Episodio 1 - Prima puntata
L'Arrivo
Quartier
Generale della flotta, uffici dell'amm. Noguchi, Data stellare 57000.9
1 gennaio 2380
La porta dell'ufficio emise il suo suono
caratteristico, e una voce imperiosa comandò: "AVANTI! "
"Signor Ammiraglio, è arrivato
il comandante Blackband...."
"Lo faccia passare, Tenente Stein,...lo
faccia passare!"
"Sissignore!" rispose l'attendente, poi
disse rivolto a qualcun'altro:
"Prego Comandante, l'ammiraglio la attende"
Un'altra voce rispose: "Grazie..."
Un giovane atletico, vestito nell'uniforme
rossa del comando, entrò nella stanza e scattò sull'attenti
picchiando i tacchi, nel saluto marziale: "Signor Ammiraglio, Comandante
John Peter Blackband, di rientro dalla franchigia, a rapporto come ordinato!"
L'ammiraglio Noguchi, a capo della sezione
Personale della flotta, alzò gli occhi dal suo computer ("Di sicuro
sta guardando il mio curriculum" pensò con una punta di malumore
l'ufficiale) e disse: "Sieda comandante".
"Grazie, signore"
"So che ha avuto problemi ad accettare
questa promozione - e devo dirle la verità, a volte penso anch'io
che salire di grado non sia stata una buona idea..."
Il suo sguardo si perse fuori dalla struttura
in vetro e metallo che costituiva le pareti del General Headquarter della
Flotta Stellara di San Francisco, mentre l'ammiraglio diceva corrucciato:
"Pilotare una scrivania non è affatto
eccitante comandante. Non lasci mai che qualcuno la convinca a fermarsi
quaggiù." Non sembrava che il messaggio fosse diretto a Blackband,
forse era semplicemente un monito a se stesso.
La reverie si interruppe di colpo, e l'ammiraglio
tornò a rivolgere il suo sguardo indagatore al giovane ufficiale,
dicendogli con disarmante franchezza.
"Abbiamo un bisogno dannato di comandanti
con la testa sulle spalle e che sappiano il fatto loro, e il suo curriculum
di servizio è semplicemente impressionante. Penso che il capitano
Riker sarà felice di averla come primo ufficiale sulla Sovereign.
Trasferimento con effetto immediato, se vuole, la stanno già attendendo
a bordo."
"La Sovereign? Una classe Galaxy II? Che
storia è questa?" pensò frastornato Peter Blackband, fissando
con intensità il suo superiore, mentre gli consegnava il pad con
gli ordini e le credenziali della flotta. Quasi leggendogli nella mente,
Noguchi soggiunse:
"Si, una delle navi migliori. Si consideri
fortunato, Blackband. Avrà l'opportunità di servire sotto
un capitano leggendario - e con un equipaggio di prim'ordine, per di più.
Non dimentichi che una nave è nulla - l'equipaggio e gli ufficiali
sono ciò che fa la differenza là fuori. Dia il meglio di
sè, e vedrà che non avrà da pentirsene"
Ciò detto l'ammiraglio si alzò
in piedi, subito imitato dal Comandante.
"Buona fortuna.", gli augurò stringendogli
la mano.
Blackband uscì dal quartier generale
indeciso su cosa pensare, e si diresse al suo alloggio. Raccolto il poco
bagaglio di un ufficiale della flotta, e segnalato all'Ufficio Trasferimenti
di prelevare il resto e trasferirlo sul suo nuovo vascello, si recò
pensoso ai teletrasporti centrali. Dopo qualche minuto di attesa, ordinò
al computer
"USS Sovereign, sala 1", e alla risposta
"Coordinate acquisite, sistema pronto" salì sulla pedana e ordinò
al teletrasporto.
"Energia".
Quando le sue molecole si ricomposero
nella Sala teletrasporto della nave, la prima persona che vide fu un giovane
guardiamarina, sui 20 anni, che scattò sull'attenti non appena
scorse i gradi nella figura che si rimaterializzava gradualmente.
Shuttle
"USS Koppernigt", Nel frattempo.
Il Tenente Comandante e Ingegnere Capo
Leonard Blair si trovava in viaggio verso Sol III ("La Terra, accidenti,
possibile che non si meritasse un nome piu' informale?") sulla navetta
che lo portava via dalla USS Lexington, nella quale aveva trascorsi ben
sedici anni della sua carriera da ufficiale.
Per tutta la durata del viaggio non aveva
fatto altro che immergersi nei pensieri dei bei momenti passati, ma anche
nei più tristi, che la sorte aveva voluto fossero i più
gloriosi. Infatti erano state quelle situazioni ad evidenziare tutta la
sua forza d'animo e il suo coraggio, premiandolo con l'avanzamento di
grado e la nuova assegnazione.
Tutto sommato non era eccessivamente dispiaciuto,
tant'è che era stato lui stesso a chiedere il trasferimento. Lo
era invece per la perdita dei suoi amici e superiori caduti nell'attacco
dei Borg alla Terra. Rammentava ancora quando lui, dopo la morte degli
ufficiali superiori in plancia, fu incaricato dal Capitano Eisen in fin
di vita, tra le sue braccia, ad assumere il comando, promuovendolo temporaneamente
da Tenente a Tenente Comandante.
Il Capitano era consapevole della sua
inesperienza nel comandare ma aveva imparato a conoscerlo, conosceva la
sua dote d'improvvisatore e che ai tempi dell'accademia apprese, benché
non fosse obbligato a farlo data la specializzazione intrapresa, le strategie
di combattimento del leggendario Capitano Kirk, un vero fuoriclasse del
genere.
Era stato proprio in quell'occasione che
con tutto il suo coraggio il giovane Blair era riuscito a resistere fino
a sferrare l'ultimo attacco al cubo Borg, assieme alle altre navi, e a
salvare buona parte dell'equipaggio. Grazie a questo evento Starfleet
lo aveva premiato concedendogli il grado permanente di Tenenente Comandante.
Così una volta rimpiazzato il personale
di comando, Blair era divenuto capo della sezione ingegneria... e questo
era quasi 5 anni fa.
Si distolse dalla rievocazione del passato
solo quando gli indicatori di prossimità della navetta cominciarono
a segnalare l'avvicinarsi alla Terra.
Dall'oblò poté ammirare
lo splendore di una nave classe Galaxy II di cui non riusciva ancora a
scorgere il nome. Così decise di fare un giro perlustrativo attorno
a quella nave prima di atterrare. Raggiunta la sezione a disco fu in grado
di leggere il nome : U.S.S. Sovereign.
Riaffiorò alla sua mente come un
flash, l'Enterprise E che con tutta la sua maestosità sfrecciava
davanti alla Lexington sette anni prima proprio lì, vicino al pianeta
Terra, per intervenire nella difesa contro i Borg. Pur non sapendo quale
sarebbe stata la sua nuova dimora non escluse che si potesse trattare
di quella, anche se era convinto di non esserne all'altezza.
"Navetta Koppernigt a Controllo Planetario,
attendo OK e rotta iperbolica per avvicinamento e atterraggio" disse Blair,
rivolgendo i suoi pensieri ai familiari controlli di volo.
Nave
federale U.S.S. Sovereign, Sala Teletrasporti 1, Data stellare 57001.0
1 gennaio 2380
"Benvenuto a bordo, comandante. Non eravamo
informati del suo arrivo... avverto subito la plancia". Toccò il
pannello della consolle "Teletrasporto 1 a capitano Riker."
Una voce profonda e autorevole fluì
dal commbadge del giovanotto.
"Dica, guardiamarina."
"Il comandante ..." il giovane si bloccò
e Peter, quasi inconsciamente, gli suggerì:
"Blackband" "... Blackband è a
bordo", completò il giovane.
"In questo caso ha preceduto ogni comunicazione,
comandante. Benvenuto a bordo. Si presenti in plancia appena possibile."
Toccando il comunicatore, il comandante
aggiunse "Arrivo subito, Capitano. Blackband, chiudo". Poi si rivolse
al guardiamarina con un mezzo sorriso.
"Guardiamarina, la prego, potrebbe togliermi
d' impaccio?"
"Come dice, comandante?" rispose questi
un po' stupito.
"Non mi sembra corretto presentarmi per
la prima volta in plancia con la sacca da viaggio, e d'altra parte non
so quale alloggio mi sia stato assegnato... non potrebbe provvedere lei
a farmi consegnare la sacca nel mio alloggio mentre vado a rapporto?"
Il guardamarina lo guardò come
si potrebbe guardare un alieno sconosciuto... si sarebbe aspettato un
ordine secco del tipo "Mi depositi questa al mio alloggio... SCATTARE!"
"D'altra parte non sa che provengo da
un corpo in cui gli ufficiali muoiono a fianco dei loro uomini immersi
nel fango, e che ho imparato che la cortesia rafforza la disciplina e
l'autorità... quando non c'è realmente fretta, perchè
quando si è in azione invece i microsecondi contano! Pobabilmente
resterà altrettanto sconvolto la prima volta che mi sentirà
in piena azione gridare uno dei miei famosi 'SI MUOVA!' ", pensò
Blackband osservando la faccia stupita del Guardiamarina con una punta
di divertimento.
Balbettando un "Certamente, comandante..."
un po' stupito il guardiamarina prese infine la sacca.
"Ha bisogno di indicazioni per raggiungere
il turboelevatore?"
"No, grazie, so dov'e'." Rispose cortesemente
il comandante, salvo poi sorprendersi a pensare:
"Ovviamente... Ho avuto ben mezz'ora nel
mio alloggio per studiarmi lo schema della nave... L'avessi avuta per
studiare la mappa di Lacus Solis forse il Colonnello sarebbe ancora vivo...
Non me lo perdonerò mai, sarebbe bastato così poco per subodorare
la trappola. Maledetti romulani senza onore! Un klingon magari sara' crudele,
ma non farebbe mai una cosa simile... Basta !" Si costrinse Blackband.
Prese il turboascensore 01, ordinando "Plancia!" mentre controllava che
la sua uniforme fosse perfettamente a posto e che il suo vecchio phaser
PKK9 ("Quello pesante in dotazione ai commandos, non quella robetta
della marina. Sono troppo abituati ai siluri per apprezzare una buona
arma da assalto.. e senza mi sentirei nudo!", pensò l'ufficiale
a mo' di scusa) fosse ben fissato e scorrevole nella fondina da coscia,
un movimento istintivo che faceva sempre quando era nervoso.
Le porte del turboelevatore si aprirono,
e il comandante entrò per la prima volta nella spaziosa plancia
della "Sovereign". "Ecco la "sala da pranzo" della mia nuova casa....
ed il paterfamilias! Eccolo lì il famoso riker.. si', proprio riker
con la r minuscola, per ora ci sono solo due persone al mondo di cui pronuncio
e penso il nome con la maiuscola: L'Ambasciatore Spock di Vulcano e Robert
Colin Campbell! anche donald varley non si e' mai meritato questo onore,
e si che il suo mestiere lo sapeva fare bene! " pensò incoerentemente
il comandante.
"Comandante Blackband in plancia come
ordinato, Signore!" disse il soldato.
"Ah, benvenuto comandante !" Disse il
capitano alzandosi per stringergli la mano. Erano i soli ufficiali di
comando presenti in plancia. Intuendo la perplessità del suo secondo,
il capitano disse, quasi scusandosi:
"Stiamo imbarcando per la prima volta
l'equipaggio, e ben pochi ufficiali sono già arrivati a bordo.
Anzi, direi che lei è il secondo. Il capo della sicurezza è
già a bordo, e penso che stia già facendo la prima ramanzina
al suo staff... per quanto riguarda l'ufficiale scientifico, il suo arrivo
è stato segnalato a momenti. Oh, no, forse il terzo, se conta anche
l'ufficiale dei reparti di sviluppo della flotta che ha condotto la Sovereign
qui da Utopia Planitia...Comunque, penso che ormai sia questione di ore...
puo' darmi il suo ordine di trasferimento? Grazie."
Girando attorno alla postazione tattica
si diresse a uno dei terminali del computer e inserì l'ordine su
un lettore ODN.
"Computer, riconoscimento."
"William Thomas Riker, capitano, USS Sovereign,
NCC-1979"
"Codice d'accesso Theta Alpha 2737 Blue,
abilitare"
"Il codice non è valido, pregasi
reinserirlo"
Il capitano si picchiò una mano
sulla fronte e scoppiò in una risata talmente sentita che il suo
primo ufficiale dovette farsi violenza per trattenersi dall'imitarlo.
"Certo, computer, quello era il mio codice
da comandante. Il codice è omicron omicron alpha yellow, abilitare"
"Codice confermato" disse la voce femminile.
"Abilitare le credenziali su porta ODN
principale" ordinò il capitano.
"Codici di sicurezza confermati. L'ordine
di trasferimento è valido. Comandante Blackband, riconoscimento."
Peter si avvicinò al monitor e
dopo qualche istante la voce femminile del computer scandi':"Lettura retina
scan 221068011091/203; identità confermata. Il suo comunicatore
è stato riprogrammato e la sua autorizzazione d'accesso abilitata".
"Benvenuto in servizio, comandante. Ora
vada. Alle 18.30 ci vedremo con tutti gli ufficiali in Sala Osservazioni.
Fino ad allora è libero dal servizio, si rechi pure nel suo alloggio
a sistemarsi" disse Riker.
Ancora quel maledetto alloggio tra i piedi.
Blackband addocchiò senza farsi notare il pannello del computer
dove lampeggiava ancora il suo nome e senza farsi notare trovò
il numero dell'alloggio. "La ringrazio capitano... una doccia sarà
senz'altro gradita. A più tardi"
Peter salutò riker (con la r sempre
minuscola) e se ne andò al suo alloggio... e vista la misera figura
del capitano sulle password decise di fare una chiacchierata col computer,
giusto per stabilire alcune cosette...
"Computer, attivazione"
"Verifica identita' prego:"
"John Peter Blackband,Comandante,U.S.S.
Sovereign"
"Riconosciuto ed abilitato"
"Cambio password di identificazione, prego"
"La sua password attuale non è
in memoria, inserire una password e verificarla con retina scan"
"Charlie Tango Beta Blue"
"Password riconosciuta: il suo accesso
d' ora in poi sarà identificato da charlie tango beta blue, privilegi
al sistema immutati"
"Computer, identificazione sistema attivo,
prego"
"Questo sistema e' governato da una intelligenza
artificiale di classe F , modello nexus3, prodotta dalla Rivendell inc.
e revisionata dai laboratori informatici della Flotta Stellare. attuale
release del sistema superiore kc235 beta, staf rho pi gamma della flotta
stellare, responsabile di staff Lt. Cmdr. Stephan Priestly, sezione ricerche
e sviluppo della flotta stellare; sistema kernel NX31.6, staff Charlie
Tango delle forze armate della federazione dei pianeti uniti, responsabile
di staff Sig. Blackband di terra."
"Lo sapevo che usavano ancora il mio vecchio
nocciolo duro...sally e' ancora il miglior kernel a disposizione della
FPU!" pensò il comandante.
Ma la voce del computer non si interrompe
"... kernel update in data stellare 56800.4, codice d'accesso di primo
livello, da parte del Lt.Cmdr Stephan Priestly sez. ricerca e sviluppo
della flotta stellare."
"Huh? Chi è questo? Sistema, backdoor
charlie tango."
Un messaggio d'errore lampeggiò
sullo schermo:
"Backdoor to Root services can not be
enabled. This command requires higher level of access. You must enter
a level-1 code to enable root operations"
"Cosa?" Chiese Blackband. Ma l'interfaccia
vocale LCARS era disattivata, non poteva rispondere. Digitò i codici
necessari ad ottenere una spiegazione per questa richiesta, e la schermata
fu:
*** LCARS base
system, Kernel NX-32beta***
Auth required
for operation: SECLAR 4, Level 1 code
Your auth: SECLAR
5, Level 2 code
*** ACCESS DENIED.
YOUR TERMINAL WILL BE NOW DEACTIVATED ***
shutting down...
Blink. Spento.
"Chi cacchio ha osato toccare la mia Sally?
Chi cavolo sarà questo Priestly? Esperto di primo livello? Ma se
l'ora ambasciatore Spock, che ai tuoi tempi insegnava all'accademia, era
un esperto di secondo? Non sono interessato a linciarlo per ora... faccio
sempre in tempo! Però una chiamata al mio vecchio amico Dan Cavenaugh,
responsabile della sezione informatica delle forze armate della federazione
la farei volentieri, oppure al vecchio Maestro,giusto per sapere chi cavolo
è... e magari darei anche un'occhiata al ruolino di servizio della
nave, non vorrei averlo proprio qui a portata di zampa! E poi la backdoor
del gruppo charlie tango era LEGALE e REGISTRATA, per cui perchè
questo pupattolo da latte si è permesso di cancellarla?!" Pensò
irritatissimo il comandante, mentre riaccendeva il terminale e si risottoponeva
alle verifiche d'accesso.
"Computer, esiste un Priestly negli schedari
della flotta stellare?"
"Affermativo. Due nomi corrispondono:
Priestly, Stephan G., Lt. Cmdr.
Priestly, Hanna NMI, Admiral, in ritiro
Si vuole procedere con la consultazione
di una delle due biografie?"
Sorridendo per tanta fortuna, disse "Consulta
biografia: Priestly, Stephan G."
***LCARS 7809***
***PERSONNEL
LOG***
Complete Name:
Priestly, Stephan George
Family:
father:
***CLASSIFIED:higher
SECLAR is required to access***
mother:
Priestly, Hanna
NMI (Admiral, retired)
Curriculum:
born in stardate
39050.6
51050.6 primary
degree in computer science
51360.4 secondary
degree plasma physics
52089.3 enters
SF academy, trainee in engineering and science branch
54508.4 graduates;
on bord the USS-Excalibur NCC 26517, Engineering section
55056.5 Lt. JG,
on bord the USS-Excalibur, Engineering section
55550.4 Lieutenant,
transferred on Earth, then on Utopia Planitia shipyards.
56067.3 On emergency
situation, manually runs the uncomplete computer of the future U.S.S.
Sovereign ship; rewarded with Lt. Cmdr. promotion
Current assignment:
final test of the redesigned sistems of the U.S.S. Sovereign.
***************
Poi il computer disse "Per ulteriori informazioni
specificare la domanda". Blackband penso': "Quindi mi trovero' pure tra
i piedi chi ha sodomizzato la mia sally!!! Sarà il caso che sia
MOLTO bravo a fare il suo mestiere, altrimenti lo ROVINO DI CEFFONI!!!!!
E poi sara' il caso di chiamare un certo vecchio vulcaniano di mia conoscenza.....
oltretutto se non ne sa qualcosa lui che da 8 anni è il capo della
sezione informatica... eppoi avrei dovuto chiamarlo lo stesso per avvertirlo
di dove sono finito..."
A voce alta ordinò:
"Computer, aprire canale di comunicazione
prego: San Francisco, terra, Comando della Sezione Informatica della Flotta
Stellare, Comandante in capo Ammiraglio Narak"
"Collegamento attivato" rispose la vocina.
Il viso di un'attraente giovane guardiamarina
con la divisa verde della sezione ricerca e sviluppo comparve sullo schermo...
"Buongiorno Comandante, in che cosa posso
servirla?"
"Buongiorno Guardiamarina, vorrei parlare
con l' ammiraglio Narak, sono il Comandante Blackband"
"Posso chiederle il motivo signore?"
Piccato per la risposta, Blackband rispose
freddo: "Privato e personale ... signorina! Chiami l'ammiraglio e mi identifichi!
gli dica che c'è Charlie Tango Alpha che chiede di parlargli"
La signorina parve interdetta:Ma... e'
impossibile! Charlie Tango e' il codice della nostra sezione Kernel da
16 anni, e Alpha dovrebbe essere il codice del primo comandante di sezione!
