Nome | Sivaak | |
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Grado | Comandante | |
Assegnazione | USS Marconi - NCC 29303 | |
Mansione | Ufficiale Esecutivo | |
Data di Nascita | 18/04/2346 ~ Stardate: 23296.9 | |
Luogo di Nascita | Medara - Betazed | |
Razza | Vulcaniana - El Auriana (M) | |
Altezza / Peso | 187cm, 70Kg | |
Occhi | Neri | |
Capelli | Neri | |
Segni particolari | Nessino | |
How To |
L'unione delle due razze -- vulcan ed el-auriana -- in Sivaak trova una singolare manifestazione. Educato sin da piccolo dal padre secondo le usanze vulcan, accetta di buon grado la via del Noh e la logica alla base della cultura vulcan. Non ha mai mostrato in precedenza (soprattutto negli anni formativi della fanciullezza, sicuramente più esposte a questo rischio per i vulcaniani) attività marcatamente emotive. Scoprendo di essere per metà el-auriano inizia a farsi delle domande sul motivo per il quale questa informazione sia sempre stata sottaciuta dai genitori. Comincia così a documentarsi sulle sue origini e soprattutto sul popolo el-auriano, con la curiosità intellettiva tipica dei vulcaniani senza però farne un'ossessione. Scopre di avere, rispetto ai vulcaniani puri, spiccate capacità comunicative e caratteristiche tipiche degli elauriani (la capacità di ascolto), che lo portano ad essere un po' più socievole rispetto al comportamento medio della razza paterna. Ha una percezione della dimensione tempo diversa rispetto agli altri, ma non riesce a "dominarla" come gli El-auriani (per esempio come Guinan nel Nexus). Ne afferra intuitivamente i complessi meccanismi, aiutato anche da una preparazione scientifica di base: non può "piegare" la dimensione tempo ai suoi voleri, ma riesce ad intuire ed a cogliere alcune alternative rispetto ad altri. Lucido, calcolatore, non mostra particolari emotività nemmeno sotto stress, se non nel periodo del Pon-Farr. La sua precedente esperienza in una prigione cardassiana è un esempio di come lo stress e gli stenti non abbiano mai intaccato la sua disciplina di controllo emotivo, sebbene sottoposto a torture fisiche e psicologiche. Da' particolare importanza all'amicizia ed alla lealtà, considerando chiunque non per grado, funzione o status sociale, ma solo per quanto questi possano contribuire ad uno scopo comune. Non aspira al comando, sebbene le occasioni non gli siano mancate; considera piuttosto il comando come una eventualità di crescita personale e non come un'ossessione od ostentazione di potere. Accetta di buon grado l'assegnazione alla Marconi non solo per esplorare un quadrante nuovo, ma soprattutto per esplorare sé stesso, mettendo in gioco le sue capacità di diplomatico e xenopsicologo. |