmare l'ambasciatore.

Ora dopo ora il diplomatico era passato dall'essere un uomo calmo e lungimirante ad un pazzo furioso, costantemente in ansia, che sbraitava a destra e a manca come un invasato. Aveva tentato di spiegargli che stava facendo tutto il possibile per trovare una soluzione al problema ma nulla sembrava calmare l'ambasciatore: l'aver scoperto che probabilmente tutto questo era avvenuto proprio per rapire il suo amato Alan non aveva reso le cose più semplici.

"Voglio andare da mio figlio sul pianeta!!"

Il Capitano trattenne a fatica uno sbuffo mentre fissava l'ambasciatore come fosse un bambino a cui erano state negate le caramelle "Ambasciatore, cerchi di essere comprensivo! Non posso mandarla sul pianeta, è troppo pericoloso!"

"Non mi interessa! Voglio scendere ora! Ora!"

"Ambasciatore, ammesso e non concesso che il pianeta le permetta di atterrare... dove pensa di andare una volta sulla superficie? Non abbiamo idea di dove sia suo figlio e non lo sanno neppure le forze di sicurezza notruniane!"

"Allora trovatelo e riportatelo su!"

Strauss fece appello a tutta la sua diplomazia per poi guardare con espressione comprensiva l'uomo "Stiamo facendo del nostro meglio per trovare vostro figlio e metterlo al sicuro, una nostra squadra è sulle loro tracce... ci dia il tempo di fare il nostro lavoro!
"Le do un ultimo giorno, poi scenderò sul pianeta!" senza aspettare risposte, l'ambasciatore se ne andò.

Strauss alzò lo sguardo al cielo e finalmente poté esprimere la sua frustrazione con un forte sbuffo "Sono ad un passo da sedare quel pallone gonfiato e legarlo al letto!" guardò l'ora e si rimise in attesa poche ore dopo avrebbe potuto tentare di contattare Xyr.



Notrutun - Beyhan
Luogo non precisato
contemporaneamente


Una figura mascherata, la cui voce veniva contraffatta da qualche apparecchiatura che portava addosso, stava seduto su una poltroncina, nella penombra di una stanza d'hotel. Di fronte a lui altre tre persone mascherate se ne restavano in piedi come se attendessero qualcosa.

"Ci ho pensato molto..." il primo uomo prese la parola "Se non possiamo convincere il nostro governo a cacciare la nave federale, forse possiamo convincere la Federazione ad abbandonare queste insulse trattative"

"Cosa vuole che facciamo?"

L'uomo sulla poltrona non si scompose più di tanto "Abbiamo ancora nostri uomini all'interno delle forze di polizia?"

"Ovviamente, sono ancora sul nostro libro paga"

"Molto bene" l'uomo sulla poltroncina incrociò le braccia al petto "I due federali arrestati... fateli fuori".