È roba di 16 anni fa, impossibile che sia ancora in servizio! Eppoi
lei indossa la divisa della flotta e quella era una sezione dell' esercito!"
Blackband esplose:
"GUARDIAMARINA!!! PRIMO, NON SI PERMETTA
MAI PIU' DI DISCUTERE L' ORGANIZZAZIONE DELLA SEZIONE CON CHIUNQUE NON
ABBIA UN SECLAR RICONOSCIUTO, SECONDO IL FATTO CHE SIA O MENO QUEL COMANDANTE
NON SONO FATTI SUOI, NE' TANTOMENO IL FATTO CHE EVENTUALMENTE QUELLA PERSONA
POSSA ESSERE ANCORA O MENO IN SERVIZIO O IN CHE CORPO! E ORA O MI PASSA
IMMEDIATAMENTE L' AMMIRAGLIO O PRIMA LO CHIAMO SUL SUO COMLINK PERSONALE
E POI VENGO GIU' E RIDUCO IL SUO CULO IN TANTI MINUSCOLI FRAMMENTI DA
DISPERDERE NELLO SPAZIO, CHIARO?????!!!!!"
La giovane divenne violacea fino alla
radice dei capelli:"....sissignore, mi scusi, signore"
Blink!
"Ammiraglio Narak... vita lunga e prosperità
maestro" disse Blackband atteggiando le dita nel saluto vulcaniano.
"Vita lunga e prosperità a te mio
vecchio allievo. Ora capisco perchè la mia attendente balbettava
tanto da non riuscire a profferire un verbo intelleggibile. Logico , dopo
una delle tue sfuriate le mie attendenti hanno sempre avuto qualche problema
linguistico anche se non ne ho mai capito il motivo... Dimmi allievo,
hai deciso finalmente di tornare fra noi?"
"Non ancora maestro, le ho promesso che
ritornerò se sarò inabile al servizio attivo, ma al momento
mi hanno mandato a prestare servizio sulla nuovissima U.S.S. Sovereign"
"Buona nave, buon comandante, buon sistema"
"È proprio per questo che la chiamo
maestro. sembra che qua un certo Priestly si sia divertito a giocherellare
con il sistema, sia con il suo s.s. kc234.3 sche con il mio kernel NX31.6,
ed abbia buttato tutto in beta, oltretutto annullando quantomeno la mia
backdoor, e se c'e' una cosa che mi preoccupa e' affidare la mia vita
ad una i.a. in fase di beta testing... Lei ne sa niente?"
"Sì".
Dopo 45 secondi di silenzio Peter si rese
conto che la mente letterale del vulcaniano riteneva di averti risposto
in maniera esauriente.
"COSA sa di preciso della mia Sally, maestro
?"
"Ne parli come se ti ci fossi affezionato...
tratto tipicamente e irritantemente umano. Comunque, so che questo giovanotto,
che non conosco di persona ma solo tramite terminale, perchè ha
lavorato sempre su Utopia Planitia o sulle navi, è uno dei più
giovani scienziati ad avere mai ottenuto la qualifica di esperto di primo
livello. Anzi, IL più giovane."
Quella maledetta qualifica. Il vecchio
Narak non lo aveva mai perdonato (per quanto un vulcaniano possa non perdonare)
di non aver voluto continuare la carriera Scientifica fino a raggiungere
tale traguardo.
"Dicono che abbia riscritto il nostro
codice per più del 30%", proseguì il vulcaniano.
"Ammiraglio, quel codice è stato
steso da un gruppo di 15 esperti. Come può averne riscritto un
terzo?"
"Non ne ho idea, comandante. Ma ho visto
i test di benchmark del sistema"
Schiacciò un tasto e la sua immagine
venne sostituita da un grafico:
***LCARS 2487
- DIGITAL DATA COM SUBSYSTEM ***
***COMPARATIVE
GRAPHICAL BENCHMARK TEST***
Test subj. :
Beta System XR-5 vs. Final Charlie-Tango XR-4
XR-5 beta *****************************************
XR-4 final ***************************
La voce dell'ammiraglio continuo' a fluire
dai sistemi di supporto audio.
"Non so molto più di questo...
comunque è ovvio che abbia cancellato la nostra backdoor. Ma visto
che è sulla tua nave - non ti conviene andare a parlarne con lui?"
Vulcaniani. Sempre cosi' ferreamente logici.
"Certo ammiraglio. Ha ragione."
"Lunga vita e prosperità, amico
mio."
"Lunga vita e prosperità, maestro."
****END TRASMISSION***
Blackband provvide subito a fare rapporto
a Narak via messaggio intercom riguardo al colloquio con la sua segretaria,
un rapporto privato, personale e cancellabile, in modo tale che potesse
poi fare quello che desiderava... ("MAI fare in modo di strigliare ufficialmente
un sottoposto altrui in maniera diretta o comunque ufficiale, non ci tengo
a farmi odiare ne' dallo strigliato ne' dal suo comandante, ed in questo
modo si ottiene normalmente lo stesso il risultato di far capire al sottoposto
che ha fatto una cavolata..." pensò il comandante).
"A questo punto direi di sapere tutto
il "sapibile" su questo giovane genio delle IA... sono quasi portato ad
una certa ammirazione più che alla ovvia irritazione e curiosità,
non e' facile impressionare Narak e mi sembra una di quelle cose quasi
impossibili da fare rifare ben il 30% di un sistema da solo! posso anche
capire che in 16 anni sia venuto fuori qualcuno piu' furbo della mia vecchia
squadra a scrivere microcodice, (anche perche' il sottoscritto è
poi giù di allenamento da un tot, non e' facile passare la vita
fra faserate e restare ANCHE aggiornato sull' informatica... mica sono
superman!) ma che uno abbia fatto tutto da solo.... e chi è , un
organiano?????? " pensò a voce alta il Comandante.
La voce del computer iniziò a disquisire:
"Negativo. Il tenente comandante Priestly e' di razza Umana, biotipo..."
"Basta, computer! Non mi interessa!" lo
bloccò Peter, prima di disattivarlo del tutto.
Dopo aver sistemato le sue poche cose,
aver controllato la carica del suo PKK9, ed essersi messo in uniforme
perfetta, decise, visto che mancava tempo prima della riunione ufficiali,
di scoprire dove stesse il signor priestly e di andare a fargli una visitina.
Prima pero', come ogni volta che si trovava ad avere nuovi uomini sotto
il suo comando, decise di addocchiare i curricula vitae...
Quartier
Generale della flotta, Hangar 1-9, Nel frattempo.
Ricevuto l'ok per l'attracco Leonard entro'
nell'hangar 1-9 del GHQ di San Francisco. Sceso dalla navetta saluto'
il tenente che gli correva incontro e gli diede ordine di trattare con
cura i suoi bagagli, soprattutto un paio di grossi scatoloni contenenti
le sue automobiline alle quali era molto affezionato, dicendogli di tenersi
pronto a trasportarle sulla nave non appena saprà quale. Si diresse
frettolosamente verso il turbo ascensore per andare dall'Ammiraglio Noguchi.
Giunto dinanzi alla porta del suo ufficio
prese un gran respiro e si accinse a suonare il campanello, quando però
venne interrotto da un ufficiale che uscì proprio da lì.
Rimase un attimo bloccato in quella posizione poi, l'Ammiraglio accortosi
della sua presenza gli fece cenno di entrare.
"Buon giorno Signor Ammiraglio, piacere
di rivederla" disse Blair stringendogli la mano.
"Salve figliolo, è passato molto
tempo dall'ultima volta che ci siamo visti. Come ti sei trovato con il
nuovo equipaggio dopo quella terribile esperienza? Non capisco come mai
dopo così tanti anni hai chiesto di essere trasferito." rispose
Noguchi, piu' caloroso del solito, mentre indicava una sedia al giovanotto.
Sedendosi, Leonard cominciò a spiegare:
"Beh, non riuscivo ad integrarmi completamente
con i nuovi ufficiali, alcuni non si fidavano di me, ritenevano che in
qualche modo abbia volutamente provocato i fatti avvenuti sulla nave durante
quello scontro per avere una promozione. Così sono rimasto il tempo
necessario per acquisire esperienza in sala macchine cercando anche di
farmi rispettare, ma dal momento che nella mia memoria erano sempre presenti
i miei amici scomparsi, non ho più resistito."
L'Ammiraglio, per ridare un po' di buon
umore al giovane che gli sedeva davanti, disse:
"Devo ammettere che e' stato piuttosto
fortunato a capitare proprio ora. Fra tutti gli ingegneri che sono sulla
lista dei trasferimenti, lei è il più qualificato e il più
"adatto" per il tipo di missioni che dovrà intraprendere la nuova
U.S.S. Sovereign..."
Leonard, rinsavito, subito intervenne:
"Scusi, come ha detto, signore? La U.S.S. Sovereign?! Dice sul serio?
Ma non ne sono all'altezza... non sono pronto per quel genere di missioni..."
Noguchi, dimenticandosi per un attimo
la non educata interruzione del discorso che stava concludendo, ma alzando
un preoccupante sopraccgiglio, lo rassicurò:
"Al contrario, lei ha dimostrato di essere
il più preparato ad affrontare imprevisti di ogni tipo, fin dai
tempi dell'accademia. Inoltre potrà dimostrare ai suoi colleghi
della Lexington che ha molto talento. Senza contare che così non
deluderà le aspettative e la fiducia che riponevano in lei gli
ormai defunti amici."
Leonard si era ormai dimenticato completamente
l'etichetta: "Accidenti, sono lieto di accettare l'incarico. Ho saputo
che ha dei motori di nuova generazione. Non vedo l'ora di vederli."
L'Ammiraglio si alzò dalla poltrona
e Leonard fece prontamente altrettanto. Mentre gli stringeva nuovamente
la mano Noguchi disse: "Sono sicuro che si troverà bene con il
nuovo equipaggio. Mi aspetto grandi cose da voi."
Leonard rispose: "La ringrazio infinitamente
Signore. Non la deluderò, o meglio sento di poter assicurare che
non la deluderemo."
Uscì baldanzoso e si diresse verso
la sala teletrasporto piu' vicina.
Entrò e salutò l'ufficiale
addetto, il quale, dopo aver ricevuto le coordinate, lo fulminò,
quasi invidioso, con lo sguardo. Blair gli disse di portare su, dopo di
lui, i suoi bagagli e notando la sua espressione volle prendersi gioco
di lui e disse: "Qualcosa non va? Non funziona lo smaterializzatore o
non è in grado di usare quei comandi!"
Il giovane rispose scattando verbalmente
sull'attenti: "Nossignore, tutto a posto, la porto su subito."
"Mi raccomando faccia molta attenzione
ai miei bagagli altrimenti...." E cominciò a smaterializzarsi interrompendo
il discorso...
Nave
federale U.S.S. Sovereign, Sala Teletrasporti II, Qualche istante dopo.
...che terminò una volta ri-materializzato
sulla nave: "...la rompo!".
L'ufficiale alla console rimase perplesso
con la classica espressione di chi pensa: "cominciamo bene".
"Ehm, mi scusi, non mi riferivo a lei"
aggiunse Blair, ma il pover'uomo si guardò attorno come se stesse
pensando "questo è matto", poi dopo essersi accorto della strana
espressione facciale dell'ufficiale, partì con la spiegazione dei
fatti:
"Non pensi strane cose, mi riferivo alla
persona che mi ha portato qui dalla base, gli stavo dicendo che lo avrei
mal conciato se non trattava con cura i miei bagagli che dovrebbero arrivare
a momenti."
"L'avevo sospettato, è capitato
altre volte. Ci penso io a portare le sue cose nel suo alloggio, non si
preoccupi, signore." rispose non molto rassicurato in verita' il giovane
Guardiamarina.
Blair rassicurato uscì dalla sala
e si incamminò verso la plancia ammirando la bellezza degli interni
del corridoio e pensando a come poteva essere il suo appartamento.
Quando raggiunse la plancia e le porte
del turbo ascensore si aprirono non poté fare a meno di restare
un istante a udire i sottili e lievi suoni delle moderne apparecchiature
poi avanzò un poco e rimase ad osservare con meraviglia lo spazio
che vedeva dallo schermo, quasi gli sembrava più bello, come mai
visto prima.
Fu interrotto dal Capitano che, resosi
conto dello stupore del nuovo arrivato, esitò nel salutarlo poi
disse:
"Benvenuto a bordo, io sono il Capitano
William Thomas Riker. Aspetti, lei deve essere il nostro ingegnere capo,
vero?"
"Si signore, mi scusi, Tenente Comandante
Leonard Blair a rapporto signore." Poi preso dalla smania, senza lasciarlo
parlare, aggiunse: "Sono orgoglioso di far parte dell'equipaggio di una
nave come questa, e se anche la sala macchine è come quello che
vedo, sarà proprio uno spasso lavorarci. Se lei me lo permette
corro subito a vedere!"
Riker sorridendo disse: "Conosco questo
entusiasmo, pero' dovremmo prima sbrigare alcune formalita'..."
Blair saltellava da un piede all'altro
per l'impazienza mentre il capitano abilitava il suo trasferimento mediante
le consolle di sicurezza. Alla fine Riker gli disse "Ecco fatto, Ingegnere,
vada pure." Poi ironicamente soggiunse: "Non esageri però, perché
la voglio pronto per il briefing delle 18.30 e per la partenza..."
Non aveva quasi finito la frase che già
Blair s'era volatilizzato.
Si diresse verso la sala macchine quasi
di corsa, davanti alla porta si fermò, riprese fiato poi entrò
lentamente guardandosi attorno con la gioia negli occhi. Le persone presenti
subito appena lo videro, lo salutarono. Faticò a ribattere, perché
impegnato a guardare le nuove, luccicanti apparecchiature ma soprattutto
il generatore principale.
Tutto il personale tornò a lavorare
normalmente dopo lo scambio di qualche strana occhiata, per il comportamento
del loro nuovo capo.
Improvvisamente Blair, con tono prepotente,
esclamò: "Allora signori, ora dedico un paio di minuti a studiare
le nuove caratteristiche di questa nave poi si comincia a lavorare sodo.
Sappiate che esigo il massimo, la perfezione. Badate a ciò che
fate, e poiché la responsabilità delle vostre azioni è
mia, sarò pronto a punirvi, e se esagerate nell'evidenziare il
vostro operato... sarò lieto di premiarvi."
Riapparve il buon umore generale, fino
a che da un piano superiore non cadde un affare che sfiorò la testa
dell'ingegnere. Raccolse quell'oggetto mentre una voce dall'alto disse:
"Mi scusi signore mi è scivolato, sa non capivo che cosa fosse."
"Di che grado è lei? Non vedo."
"Guardiamarina Giax, Signore"
"Per questa volta chiudo le paratie degli
occhi, se riaccade la faccio espellere dalla flotta! E vada a ripassare
il manuale tecnico degli attrezzi!", replicò Blair mettendo via
con cura il pericoloso saldatore laser.
Poi ricominciò a studiare, molto
incuriosito, i progetti della nave apparsi sul monitor della console principale.
Dieci secondi più tardi Blair sentì
un urlo disumano provenire dal portale d'accesso della Sala Macchine:
"Giiiiaaaaaaaaaaxxxxxxxxxxxxxxxxxx !"
Si voltò di scatto, giusto in tempo
per vedere un giovanotto sui diciotto/vent'anni che saltava come un capriolo
su per una scala di servizio. Il giovane (strano a dirsi) indossava una
divisa dorata della Flotta.
"Hey, questa è un'area riservata
!" urlò Blair, ma il giovane non se ne diede per inteso.
Arrivato al piano su cui stava lavorando
il guardiamarina Giax, il ragazzo si fermò, poi prese per un orecchio
lo sventurato sottufficiale e lo trascinò giù dai ponteggi.
Blair, furente, andò incontro alla coppia.
Il giovanotto stava urlando nell'orecchio
di Giax: "COME GLIE LO DEVO DIRE, GUARDIAMARINA? IL COMPUTER DELLA SOVEREIGN
NON E' COME QUELLI CHE HA STUDIATO IN FONDAMENTI DI TECNOLOGIE DELLA FLOTTA!
E' MOLTO, MOLTO PIU' COMPLESSO! NON SI AZZARDI PIU' A INSERIRE MEZZA RIGA
DI MICROCODICE SENZA LA MIA AUTORIZZAZIONE!", mentre con una mano gli
torceva a fusillo l'orecchio e con l'altra gli sventolava un PADD sotto
il naso.
"Vorrebbe per favore spiegarmi CHI E'
LEI?" disse Blair che stava precipitosamente cominciando a spazientirsi.
Il giovane mollò l'orecchio di
Giax e si voltò verso l'ingegnere. Il suo volto ancora abbastanza
imberbe color rosso-tramonto-in-un-poligono-nucleare si calmò un
poco notando i gradi sul colletto dell'Ingegnere Capo, mentre quest'ultimo
sobbalzò notando che anche il giovincello portava gli stessi gradi.
Il giovane gli tese la mano senza PADD
e disse semplicemente "Stephen Priestly, sezione ricerca e sviluppo divisione
informatica, capo-progetto dei sistemi informatici della Sovereign. Temporaneamente
sono capo operazioni e secondo ufficiale. Lieto di conoscerla."
Nave
federale U.S.S. Sovereign, Sala Tattica del Capitano, Data stellare 57001.1
1 gennaio 2380
Qualche minuto piu' tardi, la voce di
un Blackband molto incazzato fluì dal comunicatore del capitano.
"Capitano, posso vederla in privato PRIMA della riunione ufficiali?" ruggì.
"Accordato, comandante, si presenti nella
mia sala tattica tra 5 minuti." rispose Riker, alzando un sopracciglio
interrogativo.
Trrrblip.
"Avanti! Ah, comandante. Di cosa voleva
parlarmi ?"
"Buongiorno Signore, le chiedo scusa per
il disturbo ma ho un piccolo problema che mi pesa al momento sulla coscienza"
"Di che cosa si tratta?"
"Ecco, vede, trovo un po' difficile parlarne
cosi, ma ...."
"Comandante, mi sta diventando timido?
Lei?????" chiese Riker sornione.
"Insomma, ho appena visionato i Curriculum
dei nostri colleghi dello staff di comando, e sono costretto a riferirle,
con tutto il rispetto, che prevedo forti difficoltà ad avere una
nave efficiente in tempi accettabili"
"Si spieghi meglio..." si acciglio' il
capitano.
"Insomma, mi sembra di non poter non rilevare,
tranne che in alcuni elementi accettabili, una generale mancanza di esperienza
diffusa in modo tale da non potermi lasciare tranquillo"
Riker lo guardò di sottecchi, dimostrandosi
sorpreso in maniera plateale.
"Devo dire che lei mi stupisce un po',
signor Blackband... ma la prego, mi dica pure quali sono le sue impressioni
su ognuno dei suoi colleghi"
"Ecco signore, le parti che io ho potuto
consultare dei curriculum non erano di certo molto ampie..." tergiverso'
Blackband.
"Forse non mi sono spiegato bene , Comandante...
e' suo preciso compito quello di essere per me l'equivalente di un secondo
cervello non ottenebrato dalla responsabilita' ultima del comando, pertanto
la pianti immediatamente di tentare di pararsi il culo o di non voler
sembrare presuntuoso e mi dica cosa pensa di questa squadra!" disse Riker,
un po' meno calmo di prima...
"Cavoli, questo tipo inizia a piacermi"
pensò Blackband, poi disse: "Sissignore. Mi scusi signore... Dunque..."
e inizio' a far scorrere sul terminale della sala tattica i curricula...
