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USS HOPE - MISSIONE 16 RSS USS HOPE - Missione 16

16.08 "Un passo avanti, un passo indietro"

di Rest figlio di Retok, Pubblicato il 25-06-2021

USS Hope - Sala tattica
09/02/2401, 00:40


Rodriguez entrò in sala tattica con espressione trionfante, guadagnandosi un'occhiataccia dall'andoriana. Si sedette su una poltroncina con ancora addosso il suo travestimento per poi togliersi il cappellino mimando una sorta di rapido inchino.
"Missione eseguita con successo... ho nascosto un tracciante sulla moto dell'Ammiraglio Mallory"
L'andoriana fece una smorfia "Quella parte mi interessa molto poco, piuttosto... hai piazzato i disturbatori del teletrasporto?"
"Ovvio che sì!" Paulo fece un sorrisetto "Sono delle vere bellezze, gli ci vorranno ore, se non giorni, per capire da dove provengano quei disturbi. Non potranno mai andarsene con il teletrasporto, dovranno scegliere altri mezzi di trasporto e... proprio per questo il tracciante sarà indispensabile!"
Xyr lo osservò perplessa "E come sappiamo che sceglierà di prendere proprio quella moto per andarsene?"
Paulo osservò Xyr sgranando gli occhi come se per lui la risposta fosse ovvia "A parte che, nel dubbio, l'ho messo su tutti i veicoli nella rimessa ma... andiamo! Quella non è solo una moto... è la moto!" sorrise felice, con sguardo sognante mentre ripensava al suo incontro con quel bolide da strada "Quella bellezza ha quattrocento anni e sono certo che fa le fusa come se avesse pochi giorni da come è tenuta bene... qualsiasi uomo, se fosse messo di fronte alla scelta di cosa salvare, preferirebbe abbandonare moglie e figli piuttosto che quel gioiellino!!"
L'andoriana si limitò a fare una smorfia poco convinta "Io non ci vedo nulla di straordinario, si tratta di un mezzo di trasporto con due ruote... un motore... strutturata per essere pericolosa, se non addirittura mortale"
Paulo rimase a bocca aperta "Ma... così ferisci i sentimenti di ogni uomo di questa nave!!"
Xyr sembrò diventare impaziente, tanto che Paulo si alzò di scatto "Va bene... va bene, comunque ho già informato Luna... se si dovesse rendere necessario sarà pronta a seguirla a distanza"
"Quindi siamo pronti... Xyr a Rest, puoi inziare!"
=^=Ricevuto.=^=



Contea di Cork - Residenza dell'Ammiraglio Malloy
Area sud-ovest della tenuta
09/02/2401, ore 01.05


Il momento era giunto, la pianificazione era stata meticolosa e l'equipaggio era positivamente convinto che tutto sarebbe andato nei migliori dei modi. Rest aveva elaborato ogni possibile variante e, come ogni tattico, aveva già in mente ogni possibile contromossa.
Lon era in prima fila nella squadra di attacco principale, avrebbe fatto irruzione dall'entrata di nord-est, mentre Rest con il resto del gruppo avrebbe tentato di attirare l'attenzione nella zona di sud ovest della tenuta. Se tutto fosse andato come si aspettavano, alla fine avrebbero chiuso i propri avversari con una manovra a tenaglia che avrebbe permesso loro di circondarli e impedirgli la fuga.
Tutto era stato studiato alla perfezione, eppure nella testa di Rest restava il tarlo del dubbio: e se avesse sbagliato qualcosa? Se Retok avesse ragione e lui, come tutti gli altri, fosse destinato a fallire?
Rest scosse il capo concentrandosi sul suo lavoro, non era quello il momento di pensare a suo padre. Controllò per un'ultima volte le cariche esplosive che teneva in mano, poi sfiorò il comunicatore "Qui bravo, siamo pronti"
=^=Qui alfa, countdown di venti dal botto=^=
=^=Qui charlie bersaglio in vista, nessuna guardia presente.=^=
Rest fece motto ai colleghi di avanzare bassi, sfruttando la poca copertura offerta dalla vegetazione rada del luogo. Il terreno di scontro non era dei migliori, ma l'aver agito in una notte nuvolosa gli permetteva di non rischiare di essere visti.
Il tattico posizionò le cariche sul pesante portone, sapeva che dopo l'esplosione tutti i rapitori avrebbero rivolto la loro attenzione alla sua squadra, ma in fondo era proprio ciò che voleva. Fece cenno ai colleghi di star pronti e poi posizionò le cariche, si allontanò di qualche metro e fece brillare l'entrata. Il boato, volutamente esacerbato dalla scelta dell'esplosivo, infastidì molto le delicate orecchie vulcaniane, ma tutto stava andando come volevano.
Era fatta... non si tornava più indietro, ora dovevano solo prepararsi allo scontro.



