[p'>Utopia Planitia
18/12/2399, ore 15:00 - D.S. 76963.35[/p'>
Il Comandante Majere stava aspettando da diversi giorni il permesso di salire a bordo della Vancouver, che nel mentre si trovava in riparazione presso i cantieri spaziali dopo l'ultima missione.
Buona parte dell'equipaggio stava rientrando dalla licenza. L'ex Ufficiale Esecutivo Nimosit, promosso al grado di Capitano, aveva lasciato la Vancouver per assumere il comando di una classe Galaxy in servizio presso il confine cardassiano. Dal ruolino di servizio risultava invece che il Tenente Comandante Thevek aveva chiesto e ottenuto il traferimento presso il GHQ di Starfleet.
Caramon stava rileggendo l'elenco dell'equipaggio sperando di trovare qualche nome conosciuto, ma senza successo. Improvvisamentel'interfono si attivò e apparve il volto inespressivo di un addetto alle comunicazioni della Flotta.
=^=Comandante Majere, si rechi a bordo della USS Vancouver e si presenti a rapporto dal
Capitano Kuribayashi.=^=
Caramon ringraziò velocemente l'addetto, quindi si alzò velocemente dalla poltrona del suo alloggio, afferrò la sua borsa e escì velocemente dalla porta andando verso la postazione di teletrasporto più vicina.
Appena materializzatosi a bordo della Vancouver, venne affiancato dal personale della sicurezza."
"Il Comandante Caramon Majere chiede di salire a bordo come da ordini ricevuti" e presentò il D-Padd all'ufficiale della sicurezza che, fattosi avanti, prese in consegna il dispositivo e si presentò.
"Sono il Tenente Comandante Nathel Sev, capo della Sicurezza della USS Vancouver." E dopo aver dato un occhiata all'ordine di servizio, aggiunse "Permesso di salire a bordo concesso, Signore. La scorterò nell'ufficio del Capitano. Mi segua."
I due ufficiali uscirono dalla sala teletrasporto e si indirizzarono verso il
turboascensore per raggiungere il ponte principale. Poco dopo si ritrovarono in plancia e, senza la necessità di attraversarla tutta, si diressero senza indugio verso la porta dell'ufficio del capitano. Sev suonò il campanello e quando ricevettero il permesso entrarono nella stanza.
Il Capitano Kuribayashi era alla sua scrivania e dopo aver ricevuto il saluto formale ricevette da colui che sarebbe diventato il suo nuovo numero uno il D-Padd con gli ordini di servizio.
"Ho letto la sua scheda Comandante, le sue peculiarità sommate a quelle degli altri membri dell'equipaggio saranno certamente utili per la missione che ci hanno appena assegnato. Alle 18.00 convocherò una riunione tra ufficiali superiori, la presenterò al resto degli ufficiali superiori e vi
spiegherò i dettagli della missione, il signor Sev la accompagnerà al suo alloggio. In libertà."
"Grazie Signore."
I due ufficiali salutarono e uscirono dalla stanza dirigendosi verso l'alloggio assegnato.
Entrato nel suo nuovo alloggio, Caramon rimase piacevolmente colpito dalle comodità che erano lì presenti. La sua stanza nella villa del nonno infatti era più piccola e molto più spartana rispetto agli alloggi che gli erano stati assegnati in qualità di Primo Ufficiale.
[p'>USS Vancouver, Alloggi di Caramon
18/12/2399, ore 17:45 - D.S. 76963.66[/p'>
Messo a posto quel che aveva potuto, si fece una doccia sonica e indossata una uniforme fresca di replicazione, si diresse verso la sala riunioni per il briefing preannunciatogli dal Capitano Kuribayashi.
[p'>USS Vancouver, Sala Tattica
18/12/2399, ore 18:00 - D.S. 76963.69[/p'>
All'interno della sala erano presenti tutti gli ufficiali superiori della nave.
Dopo un rapido giro di presentazioni, il Capitano invitò tutti a sedersi e prese la parola.
"Signori, la nostra nave ha avuto bisogno di essere riparata a causa degli ingenti danni subiti nell' ultima missionie. Le parti danneggiate e i circuiti ormai logori sono stati completamente sostituite dai tecnici dei cantieri spaziali. Ce l'hanno restituita come nuova ... manca poco che aggiungano la lettera B al numero di registro" commentò umoristicamente Kuribayashi scatenando la risata spontanea di qualcuno dei suoi ufficiali superiori. "Ora per farci scrollare la ruggine di dosso, il Comando di Flotta ci ha assegnato una missione non semplice."
Un lieve brusio si levò dalla parte dove si trovavano Otello e Flora.
"Signori fatemi finire" Reclamando con un cenno delle mani maggiore attenzione dai presenti.
Ottenuto il silenzio richiesto, proseguì:"Tutti voi vi ricorderete che nel 2378 la USS Voyager con l'allora Capitano Janeway tornò dal quadrante Delta facendo collassare un condotto di transcurvatura. La sfera Borg che utilizzarono come navetta fu distrutta ma non possiamo escludere che anche altre navi Borg siano state sbalzate fuori dai condotti in altre zone dell'universo. Il mese scorso alcuni
mercanti Altorani hanno trovato nel loro sistema i resti di quello che verosimilmente era un cubo Borg. La struttura si trova in un area altamente pericolosa a causa delle tempeste solari della loro stella. Gli Altorani hanno chiesto l'assistenza della Federazione e il Comando ha deciso di mandare proprio la Vancouver. Domani alle 12:00 lasceremo il bacino spazile per dirigerci verso il sistema Altoran. Mcleods, faccia predisporre gli scudi con sistemi casuali di variazione di frequenza. Sev, faccia predisporre le armi individuali per emettere colpi phaser con variazione di fase. Tutti ai propri posti." E mentre gli ufficiali superiori iniziavano ad alzarsi, la voce di Kuribayashi sovrastò il leggero brusio che si stava alzando "Signor Majere, lei mi segua in plancia."
Il capitano, accompagnato dal nuovo nuovo ufficiale esecutivo, si diresse in plancia e raggiunta la sua poltrona attivò l'interfono per comunicare gli ordini di servizio all'equipaggio.
[p'>Sistema Altoran
19/12/2399 ore 14.00 - D.S. 76965.34[/p'>
Mentre la Vancouver si stava dirigendo verso le coordinate fornite dai mercanti Altorani, i sensori della nave cominciarono a registrare le prime letture. Più ci si avvicinava alla destinazione, più le letture di una grande massa metallica si facevano compatibili con quelle di un cubo Borg.
Il capitano diede l'ordine di allarme giallo prima di uscire dalla curvatura.
Gli scudi furono alzati e la prua era indirizzata verso la massa sconosciuta portando l'equipaggio verso la sua nuova missione.