"Del consigliere non posso che rilevare
che l' assoluta o quasi mancanza di informazioni, che mi preoccupa non
poco, ma comunque... l' unico dato rilevante mi sembra che sia il fatto
che avere come massima aspirazione quella di un comando minore non denoti
propriamente un forte desiderio di affermarsi, il che può essere
un bene come un male, dipende da quanto e' rimasto impregnato dalla cultura
di suo nonno"
"Se guardiamo il nome..." disse il capitano.
Blackband prosegui': "Il Signor Barrent
invece mi preoccupa non poco. Il fatto che per vendetta personale si sia
preso la libertà di manomettere apparecchiature e che questo sia
finito sul suo curriculum non può che indicare una di queste due
cose: o il signor Barrent è stato così disattento da farsi
beccare per una scemenza o ha fatto qualcosa di realmente grave, in entrambi
i casi la cosa è preoccupante. Inoltre vorrei avere la certezza
sul fatto che sia stato affetto o meno da sindrome da teletrasporto..."
"Direi che alla luce delle sue mansioni
non è probabile... computer, il tenente Barrent è a bordo
?" chiese Riker.
"Affermativo. Kyle Barrent è nel
suo alloggio" gli rispose il computer.
"Come è arrivato?"
"Teletrasporto astronave-astronave."
"Direi che questo dovrebbe rassicurarla,
comandante..."
Blacband annuì e proseguì.
"Leonard Blair è un elemento con
una certa esperienza nel proprio ruolo. Mi sembra solo strano che un Capo
ingegnere venga raccomandato da un ufficiale medico e che si ispiri ad
un Capitano.. fondamentalmente trovo la cosa vagamente umoristica."
Riker non sorrise, e Blackband continuò.
"Rogan Gorr, ufficiale tattico e FSO.
L' ex capo sicurezza della Wellington eh? Distrutta... non so che cosa
ne sa lei signore , ma a me è arrivato all' orecchio che quella
nave avesse avuto da ridire con certe teste di latta che girano in scatole
cubiche... di sicuro se è riuscito a non farsi assimilare dai borg
deve essere un ottimo elemento..."
"Lo spero, comandante. Ciononostante la
serie di "omissis" nel suo curriculum mi preoccupa..."
"E che ne pensa del mio, allora, signore
?" penso' Blackband mentre completava la sua esposizione: "Totale della
questione: abbiamo una squadra con una potenza di impatto dal punto di
vista prettamente militare che probabilmente non e' seconda a nessun altro,
ma siamo pericolosamente carenti di esperienza sul campo. E questo E'
preoccupante!"
"Sono d'accordo con lei, ma cosa dovrei
fare, scendere e strozzare l'ammiraglio Noguchi?" chiese Riker, prendendola
con filosofia. Poi si alzo' e ordino' al replicatore:
"Brandy Sauriano, e vodka Stolichnaya".
Attese il completamento dell'operazione, poi tenne il brandy per se e
porse la vodka al comandante.
"Accurato il capitano... persino la marca
giusta di vodka! Certo che deve avermi studiato per sopra e per sotto"
Pensò Blackband con una punta di ammirazione.
"E' sicuro che per lei sia una cosa così
grave? Di non riuscire proprio a tirare fuori una squadra coi fiocchi
da questi elementi?" chiese infine.
"La vedo brutta signore" rispose Blackband,
facendo l'ufficiale di mille esperienze.
"E così questa per lei sarebbe
una esperienza nuova che non se la sente fino in fondo di affrontare eh?"
lo incalzò Riker, con un tono preoccupante.
"Beh, signore, a dire il vero... non lo
so, signore."
"Ma lo so io!"
Vediamo un po' se questi nomi le ricordano
qualcosa sottotenente Blackband:
1)Soldato Semplice John Muholland
2)Soldato Semplice Frank Wilfred
3)Soldato Scelto Abe Claggett
4)Soldato Scelto Varsak Shan al T'ping
5)Soldato Scelto Alina O' Donnell
6)Caporale Sonya Montoldi
7)Caporal Maggiore Denaah
8)Sergente Francois DeVrie
le dicono niente questi nomi?"
Blackband sbiancò. Iniziò
a tremargli leggermente una mano mentre una grossa vena iniziava a pulsargli
sul lato del collo. "Forse lo ucciderò o forse no, ancora non ho
deciso... Come si permette questo enorme figlio di puttana!" pensò
Peter, mentre tentava di riprendere il controllo nascondendosi dietro
il bicchiere della vodka e bevendolo tutto in un fiato.
Il peso del faser sulla coscia era come
un'entità viva, presente. Mille scene, mille ricordi passarono
davanti ai suoi occhi:
Mully che mi porge la sua ultima sorsata
di acqua su Naarath "Beva signore, io sono più grasso di lei e
posso resistere per più tempo sotto questo sole, e poi il muadi
non dovrebbe distare più di venti chilometri..."
Frank quando si prese quella faserata
alla spalla per riportarmi dietro le linee su Jaan IV...
Abe che porta il cannoncino ionico come
se fosse uno stuzzicadente eppure dentro la giungla si muove come un gatto...
Varsak che mi insegna la presa vulcaniana
al collo e come contrastarla "... è una tecnica che non ci e' permesso
insegnare ai non vulcaniani Signor Tenente..."
La dolce Alina mentre atterra quel bulletto
in quel bar della base stellare 3 con una potente ginocchiata nelle parti
basse...
Sonya mentre spiega ad Abe come affascinare
completamente una sentinella donna per poterle aprire meglio la gola col
pugnale.
Deenah con la sua assurda capacità
camaleontica che striscia in mezzo alle guardie della prigione su foster
VII per tirarmi fuori dalla mia cella.
Il sergente che mi regala il mio pkk9
dicendomi "Questo signorino non la tradirà mai tenente, proprio
come noi"
Una voce attutita si infiltrò nella
reverie di Blackband:
"Eppure pensavo che conoscesse questi
nomi, comandante."
Peter rimise a fuoco riker e decise per
ora di non ammazzarlo.
"Li conosco molto bene, signore" disse
con voce roca.
"Ah si? E si ricorda che cosa scrisse
di loro nella sua valutazione dopo il primo mese di servizio?"
"Perfettamente signore"
"Quella squadra era considerata una delle
vergogne dell' esercito no? Il loro precedente tenente era morto in esercitazione
dopo aver chiesto non meno di venti volte di essere riassegnato, e fino
a quel momento quegli uomini avevano passato piu' tempo a pestarsi fra
di loro ed in guardina che in servizio. Eppure, dopo un mese da quando
un certo sottotentente imberbe venne assegnato a quella squadra, non uno
di loro era meno di 15° in graduatoria come efficenza nel reggimento,
e per trovare il primo non facente parte della squadra bisognava scendere
al 5° posto. Dopo cinque anni erano il cuore pulsante di una certa I°
Compagnia Commandos , i Ninja, e fiore all'occhiello dei Campbell's Killers.
Quello meno decorato a fine carriera aveva ricevuto almeno la croce d'
onore del leone ferito."
"Alla memoria, signore... purtroppo ad
Abe fu data alla memoria"
"E lei mi viene a dire che non può
aiutarmi a prendere alcuni bimbetti con ancora il latte sotto il naso,
ma che comunque hanno dimostrato di valere qualcosa, ed un paio di ottimi
elementi ed a trasformarli nel miglior equipaggio della flotta? Allora
che cosa l'ho richiesta a fare all' ammiraglio Noguchi?" completò
Riker in un tono più prossimo a un urlo che a un discorso. Mogio
mogio, Peter disse:
"Non so se la tecnica che ho utilizzato
allora funzionerebbe qui signore"
"Perchè? Cosa fece?"
"La prima volta che il piu' forte di loro,
Varsak, rifiutò di obbedire ad un ordine perche 'illogico' gli
spezzai un braccio"
"Lei avrebbe spezzato il braccio di un
Vulcaniano?"
"Sissignore"
"E come ha fatto?"
"Tirandogli addosso il sergente DeVrie,
signore"
"Non ho parole... spero di non trovarmi
mai a dovermi scontrare in combattimento con lei, Blackband"
"Non credo però che le convenga
che io addestri questa squadra come quella, signore"
"Perchè, signor Blackband?"
Peter si alzò.
"Adesso sono tutti morti, signore. A più
tardi, signore."
Peter salutò rigidamente e fece
per uscire. Il capitano lo afferrò per un braccio, lo strattonò
all'indietro e gli disse con una durezza affatto inusuale:
"Vediamo di capirci, comandante. Non penso
sia il caso che lei si metta ad utilizzare i miei ufficiali come armi
contundenti, però conto su di lei e sulla sua esperienza per far
funzionare questo gruppo. Mi ha capito?"
"Si, signore."
La mano si aprì e il comandante
si girò sui tacchi per uscire, ma il capitano lo chiamò
ancora:
"Blackband?"
"Signore?" Rispose, stringendo i denti
in un sorriso così spontaneo da spezzarsi i 2 incisivi. La dolcezza
della voce del capitano lo disarmò però completamente.
"Non è stata colpa sua, comandante.
Se lo ricordi bene questo. Perchè se vuole essere così vigliacco
da vivere nei sensi di colpa, allora lei non è l'ufficiale che
fa per me. Mi ha capito bene,... Numero Uno?"
Blackband uscì senza aggiungere
nulla seguito dallo sguardo del capitano.
Riker si avvicinò all'oblò
della ready room e sospirò. Sarebbe stata una crociera molto lunga.
"Diario personale del capitano,
supplemento. Spero di non aver sbagliato con il mio primo ufficiale; o
ci ho preso in pieno, o ho fatto l'errore più grosso della mia
carriera. In ognuno dei due casi, comunque non tarderò molto a
scoprirlo"
Incontri
Nave
federale U.S.S. Sovereign, Sala Computer I, Data stellare 57001.2 1 gennaio
2380
"Adesso si che mi ci vorrebbe un caffè
e SOPRATTUTTO di pensare a qualcosa di completamente diverso... dove diavolo
era quel Priestly..???" pensò a metà tra l'adirato e lo
sconvolto Blackband: "Computer, localizzare Stephan Priestly."
"Il tenente comandante Priestly è
nella sala computer 1"
Il campanello elettronico della porta
trillò. Una voce dall'interno urlò:
"Computer, aprire porta!"
Peter entrò a passo di carica nella
sala computer 1. Un giovanotto di 18 anni lo salutò con deferenza:
"Signore..."
"Salve. Sto cercando il tenente comandante
Priestly..."
Il giovanotto lo guardò con una
punta di divertimento. Troppo tardi, il primo ufficiale notò che
sul suo colletto brillavano i gradi che contraddistinguono i tenenti comandanti.
"Sono io, comandante.... di cosa aveva
bisogno ?".
Tentando di riprendersi dalla piccola
gaffe e dallo choc, Peter gli porse la mano.
"Piacere di conoscerla, signor Priestly.
Mi chiamo John Peter Blackband, novello primo ufficiale di questa unità,
ed avendo sentito da un mio vechio amico che tra di noi c'era l'esperto
che aveva scritto l' intelligenza artificiale della nave ero curioso di
conoscerla. Sa, il suo campo mi ha sempre incuriosito molto, ma purtroppo
ho preferito dedicarmi ad altro... compiti fondamentali come chessò,
per esempio imparare dieci modi diversi per imbrattarsi tutti di fango
e non farsi sgridare dal sergente maggiore... Accetterebbe un caffè
al Bar di Prora da un "vecchio" infangamimetiche? Mi è giunta all'
orecchio la voce che i programmatori adorano quella bevanda e l'ho sempre
apprezzata anch'io..."
"Volentieri, signore. A dire il vero penso
di poter imparare qualcosa da quel mister "Charlie Tango Alpha" che ha
disseminato di backdoor il sistema precedente..."
Blackband incassò la frecciatina
senza batter ciglio mentre Priestly chiudeva la sua sessione di lavoro.
"Computer, continua in automatico il collegamento
con la banca-dati di Memory Alpha. Completare trasferimento banchi memorie
programmati"
"Richiesta autorizzazione di primo livello
per tale funzione"
"Autorizzazione Priestly alpha-alpha-omicron-yellow-ro-pi-gamma-273,
abilitare"
"Sequenza riconosciuta. Scan vocale positivo.
Scan retinico confermato. Trasferimento iniziato."
"Trasferire ulteriori avvisi a voce sul
mio comunicatore."
"Funzione attivata."
"Blocco consolle programmatore fino al
mio ritorno o mio contrordine."
"Consolle principale di input bloccata."
La scritta "locked" iniziò a lampeggiare
sui 4 monitor della consolle.
Priestly si girò e disse: "Dopo
di lei, signore."
Arrivarono al Bar di Prora dopo pochi
minuti. La barista chiese loro cosa desiderassero.
"Un caffè per me; e per lei, signor
Priestly?"
"Mi chiami Stephan, per favore, non sono
abituato a sentirmi chiamare col grado dai miei superiori. Un bicchiere
di acqua di altair ghiacciata per favore."
Poi si girò verso il suo superiore
e disse:
"Ho mangiato e bevuto ogni sorta di cibo
zuccherino e ipercalorico come un cinghiale di Qo'nos nelle ultime 48
ore, sa, la tensione pre-lancio... meglio che stia leggero e che non beva
ulteriori eccitanti, sopratutto..."
Peter si appoggiò al bancone, iniziò
a enumerare sulle dita e, ridendo di gusto gli disse,
"Ok stephan, io ti chiamo per nome però
ad alcune condizioni...
1)tranne che in casi eccezionali per motivi
di servizio io sono Peter, e i miei colleghi mi hanno sempre dato del
tu
2)mi dici come ti e' venuto in mente di
collegare la mia umile persona a mister "Charlie Tango Alpha", egregio
signor "rho pi gamma"
3) ascolti il consiglio di un vecchio
cinghiale di Qo'nos ed invece di un banale bicchiere di acqua frizzante
al sapor di menta provi il doposbronza per eccellenza, un bloody mary
come lo fanno su Formahoult III!"
"... che cos' è?" chiese l'incauto
giovine.
"Barista, sa come si fa?"
"Certo signore, con pepe o noce moscata?
Il quoist piccolo, medio o grande?"
Priestly la guardò un po' preoccupato...
"Noce moscata e quoist piccolo, grazie"
"Da vero intenditore... ecco qui, comandante"
E presentò al tenente comandante
un bicchierone da cocktail alto una spanna pieno di un liquido rosso e
denso, con tanto di cucchiaino ed ombrellino, sulla cui superficie, picchiettata
dal marrone della noce moscata si stava lentamente sciogliendo una specie
di piccola nocciola blu....
"Vieni, andiamo a sederci" disse Blackband.
Priestly afferrò il bicchierone
come se dovesse morderlo da un momento all'altro e seguì il suo
superiore ad un tavolinetto.
"Mi scusi comandante...", ma un'occhiataccia
lo costrinse a riformulare "Cioè volevo dire , scusami Peter, cosa
dovrei farci con questo? Berlo o usarlo come shampoo?"
"Hehehehe... aspetta che si sia sciolto
il quoist e poi bevine il più possibile d'un fiato, per dieci secondi
mi maledirai pensando di aver bevuto del vecchio carburante liquido per
navette, ma poi vedrai che andrà meglio"
Un po' preoccupato Priestly mescolò
il tutto, raccomandò l'anima ad ogni dio in ascolto e poi tirò
un respirone e se lo bevve tutto in un fiato.. per diventare immediatamente
di un bel colore che ricordava l' uniforme della sezione informatica (verde).
Dopo un po' finalmente ritornò
a prendere fiato e pian pianino anche il suo colorito tornò naturale.
"Vabbè" disse con un colpo di tosse
"avrò anche cancellato la tua backdoor, ma da te mi aspettavo più
una faserata con quel cannone che ti tiri dietro che un tentativo di avvelenamento..."
Quando Peter riuscì a smettere
di ridere come un matto rispose:
"Hei, non parlar male della mia PKK, mi
ha tolto dai guai un sacco di volte sai? Eppoi sei sicuro che ti abbia
avvelenato? Hai ancora il cerchio alla testa? Pesantezza di stomaco? E
la lingua impastata? Altri effetti collaterali post-indigestione e/o sbronza?"
Stephan lo guardò un po' stupito,
si toccò la testa, lo stomaco, e poi disse
"Hey, ma ha funzionato! Sto MOLTO meglio
adesso! Cosa diavolo c'era dentro?"
"Un terzo di Vodka, due terzi di succo
di pomodoro, sale, noce moscata, un cubetto di terra delle paludi di formahoult
III continente est ed un piccolo quoist. L' alcool della vodka ti rimette
in pari i parametri sanguigni,e viene subito eliminato dal tuo sangue
dalla terra delle paludi insieme ai rimasugli di quello precedente, ed
il quoist è uno dei più potenti digestivi conosciuti dalla
federazione, permetterebbe ad un neonato di digerire un cristallo di dilitio
senza danni! Va meglio adesso?"
"Puoi ben dirlo!" esclamò il giovane.
"Tientelo a mente, un ufficiale spesso
deve rimettersi in sesto nel giro di pochi secondi, e ai tuoi uomini non
importa un fico se la sera prima ti sei dato alla pazza gioia quando sono
nei guai. Io mi porto sempre dietro almeno un paio di quoist in polvere,
anche perche è un'ottimo cicatrizzante e disinfettante di fortuna.
La prima volta che andrai in bagno ti sembrerà di entrare in una
distilleria clandestina klingon, ma almeno ti rimette in forma! E al contrario
delle pastiglie di soberup funziona bene ed in fretta" disse con aria
istruttiva il comandante.
"Immaginavo che disinfettasse, più
o meno come il cherosene..." commentò sarcasticamente Priestly,
che dopo l'enunciazione della ricetta era tornato color uniforme...
"Ok, adesso che sei in forma restano le
ultime due domande da un milione di crediti:
Prima domandina: come ti è venuto
in mente di pensare che io ero charlie tango alpha? E nota che non lo
nego ne lo affermo ne presuppongo di sapere che cosa significhi. Seconda
domandina:
come diavolo ha fatto una persona sola
a rifare il lavoro di quattordici geniacci e di un babbione ed ad incrementarne
le prestazioni di un buon 30 per cento senza metterci i 30 anni uomo minimi
necessari? E guarda che se provi a rispondermi 'top secret' la prossima
volta nel bloody mary ti ci faccio mettere un quoist grande!" disse minaccisamente
Blackband.
"È semplice, signore. Lei faceva
parte della Sezione Informatica delle AI al comando dell'ammiraglio Narak
(Charlie Tango), ha provato ad accedere al sistema dalla sua cabina con
una ex-password di primo livello, ed evidentemente gode della stima dell'ammiraglio
se questi le passa ancora informazioni sui progetti della sezione Informatica."
Poi intrecciò le dita e guardò
il suo superiore sornione.
"E poi, le trap sull'accesso al sistema
erano posizionate più come mine da guerriglia che come blocchi
informatici... per il resto, beh, io... oh, guardi sono le 18.20... è
il caso di affrettarci non crede? Le spiegherò strada facendo..."
Primo contatto
Nave
federale U.S.S. Sovereign, Plancia, Data stellare 57001.3 1 gennaio 2380
"Diario personale del capitano,
supplemento. Finalmente si avvicina il momento cruciale. Durante la missione
a Farpoint prima, e durante il temporaneo passaggio col capitano Jellico,
ho imparato quanto sia importante iniziare bene per un team di ufficiali.
Speriamo solo in qualcosa di meno movimentato delle prime missioni delle
Enterprise-D ed E..."
Finalmente la plancia della Sovereign
si era un po' animata.
Sul visore principale in trasparenza era
stato messo il cronometro che separava la Sovereign dal momento di lasciare
l'attracco orbitale.
Giovani guardiamarina, scorrevano liste
e procedure per controllare che tutto fosse in ordine.
Il timoniere (che poi era una lei, il
guardiamarina Evelyn Rough) era al suo posto, tenendo d'occhio la consolle
di navigazione (per quel poco che serve quando si è in orbita...).