Contea di Cork - Residenza dell'Ammiraglio Malloy
Area nord-est della tenuta
09/02/2401, contemporaneamente


Lon sgranò gli occhi sentendo il boato, sapeva che il loro piano prevedeva di attirare i rapitori verso Rest per dargli modo di accedere più facilmente nell'edificio, ma non pensava che avrebbe caricato così tanto l'esplosivo.
"Gli fischieranno le orecchie per un mese..." mormorò il betazoide ridacchiando fra sé e sé andando a posizionare le microcariche per tranciare i cardini del portone che gli stava davanti, quindi controllò la sua squadra "Pronti a muoversi"
Gli uomini non risposero, ma dal luccichio dei loro occhi traspariva tutta la loro determinazione. Erano pronti, rivolevano il loro capitano e niente avrebbe impedito loro di trovarlo e salvarlo. Iniziò a far motto con le dita ai suoi compagni per indicar loro i secondi che mancavano...
Cinque...
Quattro...
Tre...
Due...
Indicò la porta che, dopo le soffocate esplosioni, cadde a terra con un tonfo piuttosto ovattato. Gli uomini entrarono in formazione stretta, con a capo Lon e iniziarono a percorrere quei corridoi con la sicurezza di chi sapeva perfettamente a memoria la planimetria di ciascun piano.
Passo dopo passo erano sempre più vicini al loro obiettivo, e la resistenza fu minima... come tutto previsto, del resto. In tutto il tragitto trovarono solo un paio di guardie che tramortirono prima ancora che si rendessero conto del pericolo.
Lon sorrise soddisfatto: a volte i piani di Rest gli sembravano quasi delle coreografie... tutti avevano dei passi prestabiliti da compiere, persino gli avversari sembravano seguire fedelmente quanto pianificato da quel diavolo dalle orecchie a punta.
Mancavano solo pochi metri alle camere da letto, la soddisfazione si fuse con quella piacevole sensazione di vittoria che sentivano tutti aumentare via via che si avvicinavano all'obiettivo, l'ammiraglio in persona.



Mullaghmesha - Contea di Cork
Prigione diroccata
09/02/2401, contemporaneamente


Il capo della squadra charlie diede una spallata alla porta già semi distrutta di quella che doveva essere una vecchia masseria ed entrò... fu solo allora che si paralizzò. Era stato previsto tutto in maniera magistrale: la cattura di Doohan, la sua individuazione e l'irruzione... tutto previsto, a parte il trovare il povero capo ingegnere steso a terra, completamente nudo, a tremare come una foglia accanto ad un impotente, quanto furente, Ferris.
La rabbia di Bueller esplose in un'unica frase "Che diavolo state aspettando?! Aiutatelo, maledizione!!"
L'umano era visivamente stanco. La prigionia prolungata, la convinzione che tutti lo credessero morto, l'aver assistito alle ore di tortura a cui era stato sottoposto Doohan e quella maledetta sensazione di impotenza erano state davvero troppo. Gli uomini abbatterono la pesante grata di ferro che chiudeva la cella e due uomini della squadra medica si affrettarono a raggiungere i due prigionieri.