Alcuni altri componenti dell'equipaggio erano indaffarati sulle varie
consolle, mentre, uno alla volta arrivavano gli ufficiali per il briefing
in sala osservazioni. Alcuni sguardi e saluti imbarazzati corsero nel
gruppetto, giacchè nessuno pareva conoscere gli altri. Ultimi ad
arrivare furono il comandante dell'astronave, parlottando fitto fitto
con un giovanissimo ufficiale che portava i gradi da tenente comandante.
Il cicaleccio dei due si interruppe quando si unirono al gruppo in attesa.
Pochi istanti dopo, dalla sua Sala Tattica emerse il capitano Riker, salutò
tutti, e disse:
"Beh, visto che ormai siamo tutti qui,
iniziamo la riunione."
Il gruppo degli ufficiali si spostò
nell'ampia sala Runione, che stava proprio dietro la plancia, e tutti
si disposero attorno al lungo tavolo delle conferenze, lasciando a capotavola
il Capitano.
Riker si sedette e invitò tutti
a fare altrettanto. Poi si appoggiò all'indietro sulla poltrona
e disse con semplicità "Non è molto diversa da quella che
occupavo fino a poco tempo fa." E il suo sguardo si spostò a quella
occupata dal Primo Ufficiale.
Poi il capitano proseguì "Penso
che sia indispensabile che vi presenti prima di tutto".
E iniziò dal primo ufficiale che
sedeva alla sua destra:
"Il comandante Peter Blackband, Ufficiale
esecutivo e primo ufficiale."
L'uomo, abbastanza alto e ben fatto, con
i capelli castani (con una curiosa ciocca bionda) e gli occhi azzurri,
fece un leggero segno di assenso.
"Alla mia sinistra, il tenente comandante
Vornak Sabhil al T'mek, consigliere della nave"
A dispetto del nome vulcaniano, era evidentemente
un umano.
"Di fianco a lui, il tenente comandante
Henry Gloval, stimato esperto di exobiologia della flotta, Ufficiale Scientifico."
Chi non aveva sentito parlare delle ricerche
di Henry Gloval sulle popolazioni del quadrante delta, nei corsi di aggiornamento?
"Di fronte al comandante Gloval c'è
il tenente comandante Priestly, formalmente della divisione ricerca e
sviluppo della flotta, progettista dei sistemi AI della nave e qui per
il test operativo. Farà le funzioni di capo Operazioni."
"Di fianco al signor Priestly, c'è
il tenente comandante Leonard Blair, ingegnere capo."
Sui 35 anni, il volto affabile e sicuro
di chi sa il fatto suo.
"Di fronte al tenente Blair il tenente
Rogan Korr, capo della sicurezza e ufficiale tattico."
Un umano di colore, con una grossa cicatrice
sulla guancia destra, e uno sguardo fiero, quasi bruciante, chino leggermente
la testa in un saluto pieno di dignità.
"Al suo fianco il tenente Kyle Barrent,
capo sezione teletrasporto."
Il tenente Barrent era di media statura,
con occhi grigi e capelli neri, anche lui sui 35 anni. Sfoggiava una splendida
abbronzatura.
Il capitano, finito il giro di presentazioni,
si appoggiò all'indietro sullo schienale e sembrò godersi
la visione "d'ensemble" dello staff ufficiali.
"Lasciate che vi dica una cosa: lasciando
la mia vecchia nave ho perso uno dei migliori equipaggi che la federazione
abbia mai avuto..."
Il gelo calò sulla sala osservazioni,
ma la frase non era finita:
"... ma non credo che avrei potuto trovare
sostituzione più degna."
Poi, dopo una pausa ad effetto per far
gustare il complimento al suo staff, il capitano disse:
"Bene, a questo punto mi sembra il caso
di sbrigare un'altra piccola formalità: Computer, riconoscimento."
"Riker, William Thomas, Capitano" rispose
la voce femminile del computer.
"Computer, inizializzare registrazioni
del diario di bordo della USS Sovereign, autorizzazione Riker, alpha-omega-3"
"Il primo ufficiale concorda?"
"Affermativo computer" rispose Blackband
"inizializzare registrazioni diario di bordo".
"Ufficiale Scientifico, inizializzare
appendice registrazioni sensorie e laboratori?"
"Affermativo, computer, inizializzare
registrazioni"
"Ufficiale Tattico, inizializzare appendice
registrazioni di attività sistemi di armamento?"
"Affermativo computer, inizializzare registrazioni."
"Capo ingegnere, inizializzare appendice
registrazioni della sala macchine?"
"Affermativo computer, inizializzare registrazioni"
"E' richiesto codice finale di attivazione
nocciolo dell'IA."
"Computer, riconoscere Priestly, Stephan
G., codice di accesso omicron-omicron-alpha-yellow-ro-pi-gamma-273, sequenza
finale di attivazione, 0 - 0 - 0, attivazione, 0" rispose Priestly.
"Tutte le richieste sono state verificate.
Inizializzazione diari di bordo... operazione completata."
"Adesso siamo pronti a salpare!" disse
giulivo il capitano. "Se non avete altre osservazioni...Vi lascerei alle
vostre procedure pre lancio, visto che mancano solo due ore alla nostra
partenza"
Il signor Barrent guardò gli altri
ufficiali e si avvide dell'evidente l'imbarazzo presente nella sala tattica
senza stupirsi più di tanto. "In fondo si tratta della nostra prima
riunione" pensò Kyle "È normale che non abbiamo molto da
dirci, non ci conosciamo nemmeno !".
Decise allora di prendere la parola per
sbloccare la situazione.
"Signore" disse Barrent passando in rassegna
con lo sguardo gli altri ufficiali "credo di poter parlare a nome di tutti
i presenti quando le dico che siamo più che impazienti di metterci
al lavoro. Le nostre azioni si riveleranno migliori delle nostre parole".
A questo punto Kyle guardò nuovamente
gli altri ufficiali cercando conferma alle sue parole, e si rese conto
che il comandante Blackband lo stava fissando intensamente, con un mezzo
sorriso sulle labbra.
Poi scambiò un occhiata con il
capitano, quasi a chiedergli un permesso, e Riker, con un po' di riluttanza,
ricambiò lo sguardo.
"Signori" disse Blair "se siete d'accordo,
propongo di uscire dall' hangar della base stellare e, Capitano, se lei
lo consente, di fare un breve viaggio di prova per adattare l'equipaggio
alla nave e per "scaldare" il personale in attesa della prima missione.
Anche perchè, devo ammettere, che non vedo l' ora di vedere cosa
sa fare questo gioiello di nave".
Blair, spostandosi in avanti sulla poltrona,
attese sorridendo l'opinione degli altri.
Passarono piu' di trenta secondi in un
silenzio vagamente imbarazzato,quindi il comandante, senza dir niente,
si chino' sulla sedia e, come per incanto, nel bel mezzo del tavolo della
sala riunioni comparve un'affilato pugnale di foggia klingon con una testa
di falco sull' elsa, piantato per cinque centimetri buoni nella dura radica
di quercia. La cosa lasciò di stucco l'intero staff.
Tanis Weis , l'ufficiale scientifico,saltò
all'indietro e portò la mano alla fondina, poi si rese conto che
il capitano non aveva fatto una piega e che il comandante aveva in mano
anche un pesante faser PKK9 dell'esercito,quasi distrattamente orientato
nella sua direzione, e si rimise lentamente a sedere.
Il tenente Rogan Korr, capo della sicurezza,
che invece aveva visto fino dall' inizio che
a)il pugnale proveniva dal comandante
b)il comandante puntava si il faser su
Weis, ma guardava lui
c)che il faser era regolato su "immobilizzare
1", la regolazione piu' blanda in assoluto, a malapena sufficiente per
stordire e non certo ad uccidere o a provocare seri danni,
reinfilò il faser che aveva mezzo
estratto sotto il tavolo nella fondina e si appoggiò pesantemente
allo schienale della sedia, intrecciando le mani sul piano del tavolo.
Tutti gli altri balzarono in piedi. Una
ridda di voci confuse e di proteste inizia tutto d'un colpo: "Ma come
si permette..." "Ma e' impazzito!" "Ma cosa fa!"
finchè, dopo 3 secondi esatti,
Blackband urlo' "SILENZIO! E RIMETTETEVI A SEDERE!"
Un silenzio imbarazzato calò di
botto sulla sala.
"Buongiorno signori, spero di avere finalmente
ottenuto la vostra attenzione" esordì il comandante. "Vorrei dirvi
un paio di cosette, dopo l' introduzione del Capitano"
"Per prima cosa vorrei dirvi chi sono
io , e poi chi siete voi. So che la cosa vi sembrerà un po' strana
ed inusuale, ma tant'è. Permettete che mi presenti un po' meglio.
Il mio nome è John Peter Blackband, ex maggiore delle forze d'assalto
dell'esercito della FPU, attualmente Comandante della flotta stellare
di questa nave e, se le cose continuano così, per molti di voi
il vostro incubo peggiore. Ed ora presentiamo voi. Avete appena sentito
dire il Capitano dire che siete il miglior rimpiazzo possibile per la
squadra di comando della venerabile Enterprise, e certamente è
vero per molti aspetti, ma evidentemente vi siete dimenticati alcune cosette.
Primo, che siete UFFICIALI DI COMANDO! e sapete cosa vuol dire? In primo
luogo che la vostra vita non è vostra, ma degli uomini che vi sono
stati affidati, che il vostro culo è della flotta ed il vostro
cervello del capitano della vostra nave. Vuol dire che da voi non ci si
aspetta una supina accettazione di quello che accade, o che il capitano
o io vi si fornisca la pappa pronta, ma che VOI in prima persona dovete
essere coloro che forgeranno le sorti di questa nave! Inoltre vuol dire
che avete la responsabilità della vita o della morte degli uomini
affidati alle vostre cure,e che questo non è un modo di dire!
Signor Priestly, sapete benissimo che
che dalla vostra abilità e dall'efficienza della IA che avete svilupato
può dipendere il fatto che tutto l' equipaggio respiri aria o vuoto,
o che la nave risponda sotto le dita della Guardiamarina Rough. Stiamo
per partire per una missione quinquennale e voi non avete niente da dire.
Mi complimento con voi! Parlate magari in binario se preferite, ma NON
potete stare zitti! Qual'è lo stato della vostra sezione? Tenente
Gorr, mi torna che siate a bordo già da un po'. Come sono messi
i vostri uomini? Lo stato degli armamenti della nave? Il livello di addestramento?
Problemi disciplinari sulla nave? Dovete aspettare di vedervi il sangue
di qualcuno sulle mani o pensate che prima potreste anche dirci se siamo
in grado di portare in giro 760 persone di equipaggio e 252 persone non
appartenenti alla flotta senza trovarci con una diminuzione del 10 percento
degli effettivi a causa della prima rissa che scoppierà quando
scopriranno che al bar non servono più la loro marca preferita
di birra? Comandante Vornak, il morale dell' equipaggio? Abbiamo una massa
di bimbi terrorizzati dal loro primo lancio o una squadraccia di vecchi
incalliti che potrebbero guidare meglio questa nave se noi ci andassimo
ad appendere ad un gancio nei nostri armadietti? Cosa pensano di noi?
Si fidano dei loro ufficiali o pensano che siamo una massa di piumini
imbelli? O magari pensa che i suoi colleghi non abbiano da sapere qual'è
lo stato mentale delle persone fuori da quella porta?
Tenente Comandante Gloval, la sua sezione
è in grado di analizzare il quoist che ho bevuto dieci minuti fa
o manco sa che cos'è un quoist? O pensa che possiamo partire tranquillamente
senza sapere lo stato delle sue risorse perchè chissà quando
ci serviranno? Lo sa che esattamente da questo dock una volta una nave
è dovuta partire con meno del 10 percento del suo equipaggio per
andare a contattare una vecchia sonda che aveva ricevuto chissà
come il dono dell' intelligenza e che stava per distruggere il pianeta
da cui era stata lanciata? E che in un caso di questo genere LEI dovrebbe
essere in grado di contattarla? O non ha mai sentito parlare di V'ger?
O pensa che quest' ultimo, non essendo una forma di vita a base carbonio
non rientri nelle sfere deella sua competenza? E se le chiedessi di trovare
un modo per dividere un' unità borg dalla sua razza e riportarlo
allo stato precedente all'assorbimento, sarebbe in grado di inventarsi
qualcosa? O dovrei sentirle dire che le da' troppo fastidio tentare di
curare un borg? Comandante Blair, pensa che entro il prossimo secolo potrà
informarci se siamo in grado di salpare o devo provare ad attivare personalmente
i motori a curvatura e poi vedere se i cristalli di dilitio sono orientati
correttamente con il semplice espediente di saltare o no per aria? Il
livello di competenza dei suoi uomini? Se le mando a puttane gli scudi
deflettori giocherellando con questo scaldavivande portatile che ho in
mano, in quanto tempo pensa di poterli ripristinare? O pensa che sia una
cosa di secondaria importanza? Tenente Kyle, la ringrazio per avere fatto
pervenire alle nostre orecchie almeno uno sprazzo della sua voce ed aver
dimostrato che almeno era presente in sala, ma qual'è la situazione
delle sue sale teletrasporto? Tutte operative? Ha organizzato i turni
di guardia? Quanti secondi impiegherebbe per caricare a bordo le 5000
persone che potremmo stipare qui se il vecchio sole
improvvisamente avesse le paturnie? Attenzione,
la luce impiega solo 8 minuti da qui a lì e dobbiamo anche arrivare
a velocità di curvatura se vogliamo evitare di strinarci le chiappe!
Ufficiale scientifico,e se succedesse davvero ORA che sol si trasformasse
in una nova, chi ci avvertirebbe? Con che margine di tempo? E sarebbe
in grado lo stesso personaggio di saperci dire quante scie ioniche ci
sono nel raggio di 20 parsec ed identificare le navi che le hanno generate?
O non sa quale danno potrebbe fare una sola nave da guerra ostile che
arrivasse a tiro di questo pianeta, magari dietro un sistema di occultamento,
magari romulano? E se pensate che io abbia tirato fuori situazioni assurde
o impossibili vi siete sbagliati! Ed adesso signori, pensate di potere
cortesemente fare rapporto o devo inviarvi domanda in carta da bollo?"
Il signor Gloval, visibilmente irritato,
rispose: "Per quanto riguarda il mio settore e' tutto perfettamente funzionante
ed in attesa di ordini. Per quanto riguarda il suo gioco con il phaser,
signore, le ricordo che il suo grado non le consente di trasgredire le
norme di sicurezza sull'uso delle armi. Se lei permette, vado a prendere
il mio posto in plancia."
Il tono della voce del comandante non
cambiò ne' si addolcì:
"Signor Gloval, essendo il nostro ufficiale
scientifico, da lei mi aspetto estrema precisione. Non ho giocato con
il phaser ma con un pugnale. E l' arma suddetta non e' mai stata puntata
su nessuno di voi ma contro il centro del tavolo. In quanto al phaser
che avevo in mano la prego di notare che il medesimo ha al momento la
sicura inserita, che il mio pollice non ci si è mai avvicinato
e che l' unità energetica è stata disinserita prima di estrarlo
dalla fondina, pertanto non è stata violata la lettera di nessuna
normativa sull'utilizzo di armi. Se lei invece mette in dubbio la mia
personale perizia nell' utilizzare tali oggetti senza mettere in pericolo
nessuno che non sia stato appositamente preso di mira, e pertanto di avere
violato lo spirito e non la lettera di tali norme, non posso che invitarla,
fuori servizio, a verificare la mia preparazione in merito di persona.
In merito alla sua richiesta del mio permesso di abbandonare la riunione,
non posso che accordarglielo SE preferisce non sapere nulla dello stato
delle altre sezioni della nave"
La temperatura nella voce di Gloval precipitò
al livello dell'azoto liquido...
"Forse all'accademia era assente il giorno
che hanno spiegato che l'arma scarica ( o quella che almeno si pensa tale
) è la piu'pericolosa. Ci pensi su. Comunque, accetto il suo invito
molto volentieri, appena liberi dal servizio possiamo incontrarci al ponte
ologrammi. Se gli altri ufficiali, come sembrerebbe, non hanno nulla da
aggiungere raggiungerei il mio posto in plancia."
Un discreto colpo di tosse attirò
lo sguardo di tutti sul componente più giovane dello staff ufficiali,
che prese la parola come se nulla fosse accaduto.
"Per quanto riguarda le Operazioni e il
sistema, comandante... siamo in pieno periodo di collaudo. Come lei sa
bene, significa che questo sistema è stato in teoria sottoposto
a 14675 test, in cui il piu' grave problema e' stata la mancata accensione
di 4 lampade nell'Hangar navette 2. In pratica... non sappiamo come si
comporterà. Però " soggiunge con un sorriso ironico "le
sembra che sarei a bordo se non fossi più che certo del mio lavoro
?"
"Al limite possiamo sempre staccarlo e
governare a mano" soggiunse ironico il comandante Blackband, provocando
un sorriso (non molto spontaneo in verità) dell'addetto ai sistemi.
Poi il tenente Gorr prese la parola in
un tono calmissimo che mal s'adattava allo sguardo fiammeggiante negli
occhi...
"Per quanto riguarda la sicurezza, signore,
controllare il mio reparto è stata la mia primissima preoccupazione,
ho letto i curricula, ho stabilito i turni, ho lasciato dei veterani a
togliere il latte dai denti delle reclute, e ho controllato anche il Bar
di prora, in cerca della MIA birra preferita" e poi soggiunge con un ringhio
quasi klingon "e, potete ringraziare il cielo, c'era."
Il clima gelido che si stava formando
nella saletta venne interrorotto dallo squillo di un intercom:
"Timone a Capitano"
"Si, guardiamarina?"
"Siamo pronti ad iniziare la procedura
per l'orbita a un suo ordine signore."
"Grazie, guardiamarina, chiudo."
Nuovo squillo dell'intercom; il secondo
di sicurezza, in questo momento in postazione tattica, disse:
"Plancia a capitano. Il comando di flotta
ci comunica che possiamo avviare la procedura di stacco dalla baia d'attracco
e lasciare l'orbita e, quindi abbiamo il permesso per procedere con le
fasi iniziali di test e di acclimatamento come da piani di volo."
"Grazie, tenente. C'e' altro?"
"L'ammiraglio Jones aggiunge i suoi personali
auguri di buona fortuna, signore"
"Bene, tenente, chiudo"
Il capitano si rivolse al suo staff.
"Bene signori, altre osservazioni e rapporti,
prima di far volare questa signora?"
La voce pacata del consigliere Vornak
si levò contribuendo non poco a rasserenare gli animi dopo la [meritata?]
ramanzina del primo ufficiale.
"Il clima a bordo della nave è
quello usuale di inizio missione. Tensione, voglia di far bene, tentativo
di capire cosa si aspettano i superiori. Secondo me è essenziale
mostrarci uniti."
"Grazie consigliere. Sono certo che il
suo aiuto sarà indispensabile in questi primi giorni di lavoro
assieme. Comunque, mi sembra di capire che siate impazienti quanto me
di vedere questo gioiello in opera. Quindi direi che possiamo iniziare
la nostra missione di inaugurazione. La svolgeremo nella zona appositamente
riservata dalla federazione per le esercitazioni, vicino al sistema di
Vulcano. Per cui, signori, direi che se non c'è altro che ritenete
di particolare importanza possiamo anche lasciare la base stellare..."
Il silenzio convinse il capitano che tutti
avessero detto ciò che volevano.
"Bene, signori, allora vediamo come vola
questo gioiellino..."
Il capitano si alzò, e tutti gli
ufficiali lo seguirono in plancia. Sullo schermo c'erano ancora le cifre
del tempo che mancava alla partenza.
"Ingegneria, inizio accensione motore
principale."
Il tenente Gorr si piazzo' alla console
della sicurezza.
Il capo ingegnere Blair chiese al capitano
di recarsi in sala macchine.
"Naturalmente, comandante, vada".
Nel frattempo alle consolle di comando
continuavano ad arrivare rapporti da tutte le sezione della nave.
Il capitano, il Primo Ufficiale e il Consigliere
si sedettero sulle tre poltrone centrali della plancia. Ovviamente sulle
altre due si piazzarono il capo ufficiale scientifico e il capo ufficiale
medico.
Dietro la console tattica si posizionò
il capo sezione dei Teletrasporti, davati alla sua postazione, ma con
il viso rivolto al grande schermo visore.
Il capitano attese qualche minuto per
dare a Blair il tempo di giungere in sala macchine.
Poi la voce del capo ingegnere si diffuse
attraverso l'intercom.
"Blair a ponte, siamo pronti. Curvatura
fino a distanza di sicurezza. Poi, curvatura o impulso a sua discrezione
capitano"
Un sorriso si stampò sul volto
di Riker:
"Grazie comandante. Ponte,chiudo."
Gorr, dalla consolle tattica: "Capitano,
riceviamo segnali di augurio da tutte le navi della baia."
Poi il Capitano si rivolse al primo ufficiale:
"Numero uno, vuole portarci fuori dal
sistema solare?"
Il comandante Blackband rispose: "Certo,
signore. Timoniere, stabilire rotta iperbolica di uscita, orientamento
finale verso il sistema di Vulcano..."
"Rotta calcolata ed inserita, signore..."
"Bene, guardiamarina, usciamo dall'orbita
a metà impulso..."
Passarono alcuni minuti mentre a velocità
ridotta l'astronave voltava il muso lontano dalla terra, e attraversava
il sistema solare. Lasciate alle spalle le influenze gravitazionali del
sistema e la no-warp zone attorno alla terra, il capitano aggiunse:
"Calcolare rotta per il Field Test Ground
federale vicino al sistema di Vulcano, curvatura 4"
"Pronti, signore."
"Arrivo previsto ?"
"8 orea, 45 minuti"
"Attivazione !"
Trbplip. Lo schermo visore si riempì
per qualche attimo delle strane perturbazioni visive che precedono l'ingresso
a curvatura, e la nave accelerò bellamente fino a warp 4.
Il capitano si alzò in piedi. "Timoniere,
mantenere rotta. Signor Gorr, mandi un messaggio al quartier generale
della flotta su Vulcano e trasmetta i piani dei nostri test. Dottore,
vorrei al più presto un suo rapporto sulle capacità della
nostra infermieria in caso di emergenza. Lo stesso vale per il capo Barrent.
Signor Gloval, venga a rapporto tra un'ora in sala tattica. Vorrei discutere
con lei alcune procedure operative. Numero uno, consigliere, vi vorrei
parlare in sala tattica. Signor Priestly, a lei il comando."
E si diresse verso la ready room.
"Si signore." Risposero il Comandante
ed il Consigliere.
"Comandante, dopo di lei" disse Vornak,
sempre attento alle reazioni della plancia e chiedendosi come mai alcuni
degli ufficiali superiori non di plancia si trovassero ancora lì.
Illogico.
Nave
federale U.S.S. Sovereign, Sala Tattica del Capitano, Data stellare 57001.4
1 gennaio 2380
"Signore" disse entrando nella stanza
e guardandosi intorno "Per quanto la procedura sia leggermente insolita,
l'equipaggio è pronto ai suoi comandi, anche se ho notato un leggero
nervosismo." Poi si zittì e prese posto in quella che logicamente
pareva la sua poltrona. Parlare senza essere interrogati al riguardo poteva
ingenerare reazioni non volute, Vornak lo sapeva bene. Inarcando un sopracciglio
si apprestò ad ascoltare le disposizioni.
Mentre con compostezza vulcaniana il consigliere
si sedeva e inarcava il cespuglioso sopracciglio, il comandante Blackband
si sedette nell'altra poltrona. Il capitano si avvicinò al replicatore
e disse:
"Computer, Scotch, con ghiaccio"
Poi si rivolse ai suoi sottoposti e disse:
"Servitevi pure, signori, se volete qualcosa. Voi siete il mio contatto
con l'equipaggio, sul piano professionale e sul piano personale. Non sono
certo una persona timida o con problemi di comunicazione" e sorrise sornione
"ma ho bisogno di poter contare sulla vostra assoluta sincerità
e sulla massima collaborazione tra noi. Vorrei avere le vostre prime opinioni
sull'equipaggio; in particolare mi interessa sapere la sua, consigliere"
e sorride in maniera strana a Blackband "il comandante mi è sembrato
molto ... esplicito durante il briefing..."
Blackband fece servire dal replicatore
una birra klingon scura e forte ed un piattino di piccole noccioline blu
e si lasciò letteralmente cadere sulla sua sedia con un sospiro,
si passò un dito nel colletto dell' uniforme e disse:
"Beh, capitano, direi che quantomeno iniziamo
a stabilire i ruoli no? Dopo il mio .. come lo ha definito? Esplicito?
... intervento durante il briefing di sicuro tutti si saranno un po' più
sentiti protetti da lei ed io ho stabilito il mio parametro da "orco cattivo"
di turno. non potendo scagliarli uno contro l'altro penso che fosse la
miglior cosa da fare, no?"
E sorrise sornione, mentre Riker ricordava
la discussione della mattina...
"Pensa di iniziare ad avere quel che voleva,
capitano?"
Riker abbozzò un sorriso:
"Di solito non e' il contrario, il capitano-orko
e il comandante buono?"
"Beh, capitano, sarà anche una
divisione quasi standard nella flotta, e se vuole ripristinarla penso
che possiamo farlo in tempi abbastanza rapidi, ma mi sembra una pessima
idea. Un orco cattivo ai massimi gradi non permette all'equipaggio di
avere la valvola di sfogo di andarsi a mettere a rapporto con il suo superiore,
ed in questo modo la nave diventa un ambiente in stile feudatario che
male si addice ai parametri di efficienza che vogliamo ottenere. Se invece
si invertono i ruoli daremo sempre loro la valvola di sfogo di pensare
che il "vechio" è una persona meravigliosa e che invece è
quel cattivone del secondo in comando a far fare loro tutte quelle cose
sgradevoli stile il servizio ponti o due turni di guardia successivi.
Mi creda signore, nell'esercito ha sempre funzionato così e funziona
benissimo. E per il resto... capitano, che dice, glielo diciamo?"
"Beh, penso che le motivazioni del suo
intervento siano già ovvie almeno per il nostro consigliere, quindi..."
disse il capitano.
"Consigliere, penso che per lei in qualche
modo sia ormai ovvio che io e il capitano ci fossimo già presi
le misure prima di venire in sala, e che in qualche modo la scena cui
ha assistito era ... come definirla... quasi 'concordata' con il capitano"
"Molto 'quasi', temo..." interloquì
Riker.
"... e che le ragioni per cui e' stata
fatta siano abbastanza ovvie." terminò Blackband.
"In effetti quasi non rende l'idea...
diciamo che ero quasi all'ignaro di come avrebbe agito esattamente..."
riprese Riker
"Beh capitano... si aspettava DAVVERO
qualcosa di molto diverso?"
"In effetti... no, Numero Uno, ma continui
pure."
"Grazie, signore. Inoltre ero più
che certo che una "violazione delle norme di sicurezza nell' uso delle
armi personali" avrebbe quanto meno fatto scattare un qualche pollo, che
puntualmente si è presentato nella figura del signor Gloval. Teoricamente,
e ovviamente solo se lei ed il consigliere siete d'accordo, penso che
dovrò dimostrare qualcosa a quel piccolo bimbo...o pensate che
possa farmi male, o farne troppo a lui?"
"Ci vada piano, il tenente comandante
Worf mentre prestava servizio sull'Enterprise ha dato molto lavoro a Beverly...
alla Dottoressa Crusher, volevo dire ... con questo sistema..."
"Non si preoccupi signore.. non ho mai
reso inabile al servizio nessuno "per sbaglio"... Non so se lo sa,(ma
di questo parleremo dopo) ma in qualche modo sembra che abbiamo un paio
di grossi problemi con quest' equipaggio: troppa presenza di "forze d'assalto"
e "casacche rosse e nere" rispetto alle conoscenze scientifiche, e una
generale e diffusa inesperienza nonostante l' indubbia potenzialità
elevata dei nostri colleghi. Ora, sembra che in qualche modo io sia quasi
l'epitome di questo tipo di problemi, dati i miei trascorsi nei reparti
d'assalto e nei commandos della federazione, ma, falsa modestia a parte,
non credo proprio che mi si possa definire inesperto dopo diciott'anni
che indosso un' uniforme. Penso che a bordo ci sia una sola persona che
in uno scontro corpo a corpo possa darmi un minimo di pensieri, cioè
il nostro comandante della sezione sicurezza, pertanto ho sfruttato il
paradigma del "sergente istruttore": fai in modo che ti odino e ti considerino
più grosso di loro, in modo che possano amare il loro ufficiale
e dare il massimo per lui. Un giorno forse si renderanno conto che il
fatto di odiarti li ha resi un gruppo affiatato e che le tue lezioni li
hanno resi efficientie che adesso possono anche sopravvivere a guai che
prima manco si sognavano.
In quanto a lei tenterò di ripetere
pari pari quel che ho avuto modo di dire al capitano poco prima di entrare
in sala riunioni: non posso che rilevare che l'assoluta o quasi mancanza
di informazioni mi preoccupa non poco, ma comunque... l'unico dato rilevante
mi sembra che sia il fatto che avere come massima aspirazione quella di
un comando minore non denoti propriamente un forte desiderio di affermarsi,
il che può essere un bene come un male, dipende da quanto è
rimasto impregnato dalla cultura di suo nonno. Per cui, se il capitano
mi da il suo permesso le propongo uno scambio: lei mi racconti la sua
storia e io le racconterò la mia per quanto posso, che ne dice?"
"Dico che continueremo il discorso domani, signori. Io vado che domani
ci aspetta una giornata di fuoco."
Nave
federale U.S.S. Sovereign, Sala Tattica del Capitano, Data stellare 57001.5
2 gennaio 2380
Era appena passata la sua prima notte
da Capitano sulla Sua nave, aveva rimesso tutti e quattro i pallini pieni
sul collo della sua divisa e si stava dirigendo in plancia, quando il
suo comunicatore squillò: "Plancia a Capitano."
"Dica pure." rispose Riker.
"Stiamo per entrare nel sistema di Vulcano,
signore."
"Sto arrivando in plancia, chiudo."
Cinque minuti dopo dopo, la porta del
turbo ascensore tre si aprì e il capitano uscì in plancia
dove la maggior parte dello staff degli ufficiali lo stava già
aspettando.
Occupò subito la postazione rilevando
Priestly, ed ascoltò il rapporto del turno di notte.
Secondo loro si era trattato di un viaggio
senza eventi.
Primi guai
Nave
federale U.S.S. Sovereign, Plancia, Data stellare 57001.6 2 gennaio 2380
"Diario del Capitano, data stellare
57001.6. La Sovereign è giunta al Field Test Ground federale di
Vulcano. In completa sicurezza e sotto lo sguardo vigile del quartier
generale, ci apprestiamo a testare i sistemi..."
Un segnale di emergenza dalla sala Macchine
si impose all'attenzione del Capitano, costringendolo a bloccare la registrazione:
"Blair a Capitano. Signore, ci sono dei
problemi con il nucleo a curvatura, sta uscendo del fumo ma dai sistemi
di analisi non risulta nulla, le prestazioni non variano. Ci sto lavorando
sopra, se sarà necessario dovrò disattivare la curvatura.
La terrò informata."
Il capitano rispose:
"Non si preoccupi, signor Blair, siamo
ormai in prossimità di Vulcano."
Poi rivolto al timoniere:"Diminuire a
pieno impulso."
"Sissignore."
Appena la nave ebbe rallentato, si riconnettè
con il comunicatore alla Sala Ingegneria:
"Ecco, signor Blair. Esamini i motori
ed esegua un test diagnostico a livello 3, se non riesce a individuare
il guasto esegua pure un'analisi di livello 1 spegnendo i motori, se necessario.
Plancia, chiudo."
Blackband gli fece cenno di attendere
e disse: "Blair, qui Blackband."
"Dica pure comandante" rispose subito
l'ingegnere capo.
"Scusi se la trattengo, ma forse potrebbe
esserle utile sapere che un problema simile al suo sulla mia vecchia nave
venne risolto dopo numerose difficoltà a individuarne la causa.
Una o-ring del circuito di condizionamento termico della camera di catalizzazione
dei motori warp era leggermente poroso e faceva passare piccole quantità
del freon di raffreddamento a contatto con la camicia esterna della camera,
provocando fumate nonostante gli strumenti non segnalassero alcun calo
apprezzabile di pressione... Potrebbe essere qualcosa di simile al suo
problema?"
Dopo qualche minuto, ritornò la
comunicazione.
"Blair a plancia: problema risolto, grazie
per l'aiuto signor Blackband, in effetti era qualcosa di simile: ho scoperto
un circuito di condizionamento termico mal progettato che passava troppo
vicino alla camicia esterna della camera. Per evitare di riempire di fumo
la sala ingegneria ogni volta che si viaggia a curvatura costruirò
un nuovo condotto per deviare il flusso di freon."
A comunicazione terminata il capo ingegnere
si mise al lavoro imprecando contro gli ingegneri della flotta:
"Dannazione, non è possibile che
nessuno si sia accorto di aver progettato una locomotiva a vapore invece
di un nucleo a curvatura!"
Riker si alzò: "Numero Uno, a lei
la plancia. Vado giù a vedere cosa sta succedendo..."
E si spostò rapidamente verso il
turbolift 01, ordinando: "Sala Macchine".
L'ascensore chiuse le porte e partì
con il consueto "gssss".
Il comandante Blackband guardò
uno per uno gli ufficiali ancora in plancia, e con un sorriso che mal
si addiceva all'immagine di urlatore arrabbiato che aveva dato di se'
durante il briefing, chiese:
"Bene signori, mentre il capitano è
via togliamoci dalle scatole un po' di burocrazia. Se non vi dispiace
fare rapporto sullo stato della vostra sezione, direi che potremmo approfittarne
subito, in modo che subito dopo il Signor Priestly potrebbe renderci edotti
sulla natura dei test che ci aspettano possibilmente sezione per sezione.
Ah, signor Gloval, alla fine del turno l' aspetto sul ponte ologrammi,
come mi ha richiesto...."
Poi attivò il proprio comunicatore.
"Signor Blair, le chiedo scusa, ci potrebbe
fornire una stima di tempo prima della piena efficienza della sala macchine?
Ed in ogni caso, qua sul ponte dobbiamo considerare di essere senza curvatura
nel tempo richiestole per la modifica o solo a curvatura ridotta?"
"Blair a plancia. Sono riuscito a risolvere
il problema in sala macchine. E' stata dura ma ci sono riuscito. Ora mi
metto a disposizione del Signor Kyle, dato che ho una buona conoscenza
del funzionamento del teletrasporto, e se il Capitano lo permette, potrei
tentare di aumentarne il raggio d'azione."
Blackband rispose:
"Signor Blair, proporremo insieme la modifica
al capitano appena avremo un attimo di respiro. La aspetto in saletta
briefing alle 18.30, appena finito il turno attuale per discutere dei
particolari.. sempre che per quell' ora possa smontare dal comando, se
no l'informerò. Blackband, chiudo."
Intanto Priestly rispose alla domanda
del comandante:
"Certo, signore. I test che ci attendono
sono primariamente di tre tipi. Test di massima efficienza su tutti i
sistemi della nave (massima curvatura, massimo volume di fuoco, massima
portata scudi). Una serie di test sui sistemi di IA neurale (test dei
dispositivi di autodifesa, test dei sistemi di calcolo e simili). Infine
una serie di simulazioni di situazioni di battaglia, di emergenza e di..."
Un allarme iniziò a suonare, e
la voce femminile del computer scandì imperturbabile:
"Attenzione: campi di contenimento antimateria
2301A instabili. Perdita del contenimento in 5 minuti e 23 secondi."
Il giovane ufficiale si girò di
scatto verso la consolle operazioni e iniziò a digitare comandi.
"Non capisco, i sensori rilevano dati
standard. Tutto nella norma. Plancia a ponte 23, contenimento antimateria
01. Letture sui campi di contenimento." disse Priestly con una punta di
inquietudine nella voce.
Una voce perplessa rispose:
"Qui guardiamarina Philips, signore. Letture
normali. C'è qualche problema?"
"No, guardiamarina, ma tenga sotto controllo
gli indicatori. Chiudo."
Il computer inesorabilmente continuò.
"Attenzione: campi di contenimento antimateria
2301A instabili. Se il contenimento non verrà ristabilito entro
3 minuti, verrà effettuata la procedura automatica di separazione
della gondola di dritta."
Blackband insorse: "Che diavolo sta succedendo,
signor Priestly?"
"Sconosciuto. Il computer reagisce in
modo anomalo alle segnalazioni. Computer, accesso"
"Attivato"
"Elenca procedure di sicurezza, sezione
contenimento antimateria, parametri dei campi di contenimento. Qual'è
la percentuale considerata tanto pericolosa da richiedere la separazione
delle gondole?"
"Qualsiasi situazione comporti un rischio
fuoriuscita di antimateria superiore al 0.8 %"
"È assurdo. Qualsiasi situazione
non perfettamente sicura comporta una simile percentuale di rischio. Computer,
riprogramma percentuale all' 8 % come da regolamenti della flotta."
"Impossibile eseguire. Stato d'allarme
già operante"
"Disabilita la procedura."
"Impossibile eseguire. Stato..."
"Computer, bypass sistema di sicurezza,
codice operatore, Priestly 2-7-3"
"Bypass negato. La sicurezza di contenimento
ha priorità 1. Attenzione: campi di contenimento antimateria 2301A
instabili. Se il contenimento non verrà ristabilito entro 30 secondi,
verrà effettuata la procedura automatica di separazione della gondola
di dritta."
Priestly disse al computer, con voce abbastanza
adirata:
"Computer, bypass sistema di sicurezza,
codice backdoor, Priestly - alpha - alpha - omicron - yellow - rho - pi
- gamma - 2 - 7 - 3 - blue - cyber, disattiva questa procedura ALL'ISTANTE!"
"Attenzione: campi di contenimento antimateria
2301A instabili. Se il contenimento non verrà ristabilito entro
15 secondi ... codice riconosciuto. Procedura disattivata."
Dopo un sospiro di sollievo collettivo,
il tenente comandante si girò sulla poltroncina e seraficamente
dichiarò "Ecco cosa intendevo per 'field test' delle procedure
IA, signore. Fino a quando avessimo mantenuto i sistemi warp disattivati,
o li avessimo attivati solo per finta, non avremmo mai scoperto questo
problema di progettazione. È evidente che invece il computer ha
rilevato i problemi che abbiamo avuto in sala macchine, ha calcolato una
percentuale di rischio superiore a quell'errato .8% e ha avviato le procedure
di sicurezza."
Ma Blackband già' a questo punto
stava ascoltando solo con mezzo orecchio:
"Signor Blair, qui ponte"
"Blair a ponte, dica comandante"
"Signor Blair, blocchi immediatamente
i motori a curvatura e divida la sua sezione in tre parti: quelli che
le servono per modificare quel condotto, quelli degli altri di cui ha
l'assoluta certezza che possono controllare alla perfezione i sistemi
di contenimento antimateria e tutti gli altri. metta al lavoro a tappe
forzate i secondi e gli faccia verificare da cima a fondo TUTTI i sistemi
di contenimento, dando a questa operazione importanza primaria. Se per
fare ciò deve distaccare uomini dal primo gruppo lo faccia. Il
primo gruppo lo metta a fare quella modifica a priorità due, ed
al terzo gruppo demandi invece TUTTE le funzioni di routine. Voglio che
la sua sezione sia ripassata come un guanto nel minor tempo possibile!