"Capitano.... io" il giovane tenente a capo della squadra charlie era titubante a dimostrare il suo sollievo a vederlo vivo viste le condizioni in cui si trovava il capo ingegnere. Secondo le stime dei suoi superiori, la probabilità che Doohan venisse percosso era intorno al 1,45%... una percentuale talmente bassa da risultare del tutto irrilevante... eppure le cose non erano andate così. Al capitano questo non sarebbe affatto piaciuto, poteva vederlo nei suoi occhi pieni di rabbia, il giovane ufficiale non avrebbe fatto cambio con il tenente Rest per nulla al mondo.
Prima che potesse dire qualcosa, Bueller aveva preso in mano la situazione ordinando dapprima il teletrasporto d'emergenza del povero Doohan in infermeria, poi il recupero di tutti gli altri presenti. Al giovane non restava che seguire gli ordini senza avere il tempo di comunicare alle altre squadre dell'avvenuto salvataggio...



USS Hope - Sala teletrasporto 1
09/02/2401, ore 01.25


"Chi diavolo ha pensato che fosse un'idea intelligente mettere a repentaglio la vita di un collega per usarlo come esca!?" la voce furibonda di Bueller risuonò all'interno della sala teletrasporto proprio quando i capi delle squadre alfa e beta risalivano sulla nave.

"Me ne assumo ogni responsabilità"
La risposta di Rest, che aveva ricevuto un rapido rapporto dal capo della squadra charlie, rapida e del tutto priva di emozioni, sembrò infervorare ancora di più il Capitano e lasciare sbigottito Basta. Per un attimo ebbe quasi il dubbio di verificare se fosse realmente lui, poi si ricordò che erano già stati controllati al teletrasporto: possibile che si fosse preso tutta la colpa? Un tempo non si sarebbe fatto scrupoli ad informare il capitano che quel piano era stato studiato anche con l'aiuto di Basta, ed anzi... avrebbe tentato di dare a lui la colpa.
"Deve essere bello essere te..." Bueller si rivolse con tono sarcastico verso Rest, era talmente incollerito da non essersi nemmeno reso conto che era arrivata Caytlin "Davvero, deve essere bello vedere il resto del mondo come tante piccole variabili... tanti numeri senza alcun tipo di significato. Per te Doohan, io e chiunque altro qui dentro è solo un qualcosa da usare, non è così?! Poco importa che l'ingegnere potrebbe portare i segni di quella tortura su di sè per il resto della sua vita! Poco importa se gli vorranno mesi e mesi per tornare ad una parvenza di normalità... no, il grande vulcaniano ha mosso delle pedine su quella sua maledetta scacchiera! Poco importa se questo significa sacrificare qualche pedone... l'importante è vincere la partita!!"
L'equipaggio era ammutolito, da un lato capivano lo stato d'animo di Ferris, dall'altro la situazione in cui si trovava Rest.
"Se con la vittoria della partita intendi salvarti la vita, sì" Rest era controllato, come sempre, ma la sua postura tradiva in parte la sua insicurezza "Avevamo pochi indizi su dove ti avevano nascosto e la situazione ha richiesto di elaborare una strategia che spingesse chiunque sia dietro a tutto questo a sostituire un altro membro dell'equipaggio... avevamo previsto che potessero esserci degli imprevisti ma questa risultava essere la soluzione migliore"
"Se era la soluzione migliore perchè, al posto di mandarci James, non ci sei venuto te a rischiare l'osso del collo? Grande tattico, se eri così convinto che fosse la soluzione migliore, perchè non ti sei fatto catturare te?!"
Rest rimase ancora bloccato, sapeva, come lo sapeva anche Ferris, che usare se stesso come esca non avrebbe funzionato perché i cloni non potevano riprodurre le capacità mentali della sua razza, ma quel tarlo del dubbio aveva ripreso a pulsargli nella testa, anche se esteriormente non volle farlo trasparire "Ho agito nel modo che ritenevo più corretto, hai sempre la possibilità di farmi rapporto" non attese oltre, salutò il Capitano ed uscì dalla sala teletrasporto.
Basta e Caytlin rimasero ancora più stupiti nel vedere Rest andarsene non aveva atteso di essere congedato da Bueller, ne si era ostinato a difendere la propria posizione, aveva semplicemente deciso di andarsene. I due restarono per un po' in silenzio, fu Lon a rompere quella tensione che si era generata dopo le parole del vulcaniano.
"Il piano non è stato elaborato solo da Rest, ma da tutto l'equipaggio..."
"Lui è il tattico, avrebbe dovuto prevedere cosa sarebbe successo!" la risposta di Bueller, tagliente come la lama d'un coltello, silenziò il betazoide ma accese la risiana
"Ferris smettila! Forse un tempo era così, ma davvero pensi che Rest sarebbe capace di mandare un suo collega e amico incontro ad ore di tortura solo per semplificarsi la vita?!" Caytlin fissò l'amico con espressione accigliata "Le consiglio di riposare qualche ora nel suo alloggio, Capitano! Credo che la stanchezza si sia accumulata e non sia del tutto lucido"
"Credo che sia il caso che tutti andiamo a riposare..." Lon fece cenno agli uomini di uscire per poi sorridere alla consigliera, lasciando che fosse lei a gestire Ferris in quel momento così difficile. Nel mentre usciva il betazoide sfiorò il comunicatore =^=Basta a Plancia: trovatemi quel bastardo dell'ammiraglio Mallory!=^=