Se necessario e possibile si faccia prestare uomini dal signor Kyle, ma
si muova in fretta! Lei invece starà PERSONALMENTE al comando di
distacco delle gondole per tutto il tempo. Quando penserà' che
il suo personale livello di efficienza sia in fase di degrado MI CHIAMI
SUBITO e verrò a darle il cambio di persona. Sono stato chiaro?"
"Certo signore, metterò subito
i miei uomini al lavoro"
"Signor blair, niente eroismi, sia chiaro!
Se entro tre ore non la sento chiamare per il cambio mi vedra' leggermente
irritato... sono stato chiaro?"
"Sissignore!"
Priestly ascoltando le parole del comandante
restò visibilmente di stucco e balbettò:
"Ma signore.. il problema era nell' IA,
non nel contenimento antimateria!"
Blackband si giro' e con una calma gelida
chiese al giovane ufficiale:
"Signor Priestly, sa fare il calcolo delle
probabilità?"
Piccato, Priestly rispose
"Certo signore! Lei lo sa bene!"
"Mi stimi la probabilità che nonostante
il problema rilevato nell'IA la soglia di sicurezza sia stata oltrepassata
lo stesso e che ci sia un guasto ai sensori di lettura dei contenimenti
antimateria."
Priestly riflettè un attimo e poi
disse:
"Circa lo 0.1% signore"
"Lo 0.1%, eh? Cioè abbiamo una
probabilità su mille di saltare per aria entro i prossimi dieci
secondi e di rendere inabitabile una buona fetta di Vulcano! Mi sembra
decisamente una probabilita' troppo alta per quello che c'è in
gioco, non pensa?"
Il tenente Gorr, dalla consolle della
sicurezza, aprì velocemente i canali di comunicazione interni della
nave e segnalò ai suoi sottoposti di portare i pochi civili imbarcati
nelle aree e di stare pronti all'evacuazione.
Ma Priestly, imperturbabile, continuò:
."... dicevo, circa lo 0,1 % su OGNI SISTEMA,
ma visto che, come chiunque dovrebbe sapere, il contenimento antimateria
delle astronavi Galaxy e Sovereign è costituito da 4 sistemi di
campi di forze pienamente ridondanti, e che gli impianti sensori sono
parimenti a gruppi di 4 ridondanti, un minimo di calcolo delle probabilità
dice che... abbiamo una probabilita 1 su 10E7 di detonare. Senza considerare
che nel caso che la situazione diventi così critica il computer
separerebbe all'istante la sezione gondole, fregandosene della mia backdoor..."
Poi alzò un sopracciglio e dice
"Comunque direi che il primo test e' stato superato in pieno. Computer,
terminare simulazione guasto sistema IA Contenimenti plasma. Assegnare
valutazione alla reazione equipaggio e riportare il tutto sulla scheda
field test."
Poi si gira verso il comandante "Chiedo
scusa della segretezza signore, ma come capirà era necessario verificare
la reazione a un pericolo REALE. Non sapevo neppure io quale esercitazione
il computer avrebbe attivato. Ora, forse è il caso di revocare
gli allarmi di evacuazione, e di lasciare che il signor Blair si dedichi
al suo condotto..."
"Signor Priestly, di questo parleremo
tra poco in privata sede... Signor Blair, continui ugualmente l' ispezione
a tappe forzate! Aspetto una sua relazione quanto prima...
Signor Gorr, esistono altri depositi di
antimateria a bordo... quelli delle cariche dei photon torpedos. Provveda
a farli analizzare immediatamente dai suoi armieri. Se ha sufficienti
uomini faccia anche testare i banchi faser. Signor Kyle, appena il signor
Blair ha finito faccia un ciclo di 1024 test di trasmissione e ricezione
standard di teletrasporto a 40.000 km, in modo da mettere sotto stress
i convogliatori energetici deflettori/teletrasporto e verifichi a puntino
la situazione reale. Si coordini con il signor Blair per tenere sotto
test durante le sue prove i cristalli di dilitio ed il flusso materia/antimateria.
Signori, da tutti voi aspetto consigli... che cosa ho dimenticato nelle
vostre sezioni che possa portare ad una situazione di picco d' utilizzo
energetico i motori senza coinvolgere gli smorzatori d'inerzia? quelli
li voglio testare dopo. Ah ,ovviamente... che non metta in situazioni
di pericolo la nave, l' equipaggio o il sistema in cui siamo."
Priestly si limitò a levare un
sopracciglio interrogativo, e rispose prontamente:"Si, signore. Computer,
sospendi sequenza casuale esercitazioni", e si girò verso la console
operazioni, inserendo destramente i comandi necessari all'attuazione della
raffica di ordini del comandante...
Sabotaggio !
Nave
federale U.S.S. Sovereign, Plancia, Data stellare 57002.1 2 gennaio 2380
"Diario di Bordo, data stellare
57002.1, supplemento. Registrato dal Primo Ufficiale. Ho deciso di non
rischiare per niente e di cogliere due piccioni con una fava mettendo
tutti gli uomini al lavoro, e dopo 4 ore posso dichiararmi soddisfatto.
L'equipaggio risponde in maniera efficiente ai comandi della plancia."
Il capo della Sicurezza stava ascoltando
i rapporti dei capi delle squadre in servizio.
Mentre i messaggi dei controlli arrivavano
alla sua consolle, Rogan si accorse di uno strano segnale proveniente
dall'hangar navette 4, come se qualcuno stesse confondendo i sensori.
Stava per annunciarlo al capitano quando
si accorse che una navetta stava per uscire praticamente occultata agli
occhi della nave.
"Un giochino del genere presuppone gente
della flotta ed in alto, nella catena di comando." pensò Rogan,
pertanto provvide a mandare PRIMA un messaggio di richiesta dati alla
navetta Checov, e ricevuta la risposta, chiese al Comandante:
"Signore, posso parlarle in privato?"
"Certo, tenen..." Il comunicatore del
comandante tronco' la frase a metà.
"Capo Barrent a plancia: Ho completato
il ciclo diagnostico sui sistemi di teletrasporto con esiti positivi,
tutti i sistemi operativi e funzionanti al cento per cento. Inizio procedura
per il ciclo di test di trasmissione e ricezione. Appena finito andrò
in sala macchine per eseguire delle simulazioni al computer con il signor
Blair per verificare le sue teorie. Barrent chiudo"
"Non c'e' problema signor Barrent, la
aspetto in saletta briefing per le 19.30 dopo il sig. blair, sempre esigenze
di comando permettendo. Altrimenti, visto che vede il sig. blair mettetevi
d' accordo se preferite venire insieme alle 18.30. mi faccia sapere. Blackband,
chiudo."
Poi si rivolse al giovane capo operazioni:
"Signor Priestly, a lei il comando del
ponte finchè non torno", e fece cenno a Gorr di seguirlo in sala
tattica.
"Si, signore." rispose Stephan.
Il signor Gorr si allontanò dalla
consolle per essere velocemente sostituito da un guardiamarina di servizio
in plancia.
Priestly si alzò per andarsi a
piazzare nella poltrona di comando, mentre i due ufficiali uscivano.
Poi una iconcina lampeggiante parve attirare
la sua attenzione. Schiacciò con la consueta e un po' sorprendente
velocità i tasti iconici dell'LCARS, e a conclusione di questa
operazione si volse di scatto verso l'ufficiale di sicurezza, che scambiò
con lui uno sguardo significativo prima di infilarsi nella sala Tattica.
Poi ordinò seccamente "Computer,
sospendi rapporto sensori SDB3-1.1 fino a SDB3-3.3 fino a contrordine."
"Eseguito, visualizzazione protocollo
di sicurezza sensori temporaneamente sospesa" risponde la voce.
Poi il ragazzo andò a sedersi nella
poltrona centrale della plancia. "Timoniere, arresto totale, prego." ordinò
compostamente.
"Si... signore" disse il guardiamarina
Rough, evidentemente in difficoltà a usare quell'epiteto con un
ragazzo di 6 anni piu' giovane di lei.
Priestly, in tutt'altre faccende affaccendato
non vi badò.
Nave
federale U.S.S. Sovereign, Sala Teletrasporto I, Data stellare 57002.1
2 gennaio 2380
Dopo aver verificato i turni di lavoro
dei suoi uomini, Barrent toccò il suo comunicatore:
"Barrent a Priestly, quando avra' un po'
di tempo a disposizione vorrei discutere con lei la possibilità
di installare alcuni comandi d'emergenza nel computer della nave per rispondere
adeguatamente a situazioni particolari che richiedano l'uso del teletrasporto"
"Certo, Tenente, quando vuole. Ma non
adesso." rispose una voce non molto cordiale dalla plancia.
Nave
federale U.S.S. Sovereign, Sala Tattica del Capitano, Data stellare 57002.1
2 gennaio 2380
Gorr saltò i preamboli:
"Comandante, ho appena ricevuto un messaggio
dal guardiamarina Martinelli, sulla navetta Checov. Sta allontanandosi
dalla nave, con la navetta occultata. Dice di aver seminato cariche di
direllio lungo tutti i condotti di trasporto dell'energia e che la nave
esploderà nei prossimi dieci minuti. Rivendica l'atto come se fosse
dell'alleanza Maquis. Ho mandato delle squadre a controllare, ma volevo
sapere anche il suo parere signore."
Blackband ci pensò su per un secondo,
poi rispose:
"Mhhhhh... Suppongo che le sue squadre
siano già fornite di capsule di contenimento antidetonanti, no?
Quindi se la nave è stata minata tutto quello che potevamo fare
l'abbiamo già fatto, al massimo se il signor Blair pensa di avere
alcune squadre... No, meglio di no, si può anche agire in modo
diverso: proviamo ad invertire il problema: o noi andiamo a dare la caccia
al direllio o il direllio può dare la caccia a noi: se non mi ricordo
male questa nave ha un solo deposito 'legale' di quell' esplosivo, cioè
la santabarbara, ed il direllio è un materiale altamente polarizzato
ai rossi ed agli infrarossi, tanto che per far detonare quel tipo di plastico
monodirezionale si usa proprio un forte flusso di infrarossi in fase,
cioè un microlaser di classe D, e forse è proprio per questo
che il nostro guardiamarina impazzito può averlo usato nei condotti
di energia: non ha bisogno di un innesco ma solo di un banale rivestimento
di foglio di alluminio, che si deteriorerà nel flusso energetico
fino a esporre il plastico. la cosa carina però è che se
lo sottoponiamo ad uno sbalzo termico il direllio inizia a emettere la
sua "segnatura di esplosione" sulla banda infrarossa, che è polarizzata
e quindi tracciabile. Inoltre è impossibile che possa aver isolato
l' esplosivo talmente bene da non farci rilevare la segnatura o da non
farlo riscaldare, perchè in tal caso la detonazione del materiale
non potrebbe espandersi e pertanto non farebbe nessun danno. Le consiglierei
quindi di saturare la nave di radiazioni termiche per alcuni secondi con
tutti i sensori interni attivi per localizzare la segnatura, e farli teletrasortare
dal capo Barrent fuori di qui. E questo per la parte " è vero che
la nave è minata".. ora c'è invece la possibilità
"ci stanno menando per il naso"... se decide di seguire il mio consiglio
Signor Gorr non penso che le serviranno più di 30 secondi per impartire
gli ordini relativi, per cui abbiamo 8 minuti e 30 secondi per analizzare
le schede del guardiamarina Martinelli e dei suoi legami con l'alleanza
Maquis...". E intanto portò la mano al comunicatore.
Nave
federale U.S.S. Sovereign, Plancia, Data stellare 57002.1 2 gennaio 2380
Dal comunicatore personale del sig. Priestly
spunto' la voce calma del Comandante Blackband: "Signor Priestly, metta
la nave in stato di non impiego energetico, grazie."
Le sopracciglia del giovane ufficiale
si inarcarono minacciosamente. Mettere una astronave di classe Galaxy
II in condizione di "non impiego energetico"?!?! Una impresa titanica.
Ciò nonostante Priestly toccò il combadge. "Si, signore.
Per intanto, dia un'occhiata al rapporto che le ho inviato sul terminale..."
Nave
federale U.S.S. Sovereign, Sala Tattica del Capitano, Data stellare 57002.1
2 gennaio 2380
Blackband diede un'occhiata al terminale
della sala tattica. Nei pochi secondi in cui aveva trafficato con la consolle
operazioni, il comandante aveva trasmesso un rapporto dei sensori tachionici
dell'hangar navette che confermavano l'uscita di uno shuttle occultato,
un rapporto automatico su alcune oscillazioni energetiche nei condotti
EPS, e la conferma che questi dati erano stati prontamente insabbiati
per evitare un infarto all'equipaggio.
"Però mica scemo il ragazzino..."
borbottò il capo della sicurezza. Scorse rapidamente i dati, mentre
diceva al comandante:
"I Maquis sono una fazione di outcast
che tentano di minare le operazioni della Federazione, dicono che siano
implicati nella sparizione del Voyager, avvenuta l'anno scorso, e qualche
anno prima hanno avuto a che fare con il nostro capitano, una sua sottoposto
è entrata nella fazione sottocopertura per poi rimanerci. Qualche
mese fa la Sicurezza della Federazione ha riportato un attacco a DS9,
vicino a Bajor, ad opera dell'ex Guardiamarina Thomas Riker, il fratello
del Capitano. Se vogliono dare un segnale della loro forza, mi pare che
minare l'ammiraglia della flotta sia abbastanza appropriato, signore."
Il volto cinico del capo della sicurezza
si chiuse in una posa sprezzante, sembrava che i lembi della cicatrice
producesseo un sorriso sbilenco e strafottente. Unì le mani dietro
la schiena ed attese ordini. Poi, come a sottoliuneare il suoi impegno,
aggiunse:
"Giusto in caso, ho detto ai miei uomini
di preparare le azioni di evacuazione in modo da portarle a termine entro
1 minuto e trenta secondi. Quindi abbiamo sette minuti."
Blackband stava esaurendo le sue scorte
di pazienza:
"E come cavolo è arrivato 'sto
guardiamarina del tubero fin qui? Non ha mai dovuto passare un sigmund
(Scanner Interattivo Genetico Monitor Umanoide Non Discrezionale)? Comunque,
provi a interrogare l'ufficiale scientifico in merito alla segnatura d'esplosione
del direllio e se conferma quanto le ho detto, magari dopo verifica all'interno
delle banche dati, provveda a far teletrasportare le cariche all' esterno
della nave, sempre che non le vengano in mente motivi per non farlo. Ma,
considerato che è uno degli esplosivi che piu' utilizzavamo nei
commandos direi che mi picco di conoscerlo abbastanza bene, ed il trucchetto
che le ho detto era il motivo per cui non si usava il direllio in cariche
temporizzate su installazioni vicine a centrali di teletrasporto..."
"Si, signore!"
Il capo della sicurezza uscì di
scatto per portare a termine gli ordini.
Nave
federale U.S.S. Sovereign, Plancia, Data stellare 57002.1 2 gennaio 2380
Dopo aver ponderato il problema, il Tenente
comandante Priestly si alzò in piedi:
"Messaggio a tutti i ponti." Il computer
aprì le frequenze con un fischio d'approvazione.
"Plancia a tutti i ponti: allarme rosso.
Questa non è una esercitazione. Ripeto: allarme rosso."
Implacabile, la sirena dell'allarme iniziò
a suonare, mentre i pannelli di segnalazione si accendevano di una luce
rossa lampeggiante.
"Attuare le misure di riduzione energetica
previste dai piani d'emergenza. Tutto il personale non-Starfleet e non
in servizio, portarsi nei rifugi fissati: spegnimento sistemi di supporto
vitale principali tra 1 minuto. Sala macchine, eseguire sequenza azzeramento
produzione energetica della nave. Ripeto, procedura di azzeramento produzione
energetica. Inizio sequenza... adesso! " continuò Stephan scandendo
bene le inusuali istruzioni.
Dopo qualche istante, tutte le consolle
della nave iniziano a spegnersi ad esclusione delle principali. Le luci
nei corridoi vennero sostituite da quelle di emergenza. Le porte si bloccarono,
aperte o chiuse a seconda del programma di emergenza.
Un minuto dopo, la voce di Priestly rimbombò
di nuovo nei corridoi:
"Sala macchine, disinserire supporti vitali
principali... disinserire sistema di comunicazione e passare su ausiliario..."
Poi si rivolse al capo ufficiale scientifico
che seguiva incuriosito quella raffica di ordini "Signor Gloval, la prego,
ho bisogno di un altro ufficiale della sezione scientifica per sganciare
il computer dalla rete energetica della nave e passarlo sull'ausiliaria..."
Nave
federale U.S.S. Sovereign, Sala Tattica del Capitano, Data stellare 57002.1
2 gennaio 2380
Il comandante Blackband toccò il
comunicatore:
"Blackband a Riker. Capitano, le dispiacerebbe
raggiungerci al più presto in sala tattica? Temo di doverle notificare
un piccolo inconveniente..."
Il capitano rispose alquanto seccato:
"Verrei di corsa se non avessero isolato
i turbolift... diciamo che tra 8 minuti dovrei riuscire a sbucare dal
portello del Tubo di Jefferies 1 che si trova dietro la console tattica...
Ma che diavolo è successo, Numero Uno? Sembra quasi che abbiate
paura che la nave esploda entro i prossimi 10 minuti..."
"Capitano, a dire la verità di
minuti se va storta gliene rimangono solo 5..."
Silenzio. Poi:
"Comandante, spero con tutto il cuore
che sia uno stupido scherzo, ma qualcosa mi dice che non è così..."
"Signore, purtroppo sa bene che non mi
permetterei mai di fare scherzi idioti di questo tipo. se non può
venire quassù entro 4 minuti la prego di fermarsi in un luogo dove
possa parlare con tranquillità e richiamarmi."
La comunicazione si chiuse con uno scatto,
ma Peter avrebbe in seguito giurato di aver sentito una poderosa imprecazione
partire dall'altro capo del comunicatore.
"Barrent a plancia. Ho ridotto il personale
al minimo, la mia consolle è ancora operativa. Se non ricevo contrordini
entro trenta secondi inizierò il teletrasporto d'emergenza per
evacuare l'equipaggio sulla nave vulcaniana. Tenetemi informato, chiudo"
Chiuso il collegamento Kyle fornì
le ultime disposizioni ai suoi uomini disposti nelle diverse sale teletrasporto,
quindi si fermò per un secondo soltanto, chiuse gli occhi, e pregò
che si trattasse solo di una dannatissima simulazione.
La voce di Priestly rimbombava cadenzata
nei vani della nave: "Attenzione:a tutti i ponti. Permane la condizione
di allarme rosso. Permane il protocollo di azzeramento consumi energetici.
Rimanete nei rifugi designati, sarete al sicuro. Divisioni sicurezza,
accertarsi che nessuno lasci i rifugi designati. A tutte le sale teletrasporto,
chiudere e bloccare le consolle fino a contrordine. A tutti gli hangar
navette, chiudere e bloccare portelli spaziali. Nessuno è abilitato
a lasciare la nave fino a contrordine. Questa non è una esercitazione:
ripeto, questa non è una esercitazione. Teletrasporto 1, prepararsi
a procedure di localizzazione e teletrasporto a codice 14, da nave a spazio
profondo in forma dispersa."
"Qui Barrent dalla sala teletrasporto
1, messaggio ricevuto, procedura di evacuazione dell'equipaggio sospesa.
Pronti per procedura di localizzazione e teletrasporto, attendo istruzioni
più precise."