USS Hope - Ufficio del Capitano
09/02/2401, ore 13.46


Erano passate varie ore. Ferris aveva avuto modo di dormire un po' e riposare, ma sembrava incapace di staccare la spina. Complice tutta l'adrenalina che gli pompava dentro, era ben presto tornato ad indossare i panni dell'ufficiale superiore e ad occupare la sua posizione nella nave.
=^=Infermeria a Capitano, il tenente Doohan sta meglio, potremmo dimetterlo fra un paio di giorni=^=
Bueller tirò un sospiro di sollievo per poi sfiorare l'interfono "Molto bene, tenetemi aggiornato"
Il Capitano si alzò dalla scrivania andando ai finestroni, ma la sua attesa durò poco. Il suono del sensore lo informò che Basta era arrivato.
"Lon entra!"
Il betazoide si guardò attorno e si accorse subito che nella stanza non c'era Rest, evidentemente il Capitano aveva preferito chiamare solo lui per avere informazioni sullo stato delle indagini.
"Mi spiace, ma non porto belle notizie. Stiamo ancora cercando l'ammiraglio Mallory, che al momento è l'unico soggetto che abbiamo identificato con certezza... stiamo monitorando la sua casa ma per ora non abbiamo nulla" Basta si silenziò per un attimo prima di proseguire "Abbiamo preso in custodia il finto Doohan ma anche lui per il momento non sembra intenzionato a parlare, oltretutto non siamo certi conosca i dettagli del piano in atto... ma il problema di fondo è che l'ammiraglio Mallory, a nostro avviso, era solo una pedina. Ci sono altri importanti personaggi dietro a questo piano, ma non sappiamo chi..."
"Tutta questa storia non ha nessun senso..." Ferris tornò verso la scrivania "Se hanno trovato il modo di sfruttare una tecnologia in grado di clonare delle persone, perchè usarla per creare delle nostre copie? Perchè non l'intero Comando di Flotta... o il Presidente della Federazione Unita dei Pianeti... perchè prendersela con dei giovani ufficiali?"
"Evidentemente noi abbiamo qualcosa che a loro interessa... forse la stessa Hope..." rispose Basta incrociando le braccia al petto
"Se avessero preso il posto degli ammiragli in capo avrebbero potuto chiamarci sulla Terra e prendersi la nave senza nemmeno fare la fatica di alzarsi dalla scrivania... volevano proprio prendere il nostro posto, sembrare noi... essere noi! Perchè volevano essere noi?!" Bueller scosse il capo "Ci manca un tassello importante, quel qualcosa che ci possa dire perchè il prendere il nostro posto era così importante..."
Lon fece una smorfia infastidita. Quel problema era già stato sollevato in più occasioni ma al momento non erano riusciti a darsi una spiegazione "Mi spiace..."
"Non voglio scuse, voglio ipotesi! Ti do un paio d'ore, cerca di portarmi qualche idea. È tutto, in libertà!"
=^= Plancia a Capitano, abbiamo appena intercettato un comunicato da Sol III. L'Ammiraglio, purtroppo, è stato trovato morto, si ritiene sia stato ucciso =^=
Basta digrignò i denti "E addio alla nostra migliore pista!"
"Mi aspetto dei risultati migliori!" il tono di Ferris fece capire a Lon che la conversazione era finita, quindi salutò Bueller uscendo dall'ufficio con espressione contrariata. Solo una volta giunto in corridoio, quando fu di nuovo da solo, sfiorò il comunicatore "Lon a Caytlin... Ferris vuole che faccia il tattico e Rest sembra intenzionato a non farsi vedere. Idee su come possa farlo uscire dal suo alloggio? Vorrei evitare di appiccare un incendio sulla nave per stanarlo con il fumo..."
=^=Caytlin a Basta, ci provo io=^=



USS Hope - Alloggio di Rest
09/02/2401, ore 14.28


*Una persona che si basa solamente sulla logica dovrebbe essere in grado di vedere ogni cosa esattamente com'è. La sottovalutazione dei meriti altrui, sempre se reale, costituisce una deviazione dalla verità quanto l'esagerazione delle proprie capacità. Ti nascondi nella tattica, nella vana convinzione di essere in grado di anticipare sempre gli eventi. Sei convinto di poter essere pronto ad ogni evenienza grazie alla tua capacità di ipotizzare ogni possibile scenario. Questo non ti rende logico, ma illuso. Nessuna preparazione tattica ti permetterà mai di prevedere l'imprevedibile, è per questo che, prima o poi, sarai destinato a fallire*
Il sensore della porta riportò Rest alla realtà, nella testa le parole del padre continuavano a martellarlo costantemente. La cosa che più lo turbava è che, come spesso capitava, Retok aveva ragione: non aveva previsto le torture su James... aveva fallito.
Di nuovo il sensore, la persona all'esterno del suo alloggio sembrava essere molto insistente, ma Rest ancora non sembrava volersi muovere. Fissava la fiamma della candela senza riuscire a raggiungere quello stato di calma che gli avrebbe permesso di meditare.
Al terzo suono, il tattico si decise ad aprire la porta, trovandosi di fronte una Caytlin decisamente contrariata.
"Rest, pensi che resterai ancora per molto qui?!"
"Devo riflettere su quanto è accaduto e su quanto sia necessario fare ora, il silenzio e la solitudine sono le sole cose di cui necessito"
Caytlin fece un passo avanti ma Rest era fermo di fronte all'entrata e non la lasciò passare "Ferris ha..."
"Ha detto quello che pensava, l'emotività è un aspetto che noi vulcaniani non condividiamo con le altre specie ma possiamo comunque comprenderla. Lon al momento gli sarà più utile di quanto possa essere io... consigliera"
Rest fece un passo indietro lasciando che le porte si chiudessero, Caytlin fessurò lo sguardo osservando la porta "Se pensi che mi arrenderò così facilmente ti sbagli!"