"Capo Barrent, qui Blackband. Metta tutti
i suoi teletrasporti a disposizione del signor Gorr immediatamente per
favore, e lo aiuti il più possibile. le spiegherà lui stesso
cosa gli serve. non inizi, ripeto, non inizi nessuna sequenza di teletrasporto
pima che gli uomini del signor Gorr non abbiano verificato lo stato del
suo sistema e comunque senza il mio via. La prego di darmi conferma della
ricezione degli ordini, che sono da considerarsi imperativi secondo la
mia autorità: Blackband, Peter John, Codice di comando Charlie
Tango Beta Blue, conferma di ordine imperativo."
Barrent aggrottò la fronte, che
un ufficiale autorizzasse degli ordini tramite codice non era certo roba
da esercitazione. Aprì il comunicatore e chiese:
"Signor Gorr, gradirei se mi contattasse
per spiegarmi cosa sta accadendo. Se vuole dirmelo di persona mi troverà
fra 50 minuti nella sala briefing."
Gorr si mise in comunicazione con la plancia
e la sala T1.
"Sto arrivando, signor Barrent. Signori,
qualcuno di voi è riuscito a tracciare la rotta della navetta?
Non sarebbe carino se ci stesse a guardare là fuori con i popcorn
ed i piedi sulla consolle. Gorr, chiudo!"
Blackband decise che era tempo di dare
l'avvio alla ricerca delle cariche.
"Blackband a Sala Macchine. Signor Blair,
ora non abbiamo tempo per spiegare tutto a tutti. Inondi la nave di radiazioni
infrarosse, subito!"
"Sissignore!" rispose la voce alquanto
perplessa dell'ingegnere capo.
"Signor Barrent, monitorizzi qualsiasi
emissione sui 1440 Mhz emessa all'interno della nave. Esclusa la santabarbara
, da cui eventualmente le dirà il signor Gorr di teleportare via
qualcosa, prenda tutte le emissioni su quella banda esatta e le tracci.
In caso siano polarizzate e direzionali , e non registrate come fonti
"autorizzate" come la consolle di comunicazione, individui la fonte e
la teletrasporti a codice 14. Ha circa 4 minuti di tempo per toglierci
di dosso tutte quelle fonti, più eventualmente 30 secondi di bonus,
ma non ci conti troppo. Se ha dubbi mi contatti di corsa e mi notifichi
comunque qualsiasi fonte di emissioni su quella banda che lei pensa di
non dover teletrasportare. Ha capito tutto?"
Pochi istanti dopo la voce del capo teletrasporti
flui' dal comunicatore di Blackband
"Barrent a Blackband. Tracciate 137 emissioni
polarizzate e direzionali non autorizzate concentrate maggiormente in
sala macchine e lungo i tubi di Jefferies che seguono i condotti primari
di energia. Iniziata procedura di teletrasporto. Tempo previsto per il
completamento dell'operazione: tre minuti e venti secondi. Attenzione,
rilevata una traccia anomala proveniente dall'hangar navette 3, non riesco
a stabilizzare il segnale, continua a fluttuare fra i 1440 e i 1460 Mhz
come se vi fosse un qualche tipo di materiale schermante che influenza
le emissioni. Rilevo inoltre una traccia in movimento che si dirige apparentemente
verso la adiacente sala teletrasporto 4. Devo teleportare anche queste
ultime due tracce?"
"Barrent, provveda pure a teletrasportare
le tracce fisse, e chieda a Gorr di verificare le altre due."
Il capo della sicurezza entrò con
la velocità di un fulmine nella sala teletrasporto 1.
Barrent gli si avvicinò per riferire
gli ordini del comandante ma lui fece segno di aspettare un attimo, battè
con la mano sul badge e disse:
"Tenente Gorr, ai capi squadre sicurezza,
avete un massimo di cinque minuti per spedire alla consolle del teletrasporto
uno le coordinate di eventuali altri ordigni che trovate a bordo. Gorr,
chiudo"
Poi si girò verso Barrent, che
sollecitamente gli disse: "Abbiamo gia' rilevato 137 segnali e li stiamo
teletrasportando,...
"Bene, comunichi poi le coordinate alle
squadre di manutenzione perche' riparino eventuali danni."
Poi toccò il commbadge, prima che
Barrent potesse finire la frase.
"Gorr a Comandante Blackband. Comandante,
è mio consiglio alzare gli scudi subito dopo la sequenza di teletrasporto
per poter monitorare eventuali messaggi all'interno della nave e, al limite
per difenderci da attacchi."
Blackband ascoltò attentamente
e rispose.
"Signor Gorr, affrontiamo un problema
alla volta. Per ora non possiamo certo alzare gli scudi finchè
siamo in fase di teletrasporto, e comunque prima di riattivare la nave
a pieno regime dopo averla praticamente "spenta" un minimo di tempo ci
vuole. Attenda un'attimo. Signor priestly, prego, mi può stimare
il tempo necessario dal segnale mio o del capitano per riportare la nave
al livello di autodifesa primaria e quello per la piena operatività?"
La voce di Priestly si inserì nella
comunicazione.
"Direi che ci vorranno circa 20 secondi
per riaprire i flussi EPS, e altri 10 per alzare gli scudi. Poi per quanto
riguarda gli armamenti automatici direi da subito dopo la riattivazione
EPS. Ovviamente bisognerà attendere il ritrasferimento degli uomini
ai loro posti per la piena operatività, ma in un paio di minuti..."
"Mi conferma quindi 30 secondi prima di
poter avere gli scudi alzati e altri 2 minuti prima della piena operatività?"
"Sissignore."
"In tal caso si prepari. Avrà esattamente
25 secondi per rialzare gli scudi poppieri ed altri 5 per avere una copertura
totale!"
"Sissignore, Priestly chiude."
"Ha sentito signor Gorr ?"
"Si, comandante." e chiuse.
Finalmente Barrent potè parlare:
"Signor Gorr, c'è un piccolo particolare di cui dovrei informarla..."
Blackband toccò il badge: "Capitano,
dove si trova?"
Una voce soffocata da sotto il pavimento
rispose:
"Umpf... direi che dal peso di questa
paratia dovrei essere esattamente sotto i suoi piedi..."
"L'adrenalina fa miracoli... " penso'
Blackband, saltando giù dal portellino.
Un po' sudato, Riker si issò attraverso
il portello, e gli disse: "Forse sarebbe il caso di andare a riprenderci
il comando, cosa ne dice, Peter?"
"Signore, non desidera un breve riepilogo
della situazione prima? E poi è sicuro di voler coinvolgere tutto
l'equipaggio in questa storia? È per questo che ho controllato
la situazione da qui, non sapevo che cosa avrebbe preferito..."
"Mi sembra che mi abbia già riepilogato
a sufficienza... LA MIA NAVE STA PER ESPLODERE PRIMA DI INIZIARE IL FIELD
TEST. Ora, suppongo che lei e gli altri ufficiali stiate già lavorando
sul problema (spero). Mi sembra che in una circostanza del genere la nostra
presenza in plancia sia perentoria... però questa domanda mi fa
supporre che lei vista la situazione consiglierebbe segretezza? Mi fido
di lei, Peter. Allora, sentiamo questo rapportino..."
Mentre il primo ufficiale faceva rapporto
il capitano sbiancò progressivamente, poi si appoggiò a
una paratia e in un soffio di voce disse: "137?"
Blackband annuì con un filo di
compassione.
"Andiamo in plancia, numero uno..." disse
il capitano con voce un'ottava più acuta del solito.
La porta della sala tattica si aprì,
il capitano, incazzato come pochi, ed il comandante Blackband, che consultava
con espressione ansiosa il padd con orologio che aveva in mano, entrarono
in plancia.
Il capo della sicurezza ascoltò
attentamente le informazioni di Barrent, poi si toccò nuovamente
il badge e chiamò:
"Gorr a squadra 11 e 12, dirigetevi all'hangar
navette 3 e alla sala T4, phaser a livello 4, non entrate prima del mio
arrivo!"
Poi si girò verso Barrent, che
pareva non averci capito ancora molto, e gli fece: "Torno subito, capo."
Il tutto venne seguito dal solito gsssssss
della porta.
"Signor Priestly, rapporto!" ordinò
secco il capitano.
"Allarme rosso, arresto totale, tutti
i ponti seguono il protocollo di emergenza APM per la riduzione consumi
energetici. Il signor Gorr e il signor Barrent stanno tracciando le cariche,
ma c'è un problema: una delle cariche sembra essere in movimento
verso il Teletrasporto 4, inoltre ci sono rilevamenti anomali vicino all'hangar
navette 3. Penso che non fosse l'unico quello sulla navetta, e Dio non
voglia che i Maquis prediligano tattiche kamikaze."
"Grazie, comandante, prenda posto."
"Sissignore."
E tutti in plancia si accomodarono nelle
rispettive poltrone e aspettarono buone nuove dalle sale teletrasporti...
Blackband si girò e disse a Riker:
"Signore, posso ordinare all' equipaggio
di prepararsi a scattare ai posti di combattimento appena terminato il
teletrasporto delle mine? In tal modo potremmo ridurre il tempo di approntamento
a circa 1 minuto e 30 secondi..."
"Uhm, perchè non localizziamo la
navetta e teletrasportiamo una carica nei suoi condotti di trasferimento
eps ? In questo modo lo blocchiamo (se non è masochista...) e poi
lo lasciamo nelle sapienti mani del nostro capo della sicurezza per un
veloce interrogatorio..."
"Così però quello salta
per aria senza sapere che gli abbiamo reso la cortesia! Personalmente
preferirei poterlo interrogare, signore, ma se preferisce così..."
Riker sorrise sornione: "Suppongo che
lei non abbia mai giocato a poker, comandante."
Poi toccò il commbadge chiamando
il capo teletrasporti.
"Signor Barrent, isoli una delle cariche
di dillerio, e la incapsuli in una copertura statica. Poi la tenga nel
buffer degli schemi fino a che non le daro' ordine di teletrasportarla.
Riker, chiudo."
Si rivolse di nuovo al suo stupito primo
ufficiale: "
Non e' necessario che quella carica sia
davvero pronta a esplodere, basta che Martinelli lo creda... signor Priestly,
riesce a tracciare la navetta?"
"Ci sto provando, capitano, ma mi serve
il disco deflettore per emettere un impulso tachionico, dovremo aspettare
il ripristino delle griglie EPS" rispose il temporaneo Capo Operazioni.
"Lo faccia appena possibile, e poi dia
al teletrasporto l'indirizzo per quel pacco dono..."
Priestly sorrise malignamente.
Blackband stava seguendo però un
ragionamento diverso:
"Purtroppo, signore, dobbiamo considerare
il seguente problema: da dove diavolo ha tirato fuori tutto quell' esplosivo
il nostro guardiamarina Martinelli? È un po' difficile far passare
un pacco di quelle dimensioni come una coperta aggiuntiva..."
"Forse dovremmo suggerire a Gorr di far
ripassare il manuale alle sue guardie..." disse Riker.
"Io invece ritengo probabile che ci sia
ancora un complice da qualche parte che ha reso possibile tutto ciò...."
Riker lo guardò preoccupato e poi
aggiunse sottovoce: "Lo penso anch'io... ne dobbiamo discutere con Gorr."
Quando il tenente Gorr arrivò di
fronte alla porta della stiva di carico, i membri della squadra di sicurezza,
lo stavano già aspettando. Il capo della sicurezza identificò
il guardiamarina Neeex come il comandante della squadra e gli chiese velocemente:
"Situazione?"
"Area circoscritta, gente evacuata dalle
sezioni limitrofe, attivata apertura manuale della porta signore."
Il tenente Gorr mentalmente apprezzò
l'asciutto riassunto dell'iridiano.
"Va bene, mi pare che sia ora di iniziare
le danze, phaser stordimento massimo. Entro io ed ed il guardiamarina
O'Bannon al mio via. In caso succedesse qualcosa, Neeex, a lei il comando."
Gorr, tirò verso il basso la leva
contenuta nel pannello e la porta si aprì in maniera innaturale,
senza il caratteristico "gsssss", ma a scatti. I due entrarono dentro
l'hangar spalla contro spalla.
Tutto sembrava normale, sulla parete in
fondo il solito briluccichio del campo di forza manteneva il vuoto dello
spazio al di fuori della nave.
I due si addentrarono nella grande sala,
girano intorno alle navette Calimero e Beep-Beep (Rogan Gorr, ricordando
di aver visto i nomi delle navette che dovevano ancora imbarcare, la Bugs
Bunny, la Yosemite Sam e la Tom & Jerry, si chiese dove diavolo li
trovassero certi nomi), continuando a non notare nulla di anormale.
Poi il guardiamarina O'Bannon toccò
il tenente sul braccio e gli indicò con la punta del suo Phaser
qualcosa sulla paratia dell'accesso dell'hangar navette. Gorr represse
a fatica un sussulto. A distanza di quindici centimetri erano fissate
delle cariche lungo tutto il perimetro del campo di forza dell'apertura.
Sul lato in fondo a destra, a far bella
mostra di se, un contatore a led luminosi che continuava sempre di più
ad avvicinarsi allo zero.
Il tenente toccò il suo badge:
"Gorr a Barrent. Signor Barrent ho una
cosa bella per lei all'hangar navette tre, si porti dei tecnici."
"Barrent a Gorr, arrivo imediatamente.
Spero comunque che sia qualcosa di importante, perchè fra circa
un minuto finirà il processo di teletrasporto degli ordigni e vorrei
monitorare l'operazione, per sicurezza".
Kyle chiuse la comunicazione, fece segno
a tre suoi uomini di seguirlo e lasciò al suo vice il compito di
monitorizzare la fine dell'operazione di teletrasporto con l'ordine di
avvertirlo di ogni anomalia, seppur minima.
Dati questi ordini uscì di corsa
dalla sala teletrasporto 1 seguito dai suoi uomini.
Con il suo sesto senso, Gorr toccò
di nuovo il commbadge.
"Gorr a guardiamarina Liepiz. Mi faccia
di persona il suo rapporto all'hangar navette tre, gradirei che non mi
dicesse quello che ha trovato alla sala T4. Se trova qualcosa non lo avvicini."
"Gorr a Comandante Blackband, può
fare un salto all'Hangar navette 3, devo parlarle di persona e gradirei
vederla in faccia."
"Blackband a Gorr: sto arrivando"
Poi si girò verso il guardiamarina
O'Bannon e gli disse: "Io mi siedo, per il resto faccia lei."
Il guardiamarina lo guardò sconcertato.
Dopo appena un minuto il guardiamarina
Liepiz fece capolino nella sala.
"Tenete, permesso di parlare liberamente.
- Gorr fece un cenno di assenso con il capo - Come diavolo lo sapeva?"
"Cosa?"
"Abbiamo trovato il guardiamarina Fiumin
che si dirigeva verso la sala teletrasporto 4, e su di lui abbiamo individuato
la presenza di un ordigno. Ci ha chiamati poco prima che lo prendessimo."
"Adesso dov'è?"
"E' in sala tt 4, l'abbiamo lasciato passare,
dalle nostre rilevazioni ha tamperato con il sistema di comunicazione
e sente tutti i nostri messaggi."
Gorr si toccò nuovamente il badge.
"Computer, diffondi in tutti gli ambienti
della nave la nenia commemorativa vulcaniana n° 125, blocca il comando
ordina vocale Lt. Rogan Gorr, 12221, se qualcuno chiede spiegazioni riferisci
che serve a calmare l'equipaggio."
Poi si girò verso gli altri e disse:
"Vediamo se continua ad ascoltare tutto!"
Dopo un minuto da un condotto di servizio
sbucò il primo ufficiale con in mano il suo faser pesante PKK9,
regolato su "paralizzare 3" per il grilletto principale ma con il secondario
su "uccidere 3", sufficiente a disatomizzare un marine d' assalto in tuta
da combattimento, ed il pollice di Blackband era sul pulsante della sicura.
Gorr apprezzò mentalmente la prontezza
del comandante. Vedendo il tenente Gorr seduto per terra a gambe incrociate,
chiese sconcertato:
"Eccomi qui signor Gorr,. che succede?"
Gorr gli rispose indicando il portello
d'uscita dell'hangar navette, con la lunga cintura di bombe che lo circondava.
Blackband sbiancò e ripose il faser in fondina, aprì la
bocca per tirare un vigoroso moccolo,poi si fermò prima di profferire
sillaba ascoltando la musica vulcaniana diffusa dagli altoparlanti, quindi
prese un piccolo notepad dalla cintura e, nel più rigoroso silenzio
scrisse il messaggio seguente e lo mostro' a Gorr:
"Ha gia' dato un' occhiata ai timer? Come
mai non e' stato possibile teletrasportarli? Per caso sono ad attivazione
vocale?"
Il capo della sicurezza cominciò
a leggere, poi scosse la testa e fece:
"No, non sono ad attivazione vocale, ma
abbiamo scoperto il guardiamarina Fiumin che sta in sala teletrasporto
4 ed ascolta tutti i nostri messaggi via comunicazione interna, ora se
fosse attivata vocalmente il nostro non se ne starebbe lì ad ascoltarci,
se invece, fosse lui a gestire un ordigno con un comando, la cosa avrebbe
più senso. Se avesse un comando subspaziale, con gli scudi su non
potrebbe mandarlo, quindi lo deve mandare da bordo. Nel nostro caso, non
appena esplode la nave gli scudi si abbassano del tutto ed il nostro colpevole
ha qualche millisecondo per teletrasportarsi. Secondo me la sua nave appoggio
è qua vicino, sbaglio?"
Il tenente Gorr si fermo' nella sua ricostruzione
guardando il comandante.
Blackband disse: "Bene Gorr, chi di noi
due è meno arrugginito sulle tattiche di incursione e liberazione
ostaggi? Vado io, va lei o entrambi a rendere inoffensivo quell'idiota?"
"Meglio possiamo esplodere tranquillamente
e dopo, quando ci crederanno morti, capire chi c'è dietro alla
cosa. Gorr ad infermeria, dottore, puo' venire all'hangar navette 3?"
In quel mentre arrivò il capo Barrent.
Il tenente Gorr gli disse: "Sono tutte sue, se trova un modo per toglierle
di là!"
Blackband guardò Gorr con uno sguardo
allucinato, Gorr se ne accorse:
"Tranquillo, comandante, quando sarà
finita berremo gaakkh e rideremo di tutta questa cosa!"
Perfino la cicatrice che gli deturpava
la faccia sembrava trasmettere l'adrenalina che scorreva nel capo della
sicurezza.
Blackband non si fidava però dell'adrenalina:
"Signor Gorr, spero che la sua sanità
mentale sia inaffondabile quanto la fiducia che le sto dimostrando al
momento. Nel frattempo, non le dispiacerebbe per caso spiegarmi cosa vuole
combinare?"
Il tenente Barrent avanzò fino
al portello, alzò gli occhi sugli ordigni ed esclamò "Che
mi venga un accidenti!", quindi estrasse un tricorder e analizzò
i congegni con aria accigliata.
Il tenente Gorr sorrise, scosse la testa,
poi toccò il badge. "Computer, togli le comunicazioni all'hangar
navette tre, al bar di prora ed alla stanza da bagno dell'alloggio del
capitano Riker, non accettare segnali di negazione. Ripristina i collegamenti
fra due minuti a partire da ora."
Poi si girò verso Blackband:
"Comandante, mi meraviglio di lei....
Dunque, abbiamo delle cariche che sono state teletrasportate nello spazio,
un tipo che aspetta solo di vederci saltare in aria ed una navicella da
qualche parte qui intorno che è pronta a prendere un passeggero
a bordo. La mia azione consiste nel:
1. trasportare il piccolo dannato individuo
dalla sala t4 al ponte ologrammi 3 dove avremo ricreato, per l'occasione
una sala teletrasporto 4.
2. fare esplodere la sala teletrasporto
quattro olografica e vedere quali sono le coordinate dove il nostro si
sta teletrasportando.
3. Piazzarci dietro le cariche che esploderanno
nello spazio e far finta di esplodere.
4. Pigliare i disgraziati che ci hanno
fatto questo bello scherzetto.
5. bere tanto gaakh da perdere i sensi
e stordirsi per un paio di cicli di guardia, con rispetto parlando, signore!"
Blair era al lavoro, controllando tutti
i sistemi energetici e di emergenza, che data la situazione erano di importanza
fondamentale.
Una volta terminato il primo controllo,
rivolse uno sguardo al nucleo a curvatura prima di continuare con il secondo
controllo, ma si accorse di un raggio proveniente dallo scafo diretto
al nucleo. Dopo una veloce analisi del sistema si rese conto della situazione
e avvertì la plancia:
"Capitano, qualcuno, forse i maquis, ci
ha agganciato con un raggio di tachioni concentrato diretto al nucleo
di curvatura. Oltrepassa gli scudi della nave come se non ci fossero,
e non riesco a localizzare la fonte. Sta lentamente perforando lo scudo
protettivo di emergenza, presto giungerà al nucleo. Sto facendo
il possibile per bloccarlo, ma se riucirà a passare non oso immaginare
cosa potrà accadere. La situazione è critica, dovete cercare
di identificare quella nave!"
Sentito questo messaggio Gorr guardò
Blackband dritto negli occhi:
"Ma chi diavolo si permette di interrompere
una nenia vulcaniana?"
Poi si toccò il badge:
"Signor Blair, qui tenente Gorr, potrebbe
venire molto velocemente all'hangar navette tre?"
Poi il Capo della sicurezza si girò
verso il suo comandante:
"Mi sa che ci tocca mettere in scena il
tutto senza nemmeno il tempo delle prove, che ne pensa?"
"Signor Gorr, ha pensato a tre piccoli
particolari? Primo, chi viene teletrasportato se ne accorge in quanto
il teletrasporto di un'essere umano richiede un piccolo ma quantificabile
tempo. Secondo, la nave al momento è in regime di zero energy costs
per evitare che le eventuali cariche nei condotti eps possano esplodere,
e che per poterci riportare all' operatività abbiamo bisogno di
almeno due minuti, cosa che rischierebbe di essere letale se chi ci guarda
si accorge che stiamo ritornando a piena operatività. Terzo, che
al momento la nostra sala motori è una specie di piccolo inferno
che sta insieme con lo sputo e le preghiere di Blair?"
Gorr rispose:"Il mio è solo un
piano d'azione: per i problemi c'è sempre tempo. A parte che non
dubito che l'infermeria abbia qualcosa di buono da mettere nell'impianto
di condizionamento della sala teletrasporto 4, e non dubito nemmeno che
il signor Blair che sta venendo qui possa ovviare a qualche piccolo problema
logistico come il fatto che la nave è senza energia! Al limite
possiamo chiamare l'altra nave ed offrire gaaakh pure a loro!"
"Va bene, proviamo col teletrasporto per
ora... per il Gaaahk c'è tempo dopo..."
Ad aggravare il problemino di Blackband
e Gorr, si aggiunse il capo teletrasporti, che si avvicinò scuotendo
la testa: "Brutta storia, le cariche sono collegate fra loro e fuse con
la paratia. Sembra inoltre che vi sia un sensore. Ne ho già visto
uno del genere, sembra sia settato per attivarsi se sta per essere teleportato.
Non riuscirò a teleportarlo fuori prima che esploda, però...
Signor Gorr, mi servono delle piattaforme gravitazionali, le piazzeremo
attorno alle cariche, quindi taglieremo la zona di paratia a cui sono
attaccate. Mi serve un campo di forza sferico che circondi le cariche
una volta che le piattaforme le avranno sollevate dal terreno. Quando
inizierò a teleportare le cariche il campo di forza dovrebbe reggere
quel tanto che basta per permettermi di completare il teletrasporto, ma
dobbiamo fare presto!"
La porta dell'hangar navette si apri'
cigolando, e una sagoma entrò rotolando per terra. In tre (Blackband,
Gorr, e l'altro ufficiale di sicurezza) gli puntarono contro i faser un
istante prima di rendersi conto che indossava una inconfondibile uniforme
verde. Priestly si rialzò di scatto in posizione accovacciata,
e faser in pugno esplorò l'hangar navette con lo sguardo. Poi li
guardò e, riponendo il faser, disse "Beh,suppongo non mi convenga
un conflitto a fuoco..." Si avvicinò camminando e in quella notò
il portellone del DB3 con la sua fila di pacchi dono, e sussultò
un momento. Poi si avvicinò e chiese con aria alquanto stupita:
"Qualcuno vuole spiegarmi cosa sta succedendo
? Avete detto che vi serviva un ingegnere..."
Il tenente Gorr, con tutta la pazienza,
rispiegò la situazione, il piano e i problemi:
"...Ora ci serve un modo per: 1. Togliere
di là quelle dannate cariche. 2. Riuscire a muovere questa dannata
carretta, con rispetto parlando. 3. Avere uno straccio di scudi o di deflettori."
Blackband interloquì: " Signor
Priestly, che cosa ne pensa del piano del Signor Gorr? Può riuscire
in tempi minimi ad inventarsi un modo, magari con l'aiuto del signor Blair
se ha tempo, di mascherare l' uscita della Sovereign dallo stato di EPS
reduction ed allestire il ponte ologrammi per questa bella sceneggiata?
Magari nel frattempo dando una mano al capo Barrent ad eliminare quelle
mine?"
Priestly si toccò il badge e ordinò:
"Computer, controllo di protezione sul canale intercom tra qui e la sala
macchine"
"Il canale non e' protetto" rispose la
simpatica macchina.
"Protezione crittografica, codice di crittografia
1-1-5-9-9-4"
"Protezione crittografica mutante inserita."
"Priestly a sala macchine. Signor Blair,
resti al suo posto e cerchi un modo per deviare quel raggio fintanto che
non possiamo rialzare gli scudi. Non risponda, il canale non è
protetto in entrambi i sensi e c'è qualcuno che ci sta monitorando..."
"Computer fine crittografia."
"Codice crittografico disinserito."
Poi si girò verso il portellone
del Docking Bay. "Se non ricordo male, questa nave è stata progettata
per consentire la sostituzione del portellone di ingresso e dell'intera
paratia anche nel vuoto... ci dovrebbe essere un campo di forze preposto
a tal fine. Potremmo attivare il campo di forze, sganciare la paratia
e usare il raggio traente per spingere il tutto nello spazio. Una volta
che sarà all'esterno del perimetro scudi, ridaremo energia alla
rete eps e li rialzeremo, e saremo a posto... oh, ups, dimenticavo il
bombarolo pazzo nella sala T4. Beh, direi che una volta che le sue bombe
saranno nello spazio, non sarà più preoccupante, no?"
"Signor Priestly, in quanto tempo si riuscirebbe
a sganciare la paratia ed allontanarla sufficientemente oltre gli scudi
da evitare danni alla nave?" domandò Blackband.
"Stimo, 20/25 secondi..." rispose il giovane
ufficiale.
"E nel frattempo potrebbe riuscire a fornire
al nostro simpatico bombarolo una simulazione talmente perfetta del fatto
che qui non succeda niente da riuscire ad ingannarlo?" continuò
il comandante.
"Si', ammesso e non concesso che la nave
appoggio là fuori non possa fargli sapere quello che vedono...però
direi che è l'unica via d'uscita, signore."
Un piccolo bip attirò l'attenzione
del tenente Barrent sul suo notepad. Dopo avervi dato uno sguardo annunciò
"10 secondi alla fine dell'operazione di teletrasporto", quindi toccò
il suo badge e disse "Barrent a Riker, il pacco è pronto."
"Ok, prepari la simulazione al computer
e mi dica appena è pronto. Signor Gorr, la voglio pronto al mio
go a fare irruzione in sala teletrasporto 4. Guai a lei se se lo fa sfuggire.
Capo Barrent, le è possibile prendere la sezione di paratia distaccata
e rifilarla in bocca alla navetta dei maquis appena è fuori dai
nostri schermi" ordinò a mitraglia Blackband.
Priestly rispose: "sissignore". E si tuffò
sulla consolle più vicina, iniziando a programmare con la mano
sinistra una subroutine che coordinasse il distacco della paratia con
una controsimulazione sensoria adeguata, e che nel contempo isolasse i
pannelli di controllo del teletrasporto 4 senza dare nell'occhio. Con
la mano destra invece era impegnatissimo nell'annullare i blocchi di sicurezza
della porta del teletrasporto 4 a beneficio di Gorr. Intanto disse, prevenendo
il tenente Barrent:
"Signore, direi che materialmente non
sarebbe possibile teletrasportare la paratia E alzare gli scudi. Dobbiamo
limitarci a darle una mazzata col raggio traente e pregare. Tra l'altro,
mi servirebbe che lei e il signor Barrent sganciaste, al momento opportuno,
i due fermi magnetici di sicurezza della paratia. Sono in quei due pannelli
marcati DB3S01 e DB3S02, sui due lati dell'hangar."
"Ai fermi ci pensiamo noi - rispose Blackband
- per quel che riguarda invece gli scudi, per quanto tempo dovremmo abbassare
lo scudo prodiero per poterla teletrasportare da lì? Se stiamo
sotto i 5 secondi direi che sia un gioco che vale la candela!"
"Il problema è che la nave nemica
è occultata, e dobbiamo tirare su gli scudi per bloccare quel maledetto
raggio in sala macchine! Inoltre dobbiamo per forza riattivare le griglie
eps per poter usare il raggio traente. Tra l'altro le ricordo che anche
il capitano aveva in mente un trucchetto del genere" mormorò priestly
tra i denti mentre cercava di fare due cose contemporaneamente.
Blackband decise di fare un piccolo controllo:
"Signor Blair, da che direzione proviene il raggio in sala macchine
rispetto al nucleo?"
"Dunque.....168° sul piano orizzontale
e 55° su quello verticale signore", rispose la voce non più tanto
calma dell'ingegnere.
Intanto squillarono i comunicatori:
"Riker a Hangar 3, siamo pronti, per ridare
energia alla nave e agli scudi. Comunicateci quando avrete risolto il
problema."
Gorr fece due cenni ai suoi uomini, poi
infila a razzo la porta seguito da tre uomini della sicurezza.
L'ingegnere capo toccò gli ultimi
pulsanti: "Blair a Capitano: Signore ho apportato tutte le necessarie
riparazioni qui in sala macchine, ora torno nella sala teletrasporto n.3
per aiutare il Sig. Barrent nelle riparazioni e per ultimare, finalmente,
i lavori di apliamento del raggio d'azione..."
Il capitano valutò all'istante
le due necessità, e rispose:
"Qui Riker. Signor Blair, mi serve ancora
la sua assistenza in sala macchine per le procedure di ri-energizzazione
della nave.Resti lì e si tenga pronto!. Chiudo!"
Priestly alzò gli occhi dalla consolle.
"Ok, blocchi di sicurezza annullati e paratia pronta al distacco. Roger
al suo segnale, signore"
"Gorr?" chiese il comandante via radio.
"Roger, signore" giunse la risposta.
"Capitano, potrebbe per favore far abbassare
al mio via lo scudo poppiero e farli rialzare tutti al secondo segnale?"
"Cosa..." Iniziò a tuonare la voce
del capitano, ma dopo una pausa di dieci millesimi di scondo Riker rispose
anche lui ridacchiando: "Certo, Numero Uno. Al suo segnale!"
"Signor Blair, metta una corrazzatura
di neutronio tra il raggio ed il nucleo, dovrà reggere per il prossimo
minuto senza il supporto dello scudo poppiero" Ordinò l'industrioso
primo ufficiale.
"Neutronio signore?" rispose un perplesso
ingegnere "e dove lo trovo? Aah,no , un momento... beh, non è proprio
la stessa cosa ma .. dovremmo reggere! Un attimo... ehi tu, dammi una
mano qui..."
"Blair, sarei proprio curioso di sapere
cosa sta combinando..." chiese divertito il primo ufficiale.
"Glielo spiego dopo signore.... bene,
siamo pronti signore. Almeno, credo..." aggiunse con un bisbiglio tanto
lieve da farsi avvertire a 5 anni luce di distanza...
"Priestly, stia pronto a toglierci dai
piedi questo cavolo di paratia appena staccata... la spedisca in direzione
168° sul piano orizzontale e 55° su quello verticale appena le do il via!"
"Sissignore!" rispose il tenente.
"Pronti? Priestly, GO!"
Priestly urlò: "Pronti? Uno!" e
il campo di forze più interno si attivò con uno schiocco.
"Due !" E si sentì qualcosa che si muoveva all'interno della paratia.
"Tre!" E iniziarono a lampeggiare gli allarmi che indicavano la prossima
attivazione di un raggio traente. "SGANCIATE!". I due ufficiali spinsero
e tirarono verso il basso le leve dei fermi magnetici, e la paratia emise
un rumore sordo. Poi avvenne il miracolo. L'aria contenuta tra il campo
di forze e la paratia spinse verso l'esterno. Il raggio traente prestò
la sua opera, e l'intera struttura volò nello spazio. Pochi istanti
dopo, stava superando il perimetro degli scudi. Priestly toccò
il comunicatore: "Capitano, SCUDO !"
"Scudo poppiero abbassato!" esclamo' Riker,
eseguendo l'ordine del suo capo operazioni.
La paratia svolazzò oltre il perimetro
degli scudi. Priestly, che monitorava la distanza, si concesse un sorriso.
Blackband rimandò a più tardi: "Capitano, su gli scudi e
nave attiva!"
Riker scattò in piedi. Si rivolse
agli ufficiali in plancia "Prepararsi per manovre evasive. Allarme rosso.
Interrompere procedure di EPS reduction e alzare gli schermi."
Poi tocco il badge due volte. "Messaggio
a tutti i ponti: Allarme rosso. Interrompere procedura di riduzione energetica.
Tutti gli uomini ai posti di combattimento"
"Plancia a Capo Barrent, le passo le coordinate
per quel pacco-regalo."
E si concesse un sorriso malefico...
Barrent toccò il suo badge in risposta:
"Barrent a Riker, invii le coordinate direttamente alla console della
sala teletrasporto 1, mi sto recando lì per supervisionare l'opera"
Blackband udì il fischio del messaggio
a tutti i ponti e ne intuì il contenuto: "Gorr, GO!"
La voce di Gorr risuonò smorzata
in risposta, quasi fosse passata per un circuito di crittografazione.
"Squadra uno GO, squadra due GO!."
Ben sapendo che ormai tutto era compiuto,
Blackband toccò il comunicatore e si mise in contatto col ponte:
"Signore, la nave adesso è di nuovo
sua! Niente più mine! Aspetto solo il rapporto del signor Gorr
ormai! Aspetto qui o torno sul ponte?"
"Torni sul ponte, Comandante!"
Le porte della sala TT4 si aprirono d'un
colpo ed una forma umanoide entrò dentro rotolando.
Non appena si fermò, il tenente
Gorr inquadrò con il phaser una persona con la divisa della Federazione
che stava vicino alla consolle comandi del teletrasporto. La persona,
evidentemente il guardiamarina Fiumin, aveva un mano un communicatore
che, presuppose Gorr, doveva avere il collegamento agli ordigni dell'hangar
navette.
"Fermo! Metti giù quell'affare!
Non ti serve più!"
Alle spalle di Gorr si avvicinarono i
tre membri della squadra di sicurezza che cominciarono a controllare il
perimetro della sala teletrasporto. Il guardiamarina Fiumin sembrò
indeciso, guardò Gorr dritto negli occhi, e continuò a stringere
in mano il communicatore.
Dopo qualche secondo estrasse fulmineo
un phaser e sparò. Malgrado la mossa rapidissima, Gorr riuscì
ad evitarlo per un soffio ed a spostarsi dalla traiettoria dello sparo.
Non così fortunato fu il guardiamarina
Rieznck, che, colpito in piena schiena dalla scarica di phaser, cadde
a terra con un urto. Gorr rispose al fuoco e colpì prima il polso
di Fiumin, quello del braccio con cui teneva il communicatore, poi lo
colpì in pieno petto. Nel giro di due secondi tutto era finito,
e rimanevano i feriti sul tappeto.
Dopo qualche secondo, con un evidente
fiatone, Barrent riprese la comunicazione:"Qui Barrent dalla sala teletrasporto
uno, bersaglio agganciato, pronti al suo comando,chiudo". Quindi si rivolse
al sottotenente presente in sala e gli disse di prenotargli una sessione
al ponte ologrammi, per tenersi in forma. Lo sbalordito sottufficiale
rispose con un "Si, signore." molto poco convinto...
Il sottotenente della sicurezza che sostituiva
Gorr al tattico disse "La traccia tachionica inizia a muoversi, signore,
penso abbiano capito che è ora di togliere il disturbo..."
Il capitano toccò il badge e ordinò
al teletrasporto 1: "ORA, signor Barrent."
"Energia, capitano" rispose Kyle.
"Aprire frequenze di chiamata." ordino'
Riker.
"Aperte."
"Attenzione, nave occultata non identificata
in territorio federale, qui è il capitano Riker della U.S.S. Sovereign.
Mi duole informarvi che uno dei vostri pacchetti dono è appena
stato rispedito al mittete, ben schermato in modo da non essere tanto
facile da tracciare e con un detonatore inerziale anti teletrasporto.
Siccome suppongo che vi siano ben note le caratteristiche dei gingilli
di cui avevate disseminato la mia nave, penso proprio che converrete con
me che mantenere il campo d'occultamento o inserire il motore a curvatura
sarebbero due scelte alquanto dannose per la vostra salute. Chiedo la
vostra resa incondizionata." esclamò con un tono deciso e con la
sua miglior espressione da poker Riker.
Dopo pochi istanti un vascello leggero
maquis si disoccultò a poppavia dell'astronave.
"Ci chiamano, signore" comunicò
l'ufficiale in postazione tattica.
"Apra la frequenza." disse sorridendo
Riker, nuovamente in sintonia con l'universo.
Sullo schermo comparve il viso rassegnato
di un capitano che sta per perdere il suo comando:
"Sono il capitano Norman Banes, della
"Chalkon". Ci arrendiamo senza condizioni, capitano. La mia gente preferirebbe
morire... ma ho la responsabilità di salvarla."
"Capisco la sua posizione e accetto la
vostra resa, capitano. Abbassate gli scudi e preparatevi ad essere abbordati."
rispose manifestando scarsa comprensione Riker.
"Diario del Capitano, data stellare
57004.8 . Dopo essere stata abbordata dal contingente di sicurezza della
Sovereign, la "Chalkon" e' stata presa in consegna da un equipaggio pilota
della federazione, e seguira' la USS Excalibur NCC 26517 ai cantieri di
Utopia Planitia per essere esaminata con cura. Ha priorita' assoluta scoprire
chi ha fornito ai Maquis la tecnologia usata contro di noi, in particolar
modo il sistema d'occultamento, il proiettore del raggio che ha rischiato
di distruggere la nostra sala macchine e, ultimi ma non meno importanti,
i detonatori inerziali per il direllio. Ho qualche sospetto su Romulani
o Ferengi, che a mio avviso sono le uniche razze che dispongano di tutte
queste tecnologie.
Ho inoltre affidato al tenente
Gorr il compito di interrogare il guardiamarina Martinelli e il guardiamarina
Fiumin prima che venissero portati via, allo scopo di accertare come abbiano
fatto a piazzare tutte quelle cariche in barba a ogni regolamento di sicurezza.
Intanto la nave è ferma, impegnata nelle riparazioni e nelle verifiche
standard. I test stanno comunque continuando e dovremmo essere operativi
in breve tempo."
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